Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Classifica

Contenuto popolare

Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 26/12/2019 in tutte le sezioni

  1. Le interviste di Gian Luigi Bonelli sono straripanti come era lui. Alcune cose sono particolarmente degne di nota: 1) anche se ammette che il fumetto è la sua vita, in una prima intervista lo definisce come "un'espressione artistica di secondo grado". In una seconda intervista, fatta anni dopo, ammette candidamente di non leggere alcun fumetto, perché i fumetti non gli interessano. "Il fumetto, secondo me, è come un teatrino di provincia, eppure a un certo pubblico può piacere". Insomma, una presa di distanza abbastanza netta dall'arte che lo ha reso grande. D'altronde, lui stesso in precedenza confessa di aver accantonato il romanzo solo perché col fumetto guadagnava di più. 2) di suo figlio Sergio, dice che non condivide granché le cose che scrive. L'intervistatore gli ricorda che Zagor si rivolge a un pubblico più giovane, ma lui ribatte che Sergio scrive lo stesso cose un po' sconclusionate . Poco prima, aveva definito I Ribelli del Canada "una vaccata di racconto" (peraltro, io sono d'accordo con lui). 3) su Carson, l'intervistatore gli rimprovera il fatto (e siamo nel '82, quindi in epoca pre-nizziana!) che Carson ormai è diventato solo la spalla comica di Tex. E GLB non sconfessa questa affermazione. Questo per dire che probabilmente la dissacrazione di Carson, contrariamente alla nostra percezione, si può forse attribuire già a GLB e non solo a Nizzi come spesso facciamo anche qui sul Forum. 4) l'intervistatore lamenta che i personaggi comprimari abbiano poco spessore psicologico e che forse sarebbe meglio ridimensionare un po' Tex, o almeno dargli avversari più degni del suo peso. È una "critica" rivolta al creatore di Tex nel '82. Lui un po' glissa, ma evidentemente certe esigenze c'erano già anche all'epoca, almeno in un certo pubblico più "raffinato". Sappiamo come è andata: più di dieci anni dopo è arrivato un certo @borden che ha raccolto e soddisfatto queste istanze, sia per quanto riguarda i comprimari che per il ruolo e la personalità di Carson. All'inizio Boselli veniva criticato per i suoi personaggi "ruba-scena", ma è evidente che l'autore milanese ha in qualche modo salvato Tex, portando una ventata innovatrice fondamentale per la sopravvivenza della collana. Magari non vi frega nulla di queste mie osservazioni, peraltro in un giorno di festa come questo, ma trovavo degni di nota questi aspetti, letti tra ieri e stamattina. Buon Natale a tutti!
    1 point
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.