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TWF - Tex Willer Forum

Cheyenne

Pausa
  • Contatore Interventi Texiani

    1967
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Messaggi pubblicato da Cheyenne

  1. Storia riletta da poco. Kit all'inizio sembra - come in effetti è - un poco più che adolescente che sta vivendo la sua prima vera storia d'amore, ma dimostra subito la sua paura di qualcosa che non conosce, mentre Manuela salta subito a "quando tuo padre parler? con i miei....". D'altra parte, mi pare poco conforme all'etichetta (sempre che Tex ne sappia qualcosa) che Willer sr. faccia la sua ambasciata coram populo invece di appartarsi con Carlos Montoya. Anche perchè accentua la figura poco virile di Kit che tace quando il non più futuro suocero d' a tutti loro poco meno che dei barboni, e non sa prendere una posizione autonoma se non seguire l'indignato genitore. Salvo, ovviamente, dimostrare che la decisione in realtà l'aveva già presa, come da post di Nuvola sopra il mio.

  2. Caro Boselli, scusa se mi intrometto anch'io con una domanda che in verità mi sono sempre fatta leggendo serie ad ampio respiro come appunto Tex. Tu sei ormai un veterano tra gli autori, e forse potrai aiutare la mia curiosità. Quando viene creato un personaggio "secondario", o una storia, esiste già "in nuce" l'idea di dargli un seguito, oppure questa idea nasce da un particolare successo oppure (può accadere, penso) da un momento di stanchezza e di minore fantasia? Mi riferisco non solo a personaggi come Pat Mc Ryan, Gros Jean, o Jim Brandon, o il gruppo di Frisco (Devlin, Bingo, Mike...), ma anche a quelli come El Carnicero, creduto morto e tornato dopo qualche numero.(N. B. Come vedi parlo anche di personaggi creati da altri autori, perchè penso che la tua risposta varr? per un discorso generale). Ti ringrazio fin d'ora per il disturbo che vorrai prenderti nel rispondere a questa domanda. Ovviamente, abbi per scontati i miei sinceri complimenti per il lavoro tuo e degli altri sceneggiatori del nostro Ranger preferito.

    Per il mio caso credo proprio che, nel creare un personaggio comprimario per una storia, si pensi SOLO a quella storia, in cui il personaggio suddetto è NECESSARIO (checch? ne pensino i cruscanti texomaniaci che vorrebbero vedere solo e sempre i quattro pards che si parlano addosso da soli nella prateria! :indianovestito: ) . Se poi il personaggio è riuscito, ecco, allora, forse si può ripescare, ma solo se si ha un'idea e se rientra in una funzione narrativa (? in pericolo, ha un problema ecc...). Borden
    Ti ringrazio veramente Mauro, per la risposta che mi hai dato. Ti rinnovo ancora i miei complimenti e i miei auguri per successi sempre maggiori con Tex.
  3. Sono d'accordo sui due nomi, diciamo che essendoci infinite combinazioni era più facile indicare solo il primo. Ovviamente Montales ha anche due cognomi come tutti gli ispanici, che li prendono dal padre e dalla madre. Allargandoci un po' nel gioco, se vogliamo considerare l'ex desperado un semplice uomo del popolo potrebbe essere.... vediamo.... Joaquin Miguel Montales Ortega, mentre se ci piace vedere un'origine più nobile (il Robin Hood del Messico :D ) ecco Joaquin Octavio Enrique Montales Ruiz de Rivera.

  4. scusate, ma insisto:COME fate a dire che montales sia un cognome e non il nome che cercate, cribbio?ho le convulsioni, possibile che non me n'ero accorto?

    Non pretendo di esser un'esperta di onomastica ispano-americana, ma non mi risulta che esista un nome simile. Tanto più che viene spesso designato come "il governatore Montales" o "il generale Montales", e certo non ci si rivolge ad un personaggio di tale levatura con il nome. :)
  5. Ym, spero che mi scuserai ma ho trovato un'altra piccola inesattezza nell'elenco. Correggimi se sbaglio, ma Rosario risulta (in spagnolo, ovviamente) essere un nome femminile. A meno che non esista anche in versione maschile. :)

  6. Ho votato Joaquin, come un leggendario bandito/eroe cileno, Joaquin Murieta. Grazie della sistemazione, YM. Se mi permetti un piccolo appunto direi che Paco è già un vezzeggiativo di Francisco, proprio come Pancho; Gaetano in spagnolo è Cayetano. ;):)

  7. No, non sono rimasta veramente di stucco. A Torino Comics vedo "pezzi" del genere. Ma il mio parere rimane immutato. Nemmeno del libro più importante del mondo (e per me è e rimane la Bibbia) acquisterei un'opera di un simile prezzo, perchè mi serve per leggerla e studiarla, non per lasciarla nello scaffale facendo la guardia armata perchè i tarli non si avvicinino.

  8. Conosco delle persone che hanno preso un prestito in banca per una Tex Prima Edizione (parlo di 40 mila euri) senza riuscire a coprire la rata...

    Cooosaaaaaaaaaa???????? :blink::blink::blink: Oh, ragazzi, datemi dell'eretica ma per me nemmeno l'intera collezione superoriginale, con dedica autografa di GLB e famiglia, disegnatori, autori, copertinisti, addetti al lettering... e magari la comparsa mediante lampada di Aladino dei 4 pards in carne ed ossa, può valere una somma simile. Pazzesco! Tex - come qualsiasi altro fumetto - deve essere fonte di ristoro e di gioia, e non di tensione o disperazione perchè spinge a spese pazze. Ma sono convinta che Corvo e chiunque altro qui si dedichi alla collezione lo fa con discrezione e ragionevolezza.
  9. Il grande amico messicano di Tex è sempre stato conosciuto solo con il cognome. Proviamo a dargli un nome?Non sono riuscita a completare il sondaggio. Chiedo ancora aiuto per aggiungere:PedroJosèJuanGuillermoIgnacioJoaquinEnriqueMiguel

  10. sono molto contento di come è iniziata questa discussione e soprattutto del fatto che noi collezionisti, da queste prime battute, non siamo trattati come feticisti. in altri forum, e mi spiace dirlo, questo non accade!!!! ASSOLUTAMENTE!Anzi qualcuno ha definito i collezionisti "malati", tra virgolette... ma malati. Io intanto faccio parte della schiera di quelli che collezionano ma che leggono tranquillamente le ristampe (no i tuttotex perchè, mamma mia, hanno delle copertine troppo brutte... mi mettono di cattivo umore), anzi colleziono anche le ristampe dal momento che ogni Tex f. to gigante che gira tra le nostre mani è una bella ristampa del primo formato a striscia (ehm... le ristampe di Tex sono iniziate nel 1949). i soli originali di Tex sono le strisce ma devo dire che leggere le avventure di Tex sulle strisce è davvero "scomodo", fisicamente parlando. Che dire, è ovvio che il linguaggio non censurato di GL Bonelli su un bell'albo del 1958 a me lascia delle sensazioni che non sono descrivibili, ma ammetto che qualcuno potrebbe considerarlo solo un vezzo e nulla più. Ah, ecco, una cosa la posso dire: più che dire sfatare il piccolo luogo comune che vuole il collezionista conservare maniacalmente i suoi gioielli lontani dalla luce, "sottovuoto", in teche inaccessibili ecc.. bah, tutti quelli che conosco io hanno il materiale massimo nella bustina, in una normalissima libreria e di certo non sotto i raggi del sole (beh, insomma, sotto il sole ci si rovina anche la propria automobile). avrei finito, senza non prima aver rivelato che i pezzi cui tengo di più non sono certo quelli più costosi (sapete meglio di me che ci sono albi che arrivano anche a 6000/8000e) ma quelli con cui ho iniziato a leggere Tex. Forse custodisco gelosamente piu quei primi scassatissimi fumetti che il materiale da collezione. (collezionare significa anche tracciare un solco della storia di Tex, se non lo facesse nessuno perderemmo anche una parte della memoria storica del personaggio. Ed io Tex cerco di "conservarlo" anche per questo )

    Scusa Corvo, effettivamente il termine originale si dovrebbe riferire alle strisce, ma presumendo che sia particolarmente difficile procurarsele sarei propensa a conferire il titolo "honoris causa" ai primi giganti. Come vedi, da parte mia il privilegiare il "contenuto" mi rende un tantino disinformata rispetto al "contenitore". D'altronde non vedo proprio il motivo di giudicare un collezionista in quel modo negativo che hai descritto. E' questione di opinioni, a meno che uno non si venda casa e famiglia per acquistare i suoi pezzi. ;):)
  11. S?, infatti io non faccio nessun tipo di collezione. Gli albi che mi mancano li sto acquistando poco alla volta presso le bancarelle dell'usato, e prendo quello che in rapporto qualità - prezzo è più conveniente. Quindi ho NuoveRistampe, ho TuttoTex, ho TreStelle, originali... Certo, non credo di avere pezzi rari, a meno che.... Ho una nuova ristampa che adesso non ho tempo di cercare, dove la cartolina di Villa è inserita al contrario. Non è che sia un pezzo da collezione? :lol::P:D

  12. Ho visto che in una parte si discute del valore delle collezioni, così mi è venuta in mente questa domanda, che posto qui non sapendo quale sia la sezione più adatta. Chi di voi - dando per scontato che il primo interesse quando si compra un albo è leggerlo - privilegia i pezzi da collezione, cioè gli originali?Personalmente non ho questo interesse, e non ho problemi ad acquistare le ristampe. Non metto in dubbio che gli originali abbiano più valore e che magari le ristampe possano presentare delle fastidiosissime differenze, ma la parola "collezione" mi fa tanto pensare a pezzi che si tirano fuori dalla teca ogni morte di papa e con enorme cautela, mentre a me i giornalini - e a maggior ragione i libri - piace poterli prendere, posare, riprendere, leggere, rileggere ogni volta che voglio. Come la pensate?

  13. Per proseguire il discorso, io non ricordo che Tex abbia mai incassato una taglia. Una volta la passa allo sceriffo che guadagna - se non sbaglio - solo 40 $ al mese, un'altra alla vedova, un'altra ancora all'orfanello di turno.... Ma lo fa perchè è troppo "signore" per fare la parte del cacciatore di taglie, o perchè si trova sempre sul gobbo qualche bisognoso?

  14. @Cheyenne è vero che la fantasia nei fumetti la fa da padrone, ma è tipico dei lettori notare le contraddizioni e divertirsi a metterle in evidenza. I prezzi che immaginava GLB erano estremamente variabili e spesso paradossali. Non posso fare a meno di meravigliarmi ancora, nonostante anni di riflessioni. ;)

    Quoto e ribadisco che è comunque un argomento "affascinante" ;)
  15. IMHO questo tipo di discussioni ha indubbiamente il suo fascino, visto che permette a persone in carne e ossa come noi di interagire con il "mito" di carta che è Tex, ma naturalmente non bisogna perdere di vista il fatto che, per quanto i racconti siano sempre più spesso infarciti di elementi della realtà storica, Tex & co. sono pur sempre personaggi di un mondo - la fantasia - dove può accadere tutto o quasi e il contrario di tutto o quasi. Diciamo che sarebbe un po' come interrogarsi su come fa un papero ad immagazzinare fantastilioni di fantastiliardi. Forse, la curiosità più significativa riguardo alla disponibilit? finanziarie di Tex ?: come è possibile che un uomo - bianco per giunta, anche se "adottato" da un popolo indiano - possa a suo piacimento prelevare oro da un luogo sacro?

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