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  1. sino
    COMUNICATO STAMPA mARTinCOMIX Torna presso il Filandone di Martinengo l’appuntamento con il mondo del fumetto con una mostra dedicata a Pasquale del Vecchio Riparte l’appuntamento martinenghese con gli appassionati di fumetti. Dall’8 al 23 aprile, presso il Filandone di Martinengo (Bg) ritorna: “mARTinCOMIX” giunta quest’anno alla sua terza edizione con una mostra dedicata a Pasquale del Vecchio, disegnatore di Tex Willer. Nato a Manfredonia, nel foggiano, il 17 marzo 1965, Pasquale Del Vecchio inizia a muovere i primi passi da professionista subito dopo la maturità scientifica, con la pubblicazione sulla rivista "1984" di alcune storie brevi. Collabora inoltre con "Il Giornalino" e nel 1991 disegna con Davide Toffolo "Memphis Blue", scritta da Daniele Brolli e pubblicata su "Cyborg". Pochi anni dopo il contatto con Sergio Bonelli Editore e l'universo poliziesco di Nick Raider, sebbene la sua prima prova per la Casa editrice di via Buonarroti sia stata spesa per un episodio di Zona X mai pubblicato. Il vero e proprio esordio bonelliano di Del Vecchio, dunque, è da far risalire al 1993, con l'avventura del detective newyorchese "Duri a morire", scritta da Gino D'Antonio. Dopo aver lavorato per la serie creata da Carlo Ambrosini Napoleone, nel 2007 fa il suo esordio su Tex ed entra quindi nello staff dei disegnatori del Ranger bonelliano. Il visitatore durante la mostra potrà ammirare: tavole originali di Tex Willer, Nick Raider Napoleone per la Sergio Bonelli Editore. Saranno presenti molte illustrazioni e lavori per la Francia, come Mary Diane, Russel Chase e MonteFiore. Un variegato numero di lavori che percorrono la carriere articolata di Pasquale, dagli esordi alle storie pubblicate in questi anni. La mostra curata da Marco Ghion, disegnatore di Tex Willer, che collabora con la Sergio Bonelli Editore dal 2018 e già protagonista della mostra personale al Filandone nel 2019, in collaborazione con la Pro Loco Martinengo, la biblioteca e il comune di Martinengo, sarà visitabile da martedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 con l’apertura speciale nel giorno di Pasquetta. Di seguito sono riportati gli eventi organizzati durante il periodo della mostra: • 8 Aprile: Inaugurazione mostra • Ore 10:00 – Sala espositiva, incontro con Pasquale del Vecchio • Ore 11:00 – Sala espositiva, sessione sketch (disegni a richiesta) • 11 Aprile: Workshop • Ore 20:45 – sala consiliare: “Come si realizza una tavola a fumetti” con Pasquale del Vecchio. INFORMAZIONI La mostra sarà visitabile nel periodo compreso tra l’8 e il 23 aprile, da Martedì a domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 18. Aperto anche il 10 aprile (Pasquetta) L’ingresso alla mostra è libero Per info scrivere a: info@martinengo.org PER CONTATTI STAMPA Marco Ghion: ghionster@gmail.com
  2. TWF Magazine 21 Guarda il documento Tutte le info le trovate qui. Un enorme grazie al team che si è prodigato in questi magazine ed un Sereno Natale a voi. Caricato da TexFanatico Caricato il 25/12/2022 Category TWF Magazine  
  3. Version 1.0.0

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    Tutte le info le trovate qui. Un enorme grazie al team che si è prodigato in questi magazine ed un Sereno Natale a voi.
  4. TexFanatico

    1 - Tex Willer Magazine

    La sezione backup non esiste 😁 Sono miei archivi (copie) che ogni tanto faccio
  5. TexFanatico

    1 - Tex Willer Magazine

    @SaWi per me il 1o è in ordine/accessibile. Puoi testare?
  6. TexFanatico

    1 - Tex Willer Magazine

    @SaWiguardo nei prossimi giorni nei backup
  7. Ciao a voi pards, su un canale esterno al forum abbiamo ricevuto questa domanda:
  8. TWF Magazine 20 1.0.0 Guarda il documento Nuovamente un bel lavoro da parte della redazione! Curiosi? Oltre al canonico Editoriale, questo numero parlerà di Amici e Nemici. Ci saranno inoltre: Copertine della Fascia 200 Il messaggio dei Dakotas Tex in rosa Tex e la Madama Si parlerà dell'almanacco del West E le interviste? Ne abbiamo? Certamente! Intervista a Tex Intervista a Barison Intervista a Filippucci Intervista a Romanini Intervista a Burattini Non potrà mancare la cucina di Tex e si concluderà tra mito e archetipo. Anche questa volta siete curiosi? Diamine pards, scaricatelo! Buona lettura Caricato da TexFanatico Caricato il 30/04/2020 Category TWF Magazine  
  9. Version 1.0.0

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    Nuovamente un bel lavoro da parte della redazione! Curiosi? Oltre al canonico Editoriale, questo numero parlerà di Amici e Nemici. Ci saranno inoltre: Copertine della Fascia 200 Il messaggio dei Dakotas Tex in rosa Tex e la Madama Si parlerà dell'almanacco del West E le interviste? Ne abbiamo? Certamente! Intervista a Tex Intervista a Barison Intervista a Filippucci Intervista a Romanini Intervista a Burattini Non potrà mancare la cucina di Tex e si concluderà tra mito e archetipo. Anche questa volta siete curiosi? Diamine pards, scaricatelo! Buona lettura
  10. TexFanatico

    Le domande a: Fabio D'Agata

    Ciao Fabio, una domanda, penso d'obbligo. In questo periodo sempre più legato ai "social", qual'è il tuo rapporto con essi? Nota: se dovessi ancora avere problemi con l'accesso non esitare
  11. TWF Magazine 19 Guarda il documento Anche questo numero ha tanto da farvi scoprire, e già solo dai temi scommettiamo che non saprete da quale articolo iniziare! Curiosi? Durante l'attesa del Download iniziate ad immaginare allora cosa si nasconde dietro i seguenti titoli e... buona lettura! Editoriale C'era una volta Tex Willer Le ultime 100 di Galep Intervista a Maurizio Dotti Gilas Intervista a Giorgio Giusfredi Canestri e Fumetti! Fra la mia Emilia e il West Tex "Vivo o morto" La cucina di Tex: "Il Gumbo" La 6a Mostra del Tex Clube Portugal Un grazie a @Fabio D'AGATA per la copertina Caricato da TexFanatico Caricato il 25/07/2019 Category TWF Magazine
  12. Version 1.0.0

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    Anche questo numero ha tanto da farvi scoprire, e già solo dai temi scommettiamo che non saprete da quale articolo iniziare! Curiosi? Durante l'attesa del Download iniziate ad immaginare allora cosa si nasconde dietro i seguenti titoli e... buona lettura! Editoriale C'era una volta Tex Willer Le ultime 100 di Galep Intervista a Maurizio Dotti Gilas Intervista a Giorgio Giusfredi Canestri e Fumetti! Fra la mia Emilia e il West Tex "Vivo o morto" La cucina di Tex: "Il Gumbo" La 6a Mostra del Tex Clube Portugal
  13. Grazie per il lavoro fatto per il forum pard! 

  14. Ecco lo spazio ove porre i propri quesiti a @Fabio D'AGATA Personalmente, onoratissimo, porgo il benvenuto e ringrazio per la sua presenza e, per curiosità personale... Cosa ti piace di più del mondo di Tex?
  15. Un Tex ed un nativo by Fabio D'Agata Tex: Nativo:
  16. Tex Willer Magazine n° 18 Guarda il documento Cosa vi aspetta in questo 18° numero? Un po' di storia editoriale di Tex Un dossier sul Capitan Barbanera Un'intervista a Stefano Biglia Un occhio sull'arte del trasformismo (di Proteus) ... Ed altro ancora! Caricato da TexFanatico Caricato il 23/01/2019 Category TWF Magazine
  17. Version 1.0.0

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    Cosa vi aspetta in questo 18° numero? Un po' di storia editoriale di Tex Un dossier sul Capitan Barbanera Un'intervista a Stefano Biglia Un occhio sull'arte del trasformismo (di Proteus) ... Ed altro ancora!
  18. TexFanatico

    Galleria Di Marco Bianchini

    Forse era già stata presentata, ma eccovi l'immagine di un Tex rilassato
  19. sino
    TEX - 70 ANNI DI UN MITO: LA MOSTRA  Dal 2 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019, il Museo della Permanente di Milano ospita una grande mostra, patrocinata dal Comune di Milano, dedicata ai settant'anni del Ranger. Scoprite tutti i dettagli! È il 30 settembre 1948 quando nelle edicole italiane debutta il primo albo a striscia di Tex, il personaggio creato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio Galleppini destinato a diventare il più amato eroe del fumetto italiano e uno dei più longevi del fumetto mondiale. Settant’anni dopo, Sergio Bonelli Editore celebra il Ranger con una grande mostra dal titolo TEX. 70 ANNI DI UN MITO, aperta dal 2 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019 al Museo della Permanente di Milano e patrocinata dal Comune di Milano. Curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, in collaborazione con la redazione di Sergio Bonelli Editore, la mostra racconterà come Tex sia riuscito, anno dopo anno, non solo a entrare a far parte delle abitudini di lettura degli italiani, conquistando generazioni diverse, dal 1948 a oggi, grazie al suo profondo senso di giustizia e alla sua innata generosità, ma anche a diventare un eroe e un vero e proprio fenomeno di costume, un nome che non ha bisogno di presentazioni. Nei 70 anni della sua storia, Tex, l’avventuriero, il ranger, il saggio capo degli indiani Navajos, ha vissuto storie epiche e memorabili, ha affrontato banditi e malfattori e salvato tribù indiane ingiustamente perseguitate, ha cavalcato sui sentieri polverosi del vecchio West, come nei deserti infuocati del Messico e nelle fredde regioni del Grande Nord. E indimenticabili, naturalmente sono le sfide con il suo nemico di sempre: Mefisto, l’incarnazione del male. Ora, grazie a disegni, fotografie, materiali rari e talvolta mai visti prima e attraverso installazioni a tema create appositamente per questo evento, la mostra TEX. 70 ANNI DI UN MITO, il più importante omaggio mai dedicato all’Aquila della Notte, ripercorrerà l’epopea di Tex Willer, che è anche quella della Frontiera americana, dalla sua creazione ai giorni nostri, attraversando gli eventi e i personaggi della serie e gli straordinari artisti della matita e del pennello che hanno reso Tex il mito che noi tutti conosciamo. L’esposizione è destinata agli appassionati di ogni età, ma è pensata anche per chi si volesse avvicinare per la prima volta al mondo grintoso, antirazzista e nemico di ogni ingiustizia di Tex e di suo figlio Kit Willer, del simpaticamente burbero Kit Carson e del fiero navajo Tiger Jack. Attraverso le prime pagine dei quotidiani, TEX. 70 ANNI DI UN MITO ripercorrerà inoltre 70 anni di storia italiana, che racconteranno il parallelo tra le avventure a fumetti del coraggioso Ranger e quelle del nostro Paese, e offrirà ai visitatori l’occasione per cavalcare al fianco di Tex attraverso praterie, foreste e deserti, dall'Arizona al Canada, dal Rio Grande all'Oceano Pacifico, fronteggiando con lui fuorilegge e indiani ribelli, ma anche maghi vudù e sette segrete… Per conoscere tutti i dettagli, visitate il minisito dedicato alla mostra: www.Tex70lamostra.it
  20. Tanto per capire quanto io sia rimasto indietro con la lettura... Eccomi qui a dire la mia su questa storia presa più o meno a metà dei miei arretrati (che risalgono quindi probabilmente a due anni d'astinenza) e letta lo scorso fine settimana; ad onor del vero ricominciai con i 3 numeri precedenti, ma non avendoli ancora digeriti... Piacere. Riassumerei così le mie sensazioni al riguardo di una storia che ho reputato buona. Mi sono debitamente soffermato su quanto scritto da chi ha scorticato la storia prima di me e, seppur comprenda lo scetticismo espresso inerentemente ai raccordi della trama, continuo ad imputare tali colpe ai vincoli editoriali di due albi. Per carità, c'è chi in due albi riesce a spiegare ogni singolo passaggio per filo e per segno, ma poi ho l'impressione che la parte finale sia in realtà uno sprint per rispettare il limite dei due albi. In questo caso mi sono invece ritrovato con una storia che ha avuto il pregio di farmi rivivere quell'atmosfera a me cara: il West. Tex appare sicuramente come elemento marginale in questa storia, ma è comunque suo il ruolo più importante; per lo meno dal mio punto di vista... Ma andiamo con calma. Faraci ci proietta in quel che è un classico stereotipo del West e dell'America, degnamente coadiuvato da Acciarino, artista in grado di creare l'adeguata atmosfera alla storia. Bowen è l'icona "romantica" di un mondo duro. Me lo sono immaginato alla Billy The Kid: infanzia dura in un mondo spietato. Uccidere o morire. Ciò l'ha portato ad esser un killer perché,... Bhe, si deve mangiare per vivere e probabilmente l'unica cosa che sapeva fare era usare le pistole. A differenza di Tex, Bowen verosimilmente non ha avuto la fortuna d'incontrare le persone giuste (anche il nostro amato Ranger spara nel mucchio, uccidendo gente che, per quanto ne sappiamo, ignora i loschi traffici dei propri datori di lavoro e che obbediscono a degli ordini in potenziale buona fede o per proteggere il proprio capo da sconosciuti... Tex non espone continuamente, anche solo a titolo di "credenziali di uomo di legge", la patacca da Ranger), ritrovandosi dunque invischiato in una torbida realtà. Ma sì, non inizia lui a dispetto di Bowen e Tex combatte i cattivi. Kenneth mostra però di possedere anche un lato sensibile, a potenziale "dimostrazione" del fatto che l'esser Killer è più una necessità che una voglia/patologia: si innamora e lascia le pistole, soppiantate dall'amore. Non trapela la sensazione che abbia rapito l'amata o d'averla forzata, quanto piuttosto essersi arreso a lei ed abbandonato alla vita famigliare, ripiombando nell'unica altra certezza (pistole) quando i suoi amati sono stati abbattuti. Ma riecco il suo lato sensibile quando scorge Tim. In quell'istante non è più lavoro... Quella "scusa", che accompagna, penso, ogni persona coinvolta in conflitti armati (militu/tutori dell'ordine/...), svanisce di fronte ad un senso etico predominante. Potremmo sicuramente chiederci dove fosse, codesto senso, nel momento in cui premette il grilletto, liberando il proiettile che strappò il padre naturale al ragazzo che difenderà poi strenuamente. Non sono psicologo, ma la mia chiave di lettura è che per fare il lavoro che faceva probabilmente si estraniava, psicologicamente, in un qualche modo per non farsi fagocitare dalla situazione. Continuo dunque a concentrarmi su Bowie e sulla mia personale interpretazione della sparatoria al saloon. Tutti colpevoli? Nella mente di questo personaggio probabilmente si; chi materialmente chi per passività. La zona era sotto pressioni di un fantomatico (?) cattivo che voleva la terra. Kenneth si era ribellato, ribellione che portò alla forzata dipartita dei suoi. Ma gli altri? Potenzialmente pecoroni paurosi rimasti inermi e passivi sperando di riuscire in un qualche modo a "sopravvivere". Ecco la loro colpa. Aver lasciato Bowie da solo, a non ergersi come un sol uomo per fronteggiare l'invasore... così da esser visti come corresponsabili, seppur indiretti, del fattaccio. Certo, è una mia chiave di lettura, una mia interpretazione, ma è anche questo il bello di fumetti e libri... Dare spazio all'immaginazione. Come scrissi precedentemente, ho apprezzato il clima Western, ma non dimentico che il fumetto è Tex, e riconosco che in tale racconto è stato tenuto in disparte. Ho scritto che ha probabilmente avuto il ruolo più importante e complicato, ossia quello di giudicare un uomo nel più profondo (e di tener in considerazione un bambino) e lo confermo, ma l'impressione è quella che l'autore non sapesse bene come "traghettarlo" sino al momento deciso. Ed è proprio questa difficoltà di gestione del Ranger che, malgrado l'immaginazione, mi lascia l'unico vero mio punto interrogativo: come sono arrivati da Hall? L'unica opzione sarebbe stata quella di percorrere a ritroso la pista del gruppo, ma tale scelta non la vedo come plausibile: essendoci, per quanto ne sapevano a quel momento i pards, la vita di un bambino in gioco, i due segugi avrebbero con ogni probabilità cercato in priorità quella pista. Parlando di pista, a differenza di Leo non mi interrogo sul "attendere/origliare" i due cowboy. Ho semplicemente supposto che i Rangers si fossero allontanati dal ranch di Hall quanto bastasse per uscire dal suo campo visivo, entrare nella boscaglia e mettersi a lato della pista che chi sarebbe andato/venuto da Hall avrebbe dovuto percorrere. Che poi passando da lì i due cowboy svelino apertamente chi sono... Bhe, è più rapido rispetto ad una sequenza ove Tex li forzi a svelarsi. Il "bimbominchia" per me è stato un ottimo elemento. Bambino frignone, vignetta dopo vignetta viene educato da Kenneth Bowie come non lo era mai stato dal padre biologico. Bowie lo rende un ragazzo del West; parla meno, affronta le tue paure (lupo), valuta le situazioni (burrone... Sei in un ambiente ostile, considera le opzioni e bilanciale)... Ho visto l'inizio della trasformazione da "cocco" a ragazzo degno di vivere in quei luoghi; l'incubo... L'incubo non so se potrebbe esser un aggancio ad una storia futura: Tim che malgrado tutto non riesce a perdonare Bowie e... Il mio voto alla storia è stato buono proprio per l'atmosfera Western, la trasformazione di Tim da ingenuo a cosciente della realtà ove vive, il personaggio di Kenneth (secondo me ben gestito da Faraci) ed il piacere provato nel rituffarmi nel fumetto dopo lunga astinenza. Quien sabe... Non avessi avuto tale periodo di fermo il voto poteva esser diverso. Tutto sommato però non vado oltre con il voto perché alla fin fine non è una storia di Tex; anzi, direi che per tanto così la storia poteva esser rovesciata ed iniziare dalla fine: Tex che interroga Bowie mentre Carson fa da balia a Tim, e la storia è il "sacco" che Kenneth svuota. A questo punto si riprendono le sequenze finali: la decisione di Tex e il farsi suo l'onere di giustizia nei confronti di Hall (chiuso rapidamente in quanto corollario marginale alla storia in sé). Peccato per la copertina: nulla di meglio dell'originale.
  21. TexFanatico

    EDEzoF2.jpg

    © SBE

  22. TWF Magazine 17 Guarda il documento A voi il piacere della scoperta! Caricato da TexFanatico Caricato il 15/06/2018 Category TWF Magazine  
  23. Version 1.0.0

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    A voi il piacere della scoperta!
  24. sino
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