Per le "cartoline" applico i criteri che usava Sergio Bonelli: sfogliava una storia e, davanti ad una scena dall'atmosfera particolare, che avesse la qualità in più di "rappresentare" il western, ma non essere stata "sfruttata", la sceglieva. Essere "alternativi" è un imperativo perchè siamo già in presenza di una copertina confezionata per quella storia , quando è stata pubblicata in Italia. Personalmente cerco di metterci l'"occhio del disegnatore" che può trovare spunti anche da situazioni apparentemente semplici, ma, se inquadrate a dovere rivelano una atmosfera inaspettata. Per le copertine della serie regolare c'è una chiacchierata con Boselli, prima, nella quale mi illustra i temi presenti nella storia, i temi "rivelatori" da evitare in copertina, poi mi viene inviata l'ntera storia fotocopiata. La sfoglio tutta e cerco di trovare una immagine adatta, che si intoni con il titolo, se l'han già trovato. Ma non tutte le ciambelle escono: nella prima parte della storia di Mastantuono, che sarà publicata dopo Andreucci, avevo scelto ( quando ho visionato la storia ad agosto) una immagine che poi Boselli ha bocciato, in quanto non significativa per la storia. Il dialogo tra me e Boselli è fondamentale. Facendo memoria contemporaneamente al metodo di lavoro di Sergio.