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cvilla

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Messaggi pubblicato da cvilla

  1. Mi scuso per la lunga assenza.
    In parte voluta perchè non riesco a star dietro a tutti.
    Ringrazio chi si è ricordato di me.

    Ho visto alcune domande che rendono ardua una risposta:" quanto ci hai messo a fare questo o quest'altro?"
    Dopo così tanto tempo chi si ricorda?
    Sappiate solo che cerco di lavorare al meglio per il nostro ranger.
    A presto!
     🙂

  2. <span style="color:red;">3 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

    Volevo sapere perché (rispetto alle copertine) tutti i personaggi del tuo Texone hanno delle sopracciglia vistosamente grosse

    e quale è la motivazione per cui in molti primi piani di tre quarti si intravede troppo della tempia che in teoria non si dovrebbe vedere.

     

     

    Per permettere a te di fare una critica, perchè sennò? 🤣

  3. On 2/5/2020 at 08:49, gilas2 dice:

    Se avete mai visto qualche pagina delle sceneggiature di Boselli, sapreste che di ogni inquadratura anzi di ogni singola vignetta descrive anche i dettagli più minuziosi 

     

    Diciamo che al disegnatore lascia dei margini piuttosto ristretti ;)


    Un disegnatore a dieta ci si infila.
    L'importante è mantenere la "temperatura" che lo sceneggiatore propone. Poi anche il disegnatore è il "primo lettore" e, a sua volta, viene impressionato ed emozionato. Ecco: quelle emozioni, sotto forma di inquadrature, luci, ombre, espressioni e gestione della scena, diventano un lavoro completo.
    🙂

  4. Nello studio ho un gran casino. Mi viene incontro la casa editrice facendomi, grazie ai ragazzi del magazzino, un fascicolo di "figurine". Per ogni serie: inedito, "cartoline" e "Repubblica". Ultimamente sono arrivati anche gli "album" Almanacchi" e "Maxi". Giusto per aiutare la memoria zoppicante di un vecchio disegnatore...

  5. Per le "cartoline" applico i criteri che usava Sergio Bonelli: sfogliava una storia e, davanti ad una scena dall'atmosfera particolare, che avesse la qualità in più di "rappresentare" il western, ma non essere stata "sfruttata", la sceglieva. Essere "alternativi" è un imperativo perchè siamo già in presenza di una copertina confezionata per quella storia , quando è stata pubblicata in Italia. Personalmente cerco di metterci l'"occhio del disegnatore" che può trovare spunti anche da situazioni apparentemente semplici, ma, se inquadrate a dovere rivelano una atmosfera inaspettata. Per le copertine della serie regolare c'è una chiacchierata con Boselli, prima, nella quale mi illustra i temi presenti nella storia, i temi "rivelatori" da evitare in copertina, poi mi viene inviata l'ntera storia fotocopiata. La sfoglio tutta e cerco di trovare una immagine adatta, che si intoni con il titolo, se l'han già trovato. Ma non tutte le ciambelle escono: nella prima parte della storia di Mastantuono, che sarà publicata dopo Andreucci, avevo scelto ( quando ho visionato la storia ad agosto) una immagine che poi Boselli ha bocciato, in quanto non significativa per la storia. Il dialogo tra me e Boselli è fondamentale. Facendo memoria contemporaneamente al metodo di lavoro di Sergio.

  6. Diciamo che la libertà è aumentata quanto la paura. Adesso il lavoro di Bonelli lo faccio io. Sopratutto per le cartoline. Per le cover ho approfittato di una seduta di riprese per una trasmissione sui fumetti, tenutasi in casa editrice, per dare un'occhio alla storia del 623-624. La prima copertina è già stata consegnata. LA seconda è in fase ancora di schizzo, il primo non era bello. Ma le immagini le ho estratte io dal cappello pieno di disegni della storia. Non è una rivoluzione. E' una conseguenza logica delle cose. Il Color Tex è l'unica copertina dell'anno che faccio completamente a colori. Per le cartoline ho l'obbiettivo di trovare scene alternative, ma ugualmente intense, sempre equilibrate, albo dopo albo.

  7. Intanto grazie per il felice e intelligente acquisto! ;) Vero: ho ancora moltissimo materiale, ma non si voleva fare un malloppone enorme, con il rischio di stancare. Vuol dire che , se questo libro sarà gradito, potrebbe esserci una nuova puntata in futuro. Ho chiesto io alla fine di aggiungere più schizzi inediti perchè, nella mia testa, doveva essere la linea portante del libro, cosa che, invece , è diventata un p? la mia storia, anche se ho cercato sempre di tenerla non come un "autocelebrazione", ma come un totale sguardo dietro le quinte della carriera di un disegnatore di fumetti. Sulle cover scartate da riutilizzare: potrebbe essre un'dea per quelle che sono "generiche" , ma quando c'è un disegno con un tema particolare legato ad una storia, diventa difficile. Confermo che uno schizzo scartato, è "tenuto in caldo", pronto per essere usato, in quanto si presta bene ad essere riutilizzato come copertina "generica". Sui colori:per Tex esiste una tradizione che vien già "forzata" dal'intervento computerizzato. Piacerebbe anche a me, comunque, che venissero utlilizzati i miei colori, penso che si risparmierebbe anche tempo. Ho visto però che il colorista, a volte, ha scansionato paro paro qualche "mio" cielo. Sul viso di Tiger: essendo due tecniche diverse, è proprio molto probabile che non siano usciti con "lo stampino", visto che cerco ogni volta di andare un p? "oltre" nella comprensione dei personaggi. il "B7N veniva dopo il full color... ci sta una differenza, basta che si capisca comunque che Tiger è Tiger.

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