-
Contatore Interventi Texiani
1967 -
Iscritto
Tipologia del contenuto
Profili
Sezioni
Calendario
Gallery
Downloads
Messaggi pubblicato da Cheyenne
-
-
Beh, la soluzione potrebbe essere interessante, decisamente. E sarei ben felice per te se il tuo racconto trovasse orecchie interessate in casa Bonelli. Ma leggendoti mi è venuto in mente qualcosa di ben diverso, e questo perchè ho pensato che finora Mefisto non ha mai agito nel nord. A questa riflessione ho aggiunto il ricordo di due storie che mi sono sempre molto piaciute, per quanto datate, in Tex e in Zagor: Il grande re e Iron Man. In entrambe abbiamo un personaggio più o meno ambiguo - pazzo megalomane nel primo caso e delinquente conclamato nel secondo - che per i loro scopi cercano di radunare sotto il loro vessillo diverse tribù indiane. Perchè non immaginare Mefisto che, con le sue arti e facendo leva sulla superstizione delle tribù residenti a nord degli USA o addirittura in Canada o Alaska riesce a prenderne il controllo e a manovrarle per affrontare i pardsè
-
Uhm, non è Monni che confondi capellidargento con capelli d'argento?
-
Capisco, ma forse Lucero non ha mai avuto il vero "istinto del criminale". Dietro le sue imprese delittuose c'era, bench? non sia una vera giustificazione, il desiderio di mettere la propria tribù in condizioni di fronteggiare lo strapotere bianco.
-
A rigor di termini potresti aver ragione capellidargento, ma credo che se mai Lucero potesse tornare non lo farebbe - o comunque le probabilità sarebbero molto scarse - in veste di nemico. Questo perchè l'unica ragione plausibile di una finta sepoltura per ingannare Tex sarebbe stata il desiderio dei frati di aiutare un uomo pentito del male fatto in passato. Perchè dunque dovrebbe ritornare ad una vita da criminale?
-
Devo precisare comunque che più ancora della brevit? ritengo importante al fine di un confronto con altre storie il fatto che questa faccia parte di un almanacco. Una serie cioè a periodicità molto meno frequente del mensile, e dove la storia a fumetti è inserita in un albo che contiene informazioni più "profonde" anche dal punto di vista storico oltre che attuale.
-
Diavolo, ma è da un po' che manco o mi erano sfuggiti i giudizi abbinati ai voti? Mi piacciono, anche se spero di non dover mai considerare una storia "Impubblicabile"!!!
-
Giudico "I rapitori" una storia senza infamia e senza lode. Partita, a mio parere, da uno spunto interessante e diverso dal solito, sviluppato in modo interessante. Forse la conclusione non conclusa, se così posso dire, in altre circostanze ha aggiunto valore alla storia mentre qui mi ha lasciato un po' la bocca asciutta. Tuttavia non credo che si possa fare un paragone con questa e le altre di Faraci, che effettivamente a una partenza col botto ha fatto seguire più di una delusione e soprattutto si è dimostrato eccessivamente ripetitivo nelle trame. Non si può fare, ritengo, perchè altro è una storia confezionata magari su due o tre albi per il mensile, altra è una storia breve, autoconclusiva, ospitata su un almanacco, senza peraltro dimenticare che lo stesso Tito ha affermato di non essere contento di questa sua opera. Le diverse critiche di Capelli d'Argento non mi trovano d'accordo, in grandi linee per gli stessi motivi avanzati da Leo. E non capisco proprio perchè si debba pretendere che tutti conoscano Tex, che tutti adorino Tex, che tutti tremino quando arriva Tex e che tutti si rivolgano a Tex con deferenza, a testa bassa e con il cappello in mano. N° capisco perchè sembri quasi un vilipendio se un altro personaggio intuisce che la sorpresa è un'arma preziosa (sai che intelligenza, ci arrivavo perfino io!) e Tex si limita ad approvare. Non darei comunque più della sufficienza alla storia, ma è una sufficienza piena e rotonda.
-
Non è sicuramente Golden Pass, e in quanto a Fuoco incrociato verificherò ma mi sembra che il compare del giovane smargiasso sia più esperto e abbia diversi anni in più. Ho proprio in mente la scena in cui il ragazzotto guarda l'amico un po' di sottecchi, con la bocca deformata da una smorfia che mi ricordava un po' i personaggi "cattivi" (vedi Giubbe rosse) del Comandante Mark. E gli sussurra qualcosa come "loro sono due, noi siamo due, possiamo batterli sul tempo" o cose del genere. E l'altro non è d'accordo, probabilmente sa con chi ha a che fare. Grazie comunque Don Fabio
-
Qualcuno può aiutarmi in questa ricerca? Non sono nemmeno sicura se la scena si trovi nella regolare o in qualche special, ma mi viene in mente un ragazzo, uno di quei malandrini con la faccia da manrovesci, che affianca un delinquente più esperto. Quando i due si confrontano con Tex e Carson il moccioso è convinto che due contro due sia una mossa da tentare, ovviamente ha la peggio, mi pare che entrambi ci rimettano la pelle ma potrei ricordare male. E mi sembra anche che il suo compare non avesse nessuna voglia di battersi.
-
Mi sa che sono tra i pochi che continuano ad apprezzare le storie brevi, in ricordo di quei piacevoli "cuscinetti" che ai tempi di GLB si trovavano spesso tra due grandi storie. Non capolavori, di solito, ma gradevolissime letture, almeno per me
-
Gli indiani se non sbaglio si capivano tra di loro mediante il linguaggio dei gesti, probabilmente Tex ha imparato sia quello che (visto che nella fantasia tutto è possibile) le lingue principali. Non so, magari tribù come Comanche e Kiowa, o come Cheyenne e Sioux o Cheyenne e Arapahos, avevano idiomi che si assomigliavano e potevano capirsi a vicenda, un po' come noi con gi spagnoli. Per quanto riguarda le lingue "bianche", forse più che inglese e spagnolo Tex e i pards parlano americano-texano e messicano. O quel misto tex-mex che li fa capire al di qua e al di l' del Rio Grande.
-
Il mio voto per il Maestro, la preferenza a Marshall (magari più in un flashback che nell'attualit? texiana, in cui forse sarebbe un po' troppo vecchio)
-
A me invece la copertina non è affatto dispiaciuta, se ci trovo un difetto al massimo è quel logo troppo "imponente" (se così posso dire) che guasta un punto che, diversamente da Nasca, io trovo positivo, cioè la sobrietà delle immagini. Mi piacciono le copertine scarne e semplici, non perchè non apprezzi quelle più ricche di particolari, ma c'è a mio parere il rischio di esagerare e distrarre il lettore.
-
::evvai::Puoi fiondarti a leggere, ho corretto un piccolo errore nell'impostazione dello spoiler ;-)
-
Scusa Juanraza, cosa hai messo sotto spoiler riguardo a "La valle sacra"? Per quanto clicchi sul riquadro non viene fuori niente!!!
-
::evvai:: Quattro ottime storie, ben disegnate, bei colori e tanto per gradire la prima copertina "muliebre" del nostro Ranger! Complimenti per questa iniziativa.
Un pelino sopra gli altri la storia di Ruju, ma tutte contengono elementi sorprendenti e non rischiano di annoiare. L'ultima - quella di Boselli - l'avrei vista adattissima per Zagor (serie in cui il Nostro si è rivelato un vero maestro), ma questa non è certamente una critica.
Un piccolo spoiler sull'episodio scritto da Faraci, il cui titolo a un certo punto mi ha tratto in ingannodopo che il falso reverendo è stato arrestato e il senatore ha tenuto il suo discorso, vediamo la maestrina entrare nella sua stanza. Pensando all'uomo sbagliato ho improvvisamente avuto il dubbio che il pastore in realtà fosse solo un complice e mi aspettavo che la cortese damigella perforasse l'uomo politico. Sarebbe stato un finale insolito e difficile da digerire, Tex e Carson che se ne vanno convinti di aver risolto il caso mentre alle loro spalle si scatena il putiferio!
-
Storie di Tex da giovane? Le legger? con sana curiosità, ma devo confessare che non ne sento la mancanza. Je suis vecchia mummia haha
-
Senz'altro!Sarà sincero: ho conosciuto una ragazza che lavorava a una tesi dall'interessantissimo titolo "La deissi in Pindaro"; ma, al momento di scrivere il messaggio, ho reputato che Nonno di Panopoli avrebbe reso meglio l'idea.
-
Non discuto, per me le pistole sono come le automobili: le prime hanno tutte un calcio e un grilletto, le seconde quattro ruote e un volante, ma a parte quello non so molto :DDel resto "calibro 45" mi sembra tanto più western che "calibro 40 o 41" laughing
Magari calibro 40 o 41, visto che la pistola è una Remington Derringer.
Se lo incontravi rischiavi un infarto calibro 45ci sono cascato anch'io credevo lo fosse davvero.... >
-
Se lo incontravi rischiavi un infarto calibro 45ci sono cascato anch'io credevo lo fosse davvero.... >
-
Tutto ciò non toglie, carissimo Charles, che "Nonno di Panopoli" possa essere un nome adattissimo per il personaggio di un fumetto. Magari con qualche parentela con lo ziastro di Paperopoli
-
Dove si firma?
-
Sono, come disse Tex al giovane Brad Paxton in "Oklahoma", "un vero vulcano di decisioni!" laughing
-
Più di una volta Leo, sarà per quello che sul momento non ricordo per quali storie. E in alcuni casi, all'ulteriore rilettura sono tornata sui miei giudizi precedenti. Che dipenda dal momento psicofisico è anche il mio parere, e credo possa dipendere anche dai ricordi o dai sentimenti che in quel momento vengono attivati.
Allora, Torna O Non Torna Mefisto?
in I personaggi
Pubblicato