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TWF - Tex Willer Forum

Leo

Ranchero
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Messaggi pubblicato da Leo

  1. La vignetta straordinaria con cui si chiude quell'immenso capolavoro che è Fuga da Anderville, conclusione eccezionale di una storia superlativa, vede Tex e Carson cavalcare tra i campi di cotone del Sud. Tex, perdente come mai prima, dopo aver starnazzato in una maniera non accettabile per i canoni texiani contro l'ignobile zio, che anni prima lo aveva fatto fesso in maniera ridicola, deve ora trangugiare il boccone amaro, e chiede al suo amico di sempre: "mi farai compagnia, Vecchio Cammello?"

     

    E Carson c'è. Se qua invece ve ne andate tutti, chi farà compagnia a noi? Volete lasciarci soli contro quell'essere notturno e mostruoso che si accompagnava a Mitla e che è risorto dalle sue ceneri per terrorizzare i sogni di poveri utenti di forum indifesi? :D

     

    Perdonate l'ironia, ma almeno sono tornato in topic, ho recuperato i toni iperbolici di tanti di noi (me incluso) utilizzati in questo topic (già mi mancavano) e, alla fine, ho fatto un appello affinché tutto venga preso con più filosofia e si resti insieme a dialogare sulla nostra comune passione. Chi se ne va, anche se capisco il bisogno di serenità che magari viene disatteso sul forum in occasione dei flames, ha sempre torto ;)

     

    Dai, amigos, non scherziamo. 

    <span style="color:red">19 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Su questi stessi argomenti ho litigato diverse volte anche con altri, con Leo ad esempio. Ma anche se non siamo d'accordo e a volte nella foga della discussione abbiamo trasceso, io Leo lo rispetto. perchè ribatte NELLA discussione, posso pensare che sbaglia, e accalorarmi nel dirlo, ma non ho mai pensato che fosse una persona scorretta.

     

    Ti ringrazio.

     

    Lo sai, ormai si è capito, che spesso non sopporto i tuoi toni professorali. Sei quello che mi fa, diciamo così, accalorare di più (eufemismo) perché sembri trattarci tutti da fessi. E in tutta franchezza non ti trovo equo con Nizzi. 

    Riconosco però la tua buona fede e l'immenso amore per il Tex di Glb, che ritieni l'unico Tex corretto, poi tradito da altri, e mi spiego con questo fortissimo sentimento il tuo fondamentalismo.

     

    Se non si parla di certi argomenti, in cui sfoderi una saccenza che qua dentro ha fatto incazzare tanti, sei un utente eccezionale. 

     

    Dovresti saperti limitare, come anche Valerio dovrebbe limitare le sue punzecchiature nei tuoi confronti. 

     

    Comunque, qui io sono cresciuto come lettore, non solo di Tex. Grazie a tanti di voi. Non mi impoverite andandovene.

    • +1 3
  2. <span style="color:red">7 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Vuoi davvero che commenti più storie di Nizzi? Non vi ho fatto arrabbiare abbastanza? :P

     

    Dio ce ne scampi!!! :P

     

    A parte gli scherzi, i contributi di Valerio non sono da troll, è ingeneroso giudicare così lo storico (ma che cosa è di preciso lo storico?) di un utente come lui. 

     

    Stavolta credo abbia sbagliato a reiterare la sua richiesta, cosa che può essere vista come provocatoria. 

     

    Però direi di finirla qui, come chiesto dallo stesso Borden. 

     

    <span style="color:red">10 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Fanno eccezione alcune storie che reputo OFFENSIVE per la memoria di GL Bonelli,

     

    Io capisco la tua buona fede e la tua volontà di difendere strenuamente Bonelli, ma la tua non è l'unica verità. Ce ne sono di diverse, ma tu non le vuoi vedere, sicuro come sei del tuo giudizio. Per me è un errore di presunzione, ma tant'è. Sempre con stima ;)

    • +1 1
  3. <span style="color:red">10 minuti fa</span>, Diablero dice:

     

    OK, congratulazioni, ma adesso la spiegate anche a me?  :lol:

     

    Cosa?

    <span style="color:red">12 minuti fa</span>, Letizia dice:

    Grazie mille.

    Tu non sai quanto ne sono felice.

    Il mio sogno?

    Veder pubblicati i miei racconti su Tex, anche quelli "insospettabili" su una collana a parte: "Le storie impossibili di Tex".

    Ma è solo un sogno.

     

    Ma visto che un sogno si è realizzato, chissà che non si realizzi anche quest'altro, prima o poi...

  4. <span style="color:red">19 minuti fa</span>, Diablero dice:

    P.S.:  Borden si era "allargato" di più in una risposta precedente. Non la cito come una cosa in contraddizione con quello che dice ora (non è in contraddizione, in entrambi i casi dice che è la storia migliore di Nizzi, mentre secondo me, sputtanato per sputtanato Tex, figuracce per figuracce, almeno la storia con Barbanera FA RIDERE e non fa incazzare tanto, e "rovina" solo un cattivo fra tanti, non una delle storie iconiche di Gl Bonelli), ma come un aggiunta che chiarisce come la pensa sulla "sconfitta" di Tex:

    https://texwiller.ch/index.php?/topic/5466-domande-a-mauro-boselli/&do=findComment&comment=156056

     

     

    Ma da curatore la pubblicherebbe. E lo farebbe senza quel retropensiero che tu gli hai attribuito nella tua tendenziosa traduzione :D

     

    <span style="color:red">6 minuti fa</span>, Letizia dice:

    Notizia meravigliosa che mi riempie il cuore di gioia.

    Non serve la mia firma, mi basta la soddisfazione di esser stata presa in considerazione (questa è una liberatoria a tutti gli effetti) e mi interessa scarsamente anche il fatto che compaia il mio nickname come coautrice del soggetto.

    Mi riempie di soddisfazione anche il tuo commento sulla mia versione di FDA che ti è piaciuta.

    Mi piacerebbe però, ma non è una richiesta, ricevere via PM un paio di immagini che custodirei gelosamente senza mostrare a nessuno, nemmeno alle persone a me più care, come d'altronde ho fatto per il soggetto.

    Grazie mille, con tutto il cuore.

    M.

     

     

    Letizia, congratulazioni! Sono felicissimo per te, perché immagino fosse un tuo sogno, visto che ti sei sempre dilettata a scrivere. Avrei solo un'ansia: la recensione di Diablero :D  (si scherza, Diablo ;) )

  5. <span style="color:red">39 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

    Il bello della storia é proprio che UNA VOLTA TANTO Tex viene sconfitto,che il cattivo la fa franca per vent  anni

    Non é texiano? vero ma ci puo' stare una volta ogni tanto

     

    abbiamo scritto contemporaneamente lo stesso concetto, più o meno.

  6. <span style="color:red">25 minuti fa</span>, Letizia dice:

    La prima, piccolissima, riguarda il sacrificio di Tom.

    Quando Tex si accorge delle intenzioni di Tom, senza se e senza ma torna indietro per toglierlo dai guai ma non fa in tempo e purtroppo lo vede cadere colpito a morte da una fucilata.

     

    Scena che non avrebbe perso in pathos, e sarebbe stata comunque bellissima. Nell'originale Tex sta tornando indietro, è Tom che gli fa capire che è tutto inutile. La grandezza sta anche nel riconoscere che la partita è persa. In una situazione disperata, la grandezza sta anche nel capire, nell'accettare, l'estremo sacrificio di un amico. Però d'accordo con te che la variante da te proposta sarebbe stata più texiana. 

     

    Sulla seconda modifica, non concordo. Sarebbe scrivere un'altra storia, può piacerti di più, può forse essere anche più texiana, ma a mio parere sarebbe meno bella. Ma al di là del mio e del tuo parere, sarebbe un'altra storia. Mentre Nizzi ha pensato allo zio malato di cancro, al rimorso, all'enigma insolubile, tutti elementi di fascino, per me. Poi, Diablero ha un bel dire che è un gialletto da due soldi, l'enigma per Tex (e per buona parte dei lettori) resta insoluto fino alla fine.

     

    <span style="color:red">31 minuti fa</span>, Letizia dice:

    Perché il cattivo deve pagare non può godersi le sue malefatte per venti anni venti.

     

    Ma il cattivo ha pagato. La foto dei due nipoti sulla sua scrivania, la tristezza della casa dai tempi della guerra. Tex lo dice, a un certo punto: la malattia che ha logorato lo zio in tutti quegli anni, non era certo il cancro, ma un'altra: il rimorso! Ed è forse più bello, anche se meno texiano, che il prezzo sia quello e non il solito conto saldato da Tex. Questa storia sacrifica un po' Tex, è indubbio. E capisco le tue rimostranze e quelle degli altri. Ma non lo tradisce. Resta bella, a mio parere senza tradirlo 

     

     

     

  7. <span style="color:red">5 minuti fa</span>, borden dice:

    Niente è perfetto e tutto è (teoricamente) perfettibile!

     

    Analizzate al lanternino, anche le storie tue e di GLB presenteranno dei difetti, a volte manifesti e altri invisibili alla maggior parte dei lettori.

     

    Quello che dico spesso a Diablero è che con Fuga da Anderville, ma in generale con tutto Nizzi, c'è la precisa volontà di buttare il bambino insieme all'acqua sporca. Perché il bambino lo vedono più sporco e marcio della stessa acqua. Vanno rimossi e cancellati trent'anni di Tex, si dovrebbe passare da Bonelli a Boselli. Punto. E questa ottica talebana tentano di imporla facendo sentire ridicoli gli interlocutori o parlando (urlando) di boriosi coglioni. I coglioni qua ce li siamo solo rotti, perdonate il francesismo. Si perde la voglia di parlare di Tex, anche se a giudicare dal numero dei post non si direbbe :mellow:

     

    E peraltro, se non ci fosse stato Nizzi a tenere il timone con il suo Tex 1.5, sostanzialmente fedele all'originale almeno nella forma, non ci sarebbe stato Boselli con la sua carica innovativa. C'è voluto un intermezzo, il tempo doveva maturare. Ciò che purtroppo andava evitato era l'iperproduzione nizziana degli anni bui, soprattutto perché avevi già un Boselli in scuderia a cui lasciare più spazio.

    <span style="color:red">16 minuti fa</span>, borden dice:

    Io non rinuncerei neanche a Caccia all'uomo di Nolitta, nonostante all'epoca mi abbia fatto incazzare e la consideri un antiTex. Certo, apporterei qualche modifica qua e là.

     

     

    Assolutamente d'accordo. Una delle storie che amo di più, nonostante la caratterizzazione completamente sbagliata di Tex. Ma la storia è valida, andava limata per rendere Tex più fedele a quello bonelliano.

  8. <span style="color:red">1 ora fa</span>, PapeSatan dice:

    Tex avesse manifestato anche un piccolo dubbio in cuor suo (ed è qui che si vedrebbe l'umanità e il rispetto per John). Invece no, dritto fino alla fine nella sua cocciuta convinzione.

     

    Il fatto stesso che la sua testimonianza sia stata asciutta, priva di qualsivoglia interpretazione personale, fa capire il conflitto intimo di Tex. I dubbi ci sono, non c'è bisogno di spiegarli con un baloon pensato come quello che hai proposto tu a Boselli. Le cose possono essere lasciate sfumate, questa storia fa anche delle ambiguità i suoi punti di forza.

     

    <span style="color:red">1 ora fa</span>, PapeSatan dice:

    Non parliamo poi del modo vergognoso con cui l'eroe lascia morire il povero Tom per salvarsi la pelle.

     

    Vergognoso, o obbligato per non rendere vano il sacrificio dell'amico? Qui ne ho discusso con Letizia fino allo sfinimento, la cosa si può vedere da diverse angolature, la mia non è quella della vergogna, la tua sì. Ci può stare, ma non parliamo di verità assolute.

  9. 7 ore fa, Letizia dice:

    Frase sibillina.

    "Le" vedo: femminile plurale.

    L'unica cosa "femminile plurale" da me citata sono le "due scene" che sono però farina del sacco di Diablero.

    Tutte le altre parole da me usate sono o maschili o "femminile singolare", cioè "l'ultima vignetta".

    Quindi non capisco qual è il complemento oggetto dell'azione del tuo vedere né capisco l'avverbio di luogo.

    In sostanza: cosa sono queste cose che vedi e dove le vedi tutte?

    Sì, ammetto la mia cecità.

     

    Ammetto di essere stato poco chiaro. "Le" faceva riferimento alle "cose", all'amarezza, all'amicizia ritrovata con John, all'amicizia di sempre col Vecchio Cammello, dal quale Tex non vuole parole di consolazione. Vuole solo la sua presenza, vuole solo che sia con lui al bar o saloon, a bere birra che non è un banale sbronzarsi, è l'atto cameratesco che simboleggia la vita che continua, che rappresenta il bello della vita, dopo le troppe brutture che Tex ha dovuto trangugiare. Era un complemento oggetto neutro, non so perché mi sia venuto al femminile. Ma rappresenta tutto questo. 

     

    7 ore fa, Letizia dice:

    Che questa nostra divergenza di opinioni fosse presa come un'offesa rivolta verso chi è talmente cieco da non riuscire a vedere la verità rivelata.

    Ripeto che spero di sbagliarmi e di aver interpretato male il tono che ho percepito erroneamente in quel tuo "cara signora".

    L'ho usato anch'io (apposta) e mi piacerebbe sapere se ti ha dato fastidio oppure no.

     

    Ho sempre pensato, dalla prima volta che ho letto questo che continuo a ritenere un capolavoro, che quella vignetta fosse magnifica. Ce l'ho come immagine di copertina dal 2012 non a caso. Ci ho sempre visto quelle cose che ho descritto sopra, e credo che l'autore volesse trasmettere proprio quei sentimenti. Quindi sono rimasto sorpreso, non lo nego e lo dico in tutta sincerità, delle conclusioni diametralmente opposte alle quali siete giunti tu e Papesatan. Siete ciechi? 

     

    Credo che tu abbia ragione quando dici che la storia ti ha talmente spoetizzato prima (Tex che accetta la morte di Tom, ad esempio) da non consentirti di essere nella disposizione d'animo di sentire il bello che c'è in quella conclusione. È una vignetta che non dice nulla, di suo, ha solo il potere (magico) di evocare. Ma quella magia bisogna essere pronti a recepirla. Se qualcosa, prima, ha guastato la lettura, ecco che si perde la magia. Nessuna cecità, quindi.

     

    Quanto al "cara signora", lo uso spesso con le mie amiche e amici in tono scherzoso e non voleva assolutamente essere offensivo. Nessuno scherno: torna quello che dicevo prima, lo strumento scritto spesso ci frega. Penso che anche Diablero, pur con tutte le incazzature che si prende e che mi fa prendere, mi starebbe comunque simpatico se di queste cose discorressimo dal vivo.

    1 ora fa, PapeSatan dice:

    La ferita di Tex deve essere il cruccio, la rabbia, l'impotenza, non il rimorso di essersi comportato da vigliacco verso l'amico che ha continuato a credere colpevole pure dopo morto.

    Tex ha disatteso l'implorazione in punto di morte di John che gli chiedeva di "conservare un buon ricordo" di lui.

    Effettivamente è "originale" questo comportamento di Tex, Tex non è mai stato così ingrato.

     

    Per Tex, john è un enigma. Se c'è una cosa su cui avete ragione è che Tex non ci ha capito una mazza di tutta questa storia. Quello che contesto è che per voi il vero Tex non può essere ingannato mai, nemmeno davanti a un evento così mostruoso e contronatura (l'omicidio dello zio verso il nipote). E invece la vicenda è talmente aberrante da aver ingannato anche un giovane (si badi bene, anche se non sembra è ancora giovane) Tex, che peraltro si muove sul terreno minato del Sud in piena guerra civile, cosa che gli impedisce di indagare oltre (se anche ne avesse l'intenzione, cosa che non sembra avere e questo concordo che è poco da Tex). 

     

    Tutto questo per dire che Tex non è un ingrato, troppo semplicistico. È vero che John gli chiede di serbare un buon ricordo di lui, ma Tex, ignaro di come sono andate veramente le cose, non può violentare la sua mente dicendo: "ah cavolo, in punto di morte questo mi ha detto di conservare un buon ricordo di lui, e io invece ancora sospetto di lui, che ingrato!". Non puoi innestare il pilota automatico nella mente. Se non sai come sono andate le cose, il cruccio ti resta. È umano. 

  10. 1 ora fa, Letizia dice:

    A parte il fatto che le due scene del lasciapassare le ha citate solo Diablero mentre io no, l'ultima vignetta, quella del bar (ma non si chiamavano saloon nel west?) luminoso, non esiste e non c'è nulla nella storia che sia pregno di così tanto pathos da suscitare in me quei sentimenti che hai provato tu.

    E non si tratta di aridità ma trovo parecchio difficile commuovere una lettrice incaxxata.

     

    E invece io le vedo tutte là, l'ho scritto anche in un articolo su FDA che scrissi anni fa per il TWM. Tu non le vedi. Sono un parto della mia fantasia? Una tua parziale cecità? Boh :D io continuo a pensarla così, ma non ne usciamo ;)

     

    Per la storia di Borden su Moss keegan, fui rimproverato di stravolgere il significato delle vignette, rendendole più "poetiche" con i miei voli pindarici. Mi rimproverarono di aver visto in Keegan tutt'altro personaggio rispetto a quello che si vedeva nella storia. Di aver sovrainterpretato le vignette dandone una versione tutta e solo mia. È tutto sul forum.

     

    Io risposi che sbagliavano a rimproverarmi queste presunte libertà, che tutto era detto già tra le righe da Boselli. Chiedemmo l'interpretazione autentica all'autore. Indovina cosa rispose? ;)

     

    Però ribadisco che non pretendo di convincerti, cara signora :)

  11. <span style="color:red">5 ore fa</span>, Diablero dice:

    Se riuscissi, come sembrano riuscire a fare tanti, a DIMENTICARMI che è Tex, potrei forse dire che COME SATIRA DI UN BORIOSO COGLIONE CHE SI FA FREGARE DA TUTTI è un ottima storia.

     

    Tex fa un errore, quello di citare Walcott, non perché sia la satira di un borioso coglione (toni fondamentalisti) ma perché ritiene, sbagliando, che millantare quell'amicizia possa giovargli ad incartare definitivamente i sudisti. È vero che è già passato, ma è vero che è sotto pressione, è giovane all'epoca dei fatti, compie uno sbaglio in fin dei conti plausibile. Non perché sia un borioso coglione, ma perché può succedere anche a uno come Tex. 

     

    Mi spiace tirare per la giacchetta Borden, ma è comunque intervenuto anche lui, che non si sottrae mai al dibattito, e quindi mi permetto.

     

    Ciò che per te fa di Tex un borioso coglione (anzi, la satira di un borioso coglione), per altri è solo un errore, che può starci in un frangente simile. Possiamo avere due visioni totalmente distanti della cosa, come sideralmente distante è la mia visione sull'ultima vignetta rispetto a quella di Letizia o Papesatan. Si tratta di sensibilità, di farci andare o meno determinate cose. Non puoi avere la pretesa oggettiva che in questa storia non ci sia Tex, che sia irrispettosa del personaggio, parlare addirittura di mandanti e moventi, se anche l'attuale curatore - custode dell'ortodossia texiana - l'ha apprezzata non reputandola così scandalosamente antitexiana.

     

    Ora, so che questa mia riflessione non è decisiva (tu puoi continuare a pensarla così contestando anche il curatore), ma l'autorevolezza di Boselli dovrebbe almeno indurci a pensare che, al netto di errori o di situazioni al limite (che nessuno qua disconosce), la storia non sia così tremenda, che non possa essere considerata in maniera oggettiva quel "crimine" di cui tu parli col tuo linguaggio colpevolizzante.

     

    Non è che non ti stiamo a sentire, è che tutte le tue motivazioni non ci appaiono cosi decisive come invece appaiono a te, nemmeno questa del borioso coglione.

    • Grazie (+1) 1
    • +1 1
  12. <span style="color:red">39 minuti fa</span>, borden dice:

    Ma dieci anni dopo le cose erano cambiate. Per emergere dovevo "rompere" le righe.

     

    Con il rischio, alto, di sbagliare. Invece i lettori hanno avuto tra le mani un Tex inedito, nuovo, ispirato. 

    Dove la cifra non sta (solo) nei personaggi grigi (che c'erano in Glb ma non quanto in Boselli), ma nel peso specifico che questi avevano, nella loro profondità, nel loro vissuto, nelle loro contraddizioni. In questo senso, ho sempre trovato FDA la storia più boselliana di Nizzi. Anche in questa ottica si spiega la mia predilezione per questi albi.

     

     

  13. <span style="color:red">8 minuti fa</span>, borden dice:

    Ma quello che non sopportava e su cui però non ebbe mai la licenza d'intervenire era il Tex di Nizzi.

     

    Io che c'ero posso pensare che al cinquanta per cento questa sua disistima fosse dovuta a una ragione personale: l'irritazione per un autore più giovane e prolifico che ti soffia la tua creatura.

    L'altro cinquanta per cento si poggiava sui contenuti: trovava quel Tex una controfigura solo in apparenza somigliante, in realtà senz'anima e senza mordente. Giudizio ingeneroso? A quei tempi, da lettore, io mi trovavo d'accordo con lui.

     

     

    Questa è una testimonianza significativa e per me inedita. Non immaginavo che glb non sopportasse il Tex di Nizzi, anche se la componente "irritazione" ci sta tutta e magari avrà pesato anche per oltre il 50%. Né immaginavo che anche tu giudicassi il Tex di Nizzi senz'anima e senza mordente. 

     

    Non escludo che questa tua percezione, come quella di molti altri - anche presenti qui - sia legata al fatto di aver vissuto il passaggio in presa diretta, e di aver subito il contraccolpo del cambio dello sceneggiatore (anche se all'epoca il passaggio di testimone non era cosa nota - forse lo era per te, che eri già dentro?). Peraltro che il Tex di Nizzi abbia meno mordente, quanto a personaggio, di quello di Glb è abbastanza palese, perché è impossibile eguagliare lo stile e il linguaggio di Bonelli. Mentre trovo ingeneroso (ma non giudico) che fosse anche giudicato senz'anima, perché il primo Nizzi io credo abbia reso ottimi servigi a Tex, salvando baracca e burattini.

    <span style="color:red">8 minuti fa</span>, valerio dice:

    Borden, verosimilmente a GLB non piaceva il Tex di nessun altro, nemmeno il tuo.

    Non ho mai visto nessuno apprezzare chi prende il suo posto.

    Lavoro nello spettacolo, e non ho mai visto i grandi vecchi della tv, del teatro e della musica apprezzare i giovani che gli prendono il posto. Vuoi per motivi di età (da vecchi rimpiangiamo sempre i bei tempi, e consideriamo sempre che sta andando tutto a rotoli) e vuoi per motivi di invidia (lavoro da molti anni con dei veri e propri miti ormai quasi novantenni, che bloccano la strada a tutti i nuovi talenti per pura e semplice preoccupazione che possano superarli).

    Non credo che GLB avrebbe apprezzato nemmeno uno dei suoi successori. Ed è anche giusto e inevitable così. Ma questo non ha alcuna valenza.

    Lo stesso Nizzi ha questo atteggiamento con chi lo ha succeduto. E anche li è meglio non starlo a sentire.

     

    Concordo. Chissà se al grande vecchio sarebbe piaciuto il Tex 2.0 di Boselli. Un Tex non diverso dal suo ma un modo di narrare completamente inedito (per Tex), in cui si vede l'influenza di D'Antonio e Berardi, le cui lezioni, e non solo le loro, miscelate in salsa texiana, hanno consentito ad un autore con l'inventiva e col talento di Boselli di generare capolavori. 

  14. 26 minuti fa, borden dice:

    Ho sempre giudicato questa storia una delle migliori di Nizzi, se non la migliore. E trovo il finale totalmente in linea con la storia e davvero ben realizzato.

     

    Tu quoque? Tu, fedele prosecutore dell'opera di Glb, non ti sei scandalizzato di fronte a un finale così eretico e scritto in totale spregio del personaggio bonelliano?

     

    Cadono tutte le certezze aho' :P

    <span style="color:red">27 minuti fa</span>, borden dice:

    GL non era mica onnipotente. Che doveva fare? Bloccare una storia già scritta e disegnata? Dava poi lui i soldi persi alla Casa editrice del figlio?

    E neanche gli editor attuali sono onnipotenti...:P

     

    Ok, ma il concetto di fondo è quello espresso anche da Carlo, e cioè che glb avesse nei confronti di Tex un atteggiamento più laico di molti suoi lettori puristi.

  15. <span style="color:red">49 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

    sappiamo che non solo gli aggiustava spesso i dialoghi ma gli ha bocciato alcune scelte. Alcune, ma non questa. Evidentemente era meno realista del re di certi utenti.;)

     

    Se sappiamo queste cose, cadono le incertezze citate da Diablero. Se poteva aggiustare dialoghi e bocciare scelte, è facile che GLB fosse nei confronti del suo personaggio più elastico di molti lettori.

  16. 30 minuti fa, Letizia dice:

    Me la ricordo benissimo invece perché mi sono documentata con il Tex di Rebubblica e, se non ho citato quella che tu consideri una giustificazione è perché non ho voluto infierire.

    Perché:

    1) Tex che viene bacchettato da Jim non ci fa certo una bella figura, a parer mio

    2) la giustificazione di Tex che detesta i prestigiatori per colpa di Mefisto, a parer mio, è una sciocchezza grossa come una casa: ti sta sui marroni un rappresentante di una categoria d tu estendi questo sentimento a tutti gli altri che sono magari tutte brave persone? A casa mia si chiama pregiudizio razziale

    3) se Tex ha buttato lì per scherzo una battuta e la butta sul ridere dimostra non solo di essere un pagliaccio ma ci fa anche la figura del marmocchio sorpreso con le mani nella marmellata, sempre a parer mio.

     

    Quando Tex si comporta da pagliaccio, la miglior cosa è tacere oppure dire: l'autore in quel momento era brillo.

     

    Però anche questo è un atteggiamento oltranzista. Jim bacchetta Tex bonariamente, per scherzo. E anche Tex qualche volta potrà anche scherzare no (comunque la scena non piace neanche a me)?

  17. <span style="color:red">24 minuti fa</span>, Letizia dice:

    Lungi da me l'intenzione di gettare benzina sul fuoco.

    Questa immagine di una storia di Sergio Bonelli però la dice lunga su cosa poteva passare e cosa no in un albo di Tex.

    spacer.png

    Giuro che se qualcuno controbatte che questo non è un pagliaccio ma è il vero Tex, me ne sto brava e zitta nel mio cantuccio.

     

    Certo, questo è un Tex che anch'io reputo troppo al di là del personaggio. Eppure è stato proposto. E con GLB ancora vivo. Personalmente ci sorrido e passo sopra. Ma il Tex di FDA è altro, è in linea col personaggio (anche se tu dici di no e io colgo le tue osservazioni, senza disconoscerne la validità ma reputandole solo troppo rigide, pur non essendo prive di ragione). 

  18. <span style="color:red">9 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

    Veramente avevo chiesto cosa avete fatto voi in una situazione di grande dolore interiore.

     

    Premesso che i momenti vanno vissuti, considera che John era morto molti anni prima. Considera anche che Tex è un uomo duro, non una mammoletta che si ferma a piangere. La sua reazione è in linea col personaggio. 

    La mia reazione? Che ne so, forse avrei fatto come lui e forse no. Ma io in tanti casi della vita reagirei in modo diverso da Tex. 

     

    Qui il nocciolo non sta su ciò che faremmo noi: noi non siamo Tex, non viviamo nell'Ottocento, non siamo rotti a tutte le esperienze. La domanda è se la reazione sia sbagliata o meno. Per me, assolutamente non lo è. La tua sensibilità, evidentemente diversa dalla mia, ti porta a pensare che lo è.

     

    Bene, prendiamone atto. Ma non pretendiamo di dire che la scena finale è una cazzata, perché ognuno la legge come crede e in linea con il proprio modo di essere. Io credevo che la vignetta finale di questa storia fosse parlante, ce l'ho da sempre nella mia immagine di copertina di questo forum. Apprendo - non nego che sia un po' sorpreso francamente - che così non è per tutti. Ok. Ne prendo atto.

  19. 7 ore fa, Diablero dice:

    Ma se "ami" vedere Tex umiliato, deriso, sconfitto, perchè "è diversa dalle solite storie dove quel gradasso di Tex vince sempre, che barba, che noia", come Grande Tex, o perchè "guarda che dramma, che vicenda emozionante, vedere Tex che non ne azzecca una e provoca la morte di innocenti", come altri, potete attorcigliarvi come vi pare per negare la realtà, ma questo è "amare Tex" come si ama il coniglio... ARROSTO.  Amate il "gusto" del vederlo ridotto così.

     

    Ho già risposto ieri a Letizia che di questa storia abbiamo già discusso, nel merito, a iosa qualche mese fa, e già allora abbiamo sviscerato i singoli punti. Ho già risposto alle critiche che tu fai alla storia militarista, al fatto che i sudisti sono rappresentati tutti come criminali, al fatto che Tex non ne becchi una e provoca la morte di innocenti, ecc. Non concordo con nulla, ritengo che la storia sia stata costruita in un modo tale che la "sconfitta" di Tex non fosse a lui imputabile, a causa delle circostanze straordinarie, della mostruosità del gesto dello zio, del rapporto conflittuale tra i nipoti, del terreno che scotta sotto i piedi a Tex, che è un nordista in tempo di guerra e che non può indagare a caldo, ecc.ecc. 

     

    Non è che io ami vedere Tex sconfitto; semplicemente assisto e mi emoziono di fronte a una vicenda drammatica, ben costruita, con i bei personaggi di John e Leslie (anche su Leslie non andiamo d'accordo, perché io l'ho sempre ritenuto un personaggio a suo modo positivo), con un Tex che si muove in un contesto tremendo e fa quel che può, comportandosi da Tex (e qui più volte ho ribattuto a Letizia, ma abbiamo posizioni irriducibili e ci sta).

     

    Ho anche detto che l'eccezionalità della storia sta anche nel suo esito, e se per una volta Tex non ne esce pieno vincitore, sacrificato ad una vicenda che si vuole scrivere a tinte più fosche, non mi sembra una tragedia, o un tradimento del personaggio. 

     

    Poi c'è un altro aspetto: amare Tex non significa volerlo sempre vincente. Ad esempio, un'altra storia che amo è Il Colonnello Watson. Lì sì che Tex è un minchione e ci sarebbe da storcere il naso troppe volte. Eppure, il mio modo di essere lettore mi consente di amare anche quella vicenda; so che Nolitta ne dà un'altra interpretazione, sembra quasi un altro personaggio, ma questo non mi impedisce di gustarmene la lettura. Non credo che GLB abbia gridato allo scandalo quando ha letto le storie del figlio. Non credo abbia protestato o abbia preteso non uscissero. Era probabilmente meno oltranzista lui di tanti qua dentro. 

     

    <span style="color:red">7 ore fa</span>, Diablero dice:

    anche questo è un dettaglio. Il punto chiave è che SARÀ SEMPRE IMPOSSIBILE DISCUTERE QUESTA STORIA, finché non riuscirete a "scollegare" la vostra autostima da quelle pagine. Finché non sarete in grado di discuterne senza vedere ogni critica come un offesa personale. Quando si potrà, finalmente, far notare che Tex in questa storia non crede ad un amico in punto di morte, senza che la cosa venga letta come "è un offesa personale a me, alla mia infanzia, alla mia intelligenza, a tutta la mia famiglia, e quindi va negata con ogni mezzo!"

     

    Il problema non è la critica in sé. L'offesa alla singola persona inoltre non c'è mai, né da parte tua né di altri. C'è una boria, un'arroganza, nel tono, e nei giudizi su una certa categoria di lettori. E c'è in quasi tutti i topic, non solo su questo. Sei indisponente, perché vuoi esserlo, perché vanno bacchettati tutti coloro che si allontanano dal verbo Glbonelliano (ecco che l'offesa personale la sto facendo io, ma credo che non te la prenderai, perché immagino tu sia del tutto consapevole di ciò che sei e che vuoi essere, del ruolo da Savonarola che hai voluto ritagliarti).

     

    Quando dico che non c'è serenità a parlare, non intendo solo di questa storia o del fatto che parlarne lede la mia autostima. Intendo che il tuo modo di criticare è aspro, il tuo modo di fare è saccente, la tua pretesa di oggettività inaccettabile.

     

    <span style="color:red">3 ore fa</span>, PapeSatan dice:

    Domando se qui c'è qualcuno che dopo aver patito un grande dolore interiore (un lutto, un licenziamento, il tradimento della moglie, metteteci qualsiasi GRANDE dolore interiore) abbia invitato il suo miglior amico al bar per un happy hour davanti a un "monumentale bicchiere" in un bel posto "luccicante e pieno di gente" (un locale "trendy", si direbbe oggi). E se mai lo aveste fatto, che non fosse per ubriacarvi e trovare conforto nell'oblio momentaneo, ma per svagarvi e fuggire dalla dura realtà.

    Sinceramente, eh? Voi, non Tex.

     

    Ma cosa dovrebbe fare, Tex? È un uomo duro, non si ferma certo a piangere in solitaria per una morte avvenuta decenni prima. Quello che ora domina il suo animo è un sentimento di rabbia, di disgusto, ed è quello che vuole annegare in compagnia dell'amico di sempre. È talmente nauseato da ciò che ha dovuto ascoltare, tra l'altro senza poter reagire perché ha di fronte un moribondo, che non gli resta che trangugiare il boccone, e vuole farlo in compagnia dell'amico di sempre e ricacciandosi nei rumori e nelle luci della vita. 

     

     

    • Grazie (+1) 1
  20. 7 minuti fa, Letizia dice:

    Però, @Leo, dai, ammettilo.

    Queste discussioni sono una bellezza.

    Nessuno vuole aver ragione né imporre la proprie idee agli altri.

    Nessuno ha in mano il verbo.

    Nessuno affibia epiteti offensivi agli interlocutori verso i quali va il massimo rispetto.

    Ma che volete di più?

     

    Parli del forum di qualche anno fa? :D

     

    Epiteti offensivi comunque non ce ne sono, ci sono allusioni velate, che è forse peggio... ma epiteti offensivi mi pare di no. O sbaglio pure su questo? :mellow:

  21. <span style="color:red">7 minuti fa</span>, Letizia dice:

    @Leo, stai sbagliando persona.

     

    Purtroppo mi capita, nei miei post, di riassumere varie posizioni senza specificarne gli utenti, e ciò genera confusione, chiedo venia. Ce l'avevo con Diablero, non con te. 

    A te contesto il tono troppo perentorio di alcune tue risposte, questo sì. Il "ma dai" non mi è piaciuto, sono un po' permaloso, ultimamente :D

     

    <span style="color:red">9 minuti fa</span>, Letizia dice:

    Se tu vedi della poesia in un'immagine che, pur essendo assente, è la sintesi di tutta la storia che tu hai molto apprezzato, benissimo.

    Io non ce la vedo.

    Sono arida? 

    No davvero e sono convintissima che tu non lo pensi.

     

    Infatti non lo penso. Penso che siamo colpiti da situazioni diverse.

     

    <span style="color:red">10 minuti fa</span>, Letizia dice:

    Se tu li vuoi contestare, lo puoi fare in due modi: di petto, con il cuore, oppure con argomentazioni come mi sembra di aver fatto io.

     

    Ma è sufficiente rivedere questo stesso post per trovare le mie argomentazioni. Che ho esposto rispondendo proprio a te, che contestavi a questa storia le medesime cose che le imputi adesso. Ogni volta che qualcuno legge e commenta FDA, si rinfocolano le polemiche, con le stesse identiche posizioni. Sinceramente non mi va di ripeterle, basta riprendere il dibattito che proprio io e te, tempo fa, avemmo su questi lidi. Mi sembra di ricordare che io ti dissi che capivo il tuo punto di vista su alcune tue osservazioni, alle quali tuttavia  non riconoscevo quell'oggettivita' che tu invece volevi assolutamente conferirgli. Ti ho risposto su Tom, su Tex piccione, ecc. ecc.

     

    Credo che parlare, in un forum, sia l'unica cosa che conta. Dibattere, scambiarsi opinioni. Solo che qui, come ha detto Condor, ci sono ormai toni da crociata, troppo spesso. Non si dibatte, si ripetono in un eterno loop le stesse identiche cose, sempre le stesse, sempre le stesse, e non con il tono di chi sta esprimendo, sia pure con forza, la sua opinione (come ad esempio fai tu), ma con la pretesa di avere verità dogmatiche, di essere gli unici autentici interpreti dell'ortodossia texiana. 

     

    E il bersaglio è sempre uno, e con lui sono coinvolti i tanti lettori rei di apprezzare quell'uno.

     

    Penso che il mezzo del "social" non aiuti, poi. Questi messaggi scambiati tra persone che non si conoscono non sempre agevolano un bel clima, e certi toni perentori sono resi più aspri dall'impersonalita del mezzo. Allora io propongo: diamocele di santa ragione in una bella cena raduno, penso che mi risulteranno più graditi i vostri assurdi ( :D ) punti di vista se vi vedessi di persona e potessi guardarvi negli occhi, magari toccando i vostri boccali di birra in un brindisi pacificatore ;)

    <span style="color:red">33 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

    Mi perdoni Letizia, ma nella vignetta citata da Leo, anch'io ho sempre tratto sensazioni positive; in un semplice gesto, la bevuta con un fraterno amico, non è l'alcol il fulcro della scena, bensì la compagnia e la condivisione. Si può brindare per celebrare una vittoria, per rendere meno amaro un boccone indigesto o per sfogarsi, ma ciò che più conta in quei casi è trovarsi accanto una persona che ti vuole bene e divide con te quei momenti importanti. In fondo siamo uomini che condividiamo tutto lo stesso amaro destino (l'inevitabile morte) e sulla terra non c'è nulla di meglio che circondarsi di persone amate durante il tragitto che è la vita. Tex non può farlo? Non può dividere col suo fratello di sangue certe emozioni? Non è texiano essere umani o per una volta fallibili? Forse, a voler essere rigidamente tradizionalisti, ma liquidare così sommariamente le intenzioni di un autore non è molto edificante.  

     

    Non avrei saputo dirlo meglio

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