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TWF - Tex Willer Forum

Cheyenne

Pausa
  • Contatore Interventi Texiani

    1967
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Messaggi pubblicato da Cheyenne

  1. Mi hai tolto le parole di bocca, Sam! Boselli, in collaborazione con altri autori, ha creato per Zagor questa meravigliosa storia di amplissimo respiro che inizia con la ricerca del passaggio a Nord Ovest e si sviluppa con lunghi viaggi e indimenticabili avventure. A mio parere proprio Zagor sarebbe la serie adatta per far vivere allo Spirito con la Scure (con una macchina del tempo, magari inventata dal prof. Verybad o con un altro espediente) l'incontro con quel capo bianco di cui parl' Masewi. E magari si potrebbe anche scoprire che Tiger Jack è discendente del capo navajo Nakai.

  2. Attendo con ansia e curiosità questa novità del panorama texiano. E a differenza di Pallino apprezzo - sempre che le ritenga belle - sia le storie molto brevi che quelle molto lunghe, in verità sono le storie di lunghezza prefissata che mi lasciano spesso l'amaro in bocca. Non di rado, tra storie più lunghe e di rilevante spessore, a volte autentici capolavori, abbiamo trovato "intermezzi" più brevi ma godibilissimi.

  3. Mi permetto di insistere su un punto: parlare di Galep vs. Galep, e addirittura confrontandolo con altri "veri" disegnatori (il peggior Galep a fronte di un Letteri, un Ticci, un Fusco ecc. ai loro migliori livelli), è un conto. Quello su cui non sono per niente d'accordo, anche se ovviamente ognuno ha diritto a esprimere la sua opinione, è usare il declino di Galep come termine di paragone per far passare come accettabile un lavoro indegno anche di quel Galep declinante. Naturalmente è il mio modo di vedere, non pretendo che sia vangelo.

  4. Non so come sia il tratteggio di Fernandez, non sono nemmeno sicura di sapere cosa si intenda specificamente con tratteggio, ma sono riuscita a riconoscere il suo Tex giusto perchè porta la classica bandana nera al collo.

  5. Non preoccuparti Pallino, non mi sono certo offesa ;)E' vero, lo ribadisco, che per me ha più importante la storia in sè che il disegno, ma non vado agli estremi. Del resto, sia per quanto riguarda le trame che i disegni, quello che piace è quasi sempre soggettivo; a me l'ultimo Galep non ha mai dato lo stesso senso di fastidio che ha dato questo Fernandez, o che mi d' - in misura leggermente minore - la maggior parte dei lavori di Ortiz.

  6. @Harlan: ma in effetti non ho detto che "io" avrei scritto così. Ho immaginato la scena scritta così e mi è piaciuta di più. Se vado al ristorante non mi passa nemmeno per la testa di prendere il posto del cuoco, anche perchè visto che pago non vedo perchè devo anche lavorare (e questo vale anche come lettrice di Tex), ma mi sento libera di dire "mi sarebbe piaciuto di più se il cuoco avesse messo un pizzico di pepe".

  7. Ed ora che l'ho detto, lapidatemi pure.

    Assolutamente no, concordo su quanto hai esposto, nessuno di noi penso, a parte Cheyenne, si augurerebbe di leggere una storia mal disegnata, chiunque fosse il disegnatore..
    Eh no, non esageriamo! Se il "mal disegnato" va oltre il ragionevole pure io, e l'ho dimostrato proprio in questa occasione, abbasso il mio giudizio. Al massimo posso essere più tollerante sul livello oltre cui non è più accettabile il cattivo disegno. Per Monni posso dire che la mi affermazione era sempre riferita al paragone fatto tra l'ultimo Galep e questo Fernandez con in più la convinzione che Galep, ultimo, primo o mediano che fosse, merita almeno il rispetto dovuto al creatore dell'immagine di Tex.
  8. Dal tono delle vostre risposte sulla questione Galep deduco che il criterio per giudicare un disegnatore non è l'oggettivita, ma entrano altri parametri quali la simpatia, la riconoscenza la professionalità...... doubt doubt

    Mettiamola così: un conto è fare un paragone Galep/Galep. Si può capire che l'ultima produzione del grande disegnatore non soddisfi come la prima, anzi, magari deluda. Ma non gli si può accostare nemmeno per un istante questo Fernandez, che forse in altri ambiti è considerato un grande artista ma Tex proprio non deve più toccarlo, se non avrà l'umilt? di prendere lezioni da Galep e da tanti altri che a questo fumetto hanno dato l'anima. Anche l'ultimo Galep, anche l'ultimo Letteri, anche l'ultimo Nicol'...
  9. A differenza di Sam Stone io voto Ah Toy, e ho voglia di rivedere qualche misteriosa setta cinese, e assegno la preferenza al colonnello Watson, del quale mi chiedo: se mai torner?, sarà sempre quell'intrigante accumulatore di ricchezza e potere che abbiamo conosciuto, o l'esempio della figlia lo avrà redento?

  10. Ultimamente trovo Tex un po' "sadico": utilizza mezzi un po' non convenzionali per far parlare le persone. Un paio di mesi fa con la finta impiccaggione e questa volta il fiammifero tra le dita dei piedi. A quando la vergine di norimberga? :)

    Il fiammifero tra le dita dei piedi è un ritorno gradito ai texiani di vecchia data. Se si può fare un appunto alla scena è che le manca quel tanto di goliardico che aveva sotto l'egida di Gianluigi Bonelli, quando Tex usava fare questo "scherzetto" per svegliare i malcapitati rintronati dai suoi uppercut
  11. noi che abbiamo dovuto sorbirci l'ultimo Galep

    Considerando che Tex è graficamente nato dalla matita del grande Aurelio, ho accettato e visto con piacere l'ultimo Galep e avrei voluto vederlo ancora per molto tempo. A Fernandez, dal punto di vista texiano, non devo nulla.
  12. D'altronde capisco Boselli, sfido chiunque ad andare avanti per 300 pagine ad inventarsi la trama man mano che gli arrivavano certe tavole.

    Io pensavo che, al contrario, i disegni dovessero adeguarsi alla trama :huh: Comunque, al di l' delle divertenti battute su Ammazza :D , credo anche io che sarebbe stata una storia almeno godibile, non eccelsa in ogni caso, ma i disegni hanno davvero rotto le uova nel paniere. Mi sa che Boselli farà gli scongiuri ogni volta che sentir? nominare Fernandez, anche se si trattasse del barista all'angolo della strada e non del disegnatore! laughing
  13. Sul discorso de "La trappola" avevo seri dubbi, e mi stavo giusto chiedendo se fosse il titolo di un singolo episodio (si usava all'epoca, penso fossero i titoli delle strisce). Meno male che non ha detto "La tagliola" :blink: Concordo con Sandro sulle molte presenze, la maggior parte è funzionale alla storia. Non si può fare una storia con tribù indiane senza vedere gli indiani, o con marinai senza vedere i medesimi. D'altra parte solo alcuni lasciano qualche traccia, il resto è partecipazione corale. Il problema vero sta proprio nella nebbia in cui si muove Tex, che come diceva Jack in un messaggio precedente sembra mancare di iniziativa e autorevolezza a favore di altri personaggi. La presenza del "dio Ammazza della tribù dei Quaquaqua" (e per favore Jack smettila altrimenti sarai responsabile della mia dipartita per infarto ridanciano laughing ) e l'avventura in generale avrebbe ben potuto essere zagoriana, un po' come, a mio parere, il numero 600. Peccato che Tex non sia Zagor e quello che funziona per uno può rivelarsi fallimentare per l'altro.

  14. La copertina è bellissima, degna di Villa, e se mai la criticher? sarà perchè è risultata ingannevole come purtroppo è successo altre volte. Da quando ho letto il promo sull'inedito non vedo l'ora che arrivi novembre: questa è la trama di un vero Tex, roba solida da mettere sotto i denti. Per quanto riguarda i disegni... bella l'espressione da duro di Kit Willer ::evvai::

  15. Io vorrei sapere come si faceva a muovere quel pupazzone, è meccanicamente impossibile che tre persone, poi disposte come erano riuscissero a farlo camminare; ma vabb? viva la fantasia. :lol2:

    Magari il sacerdote di Ammazza (per dirla con il nostro Jack laughing ) ha preso lezioni di ingegneria criminale dal prof. Hellingen°
  16. Comunque è pur sempre meglio il trucco dei tre tizi che camminavano nel corpaccione di Ammazza che non la pistola-testa di coyote di quell'altro che non mi ricordo, che si è trascinato dietro Cane Giallo _ahsisi

  17. Un Maxi discreto, godibile per l'azione che pervade tutto l'albo e per alcune scene corali simpaticamente bonelliane (la rissa con i marinai della Mathilda, per fare un esempio). Sarebbe buono se non fosse per i difetti che ha segnalato Jack sotto spoiler, ma quello che veramente abbassa il giudizio sono i disegni! Un vero orrore! Notate bene che io ritengo più importante il soggetto e la sceneggiatura, e al massimo sui disegni esprimo un parere senza che debba necessariamente influenzare il mio giudizio, ma quando è troppo è troppo! Nel commento sull'inedito mensile avevo fatto confusione tra i due disegnatori, Frisenda e Fernandez, e avevo detto che pur non capendo molto di tecniche non ho troppa simpatia per i disegnatori ispanoamericani. Bene, questo è il posto giusto perchè si tratta proprio di Fernandez, e mi sento di affermare che perfino una digiuna di tecniche di disegno come me può dire a testa alta che i disegni sono un obbrobrio, e il primo a cui fanno torto è quel Tex che sembra avere il viso gonfiato da un ascesso o da chissà quale strana malattia.

    Di Maxi pronti per l'uscita ce n'era almeno uno, di Ruju & Diso.

    Ah beh, se l'alternativa era Diso... :snif: -_nono
  18. Comprati oggi sia il maxi che l'inedito mensile. Il maxi devo ancora leggerlo, o meglio, l'ho appena iniziato. L'inedito l'ho letto ma vorrei riprenderlo insieme alla prima parte per dare un giudizio, che comunque sommariamente tende al positivo. Per i nostalgici texiani, a. k. a. "Vecchie mummie" haha , tra i quali mi onoro di essere anche io, un gradito ritorno:

    il fiammifero acceso tra le dita dei piedi!
    Beh, volendo proprio trovare un difetto anche in questa scena tanto attesa potrei dire che non è resa graficamente con la... verve di un tempo, ma immagino che la cosa dipenda dal disegnatore. Non vado pazza per i disegnatori ispanoamericani, ma non sono in grado di giudicare la sua tecnica.
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