francob

<span style="color:red;">2 ore fa</span>, natural killer dice:

Questa?

 

La mia ha il numero 618/648 e la tua?

Grazie, Sandro. Che goduria per gli occhi e per la mente, si possono immaginare anche i dialoghi....

Però Antonio ha ragione su Dodi Battaglia: non era, è, solo un Pooh, è un grandissimo chitarrista!

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Satan dice:

Io che sono malato le comprerò tutte. Di sicuro si poteva far meglio e se penso ai prodotti giapponesi mi vien da piangere. A volte meglio fare un prodotto più costoso e di qualità che il classico prodotto commerciale. 

Dire "prodotto commerciale" mi sembra un'esagerazione! Una volta quelle cose le davano gratis con il formaggino MIO....

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Letizia dice:

Il bisogno emergente si caratterizza per la verifica critica degli obiettivi istituzionali e l'individuazione di fini quantitativi al di sopra di interessi e pressioni di parte, fattuizzando e concretizzando nel contesto di un sistema integrato la trasparenza di ogni atto decisionale.

Ho lasciato non so dove il dizionario dei Sinonimi e dei Contrari (era l'edizione in Mandarino, quindi quella più utile a comprendere il tuo intervento).

Mi vuoi aiutare a capire.......?

E da 70 anni è il primo partito, la prima coalizione, la prima repubblica, il primo amore, ecc., ecc.

Manco la Juventus......

Ringrazio in contemporanea sia Marco per la domanda e te per la risposta.

Anch'io sto attendendo con ansia il seguito delle storie di Franco Zanna.

Bravissimo Sandro, questo è il vero problema (se di problema possiamo parlare, il mondo e la professione cambia anche per i  "disegnatori"......).

Letizia, ora ti metto una pulce nell'orecchio.

Come ha correttamente ricordato Monni, se non ricordo male, i disegnatori sono collaboratori esterni.

Questo significa che possono avere contemporaneamente più "ordini", o diverse attività retribuite ovviamente in modi differenti.

La precedenza nei lavori verrà assegnata in funzione delle migliori attese economiche, ovviamente.

Ed ora attendiamo gli interventi delle truppe cammellate pro SBE......

JohnnyColt, nelle tue osservazioni non dimenticare mai che i ruoli di Sergio Bonelli e di Mauro Boselli erano totalmente diversi. Il primo, soprattutto, era l'EDITORE mentre Mauro, soprattutto era ed è il CURATORE. Ho scritto "soprattutto" perché entrambi sono stati e sono anche sceneggiatori. Ma i ruoli e le responsabilità erano e sono assolutamente differenti. Non dimenticare anche che "sopra" Sergio non c'era nessuno, sopra Mauro oggi ci sono tre Direttori ( e Mauro spesso lo sottolinea, chissà perché?).

Condivido totalmente la posizione di Paco. E, come è altamente probabile, oltre a noi due ci fosse qualcun altro che ragiona così, credo che la SBE farebbe bene ad interrogarsi....

<span style="color:red;">4 ore fa</span>, borden dice:

Forse perché noi italiani siamo sempre critici di noi stessi e delle cose che facciamo? Se ci disprezziamo da noi, ovvio che non ci stimino gli altri. E la cultura popolare, apprezzata in Francia e negli USA, qui è sempre stata sottovalutata. 

 

 

Stai parlando di due NAZIONI. Noi, purtroppo, siamo ancora al tempo dei Comuni....

Da una risposta di Mauro a Pecos, si evince che in SBE c'è una certa (chiamiamola così...) dialettica sulle strategie inerenti a Tex.

Credo che tutti noi amanti del Ranger e preoccupati per il suo futuro, non possiamo fare altro che tifare per il Curatore e che le sue indicazioni vengano tenute nella corretta considerazione da una Direzione forse troppo ampia.....

Caro Havasu, tu, molto semplicemente hai indicato le tradizionali scelte di marketing con l'ottica dell'andamento della domanda e dell'offerta.

Boselli ha chiarito che le scelte degli "esperti" della SBE sono completamente l'opposto della tradizione di questa precisa scienza del mercato.

Non è detto che, in un mondo così "liquido", abbiano ragione loro con queste scelte - ripeto- in controtendenza.

Soltanto i risultati di bilancio potranno chiarire questa situazione.

Non so cosa sia capitato ad un finora ottimo Pasquale Ruju.

La sceneggiatura del secondo albo di questa storia presenta un tale livello di situazioni improbabili da oscurare le avventure di Cocco Bill e di Paperino.

La mia incredulità è giunta a domandarsi se Pasquale avesse deciso di prendere in giro i lettori di Tex.

E mi domando pure se Boselli, sempre attento ed altamente professionale, si fosse addormentato mentre controllava questa sceneggiatura.

Il soggetto poi era piuttosto debole. Per i disegni nulla da aggiungere a quanto precedentemente scritto.

Mi spiace sottolinearlo, ma l'anno del settantennale non sembra partito con il piede giusto....

Molto triste il paragone con le stupende opere della Hachette. Mala tempora.......

Corretto, Sam. Per gli uomini di frontiera in Messico si parlava il "messicano".

Carlo, non finisci di stupirmi per la tua proverbiale conoscenza delle storie di Tex.

Forse mi stupisco per ragioni di età. Tu sei certamente più giovane di me, ma comunque hai proprietà di memoria immense.

Ancora complimenti!

Oltre al bellissimo disegno, molto belle anche le sue parole!

Sandro, io avrei due piccole correzioni da fare: a "Il laccio nero" aggiungerei un' altra "lode" ed alla storiella di Ruyu e Cossu un altro "buoni"!

Caro Sandro, con tutti i giochi che la SBE sta buttando sul mercato, vuoi vedere che stanno pensando di creare un concorso sui vari perché non spiegati nelle sceneggiature. Mettendo magari in palio per le migliori soluzioni quelle confezioni di patatine fritte da ma sempre agognate......

Così Villa potrà finalmente terminare il suo Texone nel 2025 anziché nel 2030!

Franco, vuoi scherzare? Hai scritto Villa!

Sandro, mi spiace per te che vivi in Bonellandia. Dove vivo io, fortunatamente, esiste ancora il "libero arbitrio"!

Sfogliato in edicola.

L'aspetto più importante, a mio giudizio, è l'aumento del 10% sul prezzo di copertina, ora a € 6,90.

Senza dubbio c'è l'intervento degli "esperti" di marketing della SBE i quali, per ovviare alla perdita di lettori, hanno leggermente modificato la  conosciuta proprietà commutativa nella nuova " modificare il valore dei fattori per mantenere invariato il prodotto".

Per il momento ho lasciato l'albo a scaffale.