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TWF - Tex Willer Forum

pippo

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Messaggi pubblicato da pippo

  1. @BOUNCER

    Con tutta la simpatia possibile, certe posizioni proprio non le capisco.
    Sembra quasi che alla Bonelli debbano sentirsi in colpa, poverini, se Tex vende ancora (dopo sessant'anni di vita editoriale) 200.000 copie e passa, e non faccia invece come il ganzissimo Nathan Never, che ne vende un botto di meno, però si rinnova.
    Ah, beh, allora... all'anima del Tafazzi.

    ciao bouncer, e grazie per il discorso sulla simpatia.

    per carit?, io non dico mica che non sia giusto che alla bonelli siano tanto contenti e tanto orgogliosi del fatto che tex vende così tanto, lo sono e si vede.
    io discuto solo sui modi in cui il successo viene ottenuto: preferirei che ci fossero meno ristampe e meno volont? di far apparire tex come un prodotto che sta sopra a tutti gli altri.
    per me una serie come nathan never è molto più coerente di tex, sarà come dici tu che non si rinnova più di tanto, ma almeno non ha bisogno di vivere del riflesso di se stessa, anche perchè, a mio parere, è meglio raccontare sempre la stessa storia in episodi nuovi, che dover riproporre le solite storie che già sanno tutti a memoria, mettendo i lettori davanti ad un confronto continuo fra presente e passato.
    ad esempio: perchè si deve sempre parlare di com'erano straordinarie e mitiche le storie di GLB rispetto a quelle degli autori attuali, ma nessuno parla mai abbastanza delle differenze fra il nathan never dei 3 sardi e quello di oggià

    P. S.: Villa copertinista lo cambierei anch'io, seduta stante, con uno più bravo: Mastantuono.

    beh, perlomeno un secondo me ce lo potresti mettere. ;)


    @Gabriele

    Signori, io ho 14 anni e leggo Tex da quando ne avevo 6. Ho iniziato con il volume Serie Oro Tex contro Mefisto, poi Il Treno Blindato (e l' nacque la passione per le storie di Antonio Segura e il tratto di Josè Ortiz) a cui sono seguiti Il Passato di Carson (che storia, ragazzi!) e i primi due Texoni, Nizzi-Buzzelli e Nizzi- Giolitti ( e l' mi convertii al Nizzianesimo). Il primo Tex inedito che comprai fu Morte nella Nebbia, capolavoro sottovalutato di Boselli e Font da quel giorno non ho più smesso. Conosco miei coetanei che leggono Tex, ho visto ragazzini anche più giovani di me andare a cercare albi (piuttosto vecchiotti) per ultimare le loro collezioni alle mostre di fumetto, ho visto con questi occhi un ragazzo che avrà avuto la mia stessa età chiedere un disegno a Renzo Calegari, dimostrandosi anche un esperto di fumetti ( in quell'occasione l'ho avuto anch'io uno schizzo e ne vado fiero, anche se non è Tex).
    Sono un mistero gaudioso della fede?

    complimenti per la passione!

    spero che il mio intervento non ti abbia fatto passare la voglia di leggere tex, perchè non erano le mie intenzioni.
    ma sono sicuro di no, mi sembri parecchio convinto in quello che dici, a differenza di me, che invece mi faccio un sacco di problemi!
    giovane come sei, mi hai commosso tanto con quello che hai scritto! ::evvai::

  2. io non ho detto che tex è morto, se così fosse non verrebbe più pubblicato.
    ho solo detto che per me è un personaggio finito, che non ha più niente di nuovo da raccontare, ma continua lo stesso ad essere pubblicato perchè vende.
    forse questo non è il posto giusto per discuterne, ma visto che l'argomento è ormai avviato, voglio provarci lo stesso, secondo me il grande successo di tex oggi è dovuto a 2 elementi in particolare:

    1) le copertine di cvilla, che sono bellissime, e incuriosiscono il lettore sulla storia contenuta nell'albo;

    2) la grande quantit? di ristampe presente in edicola, che fa sè che il lettore occasionale abbia molte più probabilità di acquistare un albo di tex, che non uno di dampyr o di martin myst?re.

    poi ci sarebbero pure le voci che circolano, se si parla tantissimo di tex, ma poco di altri personaggi, è chiaro che sarà sempre tex a vendere di più.
    la cosa che mi d' un po' fastidio è che tex debba andare avanti grazie alle vecchie storie, anzich? rischiare puntando sul nuovo, perchè mi sembra chiaro che sono le ristampe, sono le solite storie di GLB che vengono riproposte fino alla nausea, a fare da traino anche per gli inediti.

    mi piacerebbe che tex rischiasse di più puntando soprattutto sulle storie inedite, invece di sfruttare il successo che gli deriva dal passato per vendere ancora di più.
    vorrei che tex fosse più come nathan never, che ha il coraggio di mettere in discussione se stesso, infatti la prima ristampa l'ha avuta dopo ben 200 numeri, e con tutto ciò non si appoggia sul passato, ma continua ad investire sul nuovo, proponendo tante collane extra.
    certo, vanno fatti i dovuti distinguo, nathan never è una serie che, a differenza di tex, ha dichiarato sin dall'inizio di essere in continuity, quindi può permettersi dei cambiamenti epocali che su tex stonerebbero, ma questo non impedisce a tex di rischiare di più.
    continuo ad essere convinto di una cosa: togliamo a tex tutte le ristampe, e affidiamo le copertine a un disegnatore meno bravo di villa, e vedrete che le vendite caleranno di botto!
    ? questo che non mi piace di tex, questo andare avanti solo grazie all'apparenza, prima che per i contenuti.

    in fin dei conti, credo che il buon carlo monni abbia visto giusto: quando ci si stanca di un prodotto (come è successo a me con tex) è meglio rivolgersi ad altri prodotti che soddisfano meglio i propri gusti, sono d'accordissimo, per questo non ce l'ho più di tanto con tex per le ragioni che ho elencato, ma accetto la cosa con rassegnazione, leggendo altri fumetti.
    ringrazio tutti coloro che mi hanno salutato. ;)

  3. voglio provare a dire la mia.
    secondo me nizzi ha avuto il merito di salvare tex in un periodo in cui GLB non era più in grado di scriverlo come ai tempi d'oro, e si era già affermata l'interpretazione di nolitta.
    l'approccio di nizzi a tex è stato super-tradizionale, come è giusto che sia, sempre a mio parere, per uno sceneggiatore che si cimenta ai testi di un personaggio non suo.

    forse nizzi era consapevole del fatto che i texiani amavano tantissimo il tex originale, quindi ha cercato di avvicinarsi il più possibile a quello stile, una qualità che trovo invidiabile, non è affatto facile imitare così bene lo stile di qualcun altro, lo dimostra il fatto che nessun altro autore c'è riuscito così bene come nizzi. ::evvai::

    poi, andando avanti, credo che nizzi abbia finito per adeguarsi alla direttiva imposta da sergio bonelli, che gli chiedeva di scrivere un tex più umano, meno infallibile, come piaceva a lui.
    da quel momento, il nuovo punto di riferimento per scrivere tex non è stato più GLB, ma nolitta.
    ecco quindi consolidarsi, nelle storie di tex, i siparietti fra tex e carson, e tutte quelle situazioni che rallentano la storia, facendo passare l'avventura in secondo piano, e valorizzando gli aspetti più umani degli eroi, proprio come faceva nolitta.
    andando avanti ancora, nizzi è spompato, è stato spremuto come un limone (senza nemmeno dargli la possibilità di scrivere nick raider) e così la qualità delle sue storie ne ha risentito.

    quando ho cominciato a leggere tex io, era il 1995, l'inedito era arrivato al #415, stavano uscendo le ultime storie belle di nizzi.
    l'alternativa era boselli, le cui storie ho sempre trovato molto originali, ma poco adatte a tex.
    secondo me boselli è bravissimo a scrivere zagor e dampyr, ma su tex non ce lo vedo.
    sono del parere che ormai tex sia finito, è un fumetto d'altri tempi, non ha più niente di nuovo da dire, forse era il caso di chiuderlo quando ci sono state le prime avvisaglie della crisi di nizzi.
    attenzione, questa è solo la mia opinione, ma tanto mi basta per non comprare più tex.
    secondo me l'innovazione deve essere fatta proponendo personaggi nuovi, non modificando (anche a costo, talvolta, di stravolgerli) quelli già esistenti, e che si sono affermati nel cuore dei lettori con determinate caratteristiche.
    ? una cosa che sostengo da tempo.
    però rispetto le opinioni di tutti, e non mi permetto di criticare chi ancora oggi continua a comprare il tex inedito perchè lo considera interessante.
    dico solo che, da parte mia, preferisco ricordare le storie migliori di nizzi :generaleN:

  4. a volte, per un eroe, è importante un certo grado di praticit?.
    come quello che tex mostra in questa storia, prendendo la decisione di

    bruciare nelle fiamme il libro che era stato la causa di tutti i problemi

    sebbene una tale decisione provochi sofferenza sia per kit willer, che quel libro avrebbe preferito conservarlo, sia (perchè negarlo?) nel lettore, partecipe degli eventi e forse speranzoso che il testo si salvasse, per amor di cultura. :mellow:

    al giovane kit fu così negato il piacere della conoscenza, privilegio che, secondo l'etica texiana mostrata in questo episodio, può appartenere solo a chi quegli studi li pratica in modo approfondito e secondo coscienza, come el morisco.
    perchè l'idea della distruzione di qualcosa porta con sè la paura che proprio nell'uso sbagliato delle cose sta il pericolo.
    e del resto, chi i libri li legge in buona fede, senza cercarvi segni del destino e illusioni di conquista, rimane perlopiù confinato nella stanza di una biblioteca, il posto ideale per la ricerca pura del sapere. ;)

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  5. erano anni che non leggevo questa storia, avevo gli albi ma poi li ho venduti, quindi appena ho saputo che sarebbe uscita di nuovo l'intera saga di mefisto ne ho approfittato, prendendo il 1° volume :trapper:
    curioso il fatto che nei supermiti abbiano deciso di riproporre questa storia a partire dalla prima apparizione di mefisto invece che dall'effettivo inizio dell'episodio, capisco che tornare indietro fino al n.1 sarebbe stato eccessivo, ma mi sarebbe bastato ripartire dal momento in cui si entra nel contesto messicano in cui la storia è ambientata, ma va bene così ::evvai::
    poi avrei preferito una cover inedita di claudio, invece del riadattamento di una cartolina NR :rolleyes:

    ma adesso veniamo ai commenti alla storia, giusto le prime impressioni che ho avuto iniziando a rileggerla...

    ho trovato un tex molto diverso da come me lo ricordavo, oserei dire più nolittiano, poiché in certe situazioni mostra un comportamento umano insolito nelle storie di GLB :shock:
    ad esempio entra nella stanza di mefisto per frugare, senza tenere in conto la possibilità che il prestidigitatore possa risalire da un momento all'altro, costringendolo ad una fuga repentina...
    poi ancora tex arriva a giustificare il comportamento di mefisto che gli spara dalla finestra, pensando fra sè che, al suo posto, avrebbe fatto lo stesso...
    un altro atteggiamento nolittiano è nella scena in cui tex decide di prendere a pugni il tizio che tutti vorrebbero impiccare: prima di pestarlo gli chiede pure se è disposto a parlare, come a dire che ricorre alle mani solo come ultima ratio, mentre io mi sarei aspettato che lo colpisse subito, qui però spiego il fatto con la necessità di reagire ad una folla inferocita, meglio 4 pugni dell'impiccagione, con un doppio effetto terapeutico, vuoi sul malcapitato, vuoi appunto sulla folla...

  6. Copertina davvero stupenda e titolo interessante.

    Dalle tavole in anteprima vedo che il Tex di Manfredi continua a mostrare la sua stella di ranger sul petto (come ne "La grande sete")

    e COME IN "Verso l'Oregon".
    posso permettermi di dire che, pur apprezzando moltissimo manfredi come sceneggiatore, non condivido questa sua scelta, di far mostrare a tex la sua stella? -_nono


    d'accordo che una delle caratteristiche del tex di GLB era proprio una certa spacconeria nei modi, e che in diverse occasioni tex non ha esitato a strappare di dosso la stella a certi sceriffi di cui non condivideva l'operato, per appuntarsela lui stesso e fare giustizia a modo suo, però secondo me sarebbe preferibile un tex che non esibisca a tutti il segno distintivo del suo ruolo, perchè per me tex dovrebbe essere uno che sa quello che ?, senza bisogno di ribadirlo (o mostrarlo) continuamente, e limitandosi a uscire dalla tasca la sua stella solo quando è necessario... ::evvai::

  7. Sappiamo tutti che i primi 100 numeri non sono da considerare in un qualsiasi tentativo di dare una cronologia a Tex, dai :)

    ma perchè, scusa? :blink: non sono del tutto d'accordo... se dobbiamo parlare della storia di tex, allora bisogna prendere in considerazione tutti gli albi, nessuno escluso, perchè ogni episodio può rivelare dettagli significativi ai fini di una indagine :old: ... non capisco perchè escludere, così arbitrariamente, un centinaio di albi :ph34r: ... se è solo per una questione di incongruenze, quelle si trovano pure sugli albi posteriori al numero 100, quindi ragionando in questo senso, ovvero in termini di affidabilità storica, ci sarebbe da filtrare qualunque avventura di tex :capoInguerra:
  8. le campane di san rafael è stupenda... c'è tutto quello che si vorrebbe vedere in una cover: luci e ombre giostrate con maestria, un'inquadratura azzardata dall'alto che accresce il senso di suspence e di mistero della scena... il gobbo visto di spalle, per sottolineare il suo dramma di personaggio che ha sempre vissuto dietro le quinte, ad osservare quello che fanno gli altri.... il mio voto non può che andare a questa cover! :colt:

    la preferenza invece la concedo a tornado!, perchè la forza della natura si scatena sulla cover, e sembra far "volare" pure l'osservatore insieme a tex... :D

  9. scelta molto difficile, sono tutte belle :capoInguerra:

    voto uccidete kit willer!, perchè comunica quella sensazione di forte ansia per come si concluder? la scena: il cappio al collo di kit può essere tirato in qualunque momento, e ci si chiede se tex, che appena spunta in lontananza, riuscir? ad arrivare in tempo... non è facile trasmettere un simile senso del movimento in una cover :generaleS:

    la preferenza la do a buffalo soldiers, perchè vedere un soldato dell'esercito americano dalla pelle nera messo in PP in una cover non succede tutti i giorni, bench? in questo caso sia un'esigenza giustificata dal titolo e dalla storia :trapper:

  10. claudio, ho appreso oggi della morte di raimondo vianello! :o

    io sono giovane, e per di più non guardo molta televisione (anzi, non ne guardo quasi niente!), quindi non ho molti ricordi legati a questo personaggio :mellow:

    mi ricordo con piacere solo le scenette in cui recitava con la mondaini in CASA VIANELLO, e le trovavo divertenti: avevo 12-13-14 anni, e quella era una delle poche sit-com che seguivo alla tv, posso addirittura accostarla, per una ragione temporale, a willy il principe di bel air B)

    quindi chiedo a te di parlare un po' di raimondo, i tuoi ricordi, quello che ti viene in mente su di lui, su quello che ha fatto, sulla sua importanza (che immagino sia stata tanta) nella televisione italiana :)

  11. il mio primo TEX l'ho letto all'età di 5anni!! si può dire che io ho iniziato a leggere con TEX!!! si trattava del numero 400, nel lontano 1994!!!

    vedo che sei addirittura più giovane di me, anche se ti fingi un vecchio!!! :D haha haha io nel 1994 avevo 6 anni!!! -_-:) @ gas gas & @ gatecrasher: abbiamo 2 texiani che hanno iniziato entrambi con il numero 301!!! ;) che significhi qualcosa??? B)
  12. Il figlio, che, a quanto pare, non ha mai avuto un grande interesse per i fumetti(e che potrebbe comunque, con spirito imprenditoriale, gestire al meglio la casa editrice!)?

    questo però è un problema serio:perchè se il figlio di sergione, come dici tu, non ha mai avuto un vero interesse per i fumetti, non credo che si trover? bene a dirigere la SBE in futuro---- :capoInguerra: il fumetto è passione, non possiamo metterlo in dubbio:? un peccato che il figlio di sergione non se ne interessi, ma bisogna anche capirlo:probabilmente, di fronte all'immensit? di fumetti del padre, ha sentito il bisogno di una strada diversa----bisogna anche vedere che tipo ?, io non lo conosco :bisontino: ----alla bonelli bisognerebbe darsi da fare per trovare qualche giovane davvero appassionato di fumetti che possa essere disposto a continuare l'opera di sergione applicandosi bene:mi propongo io stesso, ah ah!! :generaleS: ---non sarebbe una cattiva idea:desidererei tanto un lavoro simile----amo i fumetti con tutto me stesso, e sento che mi ci troverei bene----se qualcuno della bonelli mi legge, che tenga in considerazione la mia proposta----e scusate tanto se mi sto facendo pubblicit?:parlo con spontaneit?, non cerco successi gratuiti, ci mancherebbe---- :trapper:
  13. Sul ambientazione temporale non mi esprimo... Dylan Dog in che tempo vive? Quello di oggià

    dylan dog vive nel tempo di oggi, semplicemente perchè è ambientato nella realtà nel suo continuo progredire, non è un personaggio storico, come tex, quindi non ha un'epoca precisa e determinata, che non sia la realtà stessa nella sua attualit? :bisontino: nei primi episodi di dylan dog, a volte compariva come data l'anno 1986, perchè quello è l'anno in cui sono iniziate le avventure dell'indagatore dell'incubo :generaleN: la prova del 9 la fanno le tombe dei morti, che, anonime, per uno strano scherzo del destino, in quanto ai fatti temporali possono dire più cose dei vivi:in una storia recente, si è viste delle tombe con scritto, come data di morte, l'anno 2009! :lupos:malgrado tutto questo, però, l'età apparente di dylan rimane sempre di 33 anni, perchè lui ha sempre 33 anni, non importa in che anno agisce, se nel 1990, se nel 2010 o nel 2030----
  14. Evidentemente Brindisi ha la passione degli incontri fra Tex e l'indagatore dell'incubo.

    aggiungerei che si tratta di IDEE molto interessanti.... tex e dylan dog sono 2 personaggi che vivono agli antipodi:una volta claudio villa ha affermato(su mia precisa domanda :generaleN: )che fra di loro c'è un abisso---- :indianovestito: l'intento di BRINDISI di unirli insieme, quindi, ha del lodevole! :bandito: ----questo mi spinge a chiedermi perchè brindisi non collabori più con tex, se gli piace così tanto--- :inch:
  15. Nota di Wasted

    Post separati dal thread sulla "mano del morto" per interrompere l'OT e per creare una discussione apposita.



    Ho letto l'albo e l'ho trovato migliore delle ultime storie di Boselli, anche se lontano anni luce dal Tex che vorrei leggere. Molta azione, è vero, ma anche dialoghi lunghi e stancanti, disegni inguardabili e la solita pletora di personaggi assolutamente esagerata e noiosa.

    mi sento di quotare del tutto queste parole di wasted, e mi chiedo come possano essermi sfuggite!!.... ah, la mia disattenzione!! :bisontino:


    purtroppo, la pesantezza di certi dialoghi sembra essere diventato un recente difettuccio(se così lo si può chiamare, comunque in senso buonista :generaleN: )di boselli:? un problema che questa storia ha in comune con missouri!, ma anche con il texone patagonia, che, sebbene a molti sia piaciuto, e molto, a me non ha fatto un effetto tanto positivo(ad eccezione dei disegni, stupendi, di frisenda :capoInguerra: )....

    voglio tentare la via di una possibile(e umilissima)spiegazione della cosa:per me, boselli si sta sforzando troppo di dare a tex una dimensione eccessivamente contemplativa che non gli è tipica.... ovvero, boselli cerca di mostrare il lato western di tex, come uno spettatore che, affascinato, vi si immerge(e lo dimostrano i riferimenti, in questa storia, al teatro, ma anche alla letteratura della frontiera), ma concede poco spazio all'azione, e anche quando la usa, d' l'impressione di averla già condita sin dall'inizio in tutti i suoi possibili effetti.... :trapper:

    una volta feci una osservazione simile su TWO, in merito proprio a missouri!, e subito un utente di l'(non voglio dire chi :generaleS: )si present? per richiamarmi, accusandomi di non saper apprezzare la complessa scrittura boselliana, ma di essere capace solo di leggere i manga, come un qualunque ragazzino... :lupos:

    ma non c'è niente di più sbagliato, dato che io non ho mai letto un manga in vita mia(non per snobbismo verso il genere, ma perchè finora le produzioni fumettistiche made in japan non sono ancora riuscite ad attirarmi :indianovestito: ), anzi leggo diversi bonelli, anche dampyr, che è pure stata definita(leggere la posta dell'ultimo numero)una lettura seria...

    e apprezzo anche la cultura trasferita nel fumetto, ma boselli ne fa un encomio un po' troppo frequente:i suoi personaggi sembrano tutti colti, anche quelli che, forse, dovrebbero solo saper sparare.... :soldaton:

  16. claudio, hai mai provato a tenere un corso di fumetti?? :lontra: ... perchè non lo fai?... potrebbe essere interessante, so che molti autori di fumetti, sia sceneggiatori che disegnatori, lo fanno! :bisonte: personalmente, però, sono un po' contrario:perchè sono dell'idea che il fumetto debba essere una passione interiore, la quale deve muoverti per farti trovare le strade giuste grazie alle quali entrare poi nel campo... :generaleN: non vorrei, insomma, che il FUMETTO(con la F maiuscola)venisse ridotto a mera disciplina scolastica :capoInguerra: so per esperienza(mia), infatti, che quando un campo della conoscenza umana si trasforma in materia d'insegnamento, succede sempre che c'è una flotta immensa di gente che va a frequentare i corsi, ma di tutta questa gente, solo una piccolissima minoranza, a volte nessuno,? mossa da una vera passione.... gli altri vanno solo per ottenere il titolo:ciò crea un appiattimento della cultura, perchè ci si ritrova con tantissimi titolati(che hanno cioè il titolo, o diploma, o laurea, come lo si vuole chiamare), ma spesso non fanno bene le cose perchè gli manca la passione... :indiano: vedi quello che sta succedendo oggi nelle scuole(proprio queste riflessioni mi hanno spinto ad abbandonare l'universit? dopo 2 soli esami sostenuti, per andare alla ricerca di una cultura tutta mia, non di quella imposta :trapper: ).... e non vorrei che questo accadesse anche per il fumetto :bisontino: ... tu che ne pensi??

  17. Perchè racconto questo?Per prevenire commenti stile altri forum... dove si sta a guardare il capello e ci si fa sfuggire l'elefante... :lol:

    AH AH!!!! :lupos: ... claudio, sei incorreggibile!! :capoInguerra: fra l'altro, a me la scena di quello scontro fra tex e il pugile è sempre piaciuta, per la sua alta drammaticit?(merito dell'originale interpretazione del ranger offerta da medda :indiano: ), e credo che non potessi fare una cover più esplicativa... :bandito:
  18. Come fa uno scrittore che si accinge a scrivere una nuova storia di Tex a sapere con CERTEZZA che la storia in questione non sia già stata narrata, o che sia fin troppo simile o che solo abbia qualche cosa in comune che possa far urlare alla copia/plagio/brodoriscaldato/stanchezza delle idee ecc.

    sono dell'idea che una cosa come quella da te indicata, molto ma moloto difficilmente potrebbe verificarsi oggi su tex.... :colt: e questo non solo perchè c'è, alla bonelli, un attentissimo lavoro di controllo delle nuove storie, che non vengono spulciate solo da chi le scrive, ma anche dai redattori, direttori vari, fino ad arrivare all'editore.... :indiano: ma anche perchè, parlando di una storia a fumetti,? inevitabile fare riferimento anche alla combinazione testi-disegni, molto importante! :soldatoS: in altri termini, se anche uno sceneggiatore dovesse riproporre un'idea già sfruttata, bisognerebbe parlare anche dell'interpretazione data dal disegnatore in questione.... e di esempi così ce ne sono già stati tanti:ad esempio, c'è quella famoisa storia in cui tex conosce il generale DAVIS, che fu scritta da nizzi e disegnata da ticci.... una storia in cui si vedono moltissimo gli indiani sioux... più recentemente, il tema è stato affrontato nuovamente:di nuovo tex fra i sioux, con il ritorno del generale davis(e la comparsa di nuvola bianca! :capoInguerra: ).... testi ancora di nizzi, ma disegni, stavolta, di monti.... :lupod: insomma, quella che sarebbe potuta apparire una copia di una storia già fatta, non lo è stata semplicemente perchè qualcuno(non so chi)ha avuto l'ingegno di cambiare il disegnatore.... :bandito: lo stesso trucco è stato usato con la tigre nera:3 capitoli, tutti affidati a disegnatori diversi.... ecco quindi quello che conta, a mio parere:anche la versione del disegnatore, anche perchè ritengo che se tex non avesse tutti questi pennelli al suo servizio(e adesso se ne stanno arruolando davvero tanti!! :lupos: )quasi tutte le storie sarebbero sovrapponibili.... :indianovestito:
  19. Speriamo davvero che Sergio Bonelli lo ricordi nell'apertura del prossimo inedito, anche se sono sicuro che succeder?!

    sono dello stesso parere:sergione non può non scrivere qualcosa su virgilio muzzi! :indianovestito:


    ci sono 2 storie di tex che io automaticente collego al nome di muzzi:una è l'enigma dello scudiscio, una breve avventura in cui GLB riesce ad inserire tutti gli elementi tipici della texianit?... e l'altra è i figli della notte, dove la raffigurazione della mummia è un esempio perfetto dello stile muzziano... :inch:

    cosa posso dire?.... solo una cosa:virgilio, fa' buon viaggio nelle celesti praterie... :lupod:

  20. molto bello il disegno di venturi,ZECA sei fortunato!... devo dire che, visto così, in un disegno originale, il tratto di venturi mi fa un effetto diverso di quello che mi fa sugli albi di tex!.... ed è un effetto migliore, forse perchè "respira" di più, c'è una maggiore compostezza, mitico!...

  21. claudio, vorrei parlare un po' di alta filosofia :soldaton:

    ho appena finito di leggere un libro di hegel sul concetto dell'arte, un testo in cui hegel tratta il suo ideale estetico :bandito:

    hegel era un tenace sostenitore dell'arte dell'antica grecia, che, secondo lui, aveva garantito l'unione fra forma e contenuto, ovvero fra universale e particolare
    -_- ...

    in altri termini, hegel sosteneva che l'ARTE, per essere tale, deve realizzare la coesione fra le percezioni interiori dell'artista, e i valori del bene sociale.... :trapper:

    per questo, hegel osannava tanto l'arte greca, e più in generale l'uomo greco, che riusciva, al contempo, a soddisfare le proprie necessit? personali, badando anche al suo ruolo all'interno della società... :)

    proprio per questo, hegel era particolarmente critico verso l'arte romantica, la quale, a suo parere, in nome dell'individualismo dell'artista, aveva perso di vista i valori universali, per badare, appunto, solo a concetti come l'esaltazione dell'individuo, il coraggio, ecc... :lupod:

    ora, traducendo il pensiero hegeliano alla storia di tex, io credo che tu possa essere definito proprio il punto di raccordo della raffigurazione grafica di tex:unisci il senso universale della classicit? texiana(riscontrabile in galep e ticci)al tuo virtuosismo, operando una sempre migliore evoluzione delle fattezze del nostro ranger... :inch:

    ti riconosci nella mia definizione?... haha .... e cosa ne pensi del pensiero di hegel' B)

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