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Mauro mi puoi dire qualcosa sulle prossime storie di Zagor che scriverai? Una piccola anticipazione se puoi... si tratterà di una nuova trasferta zagoriana se non sbaglio? Io adoro le tematiche di viaggi e di avventure in luoghi esotici come l'Africa (considero, tra i tanti che hai scritto, Il ritorno di Cain IL CAPOLAVORO su Zagor).
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questa m'interessa assai! Non vedo l'oro di leggermela!
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mi fa piacere sapere che ti piace How I Met Your Mother, Borden, la trovo una sit comedy strepitosa! E anch'io prediligo Star Trek "The Nex Generation": la serie classica la adoro per i personaggi, cioè Spok, Kirk e gli altri sono epici, ma quella con Picard ha una migliore struttura narrativa... ma non diciamolo ai fans storici!
Se non hai visto la serie poliziesca The Shield te la consiglio vivamente. Come Law & Order - Vittime speciali. ma sono sicuro che le conosci.
Ora una piccola domanda: hai mai pensato di far tornare L'Uomo dalle quattro dita? O è un personaggio che non ti ispira particolarmente? -
ottime notizie Carlo.
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per quanti sforzi si facciano, il refuso è dietro l'angolo. Capita a tutti e per quanto mi riguarda non gli do importanza. Però Borden nelle prossime storie scrivi montagna di patatine anziché patate, dai che è più divertente!
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che mondo! Non levatemi, vi prego, l'anacronistico ma divertente "montagna di patatine fritte"!
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per me dovrebbe ANCHE parlare in spagnolo, ogni tanto, nella storia, non farebbe male di certo. Guardare com'è incisivo quel "muere maldito"!
Sul seno che dire? Fategliele sode che siamo ormai nel 2016 e che da Colpo Grosso (che non è una storia di Tex ma una trasmissione televisiva che molti marpioni ricorderanno) in poi siamo abituati bene! Borden capirà! -
Sto ancora pensando a quell'incolto che ha definito, non so dove, Galep "un buon dilettante". Come direbbe Tex: mi prudono le mani!
Sai che lo sto cercando anche io ? A chi diavolo mai si riferiscono ?
il link della discussione l'ha postato Francesco su Baci e Spari, io pensavo fosse nata sulla pagina di Tex su Facebook, quella ufficiale, invece è di un gruppo di appassionati. Linko qui per chi vuole leggere (il commento in questione è nato sotto a un post di un lettore che rivendica la sua passione - giustissima e sacrosanta - per il mitico Galleppini):
https://www.facebook.com/groups/184302828318735/980123345403342/?comment_id=980349772047366¬if_t=like¬if_id=1459175515106771
Intendiamoci, non mi va di fare gogne mediatiche, il tizio ha sparato una cazzata infatti nessuno era d'accordo con lui. ma non è questo il punto secondo me, uno può e deve dire la propria opinione, ma devi sapere anche le cose. Definire Galep un "buon dilettante" (grrrrrrrrrrr) è una cosa che denota la mancanza totale di visione, di giudizio e di conoscenza di Tex e del suo grande creatore grafico. Non sto io a difendere Galleppini, la sua storia artistica e di uomo parla da sé. -
l'incisività del tratto galleppiniano è unica. Il Maestro è UNICO.
Sto ancora pensando a quell'incolto che ha definito, non so dove, Galep "un buon dilettante". Come direbbe Tex: mi prudono le mani! -
giusto questa è la quarta storia di Ticci... sorry.
Ma comunque resta un grandissimo e il suo segno è cambiato, si è evoluto, modificato ma è sempre imprescindibile per chi ama Tex e il west. -
Ticci ti fa venire voglia di vivere nel selvaggio west! In questa tavola si vede con quanta bravura riusciva a impostare alla scena quella immediatezza necessaria in un racconto d'avventura. Alla sua terza storia per Tex Ticci era già un maestro. Non si finisce mai di ammirarlo!
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non male questo dipinto di Del Vecchio mi piace anche la colorazione...
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anch'io spero di vedere Lupe nel presente di Tex... va bene il flashback nel passato, ma voglio vedere la bella messicana alle prese con Tex che ha avuto un figlio, una moglie indiana... comunque sia, sempre più hype per questa storia, inutile negarlo.
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quello sguardo sornione del Borden è sospetto...
consiglio il volume di Dampyr con le storie praghesi! A chi non le ha lette dico solo di farlo immediatamente perché sono avventure horror piene di citazioni colte, personaggi straordinari (Nikolaus su tutti) e tanta atmosfera... -
secondo me siamo troppo amanti delle anticipazioni... ma se così non fosse Monni cosa scriverebbe? Scherzo. Natualmente l'autore non deve rivelare tutto. Mi basta che torni Lupe e io già sono contento.
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Io penso che Gunny sia un personaggio da ripescare soprattutto nel mostrare l'apprendistato di Tex, e credo anche Borden sia d'accordo! O almeno lo spero
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onore comunque al Borden nel promuovere un soggetto sul medesimo canovaccio ma privilegiando quello del collega. In questo caso il curatore Boselli ha avuto l'ultimo parola sull'autore Boselli!
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la passione di Galep mi era nota... aveva anche insospettabili doti artigiane, oltre a essere un abile pittore, paesaggista, modellista, animatore di cartoni animati e artista sublime.
E aggiungo: quant'è bella questa copertina??? Il veliero maledetto oltre a essere il capitolo finale di un'avventura memorabile è anche una delle più belle copertine realizzate dal grande Galleppini nella sua luminosa carriera! Mia personalissima opinione naturalmente. Mi piacciono da impazzire anche i caratteri di stampa del titolo, molto più intriganti di quelli utilizzati nelle ristampe posteriori, il veliero immerso nelle acque, la figura statuaria di Tex, i colori utilizzati... insomma questa storia e l'annessa copertina sono ormai dei classici, ne parlerei per ore. Certo che impatto per i lettori dell'epoca andare in edicola è trovare tali meraviglie... -
mamma mia che stile! Andreucci mi piace tantissimo ma noto che è del 2015... già sta facendo le prove copertina?
Prima o poi dovrà farla la copertina, no? Se gli vengono delle idee adesso perché non dovrebbe buttarle giù? Tenuto conto dei termini di consegna del Texone. ovvero il febbraio 2017, prima di allora le bozze di copertina andranno preparate no?
ah ma certo che poteva farla prima... pensavo che la copertina si facesse a lavoro ultimato, poi se ti viene una buona idea naturale che la metti su carta.
Anche se Mauro ha scritto che non sarà questa qua (che per me male non era). -
mamma mia che stile! Andreucci mi piace tantissimo ma noto che è del 2015... già sta facendo le prove copertina?
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Mi riferivo agli Almanacchi del West, gli altri non li ho mai comprati (a mio discapito). E infatti di Boselli mi piacevano le rubriche sui libri.
e vedi bene che negli Almanacchi del West Boselli non ha scritto nessun dossier. Solo curato la sessione Libri per qualche numero.
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Anche io apprezzavo tantissimo gli articoli di Boselli! Peccato non ne scriva più già da parecchi anni... quanti sono, una quindicina?
beh... si andrebbe off topic... comunque per l'Almanacco Dylan Dog (vado a memoria):
Dossier Licantropi,
Manuale del cacciatore di fantasmi
Manuale del vampirologo
per l'Almanacco Avventura ricordo:
I Metis
Banditi!
Sui campi di battaglia (dedicato a Sergio)
Il Kilimangiaro (articolo)
Sulle tracce dei cacciatori all'oro (articolo)
Per l'Almanacco del Giallo:
Jim Thompson, re del Nero
Serial Killers (insieme a Maurizio Colombo)
Almanacco Nathan Never (ebbene anche sulla fantascienza ha scritto!)
Cyberpunk
Dovrebbero essere quasi tutti. Stranamente Boselli per L'Almanacco del West non ha scritto articoli o dossier ma ha "solo" curato le prime tre edizioni della sezione "West Libri". Poi se allarghiamo il discorso ai libretti allegati agli special, alle rubriche di posta (una su Tutto West e Storia del West e se non sbaglio per un certo periodo sua era La posta Gialla su Nick Raider e La posta Mysteriosa su Martin Mystère!) e a quelle allegate alle ristampe di Tutto Mister No e Tutto Zagor: "I Grandi Detectivies", "Cico e Company", "I Grandi Esploratori" davvero non se ne esce! -
la sezione "Western Files" è molto ben scritta e documentata e ti invita ad approfondire i diversi temi con rivisitazioni di vecchi libri e dvd.
So che alcuni frequentatori di questo forum non sono molto interessati alle pagine "redazionali". Se ne facciano una ragione: questo è il motivo per cui queste opere portano il nome di Almanacchi o Magazine. Al limite, non li acquistino.....
Sono d'accordo con te. Gli Almanacchi (oggi Magazine) nacquero con questo intento, cioè di ospitare sì storie a fumetti ma soprattutto gli articoli. Io li ho sempre letti con piacere, anche quando in passato li scriveva lo stesso Borden. I dossier, piaccia o non piaccia, rappresentano il senso di un'operazione del genere. Per chi vuole solo storie a fumetti può puntare tranquillamente sui maxi, giganti, color eccetera. -
ma non c'è nessuna modernità in Tex, almeno così credo. C'è un adattamento, che è diverso. Un adattamento ai gusti e alla sensibilità dei nuovi autori e lettori. Il linguaggio cambia con il passare degli anni. La modernità cosa sarebbe? Un Tex diverso. Bene. Diverso in cosa? Da quello originale? Ma non è così. Tex non ha figli nascosti, non ha crisi d'identità, introspezione psicologica, miniserie alternative, reboot o altro. Poi ne abbiamo discusso milioni di volte: nessuno riproporrà il Tex di GLB. Possono interpretare quel tipo di Tex. La modernità sarebbe se Tex si adeguasse ai tempi moderni, appunto, e non soltanto nel linguaggio ma anche nei meccanismi narrativi e nella descrizione del personaggio.
Le didascalie fanno parte del "passato", anche se a me piacevano quelle nolittiane, che evidenziavano gli stati d'animo dei personaggi, che era un di più alla storia, così come quelle letterarie di GLB in storie come Massacro o Il Giuramento. E quelle didascalie non precludono la fattibilità di una storia. Diverso per quelle temporali, che ora sono inutili, perché il lettore moderno (ecco, appunto) è abituato, rispetto al passato, agli stacchi di scena, senza che l'autore debba per forza ricordarglielo.
Sostanzialmente Tex è un fumetto tradizionale come impianto narrativo. E va bene così. deve essere così.
La percezione che noi abbiamo oggi (e mi riferisco ai cultori e collezionisti, non al lettore occasionale, che non fa testo in questo caso specifico) è filtrata dalle emozioni e dalla nostaglia delle storie passate. Ci sta poco da fare. Una critica che posso muovere a Boselli e agli attuali autori è che vorrei una maggiore componente ironica e, soprattutto, un Tex più arrogante, duro, sprezzante com'era quello bonelliano e del primo Nizzi. Ma si tratta di poco. Dunque, questa modernità è, secondo me, un falso problema per quanto riguarda la percezione delle storie attuali. Se non piacciono non è perché sono moderne, è perché alcuni lettori vorrebbero leggere il vecchio Tex che non ritrovano e, per questo motivo, pensano che il "problema" sia la modernizzazione.
[666/667] L'onore di un guerriero
in Le Storie dal 601 al 700
Pubblicato
oh ma da parte mia non c'era nessun intento polemico... ma mi fa piacere sapere che le mitiche patatine fritte ritorneranno "e alla grande".
Perdonaci Mauro siamo tutti patatine dipendenti (e chi coglie il doppio senso è un dannato tizzone infernale!)