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TWF - Tex Willer Forum

Intrepido61

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  1. Condivido ogni cosa: 1) Mefisto che dirige un grande e modernissmimo manicomio come il dottor Fiesmot il suo ambulatorio nel Far West; 2) troppo Dylan Dog; 3) i disegni degli ambienti molto efficaci mentre quelli dei volti dei personaggi poco realistici e approssimativi, a volte fastidiosi; 4) troppi ritorni. Aggiungo 5) troppi serial killer concentrati in una città all'epoca molto inferiore a Londra (che ne ha avuto uno famosissimo ancora oggi) o a Boston (in cui operò lo Strangolatore); 6) troppi personaggi facoltosi che impazziscono in poco tempo senza che polizia e giornali si interroghino sul fenomeno; 7) la copertina del secondo album col demone non è da Tex. 8) Anch'io non riesco a sospendere totalmente l'incredulità, Tex non è Zagor, o Dylan Dog o Dampyr, la sua forza è nel suo aggancio con la verosimiglianza, anche nelle storie più assurde si rimane sempre aggrappati ad un filo di logica, di razionalità, mentre con l'ultimo Mefisto (come già nel Mefisto del n. 501 ritornato dall'aldilà) ci si è dovuti abbandonare al vento delirante dell'irrazionalità, sprofondare nella magia più nera e assoluta. Spero che in questo consista il fascino di questa lunga saga, e che il nostro eroe non ne esca snaturato perché non sarebbe più lui. Tex che geme e delira come Tom Devlin è inconcepibile, meglio farlo morire. Però siccome adoro le saghe boselliane (con la S), dal "Passato di Carson" fino all'ultima splendida "Alla ricerca delle navi perdute", non posso non fidarmi di Mauro Boselli, la storia è appena cominciata, proverò a resettare il mio scetticismo e ad allungare il filo della razionalità lasciandomi trasportare un po' di più dalla sua geniale follia, (aspettando i disegni di Civitelli). Invecchiamo tutti, anche per questo continuiamo a leggere Tex, per fregare il tempo, non solo per ingannarlo.
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