pino1980
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"Parlare per immagini, fidandosi del lettore e della sua capacità di comprensione".. su questa frase non sono d'accordo, non è un problema della capacità di comprensione, è per il piacere di leggere di emozioni, stati d'animo...non sò spiegarlo bene.
Per dare un idea chiara ti potrei citare diverse fasi di molte storie di Tex, tipo nel finale de "El Muerto", durante il duello... Ecco, provate a rileggere quella sequenza con le didascalie e poi immaginatela senza, e ditemi se l'emozione che vi dà è la stessa... per me non lo è.
Poi, ovvio, sono opinioni e gusti diversi
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Le colline del vento, quando Tex affronta e sfida Stonewell che vuole andare a combattere i Sioux di Nuvola Bianca, e Tex si congeda da lui dicendogli "ci rivedremo sulle colline del vento"...
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Bella anche la scena in "Rancho Dorado" in cui Tex e Kit vengono catturati dai banditi e torturati, e vengono salvati dall'attacco degli Apaches che non sanno come tratteranno loro alla fine..
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Tanto per rendere bene l'idea di quello che dico, vi porto un esempio pratico...
Nell'albo "Il fiume sotterraneo", nella scena finale in cui Tex, Kit e il prof Doberado ,vengono travolti dall'acqua del fiume sotterraneo, fino alla fuoriuscita all'aria aperta, ecco, immaginate quella sequenza senza didascalie e ditemi se non avendole messe sarebbe stato un Tex più "moderno"....secondo me sarebbe stato solo più povero di emozioni
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Sono d'accordo che è una scelta diffusa, per rendere più moderne le storie, ma a mio avviso non si ottiene questo effetto, e comunque mettere didascalie secondo me non è "togliere spazio ai disegni", ma piuttosto è arricchire le storie di nuovi elementi...
E anche nel cinema, se volessimo fare un paragone, le didascalie potrebbero essere paragonate alla voce fuori campo, molto presente nel film "Bronx" di De Niro, o volendo usare un film più recente, "Limitless" (non sò chi l'ha visto)..in quei casi la voce fuori campo ci stà più che bene, e non toglie spazio al film, ma è un elemento in più.
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Io non credo nemmeno che eliminarle o limitare sia segno di modernità, non c'entra affatto....
Mi piaceva leggerle, oltre a quelle temporali o di luogo (che non sono quelle secondo me necessarie) quelle in cui si descrive una situazione, un emozione, qualsiasi cosa che parli della storia... Un pensiero di un personaggio, qualsiasi cosa...chi ha letto le storie che vanno dal 200 al 400 circa sà bene di cosa parlo,
non servivano a spiegare cose "ovvie", ma ad arricchire la storia e, secondo me, davano quell'emozione in più
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io la penso così, sembra un dettaglio da poco ma secondo me non lo è...ed è un peccato che non ci sono, perchè le storie di Boselli a me comunque non dispiacciono, trovo che ha molta fantasia, e modificando alcuni aspetti delle sue storie (magari arricchendo anche i dialoghi) sarebbe ancora più bravo
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Cosa ne pensate delle didascalie?
Io credo che siano un elemento utilissimo ai fini della storia, che arricchiscono la storia, mi piaceva l'uso che ne facevano G.L.Bonelli, Nolitta e Nizzi. I nuovi autori vedo che ne fanno meno uso
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Una delle scene che più mi ha emozionato è quella dell'albo "Le rapide del Red River", in cui Tex e i suoi pards , dopo le rapide, si trovano assediati dai nemici ed hanno come unica possibilità che qualcuno scali la parete di roccia e corri ad avvertire i soldati...bellissima
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Raccontiamo ognuno di qualche scena negli albi di Tex che vi ha emozionati
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E' vero che negli ultimi tempi (precisamente dal 2014) sembra che la lunghezza prestabilita delle storie non sià più una regola fissa, e spero che si continui in quel senso, perchè credo che avere libertà di scrivere permette ad ogni autore di esprimersi al meglio..
Per quanto riguarda il discorso che Tex somigli ad un supereroe, è vero che lo era anche quello di Bonelli, ma solo nei primi 50 numeri (ed infatti quel Bonelli a me non piace..), e comunque è questione di gusti, a me può non piacere, ad altri invece si.
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Credo di aver capito cosa intendevi....Che Tex si vede poco, e questo viene perdonato a G.L. Bonelli e non a Boselli...
E la mia risposta è che anche se ne "Il nome della legge" Tex si vede poco, comunque tutta la storia ruota intorno a lui, mentre nella maggior parte delle storie di Boselli, le storie si sviluppano intorno ad altri personaggi, e Tex diventa tipo un cooprotagonista, ma questo è il mio pensiero, non confondo il mio giudizio personale con un pensiero di massa....
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Ovviamente dipende dai gusti, ed ognuno è libero di pensare come vuole....
Infatti io diversamente da te credo che le sue storie, da quando ha iniziato fino alla fine, siano quelle che hanno fatto affezionare più lettori.
Diversamente da Boselli, che con il suo scrivere in modo diverso ha cambiato totalmente Tex, che è diventato più supereroe, le storie sono magari più spettacolari ma meno realistiche, meno emozionanti.
Per te Mister P ha infangato Tex, a me lo ha fatto entrare nel cuore, e personalmente lo ringrazierò sempre, e gli perdono anche le ultime storie che nemmeno a me sono piaciute tanto.
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E' vero che le minestre riscaldate non sono buone, ma credo che se a Nizzi venisse concessa totale libertà sarebbe capace di produrre altri capolavori come quelli scritti in passato. Senza un limite alla lunghezza delle storie (2-3 albi completi), con le didascalie come le scriveva lui (che ora sono quasi scomparse)...io credo che riuscirebbe bene, anche pensando che il carico di lavoro è alleggerito con l'ingresso , oltre che di Boselli, di Ruju e Faraci
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Sono un lettore di tex da 25 anni, ho letto tutte le storie che sono state pubblicate finora...
e sono affezionato al Tex di Claudio Nizzi, per cui mi faccio questa domanda, per capire quanti come me hanno amato le storie di Nizzi
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In questo episodio è vero che Tex compare poco, ma è comunque l'elemento principale della storia...e personalmente, credo che paragonare questa storia bellissima a quelle di Boselli sia mettere un capolavoro di sceneggiatura a confronto di storie belle da guardare, ma che non ti rimangono impresse
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Boselli secondo me è un autore che ha grandissime potenzialità , ma alcune cose che ha cambiato in Tex non mi convincono...
1-L'infallibilità:prima Tex erà più "umano", adesso somigllia di più ad un supereroe...
2-L'abolizione delle didascalie, che per mè è un arricchire la narrativa, da non sottovalutare (mi mancano..)
3- Troppa enfasi, troppe fasi "stucchevoli", troppa serietà a volte...
4- La lunghezza prestabilita delle storie. Assolutamente da rivedere, altrimenti noi lettori perdiamo molto
Rivedendo questi aspetti, e con le potenzialità che ha e che si vedono, Boselli se la giocherebbe con Nizzi, di cui sono un fan sfegatato...infatti sono sue le storie che mi hanno fatto affezionare a Tex.
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Dare all'autore un numero limitato di pagine x una storia è ridurne la creatività, obbligandolo ad allungare o ridurre una storia, e spesso ci troviamo storie che terminano troppo velocemente o viceversa sono allungate inutilmente.... Al di là di quante storie lunghe sono state scritte o no.
Io ho tanta nostalgia del periodo in cui questo limite non esisteva.
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Anche io credo che siano tutti bravi gli autori, ma a parer mio il migliore è stato Nizzi, le sue storie sono quelle che più mi hanno fatto emozionare e più mi hanno fatto amare Tex, ho letto tutti i numeri finora usciti e spesso mi rileggo le storie, per me Nizzi è il numero 1, peccato che non scriverà più Tex
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Leggo Tex da 25 anni, ed ho letto tutti i numeri sinora usciti.
Negli ultimi mesi stò rileggendo tutta la serie, ed oggi sono arrivato a 510. Ed è il periodo in cui si alternavano entrambi alla scrittura delle storie.
Mi viene da fare una considerazione.
Personalmente, sono un fan di Nizzi, che al momento reputo il miglior sceneggiatore che abbia mai scritto Tex, ma è un gusto mio personale, In quanto reputo gli altri non da meno, ma semplicemente diversi.
Dispiace l'idea , vera o falsa che sia, che due Artisti come Nizzi e Boselli possano aver avuto delle incomprensioni, e che ognuno dei due abbia fatto delle critiche all'opera dell'altro, perchè secondo me tra i due ci sarebbero dovuti essere solo complimenti e scambi di idee.
Da lettore innamorato di Tex, sogno un ritorno di Nizzi nella squadra, e un alternarsi di storie con Boselli, con i due che vanno d'amore e d'accordo e che fanno a gara a chi scrive storie più belle da emozionare i lettori.
Sò che è un utopia, ma mi piace sognarlo e immaginarlo, sperando che questo piccolo "miracolo" un giorno possa avverarsi.
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I miei preferiti , senza nessun ordine specifico (perchè semplicemente sono DIVERSI) sono: Villa, Fusco,Ticci, Monti, Gilbert, Letteri, Galep... di questi 7 solo 2 mi sà che disegnano ancora Tex, degli altri 5 qualcuno purtroppo non c'è più.
Alcune tra le mie storie preferite sono: Gli spiriti del deserto (Villa), I ribelli del Canada (Fusco), Le colline del vento (Ticci), Due pistole per Jason (Gilbert), il testimone (Monti), La piramide misteriosa (Monti) e Missione suicida di Galep
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A me del vecchio Tex manca il realismo del personaggio (in quanto il Tex di Boselli somiglia più a un supereroe che non sbaglia un colpo), mi mancano le didascalie che spiegano e raccontano, e mi manca la lunghezza della storia che non sia prestabilita
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Leggo Tex da quasi trentanni, ho letto tutti i numeri di Tex e credo che finora il miglior autore è stato Nizzi, sue sono le storie che mi hanno fatto innamorare di Tex e che mi hanno emozionato negli anni, non che i nuovi Boselli, Faraci,Ruju siano cattivi, ma Nizzi era un altra cosa.....
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Io voto: 1 Nizzi, 2 Sergio Bonelli, 3 Mauro Boselli...
Tre grandissimi autori, ognuno diverso per caratteristiche
Che Ne Pensate Delle Didascalie?
in La Serie e i Personaggi
Pubblicato
Ed io appunto a quelle mi riferisco! Che illustrano lo stato d'animo, il punto di vista, o qualche elemento della storia che non è stato disegnato!
Ovvio che uno non ha bisogno che una didascalia gli dica "Tex sale a cavallo"....
Ma poi cosa c'entra il paragone tra i treni elettrici o quelli a vapore?????
Il pugno di nostalgici...è come se uno scrittore ometta di scrivere interi capitoli di un libro perchè il lettore Deve capirli da solo!
Io trovo che siano stupidi questi paragoni, sinceramente....
E che io che sono uno dei "nostalgici" (ho 35 anni, fra poco vado in pensione), penso che l'uso delle didascalie, ovviamente non quelle banali (ma credo che non ci sia nemmeno bisogno di scriverlo, una persona con un intelligenza medio-bassa lo capisce..) serva ad arricchire la storia, e non sia una cosa del passato, anzi,
mentre le storie che mi capita di leggere ora sembrano più voler catturare l'attenzione visiva di chi leggi (traduco per chi ne ha bisogno: bei disegni, non importa se poi la storia non vale tanto) e se questo è il futuro di Tex stiamo messi male...