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TWF - Tex Willer Forum

Leo

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da Leo

  1. Leo

    IL PEGGIOR TEXONE

    Una volta hai scritto mi pare che ti piacque Il Grande... quindi non tutti. Nemmeno la grande rapina ti è piaciuto? Se non come storia di Tex, almeno come storia western?
  2. Leo

    IL PEGGIOR TEXONE

    Perché curioso? Direi che è normale, in una serie così longeva e scritta da così pochi autori... anche per me, il mio peggior Texone è di Nizzi, ma anche il mio migliore (La grande rapina) lo è.
  3. Leo

    IL PEGGIOR TEXONE

    A mio parere, il peggior Texone - ma solo per la trama, non per i disegni - è Mercanti di Schiavi, di Nizzi e Sommer. Una storia noiosa, senza guizzi, senza nerbo, mi pare anche - vado a memoria - che avesse qualche buco di sceneggiatura. Una pessima storia, insomma.
  4. Leo

    [767/769] Le quattro vedove nere

    È molto sfortunato. Se lo sgherro non lo avesse riconosciuto, non si sarebbe fatto fregare. Inoltre, è entrato nella casa di donna Isabella per un caso non preventivato, a causa del salvataggio di Charity. Credo che questa sequenza sia costruita bene. Kit ostaggio aumenta il livello di difficoltà dell'impresa. Sarebbe bello se Charity non intervenisse, ma ho proprio paura anch'io che in qualche modo la bella è destinata a riscattarsi...
  5. Leo

    [767/769] Le quattro vedove nere

    Provvidenziali per la sceneggiatura... ma nulla di grave Ok, grazie, ottima spiegazione. Abbastanza fastidiosa, devo dire...
  6. Leo

    [767/769] Le quattro vedove nere

    Ho bisogno di una mano: a pag.75, Tex dice a Carson che è stato più difficile del previsto trovare il ranch in cima alla Sierra... ma non è il ranch che avevano già visitato nel primo albo? Da qui in poi, alcune forzature: i banditi che fuggono dal ranch portando con sé i cavalli anche dei compagni uccisi. Ma come fanno? Mi sembra solo un espediente per impedire un inseguimento immediato da parte di Tex e Carson, ma poco verosimile. Poi, per mettere una pietra tombale sull'inseguimento, lì in quelle lande deserte, una "provvidenziale" guarnigione di rurales... mi hanno tanto ricordato le scalcinate compagnie di cavalleria di Nizzi, che intervengono a togliere le castagne dal fuoco non per conto di Tex, ma dello sceneggiatore... Per il resto, un buon divertimento, un buon albo. Non so se sia stata solo un'impressione dettata dalla consapevolezza di ciò che è accaduto, ma man mano che ci si inoltrava nell'albo, mi pareva che i disegni perdessero nerbo, vigoria, risultando più elementari e tirati via... era l'autore che si congedava, trasponendo nel proprio tratto, sempre piu stanco, l'approssimarsi della fine. Mi ha immalinconito, resterà nella storia.
  7. Leo

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Per me è sempre stato così, da sempre.
  8. Leo

    [190/191] El Muerto

    Nella classifica degli altri eroi Bonelli, Mister No c'è due volte e ken è troppo in basso. Non mi sorprende, è solo ingiusto..
  9. Leo

    [Speciale Tex Willer N.8] Stella d'argento

    Lei in un primo momento dice a Carson di aver visto la lanterna magica all'est, e che preferiva l'aria pura dell'Ovest. Più tardi gli dice che i dottori dell'est la guardavano in un modo tale che lei aveva già capito tutto... Carson lo sapeva? Sì, non sappiamo quando lo apprende, ma alla fine va a trovarla in sanatorio. Che rapporto c'era stato tra di loro? Non lo sa nessuno, nemmeno il lettore lo sa. Il padre di Eve chiede più volte a Carson: cosa c'è stato tra di voi? Ma Carson non risponde... non lo svela a nessuno, neppure al lettore. È un segreto che muore con Eve. E perché Shepard tratta così freddamente sua figlia che lo cercava? Perché questo padre non va mai a trovare la figlia malata? Un padre che è un ranger ma anche un farabutto, rapisce la figlia di un capo indiano ormai finito non per usarla davvero come merce di scambio (non avrebbe ormai alcuna utilità il vecchio capo) ma per torturarla e seviziarla, evidentemente in preda ad un vizio perverso col quale tenta di lenire tutta la rabbia che ha in corpo. Una rabbia anche per la sorte di Eve? Apparentemente sembra che non gliene importi nulla, ma intanto affoga il malumore nell'alcool, definisce la vita ingiusta per quanto accaduto a Eve e chiede a Carson cosa ci sia stato tra loro. Anche Shepard, nella sua malvagità, per me è un piccolo mistero. Proprio come sua figlia Eve, in merito alla relazione con Carson. Io propendo col pensare che tra i due non ci sia stato nulla se non una profonda ma fugace amicizia, con la ragazza che, amante della lanterna magica e della letteratura avventurosa, idealizza il bell'uomo dal baffo e pizzetti neri (ci credo che si innamorano tutte, come si fa a resistere?! Guardate anche la mia "foto profilo" del forum: ci si innamora del giovane Cammello, dai ) vedendo in lui il prode moschettiere Athos che la salverà dal male, per lei rappresentato dalla tubercolosi. E in qualche modo Carson terrà fede all'impegno, sia pure nella finzione della lanterna magica nel cui padiglione Eve si addormentera'.
  10. Leo

    [Speciale Tex Willer N.8] Stella d'argento

    Infatti sono tra coloro che hanno apprezzato molto il tuo commento, esplicitandolo con un "mi piace"
  11. Leo

    [Speciale Tex Willer N.8] Stella d'argento

    Grazie Letizia per l'apprezzamento. Il messaggio di Diablero è condivisibile e legittimo, dico solo che stavolta la storia è talmente particolare che, pur ascrivendosi alle quote rosa, di cui uno può legittimamente stancarsi, al contempo se ne discosta, spiccando per originalita'.
  12. Leo

    [Speciale Tex Willer N.8] Stella d'argento

    In realtà proprio dal punto di vista sentimentale io non l'ho trovata stucchevole. Non sappiamo nemmeno se davvero ci sia stata una storia d'amore tra i due, e a che livello sia arrivata. Era un coinvolgimento, un'empatia, un'amicizia speciale. Quasi più "letteraria" (con i rimandi ai cavalieri e alle dame, alla lanterna magica, al finale che io credo sia ispirato al libro di Bufalino "Diceria dell'untore") che reale. È un sentimentale non dongiovannesco, ma intimo, profondo, doloroso. C'è solo Carson al capezzale della ragazza, una ragazza che è già malata quando i due si conoscono. Questo è un punto importante: è un rapporto già minato dalla malattia, un legame di fatto impossibile, o a tempo. Perché la ragazza sa che è questione di tempo, non ha la leggerezza delle fanciulle della sua età. Forse per questo il loro rapporto è più cerebrale, forse per questo Carson appare più un angelo custode che non un amante: vuole proteggerla, sente il desiderio di starle vicino, non vuole necessariamente portarsela a letto. Al capezzale c'è solo lui, non il padre di lei. Un padre carogna, che affoga nell'alcool il suo male di vivere. Quel male che non gli consente nemmeno di essere un padre. È una storia piena di sottotesti, poco manifesta, che chiede al lettore di immaginare i rapporti sotterranei tra personaggi. Chiede collaborazione, non spiattella tutto. Chiede empatia. Eccone la particolarità, almeno per come la vedo io.
  13. Leo

    [Speciale Tex Willer N.8] Stella d'argento

    Eppure io sono convinto che questa non è l'ennesima storia simile. Non c'è amore fisico (almeno, non credo, da quello che ricordo), è una storia di dame e cavalieri, quasi medievale più che western. Anzi, senza tempo. C'è un amore platonico, un incontro tra anime gentili e coraggiose, diversi rimandi letterari. A mio parere è invece in questo senso una storia molto originale, declina il tema del fascino del vecchio Cammello in modo inedito, completamente nuovo. Non un fascino dongiovannesco, ma direi quasi cerebrale, intimo, nobile.
  14. Leo

    [Speciale Tex Willer N.8] Stella d'argento

    È indubbio che il Carson di Nizzi sia stato spesso questo che delinea Diablero. Aggiungerei che non è soltanto tonto, ma spesso debole, per nulla all'altezza della sua fama. La balia Tex non deve solo spiegargli le cose, lo deve anche difendere nelle situazioni in cui si mette nei guai (come nel caso dell'ultimo color, che secondo alcuni è solo un intermezzo comico quando invece è un vero e proprio tradimento del personaggio). Però l'ironia dei dialoghi tra i due pards io credo sia davvero molto felice. Così come anche le continue lamentele, o i pensieri non espressi indirizzati al suo aguzzino Tex. Storie come La Congiura, La leggenda della vecchia missione, i Cospiratori, ci regalano un Carson divertente, simpatico, brillante. Più di quanto non abbia fatto prima Glb e di quanto farà dopo Boselli. La cifra comica che Nizzi conferisce a Carson, la verve ironica, non sono un elemento negativo, ma hanno anzi contribuito a rendere l'idea dell'amicizia tra i due uomini, hanno fatto "sentire a casa" il lettore grazie a un humour riconoscibile, codificato e brioso insieme. In conclusione, Carson deve molto a Nizzi. Ma è anche a credito nei confronti dell'autore modenese per tutti quegli aspetti che sottolineavi prima tu e che sono innegabili. Aspetti fortunatamente ribaltati da Boselli che, nella sua encomiabile operazione di recupero del personaggio, ne ha nuovamente esaltato l'elemento epico (sin dall'esordio con la sua prima indimenticabile storia), perdendo però quel brio, quell'ironia, quella vivacità, che costituivano la parte più bella e riuscita della narrativa nizziana.
  15. Leo

    [767/769] Le quattro vedove nere

    Facciamo domani allora, che sto più libero si potrebbe parlare della birra e del vento in faccia dell ultima vignetta di Fuga da Anderville
  16. Leo

    [767/769] Le quattro vedove nere

    Lo abbiamo fatto tante volte. Dai, su, oggi dobbiamo essere buoni Io non mi riferivo solo al litigio o ai litigi che hai avuto con Valerio. Tu sei uno che dice: - oddio, devo spiegare la cosa mille volte (come avessi a che fare con degli scolaretti minus habens lenti di comprendonio); - io so leggere (implicitamente accusando gli altri di non saperlo fare) - posto la scena e la spiego, come fate a non vedere l'evidenza? (Anche qui postulando una cecità dell'interlocutore, che magari invece non vede quello che vedi tu semplicemente perché non è oggettivo, nonostante la tua pretesa). Ogni tua affermazione è circonfusa di questo alone di superiorità. È chiaro che gli altri ci si inalberano. Non voglio fare il maestrino e non voglio nemmeno litigare con te. Io credo che tu faccia gli errori che ho riportato sopra. Ma non per questo smetto di dialogare con te. Perché, per quanto mi fai spesso girare le scatole (e così accade a Valerio e ai tanti altri che hanno litigato qui dentro con te), riconosco che la tua presenza, spesso urticante, è altrettanto spesso vivifica, ispirata, appassionata. Sorretta da una "scienza" fumettistica (e non solo) rara. Mi arricchisce la tua presenza, a volte mi devo armare di pazienza per tollerare il tuo insopportabile tono di superiorità ma ritengo ne valga la pena. Per questo credo che tu non abbia tutte le ragioni che vuoi far valere. Ma il mio post resta all'insegna del dialogo: incazziamoci pure, ma dialoghiamo. Cercando di evitare espressioni che possano urtare l'altro. L'altro giorno Magic Wind mi ha dato dell'analfabeta funzionale per una mia critica alla scena di Nizzi in cui Carson fa la figura dell'idiota. Bravo, Magic Wind. Bell'intervento. Ma dove vuole andare un forum i cui utenti si permettono di avere questi atteggiamenti? Forse altrove è così, non lo so, non ho mai frequentato altri Forum. Ma questo non è Facebook. Non si deve offendere in quel modo. Non si può dire: non sai leggere. Puoi dire: per me sei in errore. Io la penso così. Con immutata stima e con la mano tesa.
  17. Leo

    [767/769] Le quattro vedove nere

    Il fatto che il grosso dei flames degli ultimi anni riguardi Diablero dovrebbe indurre a riflettere. Non è solo che lui si esaspera dopo infiniti attacchi subiti, come pretenderebbe joe7; è il suo stile che tante volte ho definito urticante, la sua pretesa di verità oggettiva, il suo tono svilente i post altrui che esasperano gli animi. Diablero ha avuto un flame, e forse più d'uno, anche con me, che per natura sono il re dei pompieri! Dire che Valerio alimenta flames è ingiusto. Diciamo che non si tira indietro, che ha un carattere più fumantino di altri, ma qui si rischia di farlo passare solo per un provocatore, il che è ingeneroso e non corretto per il suo contributo al forum. Dire che Diablero è protetto è probabilmente errato. Anch'io ho avuto, a volte, questa sensazione, ma noi non conosciamo i messaggi privati che gli indirizzano i moderatori, quindi non abbiamo una situazione chiara del lavoro di Mister P e degli altri. Un encomio a Mister P andrebbe fatto anzi, per il buon senso e la moderazione con cui interpreta il suo ruolo, sempre attento, sempre pronto a intervenire con la giusta misura. Questo non vuole essere, contrariamente alle apparenze, un post contro Diablero. Non voglio dilungarmi oltre sulla grande stima che nutro per lui; se se ne andasse lui, che ha animato letteralmente il forum negli ultimi anni, con la sua sapienza, la sua chiarezza, la sua pazienza nel postare immagini, la sua capacità di ricostruzione, vivaddio anche con la quantità dei messaggi che posta, penso che questo posto non durerebbe tanto, e di sicuro sarebbe meno interessante, meno vivo. Gli ho consigliato mille volte più moderazione,più rispetto, ma lui da quell'orecchio ci sente poco, è ontologicamente incapace di moderarsi. Ma non per questo cesso di parlargli. Di scrivere qui. Ci si continua a confrontare. Ogni tanto si "litiga". Si difende il punto. La cosa da non fare è abbandonare. Restiamo a parlare, a confrontarci. Moderiamo i toni, rendiamo meno spigolosi gli stili. Divertiamoci. Incazziamoci, pure, ma non troppo sul serio.
  18. Leo

    [Color Tex N.25] Un maledetto imbroglio

    Nizzi è il maestro della comicità in Tex. I suoi siparietti comici li ritengo straordinari. Il mio primo Tex, La leggenda della vecchia missione, è una storia con un alto tasso di ironia e in cui il protagonista è un istrionico, delizioso Kit Carson. Da fan della comicità nizziana, dico che quella non è comicità. È una scena inguardabile. Ma Magic Wind preferisce fare paragoni strampalati (grazie Diablero per aver fatto vedere plasticamente la differenza con Trinità) e attribuire patenti di analfabetismo funzionale agli altri utenti. Assolutamente d'accordo. Dopo il "salvataggio" del personaggio ad opera di Boselli, non si può tornare indietro in questo modo. Cadono le braccia.
  19. Leo

    [765/766] La collera di Falco Giallo

    Non l'ho letta, come non lessi l'originale... sono storie che non mi attirano...
  20. Leo

    [Color Tex N.25] Un maledetto imbroglio

    Carson che si alza per dare una spazzolata al vilain di turno fallendo clamorosamente... provocando l'intervento in suo aiuto di papà Tex
  21. Leo

    [765/766] La collera di Falco Giallo

    Ragazzi, la storia sarà anche passabile, ma perché farla disegnare a Ticci? Perché sprecare il tratto glorioso del più grande disegnatore texiano (credo sia così) in questa maniera? È come avere l'oro e buttarlo via. Che spreco
  22. Leo

    [Color Tex N.25] Un maledetto imbroglio

    Ma veramente nel 2024 dobbiamo ancora assistere alle figure barbine di un Carson fanfarone e imbelle? Perché? Perché la Sbe consente tale deturpazione di un personaggio che nel frattempo si era liberato delle brutture cui Nizzi lo aveva condannato per tanti anni? Perché lo consenti, Bos? Perché simili scene? Come si può giudicare una storia simile, se ancora propina simili scenacce inaccettabili?
  23. Leo

    [767/769] Le quattro vedove nere

    In un forum le storie possono criticarsi, anche aspramente, e l'autore che voglia frequentare questo posto lo sa e deve stare al gioco. Boselli è stato al gioco per 15 anni, poi si è stancato, avrà avuto anche problemi suoi, può starci. Dispiace, ma ci sta. Nello specifico di questa storia, il problema non sta nel fatto che Tex ne faccia fuori cinque. Sta nel fatto che Tex è dipinto come un imbecille. Che il suo piano consiste nel farsi circondare. Che piano assurdo è questo? Un piano simile può concepirlo solo uno che sa di non poter morire, uno che sa che è "condannato" a vincere. È come se Tex fosse talmente annoiato della sua immortalità che ormai non fa più nemmeno attenzione a imbastire qualcosa di più o meno credibile per il lettore. Come a dire: inutile far finta, ragazzi, tanto lo sapete che vinco sempre, non facciamola lunga. Così il personaggio di Tex cessa di essere un uomo; ne resta solo la caricatura.
  24. Leo

    [767/769] Le quattro vedove nere

    La donna dice che ha saputo che è stato ucciso, quindi lei non c'era. È così agli occhi della Valjean, l'ho già detto... È andato sempre a cercarle invece :D, magari tra una vignetta e l'altra Non è fuori luogo, perché è da qui che parte la "banale" storia della vendetta. Che per me non è banale, è solo una storia di vendetta, pretesto da sempre utilizzato per le storie di avventura e sfondo per quello che io ritengo un primo albo. Ma poi stiamo parlando di un paio di vignette, del tutto ininfluenti ai fini della storia (a me hanno fatto sorridere, ma niente di piu).
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