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TWF - Tex Willer Forum

Cheyenne

Pausa
  • Contatore Interventi Texiani

    1967
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Messaggi pubblicato da Cheyenne

  1. Sempre in tema di film , hai visto "The Grey" con i famelici lupi, natura selvaggia e ostile, adattissima come ambientazione per fare da sfondo a una storia di Tex ?

    Non ho visto The Grey ma mi sembra una storia ASSURDA. Io sono stato in Alaska da solo in mezzo ai lupi e non mi hanno fatto niente! Che cos'è? Fantascienza? Beh, la trovo offensiva. I lupi sono una minoranza oppressa, proprio come i gay o gli extracomunitari. Accetteresti un film pieno di gay o marocchini cattivi?Ho vietato a Faraci di scrivere inutili scene con lupi cattivi. :indianovestito:
    C'è una piccola differenza. I lupi, come qualsiasi altro animale - eccetto l'uomo - non sono "cattivi" esattamente come non sono "buoni". Tra gli esseri umani, dotati di ragione, la cattiveria purtroppo esiste, ed essere parte di una minoranza, magari anche perseguitata, non impedisce ad una persona di avere in sè una vena di malvagit?. Quindi ci può essere il cattivo gay, il cattivo marocchino, il cattivo rom o financo il cattivo ebreo: il segreto è rendere molto chiaro che le due cose non hanno alcuna connessione tra di loro. Altrimenti niente più cattivi nei film, nei libri o nei fumetti. Altrimenti io, etero, bianca, europea e sedentaria (pure troppo!) ecc. mi potrei sentire offesa per qualunque personaggio che abbia queste caratteristiche e venga presentato in maniera negativa
  2. Penso che Capelli abbia volutamente adoperato espressioni che enfatizzano il desiderio di lettori come Leo - legittimo ma che non per questo tutti condividono - di un Tex su cui si possa compiere un'analisi introspettiva. Del resto il termine cerebrali è usato dallo stesso Leo, non per Tex, comunque, ma per le emozioni che lo stesso gli procura e che lui desidera.

    Linguaggio da dolce stil novo? Quel poveraccio di Cavalcanti si sta riboltando nella tomba!  :lol2:

    Parli ovviamente di Guido, perchè in quanto a Cavalcante ti ricordo che è svenuto battendo la zucca sul bordo della tomba infuocata, in occasione della visita di Dante laughing
  3. Non solo, ma proprio Tex e anche gli altri personaggi creati dalla Sergio Bonelli Editore nel corso di questi decenni, hanno contribuito a far ridefinire come arte quello che prima era etichettato, anche con una certa qual sufficienza, ?fumetto popolare? e questo, a mio parere, è stato possibile proprio grazie all'evoluzione dei vari personaggi (Tex compreso) al suo arricchirsi di dettagli, di sfumature e di realismo, anche se questo ha portato ad un attenuarsi di alcune caratteristiche del personaggio Tex originario.

    Non capisco allora perchè dovrebbe essere opportuno inchinarsi alla prosopopea di chi "con sufficienza" nega la valenza artistica di un prodotto a causa di ciò che ne dovrebbe costituire un aspetto di merito e interesse, cioè la sua semplicit?, privandone gli aficionados :old:
  4. Vorrei capire che cosa volete da Tex? I lettori di Zagor, alcuni, si lamentano dei suoi viaggi (l'ultima sua trasferta ha avuto qualche scontento) vorrei dire loro: ma allora non hanno capito niente di Zagor! Zagor viaggia, deve farlo è concepito così! Poi che noia le storie ambientate soltanto a Darkwood!

    Non riesco a capire - scusa - se questa frase va letta con serietà o in senso ironico. Ipotizzando il primo direi: in effetti Zagor è nato per viaggiare. Nel tempo, nello spazio, nelle culture, senza causare alcun disturbo. E quando non viaggia, il suo autore lo ha collocato in un posticino che oltre al pregio di non esistere :D ha quello di poter essere tutto ciò che si vuole, montagne, paludi, giungla tropicale e chi più ne ha più ne metta. Assurdo quindi lamentarsi dello Zagor viaggiatore: assurdo perchè Zagor è stato concepito e creato proprio così! Il primo, grande, fantastico e fantasioso viaggio dello Spirito con la Scure fu progettato da Nolitta, il suo autore. Gli incontri con i samurai , con i vikinghi, con la magia indiana dell'uomo tigre... sono frutto della fantasia di Sergione. Ma altri autori hanno accompagnato Zagor nel suo percorso, Cesare Meloncelli, ad esempio, che fa imbattere sulla strada dei nostri i Maya. E potremmo mai dimenticare la seconda grande odissea che parte dal Passaggio a Nord Ovest? Dove mettono mano Boselli in primis, e poi Burattini e altri!Io da molto tempo non leggo Zagor, ma penso che viva tuttora nella sua capanna nel bel mezzo della palude di Darkwood, da raggiungere attraverso il sentiero segnato dai teschi. Mi chiedo cosa ne sarebbe della serie se gli autori moderni - che indubbiamente sono figli del loro tempo e le cose le sanno, come le sa il lettore ed è informato in tempo reale - decidessero che non è mai esistito un luogo chiamato Darkwood, che è più probabile trovare liane nelle foreste pluviali che nel nord-est americano, che Za-Gor-Te-Nay, come ammesso da Nolitta, non vuol dire proprio nulla e sicuramente non ha nulla a che fare con il dialetto algonchino... Immaginiamoci il nostro eroe che, privo dei suoi amati rampicanti, si adatta ad andare a piedi come un qualsiasi mortale, o in subordine a fare uso del lazo per le proprie acrobazie. O che spiega alla nuova conoscenza "Mah, una volta raccontavo a tutti di essermi scelto un nome indiano, la verità invece è che il suono mi piaceva!". Non succeder?, mi auguro! :shock:
  5. Chi legge Tex anzi chi leggeva Tex e continua a leggerlo oggi non cerca l'analisi del personaggio o l'espressione grafica come forma d'arte ma la sua mezz'ora di avventura e di divertimento fatta di poche cose semplici evidenziate a più riprese proprio in questa discussioni.

    Forse non è sempre proprio così, anzi, da quando sono su questo forum vedo che diverse persone cercano in Tex, tra altre cose, proprio queste, e tuttavia quoto e incornicio questo passaggio di Gianbart, perchè sebbene il sondaggio sia aperto e diretto a ogni tipo di lettore presente sul forum che desideri commentare - e come poteva essere altrimenti? - è stato senz'altro concepito per coloro a cui effettivamente manca qualcosa del vecchio Tex, di quel vecchio Tex che, secondo l'interessante (ma che non condivido totalmente) analisi di Ike, è figlio dei tempi in cui Gian Luigi Bonelli lo cre? e lo fece crescere, tempi di minore informazione ma di maggior capacità di sogni.

    Io, e penso gran parte di noi, ho conosciuto il mondo degli indiani (scusate se non uso la "political correctness" chiamandoli "nativi americani") attraverso il fumetto, non solo Tex o Zagor ma diversi altri, di cui alcuni non ho nemmeno idea da dove venissero e che fine abbiano fatto come un certo "Aquila d'oro". Quel mondo di fantasia, capace di farmi sognare ma anche di farmi prendere coscienza, nel mio piccolo, di grandi ingiustizie, mi ha poi spinto in età più adulta a cercare libri specifici come "I navajo popolo della terra" o "Capo Giuseppe", tanto per citarne due. Mi hanno aiutato a conoscere meglio la realtà e la vita di questi popoli, ma proprio presentandomene la realtà mi hanno oscurato il sogno. O meglio, me lo avrebbero oscurato se non avessi i ricordi d'infanzia che solo un fumetto, Tex in questo caso, può ridarmi.
    Io leggo senza crearmi eccessivi patemi d'animo se una tribù non è presentata con precisione storica, se un personaggio vive qualche anno in più che nella realtà o, al contrario, muore in battaglia piuttosto che avvelenato da un serpente a sonagli. O se degli indiani, sotto la guida di un bianco - uomo di legge e giustizia "sui generis" - perdono la propria identit? di abilissimi ladri di pecore e cavalli. Se voglio vedere i navajo fare cose da navajo apro il libro e leggo. Ma preferisco quelli delle nuvole parlanti ;):indiano:

  6. Carson non è mica un robot programmato per la vendetta! Era più importante l'amico ferito!Sul fatto che non abbia dato segni di particolare emozione, io ricordo una scena, su cui tra l'altro avevo fatto anche un commento, riguardo ad una storia più datata di questa, credo che fosse "Dodge City", quando Carson viene tramortito dal rinnegato Sterling e Tex, quando sopraggiunge con il figlio, vede il corpo e pensa che il suo pard sia stato ucciso. In quell'occasione non si percepisce dolore da parte di Tex o di Kit, ma se Carson fosse stato morto? O se lo fosse stato Tex dopo il duello con Ruby? Qualcuno può avere dubbi su ciò che sarebbe successo? :colt:


  7. Ci sono poi gli episodi che fanno storcere il naso, come la fuga e l'arresto.

    Sinceramente qui mi sembra la ricerca del pelo nell'uovo.

    Questione "fuga", mi rifaccio a ciò che ho detto prima. Ricordando che i nostri sono due contro quindici e sarebbe stata follia, non coraggio, affrontarli, e che "fuggitivi" o no Tex e Carson riescono a sfoltire le file degli avversari! :colt:

    Tanto per citare una frase di un utente di TWO, lasciando tutto il suo gratuito sarcasmo da parte:


    Naturalmente Nizzi riesce ad essere ripetitivo anche negli errori. Come con il solito irresistibile refrain dei pards che vengono salvati da chi erano andati a salvare....

    Oggettivamente è una scena "tanto per" e risolta frettolosamente con un espediente stra-abusato nella serie. Non esattamente il pelo nell'uovo.
    In effetti quella pelnelluovesca :P era l'osservazione sull'arresto. IMHO, naturalmente :cowboy:
  8. S
    P
    O
    I
    L
    E
    R

    Ci sono poi gli episodi che fanno storcere il naso, come la fuga e l'arresto.

    Sinceramente qui mi sembra la ricerca del pelo nell'uovo.

    Questione "fuga", mi rifaccio a ciò che ho detto prima. Ricordando che i nostri sono due contro quindici e sarebbe stata follia, non coraggio, affrontarli, e che "fuggitivi" o no Tex e Carson riescono a sfoltire le file degli avversari! :colt:
    Questione "arresto", è un finto arresto ed è chiaro dalle parole sussurrate dallo sceriffo. Siamo ben lontani dalla famosa scena del "mani in alto e facciamo i bravi" vista su Le iene di Lamont, sebbene per un breve momento si potesse temere una replica. Al massimo si può dire che Nizzi avrebbe potuto organizzare l'incontro con lo sceriffo senza necessariamente ricorrere ad un escamotage che può risultare sgradito. Ma che la situazione sia ben diversa da quella del Texone lo dimostra proprio la reazione di Tex a quello che avrebbe dovuto essere - nelle intenzioni dell'arrogante maggiore Bright - un vero arresto! In un forte e quindi in presenza di militari armati, si prega di notare :D

  9. Rivela poco, ma chiamiamolo

    S
    P
    O
    I
    L
    E
    R



    Altra cosa poco gradita, il salvataggio all'ultimo secondo da parte del drappello indiano : decisamente un po forzato .

    Penso che questo intervento dovesse permettere a Tex - e a noi - di fare la conoscenza con il giovane capo che, a detta del più saggio Yerba Buena - scalpita per combattere contro le giacche azzurre.
  10. Autoquotandomi, ricordo di aver scritto qualche giorno fa:

    Spero con tutto il cuore che questo regalo d'addio ci spinga a dire "Che peccato!" piuttosto che "Meno male!"

    Bene, dopo questo primo albo posso dire con piena convinzione: "Che peccato!". Che peccato che Nizzi abbia voluto lasciare, e che prima ci abbia obbligati ad assistere ad una decadenza che veramente n° lui n° il prodotto Tex, n° i lettori, meritavano!Che inizio! Se il prossimo albo manterr? le promesse del primo, penser? che qualcuno abbia voluto fare un sontuoso regalo ai vecchi texiani: abbiamo tutto o praticamente tutto ciò che si poteva desiderare, perfino:
    una coppia di tizzoni d'inferno che si oppone, pistole in pugno, ad un tentativo di arresto su ordine del comandante di un forte
    Ci sono le battute, i battuti (inteso come persone che vogliono fare i furbi e si scontrano con le nocche di Tex), una tribù indiana che ha bisogno di Aquila della Notte, politici, banchieri e giornalisti a caccia di oro e banditi che si occupano del lavoro sporco. Ecco, se proprio vogliamo fare i pignoli, trovo che
    troppo presto vengano messi in condizioni di non nuocere Doug Cavendish (morto) e Martin Deecker (catturato). Sarà interessante vedere cosa farà quest'ultimo, e soprattutto se gli daranno tempo di parlare
    Aspetto con autentica ansia giugno!
  11. A proposito di Zagor, vorrei sapere da Mauro se il nome attribuito allo Spirito con la Scure - Patrick - fu un'idea di Burattini, se si consigli? con qualcuno, magari con te, se fu volont? di Nolitta... Ovviamente non c'era niente di strano nel chiamare un discendente di irlandesi con il nome del santo patrono dell'Isola di smeraldo :)Tra l'altro, sono convinta che una serie fantasiosa e libera come Zagor, ricchissima di spunti e possibilità, sia un terreno fertilissimo per un autore come te, capace di inventare tanti e diversificati personaggi. Da tempo, per ragioni che più volte ho indicato nel forum, ho smesso di raccogliere Zagor, ma ho sempre in mente il bellissimo, lungo viaggio che inizia da "L'esploratore scomparso".

  12. Non sono legato ad ambientazioni stereotipate o a riferimenti temporali e storici ma trovo molto corretto quello che dice Cheyenne definendo gli USA una macrolocation ampissima con molte opportunità da sfruttare, forse manca un pizzico di fantasia per usarla al meglio oppure resta più facile pensare a paesi molto lontani che ispirano sfrenati voli pindarici con la fantasia, allora a questo punto si può pensare anche alla vecchia Europa con le sue sette e i suoi intrighi, oppure al misterioso oriente. Quello che è evidente nel discorso di Ymalpas è l'abilita con cui gli autori storici con pochi mezzi a quel tempo e molta fantasia creavano ambienti ricchi di riferimenti tali da farti immergere nelle varie atmosfere, anche se Tex in effetti si allontanava sempre molto poco dalla sua zona, a parte le puntate in Canada ( e l' si parla di attraversate di 4000 km a cavallo ed in ferrovia, boia di un mond che faticata ). :shock:

    Nota bene che proprio per le caratteristiche degli USA Tex potrebbe interagire con sette o comunit? italiane - un po' tipo quella che ha fatto capolino, insieme agli irlandesi, ne "Gli invincibili" anche rimanendo in territorio americano. Che è poi quello che sostenevo in questo sondaggio abbastanza datato.

    trovo molto corretto quello che dice Cheyenne

    ringrazio Cheyenne per aver aperto l'argomento in modo civile e corretto

    Un grazie a Cheyenne

    Piano piano sta nascendo un amore :lol2:
  13. A me sinceramente non crea nessun problema se Tex rimane "confinato" tra Canada e Messico. Prima di tutto perchè è una location, anzi oserei dire "macrolocation", decisamente ampia, con tutte le varietà territoriali e climatiche che si possano desiderare, e in secondo luogo perchè le variegate etnie che tra nativi e immigrati si sono stanziate in quella zona permetterebbero di creare avventure molto diversificate tra loro. Questo pur apprezzando storie come Patagonia o I ribelli di Cuba, oltre ovviamente a Giungla Crudele.

  14. Mi sembra che nelle 18 pagine di discussione finora sviscerate ci sia molto di cui pensare e ringrazio Cheyenne per aver aperto l'argomento in modo civile e corretto, gli spunti certo non mancano, però visto che finora l'argomento è stato riversato su noi anzianotti a cui manca qualcosa del vecchio Tex sarebbe pure onesto, per par condicio, proporre un sondaggio su cosa piace o non piace nel Tex di oggi; per offrire un punto di vista differente anche da parte di chi magari non interviene perchè non interessato a queste diatribe sul vecchio Tex del secolo scorso, essendo più vicino al Tex Boselliano. Lascio chiaramente la palla ai moderatori che hanno il modo di valutare se la cosa è fattibile. Quien sabe ?

    Personalmente non vedo dove possa essere il problema. Ti ringrazio per la considerazione, Gianbart, ma io ho solo proposto il sondaggio, che sia rimasto in toni civili, forse con qualche uscita sopra le righe subito corretta ;) è merito di chi ha risposto, non mio :)
  15. Mah, io non sono troppo d'accordo con Havasu, che forse per Texiano intende "esperto di Tex". Sinceramente preferisco applicare il termine alla passione per il personaggio e al piacere nel leggerlo, e quindi penso che si possa diventare texiani già al primo albo, se con quello scatta una scintilla che fa venir voglia di continuare. Ci possono essere diversi motivi per cui non si hanno, o addirittura non si sono mai letti, tutti gli albi. Personalmente non ho tutta la serie regolare, anche se nel corso degli anni ho letto tutti i numeri usciti, e in quanto agli speciali mi manca qualche Texone, diversi Maxi, e praticamente tutti gli almanacchi tranne due. Ma mi sento texiana fino in fondo ;)

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