La storia va senz'altro annoverata tra quelle che lasciano il segno.
Civitelli superlativo, soprattutto nel primo albo, ma nel complesso si puó tranquillamente parlare di capolavoro per ció che concerne i disegni.
Tuttavia rimane la sensazione che tutte le munizioni a disposizione del figlio del grande Mefisto abhiano sparato a salve.
Spiego brevemente: Yama, fino alla tempesta di sale agisce in maniera quasi perfetta, la partita sta volgendo a suo favore e ha ancora tutto l'arsenale (nuovi poteri, potenti alleati, spia infiltrata) da sfoderare...
Poi: gli alleati, sin qui dipinti come estremamente pericolosi e di gran valore, si rivelano poca cosa. Lefeuvre distratto, Rinchen piuttosto maldestro e la ragazza, per come la vedo io, decisamente sbadata nel rivelare le sue vere intenzioni.
Peró Tex e i suoi pards sono avversari tosti e, inoltre, come spesso accade ai grandi nemici del Nostro, i complici sono l'anello debole della catena, quindi in sostanza ci sta.
Yama, tuttavia ha ancora tutti gli assi in mano per realizzare il suo sogno di vendetta, anche se qualcosa ha girato storto il nemico é arrivato nel luogo designato, stremato e indebolito...é il momento di dare il colpo del KO e Yama, sin qui cervello fino, pecca un pó di...superficialità
Lo sposo all'interno del pentacolo come poteva sfuggire a due esperti di scienze occulte? E poi, perché puntare tutto sul sortilegio dell'Inferno Urlante (che non sembra poi neanche così potente, e di certo non valeva il "patto" che Yama ha siglato?
Arrivati ormai nella valle Yama poteva sfruttare il suo potere che, come abbiamo visto nel segmento con Mantip, padroneggia piuttosto bene per affrontare vis a vis Tex e magari ferirlo (questo si avrebbe lasciato il segno)
I nostri si sarebbero salvati con qualche espediente. Ad esempio uno dei pards riesce ad arrivare allo Yama fisico, Mantip si immola e qui fa il suo ingresso Mefisto, o un suo tramite, a trarre in salvo il Signore della Morte.
Poi il dialogo tra Padre e Figlio poteva avvenire sulla falsariga di come ci é stato proposto: lo Yama tracotante e il Mefisto riflessivo che si rivela essere più lungimirante dell'impulsivo figlio.
In conclusione concordo sul fatto che Yama alla fine per la sua Superbia che lo porta a sbagliare e per via di fattori contingenti, però dopo il preludio ne "I quattro cavalieri" e il crescendo fino all' episodio della Valle di Pietra, ecco sono rimasto con quella sensazione del "poteva ma non é stato". Cioé non é che i 4 pards se la siano passata comoda, ben inteso, però é mancato quel qualcosa: il faccia a faccia serrato, il duello paventato dopo lo scontro nella casa del Morisco. Una sorta di resa dei conti mai effettivamente avvenuta. Perché Yama alla fine con l'escamotage dell' inferno di Raurava praticamente lo evita (sì, mette in gioco tutto se stesso, ma non agisce di persona, non so se mi spiego) e perché il suo esercito del male non é, evidentemente, all'altezza come legittimamente ci si aspettava.
Detto ció, tanto di cappello a Boselli (ho votato ottimo) che ha creato Hype nello svolgersi della vicenda e soprattutto per il proseguo della stessa negli albi che vedranno protagonisti, probabilmente, i Dickart al completo (nel conto c'é anche Lily)
Hasta luego
Non mi andava proprio giù questa sconfitta, tanto che ho dimenticato di scriverlo
Lo siento