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TWF - Tex Willer Forum

Diablorojo82

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Messaggi pubblicato da Diablorojo82

  1. <span style="color:red">17 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Purtroppo logo, titolo e prezzo non possono sparire del tutto dalla copertina, a meno che non si decida di emulare Storm Thorgherson, che nei primi anni 70 ebbe il coraggio, di lanciare fra gli scaffali di dischi una cover iconica dei Floyd senza alcun richiamo alla band e al titolo. :D

     

    Il prezzo potrebbe al giorno d'oggi essere stampato in maniera meno invasiva, questo è vero, ma è ovvio che non può essere tolto del tutto.

    I bollini celebrativi (o i triangolini pubblicitari a bordo pagina) però andrebbero usati con più parsimonia, a mio avviso, ma è innegabile che ultimamente non è più così. 

     

    Il discorso del contenitore e contenuto regge fino a un certo punto, visto che anche l'occhio vuole la sua parte e una copertina "deturpata" da bollini e patacche denota una mancanza di eleganza visiva che stride con una serie così longeva e celebre. Per non parlare poi di alcune scelte grafiche su titoli (vedi l'ultimo cartonato) molto approssimative e poco edificanti che scalfiscono il valore della cover stessa.

     

    Se la storia è bella poco importa? No, per me non è così! Siamo al cospetto di opere artistiche, non delle piantine del catasto (che poi anche lì la grafica non andrebbe sottovalutata) 

    Sicuramente è un aspetto da valutare e commentare. Il peso è soggettivo. Ti è mai capitato di leggere una bella storia ma con disegni così così o non di tuo gusto? O viceversa?

    Poi bollini ed altro sono oggettivamente più invasivi oggi e gli editoriali sono pubblicità ( ma c'era anche in passato).

  2. <span style="color:red">8 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Borden lodevolmente ci prova. Quando le scrive lui cerca di fare di storie che abbiano qualcosa di particolare (ma c'è un rischio anche lì, vedi lo speciale di Recchioni che per me è tutt'ora la storia peggiore di Tex Willer)

     

    Però con la casa editrice che ti moltiplica continuamente le uscite diventa una lotta contro i mulini a vento. Qui non c'era il tempo materiale di fare qualcosa apposta e ha dirottato una storia regolare. Ma anche dopo, cosa fa? Deve trovare qualcosa di "speciale" ogni anno per 2 Tex Willer Special, 1 Tex Bis, i Maxi, etc ?  E poi quando Tex Willer special diventerà bimestrale?

    Concordo con le tue preoccupazioni.

     

  3. <span style="color:red">11 ore fa</span>, Diablero dice:

    Ancora con questa leggenda urbana secondo cui gli Speciali dovrebbero essere "speciali"?  :laughing:

     

    È solo pubblicità. Se credete davvero che uno speciale abbia qualcosa di "speciale" solo perchè c'è scritto "speciale" sopra, vuol dire che credete davvero che se bevete una Red Bull vi crescono le ali?

     

    Ci si può provare, a renderli "un po' diversi" con cose tipo autori diversi dal solito, effetti o colori strani, storie particolari, ma questo li può rendere al massimo "diversi", poi per vedere se sono davvero "speciali" bisogna vedere il risultato. E si può fare finché gli speciali sono POCHI, non quando FAI PIÙ SPECIALI CHE ALBI REGOLARI, ORMAI.

     

    Ma non vi rendete conto che ad essere "speciale" ormai... è la serie regolare? Che viene per quanto possibile "protetta" dalla roba che finisce su Color, magazine o maxi o bis?

     

    Aggiorniamo i conti: ogni anno adesso escono

    12 albi della serie regolare   (1320 pp,  52,80€)

    1 Albi bis       (110 pp, 4,40€)

    12 albi di Tex Willer   (744 pp, 42€)

    2 Speciali Tex Willer  (256 pp, 12,80€)

    1 Texone  (224 pp, 9,90€)

    2 Color Tex  (320 pp, 15,80€)

    2 Maxi Tex  (656 pp,  17,80 €)

    2 cartonati formato "francese"  (92 pp,  19,80 €)

    1 Tex Magazine (110 pp, 8,50€)

     

    Già così sono TRENTACINQUE uscite (tre tex al mese...) cioè 3832 pagine e 184 Euro, se ci aggiungiamo anche le strisce inedite (che non si sa ancora se saranno 6 o 9) arriviamo a QUARANTUNO O QUARANTAQUATTRO Tex all'anno.

     

    Questo è semplicemente "spremere il limone" ormai oltre ogni decenza. Le uscite di Tex sono TRIPLICATE in poco più di un decennio! E c'è chi ancora pensa ad "occasioni speciali", ad un "regalo ai lettori"?

     

    (per fare un confronto, ecco i dati del 2010:

    12 albi della serie regolare  (1320 pp,  32,40 €)

    1 Texone (224 pp, 5,80 €)

    1 Maxi (328 pp, 6 €)

    1 Almanacco (110 pp, 5,70 €)

    Cioè, in totale, QUINDICI uscite, 1982 pagine e 49,90 Euro. La spesa è quasi QUADRUPLICATA...)

     

    Cioè, il povero Borden ormai deve sfornare 4000 pagine di Tex all'anno, il doppio di dodici anni fa, e le volete pure "speciali"?  :laughing:

     

    Mi pare ovvio che, ormai, alla Bonelli, l'ultimo a cui frega ancora qualcosa della qualità di Tex è Borden. Per la casa editrice siamo una mucca da mungere, e hanno visto che tanto, compriamo qualunque cosa...

     

    Questo "speciale" non è altro che l'ovvio e prevedibile risultato di questa proliferazione di uscite.

     

    E andrà sempre peggio. Vedrete che roba uscirà quanto usciranno settanta albi di Tex all'anno...

     

    Era più che ovvio che questa era una storia da due albi per Tex Willer che è finita nello speciale per "tappare il buco"...  :lol:

     

    Ma non tutto il male viene per nuocere...  sarebbe stata una delle peggiori storie di Tex Willer finora pubblicate, finendo sullo speciale non abbassa la media della serie regolare...  :P

     

     

    Concordo.

     

    Ho fatto un sacco di critiche ai due albi di Vancouver (e se le meritava), ma lì le critiche erano soprattutto perchè troppo spesso "tira via" o ricorre sempre agli stessi cliché. Cioè "rovina" una storia potenzialmente molto interessante.

     

    Questa sullo speciale non aveva nulla di interessante. La finisci e pensi "tutto qui?". 

     

     

    Naturalmente l'aggettivo "Speciale " è pubblicitario però qualcosa di "diverso" nelle uscite precedenti c'era ma non in questa.

    Assodato questo aspetto la storia può piacere e non piacere (ed è questo secondo me l'aspetto più importante).

    Mi piace avere in edicola "Tex diversi" però concordo con te che si viaggia verso la saturazione con il rischio della qualità (a tratti già si nota).

    Però questo è il mercato.

    Io adoro il calcio (ma si gioca veramente troppo), adoro i fumetti di un certo tipo(Tex, Ken Parker, Storia del West, Magico Vento), le serie tv e i film però le uscite sono troppe.

    Forse dovrei boicottare tutto, disdire le piattaforme, selezionare gli albi da comprare.

    Però non ci riesco...

    Fortunatamente per soldi e spazio me le posso permettere (ancora) queste passioni. Perché rinunciarci allora vista la caducità della vita?

    Ovviamente spero sempre in prodotti validi e soddisfacenti.

    Naturalmente i "rischi " che tu evidenzi sono innegabili.

    • +1 1
  4. <span style="color:red">38 minuti fa</span>, borden dice:

     

     

    Io invece lo trovo molto più bravo nella regolare e sono quelle le storie che gli affido. Ruju è una persona seria:D, funziona meglio con il personaggio maturo.

     

    E non trovo tortuosità in Vancouver. Macché!

    Non ho letto ancora Vancouver ma, per i miei gusti, devo ammettere che mi è piaciuta più quella dello Speciale rispetto alle ultime prove sulla regolare.

    Poi sicuramente è più rodato con il Tex maturo ma il giovane non gli viene affatto male.

  5. <span style="color:red">3 ore fa</span>, Piombo Caldo dice:

    Tutte e tre le storie che Ruju ha scritto per la serie Tex Willer, anche se di sole 124 pagine, sono buone e scorrono bene, senza situazioni improbabili forzate, cosa che non di può dire delle storie sulla regolare di Tex, e che si vedono anche nel secondo albo di Vancouver, che comunque ha una buona trama, ma ha queste scene di Tex e anche di altri protagonisti troppo fortunose che mandano avanti si la storia ma che vanno a discapito della bellezza della stessa.🙋‍♂️

    Se tre indizi fanno una prova...A Ruju stanno riuscendo ultimamente meglio le storie del giovane Tex? Concordo a grandi linee.

  6. Allora...Di "speciale" questa storia ha un Tex tra due affascinanti figure femminili entrambe a capo dei rispettivi ranch. Poi è una storia "normale" che scorre bene, con un Dinamite pimpante, un Tex sparatorie contorsionista e, dopo varie peripezie, beato tra le donne (ultima vignetta docet). La storia di Ruju non annoia, ha un buon ritmo, i personaggi sono credibili. Tutto è abbastanza lineare e i disegni del buon Giardo sono precisi ed efficaci.

     

  7. Allora...La forza di questa storia sono i dialoghi e le frasi ad effetto. GLB tra frasi, pestaggi, sparatorie ed azione ti cucina una buona pietanza. I disegni di Nicolò sono efficaci e precisi.

    La storia prometteva altro ma alla fine si è rivelata un action contro i comancheros. 

    Storia diretta con una mezza morale nel finale.

  8. Allora...Un Tex molto diretto in stile GLB sia a livello dialettico che a livello pratico(tanta dinamite). Alla fine libera le ragazze ma non salva una delle squaw e quindi "fallisce" in parte. Infatti è così arrabbiato che brucia il villaggio e scaccia gli hualpai senza pietà.

    Disegni di Fusco con il suo primo stile, precisi ed efficaci.

    Una storia semplice e concreta. La parte iniziale delle cascate mostra un Tiger particolarmente poco fiducioso in Tex. Strano.

  9. <span style="color:red">3 ore fa</span>, LedZepp dice:

    Quali sceneggiatori da testare? Sfrutto il tuo commento per dir la mia su questa cosa, ma non è una risposta contro di te, lo preciso perché quotandoti potresti percepire una critica nei tuoi confronti, ma non è...anzi mi dai uno spunto sempre interessante.

     

    Su 5 storie abbiamo dei veterani di Tex (Nizzi e Boselli), con Nizzi che non collabora più su Tex. Non credo lo si volesse testare e non credo fosse nemmeno nei piani di Nizzi essere testato su una storia breve. Boselli manco a dirlo, fa la premessa in seconda di copertina, il suo apporto non manca mai, ma appunto da curatore e veterano e infatti la sua storia è forse la migliore tra le 5.

     

    Poi c'è Majo, che non credo serva fargli fare una storia breve per testarlo su Tex. Anche perché la si è fatta passare come storia di punta del Color, di certo non è un test.

    Zamberletti mi pare già pubblicato più volte e anche senza picchi di gloria il suo lo fa, e Burattini non mi pare uno da testare con storie brevi.

     

    Il test dello sceneggiatore deve comunque avvenire in modo chiaro nella parole, ed è a monte ed è la casa editrice che deve dire "lo pubblico perché per me vale" andando verso il giudizio del lettore che può essere critico senza sconti o giustificazioni.

    Mi preoccupa un po' questa arrendevolezza di dire "Il color Tex serve per testare" (anche se si sotto-intende che la Bonelli lo testa con i lettori che è cosa normale), perché usando queste parole si rischia di deresponsabilizzare e creare come minimo confusione sul tipo di test fatto e su chi se ne assume la responsabilità.

    Se è vero che anche il lettore da un responso importante, il rischio, e lo si  vede anche in queste pagine di forum, è che si finisca per dire "va bè ma il Color storie brevi va preso così, è un bel modo per testare gli autori e quindi se non è un granché ci sta".

     

    Che poi avviene anche col Maxi, cito "il Maxi è un regalo, un di più, una storia lunga che altrimenti non avreste avuto". 

     

    Un po' come se una casa automobilistica ti vendesse un auto dicendo "il crash test non lo abbiamo fatto ma secondo noi l'auto resiste, se ti accartocci contro un muro però ci può stare, stiamo facendo un test, facci sapere se poi l'auto ti è piaciuta".

     

    Esagero, un conto la sicurezza su strada e acquisti per migliaia di euro, un conto un fumetto, ma la qualità parla un linguaggio universale e a me certi discorsi da lettore convincono davvero poco perché spesso anche gli autori dicono cose del tipo "Il Maxi è un di più".

    Io pensavo fossero "speciali".

    E col termine "speciale" non si intendesse solo "uscita straordinaria". 

     

    In generale penso poi che le storie brevi siano forse la cosa peggiore per testare un autore, perché di solito Tex si dipana su sceneggiature molto lunghe (in genere almeno 2 albi regolari), e perché hanno in generale una struttura e un taglio diverso da una storia classica lunga. 

     

    Al massimo su sceneggiatori e disegnatori, può essere un modo per farli esordire si.

    Poi un prodotto che costa quasi otto euro e che dovrebbe fare anche del disegno e del colore un punto di forza, forse forse lo farei uscire con disegnatori rodati, che magari non hanno tempo per scrivere 220 tavole ma possono dare una loro interpretazione di Tex.

     

    Magari disegnatori già noti e testati, anche su altri personaggi, che per Tex possono disegnare poche tavole. 

    Che poi mi pare si verifichi anche, peccato che poi quel che conta è la qualità, e non sempre tra disegno, sceneggiatura e soprattutto colore, questa risulti proprio eccelsa.

     

    Penso che il problema non sia fare dei test, ma la necessità di saturare le edicole di uscite con marchio Tex. E quando devi produrre tanto, non sempre il risultato è dei migliori.

    Le storie o racconti brevi possono essere davvero un bell'espediente, e non per forza storielle.

    Si può avere ambizione anche in questo genere di racconto, basta avere ispirazione e qualcosa da raccontare che valga davvero la pena pubblicare.

    Per me il Dampyr color sul tema cinema uscito qualche mese fa ne è un ottimo esempio. Molto più ispirato. 

     

    Finito di leggere questo Color, per me voto generale tra tutte le storie e quindi dell'intera pubblicazione 6-

    Poco entusiasmo, minimo sforzo per un risultato sufficiente (appena)

    Stavolta non ci sono sceneggiatori ma disegnatori "nuovi".

    Cioè in questo caso se non erro c'è uno preso da Dampyr ad esempio. Come in passato scrisse forse la prima storia Giusfredi.

    Io la faccio più semplice...La casa editrice una volta l'anno (e per me è una distanza temporale perfetta) pubblica queste storie brevi. Per "riempire" l'albo o usa sceneggiatori e disegnatori di scuderia o usa sceneggiatori e disegnatori che potrebbero essere sviluppati.

    Poi naturalmente il mercato ne darà il responso. Da quello che ho capito il color Storie Brevi ha poca vita ancora.

    Boselli se non erro in un post faceva il punto proprio su questo formato, sulla difficoltà a trovare i collaboratori tra sceneggiatori e disegnatori.

     

    Ti dirò...Il questo verbo "testare" non lo intendo con connotazione negativa e credo che già ci sia un filtro (Boselli) su quello che giungerà in edicola.

    Poi io non mi aspetto poco dal Color storie brevi...Cioè spero di trovare storie sfiziose ed è capitato. Naturalmente le devi prendere per quello che sono.

     

    Detto questo e non faccio nomi...Ho trovato più interessanti alcune storie brevi su qualche Color che alcune della regolare di un albo o due.;)

  10. Il 23/11/2022 at 21:29, Piombo Caldo dice:

    Io sono rimasto molto soddisfatto delle storie, ma quella di Boselli come al solito è un gradino superiore a tutte le altre.

    Anche i disegni tutti di buon livello. 

    Volante ha disegnato una storia cittadina, e lo ha fatto bene, ma aspetto di vederlo impegnato con il vero west.

    I disegni di Gualandris assomigliano un po' a quelli della Zuccheri.🙋‍♂️

     

    Concordo. Quella del Boss un gradino sopra.

    Allora...Personalmente una volta l'anno gradisco questo formato di storie brevi. Serve alla casa editrice per testare disegnatori e sceneggiatori ed inoltre noi vediamo sia loro che Tex in un modo diverso.

    Scrivere storie brevi secondo me è molto difficile perché devi essere conciso, accattivante e convincente cercando sempre di mantenerti nei limiti di Tex.

     

    Quella di Majo mi è piaciuta a livello grafico, tranne qualche vignetta,  e come colori(quelle del bivacco ad esempio). La storia è stata carina.

     

    La seconda, quella di Burattini, mi ha convinto meno (un po' forzato il modo in cui hanno beccato il professionista) mentre i disegni di Volante mi sono piaciuti.

     

    Quella di Nizzi mi ha convinto poco. Il finale mi è sembrato addirittura allungato per poter concludere le pagine commissionate. Disegni di Gualandris discreti.

     

    La storia di Zamberletti ha un bel tocco di malinconia non male. I disegni di Barison un po' meno convincenti degli altri disegnatori.

     

    L'ultima storia, quella del Boss, è accattivante con personaggi come al solito ben delineati anche in poche pagine. Con un finale per me sorprendente (spoiler spoiler spoiler)

    perché non mi aspettavo il suicidio del possidente/bisnonno.

    Disegni di Gomez non male ma il cartonato, con la sua grandezza e i suoi colori, gli hanno reso un miglior servizio. Sul color non male ma Gomez "merita" di più.

     

    Letture gradevoli comunque una volta l'anno queste storie brevi.

    • +1 1
  11. Il 23/11/2022 at 21:29, Piombo Caldo dice:

    Io sono rimasto molto soddisfatto delle storie, ma quella di Boselli come al solito è un gradino superiore a tutte le altre.

    Anche i disegni tutti di buon livello. 

    Volante ha disegnato una storia cittadina, e lo ha fatto bene, ma aspetto di vederlo impegnato con il vero west.

    I disegni di Gualandris assomigliano un po' a quelli della Zuccheri.🙋‍♂️

     

    Concordo. Quella del Boss un gradino sopra.

  12. <span style="color:red">25 minuti fa</span>, Jeff_Weber dice:

     

    Alla prima lettura mediamente 20 minuti per il primo albo, 15 il secondo e 10 il terzo. Totale:45 minuti

     

    Alla seconda lettura ... 30 minuti totali. E' proprio l'ultimo numero a offrire veramente poco in termini di contenuti.

     

    Concordo che una descrizione di usi e costumi della tribù dei Caddo poteva anche starci bene, senza appesantire la trama già piuttosto esile.

    Eh sì...Concordo 

  13. <span style="color:red">10 minuti fa</span>, Jeff_Weber dice:

     

    Rileggendola per intero vola via in pochissimi minuti, primo albo sicuramente più curato e sceneggiato/disegnato meglio. Ovviamente errore di battitura il mio, apprezzo Rauch ma Ruju di norma lo preferisco. Quindi nessuna penalizzazione volontaria da parte mia al buon Pasquale :D.

    Secondo te non vola troppo? Cioè ci sta pure...Passi un'oretta veloce e senza troppo impegno. La precedente di Rauch (Athascosa) la ricordo più sfiziosa. Comunque urge rilettura di entrambe

  14. Allora...La premessa è che la devo rileggere ma ad una prima lettura mi ha convinto poco.

    Partiamo da Atzori...Sicuramente non è malaccio ma ad oggi è il disegnatore che mi è piaciuto meno su Tex Willer. Alcune forme dei corpi grossolane e poi in generale un tratto poco accattivante. Però sono gusti.

    Passiamo a Rauch e alla storia.

    Molte (troppe) sparatorie, globalmente una storia molto prevedibile. La tribù dei Caddo non la conoscevo però magari qualche approfondimento in più su di loro e sui personaggi abbozzati ma il minimo sindacale.

    Mi aspettavo un po' di più da Rauch, ci vorrà una seconda lettura sperando di trovare qualcosa in più.

     

    Il 21/11/2022 at 23:41, Jeff_Weber dice:

    Ultima parte della storia di Ruju certamente piacevole, ma che si dimostra nel finale essere portata per le lunghe appositamente. Quindi a tutti gli effetti un fill-in che riscatta buona parte delle pagine di quest'ultimo numero, fatto soltanto di sparatorie, con l'azione di Ballard a favore di Tex che inizia davvero ad assurgere ad eroe. Qualità dei disegni ancora in calo, quindi punto più basso rispetto ai precedenti e soprattutto al primo albo nel quale risultavano dopotutto gradevoli.

    In definitiva però nulla di profondamente negativo per questa storia di transizione.

    Voto finale: 7

    Stavolta Ruju non è colpevole...È Rauch.😉

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  15. Allora...Storia interessante. Una merdaccia come Billing sarà difficile da dimenticare. Veramente ho goduto sul finale "ghiacciato". Tex e Carson molto in palla e sfiziosi nei dialoghi. Un GLB frizzante ed ispirato. Ticci prima maniera con scenari innevati evocativi (avevo freddo leggendo). Avversari un po' molli e non pericolosi forse l'unica pecca.

    Comunque storia godibile.

    Il 17/6/2012 at 14:40, Leo dice:

    Il Montana innevato di Ticci... il Maestro è formidabile nel ricreare il suggestivo scenario di questa bellissima storia, contraddistinta da felicissimi dialoghi e da un ritmo serrato. I visi smunti e la desolazione del villaggio Dakota e la corsa verso la morte di Billing aggiungono alla vicenda forte pathos, tale da renderla tra le migliori prove di GLB. Applausi.

    Sottoscrivo tutto...

    • Grazie (+1) 1
  16. Allora...Riletto dopo due anni, ma quanto è bello questo Texone? I disegni di Carnevale ti trasportano nel ventoso Kansas (hai freddo anche tu), l'inquietante Carnival con i suoi misteri, cattivi che mettono in difficoltà i quattro pards, la vendetta che in un certo qual senso puoi giustificare pur nella sua efferratezza. Personaggi solidi, una sceneggiatura del Boss gustosissima. Tra i migliori Texoni ed in generale tra le migliori storie degli ultimi anni. Atmosfera fantastica.

  17. Il 17/1/2021 at 09:30, Diablorojo82 dice:

    Allora...Ho letto direttamente il cartonato a colori, rileggerò gli albi della regolare, e partendo dai disegni confermo il parere positivo su Frisenda. Mi è sempre piaciuto dai tempi di Magico Vento, alcune tavole sono splendide (il tramonto) anche se lo preferisco con il b&n. Passando alla storia non mi è dispiaciuta e ho gradito "il colpo di scena" finale. Però ho trovato anche io qualcosa che non quadra (o poco fluido) nei cattivi, nelle loro azioni e piani. Sulla figura del giudice...È una macchietta, non mi ha infastidito, e si è amalgamata con i pards. I pards sono sul pezzo, hanno atteggiamenti alla GLB, siparietti al minimo sindacale ma soprattutto mi sono piaciute le sparatorie. Quindi globalmente un Boss valido e finché siamo su questo livello non mi lamento mai.

    Allora...Riletta dopo quasi due anni e nella versione in bianco e nero della regolare. I disegni dell'ottimo Frisenda ne guadagnano ancora mentre la storia scorre bene tra sparatorie, dinamite, dialoghi e tre/quattro personaggi ben fatti. Trama e piani magari ambiziosi con qualche stonatura che però non limita il gusto di questa storia western.

  18. <span style="color:red">35 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Confondi la gente che gira per internet in cerca di motivi per dimostrare il proprio sdegno, e la gente che cerca qualcosa da leggere.

     

    Chi ha cercato di accontentare i primi pensando che gli avrebbero comprato copie, ha ben presto scoperto che non è così; cercare motivi per insultare gli altri è un hobby completamente diverso dalla lettura.  E infatti, se si guarda ai fumetti che hanno venduto molto negli ultimi anni, molti non sono certo "educativi" e anzi diversi sono politicamente scorretti (basta vedere titoli campioni di incassi negli USA come Preacher, The Boys - entrami recentemente diventati pure serie TV - Fables, etc.

     

    Vero che l'assedio di quelli che cercano scuse per linciare qualcuno sta restringendo sempre di più la finestra di quello che si può pubblicare, e questo porta NON ad avere "nuovi fumetti di successo educativi e politicamente corretti", ma semplicemente, a vendere sempre di meno e a meno persone.

     

    I giovani oggi trovano di tutto in internet. Chi glielo fa fare di perdere tempo a leggere cose "educative e politicamente corrette"?  (e uno dei motivi del successo dei Manga è che sono ancora molto liberi di trasgredire facendo fare ai protagonisti cose che ormai nei fumetti Bonelli non si possono più fare. Da questo punto di vista, sono più simili a GL Bonelli)

     

    Detto questo, io le rare volte in cui ho trovato gente molto più giovane di me che leggeva fumetti Bonelli, o leggeva tutt'altro (Dragonero, Dylan Dog tempo fa, comunque roba fantasy o horror) ma se leggeva Tex, aveva iniziato con le storie "classiche" e ancora le preferiva.

     

    Perché è vero che hanno aspetti "datati", ma non più dei fumetti Bonelli più recenti, che sono altrettanto "datati" (l'idea di "cosa che piace ai giovani" dei nuovi autori Bonelli è roba da nerd quarantenni), e... le vecchie storie sono onestamente, sono molto più divertenti e annoiano di meno! Oggi hanno POCHISSIMA pazienza, non li prendi certo con i ritmi lentissimi, gli spiegoni e le patatine fritte...

     

    E fai un paio di conti: ipotizzando che si inizi a leggere fumetti a 8-9 anni, gli ultimi lettori che hanno iniziato con il tex del SOLO GL Bonelli in edicola ormai hanno più di 55 anni.  Se fosse anche solo parzialmente vero quello che dici, secondo cui i "più giovani" dovrebbero preferire automaticamente cose "più moderne" (in quel caso, Nizzi), la stragrande maggioranza dei lettori sotto i 55 anni dovrebbe preferire Nizzi. Ti pare che sia così? Quelli sotto i 50 sono in genere quelli che comprano di più, se fosse così ormai la Bonelli dovrebbe ristampare solo Nizzi.


    E invece no: anche fra i lettori che hanno iniziato quando scriveva tutto Nizzi, e Bonelli era solo nelle ristampe, per la maggior parte preferiscono ancora Bonelli.

     

    Attribuire la preferenza ai classici solo per l'età dei lettori è un evidente errore: se fosse così, oggi Dumas sarebbe letto solo da chi ha più di 150 anni, e Gregory Hunter avrebbe dovuto vendere molto più di Tex.

     

     E a questo proposito...

     

     Dici che la Bonelli continua a ristampare continuamente le storie di GL Bonelli perchè vendono di meno, e gli permettono di guadagnare meno e andare in fallimento? È un ipotesi interessante...   :lol:

     

     

    Che domanda strana...   la risposta è ovvia: TUTTE. E non è certo un segreto riservato a pochi intimi...

     

    Per le ristampe "integrali" tipo La TuttoTex o la CSAC, ci si può dare anche spiegazioni "alternative" al fatto che i primi numeri con le storie di GL Bonelli vendano molto, molto di più: "in tutte le serie i primi numeri vendono di più" (non è sempre vero, ci sono molti esempi contrari, ma diamola buona). Però è cosa nota e dichiarata molte volte che la stessa Bonelli fu molto sorpresa dalle vendite della CSAC, vendite assolutamente inaspettate per materiali che i redattori fanzinari consideravano "superato" (e che invece quella volta ha stracciato praticamente tutti i personaggi "moderni" della Bonelli. (il fatto che sono i primi albi forse spiega perchè vendono più del numero 600, ma non spiega come mai straccia nelle vendite altre testate "moderne fatte per i giovani"...)

     

    Ancora più indicativo il fatto che questo grande successo, che ha avvicinato o ri-avvicinato a Tex un sacco di lettori... non si è tramutato in un aumento della serie inedita (all'epoca dominata da Nizzi). io ne conosco di gente che non aveva mai letto regolarmente Tex prima della CSAC (non tantissimi, ma qualcuno lo conosco). E praticamente tutti dopo aver apprezzato la CSAC hanno provato la serie inedita. Per abbandonarla immediatamente dopo un albo o due...

     

    Certo, non sono grandi numeri, potrebbe essere una caso fra le persone che conosco. Ma vedi, non è necessario che sia un campione rappresentativo per NEGARE una "cosa che fanno tutti". Quando qualcuno dice che una cosa è una regola generale ("GL Bonelli piace solo ai vecchi, non piacerebbe mai a un giovane), non mi serve tirar fuori campioni statistici di milioni di persone: basta presentare il caso di UN giovane, e la "legge di natura" già è andata giù per lo sciacquone... (ed erano comunque più di uno)

     

    Ancora più semplice dimostrare la cosa con i volumi: basta che vai a vedere i titoli. Che storie vengono continuamente ristampate in volume da 50 anni? Guarda l'elenco dei titoli e la risposta ti sarà chiara (a meno che anche tu non ritenga che la Bonelli ristampi apposta i volumi che vendono meno...)

     

     

    Purtroppo non ho dati reali ma solo ipotesi. Non ho amici lettori di fumetti ma se io dovessi dare un fumetto ad un mio amico per farglielo provare gli darei qualcuno dei miei preferiti quindi di Boselli. Poi, se gli dovesse piacere, gli proporrei GLB, Nizzi e Nolitta.

    <span style="color:red">8 minuti fa</span>, valerio dice:

    Tutto giusto, ma il dato è che Tex non è letto dai giovani e credo ci siano dei motivi precisi. Vuoi il genere western, vuoi mille altri motivi, ma questo è. Il ricambio non c'è stato. I lettori hanno un'età ben più avanzata di quelli che leggono altri fumetti.

    Chiaramente il discorso è più generale che non "il Tex di GLB è vecchio", è Tex ad essere vecchio, anche quello di Nizzi e di Boselli.

    Quello di GLB è anche vero che forse è più veloce, ma è anche molto scorretto politicamente e molto arcaico nei primi 70 80 numeri e abbastanza arcaico dopo per i tempi moderni.

    Boselli è più moderno perchè? Perchè crea storie ricchissime di intrecci e con molta attenzione agli aspetti psicologici dei personaggi. Poi Boselli eccede in spiegoni e spesso è pesante, ma il contesto in cui mette Tex è più moderno.

    Mentre Nizzi è, semplicemente, divertente. Ha trasformato Tex in una commedia western (non sempre, ma in diverse occasioni), e un lettoro poco smaliziato si diverte. Anche questo è più moderno, perchè nella sua semplicità ti strappa sorrisi e la storia scorre leggera.

    Naturalmente questo non è bastato a portare nuovo pubblico, perchè nè Nizzi nè Boselli hanno saputo conquistare nuove leve in numero tale da restare su vendite altissime (ma Tex vende più degli altri Bonelli egualmente, come ben sappiamo, però soprattutto per lo zoccolo duro di noi vecchietti), ma questo ritengo sia molto dipendente dal genere qestern, che oggi è poco appetibile. Il mio migliore amico è un avido lettore di fumetti, anche Bonelli, e non è nemmeno giovane, ma mi dice che non capisce come sia possibile che nel 2022 ci sia gente che legge un fumetto western...

     

    Poi sul dicorso GLB, Nizzi e Boselli, ci sono anche molti che sono legati al Tex di Nizzi e Boselli, per carità. gente che ha iniziato a leggere con loro. Ma credo davvero che la maggior parte di noi sia nata con Bonelli. Persino chi ha cominciato negli anni 80 si ritrovava sul tamburino il nome di GLB anche se la storia era di Nizzi, e confondeva Nolitta con GLB, quindi il marchio GLB resta molto forte per quasi tutti noi.

    Ah beh, questo è sicuro. Anche un Boselliano o un Nizziano necessitan di recuperare i classici, ed è anche per questo che GLB vende meglio. Chi nasce con Nizzi e Boselli non va certo a ricomprarsi una ristampa di loro due.

    Partecipare poi a questo forum ti arricchisce molto. Perché sei spinto a leggere i consigli dei Nizziani, dei fan di GLB e dei pochi Nolittiani 😀

    Ruju e Manfredi anche vanno affrontati però prima o poi.😉

  19. <span style="color:red">1 ora fa</span>, valerio dice:

    Certo, c'è una piccola parte di pubblico più giovane, ma il grosso dei lettori di Tex ha dai 50 ai 90 anni, tutta gente venuta su con GLB 40 o 50 anni fa.

    Eh sì...Però mettiti nei panni dei Boselliani...Io ho letto anche GLB e Nizzi e Nolitta. Cioè è importante con chi "nasci" texiano però è fondamentale recuperare il creatore, recuperare Nizzi e Nolitta con i pro e i contro.

  20. <span style="color:red">2 ore fa</span>, valerio dice:

    Certo, la Bonelli fa benissimo a ristampare GLB, vista l'età media dei lettori.

    E' come se una casa discografica facesse dischi acquistati solo da settantenni, cosa vuoi che ristampi i dischi dei Maneskin? No, ristampa Mozart e Verdi o al limite i Beatles.

    Chiaramente questo non significa in automatico che i beatles siano meglio dei Maneskin (ok, paragone ridicolo, ci sono 1000 categorie di differenza), ma solo che i consumatori sono anziani.

    Sono relativamente pochi i lettori attuali che hanno iniziato con Nizzi e pochissimi quelli che hanno iniziato con Boselli, da qui i risultati che indichi.

    Io con Boselli ad esempio e ho 40 anni 

  21. Il 21/8/2019 at 23:34, Diablorojo82 dice:

    Salve...I disegni della Zuccheri per me sono stati validi ( mi stanno piacendo troppo i disegnatori della serie TEX WILLER che sto leggendo per questo sono così "freddo"). Invece non mi ha convinto la storia di Boselli. Personaggio di DOC fatto bene, idem Kate Helder. Poco coinvolgente la parte della ricerca dell'assassino. Mi aspettavo un po' di più. Un Texone da 6 in pagella per me.

    Allora...Riletto dopo 3 anni e devo ammettere che l'ho ritrovato migliore. Niente di eclatante però un 6+ almeno. Si "gioca" sui personaggi...Su Kate, su Doc, sulla banda dei Cowboys, sulla ricerca del vero assassino. Qualche sparatoria, poche, molte ricerche e diversi dialoghi. I disegni della Zuccheri in certe vignette sono splendidi, soprattutto i primi piani, in altre così così.

    Il Bos si confronta con una leggenda del West e lascia un finale aperto con le due signorine Kate e Sophie...Chissà 

  22. <span style="color:red">3 ore fa</span>, valerio dice:

    Appunto.

    E' evidente che il canone è quello di GLB, o almeno il canone principale. Come è evidente che anche lui abbia fatto le sue scivolate, le sue storie brutte, i suoi errori, e diverse cose al limite del credibile, ma era il creatore e se avesse deciso di mettere il famoso tutù a Tex avrebbe avuto ragione lui.

    Però diversi lettori, e anche io tra questi, pensano che col passare dei decenni e il trascorrere il personaggio di mano in mano, vada necessariamente adattato il personaggio ai tempi che mutano.

    Ho più volte asserito che il Tex di GLB difficilmente potrebbe interessare un ragazzino oggi, per tutta una serie di motivi.

    Poi certi paletti ci vogliono, ma trovo molto interessante vedere Tex cambiare (un pò) a seconda dell'autore che lo scrive. E' molto interessante vedere Boselli che rivoluziona totalmente il contesto in cui Tex opera (e però a volte lo vorrei vedere impegnato in storie più classiche, Bos, un pò meno barocchismo e un pò più di storie tipo L'inesorabile sarebbero da me ben accette, per alternare...visto che le sai scrivere egregiamente quelle storie li). E' interessante vedere Nolitta che trova un Tex più umano e dubbioso. Come dite? Il Tex di GLB non ha dubbi? Pazienza, è un altro autore e ci mette del suo. Di Nolitta mi infastidisce la prolissità, quello si. Non sono integralista, no, lo ammetto.

    Di Nizzi mi dà molto fastidio la tendenza (del suo Tex tardo), a farsi catturare e mi manda fuor di cervella la tendenza a slacciare i cinturoni. Cosa, questa, inaccettabile. Tex può essere catturato ma in maniera meno ridicola e meno ripetuta. Ecco, qui si va davvero troppo fuori canone. Nessun fastidio per le bistecche e patatine invece, tanto più che erano ben presenti con GLB, anche se meno. Molto apprezzato il tocco giallo e la grande ironia. C'è del manierismo? Si, ma è un Tex divertente, non mi importa assolutamente se in alcuni punti si discosta da quello di GLB. E' un Tex immediatamente riconoscibile. Mi sta benone. Basta che non si faccia infinocchiare da pirla in continuazione.

    Il Tex politico o pseudo tale di Manfredi, invece mi atterrisce. Non ci trovo proprio nulla di Texiano, tuttavia anche lui ha diritto a scrivere il suo Tex, ed evidentemente se lo scrive(va) significa che in qualche modo funziona. A me, però, non piace.

    Il buon Ruju è uno che cerca di stare noiosamente nel canone e va bene. Apprezzo il suo classicismo, ma non si può lasciare a Boselli il compito di scrivere tutte le storie ambiziose, che poi le spalle del Bos crollano.

    Ci sono vari Tex e lo trovo molto divertente.

    No, l'integralismo non mi compete.

    Concordo su tutto 😄

  23. <span style="color:red">5 ore fa</span>, Poe dice:

    A me sembra che da premesse giuste (è stata fatta una retcon discutibile) e da critiche legittime (non è piaciuto il personaggio Padma), si passi in modo un po' troppo disinvolto ed esagerato (come capita spesso) a sparare a zero su tutti gli sceneggiatori che non sono GL Bonelli e a santificarlo come l'unico vero grande immenso strepitoso e mai più ripetibile sceneggiatore di Tex e di tutta la Bonelli nei secoli dei secoli. 

    La Bonelli è strapiena di personaggi complessi e sfaccettati: su Dylan Dog abbondano fin dai primi numeri, così come su Julia e su Nathan Never (di recente sono state scritte anche le interessanti origini del male di Aristotele Skotos), ecc. ecc. (Persino il tanto bistrattato e post-moderno Recchioni su Orfani ha creato dei personaggi né buoni né cattivi). Boselli su Tex, non ne parliamo: è partito proprio col cattivo ambiguo per eccellenza, Ray Clemmons, e via via ne ha creati tanti altri, Glenn Corbett, ecc. ecc,

     

    Insomma questo elogio acritico del passato, con il presente che fa tutto schifo mi sembra un po' reazionario. Ma va be' oggi va di moda così (a proposito di mode). :lol:

     

    Qui si passa dalla teoria di chi dice che i fumetti del passato erano tutta roba per bambini, alla tesi opposta (e altrettanto sbagliata) che solo una volta si sapevano scrivere fumetti, ora non più, adesso è tutto post-moderno insulso e fanzinaro. Quando si potrebbero benissimo fare decine e decine di esempi di storie complesse, articolate e ben fatte anche oggi, all'interno e fuori della Bonelli.

     

    Tutto filava e i lettori stavano zitti solo perché non c'erano i social. :lol:

    Se fosse esistito il forum ai tempi di Aryman o dell'alieno con la pistola laser, o di Vindex con i puma giganti, o con le mummie nel deserto che appaiono e spariscono, sai che casino di discussione tra i lettori?:D

     

    Come sopra: solo perché non c'erano i social e non c'era Diablero. :D

    E soprattutto non c'era la mentalità di oggi, eccessivamente polemica e rancorosa (questo sì è un segno dei tempi in ogni aspetto della società).

     

     "Sierra Nevada" può non piacere (anche a me non ha del tutto convinto), ma non si può dire che Boselli abbia cercato di sovrapporsi a GL Bonelli.

    L'ha ripetuto più volte (e lo si capisce anche solo leggendo): lo scopo era mettere ordine al casino creato proprio da GL Bonelli ("L'ombra di Mefisto" non è certo una meraviglia) e alla ressurrezione di Nizzi, e dare una conclusione accettabile alla saga di Mefisto. C'è riuscito? Non lo so. A me più che Padma a dir la verità non è piaciuto Yama. Ma accusare Boselli di mancanza di rispetto dei personaggi, non mi sembra il caso.

    Ne sono certo anche io. GLB sarebbe stato fatto a pezzi anche lui.

  24. <span style="color:red">6 ore fa</span>, Diablero dice:

    Letizia, scusa, ma post come questi sembrano declamati dal podio a cercare applausi, semplificando al massimo le cose stando nell'alveo dei "principi".

     

    Ma la realtà è ben diversa, e le cose non sono così semplici.

     

    Su Zagor hanno fatto esattamente quello che dici. Sta ancora nella capanna con Cico, ha lo stesso costume, tutti i "paletti" sono rispettati. Eppure, io vedo che gli zagoriani sono in generale incavolati neri. Come mai?

     

    Forse perchè gli hanno messo alieni una storia sì e una no. Gli hanno messo robot terminator, telefoni cellulari abbastanza piccoli da stare in un libro, viaggi in altre dimensioni con draghi ed elfi, e spiegoni, spiegoni, e alcora spioni, e le "origini" della camicia, dei pantaloni, della capanna, dei mocassini, di ogni singolo abitante di Pleasant Point , del Going Going, del Pisum Alatum, in una ossessione "spiegazionista" che ormai è davvero una vera e propria patologia.

     

    NESSUNA di queste cose viola un "paletto". L'idea dei "paletti" è una BARZELLETTA! È un modo di dire che è stato assunto, assurdamente, dai fan a "metodologia". "Ci sono paletti, Tex è il più veloce, Tex è capo dei navajos, tutto il resto si può fare".

     

    OK, allora la prossima storia di Tex vede lo sterminio totale dei navajos, Tex fa un rito per evocare Mefisto, che fa arrivare anche gli Alieni Arkoniani da Zagor con Hellingen, Tutti insieme conquistano il momndo e lo fanno tornare ad un nuovo medioevo, in cui Tex e i pards combatteranno contro draghi e maghi per salvare principesse. Ma SENZA VIOLARE ALCUN "PALETTO", eh, Tex è comunque il più veloce, non va a donne e mangia patatine!

     

    I "paletti" sono una barzelletta. Pensare che in una serie si possa fare tutto basta che non si tocchino questi fantomatici "paletti" è uno slogan vuoto strappa-applausi tipo "meno tasse per tutti" e "make america great again". Nella realtà non funziona così.

     

    Una serie ha invece un setting coerente, uno stile, caratterizzazione dei personaggi, una certa continuity (ho già spiegato i vari tipi, ma ce ne è sempre una), tutta roba molto più complicata e concreta dei ridicoli "paletti", ma almeno vera...

     

    P.S.: il fatto che borden condivida mi preoccupa, ma almeno spiega come mai abbia accettato la storia con il medaglione che fa il campo di forza antiproiettile. Non viola alcun paletto. Anche Tex in mutande che chiede scusa, nessun "paletto" ha mai avuto scritto "tex non si mette in mutande a chiedere scusa" esattamente come nessun "paletto" dice "Tex non si mette a testa in giù a sparmarsi nutella sui testicoli", altrimenti i paletti sarebbero infiniti, non "pochi paletti". E spiega anche i combattimenti con le mosse di Dragonball che si sono visti ultimamente. Basta non violare "pochi paletti" e su Tex ci puoi mettere pure Scooby-Doo e Peppa Pig, no?

     

     

    ---------post successivo postato un quarto d'ora dopo: ----------------------------

     

    P.S.: comunque, visto che avevo ragione? Prima ancora del discutere se una retcon è stata una buona o una pessima idea, tocca SEMPRE stare a discutere sul fatto che una retcon ci sia....

     

    Perchè è una parola che, apparentemente, fa tanta di quella paura, che ci sarà SEMPRE qualcuno che insisterà a dire che:

     

    1) Darth Fener attira a sè un jedi ingenuo, Obi-Wan, e lo inganna, carpendo tutti i suoi segreti e poi uccidendolo (almeno crede)

     

    (In questo caso Obi-Wan non salva nessuno e non ha praticamente colpe, essendo stato ingannato.)

     

    2) Obi-Wan Kenoby trova un moribondo debolissimo, lo salva, lo cura, lo prende come allievo, e poi questo un giorno diventa Darth Fener e fa stragi...

     

    (e in questo caso Obi Wan lo salva ed è la causa di tutto)

     

    ...dicevo, ci sarà sempre qualcuno che dirà che non solo non c'è la minima differenza, fra i due casi, ma che Obi-Wan dovrebbe RICORDARE LE STESSE COSE, avere GLI STESSI RIMORSDI e LO STESSO COMPORTAMENTO nei due casi.

     

    È una forma di "rimozione" che protegge le ret-con fatte con più prudenza: il lettore SI RIFIUTA di vederle, e anche se le vede, è tale la sua "fede" in una ferrea continuity che le ignora.

     

    Il rischio ovviamente è che, con l'abuso di retcon, il lettore perda la "fede"

    Purtroppo o per fortuna ci sono molte zone d'ombra. Non si deve toccare minimamente quello  scritto da GLB? Boselli non lo pensa e varia qualcosa in funzione della sua storia. La variazione è significativa? Per qualcuno sì per altri no.

    Citando gli esempi che hai fatto...

    La strega di Ruju e il Tex in mutande? Discutibili? Probabilmente, però se Boselli, il curatore, avalla probabilmente si può fare. Non tutti gradiranno.

    Non ne usciremo mai dal paragone con il passato di GLB(se ne infischiava di molte cose ma è da contestualizzare con i tempi) e con il futuro/presente che cerca di portare avanti un fumetto/personaggio del 1948.

    Sullo spiegazionismo?

    C'è chi lo gradisce e chi lo aborra.

    Purtroppo non ci sono versioni diverse di una storia.

    Personalmente spero sempre di trovare buone storie, con personaggi ben caratterizzati, trame intriganti e dei pards riconoscibili.

    Su ciascuno di questi aspetti poi si svilupperà il mio giudizio.

     

    • Triste (0) 1
  25. <span style="color:red">47 minuti fa</span>, valerio dice:

    Non leggo Tex Willer. Altrove, in genere, da al massimo un cazzottino e poi cantano subito. Tempo fa doveva rifargli la dentiera prima di farli cantare.

    Dovrei riprendere gli ultimi albi e fare una statistica. Però queste sono cose alla Diablero 😉😄

    <span style="color:red">44 minuti fa</span>, borden dice:

     

     

    Hai pessima memoria.

     

     

    E fai anche male a non leggere Tex Willer.

    Sulla seconda parte concordo al 100% 😄

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