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TWF - Tex Willer Forum

billy kid

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Messaggi pubblicato da billy kid

  1. Un bellissimo primo piano, agevole nell'impostazione, che raffigura un Tex caparbio e sicuro di sè. :indianovestito: Da notare l'estrema semplicit? e leggibilità del segno grafico, visibilmente ispirato a Ticci e Civitelli... Romanini è un abilissimo disegnatore. Mi domando se in futuro avremo occasione di verderlo e ammirarlo sulle pagine di Tex... :inch: doubt

  2. Nonostante la sua presenza fissa su Tex da trent'anni a questa parte, devo ammettere che Civitelli non finisce mai di stupirmi... :shock: Una scena molto romantica, resa alla perfezione attraverso un sapiente gioco di chiaroscuri e sfumature, da cui traspare un Tex protettivo e tosto allo stesso tempo... _ahsisi Una gioia per gli occhi... clap :wub:

  3. Una storia bellissima sotto ogni aspetto, sia dal punto di vista grafico che da quello letterario, in cui si mescolano, insieme al Western, altri svariati generi narrativi come il giallo, l'horror e la fantascienza. _ahsisi Avvincente ed emozionante, rimane senza ombra di dubbio una delle migliori storie texiane firmate da Gianluigi Bonelli e da Mauro Boselli. :trapper: clap

    Assai intrigante e ben articolata la trama.
    Tex e Carson, in trasferta a San Francisco, se la devono vedere con uno spietato criminale chiamato "Il Maestro" (alias Andrew Liddel), che minaccia di sterminare tutti gli abitanti della città con l'aiuto dei bacilli di un morbo sconosciuto. I due pards, supportati dal capo della polizia Tom Devlin, dal cinese Su-Ling, dall'irlandese Pat McRyan e da Lefty Potrero e i suoi uomini, riescono, dopo una fittissima serie di agguati e peripezie, a catturare il diabolico scienziato e a farlo rinchiudere in una cella del Manicomio Criminale. :shock:
    Impossibile dimenticare scene incredibilmente sensazionali e avventurose, come ad esempio

    la sequenza iniziale che va da pagina 44 a pagina 49 del primo albo, in cui i due pescatori di frodo scoprono la tragedia della nave "Shangay Lady", l'irruzione dei poliziotti nel Quartiere Cinese e la rissa nel locale di Lim-You (da pagina 82 a pagina 93), l'agguato ai due pards nella baia di San Francisco, l'attacco delle belve nella villa del Maestro e tante altre ancora...:rolleyes:


    Una storia incorniciata da una narrazione scorrevole e fluida, da una buona struttura sequenziale e da dialoghi emozionanti, dettagliati e perfettamente intagliati alla trama, caratterizzati da esclamazioni e risvolti comici in quantit?. :soldatoS:

    Niente da dire per i disegni di Letteri, freschi, puliti e molto accattivanti come il primo giorno, in linea con l'ambientazione cittadina e la cupa atmosfera. Non mancano delle tavole suggestive molto ben disegnate dal fumettista romano, come l'agguato a Tex e Carson nella baia e l'attacco delle belve feroci del fantomatico Maestro. Dinamici e ben rappresentati anche gli scontri a fuoco e i vari corpo a corpo. ::evvai::

    VOTO: 9 ai testi, 9 ai disegni.

    BK

  4. Bellissimo disegno, non c'è che dire, che raffigura un Tex calmo, deciso, sicuro di sè e dallo sguardo particolarmante fiero... :generaleN: :shock: Molto ben riuscita, inoltre, la stesura delle ombre, che contribuisce a rendere cupa e accattivante l'atmosfera e il personaggio stesso... Uno dei tanti indubbi capolavori del grande Villa, poco ma sicuro... _ahsisi

  5. Una storia nel complesso affascinante e sempre piacevole da leggere, non eccessivamente intricata e perfettamente equilibrata. :indianovestito:

    Protagonisti della storia: :cowboy::indiano::bandito::colt::bisonte:

    Dalla trama, molto originale ed intrigante, traspare un Claudio Nizzi particolarmente ispirato. Il vero protagonista di questa vicenda è Joke Langley, un ricco allevatore e possedente terriero del Wyoming, che da molto anni è perseguitato da un angoscioso incubo ricorrente al suo passato di cacciatore di bisonti, che di frequente lo fa svegliare nella notte coi sudori freddi. Questa terribile ossessione porta il ranchero a commettere azioni illegali, forte della sua influenza politica ed economica... Ciò accade tra la pagina 25 e la pagina 33 del secondo albo, in cui non esita a stordire lo sceriffo di Laramie per poi far evadere Joe Laskiss, bandito e truffatore assoldato dall'allevatore come guida per una spedizione di caccia al bisonte bianco. La vicenda prosegue tra numerosi colpi di scena e diversi scontri a fuoco. Dopo un incidente di viaggio che costa la vita a uno dei suoi uomini, Langley arriva nella vallata del North Platte braccato da Tex e Carson, che prima di raggiungerlo, affrontano numerose insidie, tra cui la travolgente corsa di una mandria di bisonti e l'assalto dei Cheyennes guidati dal rinnegato Volpe Macchiata. Tex arriva troppo tardi per salvare la vita di Langley che, in una vallata nascosta, viene sconfitto in duello dal famigerato bisonte! :bisonte:


    Un western più o meno classico, ricco di spunti e all'insegna dell'azione e degli inseguimenti. :trapper:

    Molto ben articolata la sceneggiatura, caratterizzata da una narrazione veloce ed immediata, da entusiasmanti dialoghi dettagliati ma maggiormente contenuti nel linguaggio e da una suddivisione sequenziale molto buona. :trapper:

    Di qualità eccelsa e in lenta evoluzione gli strepitosi disegni di Fusco, in anch'essi dettagliati e maggiomente puliti rispetto alla sua storia precedente. Da ammirare l'estrema semplicità del tratto e la resa quasi perfetta delle colline e degli immensi pascoli del Wyoming. Una delle migliori prove in assoluto del disegnatore ligure, in questa occasione all'apice della sua forma. 

    VOTO: 8 ai testi, 9 ai disegni.

    BK

  6. Letta stamattina. Una storia classica complessivamente buona e piacevole da leggere, che ci propone il travagliato tema delle guerre tra i soldati degli Stati Uniti e gli Indiani per il riconoscimento dei diritti di questi ultimi, in passato ripetutamente calpestati o messi in discussione dall'uomo bianco (come accennava Sam). _ahsisi >:azz: Indubbiamente azzeccata la trama scodellata da Bonelli padre in questa occasione.

    La parte iniziale della vicenda, piuttosto movimentata, presenta parecchi risvolti drammatici e sanguinosi. :( La storia ha infatti inizio con uno scontro a fuoco fra gli operai della compagnia telegrafica "Overland" e gli indiani Cheyennes capeggiati da Piccolo Cervo (figlio del sakem Mano Gialla), che perde prematuramente la vita nel bel mezzo del combattimento. Afflitto per la scomparsa del figlio, Mano Gialla, su sollecitazione del consiglio degli anziani, stringe alleanza coi Seminoles di Grosso Serpente e scende sul sentiero di guerra, annientando in breve tempo gli operai della compagnia e sterminando, dopo una lunga battaglia, la colonna militare del capitano Kerry, un ufficiale presuntuoso e troppo sicuro di se stesso... ::evvai:: La vicenda prosegue inesorabile senza alcuna tregua. Tex e Carson, inviati a Forte Reno dal comando dei Rangers, dopo aver concepito un piano audace, coordinano e predispongono la difesa del piccolo avamposto ormai sguarnito, facendo saltare con la dinamite gli argini del Powder River e inondando, così, lo spazio circostante. Arrivati sul posto, i pellerossa si trovano nell'impossibilità di attaccare le odiate giacche azzurre... :trapper: Emozionante e pieno di suspence l'epilogo della vicenda: dopo aver combattuto Grosso serpente in un duello Apache, Tex riesce, mettendo in gioco la propria vita, a far arrivare dai forti vicini i rifornimenti per le tribù indiane e convincendo Mano Gialla a deporre le armi... -ave_
    Di ottima qualità la sceneggiatura, composta da una corretta suddivisione delle sequenze e da dialoghi altrettanto avvincenti e tipici dello stile GLB, anche se lievemente carenti di esclamazioni e siparietti comici fra i due pards... Semplice e scorrevole la narrazione. ::evvai:: Il punto forte di questa storia sono senz'altro i disegni di Francesco Gamba, caratterizzati da un segno grafico molto "morbido" e da uno stile pulito e delicato, in grado di rendere alla perfezione l'ambientazione e i paesaggi. Impossibile dimenticare le sue perfette ricostruzioni degli indiani e dei loro costumi, per tacere delle rappresentazioni dei cavalli, estremamente realistiche e accattivanti... ::evvai:: clap VOTO: 7 ai testi, 9 ai disegni.
  7. Riletta di recente. Una storia di impianto classico molto intensa e drammatica, nonostante il limitatissimo numero di pagine. :indianovestito:

    Decisamente affascinante la trama articolata alla perfezione da Gianluigi Bonelli. -ave_

    I due rangers si trovano casualmente coinvolti in uno scontro a fuoco con una mezza dozzina di bandoleros messicani, intenti a braccare Juan Ortega, un uomo onesto e ben piantato. Tex e Carson non riescono a salvare la vita del poveretto e, dopo avere disperso i banditi, si incamminano verso Rio Blanco con il prezioso scudiscio che l'uomo custodiva; l'oggetto non manca di suscitare l'interesse dei due pards, vista l'accuratezza e la meticolosa lavorazione del manico d'argento. :shock:

    La vicenda prosegue veloce: dopo vari scontri a base di piombo e l'assedio del villaggio da parte della banda del desperado Isidro, quest'ultimo riesce dopo molte peripezie ad impadronirsi dello scudiscio, ma durante la sua fuga viene fermato dagli indiani Yaqui e torturato a morte... :_sigh :(


    Questo tragico finale chiude una storia avvincente e ricca d'azione, caratterizzata da una narrazione fluida e scorrevole. _ahsisi

    Abbastanza buona anche la sceneggiatura, composta da una suddivisione scenografica di buon livello e da dialoghi in prevalenza freschi ed emozionanti (salvo alcune eccezioni), pari alla media dello stile GLB. :trapper:

    Estremamente dinamici e belli da vedere i disegni di Virgilio Muzzi, come di consueto firmati in coppia con Galep, sicuramente adatti all'atmosfera e all'ambientazione della storia. Impossibile dimenticare gli splendidi paesaggi del Sud-Ovest e le scene notturne da lui rese alla perfezione. ::evvai:: clap

    Voto: 8 ai testi, 8 ai disegni.

    BK

  8. Una storia bellissima e avventurosa, in prevalenza orientata ai complotti e all'azione, qualitativamente superiore sia per quanto riguarda i testi sia per il capitolo disegni. ::evvai::

    Indubbiamente affascinante e vincente l'ambientazione nella zona compresa tra Galveston e la lussureggiante foresta di Brazoria. :rolleyes:
    Nonostante l'evidente mancanza di originalità (come è stato detto in precedenza, la storia in questione è di convinta ispirazione "salgariana"), la trama issata da Nizzi, molto ricca e avvincente, appare ben articolata e brillante, priva di alcun eccesso. -ave_
    L'avventura comincia tra molti dubbi, colpi di scena e un primo scontro ravvicinato, che vede protagonisti i Thugs e un piccolo gruppo che si inoltra nell'immensa giungla. Successivamente i quattro pards sono chiamati dal Comando dei Rangers di Houston a indagare sulla misteriosa scomparsa di molte navi nel Golfo del Messico e sulla sparizione di una dozzina di ragazze, avvenuta in pochi mesi a Galveston. La vicenda prosegue velocemente tra scontri a base di piombo, complotti, abili commedie, inseguimenti e lotte corpo a corpo: i nostri, tramite l'astuto capitano McMurdo e i suoi uomini, giungono presto a tiro dei fanatici Thugs capeggiati dal viscido e fanatico Raymangan. La vicenda si conclude in modo assai brusco e movimentato, con Tex e Carson che distruggono la caverna della setta indiana a colpi di dinamite, facendola così allagare dalle acque del fiume Brazos.

    Ben strutturata e dettagliatissima la sceneggiatura, composta da una suddivisione delle scene azzeccata, da una narrazione scorrevole e immediata e da dialoghi precisi, particolarmente esaltanti e in alcuni casi anche molto divertenti... :D
    Discreta anche la caratterizzazione grafica ed emotiva dei vari comprimari.

    Unica nota negativa e alquanto grave, il ruolo caratteriale penoso rivestito dai due pards in questa occasione. Nizzi, infatti, ci propone un Carson molto più pessimista e brontolone del solito, di frequente osteggiato da un Tex rigido e bacchettone: molto deludente... _thia- :_sigh

    Stupendi e freschissimi i disegni del mio conterraneo Galleppini, che in questa storia ben si adattano all'ambientazione e si fanno particolarmente dinamici e dettagliati. Molto intriganti e ben disegnati i vari paesaggi notturni e le scene ambientate nella foresta, tra gli arbusti nel fitto della vegetazione... ::evvai:: Di buona fattura anche le copertine.

    VOTO: 9 ai testi, 9 ai disegni.

  9. Disegni sufficienti, ma il viso di Tex non mi mostra Tex, ...............

    ... in effetti mostra Mastantuono....
    Autoritratto è doubt
    Beh, non è insolito che un personaggio dei fumetti assomigli al proprio disegnatore. Anche Galep, dopo essersi ispirato a Gary Cooper per la realizzazione grafica di Tex, prese a modello il proprio volto. Non c'è nulla di strano in questo... ::evvai:: Peccato che il volto di Mastantuono non si attagli molto bene al Ranger... -_nono _thia-
  10. Premesso che i disegni e lo stile grafico di Font non mi hanno mai del tutto convinto (così come Mastantuono e tanti altri), è evidente che nel corso degli anni il suo tratto si è impoverito ulteriormente (sostituendo i tipici tratteggi e i chiaroscuri con pennellate eccessivamente ingombranti), subendo così un calo qualitativo abbastanza importante: sisi se "Colorado Belle" o "La mano del morto" potevano essere giudicate tutto sommato discrete, la sua ultima storia texiana "Mezzosangue!" ha lasciato molto a desiderare -_nono :bandito: _thia- ...

  11. Per chi ancora non lo conoscesse, Ivo Milazzo è un bravissimo fumettista e disegnatore, ve lo assicuro: qualche mese fa sono entrato fortunatamente in possesso di alcuni albi di Ken Parker risalenti ai primi anni 80', e ho potuto chiaramente constatare e apprezzare i suoi fantastici disegni e il suo tratto molto semplice e personale, vagamente somigliante a quello di Hugo Pratt... ::evvai:: In futuro spero di rivederlo nuovamente su Tex, magari anche sulla serie regolare... _ahsisi

  12. Devo dire che anche a me hanno dato fastidio i sorrisini (assolutamente gratuiti, date le circostanze) di questa storia: a furia di rimproverare a Mastantuono un Tex troppo cupo, ecco che ce lo fa immotivatamente allegro: occorre trovare il giusto equilibrio.

    Al di la' del Tex imbronciato o con i sorrisini gratuiti, e' proprio il volto del ranger che Mastantuono non riesce proprio a disegnare. Troppo distante dai canoni. Malgrado in questa storia il suo tratto si e' un po' addolcito, e' uno stile che non riesco proprio a "codificare".
    E io la penso esattamente come te, Anthony. Nonostante i progressi e gli evidenti miglioramenti nel segno grafico, il suo stile rigido e decisamente affilato non sono mai riuscito a digerirlo... -_nono Chissà che col tempo, dopo molti tentativi, non riesca a cambiare idea al riguardo. Spero proprio di sè... :indianovestito:
  13. Storia di impianto classico molto affascinante nel complesso, tipica del genere Western, che privilegia largamente l'azione e l'avventura invece dei risvolti psicologici ed emotivi dei vari comprimari. Come tante altre sceneggiature texiane degli anni 50' firmate da GLB, si distingue soprattutto per la sua elementare struttura sequenziale delle scene e per l'estrema "sobrietà" e semplicit? della trama. :trapper:

    Bonelli ci propone infatti Tex, Carson e Kit Willer

    a caccia di tre spietati banditi che svaligiano rapidamente la Banca Fargo di Yucca Flat, in Colorado, con l'aiuto di una decina di candelotti di dinamite. I tre pards, pur non essendo coinvolti personalmente nella rapina, si buttano sulle tracce dei criminali, accompagnati da una "posse" di una quindicina di uomini... Con una narrazione scorrevole ed immediata, la vicenda prosegue spedita: dopo alcuni scontri ravvicinati con i banditi, i Nostri intrappolano i tre furfanti in un vecchio pueblo in rovina, luogo del loro convegno, che per colmo di ironia diventer? la loro tomba... :inch:


    Complice il numero limitato di pagine del formato a striscia, in cui il racconto venne inizialmente pubblicato, la vicenda è chiusa da un finale troppo breve e buttato l', in cui i tre amici lasciano le rovine commentando ironicamente l'ultimo tragico scontro... -_nono

    Semplicemente stupendi i disegni di Galep, un p? meno accurati rispetto alla storia precedente, ma adatti all'ambientazione e perfetti nella rappresentazione delle città abbandonate e delle pianure desertiche del sud-ovest. Quello è il west... _ahsisi :colt:
    Inutile dire che, rileggendo questa breve storia che non leggevo da molti anni, ho provato le stesse identiche sensazioni ed emozioni avute da ragazzo...

    VOTO: 8 ai testi, 9 ai disegni.

  14. SPOILER
    Un solo appunto: ci sono diverse scene/disegni nei quali i volti di Tex e Tiger appaiono (immotivatamente) rilassati e sorridenti, si tratta di un'evidente forzatura e mi viene da chiedermi se, "dall'alto", non si sia imposto a Mastantuono (alla luce di talune critiche) di presentare un Tex meno serioso ed incupito di altre occasioni.
    Ma, se così fosse, rammento a chi di dovere che la celebre "leggerezza" ed ironia texiana non sta certo nei sorrisini buttati l' come capita..... anzi, questo contribuisce a creare quel clima di complessiva "artificiosit?" che percepisco tuttora nelle storie di Faraci, e che non vi è nelle storie di Ruju, per esempio.
    E parlo del "trinomio" sceneggiatura-dialoghi-disegni......... il soggetto, poi, ha delle incongruenze che andrebbero esaminate a parte, ma che qualcuno ha già individuato.

    Devo dire che anche a me hanno dato fastidio i sorrisini (assolutamente gratuiti, date le circostanze) di questa storia: a furia di rimproverare a Mastantuono un Tex troppo cupo, ecco che ce lo fa immotivatamente allegro: occorre trovare il giusto equilibrio.


    Dissento totalmente invece sulla sensazione di artificiosit? che ha suscitato in te questa storia: io l'ho trovata fluida e scorrevole (a me è proprio piaciuta...).

    Eh, sè... Evidentemente, questo particolare salta subito all'occhio. Me ne sono accorto anche io: da un Tex eternamente imbronciato, serio e austero, Mastantuono è passato rapidamente ad un Ranger più sorridente e ingentilito...

    Penso si tratti comunque di una fase di stabilizzazione, di una situazione passeggera... Se non si ha una totale recettivit? e confidenza con Tex, immagino sia davvero difficile, specialmente agli inizi, trovare il giusto equilibrio con un simile personaggio... :trapper::old: sisi

  15. Eppure, per uno strano scherzo del destino, non sono mai riuscito a conoscerlo di persona. :_sigh Sono in attesa del miracolo...? _ahsisi

    Per il miracolo basterebbe partecipare ad uno dei prossimi raduni del TWF. Chissà se Fabio torner? ad essere nostro gradito ospite.... :trapper:
    Spero prorio di sè, Santana. Diversi anni fa fui ad un passo dall'incontrare il grande Fabio in persona, presso una fiera ad Arezzo. Ma poi, per colmo di sventura, a causa di un imprevisto fui costretto a rinunciare! Che disdetta... :trapper::snif:
  16. John Walcott
    Non sono contrario alle escursioni di Tex in altri generi. Però mi domando se si riesca a tirare qualcosa di nuovo e innovativo da questi personaggi.
    E' la stessa sensazione che provo per il futuro ritorno di Yama : possono venire fuori delle buone storie ma c'è il rischio della solita faccenda ripetuta (un po' come è successo a Nizzi con il ritorno di Proteus e Mefisto, eppure non erano affatto delle brutte storie).

    Certo ?, caro John, che agli sceneggiatori occorreranno una buona ispirazione e una notevole abilità per "riportare alla luce" Yama e Proteus, i quali, negli anni passati, sono stati inseriti all'interno di storie vacillanti e indubbiamente non all'altezza dei personaggi, e che per questo motivo hanno lasciato nei lettori l'amaro in bocca... Questa è la volta buona per ripristinare e rivalorizzare tali comprimari e farli rivivere una nuova giovinezza letteraria, una qualità per molto tempo perduta. Un'occasione da non perdere, insomma...::evvai::

    Da questo punto di vista, però, sono abbastanza fiducioso e mi sento di poter dormire sonni tranquilli zzzz . Ho una totale fiducia nell'abilità e nelle capacità di Boselli e Faraci e sono certo che non ci deluderanno... _ahsisi :inch:

  17. Tranquillo, non ci saranno eccessi! Ma stanno per tornare horror, megalomani, vecchi amici e vecchi nemici, intanto...

    Personalmente sono molto contento che ciò accada... Da parte mia c'è molta attesa per la storia a tinte horror assegnata a Piccinelli, che tra l'altro vedrà il ritorno di El Morisco... :trapper:
  18. Impossibile non ammirare il segno grafico di Civitelli...:rolleyes: La sua precisione fotografica, la sua incalcolabile meticolosit? per i dettagli e il suo stile morbido e pulito, ricco di dettagli, sfumature ed effetti di luce mi hanno conquistato fin dal suo esordio su Tex e me lo fanno apprezzare ogni giorno di più... clap Uno dei più grandi fumettisti di tutti i tempi, che ha suscitato interesse e ammirazione anche all'estero (e Zeca lo sa bene... :trapper:) Eppure, per uno strano scherzo del destino, non sono mai riuscito a conoscerlo di persona. :_sigh Sono in attesa del miracolo... _ahsisi

  19. Sul tema "capolavoro" credo anch'io che valga senz'altro la pena di aspettarlo: il talento di Faraci è indiscusso e se Boselli, Berardi e Medda hanno esordito con un capolavoro, c'è Nizzi che invece aveva esordito con Un Diabolico Intrigo, che era solo una buona storia; i suoi capolavori sono venuti dopo, e direi che è valsa la pena di aspettare...

    Condivido in pieno le tue parole, Leo. :trapper: Anch'io sono sicuro che prima o poi Faraci, dopo un iniziale periodo di "assestamento", ci sforner? dei capolavori e dimostrer? ai lettori texiani tutto il suo talento narrativo: ne ho avuto la conferma leggendo la prima parte di questa storia. Le precedenti "Braccato" e "Sotto scorta" non mi avevano particolarmente entusiasmato; credo che finalmente il buon Tito abbia trovato la strada giusta... ::evvai::

    Non credo invece che la storia capolavoro possa scaturire dal ritorno di Proteus. Per me già Nizzi aveva sbagliato a riproporre un simile personaggio: d'accordo che le varianti del West sono limitate e occorre necessariamente trovare nuovi spunti, ma i personaggi alla Proteus mi fanno un po' cadere le braccia? : che c'entrano col West?

    Su questo punto non sono tanto d'accordo. Proteus è stato un personaggio per certi versi molto innovativo, nella saga texiana, così come lo sono stati Mefisto e Yama, la Tigre Nera e Il Maestro, El Morisco e tanti altri, comprimari importantissimi che hanno portato il fumetto a sfiorare i più svariati generi narrativi come l'horror e il giallo, e a trattare temi complessi come la magia e l'alchimia. Tutti questi elementi hanno forse fatto discostare Tex dal suo universo Western, ma sono stati gli ingredienti vincenti che hanno portato il ranger al successo. La varietà narrativa è fondamentale: se il fumetto non avesse raggiunto questo obiettivo, con tutta probabilità sarebbe scomparso ingloriosamente dalle edicole. :_sigh Se poi la metti su una questione di gusti, anche io, come te, da inossidabile appassionato del Western, preferisco un Tex a caccia di banditi o di Apache ribelli, ma mai sputare nel piatto in cui si mangia, ricordiamolo... ::evvai:: Tornando al nostro Proteus, come ho già detto in precedenza è stato un comprimario che si è distinto dagli altri per le sue qualità uniche, ma sono totalmente convinto che sia stato mal sfruttato dagli autori che con esso si sono cimentati: Mi riferisco a Gianluigi Bonelli (che, come lui stesso dichiar?, aveva poca dimestichezza con storie di questo genere) e Claudio Nizzi (sceneggiatore onnivoro che, nonostante il grandissimo talento, prefer? costruire la storia del ritorno del criminale basandosi sulla piattaforma de "L'uomo dai cento volti", peraltro già vecchia e poco convincente). Chissà che Faraci, dopo gli insuccessi passati, non riesca a dare nuova luce a questo travagliato personaggio... ::evvai::
  20. Storia senza grosse pretese, ma comunque godibile e piacevole da leggere.:trapper:

    Abbastanza buona la trama, pur non essendo un pozzo di originalità, dato che ricalca grossomodo la schematica della storia "L'uomo dai cento volti": in entrambe le storie Proteus indossa i panni di uno dei pards (nella prima quelli di Tex, nella seconda si traveste da Carson). Altro dettaglio abbastanza rilevante, il differente carattere dello spietato criminale che, rispetto alla precedente comparsa si rivela invece molto più serio, meno scherzoso e decisamente furioso nei confronti del Ranger...

    Da ammirare, inoltre, la fredda ragionevolezza di Proteus, che riesce a prevedere con millimetrica esattezza le mosse del suo avversario, riuscendo così a ideare un piano infallibile per farlo cadere in trappola...:shock:

    Avvincente il "duello" finale nel circo, che termina con la cattura del bandito dopo un iniziale scontro con tre belve feroci nella più totale oscurit?... ::evvai::


    Inutile dire che i veri protagonisti della storia sono solamente Tex e Proteus, poich?

    Carson viene coinvolto personalmente soltanto nella prima parte della storia, in cui viene condannato all'impiccagione e successivamente salvato dal suo pard; pessima e poco brillante (come accennava Sam Stone) la figura fatta da Kit Willer, che in questa occasione, oltre a rivestire un ruolo profondamente incerto e marginale nella vicenda, viene addirittura malmenato da quattro scavezzacollo dello sceriffo (per la gioia di Waco Dolan laughing :_sigh ). Credo sia stato il momento più infelice di questa storia: veder utilizzare Kit o Tiger come figure di secondo piano non mi è mai piaciuto... _thia-


    Discreta la sceneggiatura, composta da dialoghi insipidi non particolarmente entusiasmanti, ma da una narrazione molto fluida e scorrevole, salvo alcune lacune iniziali; azzeccata anche la struttura in cui la vicenda è stata spartita, nonostante l'eccessiva brevit? del racconto... sisi

    Ottimi i fantastici e memorabili disegni di Letteri, adatti all'atmosfera e all'ambientazione, che nel corso della storia si fanno via via più accurati e precisi; bellissima la scena del duello al circo, disegnata alla perfezione dal'insuperabile maestro romano... clap

    VOTO: 6 ai testi, 8 ai disegni.

  21. Giusto per coloro che non lo sapessero, Giancarlo Tenenti, nato nel 1934, è stato uan delle colonne dei fumetti della Casa Editrice Universo tra la fine degli anni 60 e gli anni 80. Presso il suo studio hanno mosso i primi passi disegnatori del calibro di Giovanni Freghieri e Maurizio Dotti. Direi che per avere 79 anni se la cava ancora piuttosto bene. _ahsisi

    Ti do ragione, Carlo. Per un fumettista, arrivare ai 79 anni riuscendo a mantenere uno standard di disegno ottimale, non è da poco. ::evvai:: Per di più, sapendo che Tenenti è stato per parecchi anni molto attivo nel panorama fumettistico nazionale e un istancabile collaboratore della "Universo"... Insomma, come Galleppini, Ferri, Ortiz e tanti altri, anche lui fa parte del novero degli "inossidabili"... :trapper: _ahsisi
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