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Mauriz

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  1. Sergio Bonelli Editore lancerà in Italia, quasi in contemporanea, a settembre, a colori e in bianco e nero, il racconto (ovviamente inedito) che celebra sette decenni e mezzo della vita di Tex. Una storia intitolata “La cavalcata del Destino”, con sceneggiatura di Graziano Frediani, sceneggiatura di Mauro Boselli e disegni di Claudio Villa, storia che uscirà prima, a colori, nella serie mensile, più precisamente in Tex #755, al prezzo di 4,90 euro e giorni dopo in una lussuosa versione cartonata (22×30 cm) in bianco e nero al prezzo di 21,00 euro. È un'avventura che vede Tex percorrere il sentiero dei ricordi fino a tornare ai tragici giorni che seguirono la morte dell'amata Lilyth, in una storia che si riallaccia direttamente al classico racconto "Giuramento di vendetta", scritto all'epoca dal duo Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini. https://texwillerblog.com/tex-la-cavalcata-del-destino/
  2. Condivido, è rimasto assolutamente all'interno dei canoni bonelliani. P.S. Merito di Tex, ma senza dubbio le emozioni che suscita sono merito suo e dei grandiosi disegnatori che sceglie.
  3. Innanzitutto devo dire che mi sono molto emozionato nello scoprire che il grande autore di Tex ha letto le mie righe e ha trovato il tempo per rispondere. Davvero la mia ammirazione per Boselli è altissima. Tex è per me una lettura appassionante iniziata da ragazzino e che continua anche adesso, che sono quasi settantenne e le storie di Boselli sono eccezionali. Tornando al merito, forse non mi sono spiegato bene. Ho letto molto volentieri gli albi ma, come volevo dire, mi aspettavo qualcosa di più, qualche altra chicca inedita sulla giovinezza del nostro eroe, che togliesse la sensazione di una rilettura. Grazie ancora a Boselli per quanto sta facendo e farà nel futuro per tutti noi
  4. Premessa: ho apprezzato moltissimo la nuova serie del giovane Tex, ma sono rimasto un po' perplesso rispetto gli ultimi due numeri. Nulla da dire sui disegni, molto belli, ma non ho capito bene il senso delle storie. Il maestro Mauro Boselli ci aveva avvisati che "alcune pagine di questo e del prossimo albo ripercorrono le vicende del "Passato di Tex" e che la storia che state per leggere non sarebbe stata completa e neppure comprensibile senza quelle premesse e senza la possibilità, per i nuovi e vecchi lettori, di assistere "in diretta" ad alcuni tragici e fondamentali eventi della vita del nostro eroe". Tuttavia, leggendoli, non sono riuscito ad allontanarmi dalla continua sensazione di deja vu. Allora mi sono divertito a fare una "analisi comparata" dei due albi della nuova serie con i tre numeri (83, 84 e 85) del Passato di Tex e ho scoperto che più di 95 vignette sono praticamente uguali (ovviamente rielaborate e riammodernate). D'accordo, Boselli (grande anche in queste storie), ha risolto la stranezza bonelliana per la quale Tex chiede a Marta di mettere qualcosa sul davanzale della finestra in caso di pericolo, ma poi tale stratagemma non viene utilizzato, ma al di là di tale aggiustamento, e di una diversa narrazione cronologica, il racconto non aggiunge nulla di nuovo a quanto sapevamo sulla passato di Tex. Quindi, era proprio necesario tutto questo remake?
  5. Bellissimi i disegni e bella anche la storia, però, secondo me, con due ma. Prima osservazione: condivido quanto è stato già ampiamente detto circa le sorprendenti capacità di sparare di Sam, che da maldestro tiratore diventa improvvisamente un pistolero infallibile. Seconda osservazione: la riscossa di Sam ricorda molto, anche questo già sottolineato, "Cane di paglia". Da pacifico e contrario alla violenza, Sam diventa una "belva" solo per proteggere il ranch, la sua proprietà. Avrebbe forse potuto iniziare la sua riscossa con motivazioni più nobili, visto anche la caratura del personaggio. Un'ultima osservazione circa il disseppellimento della pistola: secondo me contiene un altro aspetto simbolico, oltre quelli già esposti, ossia il richiamare il gesto di dissotteramento e seppellimento dell'ascia di guerra attribuito ai pellirosse. Sam inizia la sua guerra e poi sancisce la pace. Speriamo che ci vengano offerte altre storie con Sam, perchè il rapporto della sua personalità mite con la violenza della Frontiera apre notevoli prospettive e sviluppi.
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