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TWF - Tex Willer Forum

Ulzana

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Messaggi pubblicato da Ulzana

  1. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Mister P dice:

    A proposito, l'intervista a GLB, che penso conosciate più o meno tutti, fatta da Mollica nel 1988 di cui vi parlavo:

     

     

    Ah, il mitico Bonelli! Questa intervista la conoscevo. 

     

    Per quanto riguarda Il Medaglione Spagnolo... perdonatemi, è un discorso affettivo, non riesco a giudicarla "male" questa storia e forse sono l'unico suo difensore... cioè, sono consapevole che non sia un capolavoro, nemmeno un'ottima storia, però ci sono affezionato assai 

  2. La tua ironia non attacca, Diablero, soprattutto con me. Nel suo libro, Guida alla fantascienza, Asimov parla che nelle fanzine degli anni Trenta gli aficionados di science fiction disquisivano caparbiamente su astronavi e androidi per mesi interi, fino al punto di raggiungere livelli di puntigliosità che avrebbero messo a dura prova la pazienza di Giobbe. Insomma, lui parlava degli antenati dei simpatici nerd visti nella sit comedy The Big Bang Theory. Questo per dire che io non ho proprio l'intenzione di continuare per altre quindici pagine nel parlare di come avrebbe agito Tex, di come Tex non si fa mai trattare da fesso, delle mutande, e bla bla bla bla bla. Si capisce, e chi ha letto il mio post precedente l'avrà sicuramente capito, che mi basavo su quanto orchestrato da Nizzi per quella SEQUENZA specifica. Non entro nel merito, non dico che doveva agire diversamente o modificare, oppure SE utilizzare o no un ostaggio. Era, quella di Nizzi, una scelta narrativa, e, come ha confermato il Bos, una scelta plausibile e tale resta, ossia: Tex che FINGE e fa la COMMEDIA. E' un espediente utilizzato nella fiction, nei film, nelle serie televisive: l'eroe minimizza perché impossibilitato, momentaneamente, nell'agire, e si ritira per poi intervenire massicciamente in seguito. Nizzi poteva agire diversamente? Certo. Ma mi chiedo: decidi TU? Rispondo io: NO. E sei stato libero di esprimere la tua opinione (alleluia). E ancora: Boselli ha convalidato la sequenza incriminata. Insomma, non gliel'ha fatta riscrivere a Nizzi, ergo l'ha ritenuta idonea, quindi per lui andava bene. Non me lo vedo Mauro tergiversare e farsi dei problemi. Credo che avrebbe di certo fatto modificare a Nizzi quella scena, gli avrebbe detto di correggere il tiro se essa minava alla integrità del personaggio e alla sua storicità, ma non l'ha fatto. E' un dato di fatto INOPPUGNABILE che dimostra che nessuno ha ragione. SOLO il curatore.

     

     Però tu continui e perseveri perché ci vuoi dire che:

     

    - Nizzi non sa sceneggiare

    - Nizzi deride Tex mettendolo in scene surreali (della serie "slacciamolo il cinturone")

     

    L'hai detto? Amen. Perciò sarebbe bello che Nizzi intervenisse. Così potrebbe spiegare le sue scelte. Sarebbe democratico e bello.

     

    Ah, tu scrivi: 

     

    E sì, specialmente se non si ha chiaro cos'è una storia, e il fatto che sono create dagli sceneggiatori....

     

    Innanzitutto, quei quattro puntini sospensivi gridano vendetta (ma ti sarà scappato, però visto che fai le pulci a Nizzi, consentimi di farle a te 😁). Comunque non entro nel merito di questa tua affermazione perché non è argomento del topic. Sii rispettoso,  amigo, visto che qualche post precedente mi hai fatto la verginella che in questo forum non rispettano abbastanza la TUA opinione...  

    • +1 3
  3. <span style="color:red;">18 ore fa</span>, Letizia dice:

    Ipotesi accettabilissima, specialmente se arriva dal miglior conoscitore di Tex.

    Come dire che è lo stesso Tex che spiega il proprio comportamento.

    Non voglio assolutamente contestare nulla ed esprimo solo un mio parere che non ha certo la presunzione di essere né giusto né l'unico plausibile.

    Per mangiare la foglia, non dico che i cattivi avrebbero dovuto avere l'intelligenza di Borden, ma almeno un QI intorno a 50.

    Dubito fortemente che questi cattivi potessero sospettare qualcosa a meno che Tex non avesse minacciato: "te lo do io il silenzio, beccaccione".😜

     

    Tu, Letizia, così come Diablero e gli altri DIMENTICATE sempre l'ostaggio. Ora, intendiamoci, Tex è abile, può avere ragione di quattro rubagalline, non è in discussione questo, ma se c'è di mezzo un OSTAGGIO che può morire durante un conflitto a fuoco, GIOCOFORZA Tex, che non è un pirla, valuta la situazione e agisce di conseguenza. Non si trovava nella prateria, in un contesto all'aperto, questo pure ve lo dimenticate. Inoltre, si deve considerare che, sul battello, c'erano anche altri banditi, e che c'erano dei passeggeri, un conflitto a fuoco avrebbe scatenato ripercussioni spiacevoli sulla incolumità di qualche innocente. Per questo Tex e gli altri agiscono nel silenzio, eliminando i banditi uno alla volta, senza colpo ferire... mo lasciamo sta le mutande e il Tex canonico di cui parla Diablero, che proprio non c'entra NULLA.

     

    Il punto è che non si diventa sceneggiatori dalla sera alla mattina, ragazzi... dai. Abbiate pietà.

  4. Just now, Loriano Lorenzutti dice:

    Sinceramente, tu al suo posto lo faresti?

     

    Guarda, dipende... certamente potrei decidere di difendere le mie scelte narrative coi denti. Almeno questo. 

    <span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Diablero dice:

     

    Non esiste solo internet, se si vuole parlare con Nizzi di questi aspetti delle sue storie lo si incontra facilmente (o almeno, lo si incontrava facilmente, prima che questa dannata pandemia facesse annullare tutte le mostre di fumetti...) alla mostra di Reggio, per esempio.  Le mie rimostranze sull'aspetto "Tex che si slaccia il cinturone" delle sue storie gliele ho già fatte di persona, e di persona ho sentito le sue risposte. (ma di questo ne ho già parlato in altri topic)

     

    Di persona ci possiamo dire tutto, quello che si scrive in un forum rimane scolpito. E chi entra in questo topic e legge alcuni interventi si farà un'idea di NIzzi forse sbagliata, quindi per me sarebbe interessante e liberale vederlo difendersi.

     

    Tornando alla scena incriminata: premesso che a me Tex piace spavaldo e che non si fa mettere le pigne in testa da nessuno, però questa scena non si poteva gestire diversamente perché l'errore, se di errore vogliamo parlare, sta a monte: perché mai Tex esce disarmato? Ora, è accaduto che sia uscito disarmato perché l'autore ha voluto costruire la sua trama in questo modo. Rifletti, adesso. Tex è DISARMATO e con quattro colti puntate nella capoccia. Più un ostaggio che,  qualora nascesse una sparatoria, potrebbe venire UCCISO. Poi vogliamo farci le pippe sulle nizzate e sulle mutande, prego... ma ricordati che uno sceneggiatore non sta scrivendo SUPERMAN. Tex è un uomo in gamba, un infallibile tiratore, ma ci sono dei momenti che possono essere gestiti anche come ha fatto Nizzi. Bos ha approvato, quindi dove sta il problema? La "sottomissione" apparente di Tex ha infastidito pure me, leggendola, però poi l'ho accettata perché funzionale alla dinamica della scena e degli eventi che si sono susseguiti.

     

     

  5. Un Nizzi "alternativo"? Leggete Jimmy e Juanita, storia di Nick Raider... e altri episodi scritti per questa serie. In molti casi troverete un approfondimento più psicologico dei temi trattati, un utilizzo della sceneggiatura, nel caso citato, "alla Berardi", per dire. Poi Nizzi per anni è stato un memorabile autore di storie brevi per Il Giornalino e Corriere dei Ragazzi, oltre che adattatore di romanzi a fumetti. Leggendo sto topic pare che Nizzi sia l'ultimo degli scribacchini... e dai!

     

    Da lettore di Tex, apprezzo le storie di Nizzi perché mi intrattengono nel modo giusto. Le sue storie migliori si lasciano leggere, quelle peggiori no. Su facebook, intendiamoci che non fa testo però sono dati, Un capestro per Kit e La rupe del diavolo hanno ricevuto commenti buoni e di elogio. Segno che è un autore che piace. Poi qua siamo, anzi siete, per carità, liberi di discutere su questo autore, ma alla Bonelli conta questo.

     

     

    Just now, Letizia dice:

    Concordo pienamente.

    E non solo per GLB ma soprattutto per Martina che ritengo in assoluto il miglior autore di fumetti.

    Pecos Bill è un perfetto capolavoro e Oklahoma lo segue a ruota.

    E "L'inferno di Topolino"?

    Non esiste l'eguale.

    Si persi che Disney in persona nel 1949 permise a Martina di firmare la sua opera, caso unico per moltissimi anni nella produzione Diney.

     

     Giusto. GLB ha adatto perfino la Bibbia a fumetti, per dire... ;)

  6. Tex cambia pure idea... quando gli eventi sono tragici.

     

    Un esempio? In Il Giuramento prima di entrare nella riserva Navajo, interroga a modo suo uno dei mascalzoni coinvolti nel piano di Brennan e Teller. Lo sbatacchia di brutto, una di quelle lezioni da ricordarsi per tutta la vita. In cambio della sua confessione, Tex lo lascia libero. POI entrando nella riserva scopre la moglie morta. Naturalmente giura vendetta davanti alla sua tomba (e a noi piace sta cosa), per poi dare ordine ai suoi navajos di rintracciare l'uomo che aveva lasciato andare e di farlo fuori. In pratica Tex ordina un omicidio, verrebbe meno alla sua parola, ma è un caso eccezionale. E ci sta. Nel senso, che in quel momento lui è un uomo infuriato e vendicativo. E' interessante (per me) perché dimostra quanto un personaggio dei fumetti abbia reazioni umane. Sono, come nel caso del finale di Fuga da Anderville, sempre situazioni limite ed eccezionali, perché Tex non uccide mai nessuno senza che abbia possibilità di difendersi, e né lo fa a sangue freddo... però la vendetta è vendetta

  7. Certo che la gara tra sceneggiatori... potreste risparmiarcela. Ve lo dico con molta simpatia. State trasformando questo topic in quello del calcio, dove Cristiano Ronaldo è meglio di Messi, però dai, vuoi mettere Maradona... vabbeh Maradona è fuori contesto... ognuno hai i suoi gusti e i suoi modi di valutare le storie, quindi non se ne esce da questa storia... voglio dire, chi pensa che Nizzi sia uno dei migliori sceneggiatori visti all'opera su Tex non cambierà di certo idea. Così chi pensa che Berardi sia il numero uno. Che poi il numero uno c'è in Alan Ford 😆

     

    Il più grande di tutti sapete chi era? Giovanni Luigi Bonelli. E ho detto tutto, come direbbe Peppino De Filippo. E sono sicuro che Nizzi, Boselli e gli altri sarebbero d'accordo. Senza GLB noi non staremmo neanche a parlare di fumetti in Italia. 

     

     

     

     

     

     

  8.  

    In realtà Valanga D'acqua è sì la storia d'esordio di Nizzi, ma NON la prima che scrisse. Il ritorno del Carnicero è la prima sceneggiatura firmata da Claudio, ma uscì in seguito.

     

     

     

  9. Nizzi ha il MESTIERE. Non possiede l'ampiezza di vedute, la capacità di variare situazioni e temi,  di osare, e nemmeno la cultura specialistica del genere western che ha Boselli, ma signori... che mestiere! Leggete Un capestro per Kit o quella uscita nei mesi scorsi sulla regolare disegnata da Filippucci... notate come gestisca ogni scena, il controllo dei dialoghi, come tutto sia dannatamente fluido. Scrivere Tex non è affatto facile, e se a ottant'anni suonati è stato richiamato in sella, qualcosa deve pur significare!

     

    E ricordo che Nizzi  ha scritto anche molti impareggiabili Nick Raider, e migliaia, migliaia di storie per Giornalino, Corriere dei Piccoli, riduzione di romanzi... spesso è stato trattato come l'ultimo dei principianti perché, innegabile, ha scritto diverse storie non riuscite... però si è esagerato con lui. Bisogna prenderne atto.

     

     

  10. Ed è un detto che condivido.

     

    Però voglio dire una cosa: il discorso aumento prezzo coincide sempre sul tema giovani e lettura.

     

    Ora, sinceramente, capisco i dilemmi, la crisi, i soldi che sono sempre più pochi, la disoccupazione imperante, i problemi sociali e sanitari che stiamo vivendo... però, francamente, c'è poco di cui discutere. Se i fumetti vendono di meno, i costi aumentano. Di contro, le serie chiudono. Se il Texone è aumentato, significa che le spese erano maggiori e i guadagni che la casa editrice percepiva non le consentivano di mantenere quel prezzo inalterato. Cosa fare? Lamentarsi, ma poi? Pochi spiccioli in più non cambiano la vita a nessuno, altro che pizze. Non facciamo gli ipocriti. Il punto è che l'aumento prezzi dà fastidio perché molti lettori pensano al fumetto come a un prodotto di consumo che deve costare per forza poco. Perché massificato. Perché Tex ha SEMPRE venduto, e vende, abbastanza, da garantire la cuccagna. Ma se vediamo quanto realmente costa un fumetto di duecentoventi e passa pagine, la smetteremmo subito di riempire questo topic. Nonostante ciò, a ogni aumento di prezzo, si tirano SEMPRE gli stessi discorsi. Ripeto, un conto è lamentarsi della qualità, cosa che non potrei mai obiettare, altro per i prezzi. Perché poi conosco fumatori che sbuffano quando le sigarette aumentano, però non smettono di comprarle. Prendete allora la lettura come un VIZIO. Una DIPENDENZA. Ed è paradossale in un periodo come questo, dove si producono MOLTI più fumetti rispetto agli anni Ottanta e Novanta, la Bonelli faccia fatica a portare una nuova collana sulle trentamila copie. Anzi, è puramente utopico. Però le serie nuove escono, idem le proposte editoriali, sempre in aumento, buone o cattive che siano. E se la situazione non cambierà, se la lettura non tornerà una priorità e un vizio anche per i più giovani, i nostri amati fumetti diventeranno un prodotto di nicchia. Aumenteranno ancora e a noi non resta che prenderne atto. Se no smettiamo di comprarli e non lamentiamoci più.

     

    Forse, anche smetterla di piangerci addosso, può essere un esempio per le nuove generazioni. 

  11. <span style="color:red;">21 ore fa</span>, Letizia dice:

    Ma dove sta andando il mondo?

    Siamo noi che dovremmo dare speranza a loro e invece è il contrario.

    Quale speranza possiamo chiedere se restituiamo loro un mondo così?

    Sì, restituiamo, perché il mondo non è il nostro, sono i nostri figli che ce lo hanno prestato e noi dovremmo restituirlo migliore di come lo abbiamo ricevuto.

    E' un po' poco e soprattutto è in ritardo, ma vi chiediamo scusa, ragazzi.

     

     

     

    Ti quoto. 

  12. Mauro, quando mio padre nella Napoli del dopoguerra non aveva i soldi per mangiare, lui e altri bambini andavano nelle pizzerie a mangiare il "cornicione" che, di solito, i signori non mangiavano, lasciandolo nel piatto per loro. Forse per questo la Margherita napoletana, per tradizione, deve essere più nutriente. Non credo gommosa,  ma di certo non è sottile come le pizze di altre regioni. Ma i gusti sono gusti.

     

    Tornando al prezzo dei Texoni. Beh, è una testata "particolare", nel senso che tutti i giganti sono scomparsi dalle edicole, anche quello di Dylan, perché non garantivano lauti guadagni dal punto di vista editoriale. Gli aumenti non piacciono a nessuno, ma si vede che i costi aumentano per queste collane e se vogliamo leggere volumi simili bisogna adeguare il portafoglio. Il Texone è l'equivalente di due Tex e qualche pagina... aggiungiamoci il formato più grande, i vari redazionali interni ed ecco che penso sia un prezzo congruo. Insomma, non mi lamenterei. Discorso diverso sull'anteprima a Lucca. Lì pure a me non è piaciuta sta cosa. Il Texone doveva uscire PRIMA nelle edicole. Ma qui non c'entra il Bos, ma i caporioni dei piani alti... è andata così, amen.

  13. <span style="color:red;">20 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

    Storia anomala che dimostra proprio in pieno come GLB seguisse il proprio estro e che per lui scrvere Tex non fosse l'applicazione di una formula. i lettori ne sarebbero rimasti sconcertati? Non poteva fregargliene di meno e per me faceva bene.:P

    La storia è tutto un omaggio ad un certo tipo di film di fantascienza degli anni 50., in particolare quelli di Jack Arnold.  Ne ricordo uno, "La meteora infernale" del 1957,  in cui un meteorite cade in California. A contatto con l'acqua comincia a crescere ed a moltiplicarsi in maniera incontrollata pietrificando qualunque essere incontri sul suo cammino. Le rocce aliene sembrano inarrestabili ma alla fine   si scopre casualmente  che una soluzione di acqua e sale è in grado di scioglerle e così sono distrutte.

    A mio parere, GLB ha preso spunto proprio da questo film.

    Per la crona, a me è piaciuta parecchio.

     

     

    Credo pure io abbia usato il vecchio Jack come fonte di ispirazione, d'altronde GLB non nascose mai la sua predilezione per l'autore del Martin Eden e altri capolavori.

    Penso anche che le sequenze con le sperimentazioni del Morisco in questa storia siano proprio ben fatte, e danno al lettore quel giusto connubio tra fascinazione e mistero.

    Letteri sempre all'altezza, soprattutto in questo periodo.

  14. <span style="color:red;">4 ore fa</span>, max70 dice:

    Edizione sicuramente stupenda, ma che per me, potrà rimanere tranquillamente in libreria.

     

    Mi sono un po' stancato di essere spremuto dalla SBE.

     

    Per quanto mi riguarda, aspetterò tranquillamente l'uscita nella serie dei TEXONI. E dal lontano 2002 (mi sembra più o meno quella la data in cui venne annunciato il TEXONE di Villa)i, uno o due anni in più non faranno alcuna differenza.

     

    Mica ti obbligano. Spremuto non penso sia il termine da usare.

    Il Texone in edicola dovrebbe uscire in giugno, invece lo anticipano (penso fine novembre, poi si vedrà). Chi c'ha i dindini se lo compra in edizione speciale, gli altri aspettano quella normale. 

  15. On 9/9/2019 at 20:28, Carlo Monni dice:

    Posso azzardare un'ipotesi, per quello che può valere? Che la casa editrice volesse sfruttare il boom degli eroi ragazzini che c'era all'epoca è indubbio, tanto è vero che per anni Kit è costantemente presente ed è un vero e proprio coprotagonista.

    Le vendite non c'entrano niente.Anche se Tex vendeva meno di Miki, Blek e altri, erano comunque in costante ascesa e Kit era abbastanza popolare, tanto che nel 1958 gli si voleva dedicare una serie sua, progetto che venne accantonato presumibilmente perché Sergio Bonelli preferì accettare la proposta del Piccolo Ranger di Andrea Lavezzolo che era un personaggio di eroe ragazzino che era comunque diverso dal modello Willer.

    Se ci fate caso, proprioa partire da storie  del 1958, e precisamente dalla storia di esordio di Pat Mac Ryan, Kit sparisce per un po' . Il motivo è proprio che la coppia Kit Willer/Tiger avrebbe dovuto avere avventure sue e ricompaiono solo quando il progetto della loro serie viene accantonato. Il ridimensionamento avviene presumibilmente perché l'onda degli eroi ragazzini sta cominciando a rifluire ma nelle storie successive e fino a tutti i primi anni 70 Kit continua a svolgere un ruolo rilevante e le storie con il quartetto al completo sono la maggioranza, segno che Nizzi ha torto ovvero il problema è suo non del personaggio 

    Poiché, però, non si butta via nulla, parte delle idee che aveva avuto per la prima storia di Kit Willer, G.L. Bonelli  le riutilizzò qualche anno dopo per la sua seconda storia canadese: "La bufera"

     

    Sul discorso Kit mi trovo d'accordo, salvo alcune considerazioni brevissime. Vero, il figlio di Tex compare di meno nelle storie post esordio di Pat, salvo quel capolavoro che è "Le terre dell'Abisso". E aggiungo che, nella storia "Il Lago Scarlatto", GLB dedica un numero a striscia quasi interamente a Kit Willer ("Kit è in pericolo", dove Tex appare solo nelle ultime due vignette). Sempre nello stesso albo, c'è "Il totem dei Mohicani", dove addirittura non compaiono né Tex né Kit per tutte e trentadue le pagine, un caso divertente. Immagino un nuovo lettore che quella settimana acquista l'albo, lo legge, e vede che l'eroe non appare... curioso, certo, ma poteva capitare nell'economia della storia. 

     

    Poi potremmo citare "Pony Express", dove la prima parte della storia di GLB e Muzzi ha per protagonista SOLO Kit.

     

    Per quanto riguarda Nizzi, sappiamo che lui predilige la coppia Tex-Carson, però in "Morte di un amico" e "L'Uomo senza passato", dà spazio a Kit, idem nel texone "I predoni del deserto". Forse avrebbe potuto e dovuto farlo evolvere di più, questo sì.

  16. <span style="color:red;">13 ore fa</span>, Cactus Pete dice:

    Che ci fa Boselli in Giappone? È pieno di radiazioni lì...

    Guarda che il Giappone mica è Fukushima... 

    On 16/8/2019 at 16:37, Mister P dice:

    Chissà se mai riuscirò ad andarci io.

     

    Idem... un giorno ci spero

  17. On 8/8/2019 at 02:05, Giosafatte s'è rasato dice:

    Credo che voi mi stiate insultando, a questo punto. Io non sono ne un troll ne un predicatore morale che un Tex non Tex.

     

    Sto soltanto dando un pensiero critico della serie in generale, una mia personale opinione. Che voi poi non lo condividiate p un altro discorso, rispetto la vostra opinione. Ma che si venga ad accusarmi di trollare solo per questo, direi che siamo proprio fuori strada.

     

     

    Prima di tutto, son ben conscio che è un fumetto, un opera di fantasia. Vorrei anche ricordarti che i mondi fantastici di fumetti, libri, film, serie TV e così via, prendono spesso ispirazione dalla realtà in cui viviamo, a volte a divenendo addirittura uno specchio (a volte grottesco, a volte più veritiero) di essa. Tex come fumetto è molto più legato alla realtà (seppur passata) di molti altri più conosciuti, come appunto i supereroi Marvel e DC. Quindi non vedo cosa ci sia di strano se il personaggio si ponga uno o due dilemmi o sia conscio dei propri difetti. Non si tratta di renderlo più drammatico di quello che è, soltanto di renderlo più veritiero, il che non deve per forza portare a uno stravolgimento del personaggio, ma anzi dovrebbe rafforzarlo.

     

    Ti applaudo poi per aver tirato fuori che i poliziotti dovrebbero sparare a criminali in fuga da una rapina; forse hai dimenticato che oggi giorno a nessun poliziotto è permesso di sparare, se non in casi di estrema autodifesa, come quando il criminale spara a lui. E malgrado ciò, in alcuni paesi americani come la California, molti neri sono vittime di episode brutali con la polizia, o vengono sparati da loro per non aver fatto niente, e il poliziotto in questione tira in ballo che lui stava per tirare fuori una pistola, anche quando non è vero. Per non parlare del G8 del 2001...

     

    Quindi per favore, non tirare in ballo cose sgradevoli come queste, sopratutto quando sostieni che stiamo parlando di un fumetto di pura fantasia.

     

    Ok, non sei un troll... 

     

    Ma cose sgradevoli quali? I poliziotti sparano erano riferito al fatto che Tex è comunque un ranger, anche se non in servizio attivo, quindi sotto un certo punto di vista agisce nei limiti (e spesso li sorpassa) delle leggi costituite. E' normale che LUI spari ai criminali, in un contesto storico in cui si faceva (vatti a leggere le cronache western di quel periodo). Ti ripeto, sei tu che fai domande assurde e arzigogolate... Tex spara e ammazza, che dobbiamo fare? Crearci pipponi mentali? Certo, facciamolo, ma gli autori, cioè chi scrive le storie, questi problemi non può proprio crearseli. In un contesto di fantasia (e te lo ripeto ancora: FANTASIA) ci sta che i cattivi muoiono, vengono ammazzati eccetera. Non per sadismo o crudeltà fine a se stessa, ma per ESIGENZA narrativa. Se non capisci questo non so più che altro aggiungere.

     

    Stan Lee ha fatto quello cui tu auspichi. Ma i supereroi sono una cosa, Tex è un'altra. Questo è tutto, per me discorso chiuso. Rimani pure nelle tue personali considerazioni, per carità.

    • Grazie (+1) 1
  18. <span style="color:red;">5 ore fa</span>, Giosafatte s'è rasato dice:

    Uccidere persone è da fuorilegge. Non ha importanza che se lo meritino o no, non è compito dell'individuo decidere chi deve vivere o chi meno. Se è lo stato a decidere, cosa comunque sbagliata al giorno d'oggi, ma all'epoca in qui è ambientato il fumetto lo fa perchè le persone non diventino tutte giustizieri, o la situazione sarebbe fuori controllo.

     

    Per Tex tutto questo ha senso perchè lui non crede nel governo, vede la corruzione dovunque lui vada, la legge e la moralità imposta dallo stato sono inefficenti perciò lui segue l'unica legge che per lui vale; occhio per occhio, dente per dente. Giustiziere o no, è sempre un fuorilegge con la stella da ranger. Io, di nuovo, non intendo vederlo diverso, solo più conscio delle proprie azioni, più maturo.

     

    Finora, le storie che o letto, poche o meno, hanno sempre mostrato Tex scusato e osannato per le proprie azioni; chi lo critica o non è d'accordo con lui si rivela alla fine dalla parte del crimine. Per questo dico che la serie pretende ancora oggi di rappresentare Tex come esempio morale da seguire, invece che come personaggio con pregi e difetti. E lui ce li ha, non importa quanto il fumetto o voi insistiate a dire che lui è puro e perfetto, lui ce li ha e dovrebbe essere più conscio di essi.

     

    Stai applicando valori etici e morali a un fumetto. Cioè, a storie di FANTASIA.

    Sei partito dalle troppe sparatorie, ai villain poco caratterizzati, per passare a altro, al Tex che dovrebbe essere conscio dei suoi difetti...

     

    Tex non è un esempio, non deve esserlo, non vuole esserlo, qui sta il grande equivoco in cui cadi. 

    Poi, che a noi lettori, piaccia che lui faccia volare dalla finestra un cattivo, o che riempia di botte un farabutto o il politico arrogante... concedicelo.

    Dici una grossa sciocchezza, perdonami, sul fatto che uccidere persone è da fuorilegge... quindi se un poliziotto durante una rapina spara a un criminale, il poliziotto è un fuorilegge? Dai, per favore, fai confusione o stai trollando (ne sono sempre più che convinto). Che poi Tex non è nemmeno un ranger in servizio attivo, se proprio dobbiamo fare i pignoli... 

     

    Tex è già MATURO. I dubbi esistenziali non può averli e non gioverebbero alle storie, vatti a leggere i fumetti Marvel se cerchi questo. Non può dire "oddio, ho fatto bene a riempire di botte quell'energumeno?" oppure "mmm, forse non dovevo uccidere quei criminali, avranno pur sempre una famiglia". Sono cose che nelle storie e nel contesto texiano non hanno senso. Nessuno insiste a dire che Tex sia puro e perfetto... insomma, ti abbiamo risposto. Io termino qui i miei interventi perché sento puzza di trollaggio.

     

     

     

     

     

     

  19. 5 ore fa, Giosafatte s'è rasato dice:

     

    Beh, dillo al tipo a qui lui ha volutamente mentito che avrebbe avuto salva la vita, solo poi essere ucciso dai Navajo. O a quello Tex ha massacrato di botte quando poteva semplicemente metterli una pallottola in testa, ma invece aveva bisogno di picchiare qualcuno per sfogare la rabbia.

     

    Ma cosa dici... Tex non gli mente. NON SA che sua moglie è morta. Gli consente di andar via, certo, ma poi cambia tutto quando apprende che Lilyth è morta. E si vendica, diventa giustiziere assoluto. Ed è pertinente.

     

    Sugli interrogatori... stai prendendo una cantonata: Tex utilizza certi sistemi per carpire informazioni, ma dove sta scritto che deve ammazzare tutti per sfogare la rabbia? Ma stai psicanalizzando un eroe di fumetti per caso? 

     

    Poi se ci stai trollando tutti... ok, ma io mi tiro fuori dal gioco. Perché esistono settant'anni di storie, vattele a leggere e poi torni qui e ci confrontiamo... 

  20. 29 minuti fa, Giosafatte s'è rasato dice:

    Da questa logica, sembra che una storia d'amore dovrebbe avere qualcuno muoia se non è divertente xD. Si può fare storie d'azione senza avere migliaia di morti alla fine, credimi. Solo che è difficile da immaginare, perchè siamo così abituati a vedere storie in cui qualcuno muore, che ci è difficile immaginarla.

     

    Ma non è logica, è conseguenza: in duecento pagine il povero sceneggiatore che deve mettere? Se gli levi la possibilità di far crivellare qualcuno, si perde tutto! E il lettore si annoia! Non è che uno auspica alle scene tipo Rambo però... poi non è nemmeno vero che ci sono sempre carneficine... me ne ricordo un paio di epiche: Tragico Assedio, di GLB e Galep, e il finale de Gli Invincibili, di Boselli e Marcello. Poi nelle altre decine e decine di avventure non è che avvengano queste carneficine... 

     

    Tu scrivi:

    hai citato proprio la storia in cui Tex eroe e giustiziere proprio non è xD. Tex non ha nessuno da salvare lì, dato che sua moglie e molti altri indiani sono già stati decimati dal vaiolo. Ciò che Tex e gli altri Navajo vogliono è vendetta. Tex in quella storia è un'anti-eroe per eccellenza, lui agisce perchè vuole il sangue dei colpevoli.

     

    ..e perchè Tex no? Cioè c'è forse scritto da aulche parte che Tex non può avere storie così. Io penso invece che avendo più storie del genere, Tex diventerebbe un fumetto più maturo, d'autore, invece che puro divertimento buono per spegnere il cervello. Non che ci sia male in quello, ma ho l'impressione che Tex sia rimasto fermo in quella fase per fin troppo tempo.

     

    Hai un concetto TUO dell'essere eroe. Intanto ne Il Giuramento ci sono altri indiani da salvare, per evitare che i Navajos vengano non solo sterminati ma anche DEPREDATI delle loro terre. Quindi è un eroe a prescindere perché si erge difensore di una classe in minoranza e va contro perfino all'esercito che vorrebbe impedirgli di entrare nella sua tribù, ma quale anti-eroe... e che voglia il sangue dei suoi nemici? Ci sta. E' un giustiziere, non un prete, ma nemmeno un sanguinario fine a se stesso e che si compiace dello spargere dolore...

     

    Ma allora leggiti Apache Kid... e poi parliamo del "Tex d'autore". Tex è Tex, ed è già maturo di per sé. E' perfetto per come deve essere. Quelli che vogliono cambiare Tex, devono prima levarsi dalla testa sta definizione "d'autore". Che poi uno sceneggiatore voglia crearsi (vedi El Muerto) un villain che non funga solo da avversario ma che abbia dietro una MOTIVAZIONE, ci sta. Pure Mefisto ha le sue, la Tigre Nera... mi sa che devi rileggere molti albi.

     

    Esiste Tex Willer, non Tex Parker

  21. <span style="color:red;">1 minuto fa</span>, Giosafatte s'è rasato dice:

     

    E questo è un'altra abitudine che il fumetto dovrebbe perdere; rappresentare criminali come esseri immondi, sia fuori che dentro, che non meritano la pietà del lettore. E' un vecchio trucco che cinema, serie tv e fumetti usano da anni, e penso sia sbagliato perchè nessuna persona, vera o fittizia che sia, è del tutto immonda. Anche uomini che si ono macchaiti di colpe per puro interesse personale, hanno sempre del bene nascosto da qualche parte...

     

    Ma ti ho risposto sopra... non è compito di Tex fare profili psicologici (leggiti Julia, ne resterai soddisfatto). Allora, che lato umano avrebbero quelli che portarono le coperte infettate di vaiolo alla tribù Navajos? Se vedi Tex in quel caso si erge a giustiziere e ne ha ben ragione. Risparmia la vita a un criminale che l'ha informato, salvo farlo uccidere dai suoi indiani dopo aver appurato l'entità del disastro che i Navajos hanno subito. Tex schizofrenico? No. Eroe e giustiziere.

     

    Ci sono molte storie in cui il nemico principale si pente e si redime, cui Tex risparmia la vita. Rileggiti (o leggi mi sembra di capire che tu non conosca bene la saga) i primi duecento albi e ne avrai testimonianza evidente.

     

    Per dubbi esistenziali e il "bene nascosto" (per usare le tue parole) anche nei cattivi... c'è il Dylan di Tiziano Sclavi. Ma anche molte storie di Mister No  Se ti piace il western di questo tipo vai su Ken Parker,

    E aggiungo, visto che parli di serie televisive che mostrano i cattivi solo come cattivi... Dexter l'hai mai visto? E' un cattivo, un serial killer, dai risvolti umani e che ammazza altri serial killer eppure uno prova molta empatia per lui... The Shield ci mostra poliziotti corrotti... ma umani e perfino cazzuti e simpatici pure loro. Breaking Bad esalta le gesta di un malato di cancro che spaccia anfetamine ma che ispira tanta pietà... che dire di Gomorra, in cui i cattivi diventano addirittura eroi, ma che pure hanno i loro pregi e le loro "simpatie"... penso che la televisione sia ormai lontana dallo stereotipo che indichi tu. 

  22. <span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Giosafatte s'è rasato dice:

    Quando si tratta do pistole e non di pugni, gli avversari vengono aizzati in modi più sottili; Tex e pards puntano pistole contro di loro, dicendo che devono arrendersi ora, o morire. Si tratta di pressione psicologica. Anche senza di questo però Tex e pards hanno mostrato l'abilità di sparare per disarmare senza alcun problema apparente (cosa non proprio realistica, ma vabbè). Perciò hanno sempre la scelta di sparare per non uccidere, se non rare occasioni; dunque quando sparano per uccidere lo fanno consciamente, per poi usare la scusa della legittima difesa solo quando è stato il malvivente a estrarre la pistola per primo.

     

    E non so te, ma leggendo alcune delle storie più recenti, come Schave Del Messico (non sò se è il titolo giusto ^^') e Il Ritorno di Proteus, ho sempre davanti Tex e pards comportarsi nella maniera descritta qui sopra. Magari dipende di storia in storia, ma in questo caso il fumetto peccherebbe di costistenza.

     

    Perdonami, ma tu vuoi levarci il divertimento di lettori!!! :lol:

     

    Scusami, ma è un falso problema quello che ti poni. Cioè, i dubbi esistenziali vanno bene per Nathan Never, magari Dylan Dog... ma Tex esclude questa cosa. Poi non si possono scrivere storie senza morti ammazzati, un po' come fare una frittata senza rompere le uova.  

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