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TWF - Tex Willer Forum

borden

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Messaggi pubblicato da borden

  1. Ciao, Borden. Una domanda a cui spero tu possa dare risposta. Ora che il bravissimo Moreno Burattini è diventato ufficialmente il curatore di Zagor, c'è qualche speranza che tu diventi il curatore di Tex? Io te ( e me) lo auguro di cuore!

    Tex è una serie MOLTO particolare. Il vero curatore, se ce n'? uno, è Sergio Bonelli. Borden
  2. Cito testualmente dal sito della SBE:

    "Nell'Almanacco del West 2007, in una storia scritta da Claudio Nizzi e disegnata da Ernesto R. Garcia Seijas, Tex deve impedire lo scontro fratricida tra due gruppi di Apaches e assicurare alla giustizia i veri colpevoli dell'epidemia che ha seminato la morte nella riserva di White Springsè"

    Dal giornale risulta che sia invece tua. Si tratta di una collaborazione o di un errore?

    Errore!



    Borden

  3. Mauro, il mese di Febbraio esce un tuo albo dal titolo "Morte nella nebbia" dove leggendo la trama,Kit Willer dovrebbe avere un ruolo di rilievo nella storia.
    A differenza di Nizzi, che per molti anni ha tenuto Kit e anche Tiger Jack al villaggio navajo a contare le solite coperte e rifornimenti che il solito governo gli invia, tu hai cercato di rivalutare il personaggio attribuendogli ruoli importanti nella varie storie da te scritte(vedi "I sette assassini","Colorado Belle",).
    Cio' che ti chiedo (ho fatto la stessa domanda a Villa nello spazio a lui dedicato)perche' questo "pard" non suscita la simpatia del lettori di Tex?
    perche' per molti anni il ruolo di Piccolo Falco nella serie e' stato gestito cosi' male da parte di Nizzi e anche dal punto di vista redazionale?
    secondo te in che modo deve essere proposto e come si dovrebbe sfruttare il figlio di Tex?


    A una domanda del genere verrebbe da rispondere: parlano le storie, E più precisamente: riparliiamone dopo che avrai letto la prossima storia.

    Borden

  4. Parlando in un'intervista dell' impronta più o meno tradizionalista delle tue sceneggiature ( e quelle di Claudio Nizzi ) sei arrivato a questa conclusione:

    Penso che siamo entrambi tradizionalisti a nostro modo. Forse abbiamo scelto due parti diverse del canone texiano come fonte d'ispirazione. Io cerco di inserire nella mia scelta anche il pathos e l'epicit? dei primi cento numeri, forse più ingenui, ma, a mio parere, anche più passionali, appassionanti e ricchi.

    Vorrei ritornare sul tema spostandomi sul piano dell'ironia ( se non della comicit? tout court ). La grande innovazione ( o intuizione ) di Nizzi sta, a mio parere, nell'aver condito i suoi soggetti con una dose non indifferente di umorismo, che pur non essendo del tutto assente dai lavori di G. L. Bonelli, è più che altro riconducibile come fonte di ispirazione ( anche se in misura meno marcata e soprattutto meno carnevalesca ) a Guido Nolitta.

    La tua prima storia, La minaccia invisibile comporta la presenza dell'irlandese Pat Mac Ryan, un personaggio molto amato da pap? Bonelli ( tanto che credo di poter affermare, egli fosse, dopo Tex, un'altra delle sue incarnazioni ), una creazione ?comica? di cui ti sei magnificamente servito ( almeno in questa prima avventura ) nell'indimenticata scena del è massaggio di Carson è ( di cui hai rivendicato la paternit? ).

    Posta in questi termini, ti sei riappropriato in quell'occasione della tradizione in modo per certi versi simile a Nizzi, avvicinandoti in questo frangente forse più di lui a cogliere l'essenza dell'interpretazione bonelliana, che è una magica alchimia di tensione e fine ironia.

    Se è vero che G. L. Bonelli mostrava poca condiscendenza verso l'umorismo ( vedi per esempio il suo rapporto difficile con il personaggio di Cico ), il suo Pat è stato a lungo sinonimo di sano divertimento per tanti di noi. Forse così è stato anche per te.

    Nei lavori successivi però, scegliendo il pathos e l'epicit? del primo Tex, hai abbandonato quasi del tutto il lato ?comico? e molto forse avrebbe giovato l'introduzione di siparietti umoristici per attenuare la tensione e lo spasimo di certe tue storie, contribuendo cioè a farne una lettura più distensiva.

    Ne I dominatori della valle Sergio Bonelli alterna scene come la brutale impiccagione di una ragazza, all'entrata del carro ( con i cadaveri degli sgherri del Cheyenne Club ) nella villa di Watson, che Tex guida tra le aiuole fiorite delle dame agghindate a festa, suscitando il loro livore e il nostro spasso. Tutto questo è orchestrato tanto sapientemente da Sergio senza mai scadere nella banalit?: è cioè un episodio che serve a stemperare in parte la violenza della storia, che resta altissima. Molto efficace l'idea.

    Ti chiedo dunque quanto ritieni potrebbe giovare alle tue storie un uso altrettanto sapiente di questi meccanismi comici.

    Si tratta di una scelta precisa e consapevole da parte tua è

    La tua è una chiusura definitiva ( cioè la consideri del tutto incompatibile con i tuoi intrecci ) o possiamo sperare in qualche nuova scena che ci regali un largo sorriso ?

    La mia risposta è semplice. In realtà è una domanda. Dimmi quanto incide la "comicit?" (!!) nelle storie di G. L: BONELLI del periodo classico e io ti dico quanto ce ne metter? nelle mie. Sono d'accordo che Sergio è molto bravo nell'umorismo (a differenza di Nizzi) ma la "comicit?" in Tex ci sta come i cavoli a merenda. Un po' d'ironia, questo sè, e sarcasmo con i cattivi. Basta. Tex non è uno spaghetti western. E anche il ridurre Carson a una macchietta tipo Cico è francamente sbagliato, volgare e banale.



    Borden :bisonte::colt:

  5. Mauro, per le copertine delle tue storie sei tu che ne decidi l'impostazione o e' una decisione che prendi insieme a Villa?

    Fin dal Passato di Carson le ho proposte quasi sempre io (per le MIE storie) a Canzio, Bonelli e Villa. Ma da quest'anno le sceglie il solo Sergio Bonelli per tutta la serie. Per la storia di Font in uscita è così. Borden
  6. Nelle tue storie accade spesso che nei personaggi inizialmente proposti come
    cattivi fai vedere un lato buono o addirittura molti si convertono e diventano
    buoni(vedi Raza).
    Come mai questi turn-faces?

    E' meno banale, no?



    Borden

  7. Ti faccio qualche domanda, alle quali Borden puoi anche non rispondere se preferisci, trattano di temi un po' delicati, ma proprio per questo molto interessanti ( almeno dal nostro punto di vista di lettori :capoInguerra: ). Comunque la prima domanda è questa:In che misura dobbiamo quantificare la tua libertà creativa è Cioè, che importanza hanno le decisioni della redazione nella scelta dei tuoi soggetti? Ti faccio un esempio pratico: è vero, come si mormora in giro, che ci sia il divieto di far tornare "certi" personaggi ( bonelliani )nelle vostre storie è Se tu domani volessi scrivere una storia con Barbanera, potresti scriverla senza il bisogno dell'autorizzazione della redazione ?Sempre in tema, senza azzardare ipotesi troppo fantasiose, che speranza c'è che Mefisto si rifaccia vedere nelle pagine di Tex, diciamo fra cinque anni è Cioè, sempre che ne sia al corrente, Sergio Bonelli ci sta pensando oppure ha abbandonato l'idea di giocarsi questa carta preziosa ?Grazie.

    I soggetti di Tex vanno sempre proposti a Sergio Bonelli e discussi con lui. Ma che io sappia non ci sono preclusioni sui personaggi. Dipende dai soggetti. Barbanera, per es. è già tornato. Io non lo farei tornare di nuovo (non è nemmeno che mi affascini particolarmente). Borden :indianovestito:
  8. Mauro le tue storie su Tex hanno avuto il successo che tutti sappiamo grazie anche
    alla tua bravura di creare una grande varieta' di comprimari, con caratteristiche diverse l'un con l'altro, e quindi dare ad ognuno di essi una
    certa importanza nella storia, in certi casi al pari del ranger (vedi "Matador").
    Non credi che percorrendo spesso questa linea il personaggio di Aquila della Notte ne perda un po' malgrado una sceneggiatura avvincente e impeccabile?

    No, non lo credo affatto! :bisonte: :capoInguerra: :indiano: :lupod:



    Borden :colt:

  9. Non mi ricordo più dove, lessi che Sclavi la voleva per Dylan Dog, agli inizi, e non accett? (suggestionato?). Ora ne scriveebbe un paio di storie?

    Scusa, il soggetto della frase qual'? :wacko: è
    Boselli :capoInguerra: In pratica gli chiedo se ora lo scriverebbe.
    Se non avessi molto altro da fare, come Tex, Dampyr e Zagor, allora sè. Borden
  10. Ho detto spesso (esiste una mia recente ed esauriente intervista sull'ALTRO forum  :capoInguerra: ) che conoscevo a grandi linee la vera storia degli Innocenti di Bannack

    Hehe, mi scuso, ma io è da un po' che li non ci sono praticamente più per motivi che non giudico utile commentare qui :DMa passiamo ad un'altra domanda... Per quale motivo si vedono così poche storie di Tex nelle vesti di Aquila della Notte?? forse perchè è più difficile scrivere storie con il nostro ranger in quei panni? O è semplicemente una scelta redazionale?
    Io ce lo vesto ogni volta che posso. Borden
  11. Mauro, dato che hai sicuramente letto tutti gli albi di Tex, c'e' qualche storia che ti e' piaciuta in maniera particolare e che avresti voluto scriverla tu?

    Molte di quelle di Bonelli. In particolare quelle di El Morisco e Sulle piste del Nord. Borden
  12. Per Lena mi sono ispirato a Glittering Goldie, la fidanzata dimenticata di Paperone, in ""La Stella del Polo" di Carl Barks, uno dei massimi capolavori a fumetti.

    Sono molte le storie di Barks che meritano di entrare nella top 20 dei massimi capolavori a fumetti; tu, oltre che LA STELLA DEL POLO, quali altre ci metteresti?Altre influenze barksiane si riscontrano nelle tue storie? Per esempio, ne IL RITORNO DEL MORISCO, non c'è qualche influenza, che m'? sembrata di riscontrare, con l'episodio PAPERINO E L'ANELLO MALEDETTO?
    Nessun altra influenza DIRETTA di Barks, mentre le influenze dirette risentono di MIGLIAIA di altri autori, ovviamente. Per Barks... Il tesoro delle sette città, la dollarallergia (quella di Shangri-la), l'elmo vichingo, Atlantide, la disfida dei dollari... tutti capolavori!Borden
  13. Riporto qui una domanda posta nell'altra discussione (quella sulle storie) rimasta senza risposta... :DRiguarda "Il passato di Carson":c'è la vicinanza a fatti realmente avvenuti a Bannack (<a href="http://www.farwest.it/storia/storia_del_west/plummer/bannack. htm" target="_blank">leggi l'articolo su "www.farwest. it"</a>)... a tal proposito... <b>Boselli, come hai avuto l'ispirazione per questa storia? L'articolo che ho linkato, se non sbaglio, è postumo rispetto alla tua storia, ma a volte cerchi informazioni sull'ottimo sito appena mensionato?</b>

    Ho detto spesso (esiste una mia recente ed esauriente intervista sull'ALTRO forum :capoInguerra: ) che conoscevo a grandi linee la vera storia degli Innocenti di Bannack (ma proprio a grandi linee: il paragfrafo di un'enciclopedia sul West!). Da tempo avevo invece l'idea di una storia romantica di amicizia e amore per Carson sullo stile dei film di Anthony Mann, con richiami al passato. Per Lena mi sono ispirato a Glittering Goldie, la fidanzata dimenticata di Paperone, in ""La Stella del Polo" di Carl Barks, uno dei massimi capolavori a fumetti. No, non frequento il sito FarWest. Borden
  14. Mauro quando scrivi le storie per Tex sai gia' chi sara' a disegnarle o il
    disegnatore viene scelto dopo la stesura della sceneggiatura?

    Chi e' che sceglie l'artista che dovra' disegnare una storia, la redazione o lo
    scrittore che ha sceneggiato la storia?

    Tu hai formato insieme a Marcello secondo me uno dei piu' riusciti sodalizi artistici di tutta la serie di Aquila della Notte, ma hai lavorato spesso con
    altri disegnatori come il grande Letteri,Ortiz,Font etc.
    Chi e' l'artista con cui ti sei trovato o che ti trovi meglio, insomma colui
    che ti capisce e che mette in pratica cio' che hai in testa?

    So sempre a chi va la sceneggiatura, quindi la storia, bene o male, è scritta apposta per un determinato disegnatore. La tua seconda domanda andrebbe posta in un altro modo: qual è il primo disegnatore che si libera? Tizio? Okay! Chi scrive per lui? Quindi, come vedi, a "scegliere" è seplicemente la contingenza. E' chiaro poi che si possano formare delle coppie più o meno fisse.



    Borden

  15. Mauro, dato che abbiamo saputo che a Febbraio ci sara' dopo circa 8 anni
    il ritorno di Bronco Lane, ci puoi dire se in futuro rivedremo Hutch il
    superstite della banda degli irlandesi?
    Se non altro anche per sapere che nome ha dato al suo primogenito
    :P

    Non ho in programma storie con Hutch. Forse Jethro, chissà... Ma non voglio per forza mettere troppi ritorni di persoaggi miei in una serie non mia. Probabile l'imminente ritorno di Laredo...



    Borden

  16. Tra le storia che hai scritto per gli almanacchi, qual'? quella che giudichi ti sia riuscita meglio, pur dovendoti confrontare, appunto, con un max di 110 pagine (un tempo 102)?

    Ahem... Credo tutto sommato che la mia preferita sia "Eroe per caso". :generaleS: Borden



  17. a Boselli:

    Quale storia ti ha dato maggior soddisfazione e perchè?

    Io voterei "Sulla pista di Fort Apache", perchè è la più vicina alla "quadratura del cerchio": storia di puro western, texiana e personale allo stesso tempo. Ma tra le mie preferite ce ne sono altre e una di quelle che considero meglio riuscite tecnicamente è "Gli assassini". Non riesco però a capire (non ho la collezione sottomano) che storia sia "Terra di confine". E avete forse dimenticato quella scritta con Nolitta: Golden Pass. Buon anno.



    Borden

  18. Ehm... non portiamoci fuori :DPer Boselli:Preferisci affrontare storie brevi come quelle che ci vengono presentate tramite gli almanacchi oppure trovi che sia più semplice avendo più pagine a disposizione?Per te risulter? una domanda magari così così, ma io non avendo nessuna idea del tipo di lavoro che c'è dietro alla creazione di storie (se non che bisogna pensare, poi stendere le basi, ecc ecc) non ho la minima idea. Quindi forse risulta più facile gestire bene una storia con più pagine a disposizione piuttosto che il contrario.

    Trattandosi di Tex, che richiede una narrazione distesa, è sicuramente meglio avere più pagine a disposizione. Ma in alcuni casi mi sono divertito a realizzare storie brevi per il ranger proprio per la sfida che questo comporta: mantenere un ritmo serrato e mettere molti avvenimenti senza snaturare il "passo" texiano. Borden
  19. Mauro, circola ancora adesso la leggenda internettiana (e non solo) che il soggetto dei 7 ASSASSINI fosse in origine concepito per Zagor. Che hai da dire?

    Che se in Zagor ci fossero stati i personaggi di Lena Parker e Kir Carson e della Banda degli Innocenti; visto che questa storia è il seguito de Il passato di Carson, la leggenda potrebbe avere delle basi! :bisonte: Ma si tratta di una BUFALA! Borden
  20. Ok Borden, te la inviero' con piacere il piu' presto possibile.
    In quanto a sdebitarti non lo dire neanche per scherzo :angry:!!!
    E' il minimo che si puo' fare per ringraziarti della tua presenza in questo
    forum, sperando in una tua costante permanenza.
    Volevo invece dirti che essendo io un cultore degli Spaghetti Western,
    in alcune tue storie di Tex mi e' sembrato di intravedere qualche cliche' di quei film.
    Ad esempio, ne "Il passato di Carson" il componente della Banda degli Innocenti che piu' colpi' la mia attenzione fu Waco Dolan, perche' era un personaggio che per la sua spietatezza e per la sua cattiveria mi ricordava un cattivo Jack Palance (tra l'altro molto somigliante a Waco in viso) protagonista di alcuni Spaghetti Western, oppure quando aveva i capelli lunghi ad un Klaus Kinsky.
    Quello di Waco Dolan e' un personaggio che mi sarebbe piaciuto rivedere, peccato che la cosa e' impossibile dato che e' morto.
    Magari forse se in quel drammatico scontro a Bannock e' riuscito a sopravvivere...
    Un altro figura che mi riporta a quel genere a me tanto caro non puo' essere che Jack Thunder;un personaggio cosi' spietato, cosi' sadico, cosi' lugubre che forse non si e' visto neanche nel piu' violento Western all'italiana.
    Volevo quindi chiederti se sei anche tu un fan di questo fortunato genere cinematografico e se in qualche modo ha influenzato qualche tua storia?
    Rivedremo ancora cattivi di questo stampo negli albi che sceneggerai in futuro?

    Tutto sommato direi che preferisco il western americano , in particolare Ford, Hawks, Mann e Peckinpah. Sono cresciuto quando i cinema erano INVASI da PESSIMI spaghetti western e imitazioni di 007 (parlo di CENTINAIA di imitazioni!) e la dozzina di film belli del genere, tra cui quelli di Sergio Leone, non mi compensa della noia profonda passata a guardare in un cinemino degli anni Sessanta il solito prevedibile film italiano con la stessa location e gli stessi attori dei dieci film precedenti! In questo sono d'accordo con GL e Sergio Bonelli, che sono di generazioni precedenti alla mia. Ma anch'io ovviamente apprezzo certe esagerazioni barocche del genere e le ho citate nei Sette Assassini, come Sergio ha fatto in El Muerto!



    Borden

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