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TWF - Tex Willer Forum

JohnnyColt

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Messaggi pubblicato da JohnnyColt

  1. 3 ore fa, Diablero dice:

    Mi dispiace, ma penso che hai assolutamente, totalmente e completamente torto.

    Ho semplicemente espresso la mio opinione. E' comprensibile che esista chi non concorda con me...

    3 ore fa, Diablero dice:

    Parli di "brand", di "IP", di "mercato globale"... sono i soliti discorsi-fuffa che lanciano i pubblicitari quando vogliono far sborsare un sacco di soldi ad un committente, promettendogli mare e monti con la sola forza della pubblicità.

    Di solito, gli unici a guadagnarci sono i suddetti pubblicitari, mentre il committente si ritrova con un pugno di mosche. Non sono più i tempi in cui la gente guardava i primi programmi TV come si guardava una diavoleria mai vista, e in cui a fare la pubblicità c'erano solo 2-3 marche di qualcosa: oggi la pubblicità è troppa, e per fare effetto con quella devi spendere un sacco di soldi (mentre invece le tariffe pubblicitarie crollano perchè appunto ormai non rende più, e in RAI trovi le pubblicità di prodotti che una volta al massimo facevano qualche spot su telegorgonzola...

    Proprio perchè oggi la pubblicità trova il tempo che trova, o almeno il marketing tradizionale da spot tv e stampa, vi è l'esigenza che il prodotto sia esso stesso marketing. Qualsiasi azienda che non vuole limitarsi a vendere entro il proprio centro abitato deve obbligatoriamente puntare sul brand (che non è una parola a caso ma è veramente l'attuale cardine che smuove le persone ad acquistare qualsiasi cosa), sulle proprie "esclusive" e in maniera graduale sul mercato per lo meno europeo. Se semplicisticamente ti limitassi a dire "più ristampe più vendite a costo 0" potresti a grandi linee trovarmi d'accordo ma il mio discorso è assolutamente più ampio e  ben più concreto. Quelli che tu definisci discorsi fuffa sono proprio quei meccanismi, con studi non certo casuali, che permettono di vendere e valorizzare un prodotto. E se trovi Tex in edicola e anche grazie a buone scelte di marketing aziendale, sai quante aziende e marchi storici sono morti solo perchè non sono riusciti a far valere il proprio prodotto di qualità tramite il marketing? Siccome tra poco tratteremo il tema videogiochi ti dico solo che il Sega Saturn e il Sega Dreamcast sono stati uccisi dal proprio marketing, tutte le Playstation hanno sbancato al botteghino grazie alle proprie esclusive e al marketing. Di cosa stiamo parlando? Il marketing è, era e sarà sempre fondamentale per vendere qualsiasi cosa e rimane ancora oggi uno degli elementi cardine dell'arte "popolare". Ti informo poi che i "suddetti pubblicitari" oggigiorno ricevono compensi ridicoli, il boom delle compagnie pubblicitarie che abbiamo avuto negli anni '80 è morto e sepolto da decenni!

    3 ore fa, Diablero dice:

    Videogiochi? Hai la minima idea di quanto COSTI oggigiorno produrre un videogioco di successo? Probabilmente il Film di Dampyr costa meno.  E credi che possa avere successo un videogioco... su Tex?

    Mi sa che chi non ha molto chiaro i reali costi e i meccanismi di licensing sia tu. Io ho mica parlato di videogiochi tripla A? Sei consapevole che oggi il mercato è formato da grandi brand tripla A third party (GTA, AC, TES per esempio), grandi eclusive (God of War) e un'immensità di giochi indie? Quest'ultimi spesso vengono sviluppati da pochi programmatori con buone idee e con major importanti alle spalle. In questo ambito la Bonelli potrebbe in futuro licenziare un prodotto finanziato da altri. Non ho mai detto di pretendere un DRD con protagonista Tex, anche se la cosa mi piacerebbe alquanto, ma con l'attuale tecnologia e gli ottimi sviluppatori che abbiamo in Italia (Ubisoft Milano ne è l'esempio perfetto) è assolutamente fattibile realizzare giochi, magari in grafica 8-bit o 16-bit tanto di moda oggi, contenendo al meglio i costi. Comunque sia i videogiochi sono un media che arriverebbe solamente a rilancio ultimato! Batman, in periodi non sospetti, ha fatto il boom di vendite grazie al telefilm. Con l'avvento dei film e alla fine con Batman: Arkham Knight il brand DC è riuscito a sopravvivere, rinnovarsi e spostare il core target dai sessantenni ai ventenni. Ripeto, con le dovute proporzioni Tex dovrebbe seguire l'esempio.

    3 ore fa, Diablero dice:

    Non puoi pensare di prendere un "prodotto" PENSATO PER I RAGAZZI DI 60 ANNI FA come il "fumetto" Bonelli e pensare che, con due spot e qualche influencer, di colpo la generazione degli smarphone corra in edicola a far man bassa di Tex, andiamo! 

    La pubblicità, gli spot e gli influencer li hai nominati tu, io ho parlato di differenziazione! E comunque anche qui devo smentirti: se è vero che i fumetti di 70 anni fa possono benissimo essere letti da un 20enne e anche vero che il fumetto si è evoluto a livello grafico e contenutistico. Ogni albo è figlio della propria epoca e se nel dopoguerra avevano senso le strisce oggi ha senso proporre più prodotti con lo stesso brand! Siccome per te tutto ciò che è "pubblicità" è fuffa converrai con me che le mitiche copertine di Galep non sono figlie dei loro tempi. Supertex non ha lo stile classico che i lettori ventennali di Tex avevano? Tex 200 non ha uno stile anni '70 con colori caldi e linee precise? Tex 300 non ha lo stile anni '80 con colori sgargianti? Tex 400 non ha il classico stile anni '90 con colori sgargianti ma più tenui rispetto al decennio precedente? Secondo te queste scelte sono casuali? Nella maggior parte dei fumetti la copertina è la locandina pubblicitaria dell'albo stesso, è un caso che dal 700 in poi stiamo vedendo tante copertine su sfondo bianco? Negli anni '10/'20 il bianco è un colore con un grande appeal (Instagram, Apple, Google, Volkswagen ecc ecc). La moda detta lo stile pubblicitario e lo stile pubblicitario detta la moda, è sempre stato così...

    3 ore fa, Diablero dice:

    Rimane una strada per "farsi notare", se non hai un prodotto adatto, e non hai i soldi della Disney: puntare sul "clamore mediatico"... se vuoi seguire questa strada, come minimo nel prossimo numero Tex deve dichiararsi gay e sposarsi, con rito Navajo, con Kit Carson. Sfruttando il clamore e magari qualche denuncia del codacons, quel numero di Tex potrebbe vendere un milione di copie. Quello dopo (e tutti i successivi) però venderebbe un decimo di adesso...

    Tesi alquanto bizzarra che si fonda sul nulla. Non la commento neppure perchè se la Bonelli dovesse decidere di intraprenderla andrebbe a snaturare il prodotto intaccandone irrimediabilmente le vendite.

    3 ore fa, Diablero dice:

    No, il tuo mi sembra il solito "discorso fata turchina" che fanno di solito quando parlano di queste cose: con l'idea che un fantomatico film (con che soldi? Pensando soprattutto che sarebbe un flop senza speranza, un western italiano oggi?) sarebbe una bacchetta magica, oppure un videogioco, un pupazzo, un giocattolo, una bicicletta, un peluche, un pingopongo qualsiasi facciano venire voglia di leggere a milioni di persone.

    Non so quanti anni tu abbia ma è evidente che non hai ben chiara la situazione e i meccanismi che muovono un brand di intrattenimento. Ho 22 anni, 23 a gennaio. Fino a poco tempo fa facevo economia, ho studiato gli andamenti di mercato, le regole del marketing, le targettizzazioni e i modi per estendere un prodotto al target voluto. 

    Avendo 22 anni, ma comunque lo dico dal 2012, ti posso dire che la massa dei giovani non conoscono Tex e se lo conoscono è solamente perchè il nonno o il padre lo ha nominato qualche volta. I giovani però conoscono gli Avengers, Wonder Woman, One Piece, Dragonball, Batman o Rat-Man. A livello nazionale sai quanto ha contato il cartone animato di Rat-Man? Lo sai che i ventenni che leggono ancora Rat-Man lo seguono perchè da piccoli vedevano il cartone animato? Lo sai che i fumetti di Asterix e Obelix oggi sono famosi grazie ai film con il mitico Gerard Depardieu? Non ti so dire se tutto ciò ha aumentato le vendite degli albi di Rat-Man e Asterix ma ti confermo all 100% che la loro reputazione si è elevata!

    3 ore fa, Diablero dice:

    Torniamo con i piedi per terra e guardiamo la realtà. il parco lettori ATTUALE di Tex È GIÀ ABNORME!

    NESSUN ALTRO FUMETTO NON SOLO HA TANTI LETTORI, MA NON PUÒ NEMMENO AVVICINARSI.

    La Bonelli di lettori nuovi non ne prende più. Tutte le "nuove idee" si stanno rivelando flop clamorosi. un nuovo fumetto italiano è molto se vende un ventesimo di quello che vende Tex.

    Il pubblico è abnorme? Possibile. Nessun altro fumetto ha un pubblico così ampio? In Italia è vero. Le testate che non sono Tex sono maggiormente in crisi? E' vero anche questo. 

    Rimanendo su Tex però ti dico che volente o nolente il core target di Tex è dai 30/35 anni in su. In un lasso di tempo ridotto come 10 anni ti rendi conto che si perde un decennio di lettori? Questa cosa la dicevo già 8 anni fa da semplice studente delle superiori che leggeva Tex da 1 anno. Tex è un fumetto storicamente vecchio non perchè il prodotto sia vetusto o anacronistico ma perchè si rivolge ad un pubblico e ad uno zoccolo duro che in futuro non potrà più soddisfare gli attuali requisiti. I pochissimi lettori ander 20, incluso anche il sottoscritto, hanno iniziato a leggere Tex semplicemente perchè i genitori lo leggevano. Secondo te i lettori ventenni hanno scoperto Tex perchè sono rimasti incuriositi in edicola? Chi vive nel mondo delle fate sei tu! Secondo me la Bonelli vuole cambiare questo trend ma non sempre ci sta riuscendo. Comunque sia le nuove iniziative del Bos, siano esse di successo o meno, aiutano a smuovere le acque e penso che il curatore meriti l'ennesimo applauso per come sta gestendo le storie e le pubblicazioni.

    3 ore fa, Diablero dice:

    Uno scellerato "sfruttamento" di questo fantomatico IP che non vale nulla (per capire perchè, informati sulla storia del film "Cowboy contro Alieni", era nato come film di Tex, i produttori ci hanno messo cinque minuti a capire che potevano farlo uguale senza pagare i diritti all'editore di Tex), avrebbe un solo risultato: allontanare quel pubblico INSOSTITUIBILE, e far precipitare, in maniera irreversibile, le vendite, fino al crollo finale e alla scomparsa della testata (e probabilmente a quel punto della Bonelli come editore di novità).

    Che una casa di produzione decida di allontanarsi da un nome per non pagare i diritti può essere sia un pro sia un contro per entrambe le parti. Il film di Tex aveva alle spalle nomi importanti ma era concretamente una schifezza. Il film di Dylan Dog era talmente tanto poco fedele e ispirato che ha snaturato il personaggio, la Bonelli in questo caso ha sbagliato ad affidare il brand ad una major importante permettendo a quest'ultima di fare le scelte più scellerate. Si sa, l'aura di mito che dagli anni '50 hanno i verdoni americani in Europa è assolutamente sorprendente... Con il film su Dampyr la Bonelli ha deciso di controllare al massimo il progetto, a quanto ho capito, perciò avremo un prodotto per lo meno fedele. Anche soltanto questa apertura verso altri media conferma la mia tesi, una casa editrice di fumetti senza un qualcosa che la spinga muore.

    3 ore fa, Diablero dice:

    È una delle tristi verità del fumetto americano, che i film degli Avengers NON HANNO PORTATO AUMENTI DI VENDITE DEI FUMETTI.

    Controlla pure se non ci credi. Prima dei film degli Avengers, i fumetti Marvel vendevano più di adesso. l'uscita di ciascuno dei film non ha fatto avvenire aumenti percepibili delle vendite, anzi man mano sono calate.

    La gente va al cinema perchè gli piacciono i film. Comprare i fumetti????? Piuttosto si comprano il blu-ray o i giocattoli, ma perchè qualcuno a cui piace un film dovrebbe comprare un fumetto da leggere? Non su ccede mai, e ormai c'è uno "storico" di dati impressionante che lo prova.

    Vedo che non hai afferrato il concetto. Non importa se siano i fumetti, i film o il merchandising a vendere. Quello che importa è che PS5 abbia come esclusiva al day one un videogioco di Spider-man, che ogni anno i film Marvel siano successi al botteghino e che le vendite non vadano a picco. Ti ho fatto l'esempio di Marvel perchè obiettivamente è l'editore che più ha lucrato ed insistito su questo tipo di diversificazione. Non vorrei uno sfruttamento del brand così esasperato, anche perchè la SBE non potrebbe sostenerlo, ma sono assolutamente conscio che la diversificazione sia oggi fondmentale in qualsiasi media di intrattenimento. 

    Concludendo, mi spiace dirtelo ma hai una visione vetusta e anacronistica del mercato attuale.

    Se avessi ragionato così alla ristampa di Tex nel '58 non solo non avremmo oggi la Mensile ma non avremmo neppure più Tex! Se avessi ragionato così all'uscita del primo Texone non ci sarebbero state magari collane speciali. Capisco che non sia facile interpretare un mercato ma fossilizzarsi su meccanismi vecchi di vendita rende il prodotto vecchio e tu rappresenti proprio il target a cui aspiravo con il precedente messaggio.

    Se non ci fosse stato Ford a ribaltare la produzione automobilistica oggi saremmo a mirare una veloce Ferrari da un misero mulo... 

    Le opzioni per sviluppare un prodotto che vende da 70 anni sono due: o lo attualizzi e non lo snaturi nei suoi cardini o decidi che qualsiasi cambiamento dalla formula originale è inaccettabile e continui con la stessa minestra rancida. Piuttosto che avanzare per inerzia come vorresti tu, io preferirei che Tex chiudesse e che lasciasse ai posteri tutte le perle che oggi possiamo leggere. I Pink Floyd e i Beatles si sono sciolti ma non per questo Help o The Dark Side of The Moon hanno perso la loro importanza e il loro fascino. 

    P.S. Che è il pingopongo????????

    • Grazie (+1) 1
  2. On 3/3/2020 at 19:55, natural killer dice:

    Quelli che dici tu sono la prima serie

    quella che ho fotografato io è la seconda serie completa seguita dai volumi SBE

    Questa differenziazione me l'ero persa... Ma i cartonati Mondadori/CEPIM/Bonelli non sono tutti inquadrabili in questa collana non ufficialmente collana? La serie edita da Bonelli non è di fatto la continuazione delle precedenti pubblicazioni? Dove si capisce che un albo è prima serie o seconda? Leggendo i crediti è già tanto comprendere che i volumi fanno parte ufficialmente di una collana...

    Io sono rimasto che esistono più ristampe e che il caratteristico rosso in costa con scritte bianche ha avuto solamente limitatissime eccezioni. A quanto vedo le uniche pubblicazioni in comune tra le suddette serie sono "Il mio nome è Tex" e "Tex contro Mefisto", in cosa differiscono tra loro? Considerando tutte le premesse come si posizionerebbe questo "Dakotas" in uscita a fine mese, considerando il precedente di "Un'avventura nel nord"?

    Grazie in anticipo per i chiarimenti...

  3. Piccolo messaggio di sfogo e contemporaneamente punto di riflessione.

    Recentemente nell'internet sto leggendo molte polemiche circa la direzione che ha preso la collana degli ex cartonati Mondadori/CEPIM. Spesso associata alla più recente serie di ristampe cartonate, le critiche rimarcano il fatto che recentemente stiano uscendo nuove edizioni de la qualunque. 

    Fino a pochi anni fa (io mi sono avvicinato nell'aprile del  2011 e all'epoca la situazione era ancora ancorata alla granitica tradizione Bonelliana) Tex prevedeva una mensile inedita, 3 ristampe, 3 serie di speciali (Texoni, Almanacchi e Maxi) e una ristampa dei texoni. Tolte le 3 collane che rieditavano la mensile, il mercato delle ristampe era affidato a terze parti più o meno legate alla Bonelli: i cartonati dalla costa rossa rimbalzati per qualche anno tra Mondadori e CEPIM, Supermiti/Miti Mondadori, Oscar Mondadori, Repubblica con la sua CSAC e a breve sarebbe arrivata Rizzoli con i suoi texoni in edizione deluxe. 

    Il mercato ristampe ora è, salvo rari casi, stato accentrato in SBE: i cartonati annuali rimangono cartonati annuali, la CSAC probabilmente tornerà, gli Oscar/Miti/Supermiti Mondadori sono stati sostituiti dai mallopponi brossurati con la costina nera, la Rizzoli non pubblica più, la 3 stelle ha chiuso in favore di CLassic Tex, Stella d'oro si è riconvertita in albi cartonati inediti.

    Analizziamo il mercato attuale in relazione a quello di 9 anni fa.

    APRILE 2011

    - 1 inedito mensile

    - 3 collane annuali

    - 3 collane ristampa mensili 

    - 1 collana ristampa Texoni

    - 3 collane ristampa mensili/speciali (tutte di pubblicazione Mondadori)

    OTTOBRE 2020

    - 2 inediti mensili

    - 6 collane mensili/bimestrali inedite

    - 3 collane ristampa mensili

    - 3 collane ristampa mensili/speciali

     

    In ottica ristampe non vedo grandissime differenze. Magari mi sono dimenticato di qualcosa ma, alla fin fine, chi si lamenta delle troppe ristampe secondo me ha perso la cognizione del mondo fumettistico e collezionistico che stiamo vivendo. Il completismo in qualsiasi IP Bonelli non è più consigliabile e le ristampe sono fondamentali per diffondere il marchio e sponsorizzare gli inediti. Certo, magari qualcuno rimpiange gli inediti e la 3 stelle fissati a 250 Lire ma penso che sia fondamentale portare avanti il brand in tutti i media possibili e contemplabili. Perchè non un bel film di Tex? Perchè non una serie su Tex? Perchè non un videogioco su Tex? Si rischia di svendere il marchio? Dipende dal controllo sul prodotto finale... I fumetti americani e i manga vendono tra i giovani perchè sono spesso serie supportate da altri media. Seriamente qualcuno crede che un Dragonball o un Pokèmon venderebbero allo stesso modo senza i rispettivi videogiochi o anime? Qualcuno davvero crede che gli Avangers potrebbero vivere senza film ogni anno?  

    La Bonelli si sta rinnovando perchè ha capito che il mercato è cambiato! E' ancora terribilmente indietro rispetto ai competitors ma lo è anche perchè una parte di zoccolo duro rimpiange le misere strisce che venivano lette nel tragitto CASA-CASA DEL VICINO. Il mondo cambia, il prodotto cambia... In meglio o in peggio sta alla singola persona giudicarlo, personalmente preferisco avere 8 collane di inediti e 8 di ristampe non obbligatorie piuttosto che avere 1 di inediti e 1 di ristampe. Secondo me la recente gestione di Tex, per quanto non così innovativa, si sta avvicinando a standard probabilmente fondamentali nel 2020.

    Oggi è il brand che conta! Perché Le Storie si sono riconvertite in collana conenitore per vecchie serie dismesse? Perchè non esitono più collane come Romanzi a Fumetti o I Protagonisti? Vi siete accorti che gli ultimi magazine non brandizzati hanno un protagonista indicato a caratteri cubitali sulla copertina? Tutti questi segnali, visti in un ottica di mercato globale, rimarcano l'importanza della testata forte e storica. La Bonelli ha solo testate storiche e abbastanza forti, non è normale che in Italia una qualsiasi Poison Ivy venda più di un Mister No!

    E' naturale l'integralismo per chi legge Tex da 60 anni ma per me è dannoso, sia per il personaggio sia per la casa editrice.

    P.S. Spesso si usa, e l'ho usato anche io, il termine ristampa in maniera inappropriata. Decenni fa un mensile veniva ristampato anche 10 volte con differenze importanti tra una stampa e l'altra. Oggi le ristampe sono vere e proprie riedizioni, se non nella storia in sè nel packaging. Le ristampe ossessive alla Romanzo Bestseller sono forse oggi sottaciute e non differiscono con l'originale, di fatto le ristampe attuali sono un semplice continuazione della stampa iniziale. Le riedizioni attuali, invece, sono basate sulle stampe di Nuova Ristampa e CSAC...

  4. 19 ore fa, dario63 dice:

    Anch'io preferirei nettamente il ripristino dell'abitudine di sviluppare una storia di Tex senza vincoli predeterminati dalla lunghezza standard dell'albo. Ho letto Tex in maniera continuativa fin quasi dall'inizio con episodi che iniziavano a metà, a venti pagine dalla fine ecc. e la cosa non mi ha mai disturbato. Chi è lettore fedele di Tex e lo acquista tutti i mesi non ha problemi, presumo. Chi attende di leggere una storia solo quando ne viene completata la pubblicazione, meno ancora. Rispetto alla predominante situazione attuale, che rischia davvero di imporre prosecuzioni eccessive (ma, soprattutto, troppo affrettate conclusioni), penso che una situazione del genere darebbe a scrittori/sceneggiatori un margine maggiore di libertà e soprattutto una maggiore flessibilità nella realizzazione delle storie. Ad ogni modo, non mi scandalizzo affatto se dovesse continuare il sistema vigente.

    Anche perchè, cosa cambia al lettore se lo stacco è a pagina 15 o a pagina 60? Il lettore che legge Tex già sa che deve acquistare almeno due albi, anche volendo Tex non è il classico fumetto da acquistare all'edicola della stazione per poi leggerlo in treno. Si può fare, l'ho fatto tante volte anche io, ma bisogna aver fortuna per trovarsi il mensile autoconclusivo!

    18 ore fa, ciro dice:

    Penso che questa discussione sia veramente superflua.

    Non penso che questa tua frase verso un nuovo utente possa fare bene al forum. La discussione in attivo è una discussione pacifica come tante altre, è un pur parler bello e buono che non fa male a nessuno. Tutti noi abbiamo aperto discussioni poco interessanti per altri utenti, capita ma non vedo il motivo per denigrare così un nuovo utente o una discussione come tante altre. Comunque sia ciò che hai scritto in seguito potrebbe essere interessante per diversi utenti...

    La Bonelli ha tutte le ragioni per cambiare metodo produttivo però questa sistematicità esasperata a lungo andare secondo me logora le storie. In passato abbiamo avuto capolavori anche molto lunghi...

    • Mi piace (+1) 2
  5. Voto le storie libere da vincoli di pagine... Spesso noi lettori ci lamentiamo di storie tronche o eccessivamente allungate, con il vecchio metodo le storie secondo me acquisirebbero un quid in più! 

    <span style="color:red;">16 ore fa</span>, Tim Birra dice:

    Generalmente preferisco le storie che si concludoho con la fine dell'albo. Ma non sono integralista in questo senso. Se la storia ha bisogno di alcune decine di pagine  non ci sono problemi. Mi viene in mente luna insanguinata. Invece non sopportavo in passato le storie che si concludevano dopo 3-4 pagine dell'albo successivo.

    Secondo me le vicende di Tex non sono paragonabili ad un DyD o una Julia... Le vicende di Tex tendenzialmente o sono più lente nella narrazione o hanno tanti avvenimenti che occupano spazio, secondo me è giusto dare il giusto spazio e non condensare il tutto in 110 pagine solo per il gusto di terminare la storia

    con l'albo. 

    <span style="color:red;">16 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

    Però ricordo esattamente come allora quando da ragazzo recuperavo un vecchio albo dove le prime venti o quaranta pagine non le

    potevo leggere perché non avevo l'inizio e delle rimanenti pagine chissà quando avrei potuto leggere la fine.

    Oggi il reperire materiale è molto più facile rispetto ad un tempo. Se si è un lettore saltuario la parte mancante della storia la si recupera facilmente tramite lo store Bonelli, le fumetterie o il mondo degli usati. Internet poi ha dato la possibilità di recuperare anche i fumetti digitali, illegali, da poter leggere su qualsiasi kindle quando si vuole. Se si è un collezionista, poi, l'albo mancante in qualche modo lo si trova molto facilmente... 

     

     

     

  6. <span style="color:red;">48 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

    Mi sono espresso male, ovviamente. Le critiche vanno fatte se è il caso, non solo perché l'autore è giovane!

    Al vecchio una volta si portava rispetto, spesso anche quando diceva cialtronate perché ormai la testa non gli funzionava più.

    Io stesso ho dovuto rimanere di più al lavoro per rifare cose che il capo aveva cannato e neanche se ne era accorto.

    Ovviamente il giorno dopo i complimenti se li è beccati lui mentre a me hanno contestato il fatto che avevo fatto straordinario non richiesto!

    Allora mi scuso di aver frainteso. Secondo me il rispetto verso una persona è essere sinceri, certo nel tuo case c'erano in ballo giochi di potere perciò il discorso vira su altri orizzonti. L'anziano è fonte di saggezza ma essendo un uomo non è infallibile! Le critiche perdono di valore se vengono condizionate da fattori quai il sesso o l'età! 

    • +1 1
  7. 2 ore fa, valerio dice:

    Io ho più volte detto che, al momento della lettura e del giudizio che ne consegue, "non guardo in faccia a nessuno". Nel senso che non mi interessa chi è l'autore e il mio giudizio non ha due pesi e due misure. Parto senza pregiudizi positivi e negativi CHIUNQUE sia l'autore (e il disegnatore).

    Nel leggere questa storia ho provato noia e fastidio e il giudizio è andato di conseguenza.

    Ma quando giudico una storia giudico QUELLA storia. Posso dare 4 e 10 a tutti, non faccio distinguo.

    In linea di massima la penso anche io così. Come espresso diverso tempo fa non reputo impubblicabile questa storia solo per il nome alle spalle e il significato che qeusta ha sulla saga. Stop, per il resto ho già espresso le mie considerazioni... Recentemente ho criticato aspramente il primo Speciale Tex Willer ma è palese a tutti la mia ammirazione e il mio apprezzamento verso Boselli. Secondo me, per non diventare un ottuso fanboy, il fan deve rimanere oggettivo e critico verso chi apprezza molto. Se una storia è brutta è brutta! Spesso Faraci è stato criticato in Tex ma qualche storia decente l'ha fatta. Andava criticata come porcheria? No!

    15 minuti fa, Dix Leroy dice:

    Cercate di apprezzare il fatto che Nizzi (e vari disegnatori con tanti inverni sulle spalle) si mettano al tavolo per

    farvi leggere le storie di Tex e cerchiamo di essere un po' più clementi con il loro lavoro.

    Le pulci facciamole pure ai più giovani, che hanno ancora la schiena ancora dritta per beccarsi le critiche

    e davanti a loro ancora molto tempo per migliorare

    Il fatto che Nizzi qualche anno fa facesse molte storie piatte ha oggettive giustificazioni. Un lettore che acquista un albo però si aspetta da Tex una qualità più che elevata ed è giusto che critichi nel caso non dovesse trovarla. L'ultima storia di GLB è importante perchè è l'ultima storia ma è fatta male, sincopata e terribilmente noiosa. Tutte le scelte prese attorno questa storia secondo me sono risultate sbagliate e ancora oggi, come dimostrano alcuni messaggi precedenti, ci sono lettori che faticano ad avvicinarsi alla lettura per evitare di rimanerne delusi. Dopo la lettura ho cambiato la mia opinione verso l'iimenso GLB? No di certo! Non esistono musicisti che imbroccano tutte le canzoni, trovo sensato criticare la canzone ma generalizzare m sembra fuori luogo! Riguardo alla tua ultima frase mi trovi completamente contrario! Che senso ha muovere critiche e apprezzamenti a seconda che l'autore sia giovane o anziano? Se è anziano bisogna per forza di cose elogiarlo e se è l'ultimo acquisto criticarlo a priori? Quanti disegnatori e autori alle loro prime storie hanno fatto una lavoro migliore rispetto al "Il medaglione spagnolo". La dignità di un giovane è la stessa che ha anche un anziano, muovere critiche al giovane solo perchè giovane è terribilmente offensivo e per nulla costruttivo!

  8. <span style="color:red;">11 minuti fa</span>, Tim Birra dice:

    Trovo veramente ingeneroso mettere voti negativi ad una storia che ha rappresentato il commiato da noi lettori del padre di Tex.

    Non trovo ingeneroso dare un voto mediocre ad una storia mediocre. Io ho ben tenuto conto della particolarità della storia ma un albo è brutto è brutto... Per onestà intellettuale e rispetto verso GLB non mi sento di dare un 6 a questa storia e secondo me neppure i Bonelli, padre e figlio, lo avrebbero dato...

  9. On 8/5/2020 at 20:38, Red dice:

    Giusta mossa JohnnyColt ma quello brossurato dovresti completarlo!

    Lo so ma non ho molta voglia hahahahaha

    On 8/5/2020 at 18:41, natural killer dice:

    Se vuoi solo mantenere un valore per il futuro, la soluzione migliore è quella di mantenere il cartonato (versione limitata numerata o ristampa?) sigillato e abbinare la serie completa di figurine e cards non attaccate. 

    Ho la ristampa perchè non sono riuscito ad aggiudicarmi quello con la striscia rossa

  10. <span style="color:red;">47 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

    ma le parole vanno contestualizzate nell' epoca

    A maggior ragione!!! Tex sarebbe diverso senza un linguaggio colorito e lo hanno dimostrato le diverse autocensure degli anni '50 e '60. Secondo me i nuovi lettori che trovano una parola come "negro" non dovrebbero prenderla come razzismo per le sopracitate ragioni... 

  11. <span style="color:red;">40 minuti fa</span>, Letizia dice:

    Se Tex dicesse "brutto bastardo" a un cattivo colored, chi sarebbe razzista?

    Tex che dice bastardo o Boselli che ha scelto come cattivo un colored?

    E' proprio questo il punto! Il razzismo si annida nelle idee, non nelle parole.

    P.S. Bello il tuo nuovo avatar...

  12. Ciò che penso a riguardo l'ho già evidenziato in un messaggio di qualche pagina fa. Detto questo, visto che avete rispolverato il topic, mi ritengo sempre più convinto del fatto che le parole forti in Tex, che fanno riferimento ad un'etnia, siano fondamentali per descrivere il periodo ed educare la popolazione. Tex è un modo per far comprendere al lettore che parole come "Negro" non sono per forza di cose dispregiative, lo sono ovviamente se le intenzioni e le credenze alla radice sono di superiorità. Il perbenismo interessato che infesta oramai la socetà civile dovrebbe cedere il passo al ragionamento e all'intelletto. Secondo me, non vanno combattute le parole ma le idee alla base delle stesse.

    • +1 1
  13. On 12/4/2020 at 07:53, virgin dice:

    Ad ogni modo, già all'epoca era un gran disegnatore, secondo me, con un tratto sporco e a momenti quasi grezzo, molto suggestivo ed evocativo.

    Condivido... 

    A patto che migliori queste sue irregolarità potrebbe dare qualcosa di buono alla serie...

  14. Il 14/4/2020 at 10:52, Piombo Caldo dice:

    Non sono assolutamente d'accordo. Intanto Valdambrini sta disegnando un Tex giovane e non ha niente a che vedere con l'ultimo Tex di Galep  quando ormai aveva perso la mano anche per via dei suoi problemi agli occhi  poi che si sia rifatto ai volti del Tex di Galep dei tempi d'oro puo anche essere.🙋🙋

    Cosa che a me va benissimo.🙌

    Alcune vignette riprendono il Tex classico di Galep, che comunque sarebbe ugualmente troppo maturo rispetto al Tex della serie, ma ci sono anche vignette che riprendono l'ultimo Tex di Galep!

    Il problema è che il volto di Tex risulta approssimativo e sempre costantemente incoerente a sè stesso. Se Valdambrini avesse optato per realizzare solo un Tex appesantito alla ultimo Galep lo avrei preferito di gran lunga perchè avremmo giudicato il volto solo secondo il nostro gusto estetico...

    Il 12/4/2020 at 08:47, Piombo Caldo dice:

    a me il volto di Tex di Valdambrini piace moltissimo ed e' forse il mio preferito. 

    Quale delle tante interpretazioni è il tuo preferito? Non ho capito rispetto a cosa lo preferisci...

    Ecco qui sotto una bella sfilza di Tex by Valdambrini:

    IMG-E9210.jpgIMG-E9259.jpgIMG-E9260.jpgIMG-E9262.jpgIMG-E9263.jpgIMG-E9264.jpgIMG-E9267.jpgIMG-E9268.jpgIMG-E9270.jpgIMG-E9271.jpg

    IMG-E9269.jpgIMG-E9261.jpgIMG-E9265.jpgIMG-E9266.jpg

    Non ne si trova uno uguale all'altro! Cambiano i tratti somatici, la struttura del volto, l'età, i dettagli della casacca si aggiungono o si tolgono o si spostano, la forma del cappello è molto differente tra una vignetta e l'altra. Questo succede a TUTTI i personaggi della storia ma su Tex è accettabile? No!

    Villa per il suo Texone è riuscito a fondere diversi suoi stili senza rovinare l'esperienza al lettore. Valdambrini dovrebbe buttare via molto più tempo per decidere una volta per tutte quale figura dare al suo Tex!

     

     

     

  15. Il 12/4/2020 at 08:47, Piombo Caldo dice:

    Davvero non capisco che tu possa dire che il volto di Tex di Valdambrini e' inguardabile.

    E' Molto semplice... Non esiste una vignetta con lo stesso volto della successiva! Posso pure comprendere questo per i volti dei comprimari ma per il protagonista è inaccettabile!

    Andando poi nel merito il volto di Tex by Valdambrini è una scopiazzatura di Galep, dell'ultimo Galep... Non ci siamo, il tratto di Valdambrini è troppo approssimativo per essere su Tex...

     

  16. Letto questa sera e posso dire di aver letto un'ottima storia, ben costruita e con ottimi intriganti personaggi. La trama fila via davvero molto bene e si rende interessante, secondo me, nei momenti adeguati. Ottimo lavoro di Ruju che firma una storia impeccabile. Personalmente avrei preferito un finale meno scontato però penso che sia davvero un microscopico particolare in una storia godibile e ben fatta. Voto un 8 pulito pulito perchè è una storia che fa il suo dovere senza sbavature e con guizzi apprezzati. 

    Trovo buoni i disegni di Valdambrini, il tratto è certo piacevole ma ancora acerbo ed insicuro soprattutto nei volti dei personaggi più importanti. Il Tex di Valdambrini poi non riesce a piacermi: un volto troppo disomogeneo e scopiazzato qua e là da vari periodi di Galep. Davvero, il volto di Tex realizzato da Valdambrini secondo me è inguardabile.

    Comunque sia ho detto di aver, tutto sommato, apprezzato il tratto perchè ho molto gradito le diverse vignette stile noir anni '60 e l'uso del tratteggio simile alle vecchie incisioni ottocentesche. Voto un 6 1/2 ai disegni.

    Qui sotto una vignetta davvero molto bella recuperata da una delle primissime tavole della storia.

    Whats-App-Image-2020-04-11-at-11-42-42-P

  17. Sono riuscito a leggere la storia soltanto ieri e posso dire che mi è piaciuta.

    Le varie scenette iniziali che si fondono poi nell'incontro al Trading Post le ho apprezzate molto, da quando tutti i personaggi si riuniscono però la trama risulta valida e interessante ma troppo troppo troppo lineare. Comprendo che non sia facile realizzare una storia solo esclusivamente entro quattro mura però secondo me un autore con alle spalle una conoscenza enciclopedica del personaggio avrebbe dovuto dare un poco di verve in più alle vicende narrate. I personaggi sono tanto variegati quanto classici e stereotipati però tra tutti spiccano il gambler e il minatore, due personaggi non scontati e che si rivelano a conti fatti due personaggi ben costruiti. Non ho apprezzato i colpi di testa dei Parson, padre e figlio, comprendo il loro dolore ma ciò che fanno è troppo repentino per essere spiegabile. Il padre poi, prima afferma di voler difendere la figlia e poi scappa abbandonandola. Bah, le giustificazioni che ha dato non mi sono sembrate molto valide, solo il frutto di un uomo uscito di senno!

    Una storia di Tex i nemici sono fondamentali, qui lo sono soltanto per numero perchè non troviamo alcun approfondimento, alcuna verve descrittiva, alcuna caratterizzazione... Nulla di nulla, semplicemente degli indiani che si scagliano contro una manciata di poveri cristi che muiono uno dopo l'altro. Il soggetto della storia potrebbe essere benissimo quest'ultima mia frase!

    Ho apprezzato lo stile di scrittura di Nizzi, secondo me sempre fresco con ottime battutine tra i pards e brevi spieghini sopra le vignette. 

    Insomma, storia un filo sopra al mediocre ma ben sotto dall'essere esaltante. Un 7- sapendo di essere stato di manica larga.

    Ai disegni nulla da dire, mi sembrano buoni ed in linea con la storia. Alcune vignette ben rifinite portano a 7 1/2 il mio voto.

     

     

  18. <span style="color:red;">22 minuti fa</span>, El _Muerto dice:

    ho capito solo ora di avere fatto una terribile gaf: mentre tu parlavi (giustamente) della copertina di Dotti del Tex Willer n18, io parlavo della cartolina del Tex Nuova Ristampa.

    mi sa che sto diventando ritardato con 'sta quarantena, mi scusi:azz:.

    @JohnnyColt

    Tranquillo, nessuna gaffe... Le due cose fanno praticamente in parallelo!

  19. <span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Fag8 dice:

    Grazie del chiarimento

    Oltre al formato e alla foliazione, nel Classic mancano le interessanti rubrice della CSAC ma il prodotto è uguale. AI mercatini, almeno da me, la risampa di Repubblica costa meno del Classic e per questo non posso che consigliartela.

  20. <span style="color:red;">45 minuti fa</span>, natural killer dice:

    Non ricordo se il regolamento del forum consenta il link a ebay, comunque il consiglio di Lorenzo è buono.

    Non ricordo neppure io sinceramente. Se dovesse essere contrario chiedo scusa allo staff...

    <span style="color:red;">45 minuti fa</span>, natural killer dice:

    Se invece hai pazienza cerca questi

    E qualche soldino in più nel caso volessi le prime stampe!

  21. 2 ore fa, Fag8 dice:

    Ciao a tutti, sono un nuovo lettore di Tex. Ho cominciato questo inverno. Fino ad ora ho seguito la serie regolare, le due ristampe, willer e i fuori serie. L'unica che non ho mai acquistato è il classic. Ho letto su questo forum che questa collana non è il massimo... Me la consigliereste non avendo letto le prime storie? 

    Allora, te la consiglio con riserva perchè le alternative più economiche o più curate sono molte. Se vuoi spendere poco o niente vai di Tex Nuova Ristampa, nei mercatini te li tirano dietro! Se cerchi un qualcosa di più "completo" fiondati subito nella ristampa a colori di Repubblica! Se cerchi albi best of vai sui bestseller, miti e supermiti Mondadori. 

    14 minuti fa, Fag8 dice:

    Purtroppo non riesco mai ad andare ai mercati dell'usato per questioni di tempo. In questo caso cosa mi consigli? 

    Secondo me il metodo migliore è prendere i lotti su eBay e similia...

    https://www.ebay.it/sch/i.html?_from=R40&_trksid=p2380057.m570.l1313.TR12.TRC2.A0.H0.Xtex+nuova+ristampa+lotto.TRS0&_nkw=tex+nuova+ristampa+lotto&_sacat=0

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