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L'Ammiraglio

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Messaggi pubblicato da L'Ammiraglio

  1. Mi da davvero fastidio il femminismo maschilista (non è una contraddizione) di queste ultime pagine... la donna deve essere chiusa e blindata o è una donnaccia, le donne più o meno vestite e le scene erotiche sono cose che fanno "interesse a voi giovani" (e certo, le notti ho passato su Marie Gold e Satania, CONTATECI! Per tacere dei momenti di piacere con un qualsiasi albo di Dylan Dog o di Lilith, vero?!) e ovviamente l'utilit? della femmina in questa saga è essere sedotta e abbandonata (Alison, e si che come eprsonaggio aveva senso), una vera e propria oca (la sceriffa di Uomini Crudeli e mille altre) una ragazzina scema (Manuela) una ingenua innamorata che muore (Fiore di Luna), poi, o mio dio, Donna è addiritura NINFOMANE perchè, apriti cielo, osa passeggiare con 2 ragazzi in una settimana (ho poi i miei dubbi che una ragazza che MINIMO ha 26 anni possa uscire con un bamboccio 17enne come Kid Rodelo, ma li è stato l'amore di Boselli per i bambini prodigio, se lo facevano sui 25 era più logico), non ultimo il fatto che Tex e company, buoni per antonomasia, possono girare con 2 colt, un wwinchester e numerosi coltelli mentre un ragazza, perchè armata e con un carattere forte (la frustata) deve essere per forza una criminale! Accidenti, dovr? guardarmi le spalle allora visto che la mia gira con una .38 2 giorni su 3! Per tacere delle colleghe che la portano proprio ogni giorno... sono immerso nel pericolo! Dai eh, Tex mi piace da morire e io lo vedo vivere una nuova giovinezza e una nuova era, e se lo vedo è perchè esistono sceneggiatori che stanno svecchiando certe situazioni e certi clich? talebani davvero assurdi.

  2. Scusate ma

    davvero secondo voi portare una derringer per una donna single di nemmeno 30 anni e oggettivamente bella sarebbe indice di colpevolezza nel far west del 1880? Io troverei irrealistico vederla disarmata, e già ho trovato stucchevole la spiegazione "la porto per difesa personale". Stavolta comunque io mi tiro indietro sui complimenti: non so perchè ma la storia non mi ha convinto: Kit è troppo un bambino, sembra un'adolescente e non lo è più, si fa fregare come un babbaleo e la dottoressina mi ha ricordato un misto tra la Lisa di Il Villaggio Assediato (già citata da altri) e la Signora del West, con un pseudo corteggiamento da rin tin tin più che da fumetto e personaggi maturi quali Tex e pards. Ottime le scene in cui si vedono all'opera i vecchi satanassi, invece, mentre il cattivo non riesce a darmi nessuna idea, n° di gentiluomo n° di particolare spessore o personalit? o solo pericolosit? criminale (era ben altra cosa Mondego). Aspetto febbraio per poter cambiare idea.
  3. Letta e terminata la lettura di una storia che sicuramente si è rivelata più che soddisfacente. Padre CLemente è il tipico personaggio che, se scritto da un altro autore, si attirerebbe i fulmini in quanto "ruba la scena a Tex", perchè, è inutile dirlo, l'intera storia gira attorno a lui e, tutte le riflessioni che si poossono trarre, ancora, derivano da lui. Bellissimi i dialoghi tra l'ormai cambiato Guillermo Blanco e l'ancora criminale Gallardo, che più volte tenta di "riconvertire" l'antico complice.

    Grandissima la scena in cui Guillermo affronta a muso duro i due messicani per difendere le ragazze, anche se lascia un po' di amaro in bocca il momento in cui, poco dopo, si lascia ammazzare come un perfetto inetto. Un po' piccionata da aprte di Tex e Carson nel primo albo che, dopo aver salvato i ragazzi, si attardano per festa + pennichella invece di correre dietro ai banditi. COmparsata di un duello con gli indiani inutile, buona solo a far fare a Tex qualcosa di sensazionale (pestare un ragazzotto bah) e che occupa apgine che potevano essere usate forse meglio
    Disegni di Ortiz poco incisivi, ormai si sente il peso della vechciaia, non siamo allo sfascio di Il Ponte di Roccia (l'immortale sfigato col moccio in testa) ma poco ci manca, specie nei volti e nelle figure umane. Soggetto 9 sceneggiatura 8 disegni 7 gli do un 8.5 perchè Padre CLemente E'.
  4. Un' incongruenza storica notevole è data dalla storia sul massacro di Santa Rita (Fiesta di Morte, 159/161): lasciando perdere i problemi sulla data del fattaccio (addirittura il 1837) non ci sarebbe nulla di male se Bonelli avesse voluto prendere spunto dal massacro per montarvi sopra una storia simile. Peccato però che Bonelli usi nomi di protagonisti e del paese reali, addirittura, mettendo un presidio di soldati messicani (peraltro agghinghiati con le vecchie divise dell'epoca di Santa Ana, quando nell'albo precedente i rurales erano giustamente ritratti con l'uniforme di Diaz) in New Mexico, stato che ai tempi di Tex è americano. Aggiungiamo inoltre che Tex sconsiglia agli apaches di fare rappresaglie (che ci furono eccome invece) per non irritare le giacche azzurre... e perchè ai soldati americani dovrebbe importare qualcosa di una guerra indiana nel Messico? O, se non nel Messico, che ci fa un presidio di militari messicani in territorio americano? Tra l'altro Santa Rita si trova a circa 90 miglia dal confine, non proprio a due passi. Finta di nulla che è meglio :D

  5. Mentre leggevo questa storia, pensavo ma io un soggetto simile me lo ricordo , ma non mi veniva in mente, poi pian piano, ecco, non vi ricorda anche a voi lo sceriffo della storia Montagna misteriosa dell'almanacco del west del 1999, tra la'tro anche quella disegnata magistralmente dal grande Repetto???tornando alla storia attuale trovo sinceramente un po' troppo ingenui gli aiutanti dello sceriffo, in varie occasioni non si dimostrano dei fulmini di guerra, anche l'entrata in scena improvvisa di Carson lascia un po' perplessi direi, bello il rapporto tra tex e il ragazzino di colore, ottima la chicca finale !

    Se lo sceriffo dell'almanacco 99 è che quel ricordo io (capobanda col vice che violentava e uccideva le ragazze) direi di no: ok sono due criminali, ma la profondit? psicologica e l'intelligenza di Starker valgono 10 volte la monotonia e la prevedibilit? di quel personaggio.
  6. Voi non ci crederete maSPOILERQuando Starker, ferito a morte, si guarda in giro disperato come a cercare aiuto tra i cittadini e urla "Io sono la legge, mi dovete rispetto" per poi mormorare "sono... lo sceriffo... Starker" e quindi accasciarsi a terra morto... beh, per un istante... Starker mi ha fatto pena. E questo secondo me lo rende un grandissimo cattivo.

  7. Appena finito di leggere...

    Sceriffo cattivo e corrotto? PEggio: Stalker si rivela essere una delle più grandi carogne degli ultimi anni. La storia si piazza benone e unisce, se si può dire, il filo conduttore di quelle che ritengo la peggiore storia di Tex dell'ultimo decennio (I Fratelli Donegan) e una delle migliori (I giustizieri di Vegas) riuscendo a confenzionare un personaggio, lo sceriffo STarker appunto, davvero perfetto. Un bandito che ha scoperto il piacere del potere, un uomo che proprio perchè ora ha tutto sotto controlla inizia a cedere fino al tracollo totale in uo "showdown" finale degno di un film leoniano. Sparatorie, tradimenti e sangue schizzano ovunque, unica cosa che smebra un po' forzata è l'inserimento di Carson , che comunque nelle poche pagine in cui appare fa la sua notevole figura, pur venendo subito catturato dallo sceriffo e i suoi scagnozzi (e come poteva sospettare di loro senza averli mai visti o sentiti nominare prima?) riesce a seminare calci e cazzotti fino al trucco finale. Repetto invecchiato ma che mantiene la sua forma, che a me è sempre piaciuta, e la sua capacità rdi unire il tratteggio di un western sporco e realistico ad uno stile vivo e frenetico.
    Un maxi notevole, che si piazza tra 1- le migliori storie degli ultimi tempi 2- i migliori maxi 3- dimostra che Tex, alla faccia di chi dice il contrario, vive più che mai.
  8. Faccio parte dei giovani lettori e dico che, in particolare nel post 600, Tex mi appassiona più di qualsiasi altro fumetto. SI ok, ha avuto la sua prentesi nera (i 500) ma dopo... ma dal 601 ad ora, storie, copertine, sceneggaiture, situazioni... una nuova giovinezza, un grande fumetto. La mia ragazza non ha mai letto in vita sua nulla che non fosse topolino (fumettisticamente parlando) e ora ogni volta che passa per casa mia si prende una mezza dozzina di albi: le ho fatto leggere come prima storia La prova del Fuoco. Ora lentamente le sto mostrando anche le vecchie glorie (Oklahoma e altre storie più vecchie).

  9. l'idea e' molto buona, ma sviluppata troppo in fretta a mio avviso, trovo molto bello ed attuale il discorso che fa' il capo indiano a tex sul caso della vita di citta'.... noche le critiche al treno , tra l'altro secondo voi tex porta a testimoniare capi di tribu' molto piccole o minori non trovate??? anche i cattivi poco incisivi e poco numerosi una machinazione del genere messa in piedi solo da 3 tipetti??'e' poco credibile dai !!per gli esperti, in quanti albi compare il diplomatico indiano amico di tex???

    Andando a memoria:Attentato a Washington (prima apparizione)Una pallottola per il presidente. Me ne sfugge sicuramente un paio che non ricordo.
  10. Storia bellissima e letteralmente infarcita di citazioni di Boselli , che qui omaggia nientemeno che Destry rides again, citando pari pari la scena di James Stewart che scende dalla diligenza, e anche L'uomo che uccise Liberty Valance, col ranger che prende il givoane avvocato sotto la sua ala protettiva e gli insegna asparare, come fece John Wayne per Stewart nel film di Ford. per il resto abbiamo una grande storia western, dove l'azione si mescola ai personaggi più classici del genere: il vecchio ranchero, il pistolero bullo, i cow boys violenti e la donzella in pericolo, sullo sfondo una storia da novelli ROmeo e Giulietta, l'amore spezzato della giovane Toyah per l'uomo che le ha ucciso il fratello. Unico dubbio viene proprio dalla vignetta dell'uccisione: si vede chiaramente Ghday puntare il winchester su un uomo colpevole solo di essere innamorato e ricambiato dalla giovane, mi chiedo chi non avrebbe agito sparando per primo, avendone la possibit?. FOrse Letteri avrebbe dovuto evitare di disegnare l'arma così distintamente puntata sull'amante. Per il resto questa è una delle mie preferite di Boselli, sicuramente da top ten delle storie da 2 albi (di solito preferisco quelle più lunghe) e un caposaldo della fascia 4-500.

  11. FInita e passata alla morosa la storia :)Indipendentemnte da come Makua tenga la pistola, non mi posso certo lamentare, anche se la seconda parte scivola via un po' meno liscia della prima e in alcuni punti si perda un po' di pathos: in sostanza sia makua che santos potevano essere sfruttati meglio, e l'omicida/vendicatore ragazzino non mi piace proprio. Bello invece il discorso di Tex e Makua dopo averlo disarmato. per chi trova strano che Makua sia già così veloce e preciso in così poco tempo beh... non è impossibile a dire il vero. Makua è sicuramente veloce (bastano pochi mesi di pratica) e preciso ma lo è a distanza molto brevi: spara a bottiglie e uomini da massimo 5 metri, e quando uccide scarica l'intero tamburo usando più e più colpi sugli avversari, peraltro dritti al tronco, non fa nessun tecnicismo del tipo sparare alla testa o alla mano, cosa che il fuoriclasse Tex può ovviamente permettersi. In sostanza sa estrarre, ma non sa sparare in modo preciso. Questo fa la differenza tra un tiratore veloce (makua) ma di scarsa mira, che punta tutto sulla breve distanza e la velocit? di fuoco, e un Tex Willer pistolero che sa fare quello che fa Makua, più veloce e con più precisione, tanto da potersi permettere il lusso del tempo di mirare a una mano invece che al petto. Tex ne esce superiore da ogni punto di vista. DIsegni di Font in chiaro calo rispetto altri suoi lavori: già i Banditi della città Fantasma (riletta ieri sera) è davvero un altro pianeta.

  12. una curiosità: non è strano che un giovane pistolero tenga la fondina sulla gamba opposta alla mano di estrazione, a scapito della velocit? che nei duelli è tutto?

    Premessa: Tex la tiene in un modo che chiameremo fast draw, e Makua cross draw. Nel far west vero, quello storico, la pistola la tenevano quasi tutti come Makua (almeno quelli che la tenevano esposta), per svariati motivi:1- siccome con la pistola devono viverci, in quella posizione è meno fastidiosa (provati a sedere con una fondina sulla coscia destra), e questo da solo è un ottimo motivo.2- il modo in cui la tiene è disegnato male, in realtà era ancora più a sinistra ma sbieca sul fianco e non dritta lungo la gamba. 3- non è affatto vero che l'estrazione in cross draw è più lenta del fast draw , personalmente col mio revolver a singola azione in cross draw batto un amico che estrae in fast draw con una semiatuomatica. 4- di contro se in cross draw estrai in maniera nervosa rischi di spararti sullo stomaco da solo (specie se estrai male). 4.1- in compenso hai meno rischi che in fast draw che il mirino si impigli alla fondina. Personalmente in fast draw la tenevo solo in servizio di piantonamento a piedi (quindi dove non fai nulla di diverso da camminare) ma se devo sedermi, girarmi, guidare insomma, avere una vita, sempre e comunque in cross draw.
  13. Io mi sono accorto del numero degli amici di Tex solo quando ho pensato (la settimana scorsa) di mettere assieme tutti i miei amici e fare gruppo "Tex, i pards e gli amici" al prossimo carnevale. Beh mi sono trovato davanti nientemeno che TexCarsonTigerKitMoriscoMontalesJym Brandon Pat McRyanTom DevlinNat McKennethGros JeanDavis11 personaggi, alcuni difficilmente realizzabili (ok i pards sono icone, ma dove trovo un Tiger? Brandon, Davis e Devlin rifai le divise e sei apposto, ma Pat, Montales, Morisco sono personaggi particolari), tra l'altro con caratteristiche fisiche e somatiche ben chiare, senn° i già citati Brandon Davis e Devlin non sono loro ma un nordista, un mountie e un poliziotto X (oltre a un'età media superiore a quella dei miei amici che siamo tutti tra i 20 e i 27) per tacere dell'assenza di donne che ci costringerebbe ad eliminare le varie fidanzate dale feste del carnevale (e che siamo fessi?!). COn una tale mole di personaggi, è chiaro che, purtroppo, possano sparire per lungo tempo. Alcuni di loro sono piuttosto piatti, è vero, ma nella loro piattezza rappresentano un "genere" di stereotipo western, dal Pat McRyan scemo e bonario, un Devine texiano, a Gros Jean (che tra l'altro Nizzi sfrutta malissimo trasformandolo in un Pat vestito da Trapper) trapper del grande nord, Montales politico ex desperado misto tra Juarez e Panche Villa, Devlin e Brandon poliziotto/militare tutto di un pezzo, no, i personaggi ci sono tutti e, anche se non li vedrei mai assieme, è piacevole a volte quando si incontrano avendone la possibilità (quindi Morisco e Montales, che peraltro vengono presentati ufficialmente da Nolitta l'uno all'altro o Brandon e Gros Jean) e mi spiace solo che alcuni di loro, per forza, debbano sparire nell'oblio per lunghi periodi.

  14. All'epoca erano abbastanza frequenti gli sceriffi onesti ma privi di nome, oltre a questo, l'esempio più lampante è dato dall'immortale sceriffo di Cedar City in Terra Promessa, ma sono frequenti anche sceriffi cattivi "senza nome" come quello di Durango (omonimo l'albo), identificato con l'anagrafico Paul solo dai suoi complici e per ragioni di sceneggiatura.

  15. A Me Carson che rimungina propositi di vendetta ha fatto morire invece "appena metter? le mani su quei pirati di acqua dolce li farà pentire di non essere andati a pesca, stasera!"... fenomenale :DPS_ qui direi che sulla sessualit? ci sono atteggiamenti veramente assurdi, altro che 70 anni di Tex...

  16. Io mi ricordo benissimo sul primo color Tex "E venne il giorno" dapprima la ballerina che prima ricorda Carson come "Un cavaliere dei tempi antichi", poi gli slava la vita "ATTENTI!" e in seguito addirittura si aspetta "la ricompensa che merita" sottolinenado l'attesa con un "ci conto" e un occhiolino che vale più di mille parole. Grande Carson!!!!

  17. Storia carina , ma nel complesso non eccezionale e che per certi versi ho visto molto ispirata alle sequenza iniziali di C'Era una volta il West, il superkolossal sulla conquista dell'ovest, che all'inizio vede appunto i protagonisti scontrarsi con dei pirati d'acqua dolce (tra i quali spicca un ancora compersa Lee Van Cleef) e ad aiutarli giunge il trapper interpretato da James Stewart.

    Detto ciò, pur avendo apprezzato generalmente il Tex "solo contro tutti" nella foresta (stile "A Carte Scoperte") e i ben caraterizzati cattivi (in particolare Momo, gigante, muscoloso, ma tutt'altro che scemo e pure buon tiratore visto che i morti li fa solo lui) e il Carson in grado di tornare in città a chiedere aiuto a Gros Jean, non so, manca qualcosa e allo stesso tempo c'è qualcosa di troppo. Il qualcosa di troppo forse è Chance, novello Jimmy Lane e artista della fuga col cuore d'oro, che si salva (non è dato sapere come, almeno non avesse avuto le mani legate sarebbe stato quasi credibile) da una pietra al collo per farsi ammazzare come un fesso (ed inutilmente visto che da Tex mi aspetto la capacità di ammazzare un omone che si fa scudo di una ragazzina) e chiudere li la storia, non so, forse con qualche pagina in più si sarebbe dato più motivo di essere al suo personaggio. Ottima la resa dei conti finale, il protagonismo di Gros Jean e il modo brutale in cui giustizia Momo.
    I disegni di Cossu sono decisamente migliorati rispetto lo Squadrone Infernale, dove i personaggi erano cloni gli uni degli altri, buono il suo Carson, meno a suo agio direi nelle rappresentazioni degli indiani (e delle indiane, anche se Ilaia in un paio di vignette appare di una bellezza quasi civitelliana) e altalenante la qualità di Tex. Colorazione discreta, peccato per le pelli color zombie di tanto in tanto. Copertina superba. Direi che si arriva al 7.5 che arrotondo ad 8.
  18. A proposito di questa storia, solo io ho notato diverse analogie, nel soggetto e nella figura di Mitch, con il gran film che è Da Uomo a Uomo di Giulio Petroni e da cui, tra l'altro, è stato tirato fuori Kill Bill di Quentin Tarantino?Mitch assomiglia molto al personaggio principale (uno spiritato e pessimo John Philip Law) e come lui ha i flashback dei "particolari" degli assassini quando li rivede (qui sono il sorriso, l'eleganza, la faccia, li erano più caratteristiche esasperate come un tatuaggio, la cicatrice, la collana). COme lui, anche Mitch viene salvato da uno degli assassini (nel film è Lee Van Cleef, qui Lisa, che permette a Boselli di sviluppare una bellissima figura) e come lui Mitch ha bisogno dell'aiuto di qualcuno (Tex e Carson, che fanno il ruolo di Lee Van Cleef del film che, se magari non è protagonista, di sicuro fa la parte della LEGGENDA, come anche Tex e Carson qui, forse non protagonisti, am sono loro la LEGGENDA; loro che fanno tremare i cattivi di paura).? Detto ciò, bellissima storia e Font irriconoscibile rispetto ciò che è divenuto ora.

    Non avendo visto il film in questione, non so dire quanto Boselli nme sia stato influenzato, conoscendolo, però, credo che lo abbia influenzato soprattutto il film western noir del 1947 "Notte senza fine" di Raoul Walsh. Nel suddetto film il protagonista, Robert Mitchum, a cui hanno sterminato la famiglia, è ossessionato dalla sola cosa che ricorda di quella notte: gli speroni tintinnanti di uno degli assassini, da lui visti mentre era nascosto. Questo particolare Boselli lo ha sicuramente ripreso da questo film. _ahsisi P. S Pur non essendo tra i miei preferiti, a me Font piace tuttora. ::evvai::
    Petroni?...... Mai sentito nominare!!!!!!
    Male Mauro :D perchè ha fatto dei film stupendi come appunto i citati Tepepa e Da uomo a uomo :)PS- io dal canto mio non avevo visto notte senza fine (mentre Tarantino mi sa gli ha visti tutti e 2 :D)
  19. A proposito di questa storia, solo io ho notato diverse analogie, nel soggetto e nella figura di Mitch, con il gran film che è Da Uomo a Uomo di Giulio Petroni e da cui, tra l'altro, è stato tirato fuori Kill Bill di Quentin Tarantino?Mitch assomiglia molto al personaggio principale (uno spiritato e pessimo John Philip Law) e come lui ha i flashback dei "particolari" degli assassini quando li rivede (qui sono il sorriso, l'eleganza, la faccia, li erano più caratteristiche esasperate come un tatuaggio, la cicatrice, la collana). COme lui, anche Mitch viene salvato da uno degli assassini (nel film è Lee Van Cleef, qui Lisa, che permette a Boselli di sviluppare una bellissima figura) e come lui Mitch ha bisogno dell'aiuto di qualcuno (Tex e Carson, che fanno il ruolo di Lee Van Cleef del film che, se magari non è protagonista, di sicuro fa la parte della LEGGENDA, come anche Tex e Carson qui, forse non protagonisti, am sono loro la LEGGENDA; loro che fanno tremare i cattivi di paura). Detto ciò, bellissima storia e Font irriconoscibile rispetto ciò che è divenuto ora.

  20. Spesso quando leggo un albo non so neanche chi ne sia l'autore, apprendo quindi con piacere che questa è una storia di Ruju. Nella storia di Loman avevo criticato al 1000% il suo Tex, che non mi sembrava minimamente all'altezza della sua fama, qui devo dire che per ora è perfettamente centrato, senza una sbavatura ed esaltato dalla vicenda. Non mi sembra neanche lo stesso Tex, sembra scritto da due autori diversi, meglio così. Casomai sono alcune facce di Tex a lasciarmi un po' perplesso, però ci sono diversi ceffi dall'aspetto singolare, a partire da Domingo, comunque in generale i disegni non mi dispiacciono.

    In realtà Domingo è uguale a Blackbird di Colorado Belle e Santos è l'ennesimo Lee Van Cleef della saga texiana :D sinceramente mi sono piaciuti i disegni dei Giustizieri di Vegas, qui mi sembra siano ripetuti alcuni clich? del "cattivo" per antonomasia. La storia comunque veramente bella e interessante, come pure bell il rapporto tra il crudele Santos e i due mezzosangue, e inarrivabili i pards in grandissimo spolvero.
  21. Secondo me un soggetto stupendo (seppure pari pari alla grandiosa apache kid) rovinato dalla sceneggiatura e dai difetti tipici del Nizzi dell'ultimo periodo, con un Tex spettatore e basta (e si che qui poteva fare di tutto e di più non avendo vincoli storici) incapace di agire e in bal'a degli eventi.

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