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TWF - Tex Willer Forum

navajo warrior

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Messaggi pubblicato da navajo warrior

  1. <span style="color:red;">37 minuti fa</span>, ymalpas dice:

    sospensione dell'incredulità messa a dura prova sin dall'idea iniziale di una sceriffo indiano che fa breccia nel cuore di una ragazza bianca

     

    Premesso che non ricordo la storia, perciò non deve essere una perla anche secondo il mio giudizio.

    Ma una frase così, visto i tempi che corrono, mi fa comunque pensare male.

    Forse Monni ha ragione, io non capisco proprio cos'è questa sospensione dell'incredulità. Ero giunto a pensare si trattasse di un blocco momentaneo della razionalità, tipo uno che si getta da un treno senza subire troppi danni o far comparire dinosauri nel Far West.

    A quanto pare comprende anche l'idea (a quanto pare assurda) che possa instaurarsi del sentimento tra persone di 'razze' diverse.

  2. <span style="color:red;">2 ore fa</span>, Magico Vento dice:

    Ho iniziato molto curioso questa serie e i primi 4 numeri non mi hanno affatto deluso.
    A parte la storia a mio avviso pazzesca, ho apprezzato il fatto che Boselli giustifichi alcuni evidenti errori di G.L. Bonelli, come quello che Tesah e il padre fossero dei Pawnee (popolazione delle pianure, quindi molto più a nord rispetto al territorio in cui è ambientata la storia); altri autori avrebbero potuto non curarsene o lasciare lo stesso errore, invece il Boss no, e spiega che in pratica si erano spostati lì sotto la protezione di Cochise (che mi ha fatto molto piacere vedere in questa storia).
     

     

    Poi però si diverte a vaffanculeggiarmi quando gli faccio le stesse affermazioni :D

    Ma Boselli sotto sotto ha della stoffa e riuscirò prima o poi a metterlo sulla retta via.

  3. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, San Antonio Spurs dice:

    Ovviamente parlo solo per me. Non c'è nessuna prevenzione verso Claudio Villa, semplicemente in un forum di confronto delle opinioni ho espresso una perplessità. Scrivo per mestiere e so bene che in tutta la mia più che trentennale produzione mi sono uscite cose fatte bene ed altre insufficienti. Molto più di questa copertina. E Villa è stato criticato molto di più - ma non da me - per altre opere. Avessimo tutti la stessa opinione non saremmo qui a, maso: divertirci.

     

    C'è poi da valutare l'ironia degli interventi :D .

    Dario63 (sei mio cognato, ti ho beccato !!!) pare abbia preso sul serio le mie cavolate, eheh

  4. <span style="color:red;">6 minuti fa</span>, dario63 dice:

    infatti, anche a mio avviso la copertina è contraddistinta da un evidente dinamismo e il fatto che Tex abbia il fucile in mano vuole indicare che  è stato in qualche modo sorpreso dall'inaspettata presenza dei due "piccioncini" e quindi non sta facendo di proposito il "guardone"...
    D'altra parte, Villa non sceglie i titoli e, dovendo illustrare quelle parole, che cosa d'altro avrebbe dovuto fare (sapendo che in ogni copertina la presenza di Tex è obbligatoria)?

     

    Una di quelle copertine astratte, per esempio, con un volto o un'azione sfumata nel cielo, tipo El Muerto o Il Passato di Carson.

    O una bella copertina da romanzo rosa, un bacio appassionato dei due amanti in primo piano e Tex che spara come un matto in secondo piano, due scene completamente indipendenti. Alla Diabolik, per intenderci.

    Nella vera copertina sembra quasi che Tex regge il moccolo.

  5. <span style="color:red;">10 minuti fa</span>, Leo dice:

    Il ragazzo è un nolittiano per i suoi trascorsi in Mister No e in Zagor. Non crocifiggetelo quindi, merita comprensione ;)

     

    Non l'ho crocifisso, anzi, non ho addirittura contestato i suoi gusti, nessuno è perfetto :D

    El Muerto è una storia a suo modo atipica e confesso che a me piace. Quella è la storia di Paco Ordonez e Tex (ok, il Tex spaghettaro di Nolitta) è solo contorno, testimone, guest star, una roba così. Invece nella Caccia all'Uomo (meglio di Mingo il Ribelle come titolo della storia) Tex è il protagonista (molto ottuso e inquadrato nel suo ruolo di sbirro).

  6. <span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Sam Stone dice:

    Si certo,

     

    Dal sito Sbe una riga di presentazione di questo albo:

     

    "Una ricca hacienda ai confini con la Sierra dei Netdahe…"

     

     

     

     

    NO SPOILER !!!! :D

    comunque, tanta roba. gli apaches, il galeotto, la maliarda... un Borden all'assalto

  7. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, valerio dice:

    E' NECESSARIO che venga rispettata l'opinione tua, mia e di molti altri che Nizzi sia un classico.

     

    La tua opinione è rispettabilissima, ma a MIO parere ha un fondo sbagliato, perchè ciò che è classico nella storia del fumetto è il Tex originale, cioè quello di GLB, mentre il Tex di Nizzi è classico SECONDO TE e secondo chi lo ha vissuto come Tex primordiale,, ma non lo è sul piano puramente pratico. Non so farti esempi, ma I Nomadi classici sono quelli di Augusto Daolio e i Genesis classici quelli di Peter Gabriel, le formazioni successive sono solo repliche più o meno simili.

     

    <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Leo dice:

    Guarda Navajo, mi sei simpatico e ammiro la tua cultura sugli indiani, ma tra "famigerata Anderville" e Juventus sappi di esserti fatto un nemico su questo forum :D ;)

     

    <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Tim Birra dice:

    Due nemici, soprattutto per la Juventus

     

    Ai due amici rispondo... non potete essere perfetti in tutto, fatevene una ragione. Ma evitiamo di parlare di calcio, non  è consentito e sono d'accordo :)

    • Grazie (+1) 1
  8. Just now, Leo dice:

    1) tu ritieni Boselli sempre più che sufficiente, mentre altri tra cui io lo riteniamo spesso eccellente. Forse il tuo amore per il fumetto prescinde dagli autori ma ha a che fare con l'anagrafe, cioè ciò che ti piaceva molto da ragazzino ti è rimasto nel cuore come un mito ma poi non provi più davvero quel piacere nella lettura che avevi a dieci anni, a prescindere dalla qualità delle storie? 

     

    2) che la donna della tua vita, per quanto tu la annoveri tra le tue passioni, è pur sempre solo al terzo posto :D ;)

     

    Per il primo punto, è che io sono quasi sempre moderato nei giudizi positivi, dove dico più che sufficiente può anche significare eccellente. Sono più drastico nei giudizi negativi, ma mi hanno appena cazziato perchè ho usato il termine 'puttanata' per cui non scrivo volutamente altre parole che meglio identificano il mio giudizio, ad esempio, sulla famigerata Anderville.

    Per il secondo punto, ho anche dimenticato la Juve e la Ferrari, per cui fa un po' tu..... meno male che lei non legge i miei forum (spero).

  9. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, ilpadronedelvapore dice:

    La storia sembra cucita su misura per lo stile di Massimo Carnevale. Le prime scene hanno una tensione elevatissima. Le sue inquadrature e il suo tratto graffiato rendono al meglio le scene notturne, il terrore che attanaglia le prime vittime, i mostri che si nascondono nell'ombra. Gran parte dell'albo è uno spettacolo grafico che trova pochi eguali. Solo l'ultima parte, a voler essere pignoli, non riesce a tenere la stessa qualità.
    Rimane nel complesso una storia che per affinità tra testi e disegni tra le migliori tra quelle viste all'interno della pur ricca collana.

     

     Anche io ho notato questo, ma credo che è proprio perchè è venuta meno l'aurea misteriosa della  storia, quella che Carnevale è abilissimo a descrivere.

    L'ultima parte della storia è un po' come i telefilm del Tenente Colombo. All'inizio sono avvincenti, con la trama incentrata sulle mosse dell'assassino, mentre la seconda parte è più lineare, con Il poliziotto che scopre gli indizi di un delitto di cui noi sappiamo già tutto. Ciò non toglie che il Carnival resta un'albo bellissimo.

  10. <span style="color:red;">1 minuto fa</span>, borden dice:

    Leggo ora questo tuo post. E mi sorprende. Come? Tex Willer ti  piace? Ti è pure piaciuto il Texone di Villa...E probabilmente  qualcuna delle storie citate dagli altri che tu hai dimenticato (o forse all'epoca non leggevi il nome dell'autore?...) . Ma allora?  Tutto questo cancan, Tex snaturato, Tex che non fa piani era badato solo su una parte della mia produzione? Ok, li avrai letti, e non ignorati del tutto come sostenevo io. Ma il risultato è lo stesso... non tenere conto di quegli altri albi che ho scritto non vale. :P Mica li hanno scritti Nizzi o Faraci.

    Ruju non ti dispiace, Nizzi non ti dispiace, alcune mie storie non ti dispiacciono... In quale percentuale scopriamo che l'attuale Tex secondo te è snaturato?...

    E che ne pensavi a proposito del Tex di Faraci?

     

    Io penso una cosa, e lo dico da lettore di Tex dal 1969 o giù di lì, tanto che questo fumetto non me lo perdo )soprattutto nella serie regolare) per niente al mondo. Nonostante ciò, e in questo assomiglio un po' al nuovo utente, anche io faccio fatica a ricordare le storie post 250-300, tranne poche, mentre conosco a memoria quelle a cavallo tra il numero 80 e il 200. Questo è sicuramente perchè con quei numeri ho cominciato a leggere il fumetto e mi ci sono innamorato, fino a che qualcosa mi ha fatto perdere la passione più ardente. Cosa è stato? Ora lo so, ma vi assicuro che prima di entrare in questo forum non ci avevo mai fatto caso, prima di tutto perchè io (e con questo mi ricollego a un'altra discussione di qualche settimana fa) non avevo mai guardato con attenzione il nome di chi scriveva le storie. Sapevo che non era più GLB, sapevo che Sergio Bonelli ne aveva scritta qualcuna ed erano riconoscibili (Caccia all'Uomo, El Muerto, Cruzado) ma di Nizzi, Boselli e altri non sapevo nulla, per non parlare di Faraci e altri che neanche ricordo adesso. Se non fossi iscritto al forum, probabilmente non mi sarei nemmeno accorto di nuovi autori come Ruju e Rauch. Insomma, per me Tex era ed è un'istituzione, Tex doveva essere come mi era entrato dentro a quattro-cinque anni e mi aveva appassionato fino a undici-dodici, non poteva essere diverso. Se a un certo punto non ero più così innamorato, ma ero diventato abitudinario nel comprarlo senza ricordarne la maggior parte delle storie, un motivo doveva esserci. Ma nella vita ho altre passioni, ben maggiori, dai Nativi Americani, al lavoro alla donna della mia vita. Per cui non passavo certo le notti insonni a pensare a Tex. Adesso, qui nel forum, le idee sono più chiare, sto mettendo a posto le cose e alcune le devo rivedere. Per questo ringrazio tutti che mi danno una grossa mano, sia che condivido i loro pareri sia no. Grazie a loro sto ricominciando a leggere Tex con attenzione.

    Per tornare alla questione, secondo me, come FranAur, io ho un imprinting e Tex è quello (il sommo GLB nel mio caso), e quello è il modello che seguo. Qualsiasi variazione è un'anomalia nel sistema, per cui non è più il mio Tex originale, e può o non può piacermi, a seconda dell'entità o della qualità dell'anomalia. Adesso so che l'anomalia polizziottesca, standartizzata e piena di calci in culo di Nizzi non vi va, che l'amletico Tex di Nolitta mi è quasi patetico e che le storie intricate di Boselli sono le mie preferite, con tutti i personaggi e gli svicoli che lui ci mette. Ma la sensazione è la stessa, cioè non è esattamente il mio Tex, però mi piace. E' come se Tex, con il passare degli anni, sia cresciuto, maturato come il vino, abbia cambiato qualche sfaccettatura, ma con Boselli è comunque simile al mio Tex. 

    Il Tex delle Piste del Nord, di Massacro, della prigione di Vicksburg, di Tamburi di Guerra, del Giuramento, di Black Baron e il Figlio di Mefisto è il mio Tex, non si discute.

    Il Tex di Anderville o di Cruzado non lo è.

    Poi ci sono storie strane che mi piacciono tantissimo, come Zeke Colter e El Muerto. Ma come autore, solo Boselli è sempre più che sufficiente, e spero lo saranno anche Rauch e Ruju se il futuro sono loro.

    Non si sarà capito una fava, non sono uno scrittore e si capisce.

    Ma così è.

     

  11. <span style="color:red;">1 minuto fa</span>, valerio dice:

    Se uno parla dei detrattori di Nizzi e lui si sente chiamato in causa, vorrà dire che si riconosce in questa schiera e quindi dovrebbe essere in pace con se stesso nella sua opinione.

     

    Ammetti però che lui è coerente, continua sempre nei suoi argomenti e li giustifica.

    Tu invece, spesso, spari putt...ate e poi, una volta ripreso, fai marcia indietro, dici che ti fraintendono e corri dai moderatori.

    • +1 1
  12. <span style="color:red;">10 minuti fa</span>, borden dice:

    Bella recensione.

    Segue SPOILER che però lascio in chiaro.

    Ti chiarisco che secondo me, ovviamente, Dorado  credeva veramente che ci fosse qualcosa di magico nell'Indian Carnival. Probabilmente la strega gli faceva paura. Piuttosto di tradirli si uccide. Non mi sembrava valesse la pena di uno "spiegone" per chiarire questo.

    In quanto alla scomparsa di Zara, idem. perché spiegare e chiarire pedissequamente tutto in una storia di mistero? Ci si può arrivare e comunque non è così importante. Se vuoi una risposta comunque ce l'ho, naturalmente,  e non è difficile. : Zara è una veggente. Sapeva troppo. Perciò la portano con loro. Sanno dove trovarla perché tutti conoscono le abitudini di Jim Barker. Spiegare questi passaggi sinceramente mi sembrava inutile, ma sono per me abbastanza ovvi.

     

    Grazie per le risposte. Su Zara avevo pensato a ciò che hai scritto, per Dorado mi restano i dubbi, ma va bene così.

    Anche se forse sono un po' tardo di comprendonio, ti prego comunque... NO SPIEGONI !!!!!! :)

     

    PS. Come vedi, mettere la tribù giusta nel posto giusto e disegnare uomini e abitazioni com'erano veramente non snatura certo il fumetto. In questa storia hai descritto (e Carnevale ha mostrato) i Kansa come erano, sia quando erano liberi  (le due o tre vignette del massacro) che quando erano ormai 'civilizzati' (termine tanto caro al grande pittore George Catlin, il vecchio Santos e la coppia di anziani nella capanna di zolle). Se tu avessi messo lì una banale banda di Cheyenne o un'improbabile gruppo di Osages (che vivevano vicino, ma non in Kansas), vestendoli magari tutti come sioux o apaches, il 90% dei lettori non avrebbe mosso un dito, io ti avrei criticato e Monni mi avrebbe ripreso con la storia della sospensione. Invece hai fatto le cose per bene e così hai messo in cascina qualche punto in più su una storia già molto piacevole per me.



  13. Atmosfera cupa in questo La Vendetta delle Ombre, dall’inizio alla fine.

    Il vento spazza la prateria, le nuvole tempestose si addensano nel cielo, la casa isolata nei campi si erge tetra, ancora di più quando dal giorno si passa alla notte e le ombre degli spiriti cominciano a vagare, inquiete e minacciose.

    Messaggi di morte, sotto forma di un feticcio indiano, e la morte arriva, con il vento e la tenebra, colpisce i colpevoli di un antico e misterioso delitto.

    Sullo sfondo, le ombre degli spiriti, e quello che uccide il primo rancher è qualcosa di indefinito che si erge minaccioso alle sue spalle, mostruoso e implacabile. Ma il secondo uomo, Collins, è vittima della paura, del terrore che lo fa precipitare dalla finestra mentre arretra, ma ciò che lo terrorizza non è uno spirito, ma la concreta minaccia di un serpente e la presenza di qualcuno che tenta di entrare, qualcuno con un’altro serpente, tatuato sul braccio.

    E il terrore è anche padrone della mente ormai sconvolta di Dorado, un bandito messicano alleato degli spietati fratelli Fortune, che ha lasciato quando hanno deciso di allearsi con le Ombre, spiriti maligni che sono la controparte degli dèi. E la follia lo porta al suicidio, prima tentato e poi realizzato, sotto gli occhi di Tex, Carson e di Silent Foot. Persino il cercatore di tracce rinuncia alla caccia, quando scopre che di mezzo ci sono loro, le Ombre.

    Sulle tracce dei fratelli Fortune c'è anche un cacciatore di taglie, un altro personaggio che ben si inserisce in questa atmosfera magica, in quanto assiduo frequentatore di una cartomante, la quale gli predice il futuro ed è da lui considerata un porta fortuna. Questa volta, l’auspicio di Zara non è favorevole, ma Barker non vuole darle retta e continua la caccia, concludendo la sua esistenza in uno sperduto trading post abbandonato, dove cade nella trappola dei fratelli Fortune, aiutati da Jim Coyote, un indiano esperto di trucchi. Ed è lì che lo trovano i nostri rangers, appeso per il collo a una trave, scalpato, con un feticcio indiano accanto.

     

    I due mastini continuano la caccia ai fratelli, seguendo una pista indicata in un biglietto abbandonato nel carrozzone della zingara, scomparsa nel nulla, una pista che li conduce nelle prateria del Kansas, dove incontrano un vecchi indiano dal quale scoprono altri indizi suoi minacciosi Kedaghe, i Cattivi Spiriti del popolo Kansa. E dall’indiano scoprono un altro tassello del mistero, la presenza di un circo ambulante che viaggia lungo un sentiero di ombre, e il puzzle continua a comporsi.

    Quello che non sappiamo dai due veterani, lo scopriamo seguendo Kit e Tiger, a loro volta nei paraggi e a conoscenza della carovana di carri, un tetro Carnival indiano guidato da uomo che si fa chiamare Shado, qualcosa di simile a shadow, l’ombra. I due si fanno assumere nel circo per indagare da vicino

     

     

    Alcune cose che non riesco a inquadrare bene in questa prima parte della storia.

     

    Davvero non capisco il terrore di Dorado, anche se già hanno cercato di spiegarmelo. Sarà stato superstizioso, condizionato e tutto ciò che si vuole, ma sapeva che erano trucchi. Poteva sentire qualche brivido lungo la schiena, d’accordo, essendo suggestionabile da eventi occulti (ma solo in apparenza), ma sapendo che erano trucchi e che aveva a che fare con assassini o vendicatori mortali come lui, mi sembra totalmente esagerato il terrore che provava, tanto da giungere alla follia che l’ha spinto al suicidio. Ricordiamo in ogni caso che era un assassino ed era alleato di coloro che sapeva essere uomini e non spiriti maligni. Una stonatura a margine. Perchè si suicida solo dopo avere incontrato i pards e avere spifferato le informazioni sulle Ombre? Ammesso che fosse così terrorizzato, lo avrebbe fatto di certo prima. Ma ci può stare, altrimenti la caccia di Tex alle Ombre non iniziava nemmeno e la storia non esisteva.

     

    Il cacciatore di taglie è ucciso dai fratelli Fortune, ovvio, dava loro la caccia. Ci sta che si facciano aiutare da Jim Coyote con un non meglio precisato trucco con lo specchio del saloon, probabilmente posizionato in modo tale che un gioco di luci e ombre abbiano ingannato Barker. Quello che non mi quadra è perchè le Ombre, nella persona di Coyote, abbiano infierito sul corpo, scalpandolo e lasciando la loro firma (il feticcio). Barker non c’entrava nulla con la vendetta dei Kansa e l’aiuto per la sua uccisione era solo un favore da fare agli alleati Fortune, quindi rivendicarne la morte mi sembra fuori luogo. A questo punto, i membri del Carnival potevano ammazzare qualunque bianco incontrassero fin da subito, ritenendoli colpevoli come razza, come poi progetterà di fare Shado con gli abitanti del villaggio.

     

    Non mi è chiara la scomparsa di Zara, il suo rapimento da parte delle Ombre. La zingara non è un’indiana, quindi se anche la sua attività rientra nel campo ricercato da Shado, non capisco perchè la voglia con lui. Il circo era nel Kansas, il trading post si trova sul confine tra Texas e Oklahoma, parecchio a Sud a un solo giorno di marcia dal carrozzone di Zara, perciò Jim Coyote e il Tatuato hanno fatto una volata laggiù con i Fortune per togliere di mezzo il bounty hunter e rapire la zingara. Come mai proprio lei? La conoscevano? L’hanno incontrata perchè seguivano Barker? Piuttosto nebuloso.

     

     

    Bella la presenza di Bat e Ed Masterson a Dodge City, il che collocherebbe la storia attorno al 1879-81, ma ciò vale poco a causa della ingombrante presenza di Kit Willer.

    Piacevole anche l’incontro con l’anziana coppia kansa nella capanna di zolle d’erba nella prateria. Ai tempi di GLB e Galep, i due vivrebbero in una capanna di tronchi in mezzo al nulla, là dove di alberi neanche l’ombra.

    L’incontro di Skeleton con i ragazzini presso la collina sancisce definitivamente che le Ombre sono solo un trucco, perchè la sua fisionomia è la stessa che comparve indistinta alle spalle di Meade.

    La sfilata in città ci mostra poi i membri della compagnia, oltre ai citati Coyote e lo Smilzo, l’inquietante Strega Ragno, la misteriosa donna velata e bellissima, i due forzuti Gobba di Bisonte e Orso, il Maestro dei Serpenti (presente nell’attacco ai ranchers e ‘denunciato’ da Zara nel biglietto), il lanciatore di coltelli Tempesta e la sua scosciata (ormai è un marchio di fabbrica) assistente sioux, Tesan Win.

     

    Skeleton lo Smilzo, l’orripilante Strega Ragno e l’Uomo dei Serpenti tolgono di mezzo altri cittadini, anche loro colpevoli di qualcosa che finalmente conosciamo, un antico eccidio di indiani kansa commesso dai maggiorenti della cittadina. Meno male che il Bos e Carnevale hanno studiato le acconciature dei Kansa e le loro abitazioni, così almeno stavolta sto zitto e non critico niente.

    Gli eventi precipitano.

    Tex e Carson subiscono un attentato serpentifero un po’ esagerato, come se attraversassero un fiume a nuoto senza bagnarsi nemmeno i piedi.

    Kit e Tiger sono catturati e appesi come salami.

    Carson è finalmente morso da un serpente, ma per fortuna il rettile è svuotato dal veleno perchè ha appena ammazzato un ragazzotto. Al contrario, il dottore non muore subito, nonostante il suo serpente fosse vergine, e ha tempo di spiegare la genesi a Tex, mezzo intronato da una dose di sonnifero o roba simile. Tra l’altro, Tex incide e succhia il sangue dal braccio di Carson per eliminare parte del veleno, una tecnica piuttosto inutile e molto pericolosa, benchè molto scenica. Anche qui c'è qualcosa che mi delude un po', il fatto che Tex ora è svenuto, poi si sveglia in tempo per fare qualcosa di decisivo, poi sviene di nuovo, poi si libera dai lacci chissà come, beve un antidoto e si riprende, ma poi è ancora intronato, ma batte a duello i fratelli che allora non erano poi così tosti. E Carson è messo anche peggio ma se la cava alla grande.

    I cittadini decidono di compiere un secondo massacro, ma Shado se lo aspetta e vince la partita, poi esce dai gangheri e progetta l’eliminazione dell’intera popolazione, donne e bambini innocenti compresi.

    Questo non mi è piaciuto, perchè gli indiani passano da vendicatori a criminali alla pari dei bianchi, perdendo tutte le giustificazioni che avevano.

    Se Shado si fosse limitato, avrebbe avuto la grazia di Tex? Per coerenza sì, perchè Tex assolve Skeleton (che ne ha ammazzati almeno due a sangue freddo) e la bella Tesan Win, complice non partecipante.coloro che seguono Shade sono invece eliminati, e Tempesta fa anche la figura del violento sfruttatore di donne, inventandosi alla fine un diritto sulla ragazza che in precedenza sembrava inesistente.

    Mi sembra quasi che si tratti di un’escamotage per giustificare l’eliminazione dell’Indian Carnival da parte di Tex, il quale altrimenti non avrebbe avuto alcun diritto di punire gli indiani, colpevoli di qualcosa che lo stesso Tex ha fatto più volte, cioè vendicarsi.

     

    Solo per questo, e mi rivolgo allo sceneggiatore, dico che la storia ha, secondo me, solo sfiorato la perfezione.

    In un primo momento sono stato anche un po’ deluso dalla mancata presenza di vero mistero, alla Magico Vento o, se vogliamo, alla Dampyr, ma anche la soluzione dei trucchi e delle illusioni può andare, portando la vicenda su un piano quasi terreno (a parte l’ammaestramento di animali improbabili come serpenti e ragni). No comment per l’ipnosi collettiva, in un mondo dove esiste o è esistito un tale Mefisto.

    Per il resto, una gran bella storia e ottimi disegni, adatti all’atmosfera, anche se Tex sembra avere cento fisionomie.

    • +1 1
  14. 2 ore fa, natural killer dice:

    Nel frattempo Tex e Carson arrivano a Cedar Grove, nome assai diffuso negli states essendo censite 94 comunità con questo nome (di cui ben 14 in Tennessee e nessuna in Kansas...)

     

    Probabilmente Boselli intende Council Grove, luogo storico per i Kansa, dove fu aperta una riserva e firmato un trattato.

    Esiste un cimitero chiamato Cedar Grove, in Jackson County (Kansas) presso Mayette,  un secondo Cedar Grove Cemetery a Clyde, in Cloud County e altri due posti che nelle mappe militari sono indicati come Cedar Grove, uno in Geary County e l'altro in Chase County, chiamato anche Cedar Point. Tutti si trovano nel cuore del territorio dei Kaw o Kansa, lungo il fiume Kansas.

  15. <span style="color:red;">3 ore fa</span>, Havasu dice:

    Ah,per non essere da meno,faccio pure io il puntiglioso...Zoe viene sequestrata da Garry direttamente dal suo letto ovviamente scalza,poi a pagina 28 vediamo spuntare una calza nera con un piccante reggicalze,che magicamente spariscono quando in soccorso a Tex arrivano Payne e Cannon.

     

    Queste donne !

    Cambiano d'abito come respirano.

    Non perdono mai l'occasione di far impazzire noi maschietti con questi giochetti di vedo-non vedo....

  16. <span style="color:red;">2 ore fa</span>, Gunny dice:

    A me del 99% delle storie di Tex passa la voglia di commentarle proprio perchè vedo tutti sti post chilometrici e penso alla magra figura che farei col mio misero commentino.

     

    Perchè?

    Dì la tua come ti viene, ci sarà chi apprezza  e chi no, come per i post chilometrici che molti non leggono nemmeno.

    Le questioni di lunghezza lasciale ai film porno.

  17. <span style="color:red;">27 minuti fa</span>, gilas2 dice:

    A tonnellate ce n'è di polemica invece, oh se ce n'è.

    ("Siete servi di Boselli" tra tre due uno...)(che tanto così andrà a finire) ;)

     

    <span style="color:red;">18 minuti fa</span>, valerio dice:

    Per ora ha solo detto cosa non gli piace del Bos. Legittimo eh, Nizzi viene seviziato quasi giornalmente da alcuni, nulla di nuovo sotto il sole.

    Diamogli fiducia😂

     

    A mio parere, questo tipo di risposte sono proprio quelle che hanno l'effetto di creare equivoci e far degenerare le discussioni.

    Quello che scrive FranAur può piacere o no (io non sono d'accordo, per inciso) ma non mi sembra che finora abbia seminato zizzania, solo espresso un'opinione. Profetizzare i suoi eventuali intenti denigratori è un comportamento saccente e meschino. 

    Valerio, il tuo 'Diamogli fiducia 😂', rivolto a un nuovo utente, mi dà l'impressione del giudizio supponente mosso dal membro anziano di chissà quale élite forumistica, come se il parere espresso da uno che è qui da un anno o ha mille post in bacheca vale di più di ciò che dice un 'novellino'.

    Piano coi giudizi, tutti abbiamo subito critiche indesiderate al nostro ingresso.

    Esprimere le proprie opinioni è lecito, con il dovuto rispetto.

    Bos è l'unico citato 'in causa' e ha il diritto di ribattere, ma non ha bisogno di avvocati.

    Noialtri siamo solo chiamati a esprimere i nostri pareri, favorevoli o no.

    Come ha fatto Dix.

  18. Io posso solo ribadire quello che ho già detto altre volte, cioè che Boselli è lì lì per farmi assaporare le stesse sensazioni che provavo con il miglior GLB, sensazioni che poi ho perso anche con quello che altri giudicano un eccezionale Nizzi. Gli manca ancora qualche centimetro, nel senso che raramente (secondo me) è arrivato fino in fondo, ma è giovane e ci arriverà.

    Questo è il mio giudizio e gli ultimi quattro lavori del Bos apparsi in edicola confermano il mio pensiero.

  19. <span style="color:red;">16 ore fa</span>, Diablero dice:

    Da questa storia in poi gli Hualpai sono sempre stati rappresentati come una tribù indiana "tipica", forse nessuno si preoccupò di far sapere a Fusco come erano stati rappresentati in precedenza, e poi non se ne sono più preoccupati...

     

    Meno male che non l'ho scritta io questa :D

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