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james

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Messaggi pubblicato da james

  1. In attesa della risposta di Mauro Boselli, mi associo a chi chiede il ritorno di questi personaggi. Anzi, come altri, mi apre Carlo Monni, vorrei che personaggi come Lena e Donna fossero delle presenze ricorrenti, anche solo con brevi citazioni.

  2. Non l'ho ancora letta ma l'ho sfogliata. I disegni son bellissimi e Tex e Carson sono resi in maniera superlativa. Quello che salta subito all'occhio è che, mentre nell'albo El Paso il giudice Bean era proprio una patetica macchietta (e, d'altronde, non è che anche Carson in quell'occasione sia stato molto valorizzato), in questa storia diventa una figura di maggiore spessore. A me pare proprio che il bravissimo Boselli abbia voluto e saputo creare una figura complessa, patetica e tragica.

  3. KIT CARSON! E' lui il pard che preferisco. L'eroe del west dei tempi gloriosi (non importa se non c'entra con quello storico). Anzi, lo preferisco quasi a Tex. Lo vorrei protagonista di albi suoi, a latere della serie regolare. Un intrepido guascone della prateria, abile con le armi, quasi al pari di Tex (a volte, si potrebbe omettere il quasi. Ma, purtroppo, solo a volte...), forte nella lotta e coi pugni (ma non invincibile, il che lo rende anche più umano). Sensibilissimo al fascino femminile e ai piaceri della vita

  4. Sono nato nel 1960 e ricordo benissimo la prima volta in cui mio padre mi compr? il primo Tex (Il patto di sangue). Non che lo conoscesse, ma scelse semplicemente sulla base della copertina e del genere, ben sapendo che avevo già mostrato di apprezzare moltissimo il genere western al cinema. Invece, l'acquisto regolare della serie l'ho iniziato con l'albo Tradimento. Una cosa che ricordo altrettanto bene che le uccisioni e i pestaggi non mi hanno mai impressionato, ma semmai divertito. In fondo, veniva fatta giustizia!E come mi risult? strano e incomprensibile il fatto che, verso la fine degli anni '60 o forse nel 1970, la mia maestra elementare si era raccomandata di non leggere Tex, in base ad un "indice" di fumetti sconsigliabili. C'era un marchio - garanzia morale - che doveva esserci, affinch? il fumetto non fosse ritenuto diseducativo. Ma per Tex, anche quando il marchio era presente, storceva sempre il naso, a causa della dose di violenza. Quello che allora non capivo, era il fatto che avventure simili comparivano anche su Il Giornalino, che invece era altamente consigliato (scuola privata cattolica).

  5. Cheyenne, sè, secondo me l'occasione era proprio giusta. Certo, si può dire che di occasioni sprecate ce ne sono state parecchie, negli oltre 600 albi. Non vale la pena ricordarli (la storia non si fa con i se ... anche se a volte è un esercizio affascinante) ma spero che prima o poi si colmi anche questa lacuna (intendo, di un duello singolo per Carson). Ci è andato molto, molto vicino Mauro Boselli ne Il passato di Carson e ne I giustizieri di Vegas. Forse ci si arriver?, però - accidenti! - quanta attesa! E dire che la cosa non sarebbe poi così eccezionale per un ranger presentato come un eroe leggendario quasi al pari di Tex.

  6. Io direi di continuare a parlarne, invece. Qualche mese fa, su questo stesso topic, alcuni utenti (tra cui io) avevano chiesto se in futuro Carson avrebbe potuto tornare protagonista, quasi in solitaria, come ai tempi de Il Passato di Carson. L'idea aveva avuto un buon seguito, e lo stesso Borden non si era detto contrario. Certo, serve l'idea, non si può certo scrivere "su commissione". Però, a molti una storia del genere piacerebbe, tu poi, Mauro, con Carson vai a nozze... non è che per caso ci stai già pensando? _ahsisi :generaleN:

    Anche io sono tra quelli che amerebbero un Carson - ogni tanto - in solitaria, nel passato, nel presente e nel futuro. Circa il futuro, poi, condivido l'interesse di West10. Forse qualcuno ricorda che ho suggerito di arrivare ad ambientare una storia (magari, un grande epilogo) nella prima guerra mondiale. Forse quest'ultima, sarebbe una situazione eccessiva. Per il resto, Mauro, credi che potrai accontentare questi incalliti carsoniani della prim'ora?
  7. Anche io trovo molto bello e vibrante il commento di Ulzana e anche io - che, tra l'altro, appartengo alla stessa generazione - associo molti albi di quel periodo a ricordi dell'infanzia. E' inevitabile che - anche a prescindere dal valore delle storie (che spesso, comunque, è notevole, come nel caso de La sconfitta) - quelli come me le vivano e le ricordino con un trasporto molto intenso. Condivido tutti i giudizi positivi sulla storia e sul Tex che in essa agisce da par suo. Voglio solo aggiungere che è un peccato che in essa Carson non sia presentato in modo coerente. Mi spiego: per buona parte dell'albo Carson è un degno compagno d'armi di Tex. Basta guardare, ad esempio, ciò che riesce a fare nello scontro con i cowboys, seguendo la tattica dello "spara e scappa": in due vignette, con una sventagliata di colpi neutralizza tre avversari contemporaneamente (roba da spaghetti western, per capirci). E poi? e poi, nel finale, più nulla. Assiste inerte allo sleale ferimento dell'amico da parte di Ruby Scott, resta passivo quando accorre da lui, non ha la bench? minima reazione che ci si aspetterebbe in un caso del genere. Sarebbe stato logico che fosse lo stesso Carson a farla pagare al gunman meticcio. Questo avrebbe rubato il gran finale a Tex? e allora perchè creare questa situazione? In definitiva, secondo bisogna che, pur nella diversit? delle storie e degli autori, ci sia una linea "autoriale" coerente. Se Carson è "quasi" alla pari del grande Tex, se ne deve tenere debito conto nelle varie vicende, evitando quelle oscillazioni tra un Carson valoroso e un Carson spalla comica.

  8. Mauro, approfitto della tua disponibilit? per farti una domanda/proposta. Hai mai pensato di ambientare una storia della saga texiana nel "futuro"? un po' come hai fatto con il romanzo. Naturalmente, dovrebbe essre un numero speciale. Io penserei alla guerra ispano-cubana o alla prima guerra mondiale. Nel primo caso, tutti i pards potrebbero essere protagonisti: Tex e Tiger sui 55/60 anni, Carson sui 65/70 e Kit sui 30/35. E magari, è proprio in quelle circostanze che Carson potrebbe andare incontro ad una morte eroica, giusto per coerenza con il tuo romanzo. Nella prima guerra mondiale, invece, vi si potrebbe far partecipare un maturo Kit, quale ufficiale nel corpo di spedizione americano. Non sarebbe neppure da escludere la presenza di un anziano Tex (generale o consigliere). Si consideri, infatti, che al primo conflitto mondiale vi hanno partecipato in maniera attiva uomini che vissero pienamente la loro giovinezza e maturit? negli stessi anni del "presente" texiano. Basti pensare a Hindenburg (nato nel 1847), a Smith-Dorrien (nato del 1858 e uno dei pochi supersiti della battaglia di Isandlwana del 1879 tra inglesi e zul'), o a Lord Kitchener (nato nel 1850). E se pensi che questi salti in avanti siano da scartare, cosa ne diresti, allora, di ambientare una storia di Tex e Carson sullo sfondo della guerra anglo-zul' del 1879 (magari, potrebbero essere presenti a Rorke's Drift)!Ciao

  9. Gli europei hanno conquistato le terre degli indiani: schiavizzati nelle ecomienda dell'America ispanica ed espropriati nell'America britannica. Certo. Però la posizione di Crazy Horse è un po' manichea. 1) il paragone con l'Olocausto non regge, e al riguardo spero che basti rifletterci un po' per capirlo;2) i popoli indiani erano, spesso, tutt'altro che pacifici. Anzi, se pensiamo agli Aztechi, possiamo anche dire "ferocemente sanguinari";3) tra loro, gli indiano, non disdegnavano ne' le conquiste ne' i massacri;4) gli iberici sfruttarono spietatamente gli indiani per lavorare le vaste concessioni sovrane ed estrarre oro e argento; gli inglesi strapparono loro la terra per trasformarla in tanti piccoli e medi lotti per coloni: per gli indiani era comunque una sconfitta; 5) ciò detto, è bene ricordare semre che l'arrivo degli europei segno' la fine, spesso traumatica, del mondo dei nativi, senza dimenticarsi mai di aggiungere che quel mondo non era superiore a quello bianco, non era un idilliaco eden e in esso non vivevano "buoni e nobili selvaggi" (che pure vi furono, basti pensare allo sfortunato Tecumseh). Aggiungo che è naturale provare una certa solidarietà o commozione per le sorti dei vinti (che non si siano macchiati di atrocit?, beninteso) e, in questo atteggiamento, direi che l'Occidente eccelle: è una sua peculiare caratteristica quella di "flagellarsi" o "fare autocritica" per le proprie colpe. Peccato che questa attitudine non sia condivisa da molte altre civilt?. Nel chiedere scusa per la seriosit? dell'intervento, mi auguro di continuare a vedere storie in cui non sia scontata la stupidit?/crudeltà delle giacche azzurre e la nobilt? degli indiani (e, sia chiaro, neppure l'opposto).

  10. L'idea di Ymalpas di un storia sullo sfondo di un intrigo internazionale in Centro America è ottima. Personalmente suggerirei di prendere, addirittura, in considerazione una "trasferta" al di fuori delle Americhe. Un autore come Boselli saprebbe di certo creare una grande storia per l'occasione. Volendo, poi, la stessa saga texiana offre innumerevoli agganci a realtà extra-americane. Si può pensare ad un ritorno sulla scena del nobile russo de" L'inferno bianco", oppure ad una missione di Jim Brandon in un dominion britannico (ad es. India o Sud Africa).

  11. Mauro, ti ringrazio della risposta e son contento che tu non eslcuda di mostrarci altre avventure giovanili di Carson. E circa l'ipotesi di integrare certi fatti che nei primi albi vennero descritti in poche vignette o pagine? Mi pare che una cosa del genere sia stata fatta per i supereroi Marvel, pensi si possa fare o potrebbe apparire offensivo per i più tradizionalisti?

  12. S', Billy, credo che Boselli lo farà. Ripeto, in un certo senso, nella storia di Vegas, il duello finale vede Carson e Tex in prima fila, ognuno con il suo avversario, individuati proprio tra i più pericolosi. Lo stesso dialogo tra Carson e il suo antagonista ("mi son sempre chiesto chi di noi due fosse il più veloce", dice costui a Carson), d' al ruolo del vecchio cammello uno spessore davvero eccezionale, rispetto alle vecchie tradizioni. Quasi trasforma la resa dei conti collettiva in diversi duelli singoli (l'unico precedente che rammento, guarda caso, è quello del duello tra Tex e Carson contro Waco Dolan e Boone il cannibale, ne Il Passato di Carson). Ormai è chiaro che, per appassionarsi a Tex (come fumetto e personaggio), non occorre che il protagonista si stagli sempre all'orizzonte, come una sequoia in mezzo a dei cespugli.

  13. Cheyenne, hai quasi ragione nell'osservare che i duelli son sempre stati riservati a Tex. Il "quasi" dipende, sostanzialmente, da due sole storie: I giustizieri di Vegas (dove Tex e Carson affrontano assieme i loro avversari, faccia a faccia) e Il passato di Carson (in cui un duello tra Carson, Waco Dolan e i gemelli Dobbs, viene evitato da Ray Clemmons, ma la sicurezza del giovane "vecchio cammello" lascia pochi dubbi sull'esito che avrebbe avuto). Interessante l'ipotesi di Kit Willer contro Kid Rodelo, ma io continuo a preferire e sperare che nel prossimo ritorno di Rodelo, si verifichi lo scontro con Carson, evitato per un soffio (e sostituito da un sonoro - e paterno - ceffone) al tempo di Jack Thunder. Non mi è andata già quella sfida insolente ("tu sei Kit Carson, vediamo se gli anni che sul groppone ti hanno arrugginito...", o una roba del genere!). No, quel piccolo, velenoso e freddo pistolero dovrebbe proprio vedere in faccia la morte, affrontando Kit Carson!

  14. In effetti, Don Juan ha fatto un riferimento azzeccato. E' vero, quei due pistoleri fecero pensare anche a me ad un rapporto un po' morboso. Ad ogni modo, se riferimento dovessere esserci, fatto in quel modo non disturberebbe nessuno. Io, però, aggiungo anche: ma perchè porsi questo problema? Voglio dire, se proprio vogliamo trovare stranezze nelle storie di Tex (dal punto di vista delle situazioni di sfondo o contorno), a me pare ad esempio molto più strano che non ci sia mai stato un riferimento al Natale. Dico, non occorre essere esperti di storia dell'America del Nord per sapere quanto importante sia stato il sentimento religioso (oltre ad altri fattori, beninteso) dei coloni, nel determinare il modo in cui si è svolta la colonizzazione e le forme stesse di organizzazione civile delle varie comunit?. E' chiaro che in Tex l'aspetto religioso è solo sfiorato e non è certo il caso di trasformare Tex in un cristiano praticante o in un ateo dichairato, però è piuttosto strano che non si veda mai una qualche famiglia di coloni festeggiare il Natale!Ecco, se dovessi trovare una stranezza, indicherei questa e non certo l'assenza di un omossessuale. Chissà che prima o poi non vi si rappresenti un qualche pellerossa omossessuale, dedito a canti e danze più che a imprese belliche?

  15. Mi associo anche io alla proposta di Cheyenne di sviluppare il passato di Mefisto, in cui ancora non ha acquisito i poteri di negromante, ed agisce con la sorella. Mi sembra un'ottima idea. Del resto, Boselli è davvero un maestro nell'utilizzare il passato dei personaggi.

  16. Mi son reso conto di poter fare domande al grande Mauro e ne approfitto.1) ci saranno ancora storie connesse al passato di Carson° mi riferisco sia alle avventure che vedono l'affermarsi della sua fama di ranger indomito sia al periodo che precede il suo arruolamento, magari la prima giovinezza (chissa' perchè, mi vengono in mente storie di ragazzi orfani, in fuga da opprimenti istituti, in cerca della libertà negli spazi sconfinati del west degli anni '40;2) ci potr? mai essere una serie spin off, con Kit Carson protagonista (magari, limitata ad un numero predefinito di albi, che terminino con l'incontro con Tex)3) Mauro, ti sono molto riconoscente per aver ridato (anzi, secondo me, dovrei dire "dato" ex novo) il dovuto spazio a Carson, salvandolo dal ruolo di spalla comica, tirapiedi e vecchia gloria al tramonto. Con te, Carson appare spesso al livello di Tex, o quasi. Potranno mai essere riprese e rinarrate, le prime storie di Tex, anche e soprattutto per dare verità a quanto tu gli fai affermare ne I sette assassini (Kit Carson è stato mia amico e maestro). Converrai che, invece, il Tex ventenne diventa immediatamente leader e dominante, mentre il Carson trentenne e veterano affermato, appare un suo timido aiutante! Si può rimediare?4) anche se l'amicizia tra Tex e Carson è uno dei punti fermi fondamentali della saga, ci sarà mai una qualche rivalit?, uno scontro, naturalmente temporaneo?5) a quando il ritorno di Lena e Donna?6) nel tuo romanzo, ambientato nel 1899, Kit Carson è morto. Visto che le storie del presente son situate, pare, a metà degli anni '80, Carson dovrebbe morire entro i 65 anni. Perchè questa scelta? verr? mostrato come è morto? in combattimento?Ciao Mauro

  17. Diritto e rovescio è una bella storia, una delle più toccanti di Ken Parker. Peccato che che anche qui, come in quasi tutte le altre di Lungo Fucile, vi sia una dose massiccia di "Politically correct", il che rende tutto molto, molto artificioso. E' ridicolo veder un uomo del west della seconda metà dell'ottocento, ragionare e sentire come un liberal del XXI secolo! Circa la tematica gay su Tex, la mia opinione è la seguente:- una storia tutta a tema (discriminazione dei gay), NO (per eccesso di diversit?);- una storia in cui vi sia un personaggio gay, PERCHE' NO?

  18. Secondo me Russel Crowe potrebbe essere un buon Tex. Anche Costner potrebbe essere un credibile Carson, naturalmente con i capelli bianchi (comunque, se non sbaglio, Kevin Costner dovrebbe avere circa l'età di Kit Carson, cioè 55 anni circa). Ancora meglio, poi, potrebbe essere Tom Selleck, nei panni di Carson.

  19. Anche per me la storia è bella e i disegni pure. Però, non riesco a considerarla tra le mie preferite. Direi, anzi, che provo sempre un certo fastidio, quando riprendo in mano l'albo, forse perchè rammento la delusione che ho provato quando l'ho comprato, molti anni fa. E' il Carson di Berardi che non mi va già, proprio per niente. Sembra di vedere quella patetica figura di spalla, tante volte presente in molte storie di Nizzi e (non gridate al sacrilegio) anche, a volte, di GLB. Questo Carson ?, in sostanza, un patetico ex eroe in disarmo, che arranca per stare nella scia di un Tex straripante. Insomma, per usare un'espressione usata spesso da GLB, un suo "tirapiedi".

  20. Di questa storia ricordo la sgradevole impressione che mi fece l'atteggiamento distaccato - da uomo vissuto - di Kit Willer. Diamine! dovrebbe essere alle prime armi, in questioni di cuore (salvo eventuale pratica con le donne navajos), eppure ostenta un distacco e una freddezza che sanno di artificioso. No, decisamente i risvolti sentimentali o passionali, non erano un punto di forza di GLB, in quegli anni.

  21. Una bellissima storia, anche per la citazione di un grande classico del cinema western, e precisamente de I cavalieri del Nord Ovest, di John Ford. In quel film, John Wayne offre una delle sue migliori e più misurate interpretazioni, nei panni dell'anziano ufficiale alle soglie della pensione. Toccante la scena della cerimonia di saluto... Inoltre, tornando alla storia di Boselli, c'è un passaggio - durante un dialogo tra Tex e Carson, al fuoco di un bivacco - in cui il vecchio Carson descrive i sentimenti di vendetta come se li conoscesse molto bene. E' vero che, letteralmente, sta immaginando ciò che proverebbe se dovesse capitare qualcosa a Tex, ma si potrebbe anche pensare - e sperare - che in verità ci sia un cenno ad una storia futura che ci racconter? una qualche tragica vicenda del passato di Carson.

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