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MarcoPalaOregon

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Messaggi pubblicato da MarcoPalaOregon

  1. Storia molto bella, recuperata in fumetteria di recente, che mi ha soddisfatto, perchè, finalmente, le storie con presente il Morisco non sono noiose come, a tratti, si può ravvisare in alcuni altri albi con lui presente. Vicenda semplice, ma attraente, ben sviluppata e sceneggiata. Strano vedere Villa ai disegni :D , con un tratto decisamente più "acerbo" rispetto ad adesso (com'? ovvio che sia), ma con paesaggi straordinari che rendono piena gloria alla bella trama.

  2. Storia che supera ampiamente la sufficienza, nonostante la brevit? con cui era necessario sviluppare la vicenda incide sulla valutazione finale. E' ovvio che una storia di Tex non possa dare il meglio di sè in sole 110 pagine, ma per un almanacco è di gran lunga sufficiente. La vicenda in sè è anche innovativa, con il dottore-imbroglione al centro di una situazione più grande di lui. Disegni di Danubio buoni, migliorabili nell'elasticit? dei movimenti, ma con un tratto apprezzabile.

  3. Dunque, l'Almanacco lo devo ancora comprare, ma leggendo la recensione di Vincenzo Oliva su Ubc mi pongo una domanda: perchè bisogna a tutti i costi mancare di rispetto nei confronti del lavoro delle persone? Non so se è chiaro il fatto che chi fa il mestiere del "fumettista" (dallo sceneggiatore/soggettista, al disegnatore, al letterista e a tutti coloro che collaborano alla realizzazione di un fumetto) lo fa per passione, per amore verso quella che Hugo Pratt defin° "letteratura disegnata". E visto che la passione è il motore di questo mestiere, considero intollerabile che qualcuno straparli facendo credere che il lavoro di anni di un qualunque soggettista o disegnatore sia fatto in modo superficiale.
    La critica, tanto per anticipare possibili obiezioni, è una cosa ben differente: posso essere soddisfatto o meno di una storia, esprimendo ciò che magari avrei voluto vedere e che invece non c'è, posso anche dire che la storia non mi è piaciuta, ma tutto questo nel rispetto del lavoro di persone competenti, che fanno di tutto per mantenere sempre un alto livello di qualità e, dunque, di fornire un alto tasso di divertimento per noi lettori. Critica non significa deridere un disegnatore, solo perchè certe espressioni sono in contrasto con il sentimento che dovrebbero esprimere in quel determinato momento, e tantomeno significa umiliare il lavoro del soggettista.
    Cerchiamo di scindere le cose: il fumetto deve rimanere un divertimento e non deve diventare un'altra cosa, altrimenti anche questa magnifica creatura perderebbe il proprio fascino ed il proprio cuore.

  4. Storia di alto livello:quando Boselli sfodera simili prestazioni narrative è sempre uno spettacolo leggere le sue storie. Trama sempre in divenire, con una forte connotazione dei personaggi, dal più importante al più marginale, con sempre nuovi spunti per la riflessione sull'intera vicenda. Anche il finale è decisamente degno di una storia così attraente. Mi ha soddisfatto, nonchè fatto molto piacere, rivedere un Kit Carson veramente attivo alla vicenda, animato da spirito d'iniziativa ed ironico al momento giusto. Spero che questo fattore continui ad essere presente anche successivamente. Voto altissimo anche al nostro amico Leomacs: bella caratterizzazione dei personaggi (unica annotazione, il suo Kit Carson in alcune vignette sembra come "posseduto" :) ) ed ottima resa delle ambientazioni.

  5. Ciao Claudio, non sè se ti hanno già posto la domanda, ma più che una domanda è una richiesta di informazioni sul tuo bellissimo lavoro.
    Quali sono sequenzialmente le fasi del tuo disegno? cioè, dopo l'abbozzo a matita che cosa c'è?
    Subito l'inchistratura o ci sono fasi intermedie?

    Sicuramente ti risponder? Claudio, ma ti volevo segnalare che su You Tube c'è una serie di sei video in cui ci sono Sergio Bonelli e Claudio, durante un incontro a Valmadrera del febbraio 2011, in cui si parla delle varie fasi di lavorazione delle copertine e non solo (basta che digiti Zagor TV claudio villa e ti escono) :trapper:
  6. Storia senza pretese, ma con una buona dose di coinvolgimento. Trama semplice e, forse, con un Nizzi che ha costruito una narrazione più attenta al "parlato" tra i personaggi, invece che con la classica dose di cazzotti e sparatorie tipiche del Nizzi "consueto". Galep, ormai già ammalato, fornisce comunque dei disegni di buon livello, anche se si notano in alcune vignette delle sproporzioni "grossolane" dei personaggi ma, tengo a ripetere, il grande Galleppini era già provato dalla malattia.

  7. A me la storia è piaciuta moltissimo... perfetta per un texone. Apprezzo sempre, poi, quando la "banda" si muove al completo (di solito Kit Willer e Tiger Jack sono "accantonati" per ragioni narrative). Lo sviluppo della vicenda è molto buono, anche perchè la fase "cruciale" e quindi quella più turbolenta si deve concentrare per forza alla fine del racconto, viste le premesse della vicenda trattata. Nizzi, a mio giudizio, dunque, fornisce un ottimo soggetto, classico per il suo stile narrativo ma sempre avvincente, per i disegni di un Seijas che vedo sempre meglio inserito sulle caratteristiche proprie di Tex e compagni.

  8. Storia di alto profilo: non è una semplice narrazione di un racconto classico di Tex, ma vi è l'aggiunta di tematiche anche attualmente all'ordine del giorno, come in questo caso l'acqua, (peraltro, comunque, questa volont? di creare una vicenda molto "reale" è stata più volte affrontata) che accresce il valore dell'intera storia. Manfredi si conferma come un potenziale sceneggiatore di punta di Tex, perchè le sue sceneggiature sono sviluppate ottimamente, anche se il "suo" Tex e il "suo" Carson possono apparire più "cupi" rispetto al solito. Ciò fa parte dello stile manfrediano, ma che a mio giudizio si adatta bene per situazioni come quella narrata in questi due albi. Civitelli superbo, una delle migliori prestazioni.

  9. Storia letta sabato e, nonostante sia piuttosto breve rispetto al canone abituale, raggiunge pienamente il 7 in pagella. La trama si sviluppa sin dall'inizio molto bene, lasciando grande spazio all'azione, mentre le spiegazioni necessarie sono inserite nel contesto stesso dell'azione. Bene anche Garcia Seijas, a mio giudizio. Il suo tratto mi piace.

  10. Storia che ricorda decisamente lo stile boselliano, ma a mio giudizio caratterizzata da grande velocit? narrativa. Tranne il primo albo, concentrato sul dialogo e la spiegazione di tutta la vicenda nei suoi tratti essenziali, il proseguo dell'avventura è decisamente tipico di Tex. Spari, botte, seppur in un'ambientazione differente dal solito. Sul finale, mi sento di dire che forse è un po' troppo accentuata la risoluzione positiva della questione, ma comunque complessivamente si può accettare di buon grado. Disegni: Piccinelli può diventare un grandissimo, solo per i paesaggi merita un 8, quindi siamo su livelli alti; unica nota, può ancora migliorare la caratterizzazione del viso di Tex. Comunque, storia molto adatta al suo tratto "vellutato".

  11. Il soggetto è più che buono (se Boselli e Canzio hanno contribuito a renderlo più "snello" e slanciato, tanto meglio), sviluppato ottimamente tenendo ben presente l'avventura in solitaria di Tex. Non ci si annoia mai nella lettura, ma si viene invece coinvolti nello sviluppo della storia. Anche Ortiz, a mio giudizio, continua ad essere a livelli alti: ok, non sarà più l'Ortiz dei tempi andati, ma a quasi 80 anni continuare a produrre tavole simili mi pare decisamente una cosa di cui tenere conto...

  12. Una storia veramente ben fatta ! Complimenti a Boselli, che devo dire ha confezionato una trama avvincente e non banale: azione, azione e pochi cincischiamenti. Se è stata ottima dipandosi su appena due albi, figuriamoci se fosse stata pensata per essere una di quelle piccole "saghe" (come, per esempio, "Chihuahua"), con situazioni magari approfondite maggiormente; sarebbe stato un piccolo capolavoro, ne sono certo !Capitolo disegni: Mastantuono è indubbiamente un grande disegnatore (per essere uno dei migliori sia della Disney che della Bonelli, significa che il talento è enorme), ma su Tex può sicuramente migliorarsi: la base di partenza, che dura da un po', è buona, ma la caratterizzazione del personaggio può essere ancora meglio; soprattutto Kit Carson, che non mi ispira molto, bene invece Tiger e Kit, mentre per Tex si può fare ancora meglio.

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