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Messaggi pubblicato da TexFanatico

  1. Probabilmente dalla prima bancarella all'entrata che comperava ai visitatori l'albo che avevano ricevuto in omaggio.

    Le mie impressioni sulla mostra le trovate nel calendario sotto forma di recensione all'evento.

    In fonfondo all'albo ci sono anche alcuni disegni.

  2. Albo dinamico.

    Bella la stampa che rende giustizia ai tratti di Dotti.

    Come detto da lui stesso, essendo una albo a tiratura limitata sono riusciti a curare meglio l'albo.

    La storia, come comprensibile dato il numero esiguo di pagine, è molto diretta, ma Boselli è comunque in grado di gestire e far sviluppare una trama degna di Tex.

    La 3a pagina? Da me manca solo la firma di Mauro :trapper:

  3. Attenzione a non travisare il senso della mia domanda :generalenordista:

    Esso non è inteso come "se noi diciamo si/no allora dev'essere così" ma solo capire, malgrado il piccolo numero che rappresentiamo (inglobo tutte le piattaforme web), se ogni tanto attorno al tavolo decisionale si faccia riferimento a sensazioni esterne espresse sulle piattaforme web.

  4. Secondo me invece il discorso non era così distorto.

     

    Mi spiego: Tex è sicuramente un fumetto speciale  (esiste da anni ed ha vissuto vari mutamenti, il tutto attorniato da persone che hanno forgiato una vera passione per lo stesso).

     

    Ora, nessuno è perfetto e nessuno nasce sapendo già fare qualche cosa di specifico. Conseguentemente bisogna "imparare", farsi le ossa.

    Come?

    Probabilmente con qualche storia "speciale", storia che verrà sicuramente analizzata e valutata (positivamente o meno) dai lettori.

    Ora, se il gradimento del pubblico è buono forse sarà più facile che all'autore verrà data una nuova possibilità. Viceversa se le critiche sono molte forse non ne avrà altre.

     

    La domanda voleva dunque essere: quanto influisce il parere dei lettori nelle decisioni di "possibilità di crescita" di una new entry?

    Il CT conosce la squadra, il presidente le finanze, il pubblico sostiene. In ogni cosa ci deve essere equilibrio ed un partito preso fa sempre male.

     

    Critiche gratuite senza tener conto dell'inesperienza di un potenziale neo acquisto potrebbero far perdere a Tex un valido elemento, oppure il non tener conto di critiche fondate e dunque perseverare potrebbe esser controproducente sui futuri acquisti.

     

    Al che: qual'è la bilancia sensazioni lettori-sensazioni redazione?

     

    In ogni caso penso di riuscire a leggere una risposta anche al quesito di fondo.

  5. Questa è una grandissima storia e le scene finali

    con Santos che rifiuta la benda e affronta la sentenza con coraggio eroico, il coraggio di chi è moralmente nel giusto, con Tex e i pards che assistono impotenti è davvero di alta qualità. Senza contare che l'odissea della fuga e del rifugio sulle montagne, il tradimento del rivale in amore..


    insomma tutti gli ingredienti per un drammone che mischia davvero tanti sentimenti. Venturi mi è piaciuto come mi era piaciuto negli impegni precedenti. Lo trovo più adatto per le storie negli ampi spazi della natura che per i teatri di "Oppio!" nel quale ha fornito comunque una prova egregia



    Documento D'Accusa o meglio, come Nizzi passò alle vie legali, in una sorta di gioco intrinseco tra Tex boselliano e non, in cui il nostro eroe alle volte è spettatore, o poco centrale agli eventi. Una risposta, se vogliamo, che lo sceneggiatore di Fiumalbo ha voluto estrarre dal suo cilindro - ormai logoro dal tempo e dalla stanchezza - e che ha voluto indirizzare ai suoi detrattori, regalandoci una storia ingiusta e drammatica ma anche atipica, una vicenda che risuona nella mente del lettore dai tempi mitologici di Apache Kid in cui anche il Dio-Tex nulla può se non arrendersi all'evidenza. Il tramonto di un popolo, quello indiano, una sorta di Sand Creek ripetuta sino all'inverosimile che colpisce anche l'individuo, colpevole della propria pelle; una macchia storica in cui anche il nostro eroe sembra impotente nonostante si sia schierato innumerevoli volte in favore della causa indiana. Nizzi con l'utilizzo sapiente del flashback prova a scandire una trama che ha le radici nel passato: perché Documento D'Accusa ha un incipit che è il capovolgimento del finale di Vendetta Indiana di bonelliana memoria, quando a farsi giustizia è la vittima. Santos come Nashiya, dunque, o Nizzi come Bonelli? Eterna domanda. Così come differente è il modo un po' passivo di Tex di fronte all'arroganza del Generale Leland che si contrappone al Tex epico di Bonelli Padre che sbatacchia l'arrogante Arlington nel capolavoro ticciano. Ma Documento D'Accusa è una vicenda straordinaria, melodrammatica, con un grande Natay che ruba volentieri la scena al nostro Tex, consapevole che difendere la propria famiglia è una cosa giusta. Anche Aquila della Notte avrebbe agito come lui ma avrebbe vinto perché ha con sé le armi della fantasia in cui anche l'inverosimile accade. Natay, invece, rappresenta il mondo dalla parte degli indiani destinato purtroppo a scomparire. E allora ben vengano le scene ricche di pathos come quella tra lui e il piccolo Santos, la fucilazione di quest'ultimo, l'impotenza di Tex e dei pards, l'ineluttabilità degli eventi. Pur con alcuni difetti questa storia si legge come una sorta di testamente nizziano; la corte marziale dei lettori - già prevenuta e con i fucili puntati - non ha mai perdonato gran parte delle ultime annate di Nizzi ma con questo gioiello, disegnato magnificamente da un Venturi pulito e dettagliato, l'autore ci regala forse l'ultimo, grande, colpo di coda di chi è stato un maestro del fumetto. C'è da gioirne.



    Voto 9

  6. Tra le 180 e passa pagine di discussione (senza contare le interviste) sarà probabilmente difficile non incappare in un tema già trattato, al che porgo già le eventuali scuse.

    La mia non vuole essere una sola domanda o, meglio, vorrebbe essere un quesito maggiormente strutturato.

    Cosa significa per te scrivere?

    È diventato "solo lavoro" o rimane una passione? (Presumo che i primi passi in tal senso siano stati compiuti per passione)

    Considerando la scrittura un'amalgama di fattori (penso all'immaginazione, alla padronanza della lingua, ma anche allo stile) secondo te qual'è quello che potrebbe avere maggior peso rispetto agli altri e perchè? La risposta varierebbe se si parlasse di libri piuttosto che di fumetti?

    Scrivere è sicuramente complicato e, quelle rare volte che ho provato, mi sono sempre considerato troppo complesso, descrittivo, lento. In poche parole, non mi piaccio. Eppure se ci penso apprezzo Zola, Gautier,...

    Che rapporto hai con il te scrittore? Come affronti i testi? Scrivi tutto di getto e poi riprendi, oppure pezzo a pezzo, sino alla conclusione?

    Come detto, spero di non aver ripreso discorsi già fatti :trapper:

    Ottima continuazione a tutti

  7.  

    1)(scusate forse la banalità della domanda) Perché Tex e i pards non hanno una casa di riferimento esempio come Zagor? So ch'è stato sposato con Lilith, ma vedo ogni volta iniziare le storie che tutti sono puntualmente in giro.

     

    Beh ma la "casa" di Tex e' il villaggio centrale della riserva Navajo! Non e' nemmeno troppo inusuale che le storie inizino proprio in questo luogo, ma questo non puo' chiaramente sempre avvenire e spesso gli autori preferiscono far iniziare le storie "in medias res"... ;)

     

     

     

     

    Ciao ragazzi,

    un paio di domande differenti.

     

    1)(scusate forse la banalità della domanda) Perché Tex e i pards non hanno una casa di riferimento esempio come Zagor? So ch'è stato sposato con Lilith, ma vedo ogni volta iniziare le storie che tutti sono puntualmente in giro.

    2) Esiste un'edizione del nostro amato eroe in Messico? Ho degli amici e mi farei recuperare un albo.

     

    Grazie.

    Relativamente alla residenza di Tex e pards alla Riserva Navajo ti ha già risposto pecos.

     

    Per quanto riguarda la pubblicazione di Tex in Messico non mi risulta che sia mai stato edito in quel paese. Peraltro se consideriamo come viene generalmente descritto il Messico negli albi di Tex non credo che molti lettori messicani si entusiasmerebbero.

     

    Tex in Sud America viene tuttora pubblicato in Brasile, mentre in lingua spagnola è stato pubblicato a lungo in Argentina dove ora viene importato quello spagnolo, così come quello brasiliano è esportato in Portogalllo.

     

     

    Quale complemento d'informazione alle risposte esaustive dei pards soprastanti, ti comunico anche il seguente link:

     

    http://www.sergiobonelli.it/sezioni/660/licensing

     

    Qui troverai i vari paesi che pubblicano Bonelli, suddivisi per "eroe".

  8. 1. Qual'è l'età media dell'attuale lettore di Tex
    Per quanto riguarda l'età media del lettore penso che quanto espresso da West10 sia corretto. Vi sono giovani e fors'anche giovanissimi, ma penso che la massa vada dai 40 in su e, quindi, una media potrebbe attestarsi vicino ai 50

    2. Secondo voi perchè la nuova generazioni non è appassionata ad esso come la precedente?
    Mi ritrovo nuovamente concorde con West10. Attualmente ho superato la trentina e riconosco che a casa dei miei la lettura è sempre stata presente, almeno per quanto concerne mio padre. Il computer è arrivato in età scolastica ed il televisore era "sotto controllo". Erano quindi giornate di giochi (ad esempio Lego o fuori a guardie e ladri piuttosto che Cowboy e Nativi) o di letture. Con l'avvento dei mezzi multimediali (dopo tira e molla riuscii ad ottenere un gameboy) ho già iniziato effettivamente a farmi trascinare verso quel mondo, per poi seguire la parte la parte informatica e quindi perdermi nel mondo IT. Fortunatamente sono rimasto legato alla lettura, specialmente durante le vacanze in montagna, dove sono in grado di passare giornate a leggere. Se penso a mio fratello minore (di 3 anni), con lui la lettura è nettamente meno presente. È rimasto fedele a qualche Tex (chissà se ha iniziato per "emulazione" del fratello maggiore) e quei rari libri che legge sono legati a saghe fantastiche/magiche.

    Anche considerando questo aspetto, penso che l'associazione "famiglia-società"=tipologia di lettore sia estremamente pertinente. Io sono cresciuto con la musica country che ascoltava mia zia, con i film di John Wayne del nonno, con i libri di mio padre (ed i suoi Tex)... ed eccomi qui, con una passione del West, amante del country e con un legame fedele con la lettura (per la "non gioia" della mia dolce metà che si ritrova senza spazio a casa). Il fratello? Epoca di Harry Potter, magie e simili, il tutto in un contesto già maggiormente legato alla tecnologia (i suoi amici, con genitori meno avvezzi alla lettura, erano i felici possessori delle prime console nintendo/playstation/... e lui passava da loro i pomeriggi).

    3. Cosa spinge un ragazzo di oggi a leggere un fumetto come Tex invece dei comics/manga più moderni?
    È una domanda alla quale è difficile rispondere per noi o, per lo meno, per me. Non ho mai letto dei manga (sfogliati si, ma non ho mai avuto quella "declick" per approfondire la mia conoscenza) e quindi non sapendo cosa vi trova il lettore "manganese" difficilmente riuscirei a fare un'adeguata analisi/supposizione. Probabilmente potrebbe trattarsi di una miscela tra famiglia e cerchie. Faccio un esempio: se tra 10 famiglie tutte e 10 hanno libri a casa e, magari, dei Tex, la probabilità che i figli leggano Tex sono maggiori e, quindi, se un giovane "entra" in tale cerchia potrebbe gradualmente avvicinarsi. Quello che può aiutare Tex, a mio umile parere, è anche il genere Western. Esso è un genere che, periodicamente, prova a tornare d'attualità. Riconosco che sarà sempre più duro perchè ci si abitua, sfortunatamente e malamente, a sempre più violenza gratuita (per carità, non sono esente dall'apprezzare film spara tutto o fantascientifici tipo le trasposizioni cinematografiche dei Marvel) quindi anche il Western diventa sempre più "pompato/esagerato" (Cowboy VS Aliens è l'apogeo di questo triste declino, ove si cerca di rendere attrattivo "il passato" tramite "il futuro"), perdendo la sua originale essenza.

    4. Secondo voi tra 20-30 anni quanto saranno diminuiti i lettori di Tex che continuano ad acquistarne i volumetti?
    C'è un forte rischio che saranno realmente pochi, a meno che non nasca nuovamente una voglia di mantenere vivo il mercato locale e quindi i genitori non puntino sui fumetti "nostrani" piuttosto che d'esportazione, il tutto filtrando la televisione (perchè tutti questi "manga"? Dove sono i bei cartoni Disney? Perchè tutti questi film violenti?). Occorre gradualità, un po' di sana introspezione e chiedersi come sarà la società fra 20-30 anni se si continua così. Secondo me caotica, senza più tempo, bombardata d'immagini e suoni a più non posso (capita già ora, anche tramite i famosi film spara tutto, solo azione veloce, suoni, luci,...). Se continua così, il fumetto rischia di subire un bel po' e Tex ancor di più.

    5. Se un ragazzo oggi volesse iniziare a leggere per la prima volta Tex o Diabolik quali difficoltà incontrerebbe? Riuscirebbe a seguire le vicende di una pubblicazione di oltre 50 anni?
    Secondo me nessuna, ma è anche vero che "sono cresciuto" con essi. Allo stesso tempo, a parte la storia in due albi (per Tex), nei titoli da te menzionati non vi sono eccessivi rimandi a storie passate. Non occorre aver letto tutti i numeri precedenti per potersi gustare una storia in edicola oggi e, se per caso trovi un rimando, esso rimane unicamente come indicativo e non preclude la comprensione attuale ma, piuttosto, potrebbe esser un rimando ad una storia complementare per quanto concerne la conoscenza del fumetto (che è cosa ben diversa che il leggerlo :)).

    6. Vi attira la lettura dei manga giapponesi più moderni come One Piece,Naruto e Bleach? Se no,come mai?

    No. Il perchè è, probabilmente, racchiuso in quanto espresso precedentemente. Non ho nessun legame con il mondo Manga. Non ho visto i cartoni in giovane età e quando ne ho scorso uno non l'ho apprezzato. Probabilmente tale impatto potrebbe esser minore vissuto "al contrario" (ossia se leggi i Manga penso che sia più semplice -> ma è solo un'impressione <- entrare negli altri fumetti perchè, malgrado tutto, i tratti - gli stili - sono maggiormente legati alla nostra realtà)

    7. Secondo voi qual'è il segreto che porta una serie ad essere talmente longeva da raggiungere quasi i 60 anni mantenendo ancora un suo pubblico?

    Quoto West10. Inoltre bisogna anche riconoscere che 60 anni sono forse, a livello fumettistico, un paio di generazioni. Ciò significa che Tex ha intrecciato le sue storie con quelle dei primi lettori che sono probabilmente ancora lo zoccolo duro. Probabilmente ci sarà ancora uno zoccolo di resistenza dettata dai figli con il rischio di una graduale diminuzione con le prossime generazioni.

    8. Cosa differenzia lettori (come i miei genitori) che hanno letto i fumetti solo da ragazzi, dai lettori che hanno invece continuato questa passione anche in futuro?

    Com'è scritto da te: Passione.

    Secondo me tanto è legato dalla passione che si crea con il fumetto o la voglia di trasmettere la passione per la lettura ai figli. Per intenderci, potrebbe anche esserci un genitore che ha perso quella fiamma che aveva prima ma che, considerando il fumetto un buon approccio alla lettura, continuerà a prenderlo per i figli e, quindi, a sfogliarlo pure lui.

  9. Dopo essermi preso un po' di tempo alla lettura (lo ammetto, anche in maniera trasversale), ho l'impressione che la discussione ne contenga almeno un'altra.

     

    Partiamo dalla domanda originale, ossia l'interrogativo se occorre chiudere o meno la serie dei Maxi.

     

    Personalmente, seppur mi ritrovo in un momento in cui ho un po' di difficoltà a seguire tutto, reputerei peccato assistere alla chiusura di tale serie.

     

    È vero, non sono stati sempre volumi memorabili, ma al contempo ho apprezzato particolarmente il Maxi n° 5 "Nei territori del Nord Ovest" mentre altri ho dovuto attendere attimi favorevoli, come ad esempio un'uggiosa giornata temporalesca su in montagna.

     

    Complessivamente ho sempre apprezzato le trame mentre i disegni sono il punto sensibile del discorso.

     

    I disegni... già... proprio loro mi fanno arrivare alla seconda discussione all'interno di questa; vale a dire più storie nel Maxi.

     

    Io sono riuscito, sino ad ora, ad apprezzare i Maxi considerandoli un test grandesse nature per eventuali new entries (a torto o a ragione, ma è sempre stata la mia illusione, la mia ancora d'accettazione ^_^ ) o, per lo meno, un tributo dei disegnatori a Tex.

     

     

    La SBE deve sicuramente giostrare tra il continuare una serie che continua a vendere - anche malgrado le critiche - e, dall'altra, ho l'impressione che cerchi anche di tenere in considerazione i pareri dei lettori (che alla fin fine sono coloro che permettono la vendita dell'albo).

     

    Personalmente, qualora la versione delle ministorie dovesse diventare definitiva, penso che quel che mi mancherebbe maggiormente del Maxi è proprio la versione "Maxi"... il piacere di poter leggere una storia di quelle dimensioni tutta in un colpo, senza dover pensare ad attendere un mese la prossima uscita, era impagabile.

  10. [offtopic]

    apro e chiudo... non vuole essere una caccia alla strega o all'errore, un difendere od un accusare (se non peggio). Rientra tutto nell'ottica di quanto scritto come preludio: mettersi nella pelle dell'altro.

     

    Borden ha specificato che Andreucci conosce i cavalli

    Andreucci è un disegnatore

     

    Da qui desumo che Andreucci abbia fatto quel che ha fatto con un intento.

     

    Mi metto al suo posto e poi lo guardo dal mio e, quindi, penso che probabilmente l'opera voleva comunicare qualcosa e non essere una "fotografia". Da questo punto di vista accetto la posizione ed apprezzo l'insieme.

     

     

    Inoltre, essendo il discorso globale e non unitario, non mi soffermo su un cavallo spigoloso o una posizione, quanto piuttosto sul tutto, prendendo magari in considerazione altri disegnatori.

     

    Preferisco Andreucci ad altri che sono passati su Tex.

     

    La coda? Posso concedertela e la mia posizione "ottimale" poteva essere esagerata :trapper:

     

     

    A questo punto prendo la mia decisione e, tra i vari disegni visti... bhè, la mia decisione è quella espressa.

     

    Mi piace il suo stile.

     

     

     

    Se vuoi continuare a discorrere sul difendere o meno facciamolo in un'altra sede.

     

    Di sicuro il perseverare, da tutte le parti, rischia d'esser controproducente a più livelli :)

    [/offtopic]

  11. Bhè, a volere discorrere sull'immagine in questione penso si stia facendo un gran blabla sulla scelta di termine.

     

    Personalmente non avrei utilizzato "assurda" quanto piuttosto improbabile o, tutt'al più, potenzialmente incoerente con la situazione.

     

    Se il cavallo abbassa la testa possono esserci vari motivi (testare/sfidare il cavaliere, allungare i muscoli, allontanarsi dalla mano del cavaliere,...) mentre se la testa s'abbassa durante l'impennata lo vedrei quasi come un preludio ad uno smontamento (per intenderci, dalla posizione del disegno si alzerebbero anche le zampe posteriori con relativo colpo di reni).

     

    Per un saluto penserei piuttosto ad un'impennata richiesta dal giovane Tex, aspettandomi dunqu una fiera testa alta riversa verso il collo.

     

    Bisogna però anche considerare un altro aspetto... una cosa, per quanto improbabile, non significa che sia impossibile :generalenordista::old: .

     

    Sicuramente l'intento dell'autore (ma qui è una mia ipotesi!) era quello di rendere semplicemente epica la vignetta, mostrando la focosità e fierezza di quel che dovrebbe essere il mitico Dinamite (almeno pensando all'età del giovane Willer), contrapposta alla spensieratezza e tranquillità di colui che sarebbe poi diventato il ranger conosciuto da ogni malvivente del West, senza considerare il possibile sguardo critico, senza il quale l'intento prefissato (qualora fosse quello da me ipotizzato) sarebbe a mio modesto parere pienamente raggiunto.

     

     

     

    Allargando il discorso al disegno in sé, invece, non mi ritrovo concorde con John su quel che è riguarda coda e finimenti (nello specifico le staffe).

     

    Considerando l'impennata, e dunque i movimenti dei glutei dell'animale (e la visione parzialmente laterale datoci da Stefano) la coda secondo me si ritrova in un'ottima posizione, così come considero plausibile la posizione delle staffe (fossimo laterali vedremmo la gamba di Tex allineata con l'occhiello del sottopancia, ma è anche vero che dipenderebbe poi dalla postura del cavaliere).

     

     

    Per non tralasciare la questione sperone... de gustibus. Ammetto che però un'incurvatura minore non mi avrebbe disturbato :indianovestito:

     

    Concludendo quest'analisi di risposta al posto di John (analisi sempre personale) ed ampliandone la portata anche alla galleria dedicata a Stefano Andreucci e non limitandomi solo a questa, considero il disegno splendidamente dinamico.

     

    Come sempre, opinione meramente personale.

     

     

     

    Sperando d'aver così evaso anche alla domanda di John, mi permetto chiedere a mia volta una cortesia all'utente, ed il tutto è relativo all'avatar... a buon intenditore... ;)

  12. Inizio invito Moderazione
     
    Ehm...
     
    è da un bel po' che non scrivevo più niente e, tra un codice e l'altro mi sono detto "vediamo un po' cosa c'è ultimamente sul forum".
     
    Bene, anzi male.
     
    Da un disegno e le prime impressioni mi sono ritrovato a leggere praticamente solo botte e risposte tra opinioni espresse all'inizio e non del discorso del tema.
     
    I gusti sono personali.
     
    Sono il primo a dichiarare che ci dev'essere la libertà d'espressione ma, allo stesso tempo, gradirei leggere interventi maturi (dove intendo maturi con la capacità di mettersi nella pelle di chi legge o, in questi casi, di chi verrebbe "mirato" da una critica... ed in alcuni casi, in quanto lettori, mettersi nella pelle di chi ha scritto).
    Fine moderazione
     
     
    Tornando su un discorso maggiormente legato alla discussione in sé, ossia i cavalli disegnati da Andreucci, prendendo in considerazione anche quelli postati nella sezione dedicata appositamente ai suoi disegni (http://texwiller.ch/index.php/topic/547-galleria-di-stefano-andreucci/) o a quelli presenti sul suo sito http://www.stefanoandreucci.it/ personalmente dico che essi mi convincono.
     
    Ad esempio, in questa tavola apprezzo specialmente l'eleganza nel cavallo che segue al morso presente nell'ultima vignetta:
    tex-12.jpg
     
    In questa, senza far apposta, il dettaglio che apprezzo è nuovamente presente nell'ultima vignetta: si tratta della coda e della zampa (mi immagino le redini tirate indietro, il morso che blocca il cavallo...)
    tex-13.jpg
     
    Dal suo sito anche questa struttura è di piacevole visione:
    pic-34.jpg

     
     
     
    L'immagine postata all'inizio di questa discussione, rispetto a quelle appena propostovi, è sicuramente maggiormente dedicata al movimento, alla dinamicità dell'animale... tale effetto vien ben proposto tramite le pietre sollevate e lo scarto dell'animale come se avesse appena superato una curva in salita ritrovandosi spiazzato con la modifica di direzione ed il cambiamento dell'inclinazione del terreno.
     
    Tale dinamicità mi sembra però esser andata un po' a discapito della purezza o, se lo volessimo, della sinuosità del tratto, rendendoci quel che a mio modesto parere potrebbe essere uno dei cavalli più spigolosi offertoci sino ad ora da Andreucci.
     
     
    Ammetto di non capire bene a quale disegno faccia riferimento John Deere (vedo che parla di un disegno postato da Gunny ma non lo vedo qui), ma al contempo se ripenso al rodeo che ho seguito, ed in special modo alle gare di destrezza ove sono le cowgirl ad esibirsi, alcuni destrieri possono effettivamente assumere posture "particolari" (dove con particolare più che altro è la sensazione che non possa restare in piedi).
     
    usa_rodeo_cowgirl_barrel_race_quarter-ho
    (foto da http://www.rosemarysheel.com )

     

     

    e7210b40fa8af567f9ee103454c66c7b.jpg
    (fodo da http://www.pinterest.com)
     
     
     
    Per non riportare il tutto fuori tema, complessivamente (inteso come tra i vari disegni visti) considero i cavalli di Andreucci come aventi un buon rapporto con la realtà, che si integrano bene nel contesto di Tex.
     
     
    Bene, dopo questo intervento, lasciatemi salutare tramite un disegno in tema (logicamente sempre riportabile al sito dell'autore ;))

     

     

    pic-38.jpg

    http://www.stefanoandreucci.it

  13. Strano.

     

    Con che browser?

     

    Firefox ci mette un po' a caricare tutto il file (lo visualizza nel browser, poi lo devi salvare te -> File -> salva pagina con nome... essendo un file pdf ti salva il file medesimo), mentre Opera è più rapido ma il concetto è quello.

     

    Resto a disposizione.

  14. E rammentatevi, è anche possibile valutare i magazine direttamente da quella sezione!

     

    Se entrate nella zona dove c'è scritto "Il ... numero del Magazine del Tex Willer Forum", vedrete sopra delle stelline.

     

    Bhè, tramite quelle potete anche esprimere "visibilmente" un vostro parere in merito al numero ;)

     

     

    --> a dire il vero funziona anche per le varie discussioni del forum (aprite la discussione e vedrete su le stelline :trapper: ).

  15. Personalmente raggiungo in parte Mario. Non conoscendo il lavoro di Russo mi sono permesso cercare qualcosa via google e guardare i suoi disegni. Trovo che abbia un tratto interessante sui primi piani e sui paesaggi e, dai disegni visti, penso che per certi versi si avvicini anche a Santucci con la voglia di dare una dinamicit? al disegno, ma forse questa è solo una mia impressione, legata a qualche tavola. Impressione che mi trasmette anche l'ultima vignetta, per la quale mi discosto da Mario, anche se occorrerebbe vedere l'immagine successiva per poter dire se questa in questione sia strana o meno. Cosa intendo?Bhè, è un'immagine che lascia aperto il seguito... mi immagino un avversario, a terra, magari ferito ed allungato sulla schiena, tentando di tenersi un po' rialzato con un gomito, intento a guardare i due satanassi. Se così fosse, reputo che Russo sia stato in grado di 'farci vedere' quel che vedeva il ferito... uno scontro a fuoco concluso, ma un incontro tra Tex (che sta fissando l'avversario a terra) e uno dei partecipanti (che vede Tex fissarlo in una chiara posa di "forza" a seguito dello scontro appena concluso) ancora da capitare. Poi la vignetta seguente magari non avrà niente a che vedere con questa mia visione e, quindi, potrei ritrovarmi con il medesimo pensiero di Mario ma, senza saperlo... bh?, è una delle rare vignette che riesca a farmi pensare "cosa c'è dopo'"

  16. Altra incongruenza.. i ranger era un corpo statale del Texas quindi la giurisdizione è limitata al solo Stato non a tutti gli USA... Strano che Tex tiri fuori la stella in ogni dove e lo mandino in missione ovunque.

    Riguardo a questo concordo con te. C'è da dire che però a volte Tex ottiene un mandato, ma la maggior parte delle volte usa quella stella come valore simbolico: anche se la giurisdizione vale solo nel Texas, un Ranger è comunque un personaggio di rispetto che incute timore ai furfanti e che fa ottenere a Tex una maggiore considerazione come uomo di legge. Ma soprattutto ricordiamo che Tex non si fa mai rogne di giurisdizione e ne se frega ampiamente che la Storia gli dica così. :D Lui fa giustizia dappertutto e basta.
    Il Corpo dei Texas Rangers, fondato nel 1836, aveva giurisdizione effettivamente solo sul Texas, essendo inquadrato come milizia volontaria. Dopo la guerra civile(1865), il corpo fu riorganizzato(vedasi il bel film "Texas Rangers"2001) e lla sua giurisdizione varc? i confini dello stato, inquadrandosi come polizia federale assieme agli Us Marshals. Ricordo una frase di detta nel film di Curtiz "I Comancheros"riguardo alla parola di un Texas Ranger che "nemmeno il Presidente metteva in discussione". Oggi il Corpo conta di 150 effettivi, fra cui donne, e si batte efficacemente contro il traffico di droga, l'immigrazione clandestina e la caccia agli evasi, semppre fedele al motto "One riot, one ranger", ovvero "per una rivolta basta un solo ranger".
    Mi permetto una piccola precisazione:il corpo dei rangers fu formalmente creato nell'ultimo periodo del 1835 (fine ottobre/inizio novembre), e ciò è nato dall'ottimo risultato ottenuto dal 1823 quando Austin chiese di poter creare una milizia per difendere i territori (all'epoca ancora sotto dominio messicano) dalle incursioni che lo affliggevano. Il 1836 è riconosciuto come anno dell'indipendenza del Texas divenuto, a quel tempo, una repubblica (e comprendeva, oltre all'attuale territorio, anche parte di Nuovo Messico, Oklahoma, Kansas, Colorado e Wyoming). Per quanto concere la giurisdizione dovrei rivedere un po' di libri per trovare effettivamente il periodo in cui si è creata la cooperazione con gli US Marshall. Quel che mi par di rammentare, però, è che dopo la guerra di secessione (durante la quale il gruppo era schierato con il Sud - logicamente - e controllare i confini texani) il gruppo è stato sciolto in quanto il territorio era sotto il controllo dell'Unione. Torn° dal 1874, che dovrebbe corrispondere (anche qui, se la memoria non m'inganna) anche all'anno in cui il corpo comparve per la prima volta in un documento ufficiale. Per la questione storicit? in Tex... bh?, sapete tutti il mio pensiero :D
  17. Beh... calma calma.. Gianbart...? vero che molti lettori di Tex, sentono la mancanza..(nostalgia?)... del Tex di un tempo... con quelle caratteristiche che con l'andare degli anni si sono perse, ma è anche vero che i nuovi autori del Ranger e parliamo dell'era dopo Nizzi... hanno comunque dato una svolta positiva alle nuove storie. La creazione di nuovi coprotagonisti nel bene o nel male, hanno superato in qualche modo ciò che poteva essere molti anni f?, ma che con il tempo forse avrebbe stufato l'acquisizione di nuovi lettori per la serie. Mi spiego le storie dell'era di G. L. Bonelli non potevano per forza di cose mantenere le loro caratteristiche dopo 40 anni, con una cadenza così continua, avrebbero al fine stufato anche loro. Poi comunque bisogna riconoscere il merito al nuovo corso di aver permesso, se non una crescita, una conservazione stabile dei lettori di Tex, e a quanto pare, critiche a parte anche tu continui a leggerlo. Io sono un lettore di quelli molto attacato al Tex tradizionale, ma in questi anni come pure per le vecchie storie c'è stata un alternanza di belle avventure con altre che non si possono certo definire capolavori, ma questo ci st? in ogni fumetto e in ogni serie che troviamo in edicola, non è solo il nostro Tex ad esserne colpito. Poi come in ogni altra cosa, sono del pensiero che non si può fare mai il confronto tra il vecchio e il nuovo, non fosse altro per il diverso posizionamento storico... meno fumetti nelle edicole una volta...(e molte volte non si trivavano neanche)... contro un invasione esponenziale dei gorni nostri, cosa da non sottovalutare considerando i 210000 lettori che comprano ad oggi le storie di Tex. Per me è indipendentemente dalla mia passione per il Tex di G. L. Bonelli significa un successo.

    Mi pare che proprio ora abbiamo un esempio sottomano: è appena uscita la prima parte di una storia di un autore che secondo te ha dato, dopo Nizzi, una svolta positiva. Faraci è uno di quelli della svolta positiva?

    b? se è così allora Tex non sopravvive, decade direttamente.

    Cosè, con dolenza, condivido molte delle cose che dice gianbart

    Il "problema" è sempre stato questo, e sarà sempre la stessa cosa anche al di fuori dei limiti Texiani.


    Abbiamo i nostalgici, gli ottimisti, gli arrendevoli/fatalisti,...

    Discussioni come queste devono esser prese in maniera mooooolto cauta e rammentandosi che, alla fin fine, ogni persona ha il diritto di pensare ciò che vuole e che al 99% questo suo pensiero sarà "giusto" (nel senso che non vi sarà nessuna possibilità di far cambiare l'ottica... altro discorso se uno dovesse dire che secondo lui Bonelli Senior ha fatto niente per Tex, in quanto sarebbe illogico perchè, seppur forse per qualcuno le sue storie non erano belle, è inconfutabile che se Bonelli Senior non avesse iniziato, Tex oggi non ci sarebbe)


    Chiusa questa mini parte di moderazione per un clima di discussione sereno, mi ritrovo ad esprimere un parere opposto a Doc.

    Dalle poche storie che ha scritto, ne ho lette ancora meno, però ho già visto una maggior affinit? con il personaggio. Il vero problema, e su questo siamo concordi, è che la sua fase di scoperta del personaggio (così come l'ha definita pure lui) sta accantonando altri comprimari che, come possiamo vedere sul forum, piacciono a molti lettori.

    Su cosa mi baso per esprimere tale giudizio?

    Bhè, a parte la lettura del forum o il 'gettare uno sguardo' sui profili leggendo il campo relativo al "Pard preferito", non posso non ricordarmi che tempo fa avevamo aperto un sondaggio sul pard preferito ed il buon vecchio cammello sbaraglio la concorrenza con ben il 58.7% di voti (Tex Willer e Tiger Jack a parimerito con 17.39% mentre Willer Junior si stabilisce -almeno allo stato attuale- ad un 6.52% click)


    Da qui posso ben capire quanto possa esser pesante la mancanza del buon brontolone (che permetteva, specialmente con Bonelli se i miei ricordi non vanno a male, la creazione di splendidi siparietti "comici" e distensivi) all'interno della serie.

    Anche qui ci troviamo di fronte, forse, ad una domanda di 'bollori'.

    Se Tito Faraci avesse inserito Carson - oppure se foste in grado d'immaginarvi storie del tenore attuale comprendenti il vecchio pard -, l'ottica sarebbe così pessimistica su un futuro di Tex?

    Personalmente, ma questo l'ho già detto, mi chiedo se al "cambio generazionale" Tex sarà in grado di resistere.

    Il bianco e nero al giorno d'oggi tanti giovani nemmeno sanno cos'è ed il West non è certamente una passione per molti (e poi, per quanto mi concerne sento la mancanza dell'atmosfera western in Tex... mi ritrovo davanti ad una cosa stereotipata e 'striminzita', ferma tra il vuoto ed un paio di cactus, incrociata con qualche vestito da bianco o da nativo).

    La serie a colori è stata forse anche un test per un 'ringiovanimento' di Tex? I lettori attuali sono nettamente a favore della versione attuale (click) ma, per l'appunto, si parla di qualcosa di attuale, legato alla sopravvivenza del momento.

  18. Discorso intricato quanto interessante. Pippo con la sua schiettezza sempre cortese (anche se molto diretta :)) lancia un discorso che merita sicuramente una certa attenzione. Provando ad avvicinarmi all'ottica di Pippo, mi posso sicuramente chiedere il motivo per il quale sia stato deciso di riprendere vecchie storie in bianco e nero, colorarle ed inserirle in un nuovo formato più "vistoso". Bisogno di soldi e quindi la speranza di racimolare qualcosa da coloro che vorrebbero avere tutto e più di Tex? Attrarre nuovi lettori più giovani presentando storie colorate che sono più moderne? Semplicemente "dar una mano" a Repubblica che ha voluto creare degli inserti speciali?Non penso che siamo in grado di dare una risposta, se non con le nostre mere speranze dettate da come viviamo noi la situazione, ma è anche vero che dovremmo chiederci i motivi del successo che ha avuto l'iniziativa summenzionata. Ricordiamoci che la serie di Repubblica inizialmente doveva essere limitata ai primi 50 numeri, ma poi si decise di andare ben più in la. Anche qui dubito vi siano dati utili (chissà, magari il TWF potrebbe provare a fare un sondaggio), ma tale successo è dovuto a chi? Lo zoccolo duro? Nuovi lettori?La speranza è che sia legato a nuovi lettori, cosa che potrebbe quindi dare una risposta negativa alla 'fine' di Tex, in quanto se gli acquisti son legati solo allo zoccolo duro che voleva anche quella collezione, non è detto che il futuro per il nostro eroe sia proprio allegro. Per quanto concerne i gusti personali di un lettore e, quindi, la continuit? in un acquisto di Tex, il discorso può diventare ancor più complesso. Gli acquirenti odierni prendono Tex per simpatia? Passione? Piacere?Malgrado il buco sempre maggiore che si sta creando tra i miei Tex ( :snif: ), per quanto mi concerne non posso che dichiararmi legato da una parte al vecchio, ma dall'altra esser pronto a vedere qualche "novità". Per quanto concerne il vecchio, son assolutamente concorde con chi vorrebbe una continuit?. Erano stupendi quegli albi che si ricollegavano tra di loro, creando così un ciclo vitale del nostro pard e creando un'affinit? con il lettore che si ritrover? a pensare "oltre" al singolo albo. E non parliamo dell'atmosfera. Reputo che, sfortunatamente, il nostro Tex così come il mondo che vi gravita attorno, abbia perso la rudezza degna del periodo e dello stile di vita. Capisco i "perbenismi" e la voglia di essere un buon esempio per i giovani odierni, ma personalmente non mi sono mai scandalizzato per una sigaretta (e non fumo), per qualcuno che mangia tabacco e lo sputa nella sputacchiera, per un bicchiere di whiskey, per delle parole taglienti,... Dov'? il west in Tex se non in uno scenario aleatorio espresso mediante l'ambiente ed i vestiti che riempiono con una prima occhiata la nostra idea di West? :deserto Prima ho menzionato "modernit?", ma potrebbe racchiudere nuovamente un po' di d'j?-vu. Come vedreste una vignetta "di due vignette"? Uno sconfinamento tra una vignetta e l'altra (ad esempio un gomito durante un cazzotto che fuoriesce dai margini, dando così maggior forza al gesto)?,... Tex mi piace, ma è anche vero che mi sono avvicinato a lui quand'era diverso e riconosco che ha avuto un certo decadimento che ora è in fase di sistemazione grazie al lavoro degli autori ( -ave_ ), ma... bh?, per tornare al punto saliente della domanda di Pippo penso che l'unica vera domanda che dovremmo farci ?: quanti nuovi lettori Tex riesce a conquistare?Carlo Monni magari è in grado di avere un'idea in merito e penso che potrebbe esser interessante al fine d'aver una buona valutazione sul futuro di Tex. La domanda di Pippo, per concludere, l'ho quindi vista come interessante non tanto per "ora", quanto piuttosto per lo stato attuale mantenuto per i prossimi anni: Tex è in grado di catturare nuovi lettori?La risposta forse l'ha data Gabriele (click), o almeno la speranza. Per Gabriele, avrei una domanda: i primi Tex li hai trovati a casa o li hai presi/richiesti te?

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