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TWF - Tex Willer Forum

John Walcott

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Messaggi pubblicato da John Walcott

  1. Nel n°6, Tex viene sorpreso perchè si mette a parlare a voce alta da solo. Poi ancora nello stesso numero Carson si fa beccare mentre lascia un messaggio per Tex. Non difendo le piccionate esagerate che sono capitate, ma si vede che Tex non è mai infallibile nemmeno nelle mani di GLB. Ancora, per quelli che hanno criticato la scena di "I predatori del Grande Nord" in cui Tex fa saltare in aria Caudill (dandogli pure dell'assassino cinico), ricordo due casi. Nel numero 1, Tex lancia fuori dalla finestra un uomo semplicemente per uno scatto rabbioso ( ma dai ...). Nel numero 211 "Tucson" Tex lancia ancora un uomo dalla finestra; il giorno dopo commenta in maniera cinica e persino scherzosa l'avvenimento. Appena posso metto le tavole incriminate. Vedendo queste due scene, si capisce bene che le accuse alla scena di Nizzi sono senza fondamento. Purtroppo quelle due scene che ho ricordato sono di GLB e questo le mette in gran parte al sicuro, con la scusa del Tex duro e senza problemi. Quando lo ha fatto Nizzi, addio...

  2. Si tratta di una pura storia di divertimento alla Tex e in stile GLB. Tex che è potentissimo nel smontare le accuse contro di lui : i suoi pungi volano in grande quantit? (lui dice pure che gli scappano involontariamente :D , il fegato del colonnello che monta sempre di più ma alla fine deve avercelo di ferro (si incazza già fin dall'inizio e incredibilmente non gli viene un esaurimento nervoso); si direbbe che Tex si diverta persino a mandare fuori dai gangheri quel povero comandante. Carson e Tiger sono in piena forma e hanno da fare del loro per fronteggiare due pericolosi avversari come Cubero e El Plateado. Si conferma in questi casi l'ottima regia di Gianluigi Bonelli, perfettamente a suo agio nell'alternare nella dovuta maniera azione, scazzottate, indagini e siparietti. Funziona tutto in maniera perfetta, anche i disegni ci mettono del loro; bravo ancora una volta Ticci. VOTO: 7 e mezzo

  3. Non credo invece che la storia capolavoro possa scaturire dal ritorno di Proteus. Per me già Nizzi aveva sbagliato a riproporre un simile personaggio: d'accordo che le varianti del West sono limitate e occorre necessariamente trovare nuovi spunti, ma i personaggi alla Proteus mi fanno un po' cadere le braccia? : che c'entrano col West?

    Su questo punto non sono tanto d'accordo. Proteus è stato un personaggio per certi versi molto innovativo, nella saga texiana, così come lo sono stati Mefisto e Yama, la Tigre Nera e Il Maestro, El Morisco e tanti altri, comprimari importantissimi che hanno portato il fumetto a sfiorare i più svariati generi narrativi come l'horror e il giallo, e a trattare temi complessi come la magia e l'alchimia. Tutti questi elementi hanno forse fatto discostare Tex dal suo universo Western, ma sono stati gli ingredienti vincenti che hanno portato il ranger al successo. La varietà narrativa è fondamentale: se il fumetto non avesse raggiunto questo obiettivo, con tutta probabilità sarebbe scomparso ingloriosamente dalle edicole. :_sigh Se poi la metti su una questione di gusti, anche io, come te, da inossidabile appassionato del Western, preferisco un Tex a caccia di banditi o di Apache ribelli, ma mai sputare nel piatto in cui si mangia, ricordiamolo... ::evvai:: Tornando al nostro Proteus, come ho già detto in precedenza è stato un comprimario che si è distinto dagli altri per le sue qualità uniche, ma sono totalmente convinto che sia stato mal sfruttato dagli autori che con esso si sono cimentati: Mi riferisco a Gianluigi Bonelli (che, come lui stesso dichiar?, aveva poca dimestichezza con storie di questo genere) e Claudio Nizzi (sceneggiatore onnivoro che, nonostante il grandissimo talento, prefer? costruire la storia del ritorno del criminale basandosi sulla piattaforma de "L'uomo dai cento volti", peraltro già vecchia e poco convincente). Chissà che Faraci, dopo gli insuccessi passati, non riesca a dare nuova luce a questo travagliato personaggio... ::evvai::
    Il ritorno di ProteusèNon sono contrario alle escursioni di Tex in altri generi. Però mi domando se si riesca a tirare qualcosa di nuovo e innovativo da questi personaggi. E' la stessa sensazione che provo per il futuro ritorno di Yama : possono venire fuori delle buone storie ma c'è il rischio della solita faccenda ripetuta (un po' come è successo a Nizzi con il ritorno di Proteus e Mefisto, eppure non erano affatto delle brutte storie). Visto che l'ultima uscita di scena di Proteus era piuttosto scialba, confido bene in Faraci. :indianovestito:
  4. L'ho acquistato ieri, anche se a dire la verità la storia non mi entusiasmava tanto. Purtroppo finora non ho ancora cambiato parere, perchè non riesco a trovare un qualche spunto nel prendere il prossimo. Lo prender? comunque giusto per non lasciare la storia incompleta. Aggiungici pure il tratto di Mastantuono che ancora non mi va a genio. Ammetto che il suo tratto sta migliorando, tuttavia ho ancora l'impressione che a volte i personaggi che disegna siano piuttosto legnosi. -_nono E si che io ho conosciuto Tex attraverso Ortiz e Font e forse è per questo che loro gli stimo molto; con Mastantuono invece è tutt'altra musica.

  5. Storia che raccoglie l'essenza di Tex spaccatutto che gli dava Bonelli padre, anche nella sua fase tarda. Si tratta di un albo normalissimo anche se adatto solo ai lettori di Tex. Il fatto è che questo cattivone, Rever, viene raffigurato come potentissimo e dagli appoggi potenti. Invece fa una figura ben misera, visto che non da nemmeno i grattacapi a Tex (ma no sul serio, ho l'impressione che i pards se la prendano comoda, tanto è scarso quel cattivo). Ma non importa, abbiamo una storia che coinvolge fino a un certo punto come amante di Tex, anche se non troppo. Non mi sono invece piaciuti i disegni di Civitelli; mi sembrano fatti con poco , non molto sviluppati; sono più che altro abbozzati rispetto ai livelli artistici che raggiunger? in seguito.

  6. Un solo appunto a Tito: Tito, ma che t'ha fatto Carson° Quando lo vedremo su una tua storia da protagonista?

    Uhmm... Una bella domanda... In effetti nemmeno io ho mai capito perchè Faraci non inserisca Carson nelle sue storie. Forse è semplicemente in fase di "adattamento", oppure il vecchio pard non gli è congeniale, come hai detto tu... Vedremo se in futuro qualcosa cambier?... :trapper:
    Non preoccupatevi, vedrete che prima o poi anche Faraci mette in ballo Carson. Comunque Carson compare quasi sempre nelle storie di Tex; di conseguenza mi piace quando si vedono anche gli altri pards. Intendo l'accoppiata Tex - Carson è la più utlizzata di tutte, quindi al vostro posto non mi preoccuperei tanto. :soldatoS:
  7. Gli errori può farli fare a chiunque, tanto non è il nostro Claudio Nizzi; per sua fortuna Borden non scrive con la pressante minaccia dei recensori di Ubc e altra gente, pronta a saltargli addosso a ogni difetto, come succede purtroppo invece a Nizzi. Non posso fare a meno di continuare a sottolineare la differenza di trattamento riservato ai due scrittori.  -_-

    Ma su che pianeta sei stato nelle ultime due settimane? :lol2:
    Su un pianeta di una galassia lontana lontana ... Tanto tempo fa ci sono finito a causa di un allergia verso i critici anti-nizziani. Fortunatamente non è neanche tanto lontana visto che sono riuscito a tornare sulla Terra e a leggere la recensione di "La pista dei fuorilegge" ( ennesima che non condivido, neanche io capisco cosa vorrebbero dire e cosa vorrebbero leggere a volte) ;) blablabla Scherzi a parte, purtroppo certe recensioni negative su Nizzi, mi hanno sempre lasciato ... (anche alcune sue storie forti sono trattate con severità e voti contenuti, più anche delle tue a volte)Magari c'è l'hai ancora per via di quella e di altre recensioni recenti. Fortunamente il tuo nome non è ancora associato a chissà che; il povero Nizzi è diventato sinonimo di errore (come testimonia il termine "nizziate" al posto di piccionate, una cosa che dice molto).;)
  8. Prometto che la prossima volta gli errori li farà fare a Carson (e me la vedrà con i suoi ben più numerosi fans!

    E no... dai... quando finalmente ci stiamo divertendo con un Carson in palla ora vuoi scrivere una storia in cui fa degli errori :malediz... Non vale! -_nono Se proprio hai coraggio, gli errori falli fare a Tex... (già vedo le masse di lettori che ti aggredirebbero per lesa maest? :lol2: ) e poi arriva Carson e ci mette una pezza ::evvai::
    Ti straquoto, West!Borden, gli errori falli fare a Tex, e che sia Carson poi a rimediare!Peraltro, è proprio quello che accade in La pista dei fuorilegge: Tex si fa sfuggire la sua preda e tocca Carson stenderla.
    Gli errori può farli fare a chiunque, tanto non è il nostro Claudio Nizzi; per sua fortuna Borden non scrive con la pressante minaccia dei recensori di Ubc e altra gente, pronta a saltargli addosso a ogni difetto, come succede purtroppo invece a Nizzi. Non posso fare a meno di continuare a sottolineare la differenza di trattamento riservato ai due scrittori. -_-
  9. Anche nel duello finale, con Dave che si rivolge a lui e che è fiero di averlo ferito, è sempre Carson il pard che più spicca. Oltre al protagonismo di Carson (a me particolarmente gradito), la storia si distingue per un'atmosfera sapientemente creata, per antagonisti molto azzeccati e per dialoghi significativi: penso in particolare a quelle sequenze in cui Carson dialoga con Mather, o l'agente della Fargo con Hoodoo Brown, usando parole all'apparenza cordiali ma con un tono che svela tutto il sospetto e la diffidenza per le ambiguit? che sceriffo e sindaco di Vegas non riescono a celare. Storia molto bella anche per i disegni. Qualche giorno fa ho letto Missouri, ieri I Giustizieri di Vegas: la coppia Boselli-Mastantuono mi piace proprio.

    Magari lo avesse ferito, aggungerebbe un po di pathos. Purtroppo in quella scena non sembra affatto che Carson e gli altri siano feriti (si muovono senza dolori e difficolt?). Insomma, dico che è perfettamente inutile fare tutta una tirata solo per fare qualche discorsetto. Magari pretendo troppo, però mi sarebbe sicuramente piaciuto di più se ci fossero state difficolt? per i pards. Invece se la cavano in maniera facilissima (nonostante le presunte ferite) perchè liquidano tutti i cattivi in poche pagine e in scontri forzati neanche questi fossero delle schiappe. Pessima fine per la Dodge City Gang. :fumo: Contento te, a me l'accoppiata Boselli-Mastantuono non mi soddisfa molto finora. -_nono
    Non hai torto sulla scena finale, John. Ma io sono un lettore di Tex un po' atipico: diciamo che per me l'azione viene molto in secondo piano, e davvero ritengo poco importante se la sparatoria duri troppo o troppo poco, e se i colpi vadano a segno oppure no. In questo senso, non ho amato granch? Salt River proprio perchè nel suo secondo albo è soprattutto azione, mentre in genere amo le storie di Boselli perchè sono storie di atmosfera e di dialoghi. Missouri o I Giustizieri di Vegas, per restare alle ultime due che ho riletto di recente, le trovo straordinarie per i personaggi che le animano, per il dire e il non dire, per i confronti verbali e intellettuali che saturano l'atmosfera. Nelle storie di Boselli privilegiato è il confronto tra intelletti, ed è per questo che Borden ha sempre bisogno di creare comprimari pesanti, proprio perchè possano reggere il confronto, soprattutto "cerebrale", con Tex. Quindi che la scena finale duri troppo o troppo poco, non me ne importa: è azione. Lo so che sembra strano dire che l'azione mi interessa poco (in un fumetto western dovrebbe interessare eccome...), ma in effetti è proprio così.
    Ognuno ha i suoi gusti e quello che dici tu non ha niente di sbagliato. :indianovestito: Io semplicemente penso che questi personaggi western guadagnano la loro atmosfera, il loro spazio, grazie anche alla pistola. Intendo, non i soliti killer da strapazzo, ma gente che mischia con abilità cervello e colt nella fondina. E' questo anche uao delle caratteristiche di forza di tex e i suoi : sanno essere micidiali e precisi quando serve, ma solo quando serve e nelle circostanza ideali. Combinazioni micidiali di cervello e colt. Creare personaggi che possano competere con i pards , crea interesse e maggiore voglia di leggere. La mia delusione è semplicemente che nello scontro, la Dodge City Gang si mostra meno abile del previsto, e questo mi lascia un po' già. :( Oltretutto abbiamo uno scontro in cui mi sembra difficile che tutti quei cattivi cattivissimi non infliggano danni seri ai pards. Non mi piace molto quando si usano queste forzature. -_nono Oltretutto l'atmosfera boselliana la creano anche i personaggi ambigui, di solito mai troppo fissati su bene o male. Qui invece ci sono un gruppo di personaggi storici di cui si dice che ne commettono una più malvagia dell'altra, senza possibilità di ripiego, senza uno spiraglio che li schiodi da una connotazione fissa di male. Probabilmente è perchè ho troppo in testa capolavori come Fuga da Anderville o Il Passato di Carson, dove la connotazione dei personaggi non è mai fissa, delineata ma ha anche le sue sfumature, le sue ambiguit?. Se si fosse partiti da una normale storia di Tex, non mi sarebbe dispiaciuto. Ma questa storia prometteva bene all'inizio anche rispetto agli ottimi arrangiamenti delle figure di Calamity Jane e Wild Bill in "La mano del morto".
  10. Mi ero dimenticato di un'altra scena orribile. grrr Mi riferisco a quella in cui il bandito che passa dalla parte di tex (ma poi sul serio, Tex non fa altro che dargli del tabacco e quello diventa un amicone tanto da tradire i suoi companeros) si becca un colpo in pieno e poi continua a prendere la mira con calma e uccidere altra gente. Una scena assurda e piuttosto imbarazzante. :malediz...

  11. Anche nel duello finale, con Dave che si rivolge a lui e che è fiero di averlo ferito, è sempre Carson il pard che più spicca. Oltre al protagonismo di Carson (a me particolarmente gradito), la storia si distingue per un'atmosfera sapientemente creata, per antagonisti molto azzeccati e per dialoghi significativi: penso in particolare a quelle sequenze in cui Carson dialoga con Mather, o l'agente della Fargo con Hoodoo Brown, usando parole all'apparenza cordiali ma con un tono che svela tutto il sospetto e la diffidenza per le ambiguit? che sceriffo e sindaco di Vegas non riescono a celare. Storia molto bella anche per i disegni. Qualche giorno fa ho letto Missouri, ieri I Giustizieri di Vegas: la coppia Boselli-Mastantuono mi piace proprio.

    Magari lo avesse ferito, aggungerebbe un po di pathos. Purtroppo in quella scena non sembra affatto che Carson e gli altri siano feriti (si muovono senza dolori e difficolt?). Insomma, dico che è perfettamente inutile fare tutta una tirata solo per fare qualche discorsetto. Magari pretendo troppo, però mi sarebbe sicuramente piaciuto di più se ci fossero state difficolt? per i pards. Invece se la cavano in maniera facilissima (nonostante le presunte ferite) perchè liquidano tutti i cattivi in poche pagine e in scontri forzati neanche questi fossero delle schiappe. Pessima fine per la Dodge City Gang. :fumo: Contento te, a me l'accoppiata Boselli-Mastantuono non mi soddisfa molto finora. -_nono
  12. Ottima storia, rasenta quasi il capolavoro.
    Innanzitutto abbiamo un cattivo di tutto rispetto, Martin Stingo. La sua furbizia e abilità è già evidente nel vedere la sua posizione di fiducia presso Julien de la Rochelle. A differenza degli altri neri, lui ha saputo come sfruttare le proprie carte. Non si è perso in rassegnato servilismo ne in inutili fanatismi. Questa è una cosa non da poco perchè a quei tempi, era ancora abbastanza difficile che un nero riuscisse a fare carriera.
    L'avidit? di questi personaggi è quasi una naturale conseguenza di una vita come la sua. Ha saputo arrivare fino a quel punto, perchè non ancora di più?
    Nell'intrigo che mette in atto è davvero abilissimo nel suo infame triplo gioco. Imbroghlia tutti: il fanatico Pierre de la Rochelle, gli uomini - alligatore, Tex e i pards. Ciò anche perchè fa in modo di essere necessario per gli altri: Pierre pensa che dovr? aiutarlo a fare l'esercito della liberazione; gli uomini - alligatore lo tengono in considerazione perchè è una spia e informatore all'interno dellla villa de Rochelle e anche all'interno degli uomini bianchi; è importante anche per Tex perchè è una guida attraverso le paludi e uno che è in contatto con la mentalit? degli ex-schiavi neri (anche se ovviamente Tex non sa all'inizio fino a che punto, Stingo li conosce).
    Non è il solito personaggio che se sta alla finestra in attesa del momento buono, ma è uno che crea tutta la situazione a suo vantaggio, senza che gli altri se ne accorgano. Nizzi sceglie di mostrare fin dall'inizio le sue intenzioni e il suo piano, e ciò crea una grande attesa. Tex e i pards combattono contro fanatici, ne cercano un altro ma non sanno che sotto c'è un grande intrigo che è la causa di tutto.
    La soluzione per Tex arriva grazie a un colpo in parte di fortuna

    ossia riconosce la donna che aveva contribuito all'agguato e attraverso di lei scopre il piano di Stingo. Fino a un momento prima, non aveva alcun sospetto verso di lui.


    Ben riusciti sono anche i capi degli uomini - alligatore: Mandela che si illude di dar inizio a una rivolta nera e anche lui esercitaun doppio gioco verso Pierre, usandolo ma venendo usato a sua volta da Stingo; Kabagi, il misterioso stregone dotato di chissà quali poteri; potrebbe anche essere lui il grande Alligatore

    visto che si trasforma in alligatore, anticipa i presunti pensieri di questa divinit?, e comanda gli alligatori
    ; in ogni caso è un fanatico illuso come gli altri, infatti nonostante i poteri non si rende conto minimamente di come Stingo li inganni tutti.


    Tex e i pards sono esplosivi e in piena forma. Il ritmo è ben serrato e ne abbiamo di vicende.

    Tex e carson subiscono un agguato già sul battello; devono muoversi poi in un atmosfera di fanatismo e anche di magia; scampano a un altro agguato ma devono fronteggiare poi ancora un altro; gli uomini alligatore tentano di attirarli in trappola sul ponte con le trappole ma Tex e gli altri li sterminano tutti a furia di pallottole; lo stregone spedisce gli alligatori contro i pards, i quali per risposta gli fanno saltare con la dinamite (avranno causato l'estinzione della specie :lol2: )
    A ciò segue anche come Tex e gli altri svelino tutto e concludano la faccenda. Degna di nota anche la morte di Stingo come pure la riconciliazione fra i due fratelli De la Rochelle : ironica ("Sei venuto anche tu ad arruolarti?) come pure drammatica e commovente.


    Grandissimo Nizzi supporato da un altrettanto eccezzionale Fusco. clap

  13. Per fare un esempio, alcuni anni fa mi sono trovato in serie difficoltà, sempre per lo stesso motivo, durante la lettura della storia "La mano del morto", firmata Boselli-Font. La storia in questione era talmente ingarbugliata e ricca di aneddoti che, per leggere e capire l'ultima parte ho dovuto riprendere ben due volte la lettura, ricominciando da capo! 

     

    Tutta questione di gusti; quel "romanzo" a me piace sempre rileggerlo e lo annovero tra le mie storie preferite. Una storia per me può funzionare benissimo sia che sia una storia semplice che una storia complicata. A tal proposito continuo a sorprendermi di fronte a quelli che dicono di trovarsi in difficoltà con "La mano del morto". C'è da dire però che io ho anche una predilizione per storie di questo tipo. Ripeto, è sempre questione di gusti, lo sappiamo. Con le mie stesse idee, infatti continuo a pensare che sia questa storia, "Gringos", che non riesco a rileggere. Non mi coinvolge proprio.

  14. Ultima considerazione,

    avrei salvato più Curtiss che la dottoressa per un eventuale riproposizione futura
    Non sono tanto d'accordo. -_nono Curtiss non mi sembra un personaggio così particolare da meritarsi una riproposizione. Intendo, non fa un granch? di speciale, è il solito cattivo di turno; non ha abbastanza potenziale per essere continuato. Mi sembra ben più interessante la dottoressa (almeno fa girare la testa a Kit Willer)
  15. Nel parlare di questa storia, ciò che per cui la si ricorda è sicuramente per la figura di Padre Clemente. Tuttavia ho trovato un po' prevedibile come è stato utilizzato

    Fa il buono e muore perchè deve affrontare i suoi ex complici banditi
    Speravo di entusiasmarmi ma ho non trovato molti colpi di scena o punti di forza in questa narrazione. A risollevarmi in genere è sempre Ortiz, tuttavia come suo sostenitore, devo dire che il suo tratto è sicuramente calato, e ogni tanto ci trovo alcune imprecisioni. Tratto meno coinvolgente del solito. Non che sia una cattiva storia, al contrario, però mi sembrano un po'esagerati i voti alti dati.
  16. Storia che rientra nella norma, seppure ben gestita.

    Il ritmo è creato in maniera dosata e direi che il punto forte di questa storia siano le scene d'azione (come nella maggior parte dei casi :soldatoS: ); non intendo che è semplicemente coinvolgimento e basta ma hanno anche una loro sequenza, linearit?, con cambi d'azione fra la parte dei pards e quella dei banditi di Curtiss; in sintesi ottimo montaggio. Mi riferisco in particolare alla scena del treno.

    Parlando dei personaggi, ho l'impressione che Jack Curtiss trovi la sua fine più che altro per un' incredibile serie di sfortuna

    I vigilantes lo sorprendono nella baracca, lo spiano e sanno già tutto di lui (false identit?, ruolo della dottoressa); a proposito non capisco perchè i vigilantes non abbiano aspettato a prenderlo a fucilate quando usciva dalla baracca; intendo nvece che sparare subito al complice di Curtiss, potevano aspettare che uscissero tutti e tre. Si vede che Borden voleva risparmiare la signora. ;)

    Tornando a Curtiss, la sua serie nera non finisce perchè sfugge ai vigilantes ma si imbatte in Tex.


    Riguardo alla tanto discussa dottoressa Sarah, devo capire ancora questa ossessione di Jack65. Perchè dovrebbe essere impiccata? Mi sembra chiaro che non è un personaggio essenzialmente malvagio. Nell'ultima scena ho anche l'impressione che i pards scherzino su come il fascino di Sarah possa influire molta gente

    Kit Carson : Ti baster? fare gli occhi dolci alla giuria per avere una pena lieve, credi a me! E quando uscirai di galera, sarai ancora abbastanza giovane e bella per abbindolare altri polli!
    .

    Comunque avevo visto giusto nel non farmi troppe speranze con lei e Kit (anche se , ammetto, non mi sarebbe dispiaciuto). La loro presunta storia finisce nel nulla senza qualcosa. Troppa aspettativa su questo personaggio.

    In ogni caso penso che un trattamento pesante lo meritavano più i vigilantes

    Impiccano allegramente tre uomini (notare come Borden caratterizza questi tre sfortunati; uno più disperato e supplichevole, gli altri due più calmi e dignitosi) ma se la cavano abbastanza bene, direi. Il loro capo al massimo si becca un calcio e poi finita



    Per i disegni non mi sono entusiasmato; il tratto e lo stile di Andreucci non mi convincono del tutto. A partire già da Kit Willer che a volte mi sembra più Tom Cruise o anche Dylan Dog.
    Qui però è più questione di gusti personali.

    VOTO: 7 e mezzo

  17. Diciamo che la storia in questione è un p? insolita, tenendo conto che il genere fantascientifico ha poco da condividere col genere western, ma può comunque funzionare, secondo me. Soffermarsi troppo su un unico genere narrativo, sarebbe stato tremendamente ripetitivo e monotono. Ecco, l'enorme successo editoriale di Tex è anche dato dal fatto che il personaggio tratta diverse argomentazioni e sfiora altri generi narrativi, come l'alchimia, la magia, le scienze occulte, generi che apparentemente non hanno nulla in comune col personaggio, ma che in realtà sono stati elementi fondamentali per la crescita del fumetto. Se così non fosse, perchè inserire personaggi come El morisco, Mefisto, gli uomini giaguaro, i Ghundar ecc.? :trapper::indiano:

    Concordo sul fatto che anche la fantascienza può funzionare bene in Tex. Non sono tanto sicuro che siano però queste storie particolari a contribuire al successo di Tex anche perchè sono sicuramente in minoranza. Inoltre Tex lo ricordi come western, non come fantascienza o magia, giusto? :indianovestito: Di certo però queste escursioni rendono più vario il panorama di Tex, che però per sua stessa ammissione è contrario a cose soppranaturali.
  18. Per me è un po' più importante il soggetto e la sceneggiatura. Sono quelli che danno vita alla storia e principalmente si giudica quello di una storia. I disegni servono a creare l'atmosfera e in certi casi il tratto di uno è davvero evocativo rispetto a un altro (ad esempio Ortiz in "La miniera del fantasma" dove creava horror, mistero e tenebre). Se però una storia è brutta non bastano i disegni per risollevarla, al massimo te la allegeriscono (come è successo ad esempio tra i lettori in "Mefisto"). Se invece si tratta di una storia ottima, allora magari ti appaiono più belli anche i disegni.

  19. Lena e Donna mi sembrano i personaggi più adatti per un recupero. Manuela Montoya e Tesah dovrebbero essere lasciate da parte in quanto secondo me non sono dei grandi personaggi. Comunque, se mai a Boselli viene un'ispirazione, è meglio una storia che chiuda: dopotutto abbiamo degli affari in sospeso fra Carson e Lena, fra Kit e Donna. Chissà ... :soldatoS:

  20. Mi sembra ovvio, Inglese/navajo/spagnolo più anche un sacco di lingue indiane: ogni volta che Tex si reca da qualche altro popolo indiano (Apache, Utes, Sioux ...) interagisce perfettamente nonostante le lingue indiane fossero abbastanza diversificate tra loro.

  21. E' vero, ne hanno date di conferme. Ho l'impressione però che a volte anche gli autori facciano un po' di confusione. Mi viene in mente l'albo "Nelle paludi della Lousiana" dove Stingo parlando di tutti e qauttro i pards, dice che due, non tre o quattro, sono Ranger. E pensando a due Ranger nel gruppo, è istintivo pensare a Tex e Carson. C'è da dire però che Kit Willer non fa così tanto uso della stella e non viene nemmeno convocato con frequenza dal quartiere generale. Forse l' preferisconi i veterani, Tex e Carson. :D Magari è per questo che Nizzi ha fatto questo errore, per via che non si vede spesso Kit Willer che fa il ranger.

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