
valerio
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La qualità è fondamentale, ma non è quella che fa vendere oggi. Non è che i ragazzini un bel giorno si svegliano e dicono "oh, mi hanno detto che Tex ha una qualità altissima, corro in edicola". La qualità soddisfa noi che già lo compriamo e noi abbiamo 50-60-70-80 anni.
Sulla qualità andrebbe aperto un ulteriore topic. E' difficilissimo scrivere Tex. GLB non è più tra noi e GLB a sua volta era uno sceneggiatore figlio del suo tempo che si rivolgeva a un pubblico di 50 anni fa. Pensare che gli sceneggiatori di oggi debbano scrivere alla stessa maniera ha secondo me poco senso, perchè è cambiato lo stile di sceneggiatura e sono cambiate le persone, è cambiato il mondo...
Qualche piccola innovazione ci sta, è inevitabile, l'importante sarebbe avere comunque storie appassionanti, e questo recentemente non sempre si è verificato.
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Dimenticate che Gianluigi viveva molti anni fa e si riferiva ai gusti del pubblico di allora. Oggi il pubblico non è più quello.
Comunque, da allora, sono state inserite alcune vicende pseudo sentimentali, e direi alcune anche non troppo fastidiose.
Comunque non si può pretendere che tutto resti immutabile nei secoli, cambiano anche i gusti del pubblico.
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No, compro in edicola.
Sarebbe interessante sapere i numeri dei giovani, cioè capire cosa leggono davvero i giovani.
Naturalmente sono statistiche credo impossibili da fare, comunque il discorso è che Tex, secondo me, ha ancora una enorme base di persone ultra cinquantenni che lo leggono, anzi, direi che gli ultracinquantenni che leggono fumetti, leggono in gran parte Tex, e non è poco.
Se consideriamo solo boh...diciamo gli under 40, penso che Tex vada un pò nelle retrovie, ed è qui che ci si deve preoccupare, perchè tra 20 anni io spero che saremo ancora tutti vivi, ma insomma...
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Tex per fortuna, essendo un fumetto mitico e mantenendo comunque, per quanto si possa dire, una certa qualità, al momento regge. Però il topic parla di rilancio....di rilancio di vendite (perchè se si parla di qualità dobbiamo fare un discorso tutto diverso), perchè comunque anche Tex perde lettori, come li perdono tutti i fumetti. E ne acquista pochi nuovi.
I giovani che conosco io leggono tutti i manga giapponesi o qualcosa di americano. Confesso di non conoscere più molta gente che legge Bonelli, se non un paio che comunque leggevano Nathan Never e Dylan Dog e continuano a dirmi che non capiscono come sia possibile che quel rudere western di Tex continui a sostenere quasi da solo tutta la baracca
. Io, naturalmente, vado molto fiero della mia passione per Tex e dico loro che non sanno cosa si perdono.
Comunque, a parte questo, mi riallaccio all'ultimo post di black jim dove dice che bisogna attaccarsi alla qualità. Certo, quello sempre! Tex ha bisogno dei migliori disegnatori e di sceneggiatori che lo sappiano scrivere (valli a trovare...), ma non è la qualità che oggi attira un giovane lettore. Come dice, mi pare, Diablero, i giovani hanno una capacità di concentrazione bassissima, hanno bisogno di prodotti brevi e veloci, e dico la brutta parola "moderni". Non sono così sicuro che Tex sia un prodotto moderno, per come viene visto dai ragazzi.
Forse si dovrebbe abbassare il prezzo dei fumetti, per attirare pubblico, ma temo che la casa editrice abbia sempre bisogno di molti soldi per far fronte a tutto....
Io, da parte mia, spero solo di non veder chiudere la testata prima di morire. Sarebbe un duro colpo. Non accadrà.
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<span style="color:red">8 minuti fa</span>, Mister P dice:
Valerio, detto senza intenzione di offenderti, ma certe tue affermazioni mi lasciano perplesso. Certo, il western non ha più il richiamo di un tempo, ma non è mica morto, semmai è scomparso l'afflato epico in nome di un maggior realismo/revisionismo. Magico Vento ad esempio è durato 130 numeri + miniserie successive perché maggiormente legato ai gusti attuali (al di là della contaminazione con l'horror, molti episodi sono puro western, come quelli dedicati alle guerre indiane). Tex paradossalmente riesce a catturare qualche nuovo lettore pur essendo legato a un tipo di western più classico. Boselli su TW ha trovato IMHO il giusto equilibrio tra vecchia e nuova scuola.
Bisognerebbe vedere quanti sono i nuovi lettori. A me pare che, fisiologicamente, i lettori calino sempre (restando fortunatamente ancora tanti). Il topic parla di rilancio. Qualche nuovo lettore non significa rilancio, per questo dico che non vedo la possibilità di acquisire molti nuovi lettori.
Oddio, magari mettendo Tex nell'horror o nella fantascienza ci si riuscirebbe anche, ma giustamente Tex ha i suoi paletti.
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Tex_Willer90 dice:
Se Tex non è rilanciabile allora perchè si parla e si è sempre parlato di rilancio (o con il risibile termine, senza offesa, ultimate) quando si parla del giovane Tex Willer ?
Io ho 34 anni e a Tex mi ci sono avvicinato anche grazie a quell'albetto snello, che poi mi ha convinto a continuare a proseguire i numeri inediti dal 400 (che ereditai dal Nonno anni prima).
Poi ovviamente io sono l'eccezione che non conferma la regola a quanto leggo, ma è stato provato a fare qualcosa e va lodato il tentativo.Ciao. E' molto bello che tu abbia cominciato a leggere Tex ora. Certamente ci sono anche alcuni nuovi lettori, ma credo siano pochi pochi. La serie Tex Willer io non la leggo perchè non ho un grande interesse per le avventure retrodatate di Tex, ma è solo una cosa mia. Insomma, mi piace vedere Tex nel suo presente e non nel suo passato, con nuove avventure. Ma da quanto sento è una serie valida e certamente snella, forse più in linea con le tendenze attuali dove tutto deve essere veloce e breve.
Resto dell'idea che sia comunque difficile interessare i giovani a Tex. Fosse solo per il fatto che il western è ormai cosa da anni 60 o 70...non si fanno nemmeno più film western in pratica. E' pur vero che Tex trascende il western, essendo un eroe con cui tutti potremmo voler identificarci, essenso un giusto e uno che non ha nessun timore ad andare anche contro i regolamenti per assicurare verità e giustizia. Ma agisce in un ambito ben preciso, che difficilmente incontra l'interesse di persone giovani.
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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Winter Snake dice:
C'è poco da fare ragazzi è cambiato il mondo e velo dice uno che un pò di annetti sul groppone ce li ha.
il rilancio di un fumetto come Tex è praticamente impossibile, qualcosa puoi ottenerlo come dice Diablero
lavorando sulla QUALITA' delle storie, quindi ci vogliono sceneggiatori capaci e disegnatori validi (a tutt'oggi
mi pare che non si stia andando in questa direzione a parte qualche eccezione, più apprezzabile sul lato
dei disegni) e chiudendo qualche collana collaterale che sono troppe, il che comporta mettere a disposizione
di Tex un numero rilevante di autori (vedi le categorie di cui sopra), senza contare i copertinisti, i coloristi, gli
addetti al lettering ecc.). Si imbarca di tutto insomma per dare il giro alle pubblicazioni a discapito appunto
della qualità, e anche della qualità delle altre collane.
Il miglioramento però sarebbe molto limitato poichè dobbiamo fare i conti con la società attuale che è molto
cambiata rispetto a quando il sottoscritto, giovincello di buone speranze, comprava e leggeva Tex, Zagor ,
Mister No, il comandante Mark ecc. Per dire mio figlio che ha 31 anni legge i manga (che allora non esistevano)
e ha il telefono in mano in ogni momento libero (guarda i video) e mia figlia di 28 è praticamente una cellulare
dipendente, così come tutti i giovani di adesso. Ho provato a fargli leggere i "nostri" fumetti, risultato zero.
Una volta acquistavamo fumetti e ce li scambiavamo uno con l'altro, li prestavamo ad altri col risultato che
parecchi andavano persi e te li dovevi ricomprare. Ricordo quand'ero militare a Udine, avevo scoperto una
fumetteria vicino alla caserma e quando tornavo a casa in licenza avevo il borsone pieno di arretrati di Tex.
Sono cose adesso ininmaginabili perchè i nostri giovani si conoscono tra di loro tramite social, ma per
rapporti personali siamo al minimo sindacale, manco conoscono i ragazzi della loro età che abitano lungo
la nostra stessa via.
In conclusione credo sia facile comprendere che la diffusione dei fumetti che c'era allora oggi è un'utopia,
il che costringe gli editori a vivere sfruttando (brutta parola) i lettori che sono rimasti illesi dall'erosione del
tempo. Tenendo conto anche che negli anni c'è stato un continuo calo delle nascite e di tutte le opzioni che
hanno attualmente i giovani per trascorrere il tempo libero, il miglioramento della qualità a cui alludevo prima
servirebbe solo a contenere la perdita di vecchi lettori, stanchi di leggere ciofeche, ma quanto a catturarne
di nuovi i risultati sarebbero comunque risibili.
Perdonate la prolissità di un pover vecchio...
No, hai ragione secondo me. Non è rilanciabile Tex, non in quanto Tex ma in quanto fumetto antico. Giusto lavorare sulla qualità, perchè Tex è e deve essere un fumetto di qualità, non è pensabile che non lo sia, ma questo non porta nuovi lettori, semmai accontenta gli aficionados, che comunque è fondamentale.
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Il Maxi è un formato che a me piace, il problema è la qualità, che non sempre è all'altezza.
E non lo prendo sempre...perchè non amo le doppie storie, mi piace la storia unica, in questo caso mi compro il tomo, altrimenti no.
Andrebbe migliorata la qualità del maxi, che ormai pare il rifugium peccatorum di disegnatori in disarmo e di sceneggiatori stanchi, secondo me è una collana da valorizzare.
Eliminerei invece i vari color eccetera. Ma credo che siamo off topic.
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1 ora fa, Diablero dice:
Ho già risposto sulla rappresentatività di Facebook, si potrebbe parlare anche dell'effetto dell'algoritmo, dell'effetto eco, etc, ma non mi interessa ora questo argomento, quanto chiedermi (e chiedervi)... qualcuno si APPASSIONA davvero a questa roba?
Non ho scelto il termine a caso. Il "pregio" maggiore che sento ultimamente su Nizzi è "almeno è facile da leggere". Una specie di isola dove riposare dopo le "difficili" storie di Boselli (che per me appaiono tali perchè purtroppo sta curando molto meno la sintesi nei dialoghi, in realtà non sono storie complicatissime, sono solo lunghe e pesanti da leggere...). Cioè con Nizzi "si fa poca fatica".
Ma avete mai sentito dire da un bambino che preferisce stare a sedere piuttosto che andare sull'altalena o la giostra perchè "si fa meno fatica"?
Il "si fa meno fatica" è un pregio se si pensa ad UN LAVORO, ad un tedioso e faticoso compito che si "deve fare" con poca passione, e non si vede l'ora di finire.
Con Leo e altri ho avuto discussioni veementi (e ne avrò altre, contateci...) su Fuga da Anderville (su cui, comunque, ho ragione io, è oggettivo!
), ma fra i loro argomenti, non ho MAI sentito dire "si fa poca fatica a leggerlo". Quelli che si sono appassionati con le storie di Nizzi in passato lo hanno fatto magari perchè le trovavano divertenti e con un buon ritmo, non perchè "facevano poca fatica a leggerle".
La "fatica" è un concetto molto soggettivo (per quanto critichi i dialoghi di Boselli nelle sue storie recenti, faccio MOLTA più fatica a leggere Nizzi, dovendomi fermare ogni quattro-cinque pagine per la "fatica" di sopportare incongruenze, illogicità, caratterizzazioni strampalate se non ridicole, etc.), ma è sempre legato al "dovere" fare qualcosa, ad uno sforzo ingrato che si fa con fastidio. Quando si parla di cose che piace fare, si tende ad usare altri termini (sforzo, impegno, attenzione, etc.).
Se un lettore dice che preferisce Nizzi perchè fa "meno fatica", dice che fa fatica a leggere SIA Nizzi SIA Boselli. Solo che con Nizzi ne fa meno. Cioè, fa fatica A LEGGERE TEX. Per me è un lettore che sta ormai comprando Tex per pura abitudine, per "collezionismo" se ha "la serie completa", ma non ha più voglia di leggerlo.
P.S.: riguardo al divertimento, di chi fa un fumetto e di chi lo legge, lo dice anche un autore come Igort, riferendosi ad Andrea Pazienza, in questo video (il link dovrebbe puntare al punto esatto in cui lo dice, se non funziona e vi manda all'inizio, andate a 4' e 50" )
Secondo me non notano minimamente le varie incongruenze o illogicità (ma nemmeno notano eventuali sforamenti dal canone) e quindi non notandole non gli danno fastidio ovviamente, di contro si verifica quello che lo stesso Nizzi chiamava "il brodino caldo", insomma il porto sicuro della classicità con poco sforzo, con gli indiani, i bivacchi, le bistecche, le battute tra i pards (batttute che un tempo erano frizzanti e divertentissime e oggi sono di maniera, ma tant'è). Il tutto su intrecci non troppo elaborati. Consideriamo anche che in genere, le persone leggono i fumetti tra un impegno e l'altro e vogliono solo rilassarsi senza porsi troppi problemi.
Non mi meraviglia affatto che Nizzi continui a riscuotere molto successo là fuori (e, in questa ottica, si spiega la scelta di Borden di richiamarlo), perchè dove io ormai mi annoio o vedo magagne, i lettori medi trovano quello che cercano, ossia indiani, bistecche e patatine, bivacchi, proprietari di ranch prepotenti (per la millesima volta), dialoghi scherzosi e lettura facile.
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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:
Visto che parecchi utenti aspetteranno il secondo albo per leggere per intero l'episodio, mi sembra corretto usare la funzione spoiler per esprimere le prime impressioni di questa fatica nizziana.
La platea di lettori di Tex è ancora ampia e ciò comporta che esistano varie tipologie di lettori.
Una storia così basilare e dal tocco classico, comprendo possa benissimo appagare quella fascia di lettori meno esigenti e superficiali.
Nizzi intelligentemente attinge dal suo classico repertorio narrativo, per confezionare questa doppia, che tutto sommato sta in piedi e si presenta meno strampalata di ultime uscite piuttozzo rappezzate.
Il militare amico che chiede l'aiuto di Tex, un giovane ragazzo d'onore che si vede osteggiato il suo amore con la figlia del colonnello e viene ingiustamente accusato di diserzione, dopo che assiste a un vomitevole eccidio di innocenti indiani. Il consueto traffico d'armi con il bene placido di ufficiali corrotti, Tex e Carson meno improvvisati (piccioni?) di altre volte. I soliti siparietti ironici triti e ritriti e la menzione di patatine e bistecche.
Non manca nulla; l'autore recupera varie stoffe per cucire l'abito di Arlecchino e lo fa con mestiere (e poca voglia di osare alcunchè ovviamente).
La similitudine con il texone "Il soldato Comanche" è palese e mal celata, ma lì tutto era ancora più amalgamato, qui il clone mostra alcune cose che a un occhio attento, stridono.
Il flashback iniziale per il lettore della sequenza dell'eccidio, mostra tanti dettagli che il padre del tenente non può sapere. Concordo con chi ha asserito che la tecnica del flashback oggettivo nella narrativa ci sta e non è in fondo un errore, ma in questo caso può creare un po' di confusione.
Nel Soldato Comanche il padre adottivo dell'accusato, aveva avuto già contatto col figlio, appena l'aiutò a fuggire, di conseguenza proprio dalla sua voce aveva potuto apprendere tutti i dettagli che poi riporta a Tex, qui è diverso visto che il tenente si è dileguato con l'indiana, quindi il racconto dovrebbe risultare monco.
Magari avrei optato per una sequenza in diretta per evitare questa probabile confusione, ma le scelte narrative non ci competono, e le commentiamo così come ci vengono mostrate.
Un altro aspetto che differisce (e non poco!) dal texone è che li si trattava "solo" di uno spregevole omicidio colposo da cui scagionare il giovane soldato rosso ingiustamente accusato e ci stava che Tex e Carson si muovevano solo in quella direzione; qui di mezzo c'è un sanguinoso eccidio di indiani inermi, e la caratterizzazione dell'eroe imporrebbe la dura replica per punire i colpevoli di questo spargimento di sangue IN PRIMIS! Invece quasi a Tex e Carson questo aspetto pare marginale, conta solo scagionare il tenentino per far favore all'amico. Io trovo sia un grave errore di valutazione di Nizzi. Se smuovi una grossa frana (l'odioso eccidio!) non puoi rimediare con un fazzoletto (l'indagine per non far punire il disertore).
Aspetteremo il proseguo per valutare il tutto con più concezione, ma la trama sembra alquanto prevedibile e ciò non stupisce, visto che fa parte di un progetto ben definito di Nizzi quello di procedere sul solco della sua consolidata tradizione. Appunto sarei cauto a smuovere critiche eccessive a Borden su questo aspetto; è vero che in alcuni ultimi casi le sue trame si appesantiscono e si presentano meno fluide e coinvolgenti del passato, ma almeno i soggetti svariano e le storie rimangono alquanto ambiziose al netto degli esiti non sempre del tutto riusciti.
Qui mi riallaccio al discorso iniziale: per i lettori storici e appassionati come noi del Forum, è evidente che storie ripetitive come quelle di Nizzi provocano noia e fastidiosa impressione di già visto, come è successo per me leggendo questo albo. Ammetto che mi ha annoiato abbastanza.
Magari altri lettori meno esigenti che nell'albo trovano semplice diletto sporadico, vanno in brodo di giuggiole dinanzi soggetti cosi basici. Ogni cosa è soggettiva e solo i numeri non lo sono.
Su Bruzzo, tornerò il mese prossimo, a storia ultimata nel commento definitivo.
Anche io lo leggerò tutto insieme alla fine, come sempre, e sono quasi certo che mi annoierà come tutte le ultime di Nizzi.
Ma riallacciandomi al discorso che si faceva dei social, vedo che c'è un plebiscito
, evidentemente il classico con i soliti intrecci triti e ritriti ottiene sempre i suoi successi.
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17 minuti fa, Diablero dice:
Se comprano (e soprattutto, se leggono - conosco gente che ormai compra e mette via senza leggere) vuol dire che almeno non sono tanto incavolati da smettere (come noi del forum del resto, che critichiamo e compriamo: visto che più del 50% dei lettori di una trentina di anni fa - quindi quando già c'erano internet e TV commerciali - ha da tempo smesso di leggere Tex, siamo poco rappresentativi anche per quello).
Ecco, le vendite possono essere un indicatore. Imperfetto (l'albo che vende meno spesso è vittima del precedente che è è quello che fa decidere di smettere) e legato anche a troppi fattori esterni (molta gente compra per abitudine, se non li fai proprio arrabbiare - vedi Recchioni su Dylan Dog - difficile che smettono) ma comunque meglio che affidarsi ai social.
Quello che sappiamo (poco) dalle vendite è che Tex vende molto, molto, molto meno quando non è nella serie regolare. In parte è fisiologico (ci sono sempre quei lettori a cui basta un albo al mese e non cercano altro), in parte è dovuto a aspetti ovvi (tipo quando metti nei maxi disegnatori sgraditi), ma comunque rappresenta un "gap" fra "l'albo che compri ogni mese per abitudine" e "l'albo che devi decidere se comprare o no".
Alla fine, chiunque di noi si metta a parlare "a nome di tutti gli altri là fuori", in realtà dà solo aria, non parla per nessuno. Io al massimo parlo per me e per una manciata di persone che conosco, nessuno può parlare "a nome di tutti i lettori", fra cui ci saranno sia ultraentusiasti sia persone che dal mese prossimo non lo compreranno più, vallo a sapere...
Si, dico solo che, a occhio, secondo me, il lettore medio è molto basic. Mi ricordo il mio babbo, ha preso Tex dal numero uno, sempre, tutti i numeri fino a tutti gli anni 80, leggeva, di solito gli piaceva, metteva l'albo da parte, poi se gli chiedevi chi scriveva e disegnava Tex quasi nemmeno lo sapeva
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Ok, ma dubito abbastanza che questi quasi 200.000 abbiano un approccio molto diverso da quelli di Facebook.
E forse va anche bene così, anche se non aiuta la SBE a capire dove migliorare.
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15 minuti fa, Mister P dice:
Va beh, ne abbiamo già discusso a lungo, i social non sono assolutamente un metro affidabile.
Per me si, perchè la massa che legge Tex è quella, non siamo noi 10 qui dentro.
Se sui social leggi 300 commenti, di cui 270 positivi, e qui siamo una decina di persone, competenti quanto si vuole, la maggioranza non siamo certo noi.
Io penso che l'80 per cento di chi compra Tex si limiti al "mi piace questa storia" "non mi piace questa storia", esattamente come l'80 per cento di chi fruisce ad esempio musica, compra un disco, va a un concerto eccetera, o va al cinema. Poi ci sono 20 pseudocritici o pseudoesperti sulle pagine dedicate che fanno la recensione del film o del concerto, magari andando sul tecnico (spesso senza saperne nulla del dato tecnico) ma sono poca gente.
Poi se mi dici che è una massa che non ha spirito critico ti dò ragione, però sono quelli che comprano Tex, e sembrano per lo più soddisfatti.
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Non credo sia possibile in alcun modo rilanciare Tex.
Non è un problema di qualità, i vecchi lettori continuano a leggerlo, magari criticandolo o più spesso apprezzando (parliamoci chiaro, basta dare una letta alle centinaia di commenti sui vari social e ci si accorge che la gente è contenta di ciò che legge, siamo noi qui a fare le pulci, me compreso che, beninteso, non sono molto soddisfatto delle storie più recenti), i giovani non lo leggono e non lo leggeranno mai, perchè si tratta di un fumetto fuori dal loro tempo. Figurarsi se un giovane oggi si mette a leggere roba western.
Io toglierei qualche serie collaterale per migliorare la qualità delle serie "normali", ma questo è solo un discorso di qualità, non cambierebbe nulla sul numero di lettori di Tex.
Tex andrà avanti ancora per un pò, speriamo un pò tanto, e poi fatalmente andrà a scemare, come tutti i fumetti di lungo corso. Intanto resta il fumetto più letto e non è poco.
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Adesso, Diablero dice:
Si vede.
Continue provocazioni, reiterate, insistenti, per settimane, mesi anni, continuamente.
La tua e una vera e propria ossessione, uno "stalking" forumistico che va avanti da quasi cinque anni.
Quella volta che ho quotato, persino Borden che di solito è abbastanza equidistante nelle liti fra gli utenti, è sbottato perchè a vedere una roba simile non ci stava a stare zitto (scrive Tex, dopotutto...).
"Hai detto la stessa, identica cosa 22 ore fa (me lo ricordavo) e Diablero già in quel caso ti ha risposto e ha smentito. Se tu lo facessi con me uscirei di testa anch'io. "
E tu, Leo? Ti ricordi ancora la manciata di litigate che abbiamo fatto, poche in tanti anni e in mezzo ad un dialogo generalmente molto più tranquillo... ma come avresti reagito, dopo CINQUE ANNI, se ti avessi continuamente provocato, attaccato, anche CHIARAMENTE in malafede (ripetendoti la stessa domanda a cui hai già risposto giorno dopo giorno, in continuazione, dicendo ogni volta che non hai risposto, per esempio. O rispondendo ignorando apposta le cose che hai appena detto per esasperarti. O continuando ad insultarti dopo che il moderatore ha detto di piantarla, accusando allo stesso tempo il moderatore di stare dalla tua parte perchè non ti banna senza alcun motivo?)
Borden l'ha dichiarato, che di fronte ad un atteggiamento come quello di Valerio, sarebbe uscito dai gangheri anche lui.
E tu, Leo? Saresti stato "tranquillo e pompiere"?
E tutti gli altri che mi leggono, come reagirebbero ad un simile "stalking" di gente che POSTA SOLO PER FARTI USCIRE DAI GANGHERI?
Prima di mettersi a fare il maestrino ad alzare il ditino parlando di "toni", inviterei tutti a pensare a cosa avrebbero fatto al mio posto.
Secondo me, io sono stato finora fin troppo civile. (Altri meno civili avrebbero cercato di scoprire dove abitava, mi sa...)
Inutile dire che sarei felicissimo di non vedere più Valerio sul forum. Ma come abbiamo appena visto (quanti post ha scritto dopo che aveva detto per la ventesima volta che abbandonava?), non accadrà. Purtroppo.
Vecchia volpe. Ti va riconosciuta una capacità manipolatoria di prim'ordine, te ne devo dare atto.
Tutti litigano con te epperò non è mica colpa tua. Sono tutti qui per provocarti, povera stella .
Ma roba da pazzi .
P.S. se vuoi ti mando l'indirizzo così mi vieni a cercare a casa con le tue Colt calibro 45.
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Adesso, Leo dice:
Il fatto che il grosso dei flames degli ultimi anni riguardi Diablero dovrebbe indurre a riflettere. Non è solo che lui si esaspera dopo infiniti attacchi subiti, come pretenderebbe joe7; è il suo stile che tante volte ho definito urticante, la sua pretesa di verità oggettiva, il suo tono svilente i post altrui che esasperano gli animi. Diablero ha avuto un flame, e forse più d'uno, anche con me, che per natura sono il re dei pompieri!
Dire che Valerio alimenta flames è ingiusto. Diciamo che non si tira indietro, che ha un carattere più fumantino di altri, ma qui si rischia di farlo passare solo per un provocatore, il che è ingeneroso e non corretto per il suo contributo al forum.
Dire che Diablero è protetto è probabilmente errato. Anch'io ho avuto, a volte, questa sensazione, ma noi non conosciamo i messaggi privati che gli indirizzano i moderatori, quindi non abbiamo una situazione chiara del lavoro di Mister P e degli altri. Un encomio a Mister P andrebbe fatto anzi, per il buon senso e la moderazione con cui interpreta il suo ruolo, sempre attento, sempre pronto a intervenire con la giusta misura.
Questo non vuole essere, contrariamente alle apparenze, un post contro Diablero. Non voglio dilungarmi oltre sulla grande stima che nutro per lui; se se ne andasse lui, che ha animato letteralmente il forum negli ultimi anni, con la sua sapienza, la sua chiarezza, la sua pazienza nel postare immagini, la sua capacità di ricostruzione, vivaddio anche con la quantità dei messaggi che posta, penso che questo posto non durerebbe tanto, e di sicuro sarebbe meno interessante, meno vivo. Gli ho consigliato mille volte più moderazione,più rispetto, ma lui da quell'orecchio ci sente poco, è ontologicamente incapace di moderarsi. Ma non per questo cesso di parlargli. Di scrivere qui. Ci si continua a confrontare. Ogni tanto si "litiga". Si difende il punto. La cosa da non fare è abbandonare. Restiamo a parlare, a confrontarci. Moderiamo i toni, rendiamo meno spigolosi gli stili. Divertiamoci. Incazziamoci, pure, ma non troppo sul serio.
Ti assicuro che non sono fumantino proprio per niente, ho un carattere totalmente pacifico.
Solo Diablero me le leva dall'anima.
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Adesso, Diablero dice:
Può darsi. Ma al limite lo chiederei a lui, invece di "presumere" che sia stato OVVIAMENTE per colpa di un utente che ti sta sulle scatole.
Anche perchè così scriveva DAVVERO Boselli, riguardo alle continue provocazioni di Valerio:
Puoi liberamente credere che Boselli l'ho cacciato io. (C'è gente che crede che la terra è piatta...). Come io posso liberamente credere che non sei tanto ingenuo da crederci, e stai ovviamente speculando sulla cosa in malafede.
P.S.:
Si prega di verificare la data del post di Valerio a cui rispondeva Borden, nel quote precedente...
Valerio, di cui da un semplice controllo, risultano oltre 200 post negli ultimi due anni (quasi tutti per fare flames).
"le mille balle blu", nuova versione di un grande successo di Mina...
Escludendo quelli di oggi ho scritto 11 post negli ultimi 13 mesi.
Tu li scrivi in mezza giornata 11 post.
11 post in oltre un anno significa non partecipare al forum, ed è acclarato.
Quanto al solito trucco di prendere vecchi post per mettere in ridicolo gli altri, hai trovato praticamente uno dei due post in cui Borden mi ha beccato in tutta la mia permanenza qui. Con Borden ho avuto un ottimo rapporto qui dentro e anche nei messaggi privati, fermo restando che non ho mai lesinato critiche come è giusto che sia (concordo con te su tutto per quanto riguarda critiche a Boselli, a Ruju, alla SBE, alla situazione poco rosea attuale e al Nizzi decaduto, ripeto, mi inorridiscono i modi, ma sono certo che sia il tuo carattere e che tu non possa cambiarlo, e questo è un grossissimo problema in un gruppo ampio di discussione perchè crea fastidio, come ti ha appena confermato Marcello).
Una ultima cosa a Mister P. Non mi pare corretto dirmi che non ho un carattere facile anche io. Faccio presente che i miei flames A PARTE DIABLERO sono stati pochissimi, forse nessuno. Ricordo un paio di risposte antipatiche che mi fece Lorenzutti (alle quali non risposi) e quasi nulla di altro.
Mai avuto problemi con nessuno in particolare,al massimo piccoli battibecchi subito conclusi, anche se ovviamente diversi non saranno d'accordo con le mie idee, ma quello è normale.
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Adesso, Diablero dice:
Guarda, sarà difficile fare a meno dei tuoi argomentati e profondi post, ma penso riuscirò a sopravvivere alla mancanza dei tuoi insulti quotidiani...
(in realtà non ci credo che starà lontano dal forum: quante volte l'ha detto ormai? Una dozzina? Di più?)
Ho scritto una decina di post in due anni. Tu ne scrivi 150 al giorno. In questi due anni sono intervenuto solo per un post sulla cavalcata e uno in cui mi rivolgevo a Boselli chiedendogli conto del suo recente declino. E poi oggi.
Di fatto sono lontano dal forum da due anni.
Non ci sono gli estremi ormai per scrivere qui. Sono solo flames tra Diablero e altri utenti e litigate con gli autori.
Non ha alcun senso stare qui.
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Adesso, Diablero dice:
No, semplicemente siete in 2-3 che oltre all'insulto non riuscite ad andare. E vi siete autonominati (non so a quale titolo) "portavoci di tutto un forum" che in realtà sa argomentare meglio di voi...
Bene. Allora prosegui nella tua opera di distruzione del forum.
Torno nel mio silenzio.
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Adesso, joe7 dice:
Scusa se insisto nella mia funzione di "avvocato difensore", ma, se Diablero ha "reiterato con mille post", o il numero di post che è, sulla "Cavalcata del destino", è perchè tutti gli andavano addosso con mille argomentazioni, derisioni, ammiccamenti e lui ha postato con immagini e argomentazioni. Mi pare che la colpa dei "mille post" sia di quelli che gli sono andati addosso, non di Diablero.
Non mi pare che siano quelli gli "argomenti" che Diablero ha usato.
Diablero ha messo un mucchio di argomenti validi (osservazioni, post, immagini, eccetera), poi a un certo punto perde la pazienza dicendo frasi simili. Ma voi non vedete gli argomenti, vedete solo gli insulti che lui ha lanciato perchè era esasperato.
E' un vecchio trucco: esasperare l'altro, farlo arrabbiare, così da perdere di vista tutta l'argomentazione. Chi non ha argomenti, infatti, non può far altro che far arrabbiare l'altro, così ha "vinto". almeno davanti ai suoi occhi.
Siamo tutti senza argomenti di fronte alla infinita sapienza tua e di Diablero. Mi spiace. Siamo un forum di Minus habens che non sa riconoscere la vostra immensità.
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Adesso, joe7 dice:
Forse perchè Diablero dice delle cose che nessuno ha detto? O fa delle osservazioni che nessuno ha fatto? O che non si riescono a contraddire?
Chi si comporta così per forza ha dei flames, perchè tutti gli vanno addosso. Ma non è colpa sua: è di chi gli va addosso, spesso in gruppo. O aggredendo o facendo le vittime. Ma mai - se non in rari casi - argomentando, come invece si dovrebbe fare.
Gli argomenti del "siete degli analfabeti che non sanno leggere"?. Begli argomenti. Da quello che leggo anche tu sei un po' su quella strada, guardando i tuoi vari post.
Infatti andate molto d'accordo.
Il forum dei padreterni è diventato.
Adesso, Marcello R. dice:Cerco di stare fuori dalle discussioni (e quindi dalle polemiche), ma come ho già scritto la penso come Valerio. Un esempio eloquente: La cavalcata del destino…storia che ha demolito il più importante episodio della saga texiana, su questo siamo d’accordo più o meno tutti. Ma il reiterare lo stesso parere con “mille” post, ed in ognuno storpiare il titolo denigrando, di fatto, il lavoro di Boselli (non con la critica, peraltro quasi sempre esplicitata con dovizia di particolari a supporto, bensì con il dileggio costante e continuo tramite storpiatura) ha di fatto stancato, oltre che il buon Mauro, anche il sottoscritto. Ho vissuto la nascita (ed il declino) di TWO, venendone bannato ed allontanato, purtroppo devo constatare che la strada intrapresa ultimamente è, a mio parere (ma vorrei tanto sbagliarmi) un deja-vu.
E per forza. Sono gli stessi che hanno affossato quel forum (solo alcuni per fortuna), che hanno trovato ospitalità qua. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
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Guarda che io la penso come te sia sulla scena della diligenza e anche su quasi tutto il resto, sono i modi che sono sbagliati e lo sai benissimo. Se tutti i flames hanno te nel mezzo, Diablero, fatti una domanda.
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Adesso, Mister P dice:
Nemmeno tu sei una persona accomodante, eh.
Con le persone a modo sono il più accomodante possibile. È chiaro che quando si ha a che fare con arroganti si rischia lo scontro. È proprio per evitare questo che non scrivo, come diversi altri.
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Adesso, Mister P dice:
Ho visto per qualche messaggio un ritorno ai toni polemici visti in precedenza... niente di davvero grave, ma -continuo a pregarvi- se evitate questi attacchi è meglio. Evitiamo di uccidere il forum, che sino a pochissimi mesi fa stava andando a gonfie vele e ora ha un momento di stanca. Chi si è allontanato torni a scrivere. Impariamo ad accettare che abbiamo pareri diversi. Diablero, che secondo alcuni sembra un cocco della moderazione, da poco ha ricevuto l'ennesimo punto di ammonizione... quindi siete pregati di non alludere a inesistenti preferenze.
Orsù, amigos, torniamo a scrivere.
Impossibile tornare a scrivere finchè perdura la situazione evidanziata (da me e diversi altri)e non è un problema di idee diverse, che anzi, al 90 per cento, almeno per quanto mi riguarda, sono le stesse. Sono i modi.
Spiace.
[770/771] Il soldato fuggiasco
in Le storie inedite
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Tutto sommato è un commiato dignitoso.
Non ci sono errori, Tex fa quello che deve fare con forza e decisione, i dialoghi sono buoni. Nulla di eclatante, ovviamente. Secondo me una delle migliori prove Nizziane di questo ultimo periodo, assieme a un paio di Maxi.
Se penso al pessimo lavoro precedente con Ticci....un bel miglioramento.
Bruzzo molto molto bene. Davvero un disegnatore con i fiocchi.