theLord
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Mi mancano le parole per complimentarmi con Claudio Villa, per questo disegno veramente fantastico!! :w00t: Davvero bella questa rivisitazione di una classica copertina di Galeppini
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Ehi Jim!! ma ci troviamo d'accordo proprio su tutto!!!anch'io penso che una ventata di aria fresca sarebbe un toccasana per Tex!! Mettersi sui binari dell'innovazione vorrebbe dire dare nuove sfumature al personaggio, nuovi elementi psicologici che in fondo ci sono sempre stati anche nel Tex del passato sebbene Bonelli lo neghi...)... Ci vorrebbe un altro Boselli, un autore che, come ha fatto lui, sappia regalare a Tex una nuova dimensione più raffinata e profonda... insomma un'evoluzione del tex attuale!!
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? vero: il personaggio sta invecchiando, forse colpa di Nizzi??In ogni caso se Sergio Bonelli non mettesse tutti quei "paletti" nelle storie, forse il personaggio potrebbe evolversi più liberamente
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GL Bonelli avrebbe anche fatto bene ad inserire Pat nel quartetto: dopotutto un grosso pugile irlandese non ci stava male... ma ora non riuscirei proprio ad immaginarmelo insieme a quei quattro satanassi! mi sono troppo abituato a vedere solo quattro pistole in azione (tex, Carson, Kit e Tiger), non cinque.a proposito del bestione irlandese, subito dopo il suo esordio, Gianluigi Bonelli ha secondo me avuto l'intenzione di provare ad inserirlo nel quartetto: infatti in quasi tutte le storie dei numeri 30, l'irlandese è presente al fianco di Tex e soci (risiede anche nel villaggio Navajo in quel periodo).
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Condivido ciò che hai detto texfan, e dalle tue parole capisco che sei un nostalgico del tex di GL Bonelli... Tiger, è vero, è troppo trascurato, eppure nelle sue vene scorre sangue navajo!! Io credo che dovrebbero anche essere rivisti i "cattivi". Secondo me con le storie di tex bisognerebbe immergersi anche nella psicologia che animava la rude gente di frontiera. A mio parere ci vorrebbero dei banditi che sono veramente dei gran "bastardi"(passatemi il termine, ma è quello che esprime meglio il mio parere). Gente veramente senza scrupoli, con tre dita di pelo sul cuore. Insomma la vera feccia che infestava il west, e non fantocci che si squagliano al solo sentir parlare di tex willer. Tex, come ha già affermato anche Akirasendo, dovrebbe seguire le orme del texone di joe kubert. Quello è un grande tex (vabb? quello era anche un po' esagerato perchè era proposto per il mercato americano), duro, spietato con chi ha da regolare con la legge, e giusto con chi di problemi con la legge non ne ha. Le storie odierne di tex sono troppo lineari. Spero che nuovi sceneggiatori sappiano introdurre veri colpi di scena, spaventare il lettore, saperlo condurre dentro storie articolate da cui è difficile comprendere in anticipo il finale. Secondo me manca qualche "crudezza" in tex. Non voglio che sia trasformata la serie di tex in una serie orrorifica, perchè vedrei stravolta completamente la struttura del personaggio, ma deve essere maggiormente caratterizzata quella rude gente di frontiera.
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? stato un gran piacere trovare Mario Milano in una storia di tex. Questo autore l'ho potuto apprezzare anche su Magico Vento, ma mi ha soddisfatto molto di più ritrovarlo sulle pagine di Tex. Quel suo stile che si avvicina molto a quello di Jean Giraud mi sembra il più adatto ad una serie western che vanta gli oltre cinquant'anni di vita!!(anche se ho trovato il suo tratto ancora un po' troppo pulito; spero che nelle sue prossime storie riesca a sporcarlo un po' di più)
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I miei disegnatori preferiti sono indubbiamente i fratelli Raul e Gianluca Cestaro. Sono bellissime le atmosfere polverose che sono riusciti a creare nel loro albo d'esordio, pioggia. Sicuramente tra i miei preferiti compare anche Claudio Villa in grado di sfornare copertine una più bella dell'altra. Altri disegnatori che mi hanno completamente "rapito" per la qualità dei loro disegni e per le atmosfere che hanno saputo ricreare sono anche Bruno Brindisi, Colin Wilson e Joe Kubert, dei veri "grandi" del fumetto.
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Dai, forse non il migliore, ma sicuramente un 9 glielo darei...!
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Mi hai letteralmente tolto le parole di bocca akirasendo!!!Condivido con te tutto ciò che hai detto nel tuo topic, anche riguardo a come i ragazzi prendano tex per un fumetto da vecchi (anch'io sono giovane, e me ne accorgo). E anch'io ho sempre pensato che il tex di joe kubert, fosse un vero tex, duro e spietato con chi ha da regolare conti con la giustizia:Sono convinto che questa sia la via da seguire per rinnovare tex senza stravolgerlo, ma nel contempo rendendolo più verosimile e credibile
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Ma queste tavole sono stupende!! :w00t: Davvero talentuoso questo autore!!Secondo me è in grado di dare un grande contributo innovativo a tex!
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Questa non la sapevo!
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Sono sincero e ti dico che, pur essendo entrambi dei grandi disegnatori, Letteri e Civitelli non mi sembrano proprio adatti a disegnare un western. Comunque io considero l'arte di Civitelli un gran pregio: è veramente difficile disegnare con un tratto così preciso e pulito, e che regali dei risultati che sono una vera gioia per gli occhi
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sono proprio curioso di vedere qual'? il vostro asso nella manica.... !
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ah sè? lui disegnava tutto a matita? ma non le ripassava poi a china???
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Grande questo disegnatore! anche se fosse un mix di Brindisi e Muzzi non mi dispiacerebbe..
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Mi associo con te, Akirasendo, ma io darei anche qualche voto in più a questa storia, che tutto sommato è molto ben riuscitaMille grazie del benvenuto , e devo dire che sono felicissimo di poter condividere con altre persone la passione per Tex, il primo fumetto che abbia mai letto, fin da che ero un bambino. Dunque, tornando in topic, questo texone lo giudico medio..... la storia alla base funziona, non nascondo che quando lessi "Una ballata del Mare Salato", pensai sempre a come sarebbe potuta essere rivista in chiave western. Nizzi fa un buon lavoro, sfruttando un canovaccio che funzionava a meraviglia, adattandolo ad un contesto del tutto diverso dai Mari del Sud di Pratt. Però, dovendo metterci Tex e compagni, e doverosamente puntando i riflettori su di loro, inevitabilmente certe figure, potenzialmente interessantissime, finiscono con l'esser quasi ridicole, e mi riferisco soprattutto al Predicatore, sbiadita copia del tragico e tormentato Monaco prattiano. In conclusione, storia appena sufficiente e nulla più, restando ai soli texoni ne avrà lette almeno 8-9 migliori. Saluti
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Per quanto riguarda la storia io resto nella mia idea. Invece per i disegni non posso che ricredermi e dare ragione a te, ymalpas! è vero, sono caduto anch'io nell'errore di giudicare troppo frettolosamente i disegni dei texoni, anche se devo dire, ho visto dei disegnatori che mi hanno immerso nel west, mentre zaniboni si discosta un po' da questo genere. (non che non sia bravo, intendiamoci)
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Certo che per Zaniboni, fare quelle bozze così dettagliate dovr? essere un lavoraccio!! :s
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D'accordo su quello che ha detto Bonelli nella sua intervista. Quello è stato il suo tex di anni fa. Però ora il pubblico è cambiato, vuole un protagonista completo e a tutto tondo, e un personaggio senza una psicologia non farà molta presa su nuovi lettori. Per rinnovare veramente la testata, il Sergione dovrebbe smetterla di mettere i bastoni tra le ruote degli sceneggiatori, appena propongono qualcosa di nuovo. Questo è un ristagnamento del personaggio, che non riesce ad evolversi, e un ostacolo alla creativit? che viene soppressa da assurde imposizioni. Bisognerebbe, invece, trovare i punti chiave di tex, e da questi da una parte, creare una sua psicologia di fondo che però rispetti il personaggio originale; e dall'altra stendere dei dieci comandamenti entro i quali gli sceneggiatori devono sottostare, ma che nel contempo lascino spazio a nuove idee. I nuovi sceneggiatori, avranno in chiaro il personaggio e il mondo in cui si muove, e si potranno muovere più liberamente, perchè non più vincolati da assurde censure, ma da dei punti chiari e convenzionali che devono seguire, ma che non li opprime
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Diso può anche essere una valida alternativa sui maxi, ma io non me lo vedrei nella serie regolare. Il suo tratto molto personale si adattava perfettamente con le storie di Mister No, ma Tex è tutta un altra cosa.
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Per una volta dimentichiamoci del passato e guardiamo al futuro. Guardiamo all'innovazione come una fonte per attingere nuova e fresca acqua, che sia capace di "dissetare" i voleri dei lettori. Il passato dovr? come una proiezione diretta per il futuro
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No, io spero che nuovi giovani scrittori possano creare anche un nuovo tex, che non sia un ritorno alle origini, ma un passo avanti.
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Bella storia, che ricorda molto le storie di blueberry alla ricerca del tesoro confederato. Un piccolo salto di qualità di Nizzi, e un elogio meritato ai disegni di Bernet che accompagnano egregiamente la storia.
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Come al solito Ticci è un maestro a rendere una storia banale in un capolavoro d'arte, per via dei suoi disegni: stupendi!
Il Futuro Di Tex ?
in La Serie e i Personaggi
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Mi fa piacere che tra lettori "giovani" di tex ci troviamo d'accordo, Akirasendo! Spero che queste nuove idee innovative vengano recepite anche dalla Sergio Bonelli Editore, che già si sta dando da fare per cercare di ringiovanire la testata di tex