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Ulzana

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Messaggi pubblicato da Ulzana

  1. ma non è il pestaggio in sè... Tex è Tex sappiamo che non le busca. Dovrebbe essere qualcosa che lo colpisca (scusate il gioco di parole) nell'animo, quel sapere che per una volta le ha buscate, vedere le sue reazioni a un'ingiustizia... penso che per uno sceneggiatore potrebbe essere uno spunto per creare una storia. Tutto qua. Non è che (parlo per me) mi diverta l'idea di vedere Tex pestato a sangue.

  2. eppure parlando di violenza... ma quella storia dove Tex le busca, ma le busca davvero e lo riempono di botte e poi si vendica non vedrà mai luce? Cioè a te ti stuzzica come imput? (lo fece Nolitta in "El Muerto" dove l' fu Kit ad avere la peggio). Mi stuzzica l'idea di veder un Tex che, dopo aver subito un violento pestaggio, si vendica di brutto. Mi piacerebbe soprattutto vedere lui e i pards come la prendono una notizia del genere.

  3. aspetto molto le mini storie per vedere qualcosa di... diverso. Gli sceneggiatori di Tex sono sempre abituati a trattare trama e personaggi con ampio margine di pagine ma vedremo... possono uscirne davvero delle belle storie e in chiave futura questo tipo di esperimento potrebbe invogliare anche artisti che prima, visto l'alto numero di tavole che impone una storia texana, non si accostavano alla nostra serie... sapete bene i nomi: io sogno Serpieri... vedremo. Il Texone mi sembra molto western classico come piace a me. Attendo molto il color di Ticci spero che colori lui le tavole ma non penso accadi. Per il resto possiamo sperare in un anno decisamente buono anche se per il momento non abbiamo ancora letto nulla! Dai andiamo sulla fiducia! :generaleN:

  4. frequentando anche il forum di Nathan Never lessi che avevi mollato la serie perchè ormai non ti dava nulla più. Di certo, adesso, leggendo questa tua ulteriore ammissione di resa a una serie storica come quella di Tex mi fa pensare che forse tu stesso sia alla ricerca di "altre" letture. Se questo Tex non ti piace più forse è da imputare al fatto che cerchi altro ma le storie che dici tu, le storie che segnano, non escono ogni mese. Forse non hai più voglia di questo tipo di avventura e di approccio ai personaggi della saga e a Tex stesso. Qui, a differenza della serie di Nathan, non posso dirti di aspettare i segni di un cambiamento (cosa che nella saga del musone avviene ogni due tre anni con multi saghe eccetera che dovrebbero portare nuova linfa alla serie e al personaggio) perchè qua tutto ciò non avverr?. Tex è Tex e tale rester?. Tex è religione (lo scrissi anche da qualche parte in un topic del forum) e i dogmi non vanno cambiati. Ci si adatta. Ci saranno concili e altro ma Tex resta per sempre ciò che ?, nonostante il tuo distaccamento. Usciranno storie sempre più mediocre e storie sempre più belle. Ma quello che succede nell'animo di una persona, il suo accostarsi a una lettura (considerando Tex come lettura alta e non intrattenimento puerile che si associa spesso al fumetto, con fare dispregiativo) cambia nel tempo. Quello che non trovi più in Diablero (storia del Maestro Bonelli, storia del periodo migliore a detta di tutti unanimanente) potr? capitare anche a un altro lettore che magari non si entusiasmer? più nel leggere di Tex che viene sbatacchiato nella cella della morte. Però ci si intenerisce sempre davanti al finale di Tramonto Rosso (o forse non più, chissà). Questo per dire che stai cambiando. Sai bene che non troverai esperimenti e approfondimenti di un certo tipo in Tex (a prescindere dal canone e dall'uso dei comprimari e dei nemici fini a se stessi come intendi tu). Perciò vai da altre parti. Anche se può essere triste perdere una diligenza della caravona ma la vita del lettore è anche questa.

  5. rileggendo le vecchie storie di Nizzi sono incappato naturalmente in questa che rappresenta anche la sua prima collaborazione con Galep (le altre tre storie comprendono il numero quattrocento a colori, e due classiche storie westerne e in più il gigante "Il Segno del Serpente"). La sceneggiatura è molto buona, con dialoghi sempre precisi e dove ogni cosa è perfettamente chiara e lineare. Bello l'inserimento dei Thugs con un Nizzi davvero ispirato a continuare la grande linea tracciata da Bonelli padre, con una trama avvincente e anche nuova visto l'emento degli adoratori della dea kal'mai visti nella serie se non erro.(Certo Tex fa tutto da solo ma anche in storie famigerate come "Il Grande Re" è lui a sgominare i piani del folle bandito di colore). Un bel sette pieno. I disegni di Galep seppure qualche affaticamento, qualche lieve imprecisazione sono maestosi e sublimi, le caverne ricomlme di Thugs, i vielieri che ondeggiano fra la risacca e le onde del mare notturno, le foreste dense d'insidie, paludi e serpenti... da dieci e basta!

  6. ho letto proprio questa storia nei giorni scorsi (sto rileggendomi leprime storie nizziane) e l'ho trovata molto buona. I dialoghi sono lunghi ma perfettamente in liena con la tradizione. Certo un po' macchinosa. Insieme alla Valanga D'acqua e Il Ranger del Texas (di Letteri) rappresenta un trittico di western con elementi classici del giallo, dove c'è un mistero da scoprire in tutte e tre le storie. Forse solo quella del carincero è più tradizionalmente western... comunque ottime storiefino al capolavoro di Fuga da Anderville.

  7. caro West 10 rispetto la tua opinione, ci mancherebbe. Di Bonelli padre per me ce ne sono eccome di storie da primo posto o degne di top ten. Penso che "Il Figlio di Mefisto" ne sia un ottimo esempio... capolavoro indiscusso. Ma si sa ognuno ha i suoi gusti. Per quanto riguarda le news su questo libro per carit? di patria ma visto che non riuscir? forse a comprarlo chi di voi pards mi spiega in messaggio privato naturalmente qual è questa misteriosa rivelazione di cui si dovr? discutere? Prometto che non ne parlo qua nel trhead, qualora me lo riveliate, per rispetto verso chi comprer?il libro su Nizzi. :inch:

  8. spero di riuscire a leggere il libro quando avrà la possibilità di comperarlo. Voglio dire una cosa sul Nizzi autore: naturalmente si tratta di un grande scrittore di fumetti. Non a caso mi sto rileggendo le sue prime storie come "Valanga D'acqua" e "Il Ritorno del Carnicero". Ho riletto ieri quella sui Thugs è l'ho trovata molto ben fatta e i disegni di Galep magnifici. All'inizio Nizzi si è attenuto moltissimo allo stile di Bonelli padre e il personaggio di Carson mi è sembrato molto più macchietta (nel senso buono) di quello rappresentato nelle storie bonelliane. Ed era una buona cosa. Dall'altro lato c'è un Nizzi poco propenso alle sperimentazioni e che ha un certo punto doveva lasciare la serie. Ciò non è successo e in parte le colpe sono dell'editore dell'epoca e quindi del buon Sergio. Ma a prescindere, le sue storie per molti anni sono state tutte dignitosissime. Poi dopo il numero cinquecento e la storia di Mefisto avrebbe dovuto dedicarsi a Tex con parsimonia, in modo da scrivere con calma e attenzione. Forse sta cosa non è avvenuta per via che, per la Bonelli, trovare sceneggiatori che scrivessero Tex senza tradirne lo spirito, era problematico. Ma bando alle ciance, qua si parla del libro... P. s. Il discorso top ten delle storie di Bonelli... ma davvero, come si fa a non averne una nella lista??? :capoInguerra:

  9. sono d'accordo con tutti i pards che hanno parlato prima di me e non posso aggiungere nulla di nuovo a quella che considero una storia serrata e avventurosa tra le migliori del primo periodo di Tex, una storia che, se uscisse oggi, accoglierebbe le stesse entusiastiche lodi. L'unico punto, se Carlo mi puoi rispondere... è sul fatto di Galep autore completo per la prima volta. Ricordando i primi albi (devo rileggere i primi cinquanta e settanta Tex assolutamente sono anni che non lo faccio!) so che molto spesso intervenivano altri autori a dare una mano, come Lino Jeva, Uggeri e Gamba, poi Muzzi... poi più avanti anche Cormio in un alcune storie (come quella classica e stupenda di Zhenda dove si vede bene il tratto galleppiniano quando è autore completo dal tratto in cui si riconoscono i "fondi" tecnici di Cormio) ma non riesco a capire la tua tesi che questa sia la prima storia di Tex di Galleppini autore completo...

  10. sono d'accordo con West. Questa cosa di non voler mai sperimentare nulla è snervante. Per me bastano e avanzano i dodici albi mensili e il Texone (con annesso raccontino dell'Almanacco) e se devo auspicare l'uscita di un volume di trecento pagine, con una o due storie, e che queste storie, pur non tradendo la filosofia del personaggio, mi va più che bene. Un nuovo sceneggiatore o racconti definiamoli alternativi... ma si sa sta parola per i lettori di Tex puzza di anomalia. Teniamoci il canone.

  11. curioso che la rilessi qualche mese fa e ora ne vedo che commentate il topic... beh è una bella storia... con qualche limatura di Sclavi si è spesso detto... ancora più preziosa per questo e per l'esordio di Villa. Mi garba il finale con Tex e Carson, eroi veri, che galoppano all'orizzonte sotto gli occhi riconoscenti del padrone del ranch... una delle ultime storie di bonelli quelle del periodo che io modestamente ho definito "crepuscolare", ovvero le ultime avventure del Grande Vecchio... prendiamola come una di quelle storie che hanno da un lato il sapore del classico e dall'altro quello malinconico di un tempo che, inesorabilmente passato, si avvia alla fine di un ciclo... il ciclo di un autore leggendario.

  12. Avrei una curiosità. Essendo ritornato a leggere Tex dopo diversi annetti ( ma ho tempo per recuperare ), una delle novità che ho trovato è l'enorme numero di disegnatori della scuderia. Vorrei chiedervi: la moltiplicazione recente dei disegnatori è dovuta essenzialmente al fatto che quelli nuovi, molto attenti all'aspetto tecnico, impiegano in genere molto più tempo di quelli della "vecchia" generazione per realizzare una storia è Oppure anche al fatto che essi lavorano su diversi fumetti è Per esempio, ho appreso che i fratelli Cestaro sono attualmente impegnati con Dylan Dog. Presumo allora che ci siano altri disegnatori che si dividono tra Tex e altro. In tal caso, come funziona la cosa è Sono loro stessi che preferiscono non legarsi stabilmente ad un personaggio, oppure si tratta di scelte editoriali ?

    Cerco di rispondere... il parco disegnatori è decisamente aumentato (rispetto ai famigerati e osannati anni sessanta e settanta dove le storie erano disegnate dai mitici cinque ovvero Galleppini, Letteri, Ticci, Nicol' e Fusco) perchè annualmente sono aumentate anche le uscite di Tex (maxi e almanacchi vari) e quindi occorrono molti più disegnatori, sia perchè, inevitabilmente come è stato spiegato da tutti nel topic, i disegnatori giovani sono più lenti. Negli anni d'oro un Galleppini o un Letteri garantivano penso una trentina di pagine o forse di più al mese. Se confrontati con i disegnatori di oggi, come ad esempio quelli citati da te, che riescono a disegnare ottimamente sette o dieci tavole, si capisce perchè il parco disegnatori sia aumentato. Quindi il fatto che alcuni disegnino anche altro non implica l'aumento dei disegnatori nello staff. Buon recupero di storie e avventure comunque! :trapper:
  13. Hai un concetto un po' particolare dei "collezionisti".
    Credo che chi colleziona (sarebbe meglio dire legge, la collezione è una conseguenza) Tex compri tutto.
    Quindi va bene la serie regolare, ma di certo la maggiorparte dei lettori non si lascia scappare i Maxi e lo Speciale, meglio conosciuto come Texone. E' l'Almanacco semmai ad essere tralasciato da molti.

    Parli dei Maxi come di albi "per chi si vuole abbuffare", un po' troppo tranchant secondo me.

    Riguardo la formula, a me piacerebbe un Maxi semestrale.
    D'altra parte, perchè Dylan dog e Zagor sè, come mi fa notare il puntualissimo monni, e Tex no? Tanto più che la serie vende bene.
    I lettori di Tex sono costretti ad aspettare almeno un mese (nel migliore dei casi) per leggere i seguiti delle loro avventure, l'opportunità di avere un malloppone lungo e completo fa gola e piacere a tanti di noi.

    Il numero delle pagine può essere variabile, non è che debbano essere per forza 330. L'Oro del Sud ne aveva 266 ed è una signora storia.
    Se poi uno sceneggiatore riesce a scrivere 400 pagine avvincenti senza allungare il brodo,? il benvenuto.

    I Due Volti della Vendetta contava 352 pagine con due storie, si tratta di un'altra soluzione che meglio si addice a Tex rispetto all'ipotesi delle tre storie da 110 pagine.

    No ma il mio era un intervento scherzoso. Il Maxi però è nato nelle intenzioni proprio per accontentare chi voleva più storie di Tex, non paghi dei dodici albi annuali. Spesso lo stesso Sergio nei suoi editoriali definiva "insaziabili" quel tipo di lettori. Il topic è nato sull'effettiva utilit? o meno di questa pubblicazioni e se essa debba continuare la sua esistenza nelle edicole o cambiare formula e siamo, penso, tutti convinti che ci sia bisogno di caricare un po' le batterie e farsi venire qualche idee ma penso che alla fine tutti vogliamo che i Maxi continuino la loro pubblicazione editoriale. Poi è nata la questione qualità, quella del rapporto disegnatori-pagine e si è discusso su tanti altri aspetti.


    Certo anche il numero di pagine potrebbe essere messo in considerazione. Semestrale? Perchè no. Io da collezionista (e qua spero di essere meno tranchant) dico che siamo tutti più o meno attenti a collezionare tutto del nostro ranger ma ci sono anche i lettori occasionali (che comprano l'albo inedito solo se scritto dal Borden per esempio) e quelli definiamoli scherzosamente "non ordinari" nel senso
    che non comprano tutto o per motivi economici, o per antipatia personale verso quella pubblicazione (che sia il maxi o l'almanacco o altro), o verso quell'autore. Tutto s'intrinseca comunque nel ragionamento che un lettore è libero di leggere quello che vuole ma se ha l'anima del collezionista non desister? mai dal comprare un maxi solo se è scritto magari da Faraci o disegnato da Ortiz perchè sono autori che non gli garbano, no; il collezionista compra tutto. Questo lo scrivevo per rispondere a molti amici che scrivevano di non comprare il maxi per via di quel tale autore che a loro non entusiasmava. Scelta discutibile poich? una storia va giudicata leggendola ma per leggerla devi comprarla e se la compri e non ti piace chi ti restituisce i soldi? Un po' come andare al cinema no? Se il film è una boiata tu ti lamenterai ma i soldi al cassiere glieli hai dati.

    Ora i gusti personali sono appunto soggettivi. La qualità dei maxi è fuori dal mio ragionamento. Per me possono continuare a uscire anche così, annualmente, per me non ha importanza sapere se sono storie belle o brutte. Se poi però mi si chiede una opinione allora dico che cambiando la periodicità potrebbe essere un buon investimento, usando però anche altri autori e disegnatori, cambiando anche la tipologia di storie, quindi un maxi con due storie invece che una e altre soluzioni di questo tipo.

    Sono opinioni mie.

  14. ? curioso come spesso ci si dimentichi che ci sono i collezionisti e quelli, carissimi amici del forum, comprano tutto a prescindere. Poi la serie regolare è quella che vende di più perchè l' ci sono le nuove avventure e i collezionisti vogliono avere sempre la loro serie bella e completa. I collezionisti comprano comprano comprano. E amen. I Maxi sono albi per chi si vuole abbuffare. Ed è giusto. Ma quando ti "abboffi" c'è rischio d'indigestione. Allora è l' che devono intervenire. Devono far sè che i lettori amanti dei maxi non rischino indigestioni varie, che possano avere la loro razione di letture e che siano felici. E' quello che vogliamo tutti. Anche a me piace leggere storie di trecento pagine in un sol colpo, bello malloppone di pagine, che goduria!! :)Poi sulla qualità uguale produttivit? è un discorso infinito. Io ho cercato spesso di dire "meglio poco ma buono". In fondo nei famosissimi e famigerati e mai dimenticati anni del grande G. L. Bonelli uscivano solo dodici Tex l'anno, c'era un solo sceneggiatore e si era tutti felici. Mi sbaglio? Erano bei tempi quelli ;)Ora i curatori di Tex devono far conto su due problemi apparenti. Primo: saziare i lettori insaziabili; Secondo: cercare di infoltire lo staff di disegnatori che riescano a disegnare storie così lunghe in lassi di tempo brevi. Che fare? Ma aumentare la periodicità no!! ^^ Da annuale il maxi "lo famo" semestrale. E i conti non tornano e se non tornano cosa faremo... il succo ?: un cambio ci sarà. Nel formato, negli autori, nei disegnatori se no non si va avanti. La serie rischia di sforare e ci ritroveremo questi odiosi pachiderma nelle edicole italiane ogni sei mesi? Ohib?, Borden pensaci te fa qualcosa... Beh scherzi a parte penso che qualcosa bolle in pentola e non ci resta che aspettare i prossimi due anni per capire il destino dei maxi che, per tornare al succo del topic, sono di certo utili e meritano la loro sopravvivenza nelle edicole, ma nel modo giusto.

  15. a me non ha mai esaltato... lo stile grafico del Maestro Kubert è fuori discussione ma la storia non mi è mai piaciuta... rimpiango le storie in solitaria scritte dal grande Nolitta... certo Nizzi si dimostra abile nel confezionare una vicenda ricca di Tex spara, Tex cattura, Tex ammazza, Tex fa a pugni con due e tre avversari ma manca proprio quel pathos... parere mio comunque.

  16. la storia breve può farci vedere lati diversi di Tex... magari in sessanta pagine l'autore può mostrarci il ranger ale prese con i problemi nella riserva, o il suo rapporto con la natura selvaggia... senza dover per questo allungare il brodo per centinai di pagine... come in tutte le cose è lo stile che differenzia... io comincerei con una storia breve dove il nostro eroe fa visita a un vecchio Dinamite, oppure che si rechi dove esso sia sepolto e racconti a Kit e agli altri di come il suo amato cavallo abbia concluso, magari con un gesto eroico, la sua vita cavallina :)Poi naturalmente le storie lunghe sono le preferite di tutti ma come possiamo giudicare se non leggiamo e tastiamo con mano storia e disegni? infatti Sam la news!!! :D

  17. Carlo dici obbrobrio ma io non penso ci sia niente di tale. Allora mi spiego meglio spero per l'ultima volta. Chi crea storie deve lavorare serenamente. So cosa vuol dire scrivere e non mi voglio dilungare sul processo creativo. Ora, uno può leggere tutte le storie che vuole e, belle o brutte che siano, farsele bastare. Ognuno ha i suoi palati. Non dico che i maxi non devono uscire. Anzi, se hai letto non ho parlato della qualità o meno delle storie. Molti di essi, come quello di Boselli, o Manfredi e Berardi, li ritengo capolavori. Mi chiedevo se sia giusto mettere in cantiere storie così lunghe quando invece agli autori potrebbe essere richiesto una attenzione più "marcata" alla serie madre. Per anni vi siete lamentati della scarsit? di pathos nella serie non mi dire che non è così. Per anni Nizzi è stato bersagliato come il male in Tex. Questo accade quando comincia a venire meno l'entusiasmo. Ora gli sceneggiatori devono sempre scrivere storie buone e accettabili, ci mancherebbe. Magari nel mio ragionamento tu non hai colto il mio punto di vista. Vedi la serie di Mister No che fine ha fatto dopo anni di noia. A me piaceva lo stesso ma la qualità era quel che era nonostante a scriverla fossero ottimi professionisti. Perchè Sergio volette farla finita per non immiserire la qualità con storie ormai prive di anima. E con Tex non accadr? mai perchè Tex vende, e lo sappiamo, però io preferisco che un autore invece di sfornare centinaia e centinai di pagine l'anno ne scriva di meno ma migliori. Se poi è un grande come ad esempio il Borden ben venga. Ma non sono tutti grandi diciamocelo... quindi il nocciolo del mio obbrobrio era questo: preferisco leggere una due o tre storie all'anno che siano davvero belle nella serie madre che avere un maxi riempitivo. Tutto qua Io leggo Tex da quando avevo sei anni. Dopo 24 anni di letture posso dire che sono più contento di leggere storie belle che storie mediocri. Mi annoiano e mi stancano ma è la mia opinione di lettore e fruitore. Tex e Tex e come molti dicono allora meglio che si concentrino di più sui maxi e io ne sarà più che felice ma graficamente per il formato che esso impone difficilmente vedremo grandi firme... Ymalpas ha ragione anche sul concetto disegnatori. Diciamocelo, non dirottano mai un Ticci o un Civitelli sul maxi perchè Carlo? Perchè la serie madre è pur sempre la serie madre. Il maxi è una serie per gli insaziabili di Tex ed è giusto che sia così ed è giusto che si tenti di migliorarne la qualità o cambiare con storie brevi e di diversi autori. Ma lo faranno per il maxi e anche tu devi essere del parere che gli sforzi di Bonelli e company siano evidentemente concentrati sulla pubblicazione estiva del color come una volta si spingeva sui Texoni. Tutto qua. ah Carlo se hai letto ho scritto "pardon color": mi ero già corretto io ;) ma tu non te ne sei accorto :D

  18. le storie brevi... dunque Tex quando usc? nel '48 ospitava storie che si articolavano in trenta o cinquanta pagine... storie con poche strisce... altri tempi che definirei eroici. E oggià Cioè stanotte? Beh io sono per il "sè" ok storie brevi. Magari spazio a schemi innovativi a disegnatori come Serpieri (penso con rammarico al compianto Moebius) e altri... storie brevi non significa storie non di qualità. Per Sam: perchè domani? Ma dove la posterai questa newsè Cattivo e ora chi dorme :bisonte::)

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