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Pedro Galindez

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Tutto il contenuto pubblicato da Pedro Galindez

  1. Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi Disegni: Jesès Blasco Periodicità mensile: Dicembre 1987 - Febbraio 1988 Inizia nel numero 326 a pag. 77 e finisce nel numero 328 a pag. 48 Nel Missouri, i pards indagano per conto della Pinkerton su una gang di rapinatori di treni, che la gente del Sud vede come eroi! Spacciandosi per ribelli sudisti, i feroci rapinatori di treni riuniti nella gang guidata da Frank e Bill Border sono amati e protetti dalla gente del Missouri. Ma Tex e Carson, spalleggiati dalla Pinkerton, non si fanno incantare da falsi idealismi. Abbattendo a fatica pesanti muri di complicità e omertà, convincendo oneste ragazze e madri di famiglia che la Guerra Civile è finita e che quelle compiute dai sedicenti patrioti sono soltanto volgari grassazioni, i pards stanano i gaglioffi dai loro covi e stringono sempre più il cerchio intorno ai superstiti della criminosa gang. Anche Bill, l'ultimo della banda Border, finisce all'inferno. © Sergio Bonelli Editore
  2. "Nelle paludi della Louisiana" rappresenta IMHO un tipico caso di storia che sfrutta ottimamente elementi quasi tutti di per sè non nuovi, miscelandoli in maniera sapida e originale. Tanto per cominciare, non si tratta della prima volta in cui Tex e i pards mettono piede a New Orleans; tuttavia, contrariamente ai precedenti esempi, gran parte della vicenda si svolge nelle pericolose e quasi impenetrabili paludi intorno alla città, cosa che conferisce alla vicenda un'aura esotica non molto inferiore a quella dello Yucatan dei Maya o della Florida dei Seminole. Altre volte Tex e i pards avevano trovato ( e troveranno poi ) sulla loro pista nel Sud degli Usa i fanatici vodoo; stavolta invece i loro avversari sono seguaci di un culto africano, cosa che, se li rende meno associabili alla magia nera, non li priva certo di fanatismo, ferocia e pericolosit? ( nell'ambiente e nel momento appropriato, i loro pugnali, archi e frecce non sono armi disprezzabili, pur contro i Winchester di Tex e dei pards ), rendendoli al tempo stesso maggiormente caratterizzabili in senso esotico. Bisogna inoltre aggiungere che Nizzi è stato più brillante di quanto gli capiti di consueto nell'introdurre, sia pure in quantit? relativamente limitata, l'elemento magico - soprannaturale nella storia: . Come detto da Ymalpas nella sua recensione, anche in questa storia, come in molte altre uscite dalla penna di Nizzi in quel periodo, gran parte dell'azione ruota intorno ad un "vilain" subdolo e portato all'intrigo, in questo caso Martin Stingo che, però, a differenza di altri personaggi del genere, può ingannare soltanto coloro con cui ha a che fare, dato che i lettori sanno fin dall'inizio delle sue losche trame. Ciò rappresenta certamente uno svantaggio, ma Nizzi è bravo a porvi riparo puntando sulla cartterizzazione di questo personaggio, che ci mette spesso a parte delle sue opinioni ( improntate ad un spregiudicato e beffardo cinismo ) e delle sue trame, finendo quasi per stabilire un rapporto di complicità con il lettore ( mutatis mutandis, accade qui su scala ridotta' quel che avviene in Shakespeare quando il lettore e lo spettatore si trovano davanti Riccardo III e Iago ). I due fratelli de la Rochelle sono presentati in maniera appropriata e colorita, ed è sempre piacevole rivedere la figura dello sceriffo Nat Mac Kennet ( IMHO molto più brillante ed abile del suo collega di San Francisco Tom Devlin ); quanto a Tex & Co., il ranger e Carson sono in ottima forma, ma anche Kit e Tiger possono godere di alcuni momenti di gloria . Fusco ha già illustrato "Il clan dei Cubani" ( nn. 229 - 232 ), pure ambientato a New Orleans, e si dimostra anche qui parecchio esperto ed abile, fornendo un'ottima prova. La mia valutazione sintetica ?:soggetto 9+sceneggiatura 10disegni 9,5
  3. Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi Disegni: Vincenzo Monti Periodicità mensile: Marzo 1989 è Maggio 1989 Inizia nel numero 341 a pag. 93 e finisce nel numero 343 a pag. 46 Colpevoli dell'eccidio dei pacifici pellerossa di Kalabah e dell'assassinio di due amici navajo di Piccolo Falco, gli Yuma Policemen guidati dal sergente Wolson vengono impacchettati da Tex e Tiger Jack e riportati a Fort Whipple per ottenere giustizia. Wolson, che stava braccando Na-Ta-Wah, uno scout indiano accusato di omicidio, sostiene che la pattuglia era stata attaccata, mentre Tex è certo che si sia trattato di una vendetta tribale! Durante un'animata discussione, Kit Willer finisce in guardina e viene fatto evadere dal padre con la complicità di alcuni cercatori d'oro. Quando Tex scopre perchè Na-Ta-Wah ha ucciso due soldati ed è fuggito sulla Black Mesa con l'amico messicano Mike Tuxedo, il bieco sergente Wolson non può più mentire sui misfatti dei suoi Yuma Policemen! © Sergio Bonelli Editore
  4. Soggetto e sceneggiatura : G. L. Bonelli Disegni: Guglielmo Letteri Periodicità mensile: Febbraio 1989 - Marzo 1989 Inizia nel numero 340 a pag. 46 e finisce nel numero 341 a pag. 92 Il colonnello Jim Brandon delle Giubbe Rosse invia Gros-Jean a reclutare Tex e Carson: Soapy Smith, un grosso gaglioffo, spadroneggia con metodi criminosi a Skagway, un villaggio affollato di cercatori d'oro, ?terra di nessuno? fra il Canada e gli Stati Uniti. I pards e Gros-Jean, ospitati dal confidente delle Giubbe Rosse Frank Reid, iniziano a ripulire Skagway eliminando in un saloon due tirapiedi di Soapy Smith, e dando fuoco alla bisca Lady Luck, gestita da un complice del boss. Fallito ogni complotto per disfarsi dei rangers, Smith e i suoi sgherri assaltano la casa dove Reid vive protetto da un pastore tedesco, ricevendo però piombo a quintali: abbandonato dai suoi, il capobanda si ritrova la gola squarciata dal coraggioso cane da guardia. © Sergio Bonelli Editore
  5. La tua ricostruzione, Wasted, è in effetti, piuttosto verosimile: errori di questo genere da parte di GLB vi sono stati anche più tardi, favoriti dal fatto che scriveva le sceneggiature "a braccio" ( come, a quanto pare, fa attualmente Boselli ). Per sanare la contraddizione, IMHO, basterebbe anche solo che nella vignetta del n. 191 Haring mostri di credere all'esistenza del tesoro, mantenendo un atteggiamento più scettico per le notizie sull'ubicazione. Si tratta di un ritocco che richiede un puro e semplice intervento di lettering e che non dovrebbe presentare troppi problemi.
  6. Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi Disegni: Raffaele Della Monica Periodicità mensile: Dicembre 1989 - Gennaio 1990 Inizia nel numero 350 e finisce nel numero 351 a pag. 95 Tex, che è in Alabama insieme a Carson, si reca a Starkville per salutare il suo vecchio amico Jimmy Barnett. Coinvolti in una rissa per aver preso le difese di Arch, un cameriere nero, i rangers apprendono che Barnett è morto in un incidente. Helga, la vedova, e McCook, l'uomo che dovrebbe rilevare il ranch dei Barnett, sospettano che sia stato ucciso per le sue idee tolleranti da Harry Harding, uno spietato razzista. E mentre il Ku Klux Klan incendia croci e lincia il povero Arch, qualcuno aggredisce Helga e perquisisce la fattoria, in cerca di una misteriosa lettera scritta dal defunto Jimmy Barnett! La verità viene a galla: una lettera lo smaschera come traditore e colpevole del massacro dei suoi uomini durante la Guerra Civile e l'infame ex ufficiale sudista McCook, eliminato il testimone di quel misfatto, tenta di insabbiare tutto usando il Ku Klux Klan per addossare la colpa dell'omicidio ai vili razzisti di Starkville! © Sergio Bonelli Editore
  7. Effettivamente, a giudicare dalle storie che lo hanno visto protagonista, il personaggio di Proteus non è di quelli che possano reggere una trama ampia e articolata. Non posseggo il numero 316, sicch? il mio giudizio è giocoforza parziale; comunque mi pare di poter dire che Nizzi abbia commesso l'errore di ripetere ( con minime variazioni ) l'impianto della precedente storia dell'"uomo dai cento volti", sia pure gonfiandolo con l'inserimento di particolari destinati, nell'intenzione, a darle più sapore ma che di fatto raggiungono solo molto limitatamente lo scopo. Proteus stesso, del resto, non ha la levit? ironica della sua prima comparsa e in qualche caso ricorre poco felicemente a ghigni ed imprecazioni isteriche "alla Mefisto" ( cui Tex, del resto, lo paragona a fine storia ).
  8. Per il momento ho soltanto l'albo 321 e devo dire che le battute iniziali della storia sono molto stuzzicanti; senonchè, ho forse fatto male ad aggiungere il riassunto della storia nel sito della Bonelli; temo proprio che rasenti da vicino lo spoiler....
  9. Posseggo gli albi 191 e 193 nella versione Nuova Ristampa, mentre il 192 in mio possesso è un Tre Stelle; comunque, in nessuno dei due casi ( le ultime vignette postate da Wasted sono comunque a pag. 43 del n. 192 ) testo ed immagini sono stati modificati. Probabilmente, IMHO, non c'è una grandissima contraddizione, perchè più avanti ( pp. 74 - 75 e 79 - 81 ) probabilmente GLB voleva sottolineare la straordinaria resistenza di Nana alle atroci torture subite, che lo fanno crollare soltanto gradualmente e involontariamente; certo però, che i due lestofanti avrebbero potuto dirigersi senza perdere tempo verso le White Sands.
  10. Soggetto e sceneggiatura : Claudio Nizzi Disegni: Vincenzo Monti Periodicità mensile: Luglio 1987 / Agosto 1987 Inizia nel numero 321 a pag. 27 e finisce nel numero 322 Tex e Carson indagano su una banda di rapinatori che compie razzie armati di Gatling, una micidiale mitragliatrice rubata a Fort Huachuca grazie al corrotto sergente Holbrook. Il capo dei ceffi è il desperado Contreras, legato al ranchero don Guillermo e al suo futuro genero, l'ex capitano Lafferty. Ma, confidandosi con i pards, Lafferty afferma di essere ancora nell'esercito e di agire sotto copertura per spiare il ricco hidalgo che sogna di riconquistare le sue terre oggi annesse all'Arizona! Guidati dal capitano Lafferty e da Zeke, un gaglioffo pentito, Tex e Carson irrompono nel pueblo nascosto, covo della banda di Contreras e deposito dell'oro e dei dollari rapinati a suon di gatling per conto di don Guillermo, un folle che sogna di riconquistare militarmente le sue terre, ora annesse all'Arizona. La micidiale mitragliatrice sputa il suo ultimo piombo prima di venire ridotta in ferraglia a colpi di dinamite e, con la resa dei conti al ranch di don Guillermo, quando viene svelato l'infame triplo gioco di un volgare traditore, cala il sipario sulla tragedia. © Sergio Bonelli Editore
  11. Soggetto e sceneggiatura : Ginaluigi Bonelli Disegni: Fabio Civitelli Periodicità mensile: Maggio 1987 - Luglio 1987 Inizia nel numero 319 a pag. 89 e finisce nel numero 321 a pag. 26 Tex e Carson ritrovano il cadavere straziato del navajo Natanis e inseguono i carnefici, un pugno di indiani rinnegati, rifugiati nella ghost town di San Vicente. El Lobo, incallito ladro di bestiame, agisce al confine tra il Messico e gli Stati Uniti con un branco di predoni yaqui e comanche. Tex e Carson si accordano con i Rurales e assaltano il covo di El Lobo. Il brigante viene così catturato e, dopo aver fatto sputare al suo tirapiedi i nomi dei referenti per lo smercio delle mandrie, i pards puntano su Agua Prieta per stanare il viscido Herrera, complice dei razziatori. In un sordido saloon, i due rangers vengono però smascherati e tempestati di piombo. Risolto il conflitto a fuoco, Tex galoppa verso il ranch di Safford, uno dei capi della banda, e attacca! Con il rogo del suo ranch, termina la criminosa carriera del razziatore John Safford. © Sergio Bonelli Editore
  12. Soggetto e sceneggiatura : Claudio Nizzi Disegni: Fernando Fusco Periodicità mensile: Dicembre 1986 è Febbraio 1987 Inizia nel numero 314 a pag. 62 e finisce nel numero 316 a pag. 64 Presso Laramie, gli sgherri del ranchero Langley freddano un indiano sotto gli occhi di Tex e Carson per impedirgli di rivelare al suo sakem che il loro padrone intende cacciare il Bisonte Bianco, animale sacro dei Cheyennes. Intenzionato a uccidere il Bisonte Bianco, il folle ranchero fa evadere la sua guida e parte con un drappello di uomini per le sorgenti del North Platte, rischiando di scatenare una rivolta indiana! Tex e Carson seguono la pista del cacciatore e riescono ben presto a staccarlo dai suoi sgherri. Langley e lo scout Laskiss, rimasti soli, scatenano addosso ai pards una mandria di bisonti infuriati e poi gli aizzano contro il branco di Volpe Macchiata, indiani rinnegati. Il Bisonte Bianco lo ossessionava con presagi di morte: adesso il folle ranchero Langley ha veramente di fronte l'enorme creatura, bestia sacra dei Cheyennes e, come nei suoi incubi, il fucile non riesce a sparare! © Sergio Bonelli Editore
  13. Soggetto e sceneggiatura : Claudio Nizzi Disegni: Guglielmo Letteri Periodicità mensile: Febbraio 1987 è Marzo 1987 Inizia nel numero 316 a pag. 65 e finisce nel numero 317 a pag. 96. A Gallup, Carson rapina una banca e pugnala a morte il direttore. Poi fugge sotto gli occhi di un esterrefatto Kit Willer e, quando cade da cavallo, viene acciuffato e sbattuto al fresco senza tanti complimenti! Il vecchio pard è forse impazzito? L'unica traccia per risolvere il mistero è un biglietto, firmato con un enigmatico ?più greco. Kit Carson condannato a morte, con Proteus nel ruolo di giudice! Tex e suo figlio liberano Capelli d'Argento dal carcere di Gallup, cadendo così nel tranello del criminale che vuol trasformarli per vendetta in fuorilegge. Soltanto l'abilità di Aquila della Notte riesce, in un crescendo di drammaticit?, a risolvere la situazione. © Sergio Bonelli Editore
  14. Soggetto e sceneggiatura : G. L. Bonelli Disegni: Guglielmo Letteri Periodicità mensile: Settembre 1976 - Novembre 1976 Inizia nel numero 191 a pag. 80 e finisce nel numero 193 a pag. 16 Una banda di Apaches ribelli guidati dallo stregone Nana infiamma la Frontiera, e sugli scontri grava la leggenda del favoloso tesoro del sakem Victorio. Tex e Carson, sentito anche Cochise, si propongono di fermarli. Nana è però caduto nelle grinfie di due vili avventurieri, Steve Cratte e Ben Haring: dopo averlo inutilmente blandito con doni e whisky, lo torturano con il fuoco e con iniezioni di droga, finchè Nana, piagato e delirante, rivela dov'è nascosto il bottino del suo sakem. Quando i pards lo trovano, Nana è già spirato! Ma i due lestofanti non hanno scampo: Cratte, raggiunto dalla maledizione dello sciamano, è il primo a tirare le cuoia! Haring, aguzzino dello stregone Nana, distrutto dall'alcool e dai rimorsi, spira in una sordida stanza d'albergo, con una lama fra le costole! © Sergio Bonelli Editore
  15. Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi Disegni: Aurelio Galleppini Periodicità mensile: Febbraio 1994 Inizia e finisce nel numero 400 La fascinosa Mavis Kimbaugh, sorella e complice del bandito Ned, è proprietaria di una bisca di Rock Springs, il Lady Luck. Il capitano Taylor, perdutamente innamorato di Mavis, tradisce l'esercito per i suoi begli occhi, spifferando al fratello della maliarda i movimenti dei soldati oppure depistando le pattuglie, in modo che il gaglioffo possa svuotare in santa pace tutte le banche che vuole. I pards, schierati al gran completo, smontano l'infame complotto e dimostrano l'innocenza del rissoso Pat Mac Ryan, finito casualmente vittima delle losche macchinazioni dei Kimbaugh! © Sergio Bonelli Editore
  16. Soggetto e sceneggiatura : Claudio Nizzi Disegni: Guglielmo Letteri Periodicità mensile: Ottobre 1988 è Dicembre 1988 Inizia nel numero 336 e finisce nel numero 338 a pag. 63. Paura sui Monti Sacramento! Tex e Carson si imbattono in un gruppo di terrorizzati minatori, fuggiti dal centro minerario di Bendito per non restare vittime del Gran Serpente, un orrido rettile umanoide. I rangers puntano sul villaggio per indagare e, in un clima di grande tensione, scoprono che i minatori, riuniti di recente in società, sono vincolati da un contratto capestro: chi se ne va prima che siano passati sei mesi non becca un'oncia dell'oro estratto! Intanto, strisciando fuori da un fetido buco aperto nella roccia, un sauro mostruoso vaga di notte in paese, seminando morte e orrore. Anche l'ingegner Remick, direttore del centro aurifero di Bendito, sostiene di aver visto lo spaventoso uomo serpente. Prima Tex e poi Carson si calano così nel covo del mostro, un pozzo roccioso che emana un terribile fetore di morte, scoprendo che, sul fondo, giace un cadavere putrefatto! Una macabra scoperta su cui indagare, ma i pards non possono più risalire perchè Remick e il minatore che reggevano le loro corde sono misteriosamente svaniti e, nel labirintico budello sotterraneo, si muove una inquietante figura! Quale indicibile segreto nasconde Bendito? I pards riemergono dalle viscere della roccia, salvando il testimone di un atroce delitto, sopravvissuto per mesi sottoterra cibandosi di carne umana. Smascherando gli infami assassini che terrorizzavano il centro minerario di Bendito, i pards sfatano per sempre il mito del Gran Serpente. © Sergio Bonelli Editore
  17. Pedro Galindez

    [384/387] Furia Rossa

    Ad ogni modo, IMHO, il pregio maggiore della storia ?, come ho accennato precedentemente, la sua grande varietà di toni ( resa benissimo graficamente dal Ticci della maturit? ): l'inizio mostra Tex e i pards in uno squarcio di "vita quotidiana", nel quale, quasi casualmente, si presenta alla mente di Tex il ricordo di un lontano giorno del passato; la narrazione in flash - back, in sè molto lineare ( cosa che la differenzia dalla storia boselliana sul passato di Carson, di cui è il precedente più vicino ), esordisce in un tono lirico - amoroso, screziato da divertenti siparietti comici di Taniah e di suo padre; successivamente abbiamo invece un continuo crescendo di tensione e di brutalit? ( con Tiger sempre un attimo in ritardo sulle mosse dei rapitori di Taniah ) per concludere infine con un epilogo malinconico e patetico. La mia valutazione:soggetto 9,5sceneggiatura 10disegni 10
  18. Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi Disegni: Vincenzo Monti - Bruno Brindisi Periodicità mensile: Gennaio 2004 - Febbraio 2004 Inizia nel numero 519 e finisce nel numero 520 Harry Macomber, un vecchio amico di Tex e Carson, è davvero un uomo fortunato. Neppure lui, in verità, è in grado di immaginare quanto. Eppure, è proprio questa fortuna la fonte dei guai che stanno per abbattersi su lui e la sua famiglia. Forse, però, anche il fatto che i due ranger si trovino in visita al ranch di Macomber proprio quando la vicina miniera inizia a inquinare le acque dei suoi pascoli è una circostanza da addebitare alla dea bendata... © Sergio Bonelli Editore
  19. Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi Disegni: Giovanni Ticci Periodicità mensile: Dicembre 2005 - Gennaio 2006 Inizia nel numero 542 e finisce nel numero 543 Una diligenza corre per i sentieri dell'Arizona, scortata da numerosi uomini armati. Nella carrozza vengono tenuti incatenati alcuni apaches che devono essere condotti in città per subire un rapido processo e finire con una corda insaponata al collo. I pellerossa, infatti, sono accusati del massacro di minatori avvenuto a San Cristabal, una strage che sembrerebbe essere stata perpretrata dagli uomini di quello che viene dipinto come uno spietato condottiero, Taiga. E' proprio quest'ultimo che, con un abile inganno, riesce a liberare i prigionieri evitando spargimenti di sangue. Dietro il suo piano c'è la mente di Tex, deciso a riabilitare Taiga e i suoi uomini, togliendogli dalle spalle il peso di un'ingiusta accusa. Il gruppo che fa capo al prode guerriero ha promesso al generale Crook che non avrebbe più impugnato le armi contro l'uomo bianco, e la promessa di un apache è sacra! © Sergio Bonelli Editore
  20. Come ha giustamente puntualizzato Wasted, i disegni di Galep sono ancora molto godibili ( oltrech? impreziositi da alcuni particolari che ricordano gli albori di "Tex" ); penso inoltre che la caratterizzazione di alcuni personaggi non sarebbe così incisiva senza il contributo della matita del creatore grafico di Tex: è questo il caso di Colin Chase e, soprattutto di Ray Benton ( che, col suo aspetto biondo e giovanile, ricorda irresistibilmente IMHO Andy Wilson, inserendo così un omaggio alla storia passata di "Tex" in una vicenda che è essa stessa un omaggio [ per gli "amici" di Nizzi nella critica fumettistica una scopiazzatura] a "Ombre Rosse" di John Ford, la cui trama è ricalcata nell'impostazione di fondo ). Di fronte a ciò non mi pare giusto fermarsi a sottolineare alcune figure macrocefale, l'aspetto di Carson tendenzialmente molto invecchiato e qualche faccia deformata di Tex. Wasted ha giustamente sottolineato la grande forma del "vecchio cammello" e la sua propensione al pessimismo, va però a mio parere aggiunto che tale pessimismo si dimostra ben fondato, tanto che lo stesso Tex lo condivide;del resto, per scampare agli Apache è necessario non solo tutto l'eroismo e l'abilità dei due pards, ma pure il contributo di gran parte degli altri componenti della diligenza e della coppia di coniugi messicani della stazione postale e, alle ultime battute, neppure ciò sarebbe sufficiente senza un ultimo colpo di scena. Come si è detto, il soggetto non è certo originale; la sceneggiatura di Nizzi è però molto brillante, e i dialoghi sono degni di rivaleggiare con i migliori esempi di GLB. La mia valutazione personale:soggetto 8sceneggiatura 10disegni 8+
  21. Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi Disegni: Giovanni Ticci Periodicità mensile: Marzo 2004 - Aprile 2004 Inizia nel numero 521 e finisce nel numero 522 Sulle tracce di un uomo colpevole di aver violentato e ucciso tre donne indiane, Tex e Carson giungono a Wichita, dove la loro caccia si intreccia con un'altra drammatica partita, la cui posta è la pace nella regione e la sopravvivenza dei Cheyenne di Lupo Solitario. © Sergio Bonelli Editore
  22. Soggetto e sceneggiatura : Claudio Nizzi Disegni: Aurelio Galleppini Periodicità mensile: Dicembre 1988 è Febbraio 1989 Inizia nel numero 338 a pag. 64 e finisce nel numero 340 a pag. 45 Appiedati sui Chiricahua, dopo uno scontro con un gruppo di Apaches, Tex e Carson intercettano la diligenza per Tucson, sulla quale viaggiano un ex capitano, una ragazza, un sarto, un uxoricida e un cacciatore di taglie, che tiene in una cappelliera la testa mozzata di un bandito! Sulla diligenza per Tucson che ospita i pards, il grossolano cacciatore di taglie Colin Chase scalda gli animi dei passeggeri finch? Tex gli fa gettar via la cappelliera. Scampata all'agguato degli Apaches di Piccolo Lupo, la comitiva ripara nel trading post di Yampa Fork e le prime vittime dei diavoli rossi, armati proprio dal bounty-killer, non tardano ad arrivare! Il vile Bellamy, uno dei viaggiatori, in fuga dopo aver strozzato la moglie, muore durante una sortita suicida: già preso di mira da Tex come sospetto, temeva di finire sulla forca. Dopo l'ingloriosa fine del bounty-killer Chase, fuggito invano dal trading post di Yampa Fork per cercare scampo fra gli Apaches di Piccolo Lupo da lui riforniti d'armi, i pards e i superstiti della diligenza per Tucson respingono con tenacia i pellerossa fino all'emozionante e drammatica soluzione finale. © Sergio Bonelli Editore
  23. Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi Disegni: Fabio Civitelli Periodicità mensile: Giugno 2005 - Luglio 2005 Inizia nel numero 536 e finisce nel numero 537 Il professor Lovestock, ricercatore inglese giunto nel sudovest degli Stati Uniti per studiare le civiltà precolombiane, incontra Link Miller, un uomo che qualche mese prima aveva fortunosamente scoperto un pueblo abbandonato in una valle nascosta. Lovestock è convinto che il monile che Miller ha dissotterrato in quel luogo appartenga all'antico popolo scomparso degli Anasazi e decide di approntare una spedizione archeologica. Durante il viaggio, però, gli uomini della spedizione si scontrano con dei giovani indiani Hopi che non vedono di buon occhio che gli uomini bianchi calpestino le tombe degli antenati del loro popolo. L'ambizioso guerriero Tumak è deciso a compiere un massacro per rivendicare la sacralità del luogo e i diritti della sua gente. Tex, chiamato in causa dallo stregone Tasupi, dovrà impedire che nella valle scorra il sangue... © Sergio Bonelli Editore
  24. Pedro Galindez

    [530/533] Athabasca Lake

    Condivido gran parte di quanto detto da Ymalpas; in effetti la parte relativa all'ufficiale della guardia costiera canadese è davvero divertente ( oltre a presentare una spiritosa parodia delle tecniche di "interrogatorio" di Tex, precedentemente messe in atto, in maniera paradossale dati i suoi precedenti, dallo stesso Jim Brandon ) , mentre la corrispondenza tra la scena iniziale e quella finale della storia contribuisce a mio avviso a dare alla vicenda unitarietà ed organicit?. Si può inoltre dire che la scena della condanna iniziale di Jim Brandon è davvero molto ricca d'effetto, specie se il lettore considera che il colonnello delle Giubbe Rosse, a differenza di Tex ( che ha vissuto una vicenda analoga in "In nome della legge", nei nn. 141 - 145 ) , è stato ( quasi ) sempre un uomo ligio alla Legge, che ora invece pare volerlo schiacciare. Subito dopo veniamo a sapere che la condanna di Jim è dovuta ad un complotto; ma i congiurati che ci sfilano davanti rimangono momentaneamente per noi dei perfetti sconosciuti, sicch? non possiamo immaginare se ( o come, o quando ) potranno fare ulteriori mosse per liquidarlo definitivamente. Seguono l'arrivo di Tex & pards e il riassunto della situazione ad opera di Gros - Jean, dopodich? il ranger d' una ennesima ( e probabilmente inutile, a parte che come mezzo per lo sceneggiatore di dare avvio all'azione ) prova del suo spirito guascone: . Di qui in avanti l'azione si snoda ricca di eventi, anche se talora il suo ritmo divene davvero slentato e si ha comunque quasi sempre la sensazione di una certa lentezza; tra la folla dei personaggi secondari, ve ne sono alcuni delineati in maniera piuttosto efficace, anche se forse non del tutto nuova ( si pensi al contrabbandiere Larouche, riuscita mescolanza delle caratteristiche del capitano Tanakis de "I predatori del grande Nord" e del capitan Drake- Barbanera de "La Congiura", e ai suoi amici; oppure al viscido e sadico capitano Moisson, comandante del campo di lavoro in cui è rinchiuso Jim Brandon ), altri invece più scipiti ( il faccendiere criminale Joe Larkin, sorta di killer in guanti bianchi, cui Fusco ha, certo involontariamente ma in maniera inopportuna, conferito tratti fisici più da messicano che da canadese ). La grande quantit? di personaggi secondari ( e il ruolo rilevante che alcuni di loro, come Larouche, hanno nell'evolversi della vicenda ) contribuisce probabilmente ad accentuare uno dei limiti della storia: più si va avanti, e più il ruolo di Gros - Jean, Kit e Tiger diminuisce fin quasi a diventare impercettibile; per compensare ciò tuttavia, Nizzi ha riservato loro dei "momenti di gloria" nei primi agguati che Tex & co. subiscono. Tra la fine del n. 532 e il n. 533 si arriva gradualmente allo scioglimento della vicenda:si precisano poco alla volta moventi e nomi dei congiurati, i quali dimostrano pure una buona capacità ( anche se forse un po' più affine a quella del giocatore di un videogame di strategia che non a quella di uomini di potere ) di prevedere le mosse di Tex; purtroppo per loro la realtà non somiglia molto a un videogame, e Tex e i suoi possono dribblare abilmente ogni sbarramento fino alle ultime scene, in cui l'azione si fa più convulsa fino alla sua conclusione. I disegni di Fusco sono piuttosto buoni, malgrado, come si è detto una certa tendenza da parte sua a ricorrere alle tipologie facciali delle sue storie precedenti. Insomma, un'ampia storia che probabilmente, se fosse stata scritta 10 anni prima, sarebbe risultata un capolavoro, mentre, così com'?, risulta gradevole e leggibile, ma nulla più. La mia valutazione personale: soggetto 8sceneggiatura 7disegni 7,5
  25. Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi Disegni: Miguel Angel Repetto Periodicità mensile: Ottobre 2002 - Novembre 2002 Inizia nel numero 504 a pag. 40 e finisce nel numero 505 Nell'assolato deserto del Nuovo Messico, Tex è coinvolto in una delicata missione: mediare tra i Mescaleros che, sotto la guida di Durango, hanno abbandonato la riserva e l'esercito che vuole far giustizia del massacro di una pattuglia perpetrato dagli indiani in fuga. Ma è proprio certo che la responsabilità di questo eccidio sia della gente di Durango? Tex non lo crede, ma un franco scambio di vedute con un borioso sergente si trasforma per lui in una autentica trappola, costringendolo alla fuga. © Sergio Bonelli Editore
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