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Fab_

Cowboy
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Messaggi pubblicato da Fab_

  1. La colorazione degli interni è in linea con quella della collezione storica di Repubblica. Un po scolastica, ma non mi dispiace.
    Certo, pensando ad alcuni recenti lavori sui Color Fest di Dylan Dog (o a quelli di questa straordinaria colorista italiana, Barbara Ciardo), ti scende un po il latte alle ginocchia.
    Immagine postata


    Ad ogni modo, la cover è sublime!
    MAGARI Villa le colorasse tutte così! :inch:

  2. Mah. Dalle dichiarazioni di Bonelli padre, spero vivamente che il ruolo del nostro paffuto amico dai capelli rossi, si limiti a quello di consulente marketing. :PPerchè, per quanto ami Diabolik (prima lettura "adulta" dopo Paperinik e Topolino), ne riconosco i limiti artistici e, se i gusti di Davide in ambito fumettistico convergergessero in qualche modo sull'eventuale futura gestione dei personaggi di Casa Bonelli, si farebbe un drammatico passo indietro. haha Dalla mia valuterei caldamente l'ipotesi di inserire qualcuno che garantisca la possibilità di far avvicinare all'universo Classico dei personaggi cardine, un pubblico NUOVO. E non unicamente sui soliti aficionados che, sempre più a stento, tirano la ruota. Perchè, volenti o nolenti (salvo eccezzioni), un vero e proprio cambio generazionale per personaggi come Tex o Zagor, apostrofati dai miei coetanei, (e, ci tengo a precisarlo, non lettori di manga), come "vecchiume fuori tempo massimo", è a mio modo di vedere necessario.

  3. Mah. A mio avviso il difetto principale dell'ultimo Boselli non risiede tanto in questa sua presunta leziosit? storica, imbastita ad arte per raccogliere consensi da un pubblico pseudo-intelletualoide. Oltretutto mi pare poco plausibile, nonchè del tutto infelice, l'ipotesi che qualcuno possa apprezzare il lavoro dell'autore, soltanto perchè è indice di una cultura "imparaticcia e preuntuosetta" o perchè "si porta" (anche perchè, a voler rivangare luoghi comuni, fare il bastian contrario di qualsivoglia tendenza, di questi tempi fa molto più cool). Detto questo, ho comprato e letto velocemente l'ultimo numero. L'incipit è buono, ma a mio parere siamo un tantinello lontani dalla perfezione raggiunta sulle pagine dell'ultimo texone. Come diceva Wasted (col quale mi sento di condividere alcuni passaggi), il vero problema dell'autore è quello di rendere eccessivamente didascalici buona parte dei suoi dialoghi, influendo non poco sulla fruibilit? di un prodotto che, per quanto classico e tradizionale, ne esce più "invecchiato" di quanto non dovrebbe. Difetto che ho riscontrato soprattutto nel recente mini-ciclo riguardante il ritorno di Montales, ma anche su "Missouri" e (in quantit? minore) sullo stesso "Patagonia" (che, nonostante l'altissima qualità complessiva dell'opera, ci ha messo un bel po a carburare nella prima metà del racconto). Onore al merito di portare sul fumetto fatti storici di notevole caratura. Però, a mio giudizio, il tutto dovrebbe esser trattato in maniera più immediata, spontanea e un filino più fresca. ;)Tex è un eroe classico, e mi sta benissimo così... Dopo l'ultimissimo Nizzi, le recenti storie sono oro colato. Ma, dato l'indubbio talento e la volont? di Boselli nel provare a ricreare una certa ventata di "novità" nel mondo del ranger, mi piacerebbe vederlo applicarsi in maniera più diretta e immediata, mettendo da parte quell'antiquata e spesso eccessiva verbosit? che, di quando in quando, contraddistingue il suo operato sul mensile. Io in borden ci credo. E' per questo che, da lettore, il mio accorgimento non dev'esser preso come un attacco nei confronti del suo stile, ma come un suggerimento che, si spera, possa essergli d'aiuto in questa fase di rilancio. :indianovestito:

  4. Storia bellissima, su questo non ci piove. Ma la parte "horror" sinceramente mi ha un p? fatto storcere il naso... Potevano usare escamotage ben più articolati per render nota la fine del frate; la scena onirica mi è parsa un tantino "facilona" e gratuita in questo senso, nonchè del tutto fuoriluogo.

  5. Preso e letto stamattina! B) Boselli intavola un racconto intricato, zeppo di emozioni, pathos, adrenalina e personaggi sfaccettati. In questo primo tempo tutti gli ingredienti per mettere a segno un altro tiro indovinato sono serviti in un contesto denso ed articolato. Ottimi i testi, ottimi i disegni. West a tutto tondo. La copertina è ripresa pari pari da una vignetta interna. Un'altro albo che ti fa trepidare per leggere la continuazione. :shifty:

  6. Acquisto praticamente obbligato... Gli autori coinvolti, il tema affrontato, la bellissima copertina, lo svavillante momento che attraversa la testata ne fanno un numero da acquistare senza se e senza ma. Certo, il fatto che a Boselli siano state affidate due serie cardine come Dampyr e Tex potrebbe far preoccupare un p?; sperem che questo sovraccarico non lo mandi in "tilt" come già successo con il suo predecessore. :mellow:

  7. Appena letto. Nulla da aggiungere a quel che è stato scritto... Ottimo numero, buona conclusione per questo freschissimo story-arc. Disegni superbi, sceneggiatura classica. Trama lienare, accompagnata da dialoghi altrettanto scorrevoli. Finalmente un Tex della "vecchia guardia", che non esce distrutto dal confronto con Bonelli Senior. Ottima (prima) prova per Faraci. Avanti così! :D

  8. i colori e la qualità della carta dei cartonati e mille volte migliore della collana repubblica... :):)

    Azz... Certo, sarebbe pure logico dato il prezzo. I colori di repubbica sono effettivamente un tantino "scolastici".
  9. Ammazza che bell'albo!Qui Faraci è incredibilmente ispirato! I risultati sono andati ben al di la di ogni più rosea aspettativa. Pur rimanendo fedele al classico archetipo bonelliano, il suo Tex ha quel qualcosa in più, e riesce a trovare il giusto compromesso tra figura "divina" e umana. I dialoghi sono freschi ed incisivi. I disegni superlativi (ma si sa, su Tex siamo abituati al meglio). Non vedo l'ora di leggere la conclusione!

  10. Non c'è che dire, gran bella storia!Bonelli alterna momenti di ironia ad altri di pura adrenalina, dando forma ad una sceneggiatura solida e ricca di spunti. Sempre mitico il duo Tex/Carson, funzionale e mai abusato. Ticci in ottima forma. Alchimia perfetta tra testi e disegni. Una storia che non risente minimamente il peso dei suoi anni, lasciandosi seguire in maniera scorrevole dall'inizio alla fine. :)

  11. In linea di massima mi è piaciuto. Essendo il mio primo, vero approccio nei confronti del Tex più "odierno", assegnerei a Bosselli il merito di avermi reso conferma di quanto tutt'oggi un personaggio apparentemente abusato, possa avere ancora in riserva qualche asso nella manica. Dopotutto, quando gli ingredienti classici vengono rielaborati in una confezione moderna che sappia mantenerli integri, il resto vien da se.:)La storia fila via in maniera gradevole, senza guizzi particolari. Strabiliante il momento in cui Tex si lascia andare per difendere Ray, rischiando di mettere in gioco la credibilit? della sua messa in scena. Ottima la caratterizzazione di alcuni comprimari (tra tutti Montales, che in questa storia si conferma come uno dei più valorosi compagni del nostro ranger). La figura di Nacho Gutierrez mi è parsa troppo altalenante; tanto burbero e intollerante verso i suoi uomini, quanto eccessivamente morbido ed accondiscendente nei confronti di Tex (che rimane un'incognita fino a poco prima della conclusione). La scelta di rendere Lope complice dei "buoni" mi è parsa un p? forzata, soprattutto per il modo e i tempi in cui è stata posta. Le ultime battute mancano infatti di quel ritmo calzante che si era venuto a costruire nella prima metà dell'albo. Se all'inzio l'autore ha dimostrato di saper alternare bene i momenti d'introspezione al dinamismo più esplicito, finisce con l'inciampare sul traguardo, tagliando corto per arrivare al termine. Conclusione troppo accellerata... Tanta carne al fuoco e troppo poco spazio per sciogliere adeguatamente tutti i nodi.

  12. Visto oggi, durante la mia ronda mattutina. Che dire di Magnusè Beh, se non vi piace, è solo colpa vostra. B) Il volume è strepitoso. Redazionali corposi, formato distinto, rapporto qualità/prezzo strepitoso. Una ristampa davvero ottima. Al prossimo giro la prendo!

  13. Preso stamattina per una full-immersion negli inediti. Forse iniziare con una storia a metà corso non è proprio il massimo, ma tant'?. Ad una prima occhiata sono rimasto piacevolmente colpito dai disegni; Piccinelli sa il fatto suo e non perde occasione per fare bella mostra della sua esperienza, votata alla ricerca costante di un realismo "classico" dai contorni puliti. L'attenzione ai dettagli è impressionante, le chine sottili e ben delineate aiutano a percepire una cura certosina da parte dell'autore. I testi di Boselli, al contrario, mi sembrano un p? algidi e forzati. Finora ho sfogliato una ventina di pagine, ma l'impressione avuta è sostanzialmente quella di trovarmi dinnanzi ad una storia eccessivamente macchinosa. Commenti più esaustivi dopo la lettura. :D

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