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JohnnyColt

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da JohnnyColt

  1. No di certo ma la visione che i giovani non leggano a causa per esempio di Instagram è del tutto irrealistica e di origine totalmente statistica.
  2. Ho tantissime esperienze e persone che possono ben confutare questa affermazione.
  3. Bisogni che cambino i giovani e che apprezzino l'arte e la qualità vera. I giovani decerebrati nei nuovi decenni schifano Bach solo perchè non è di tendenza, per esempio. Ditemi se gente cosi non è da linciare!
  4. Meno male, con queste affermazioni sono rincuorato! Tex è Tex, o lo si ama o lo si odia perchè troppo diverso dal mondo odierno. Riguardo "il libro di Tex" è un mio errore di comprensione. In un articolo della Bonelli di qualche tempo fa avevo letto che c'era in progetto un libro su Tex quando era di Zagor mi sembra... Errore mio, pardon.
  5. 2) I ragazzini non chiederebbero la digitalizzazione se leggessero le copie pirata... 3) Tex non ha alcuno appeal, il fatto che lo ha avuto precedentemente è solo perchè il western andava di moda e la società era veramente differente rispetto a quella odierna. Io credo che siano tutti valori ancora molto alti e validi, il problema è la società che non fa più nulla per assimilarli come propri. Si potrebbe pure cambiare l"Impostazione" di Tex ma i valori devono rimanere imperituramente quelli. Toglierli vuole dire snaturere Tex. Snaturare Tex vuol dire non vendere più una copia né tra lo zoccolo duro né tra i giovani. Non vendere vuol dire chiudere la testata. Una domanda a @borden, lei ha in mente qualche proposta per i giovani? Ha già qualche idea ulteriore a far ravvicinare i giovani a Tex? Il 70ennale è chiaramente nostalgico ma comunque tra cartonati e Color una certa rinfreescata c'è stata tutta. C'è in progetto il libro di Tex che potrebbe essere rivolto ai giovani lettori. Spero non ci sia veramente in programma una serie di Tex semplificata e ringiovanita, mi lascerebbe alquanto perplesso.
  6. Buonanotte pards e viva Tex.
  7. Sono decisamente che i 33 giri e 1/3 siano tornati di moda, un po' come i pantaloni a zampa. Le mode sono passeggere, i veri intenditori superano le mode. I vinili rimarranno una nicchia, oggettivamente sono troppo anacronstici. E secondo me è li il loro bello, c'è il rito del disco e della puntina, del tirare su la levetta dell'alta fedeltà. Sedersi e ascoltare Miles Davis oppure i Deep Purple, o ancora i Dire Straits non ha veramente prezzo, e una delle cose più belle che esistano al mondo. Cosa che purtroppo la gran massa che ascolta le playlist con Gemitaiz oppure Ghali su Spotify non capirà mai. Amen, cavoli loro. Io sono fedele al supporto e alla qualità. Ti dico una cosa: esiste la criptografia. E un sacco di altri espedienti per evitare la contraffazione spudorata e criminale. Non è impossibile bloccare le copie m bisogna volerlo.
  8. Il digitale non si sotuirà alla carta nell'uso quotidiano, per i libri (e anche fumetti), musica e film il supporto chi prima chi dopo è destinato a sparire. Chi compra più un disco? Chi prende più un libro? Sempre sempre meno. Le dico la verità, io vorrei la carta e il disco tutta la vita ma con i ragazzotti rincitrulliti che ci troviamo oggi, estasiati da Spotify e, i più colti, il kindle ci stiamo orizzontando verso il digitale sfrenato. Ogni bambino ha un cellulare o un tablet, esistono ancora genitori che regalano ai figlio giochi di legno o costruzioni? Spero di si ma purtroppo vedo anche tanti bimbi con i loro tablettini. Twitter è passeggero, il digitale purtroppo ce lo cuccheremo ancora per molto molto tempo.
  9. Tutto ciò che ho scritto non è per affronto a lei @Borden ma purtroppo quale rappresentante d Bonelli si è suo malgrado tutto il mio sfogo e la mia amarezza a vedere una Casa Editrice così blasonata ma anche impreparata al futuro. Lo leggerò senz'altro e la ringrazio per il link ma io parlo per vita vissuta. Mio malgrado conosco tantissimi "giovani" miei coetanei, o leggono manga, o comics, o digitale qualche cosa di italiano. Spesso ne parlo con loro e TUTTI sostengono che le case editrici sono indietro. Condivido il loro parere. Le tabelle dicono una cosa, i giovani affermano il contrario. Le tabelle sono fallaci perchè prendono i campioni, la massa giovane ha solo un'opinione. INFORMATIZZARE E DIGITALIZZARE, insomma STARE DAVVERO AL PASSO COI TEMPI. Io sono nato anacronistico, e infatti leggo Tex e ascolto Guccini, ma purtroppo coprirsi gli occhi non è mai salutare.
  10. La copia digitale OGGI è trascurabile in Bonelli. IN UN FUTURO PROSSIMO, quando l'informatizzazione prenderà ancora più piede e lo zoccolo duro di Tex sarà trapassato la Bonelli si troverà in difficoltà con la carenza, o comunque una forte diminuzione, di pubblico con l'impreparazione dal punto di vista informatico La Bonelli è molto indietro per risolvere questi due problemi. Per me è meglio che ci pensi su ora piuttosto che arrivare tirata a suo tempo. Non volete fare l'albo digitale? Non fatelo ma informatizzate un po' il tutto e avvicinatevi ai lettori più giovani perche sennò Tex dura ancora poco. E non per la scarsa qualità ma per la quasi assenza di pubblico. Non voglio fare i conti in tasca agli altri ma non ci vuole uno statista per capire che una delle esigenze di moltissimi giovani lettori e di qualche lettore più attempato sia la copia digitale. Ora magari i lettori del digitale sono ancora troppo pochi ma sono in costante aumento e non voglio neppure pensare a come sarà tra 10 anni. Il mondo purtroppo o per fortuna sta tirando per il digitale e non per il cartaceo. Se i vertici Bonelli si intestardiscono su tecniche superate e anni '80 davvero c'è il rischio di chiudere baracca e burattini. A me sinceramente spiacerebbe, poi non so voi...
  11. Ho capito quanto costa produrre un albo, quanto costerebbe in più aggiungere il mensile sul digitale? I primi tempi sicuramente un po' ma velocemente con il sistema informatico e l'organizzazione realizzati voglio sapere veramente se la differenza di costo tra un cartaceo e un digitale sia insormontabile. Io le ho già risposto indirettamente mille volte ma probabilmente non vuole intendere... Il voro dei collaboratori si remunera con l'insieme dei cartacei e dei digitali.
  12. Ma chi se le scarica le copie pirate in qualità scadente??? Posso capire le copie non censurate ma nessuno si scarica Tex mensile illegale. Hanno una qualità scadente e soprattutto non escono con regolarità. Le copie originali sono originali, le copie pirata sono soltanto una scusa nel non fare nulla.
  13. E comunque la pianto qui perchè tutti voi non avete la minima idea di ciò che i giovani richiedono e desiderano. Se il fumetto e Tex vende così poco tra i giovani magari due domandine sarebbe giusto farsele. Ma tanto non vi interessa, continuate imperterriti a leggere ciò che volete...
  14. Scusami Mauro, qui non stai capendo. Non sto parlando di fare storie apposite ma di mettere in digitale ciò che esce in edicola di mese in mese. Non i 600 e passa numeri passati e neppure nuove serie. Quelli mensili, sembra che io parli arabo... Sono tremendamente incuriosito da questa bellissima proposta. Ho già ordinato l'ordinabile...
  15. Io ho chiaramente detto un'altra cosa. Ho detto che si deve iniziare da ora a creare un catalogo valido. Ho ripetuto miliardi di volte che il catalogo passato sarebbe inutile e immane portarlo sul digitale. Legga più attentamente ciò che scrivo. E piantiamola di giustificare ogni scelta con queste cavolo di copie pirata! Sto parlando di copie ufficiali e originali, le coppie pirata vanno osteggiate in partenza e di conseguenza non devono neppure essere prese in considerazione sicchè illegali. Non voglio insegnare marketing ma puro buon senso, io continuo a prendere Tex cartaceo ma ci sono milioni di fans che lo preferirebbero digitale. Purtroppo la Bonelli come sempre non capisce. Informatizzare e essere lungimiranti, poi che faccia ciò che vuole la Casa editrice. Migliaia* Il digitale risulta negativo solo se non si sa gestire, è ovvio che la Bonelli non riconosca il potenziale...
  16. Ma a dire la verità è lei che non legge ciò che stiamo scrivendo. Non vogliamo la sostituzione ma il rafforzamento del cartaceo con il digitale. Io sto inoltre affermando che la Bonelli ha bisogno di un progetto lungimirante di natura tecnologica e informatica mentre Dix sta sostenendo che la versione digitale, AFFIANCATA ALLA CARTACEA, sarebbe un un servizio offerto ai lettori che chiedono a gran voce e per varie ragione il digitale. Questo terrore di vedere il digitale come nemico e non come risorsa continuo a non capirla. Non sto parlando di spostare Tex su digitale, sarebbe un suicidio in termini di costi e in termini di vendite, ma di offrire la possibilità di acquistare l'albo in edicola anche su tablet. L'investimento sarebbè soltanto per i primi tempi (per organizzare principalmente questa nuova proposta) perchè poi nel lungo periodo i costi sarebbero minori, e la Bonelli offrirebbe davvero un servizio coinvolgente e completo. Io amo la carta, amo il profumo di albo nuovo, amo il profumo di inchiostro, amo il profumo di polvere ma so già che prima o poi dovrò definitivamente abbandonare questo supporto, mio malgrado. Perchè non essere lungimirante e vedere avanti un pochettino invece di fermarsi a ragionare con politiche vincenti negli anni '80 ma fallimentari oggi? Noi ci sentiamo eccome, i costi li conosciamo, non quanto lei certo ma li conosciamo, a me pare che ci sia una gran paura del digitale. Ed è giusto averla se non si hanno progetti lungimiranti, se li si avesser, oltre ad avere la strada spianata per i prossimi lustri, il digitale diventerebbe il più forte degli alleati. P.S. Se quei 4 albi inseriti nell'iTunes Store non hanno portato grandi profitti è perchè avete proposto pochi volumi, spesso gratuitamente e spesso datati di anni. Il consumatore richiede un catalogo ampio e aggiornato, un servizio che coccoli. Non vuole albi vecchi buttati li giusto come contentino. Se si iniziasse a pubblicare i vari mensili della SBE vedreste che i download nei mesi aumenterebbero esponenzialmente. Non ci vuole uno statista per capire che se l'offerta digitale è limitata e ferma da tempo i download non aumentano.
  17. Pure a me, sono il primi ad aver detto che serge AGGIUNGERE. Aggiungere non è togliere.
  18. Ahaha grazie ahaha Sono discorsi privi di lungimiranza quelli avanzati dalla Bonelli qui rappresentata da Boselli, e mi infastidiscono non poco.
  19. La prima frase indica la totale assenza di lungimiranza, cosa scandalosa per un'impresa florida e al vertice del settore italiano. Alle domande rispondo velocemente. 0 alla prima e 0 alla seconda. Questo astio verso il futuro e l'esigenza di stare al passo coi tempi mi sconcerta sempre più. Non sto parlando di percezione al tatto dei fumetti, gusti o preferenze, non parlo di quanto siano affascinanti i lavori di Galep a striscia o di come sia bello il Texone di Magnus. Parlo di mercato e di esigenze future (e in misura minore anche attuali): ho già ripetuto che nel breve periodo l'informatizzazione è un costo ma è un costo che si risparmierebbe nel futuro ed è un'esigenza imprescindibile. Le edicole stanno chiudendo esponenzialmente, le fumetterie sono in stallo, il mercato del fumetto si sta riducendo sempre più ad una nicchia, il download UFFICIALE in pochi anni ha affossato la vendita di CD e DVD, i giornali e le riviste oramai si vendono per il 50% in digitale. Qui non stiamo parlando se tale operazione porti profitto, sono il primo a dire che nel breve periodo non lo porta, ma stiamo parlando di spianare la strada all'azienda ed entrare in un mercato globalizzato sempre più competitivo, stiamo parlando dell'esiguo numero di lettori giovani, si sta parlando che la Bonelli può aprire tutte le pagine FB che vuole e vendere tutte le variant che vuole ma se non va anche in contro alle nuove generazioni si chiude baracca e burattini. Lo zoccolo duro purtroppo non durerà per altri 70 anni, o la Casa editrice si sveglia o chiude. La cosa è molto facile. E mi spiace, ho grandissima stima per lei Boselli ma quell'"amen" non lo accetto, non lo accetto perchè non porta rispetto ai Bonelli e a tutto ciò che hanno costruito, non porta rispetto a tutti i collaboratori che hanno lavorato e che lavorano con voi, non porta il rispetto a lei e al suo fantastico lavoro, non porta rispetto ai lettori e agli aficionados. Se la Lancia è fallita è perchè sono stati detti troppi "amen", se la Morini è fallita è perchè si sono detti troppi "amen". La Bonelli, come in ogni impresa, sta vivendo la propria vita e prima o poi finirà, come in ogni altra impresa però l'obiettivo deve essere massimizzare il profitto per non chiudere i battenti e rinnovarsi continuamente. Pensare a lungo termine è essenziale per ogni impresa e non lo accetto un discorso alla "Si fa quello che si può e se non comprano più non importa e chiudiamo i battenti". E' un discorso irreale, fallimentare e irrispettoso in primo luogo nel lavoro eccellente di ogni collaboratore della casa.
  20. Io non sono affatto a favore del digitale, amo i supporti fisici, amo gli scricchiolii del vinile, amo i DVD e amo i fumetti in carta. Ciò non cambia che tra 20/30 anni tutti questi supporti raramente li vedremo più, purtroppo o per fortuna. Bisogna prenderne atto e volersi tappare gli occhi è da ingenui. Si chiama lungimiranza, Tex solo digitale ad oggi sarebbe un suicidio ma se si vuole vedere il personaggio ancora per un bel po' i più giovani dovranno prepararsi al Tex digitale. Essere anacronistici e spaventati dal futuro non migliora affatto la già terribile situazione dei fumetti. Questa assurda politica nel lungo periodo affosserà la Casa Editrice, prendetene atto. L'informatizzazione è oggi più che mai essenziale e non basta avere la pagina facebook per essere realmente aggiornati, competitivi e lungimiranti!
  21. Chissà quanto costerebbe l'albo poi. Boh. per queste questioni sul copyright npreferisco non entrarci perchè non ne sono affatto competente.
  22. Le copie pirata ci sono e ci saranno, ma non sono certo loro a dover essere la scusa nel non innovarsi. Sarebbe meglio agire contro questa violazione di copyright, cosa difficile lo ammetto, piuttosto che usarle come scusa. Una copia UFFICIALE e ORIGINALE ha una qualità superiore di un prodottaccio fotocopiato alla bellemeglio. Senza contare che voglio relamente vedere quanti download del mensile in edicola ci sono il 7 di ogni mese (giorno in cui da me esce Tex). Finchè non avrò argomentazioni serie e reali sul male che fanno le copie digitali sosterrò la mia tesi. Tex, e la Bonelli in generale, necessita di una riorganizzazione radicale per salvarsi nei prossimi lustri.
  23. La casa editrice ora non si può certo basare sul digitale, io sono il primo a difendere il cartaceo, ma troppa gente (giovane) preferisce il digitale e soprattutto tra 20/30 anni la Bonelli e le edicole saranno estinte se non comprendono che urge l'innovazione tecnologica al più presto. Io stesso spesso acquisto su internet albi che in cartaceo non trovo, dove è il problema? A me pare che ci sia la classica e grande paura che il digitale possa annientare le vendite del cartaceo. Paura infondata che ormai tantissimi hanno capito e superato. E' irreale fossilizzarsi a tecniche di marketing da anni '80. L'innovazione è innovazione, lo zoccolo duro rimarrà, magari si lamenterà ma rimarrà. Se non si innova e non ci si sveglia alla grande i giovani non arriveranno più invece. E, attenzione, parlo di innovazione informatica e di marketing. Sulla gestione di Tex e delle serie da parte di Boselli sono il primo promotore.
  24. Io penso che la cosa sia certo più difficoltosa rispetto alla tua visione, bisogna rifare completamente l'informatizzazione della Bonelli. Detto e fatto questo la strada sarà "velocemente" spianata per il futuro. E' comunque un passaggio che si dovrà fare nel futuro perciò sarebbe meglio avere ora più lungimiranza ed evitare di arrivare tirati a suo tempo. L'intestardirsi su una così piccola e essenziale mi sembra più che mai dannoso. Non ce l'ho di certo con Boselli perchè non è colui che decide a questo proposito ma il fossilizzarsi su queste argomentazioni anacronistiche e irreali non so qanto possa fare bene all'editrice. Chiudo l'OT che comunque fa capire anche il perchè Tex non vada così tanto tra i giovani e giovanissimi.
  25. La versione digitale è un supporto in più a relativo basso costo. Mi spiego: costerebbe l'investimento iniziale, costerebbe l'informatizzazione che ad oggi nella Bonelli è arretrata, e che serve al più presto, ma nel tempo il ritorno sarebbe superiore perchè si sfrutterebbe un materiale che già si ha senza le spese di produzione e logistica. Non mi interessa fare il paragone tra i costi sostenuti e il ricavo totale dell'operazione, anche perchè non sono io quello tenuto a farlo, ma è indubbio che nei giornali, nelle riviste e nei fumetti vari la carta sta lasciando sempre più spazio al digitale. Urge informatizzazione in Bonelli, senza se e senza ma. Mi spiace ma una frase simile definisce spettacolarmente la politica fallimentare e arretrata della Sergio Bonelli Editore. Vi è utilità nel ristampare un Supertex Nuova Ristampa con la carta color oro (che pur va bene a noi collezionisti ma che al lettore standard non frega una cippa) ma non si vuole proporre una copia digitale a costo quasi 0. Non ne capisco il ragionamento... Come si può pretendere di trasmettere i valori di Tex e far conoscere il personaggio ai giovani se per primi si vuole rimanere incollati allo zoccolo duro dei collezionisti?
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