Storia che scivola via piacevolmente ma a mio avviso rimane senza infamia e senza lode, come pure senza salti sulla sedia: concordo con chi più sopra metteva in luce la freddezza o la mancanza di verve nei personaggi. Il classico gioco di battute tra Tex e Carson rimane piacevole, privo però di quel tocco in più che ogni tanto sa anche strappare un sorriso o perché no, una sincera risata. (Sarò matto, ma a volte mi capita, e anche se in fondo è la solita routine mi fa l'effetto di rivedere un vecchio amico. )
Sono d'accordo su questo punto, è stato interessante vedere come lo sviluppo del rapporto tra i due non fosse semplicemente lineare o banalotto, però a me è comunque rimasta l'impressione di una descrizione dei personaggi che si fissa sulla cornice e non arriva al centro del quadro, se mi passate l'immagine. È come se gli elementi per farne dei personaggi veramente interessanti ci fossero, ma rimanessero lì sulla carta. Vado a memoria, ma mi pare di aver avuto le stesse impressioni da alcune storie di Rauch che ho letto anni fa su Zagor.