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TWF - Tex Willer Forum

theLord

Ranchero
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Messaggi pubblicato da theLord

  1. non dissotterrare l'ascia di guerra, Wast!! senn° le giacche azzurre del gran padre bianco di Washington accorrerranno come cavallette... :P :P :P haha haha Intendiamoci, a me piace tanto il Fusco degli inizi, quello, indimenticabile del Clan dei Cubani... e anche il Ticci dei primi numeri e quello di Santa Cruz... ... ma ultimamente entrambi sono decisamente in calo... ma, come ha già detto Ray, i gusti sono gusti, e non voglio togliere nulla alla grandezza di questi autori, che hanno saputo regalarci tante emozioni e hanno saputo realizzare paesaggi incantevoli...

  2. Beh... concedetemi di non essere affatto d'accordo. E poi, se il concetto era quello, mi pare sia stato espresso male, e che bisogni fare parecchi distinguo... Basata dare un occhiata alla galleria di Monti... per capire.

    non sono il più esperto in piazza, però devo dire che non sempre ho apprezzato lo stile un po' "spigoloso" del Fusco degli ultimi tempi o il "Ticci" ormai in calo dell'ultimo "Buffalo Soldiers".. senza generalizzare, credo che questi autori abbiano perso un po' della loro raffinatezza iniziale, e ora il loro stile pare più "grossolano"... Monti, invece, lo conosco poco, ma so che tu lo apprezzi molto... dar? un'occhiata alla sua galleria, e mi legger? un po' di storie e ti farà sapere!! ;):) :)così a bruciapelo, mi ricordo la sua storia (1000 dollari per morire) e devo dire che in quella storia ha dato dimostrazione di essere un grande autore...
  3. credo che Ray volesse dire come alcune volte lo stile di questi autori diventi frettoloso e confuso... e, effettivamente in fondo ha anche ragione... a me piace il tratto pulito ed elegante del primo Ticci, o quello, indimenticabile del primo Fusco..... Monti, invece, è sempre riuscito a distinguersi con il suo tratto classico e personale allo stesso tempo...

  4. beh... l'idea non è male... Il problema grosso è predisporre i sondaggi.. Se li facciamo in ordine rischiamo di fare scontrare tra loro decine di capolavori e tra loro decine di storie mediocri... Ci vorrebbe un tabellone.... cioè una pensata... Vedrà di pensarci su...

    beh.. effettivamente è un po' complesso da gestire un sondaggio così.. però si potrebbe iniziare con le ultime storie... magari si potrebbe eliminare dalle opzioni del sondaggio, quelle storie mediocri tipo che non potrebbero aspirare al capolavoro (chessè, robe tipo "la banda dei tre" e via dicendo....).. in modo da focalizzare il voto sulle storie migliori....
  5. Beh... tra le ultime storie, quelle citate da RayClammons (e ne approfitto per dargli il mio benvenuto sul forum! ;):D) sono indubbiamente tra le migliori!! ... è difficile scegliere quale storia far salire sul podio, perchè ce ne sono stati tanti di capolavori in epoche differenti... propongo quindi di stilare una classifica personale di migliori storie texiane, però suddividendole in blocchi da 50... così è più facile decidere la migliore, avendo un ventaglio di possibilità meno vasto, rispetto a tutta l'opera di tex....

  6. Una storia dal carattere un po' ambiguo, nel senso che riesce difficile dare un giudizio, poich? la storia è ben costruita, ma non mancano le incongruenze, o note negative, che "rovinano" una buona storia... La storia ha un soggetto abbastanza originale, e comunque mai affrontato prima su tex, ovvero la rivolta dei Metis e dei francesi di fronte all'egemonia inglese in Canada... è una storia dal carattere un po' "insolito", poich? Tex non viene chiamato dai suoi amici per sbarazzare il prepotente di turno, ma in questa avventura Tex viene coinvolto completamente nelle vicende canadesi, e viene trascinato dal corso degli eventi... insolita è anche l'accoppiata Tex-Brandon, ma che funziona a meraviglia! tanto istintivo l'uno, quanto rigido e inflessibile l'altro ( che non dimentica di appartenere al corpo dei mounties canadesi, nonostante viaggi in "borghese")la sceneggiatura, invece, appare tipicamente "nolittiana", con alcuni, insoliti, ma splendidi, momenti di umana difficolt? e sofferenza dei nostri eroi (quando, ad esempio, si trovano con un solo cavallo e costretti ad anticipare i movimenti dei rivoluzionisti..)... Ottima la caratterizzazione del profeta, del traditore Donovan, e anche di Big Bear, perchè "vede nella rivoluzione una possibilità di atteggiarsi a rispettabile capo-popolo.. pur restando invece un volgare ladrone"... sono frasi che denotano una psicologia più complessa di quanto non sembri, poich? fondalmentalmente Big Bear è solo un vigliacco che vuole apparire più rude e cinico di quanto non sia veramente... forse la sceneggiatura può apparire poco coinvolgente, per via della lentezza con cui si svolgono gli eventi... ma è anche vero che avrebbe perso tutta la sua importanza, se i fatti fossero stati narrati sbrigativamente... non mancano comunque le incongruenze... ad esempio nell'ufficio dello sceriffo di Great Falls, è strano che Donovan fermi la mano di Big Bear mentre questi sta sparando a Tex e Brandon inermi.... dopotutto erano già inguaiati con le autorit? americane uccidendo lo sceriffo.... ed è strano che sopravviva Jim Brandon, dopo che Big Bear gli aveva sparato a bruciapelo....

    Non mi quadra l'improvviso rinsavimento del profeta, e neanche il sacrificio del distaccamento delle giubbe rosse. In quest'ultimo caso non si capisce proprio che senso abbia

    beh... non è anomalo il ravvedimento del profeta... è strano piuttosto che si sia accorto della reale situazione solo così tardivamente, e che non conosciesse le reali intenzioni di suo cugino... :huh:anche il sacrificio mi pare un po' inutile... forse Nolitta avrebbe potuto utilizzare un'altro espediente.... per quanto riguarda l'abbandono del campo da parte degli indiani, beh non ci trovo niente di male... Roger Bean era la loro guida nella battaglia contro i bianchi, e una una volta morto il profeta per mano del suo stesso cugino, gli indiani capiscono che ormani ha poco senso continuare la lotta... anche a me non quadra del tutto l'inutile sacrificio di Donovan per salvare i prigionieri... anche se ripensandoci, lottava per degli ideali sinceri... vedeva come nemici gli inglesi oppressori, ma di certo non dimenticava la sua amicizia instaurata con il colonnello Jim BrandonI disegni di Fusco sono superbi! mi lascia sempre una punta di nostalgia pensare a quelle vecchie, indimenticabili storie che il buon Ferdinando ci ha regalato... In sostanza:Soggetto: 7Sceneggiatura: 6Disegni: 8
  7. Mauro Boselli parla di Alfonso Font

    di Gianluca Testa

    Mauro Boselli, a quando risale il tuo primo incontro con Alfonso Font?

    ?Di persona ci siamo incontrati per la prima volta al Caff? Pedrocchi di Padova in occasione della ?Bonelliana?. Credo fosse il 1997. Da tempo lavoravamo per il ?Texone? numero dodici, ma senza esserci mai visti?.

    Avete coltivato questo rapporto?

    ?S?. E nell'ambiente non è scontato che accada. Quando Alfonso Font arriva a Milano è sempre un piacere passeggiare insieme per la città. Purtroppo non sono ancora riuscito a fargli visita in Spagna, nella sua casa di montagna. Lo farà presto. Non è un problema di pigrizia, ma di tempo. Nonostante io viaggi molto, purtroppo non sono ancora riuscito a programmare questa visita?.

    Prima della collaborazione con Bonelli, Font aveva sempre scritto le storie che disegnava. Lavorare con una sceneggiatura non sua ha creato complicazioni?

    ?Assolutamente no. Font si mette a completa disposizione dello sceneggiatore, con grande professionalità?.

    ? mai intervenuto sul tuo lavoro?

    ?? capitato che abbia suggerito un intervento. Quando l'ha fatto, io ho sempre accettato?.

    Sei uno sceneggiatore molto produttivo. Qual è il tuo metodo?

    ?Non scrivo mai un soggetto completo. Anzi, porto avanti anche dodici storie in contemporanea. E i disegnatori seguono il nostro ritmo. Si tratta di un metodo piuttosto comune tra gli sceneggiatori?.

    Lo Speciale Tex ?Gli assassini? è l'unico ?Texone? che hai sceneggiato è ha un carattere di unicit? per la quantit? dei luoghi in cui la storia è ambientata. Font non si sarà certo annoiato?

    ?Per il ?Texone? numero dodici ho dato a Font una storia con continui cambi di scena. Pagina dopo pagina si alternano nuovi set. Dall'Arizona al Colorado, da San Francisco a Baja California. Visto che nel fumetto realizzare una scenografia non costa niente ci siamo sbizzarriti. E sè, credo che Font si sia proprio divertito?.

    Unico è anche Font, dal segno così chiaro e caratterizzato. Per disegnare Tex immagino abbia dovuto lavorare molto.

    ?Vedi, Font si distingue per la forza del segno. Gli appartiene una matrice grottesca. Ma è stato in grado di stemperare questa sua caratteristica. Anche per questo motivo ritengo sia un autore straordinario. E poi riesce a disegnare bene anche i brutti e i cattivi. Un aspetto fondamentale per le storie western. Comunque bisogna sempre tenere presente che in Tex non si può mai esagerare??.

    A Font va un altro merito. Pochi autori riescono a disegnare scene fantascientifiche, comiche e di costume con lo stesso talento.

    ?Nel disegnare il ?Texone?, Font è così com?era accaduto per Josè Ortiz è ha dimostrato di saper essere un autore classico sulle storie regolari. Nonostante la personalit? forte, Font ha un segno western fantastico. Autori come Ortiz sono passati subito al seriale. Font, essendo più imprevedibile, ha avuto bisogno di un po' di tempo in più?.

    Sembra però che i lettori di Tex non siamo ben disposti verso i cambiamenti.

    ?I lettori di Tex sono esigenti e molto legati al segno classico. S?, c'era il timore che Font, capace di creare ambientazioni bizzarre, li sconcertasse. Ma anche i lettori sono riusciti a coglierne il valore?.

    Di Font cosa ti piace?

    ?Lo stile e la sua capacità di raccontare il fulcro della scena senza distrazioni. E riesce a creare intorno ai personaggi un ricchissimo ambiente. A ogni rilettura de ?Gli assassini?, per esempio, si scopre sempre qualche particolare nuovo?.

    Senza trascurare, poi, l'utilizzo dei chiaroscuri?

    ?Font ha una straordinaria capacità di illuminare, di utilizzare sapientemente il chiaroscuro. D' forma alle figure con talento. Lavorare col chiaroscuro per dare spessore e forma alle figure è una delle più belle conquiste del Rinascimento. è fondamentale saperle sfruttare al meglio?.

    Hai mai pensato di disegnare una storia?

    ?Ti confesso che, purtroppo, non so disegnare. Se lo sapessi fare mi divertirei. Perchè credo mi appartenga una certa cultura dell'immagine?.

    © www.museoitalianodelfumetto. it

  8. ne sono convinto anch'io raul!... anche perchè Giraud è uno tra i miei autori preferiti in assoluto.... Milano mi piace, e su Tex funziona sul serio (che peccato che sia passato alla Francia... :()... ho solo riscontrato una sua scarsa varietà nel caratterizzare i diversi personaggi....

  9. oggi ho ripreso in mano il tex disegnato da Mario Milano "il villaggio assediato"... che dire, mi pare un'ottimo disegnatore, che sa prendere ispirazione dal maestro francese Jean Giraud...... anche se non è un autore esente da qualche difetto: ho trovato gli stessi personaggi sia su Magico Vento, che su Tex.. ad esempio il locandiere de "il villaggio assediato" ha lo stesso volto di un altro personaggio riscontrato su Magico Vento (e non è l'unico caso...)...... ma tutto sommato considero Milano uno degli autori più validi tra quelli che si sono avvicendati su tex....

  10. ... aspetta... io mi ricordo che avevo visto una versione a colori americana senza censura, dove la donnina appariva senza vestito.... non mi ricordo di preciso dove avevo visto questo.... forse ymalpas lo sa meglio di me...... credo fosse in giro per il web.. era una specie di confronto tra la versione originale, e quella italiana censurata....

  11. Indubbiamente la sceneggiatura contribuisce alla buona riuscita di un fumetto... ma se un fumetto mi piace è anche soprattutto perchè ci sono degli ottimi disegni....... questo è uno dei principali motivi per cui odio i manga... non riesco a leggerli perchè i disegni mi disturbano e non mi aggradano per niente, a prescindere dalla storia...

  12. Io invece, essendo un'aspirante disegnatore, preferisco notevolmente di più una storia dai disegni raffinati ed eleganti, rispetto ad un buon soggetto....

    ... dei buoni disegni sono la principale motivazione che mi spinge a comprare un fumetto...

    ... anche se, essendo il fumetto soprattutto uno svago, non disdegno nemmeno storie dalla trama coinvolgente, nonostante i disegni siano pessimi...

    voterei quindi: soggetto tra il 25% e il 50% - disegni tra il 50% e il 75%

  13. beh... credo che wasted abbia ragione... nei suoi primi lavori, Ticci è più preciso e raffinato, ma è dal numero 300 in poi che inizia la decadenza, con uno stile sempre più frettoloso e quasi istintivo.... che perde davvero in qualità, anche se forse i disegni acquistano maggiore dinamismo...

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