Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Cheyenne

Pausa
  • Contatore Interventi Texiani

    1967
  • Iscritto

Messaggi pubblicato da Cheyenne

  1. Ma la festa si segnala anche per l'irresistibile scena comica del diverbio con l'ambasciatore, dove si sente fortemente la mano del guascone Nolitta: assolutamente da rileggere!

    Il diverbio di cui parli è quello in cui Tex cerca disperatamente di informare l'ambasciatore della salute di una sua vecchia conoscenza e viene continuamente interrotto dall'arrivo di personaggi più "importanti" di lui, finch?, quando l'illustre personaggio decide di ascoltarlo, gli dice tutto compunto che il tizio deve essere ormai morto di vecchiaia?Mitico! :lol:
  2. Buon racconto, forti e profondi i disegni di Galep (abilissimo a mostrare la fatica sul volto di Tex e Tiger), e azzeccato il titolo che tuttavia, quando la lessi per la prima volta, mi aveva deluso perchè mi ero già aspettata un racconto tipo "Il passato di Tiger", per il quale invece avrei ancora dovuto aspettare un bel po'. Solo dopo averlo letto diverse volte ho compreso come finalmente Tiger, a rischio di visopallideggiarsi per la continua vicinanza con Tex e gli altri pards, tornava finalmente indiano tra gli indiani, e da uomo rosso vendicava i torti degli altri uomini rossi sbeffeggiati e ingannati da tanti anni dai bianchi. Bravo Tiger! :capoInguerra:

  3. Chiedo scusa in anticipo se quello che sto per dire è una stupidaggine, solo che in questo momento non posso controllare; però mi pare che ci sia un'incongruenza in questo episodio, che peraltro amo non poco in quanto mi piacciono molto le storie con sette segrete. Correggetemi se sbaglio, ma nel primo racconto del Drago (quello con Wang e don Manuel Espinosa) c'era uno dei sicari cinesi uccisi da Tex che si chiamava Ho-Nan ed era fratello di Min Ly, la giovane che poi diventer? alleata di Tex & co. Ne "Il laccio nero" ricompare un Ho-Nan fratello di Min-Li. Volutamente, o per distrazione?

  4. Questa è una delle poche volte in cui approvo di vedere Tex che cede alla forza delle circostanze, quando Brennan lo tira indietro e gli sconsiglia di affrontare la folla in preda all'ira. Non che mi piaccia la legge di Linch, ma se la storia fosse finita in modo diverso avrebbe perso mordente.

  5. Sono d'accordo con Galindez (anzi, grazie per avermi ricordato l'uccisione del gambler, un'altra pietra miliare in questa storia), soprattutto per quanto riguarda certe distrazioni di Kit Willer. Non bisogna però dimenticare che nell'economia di una narrazione simile queste incongruenze si rivelano indispensabili, o comunque decisamente utili. Se

    Kit non avesse guardato il suo pericoloso avversario negli occhi (e forse già dal primo sguardo lanciato a colui che in precedenza aveva creduto l'innocente Fiesmot la capacità di reazione di Piccolo Falco aveva subito una battuta d'arresto) non avrebbe potuto essere ipnotizzato al punto di scambiare il suo pard indiano per Mefisto e ucciderlo con le sue mani, con grande goduria del diabolico stregone. Niente di irreparabile, ma sarebbe mancato qualcosa.
  6. Grande storia, un Mefisto in gran spolvero sia nella sua vera personalit?, sia con la maschera della "mano sinistra del Drago" che sotto le mentite spoglie del dott. Fiesmot. Grandiose le riprese della cattura dei tre pards, e indimenticabile, ovviamente, quella di Kit Willer a cui Fiesmot/Mefisto mette mano di persona. E decisamente intelligente il finale con un Mefisto impazzito (favolosa l'offerta di ragni e pipistrelli di ottima qualità a Tex haha ) che lascia la porta aperta al ritorno del supernemico pochi numeri dopo, con la compagnia del Barone di Lafayette. Allora sè che non c'era bisogno di richiamare i morti dal regno delle ombre! <_< Il mio voto è 10.

  7. La storia è bella e interessante, la presentazione del Morisco buona, anche se non avrei mai pensato di rivederlo poi tra i grandi comprimari, ma quello che per me è indimenticabile è quando Tex, sotto l'effetto dei funghi allucinogeni, rivede Mefisto!Scusate l'O. T., ma cosa vuol dire "10 - 6", "9-5,5", ecc?

  8. Topic un po' lungo, sinceramente, per leggermelo tutto, eppure anch'io avrei piacere di dire la mia. Quando mi sono iscritta avevo detto che per motivi familiari abbastanza seri avevo dovuto rinunciare alla mia raccolta di Tex che, pur non essendo completa (ma in via comunque di completamento, arrivava già verso il n. 510. L'anno passato, durante la mia vacanza a Rimini, ho ricominciato ad acquistare gli ultimi numeri, e poi ho iniziato un giro di bancarelle che mi ha finora consentito di raccogliere circa 150 numeri tra i più vecchi e i più recenti. Vedo anch'io una certa stanchezza nelle storie del Ranger, e mi chiedo se sia un segnale di resa all'attacco dei manga, o la conseguenza del tentativo di modernizzazione. Ma modernizzazione rispetto a cosa?Tex (personaggio) è nato come giovane fuorilegge in un certo momento della storia del west. Come è stato detto, non si può pretendere che continui ad essere il pestasodo che prende a cazzotti il primo che si permette di dubitare della sua parola. E' maturato, e con lui sono maturati e cambiati i tempi. Ci sono state nuove invenzioni, nuove leggi, un nuovo (e purtroppo non sempre positivo) modo di vivere la vita di frontiera. A queste leggi del tempo e dell'evoluzione umana è giusto che Tex paghi il suo tributo; ma l'ossatura del personaggio e delle storie deve rimanere quella che era: Tex è un uomo che (oggi più ragionando, ieri più con l'azione immediata) porta la giustizia dove manca e scavalca anche le leggi quando queste sono un ostacolo alla giustizia. Il Tex quasi timido di storie come "Documento d'accusa", di cui ho dato altrove la mia opinione, mi piace poco. Tutto qui.

  9. I ritorni vanno bene ma fino ad un certo punto. L'esagerazione rischia di limitare la fantasia del soggettista che ha sempre il cattivone che riciccia fuori come asso nella manica. Anche le comparse dall'aldil', a parte considerazioni che non sto a fare in questo forum, a un certo punto cominciano ad essere di troppo, e se poi ci si riduce addirittura a far "risuscitare" un morto, beh, credo che siamo arrivati veramente al limite dell'accettabile. Parlo ovviamente di Mefisto, e per logica conseguenza di Yama. Le storie con loro come protagonisti hanno dato molto, ma credo che sia ora di smettere di attingere da un filone che con il western non ha nulla a che vedere, e spero che con l'ultima comparsa del fu Dickart il discorso sia chiuso. Al massimo, se proprio risultasse necessario, qualche flashback raccontato intorno al fuoco. Per gli altri, quando non c'è la garanzia della morte, un ritorno potrebbe anche essere interessante, due al massimo, ma poi sarà il caso di toglierli di mezzo. Per fare un esempio, è stato detto che Jack Thunder è morto, cosa non del tutto certa, ma chi non è morto è Kid Rodelo. Potrebbe diventare lo spunto per una ricomparsa in scena?

  10. Ieri sono stata a Torino Comics, ed ho comprato un bel po' di vecchi numeri di Tex (vorrei proprio riprendere la raccolta), non con un determinato ordine, ma ciò che mi permetteva il mio budget e il tempo. Tra l'altro ho preso anche "L'ultima carica", e nell'episodio "Sinistri presagi" ho ritrovato il vecchio stregone navajo Ta-hu-nah. Vorrei sapere (dato che a un certo punto Ta-hu-nah era scomparso ed era stato sostituito da Nuvola Rossa come uomo della medicina) se c'è un albo in cui si parla in modo esplicito di questa sostituzione, o almeno in quale numero si comincia a parlare di Nuvola Rossa, perchè proprio non lo ricordo.

  11. tra i bianchi Quantrill, che se non ricordo male era un generale rinnegato all'epoca della guerra civile.

    Non vorrei dire fesserie, ma da quel che mi risulta, la figura di William Clarke Quantrill non è mai apparsa finora nelle pagine di Tex: è stata sostituita da quella di un certo Samuel Quantrell, un losco ufficiale che vendeva armi e whisky agli indiani ma che non aveva nessun legame con il Quantrill storico...
    Chiedo scusa :inch:
  12. Vedo che questa discussione è ancora aperta, quindi ne approfitto per esprimere la mia opinione su questa avventura texiana. L'idea di fondo è buona, ma trattata in una maniera che, a mio parere, non appartiene a Tex. Già il Ranger racconta e vive la storia di Nathay in modo quasi distaccato, ad esempio (? già stato detto) non si preoccupa troppo di controllare il comportamento del maggiore Leland dopo che hanno parlato dell'assassinio di Bannister. Quando poi

    si trova a tu per tu con Merrick riesce a strappargli la confessione con la minaccia delle armi, ma quando Merrick rifiuta recisamente di rivelare il ruolo di Leland nella faccenda rinuncia inspiegabilmente a "convincerlo" con le buone maniere. E sè che quando Carson gli aveva chiesto come avesse fatto a farlo confessare aveva detto "Se mi conosci sai come ho fatto" (o qualcosa del genere)
    Anche la reazione alla cattura di Nathay non ha molto di texiano. Quando si giustifica e dice al giovane apache
    che sono entrambi vittime del fato crudele che ha fatto morire il comandante di fort Huacucha, senza nemmeno accennare all'eventualit? che questa morte improvvisa sia stata provocata
    vedo un che di stanco in questo Tex. La fine di Nathay rivela ancora un Tex fuori dalle sue condizioni migliori.
    Poteva essere ragionevole che lui e Tiger evitassero di sparare ai soldati per non rischiare rappresaglie nella riserva navajo e soprattutto per non uccidere persone che stavano comunque ubbidendo a degli ordini, ma il Tex che conoscevamo aveva condotto più di una battaglia contro le Giacche Azzurre senza bisogno di colpire un solo uomo. Perchè non tentare il tutto per tutto sparando magari ai cavalli, invece di assistere impotenti alla morte di un uomo innocente?
    . Aggiungiamo Tiger, insultato perchè indiano che risponde all'insulto ma quando il cafone passa alle mani si limita a schivare i colpi finch? Tex non gli "ordina" :blink: di reagire! Tutte cose che fanno sè che l'albo, per me, non meriti più di un 7 di stima texiana.
  13. Occorre tenere conto di alcuni fattori che, se da una parte fanno di Tex una bandiera e un mito, dall'altra ne costituiscono una debolezza. Per quanto io mi sia presentata come tradizionalista - e confermo senza dubbio questa posizione - mi rendo conto che tra i giovani il classico western con contrapposizioni tra bianchi e indiani, tra ladri di bestiame e cowboys, tra banditi e vigilantes, e con l'eroe buono alla testa di un drappello pronto a far trionfare la giustizia, comincia ad avere poca presa. Un po' difficile che l'adolescente medio si appassioni alle vicende di persone che girano a cavallo, abitano in tende o comunque in case prive delle comodit? odierne e usano armi che oggi potremmo quasi definire primitive, quando la sua idea di vita si espande in un universo di bottoni e raggi. E Tex, senza tradire la sua origine, può eventualmente modernizzarsi, ma rimane sempre una modernizzazione di fine '800. In più, e lo dico molto a malincuore, è una storia, quella di Tex, che sta diventando più lunga di Beautiful. Arrivato vicino al n. 600, rischia di trasformarsi in una collezione infinita soprattutto se, come nel mio caso, si desidera accostarle un'altra raccolta bonelliana (per quanto mi riguarda, Zagor). Sinceramente, per quanto mi possa dispiacere, accoglierei con il debito sollievo l'annuncio di una prossima fine di queste due serie (parlo degli albi regolari) seguita, eventualmente, dall'uscita più diradata di volumi speciali. Sono sincera e dico subito che in seguito non mi metterei a raccogliere altri albi Bonelli. Sono certa che la casa regina dei fumetti ha prodotto cose ottime, ma semplicemente le altre serie non mi sono congeniali. Ma una volta "liberati" dall'onere di mantenere Tex a livelli degni della sua fama, i bonelliani potrebbero dedicarsi a produzioni più gradite ai giovani lettori.

  14. Ma è questo il Texone dove si vedono, sulla diligenza, Kit travestito da ragazza (e dagli!), Tiger da uomo d'affari e Carson da predicatore o qualcosa del genere? Una serie di disegni come minimo esilarante.... E Tex? Ah sè, forse da messicano? Troppo belle le facce imbronciate dei tre. Ognuno prende in giro gli altri, e poi quando si rende conto di come è conciato lui pianta un muso indescrivibile!

  15. Qualcuno l'ha mai visto lavarsi la camicia e i pantaloni? Qualcuno ha capito dove trova un lazo di riserva quando usa il suo e lo deve perdere magari tagliandolo perchè i nemici non possano usarlo per passare un canyon°E naturalmente, chi sa quando si esaurir? l'oro delle montagne navajosè

  16. Parli di una questione annosa, che ha fatto discutere i texiani dall'anno di uscita in poi. Sono quasi quarant'anni che ci si scervella, probabilmente G. L Bonelli si è distratto, oppure ha cambiato versione, oppure ha deciso per una linea ufficiale, oppure?Certo che la guerra civile dei primi tex era proprio campata in aria, e forse G. L. Bonelli ha fato bene a cambiare registro. Diciamo che la storia non è male e val bene la decisa sterzata :D :D

    Eppure, vuoi che te lo dica? Sono affezionata anche a quelle ingenuità dei vecchi Tex. Un fumetto (per una vecchia lettrice come me) non ha bisogno di essere "perfetto", basta che intorno ad esso ci si possa creare un mondo d'evasione. Comunque "Tra due bandiere" rimane sicuramente un capolavoro (cosa che non vale, in tutta sincerit?, per "Gli sciacalli del Kansas)
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.