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Showing results for tags 'post sergio bonelli'.
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Ragazzi/e, mi piacerebbe confrontarci serenamente sul perché la casa editrice continua a moltiplicare l'offerta di albi di Tex. In genere queste iniziative sono spiegate da una strategia di marketing abbastanza scontata, cioè cercare di essere più aggressivi su fasce di mercato poco sfruttate. In altre parole, si crea un Tex a colori per chi li ha sempre sognati, un Tex a figurine per i bambini da 6 a 100 anni, un mazzo di carte per i vecchi dell'ospizio e la ristampa della ristampa della ristampa per i drogati di completezza. In questo modo si vende di più e si incassano più dollarucci. In teoria più che in pratica, perché ogni iniziativa ha i suoi costi e spesso sottrae "clienti" alle altre, non è che se la ford lancia 200 utilitarie diverse, da nere e austere a stelline e cuoricini avrà 200 volte il mercato di una sola, chiaramente alla fine chi vuole una ford di quella fascia opterà e chi vuole una opel si comprerà una opel. L'idea che mi sono fatto è che, dopo il grande signore che è stato Sergio Bonelli, la nuova gestione stia cercando la soluzione in prospettiva della fine dei fumetti in generale e dei bonelli in particolare, cercando di accaparrarsi un uovo oggi piuttosto che una gallina domani. Personalmente sono sopraffatto dall'offerta, non so cosa comprare e non trovo quello che voglio, nella mia edicola c'è uno scaffale dedicato a Tex dove si trova solo il mensile e mancano spesso gli speciali che desidero. Vorrei raccogliere le vostre idee su prospettive e problemi di quest'epoca dell'offerta texiana.