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About james
- Birthday 09/29/1960
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Maschile
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Interests
storia
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Real Name
Eugenio
Me and Tex
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Number of the first Tex I've read
7
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Favorite Pard
Kit Carson
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Favorite character
Lena Parker
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Preso e letto. Veramente bello. Storia, dialoghi, disegni, colori ... mi è piaciuto tutto. Ho notato - e la cosa non mi ha affatto disturbato - che nel descrivere la vita da prostituta della protagonista, si è scelto un approccio "realistico" (vedi vignetta in cui Pearl distoglie lo sguardo dal cliente durante il coito).
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[Magazine N.9 - 2023] La palude del morto - La strada del male
james replied to MacParland's topic in Almanacchi
Di questo Magazine, la storia breve con protagonista Mefisto, mi è parsa davvero ben fatta. Talmente bella che mi spiace sia stata limitata a poche pagine. Dickart - nelle nuove riproposizioni - resta chiaramente un campione del Male, ma sempre più interessante, meno macchettistico, meno grottesco. Soprattutto il suo periodo umano, la sua iniziazione, sono estremamente avvincenti. Non mi stupirei se, in futuro, si scopriranno altre esperienze, altre imprese di Mefisto, negli Stati Uniti, in Messico o, chissà?, nella vecchia Europa ... -
Ottima storia e un Carson superlativo! Il duello col coltello, da alcuni criticato, per me è stato una graditissima sorpresa, perché il duellante è stato Carson. Magari diventasse un cliché... Quanto poi al ritenere il duello inutile o irrazionale, beh, il comportamento di eroi guerrieri, come i nostri 4 pard, non può certo escludere aspetti come l'istinto, la rabbia, l'odio, l'onore, l'orgoglio. Nella realtà era diverso? E allora? Nella realtà nessuno ha compiuto simili gesta. Un appunto al paragone fatto da Leo - con cui concordo per il resto - in merito a Carson che non accetta la sfida di Rodelo. All'epoca scrissi a Boselli che mi rispose che non gli sarebbe piaciuto mostrare Carson che uccide il diciassettenne Rodelo. E aggiungeva che il personaggio gli era anche simpatico. Direi che Carson era comunque sicuro di sé, sicuro di vincere, ma non se la sia sentita di ammazzarlo.
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Condivido completamente. Aggiungo che Carson è anche molto "liberale" con le donne amate. Non pretende da queste comportamenti tipo Penelope. Ad esempio, è consapevole - e pare quasi contento - del fatto che Lena possa avere un altro compagno. Insomma, è una personaggio passionale e sentimentale, donnaiolo in quanto incline anche a flirt superficiali, ma anche soggetto a sentimenti più profondi. A più riprese, pare che sia Angela che Carson si trattengano dall'andare oltre l'amicizia, anche quando il marito è ancora vivo. Si veda il commiato serale improvviso di Angela, al termine di una serata con Kit, mentre è in attesa del marito. Lui è un vero gentleman e lei riesce a mantenere il controllo. A chi, poi, ironizza sull'età di carson, faccio notare che le storie del "presente texiano", lo vedono attorno ai 55 anni. Non mi pare un'età da casa di riposo.... Sicuramente, non tutti i disegnatori lo rendono al meglio.
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Io dico solo che, per ora, questa è una storia notevole, per il contenuto, i personaggi, la trama, lo sfondo storico, l'uso dei "nostri" .... Sono certo che il terzo albo sarà all'altezza degli altri. Questa avventura non è affatto una storia di routine. Anche i disegni, a parte alcune rappresentazioni troppo caricaturali o, in alcune vignette, un Carson di aspetto troppo vecchio (in contrasto con le sue performance), mi sembrano decisamente suggestivi. Spero che Angela non faccia una bruta fine .... Non mi dispiacerebbe che riapparisse in futuro, nelle avventure di Kit Carson e pards.
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Miniserie su Kit Carson: favorevoli o contrari?
james replied to Sam Stone's topic in Sondaggi Texiani
Io sarei favorevolissimo ad una serie, più o meno regolare, con qualsiasi periodicità, che abbia come protagonista Kit Carson e non necessariamente giovanissimo. Mi spiego meglio: secondo me la serie potrebbe contenere storie: - di un giovanissimo Kit Carson (tipo la rievocazine fatta per Tex con Nueces Valley); - di un Kit Carson giovane recluta tra i ranger (o altre esperienze) - di un Kit Carson giovane ma già famoso ranger, prima dell'incontro con Tex (magari con echi delle rispettive reputazioni) - di un Kit Carson giovane che, pur avendo già conosciuto Tex, non ne è ancora divenuto pard fisso; - di un Kit Carson maturo (nel "presente texiano) con sue avventure in solitaria (o quasi). -
Questo primo albo mi è piaciuto moltissimo. Trama interessante, bella ambientazione e, soprattutto, un kit Carson come si deve! viene rappresentato in solitaria, anche in età matura (dunque, anche in era texiana, ogni tanto ha le sue missioni in solitaria....). E si aggiunge un altro personaggio femminile nella vita di Carson. Certo, è facile intuire vi sia stata una storia. Altrettanto opportuno è il silenzio di Carson (abbiamo parlato tutta notte...). Il legame della giovane donna con Carson è forte e .... chissà se alla fine della storia verrà fatta uscire definitivamente di scena! I disegni sono nel complesso ottimi, però a volte mi pare che Carson sembri un po' una caricatura. In certi primi piano, mi ricorda Frankie Bellevan de Il piccolo ranger....
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[Tex Willer N. 41/46] I Guerriglieri di Juan Cortina
james replied to MacParland's topic in Tex Willer
Sul tema dell'apparizione di personaggi della serie Tex Willer su quella regolare, beh, direi che Monni fa una considerazione molto condivisibile. Però, una eventuale perdita di tensione (sapendo il personaggio ancora vivo negli anni 80), non mi impedisce di desiderare il ritorno dell'agente federale (non ricordo il nome, quello dell'avventura in Florida). In merito ai vincoli storici, è vero che Borden riesce benissimo a mantenere una certa verosimiglianza. Però, ad esempio, giustamente quando serve si prende anche le opportune licenze. Ad esempio, volendo rappresentare Cortina come un uomo maturo e già brizzolato (col doppio dell'età di Tex, dice lui) - conferendo, pertanto, una nota quasi "paterna" al suo rapporto con Tex, ha tranquillamente sorvolato sul fatto che Cortina nacque nel 1824: solo 14 anni più di Tex, 3 o 4 più di Carson).... -
[Tex Willer N. 41/46] I Guerriglieri di Juan Cortina
james replied to MacParland's topic in Tex Willer
Già, anche io sono molto curioso. Certo, Sembra che la grandissima amicizia sia più di Pedro verso Tex che viceversa, ma forse dipende dalla maggiore espansivita' del messicano. -
Non riesco vedere nel fatto di "agire per un ideale" una scusante. Possiamo escludere che in molti durante il regime nazionalsocialista avessero degli ideali? e durante il regime italiano fascista? e durante tutti i passati e presenti regimi comunisti? e durante tutti i regimi islamici? Dire "ho agito per un ideale" suona bene solo per chi immagina di poter sentire una certa condivisione con un dato ideale. Ma gli ideali possibili sono molti .... e molti hanno portato a milioni di morti. Dunque, sì, non li metto sullo stesso piano di un ladro o di un rapinatore .... spesso sono molto peggio.
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[738/740] Il Manicomio del Dottor Weyland
james replied to ymalpas's topic in Le Storie dal 701 al 800
Mah, a me la storia è piaciuta moltissimo, compreso il finale. Borden è riuscito a creare una cornice di coerenza anche ad una storia con Mefisto, dunque - per definizione - fondata sul soprannaturale. Non è da poco. Inoltre - e non è poco - Mefisto non è più un folle scatenato. E' Dickart con poteri sovrumani, capace di raziocinio. -
[Speciale Tex Willer N.04] Mefisto: Le origini del male
james replied to MacParland's topic in Tex Willer
Le ipotesi anagrafiche di Boselli sono molto coerenti, in genere, con le varie avventure. Solo un piccolo rilievo. Nella storia dell'uomo con le pistole d'oro, la vicenda ambientata durante la guerra del 1846, Carson sembra davvero un pivelli o, assolutamente intimidito dai ranger più anziani. Non riesce a impedire un linciaggio... Insomma, pareva più una recluta... Immaginarlo, invece, come un 22 o 23enne, stona un pochino. Soprattutto raffrontato al giovane Tex. -
Sono legato a queste vecchie storie per ragioni anagrafiche e affettive. Questa è una delle migliori, certamente. C arson è ancora una presenza saltuaria. Mi ha sempre meravigliato il fatto che Tex e Carson interagissero come vecchi compagni di chissà quante avventure affrontate assieme .... quando, invece, quelle effettivamente narrate, a quel momento, erano davvero poche. Certo, questo è un motivo in più per augurarsi che la serie Tex Willer colmi anche queste lacune e risolva questa apparente contraddizione. Quanto a donna Manuela, a parte il fascino e la bellezza, non mi ispira alcuna comprensione. Non basta un "ideale" - qualunque esso sia - a giustificare o attenuare un crimine (dal mio punto di vista, certo, non da quello ad esempio del nostro codice Rocco). Pertanto, per me resta una sadica criminale. El Lobo uno dei soliti bandoleros. Penso vada sottolineato un aspetto. GL Bonelli, probabilmente, non aveva ancora un'idea precisa di cosa far diventare Kit Carson: un saltuario compagno di Tex?, un comprimario legato alla gerarchia e ai regolamenti, con un lontano e ormai sbiadito, passato avventuroso? un comprimario funzionale a far risaltare il superuomo Tex? un vero e proprio co-protagonista, in gamba come o quasi Tex? Mah, mi sentirei di escludere quest'ultima ipotesi e sulle altre non mi pronuncio. Però, una cosa GL Bonelli aveva, fin dai primi albi (almeno da Satania) l'aveva già adomabrata: la galanteria di kit Carson e il suo interesse per le donne!
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Mah, io penso che la serie Tex Willer possa tranquillamente arrivare all'epoca in cui il figlio di Tex è un quindicenne. Mi pare, infatti, che nei primi 20 albi della serie attuale vi siano dei salti temporali rilevanti.
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[Speciale Tex Willer N.04] Mefisto: Le origini del male
james replied to MacParland's topic in Tex Willer
Confesso di essere affetto da "originite", almeno per i personaggi principali della saga. Non mi pare strano che un appassionato lettore desideri sapere di più di certi personaggi di cui sono lasciati in ombra molti periodi od aspetti. Come ho già detto, spero che prima o poi ci sia anche un Nueces per Kit Carson. Per quanto riguarda Mefisto, devo dire che sia la nuova versione di Boselli ambientata nel presente texiano a San Francisco sia la versione del giovane Dickart, sono superbe. Molto intenso, poi, il rapporto tra Steve e la sorella Lilly, direi quasi con risvolti morbosi. Forse il grande odio per Tex Willer derivò anche dalla forzata separazione dalla sorella? A differenza del fratello, poi, mi pare che vi sia ancora margine per attribuirle qualche sentimento non del tutto malvagio.