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Don Fabio Esqueda

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Tutto il contenuto pubblicato da Don Fabio Esqueda

  1. Don Fabio Esqueda

    Rossano Rossi

    Siamo un po' off topic, ma dico la mia. Io non critico Rossi e Piccinelli (ma anche Bruzzo e, in passato, Della Monica) perchè ispirati da un modello (chiunque si ispira a un modello o a più modelli). Li critico nel modo pedissequo con cui vi si ispirano, soprattutto nella resa grafica dei quattro pards (che è a mio giudizio il vero banco di prova). I disegnatori storici (Galep, Letteri, Ticci, Nicol', Fusco) si sono inventati un proprio Tex dal nulla: un Tex tuttavia perfettamente riconoscibile. Anche disegnatori più recenti, come Villa, Civitelli, Blasco, Ortiz e tanti altri, pur avendo molteplici riferimenti grafici per lo stesso Tex, hanno saputo assemblarli e creare qualcosa di personale. In altre parole, ai pur bravi Rossi e Piccinelli mi sembra mancare personalit?.
  2. Don Fabio Esqueda

    Rossano Rossi

    Schoglurp, al di l' delle diverse opinioni, ti chiederei il favore di usare la punteggiatura. I tuoi post, magari interessanti, sembrano ai miei occhi sciatti.
  3. Don Fabio Esqueda

    Storie Inedite

    Il mio consiglio, Schoglurp, è quello di diventare un vero lettore di Tex. Il che significa leggere non dico tutte (io stesso, tra almanacchi, maxitex e ultimo centinaio, penso di non aver letto una ventina di storie) ma quasi tutte le storie: certamente non possono mancare avventure come "Il Passato di Tex", "Il giuramento", "Furia rossa", "Il Passato di Carson" e altre che raccontano gli snodi fondamentali della vicenda umana del quartetto di pards. Bisogna conoscere bene ogni singolo autore, per valutarne pregi e difetti. Insomma, bisogna accumulare esperienza. Da un punto di vista tecnico, è fondamentale l'uso di un linguaggio chiaro e sintetico. Periodi brevi, ben scanditi dalla punteggiatura. Evitare punti esclamativi, punti di sospensione e quant'altro. Il linguaggio deve essere secco e unicamente esplicativo, non coinvolgere emotivamente il lettore. Usare il presente storico: la lettura è più chiara. Ricordarsi sempre che il soggetto deve essere lavorabile per una sceneggiatura.
  4. Don Fabio Esqueda

    Storie Inedite

    Non capisco la tua fretta. Chi ti corre dietro? Scrivi con calma un buon soggetto, di modo che noi lo si possa valutare bene nel suo contenuto. Scrivere correttamente è una forma di rispetto per chi legge, non una perdita di tempo! Spero tu ti renda conto che la storia di due banditi che entrano in un ranch mascherati per recuperare lo scalpo di un loro compagno (senza peraltro farla pagare al "collezionista") è totalmente assurda. Invece di leggere sul forum leggi sugli albi. Come puoi pensare di scrivere Tex senza conoscerlo? Condivido il pensiero di Ymalpas. Aggiungo che non ho mai ritenuto che Tex dovesse essere infallibile. Questa è una storia lunga, terreno di scontro tra texofili. Prego!
  5. Don Fabio Esqueda

    Storie Inedite

    Penso che il primo obiettivo di un soggetto debba essere la chiarezza: periodi brevi e ben scanditi dalla punteggiatura; dove e quando si svolge l'azione; presentazione dei personaggi. Tutto questo manca. P. S. Io userei sempre il presente storico. Se tecnicamente non è ben scritto, il soggetto mi sembra farraginoso anche nella trama. Varie cose (mi) paiono assurde: banditi che entrano bendati (casomai mascherati) per nascondere il volto e non esser riconosciuti dopo aver rubato uno scalpo; un collezionista di scalpi chiama uno sceriffo in soccorso dopo il furto; una taglia su un ladro di scalpi; un ranger che, per ottenere una taglia, fa secchi dei Pinkerton (e qui siamo alla partita di caccia fantozziana); un fortino abbandonato in mezzo al deserto nascondiglio dei fuorilegge; un intero villaggio bruciato. E Tex? In effetti sembra sempre al seguito di vicende non sue. Il che, purtroppo, è avvenuto spesso negli ultimi anni. Infine, condivido quanto detto da Carlo. Non creare comprimari che possano pesare sulla Storia di Tex; snellisci tutto il soggetto: comincia con qualcosa di semplice. Spero di esserti utile, Schoglurp!
  6. Ho riletto il mio intervento, e devo dire che il tono, per quanto volesse essere solo un po' baldanzoso, in effetti poteva risultare un po' sgradevole. Di questo, nonostante il disaccordo sul merito persista, mi scuso con Carlo. Venendo a Davide Bonelli, il mio timore non riguardava il valore della persona in sè, quanto che l'inesperienza e l'incapacità di sopportare un tal peso lo portasse a cedere la casa editrice. A quanto pare, non è così, e non può che farmi piacere! In bocca al lupo, dunque, al nostro nuovo editore ::evvai:: !
  7. Carlo, guarda che per tonnare ( e ho sbagliato, perchè avrei dovuto scrivere "scatolette di tonno" ) intendevo proprio lo spazio obbligato: in ogni caso, non volevo certo attaccarti! E' solo che ritengo il "110" una regola assurda che danneggia gravemente Tex. E ripeto: se Boselli e Faraci vi si trovano bene la autoadottino. In altre parole, lo scrivere su multipli di 110 sia un diritto e non un obbligo. Quanto ai vantaggi editoriali (che peraltro non possono essere tutto!!!), francamente continuo a non capire cosa serva dividere in siffatto modo le storie di adesso in vista di due albi celebrativi che vedranno la luce del 2018. Chiaro che gli albi appena precedenti e in mezzo devono avere una durata fissa, onde poter trovare una sostituzione senza intaccare l'unicit? dei celebrativi. Questo non capisco perchè debba riguardare i numeri dei prossimi cinque anni! Non sarà un esperto di editoria, ma le regole della logica son sempre quelle... P. S. Ripeto: se ho toni talvolta veementi non significa che vi sia astio con le persone, bensì con gli argomenti in discussione!
  8. Sul primo punto: se uno sceneggiatore trova utile "la regola del 110" la adotti, senza che altri sceneggiatori siano obbligati a fare altrettanto. Il tutto mi sembra paragonabile alle posizioni dei teodem, che parlano di "diritto alla vita", quando dovrebbero parlare di "obbligo alla vita". Sul secondo punto, son talmente cretino che non riesco a capire i vantaggi editoriali di suddetta regola. Spiegamela, ma non tirare in ballo i numeri celebrativi, altrimenti sfidi la mia intelligenza. Parliamo di numeri ai quali bisogner? pensare tra quattro anni (e quarantotto numeri), e i numeri che li precederanno non hanno ragione di essere inscatolati come tonni, come tanto ti aggrada (perchè?). Sul terzo punto, ho risposto nel secondo. P. S. Mi sembra che Tex abbia già convissuto coi numeri celebrativi, senza le tue tonnare.
  9. Come non concordare? In un vecchio intervento, Borden disse di esser favorevole alla "regola del 110" perchè facilitava lo sceneggiatore. Beh, se lo facilita lo sceneggiatore la segua, senza che vi sia un obbligo in tal senso. Trovo altrettanto insensato quanto ha scritto Carlo, a riguardo del fatto che tale suddivisione sia necessaria in vista degli albi celebrativi. Stiamo parlando di quello per il settantesimo compleanno di Tex e del n.700. Onde non correre rischi, si segua la suddivisione per le storie appena precedenti e comprese tra i due albi-evento. E stiam parlando di storie che vedremo tra quasi dieci anni! Non si può pensare di trattare un fumetto come Tex come se fosse un film (specie per la tv), in cui si gira e si monta per una durata prefissata. Tex ha ritmi, stili e regole ben diversi. Lasciamo liberi gli sceneggiatori dall'inscatolamento delle storie!
  10. Beh, mi sembra che ogni indizio disseminato porti a Borden. Devo dire che, se son stato spesso critico nei suoi confronti come sceneggiatore, son piuttosto fiducioso che possa essere un ottimo curatore. Beh, naturalmente, auguri e complimenti !
  11. E se uscisse il nome di Manfredi? Ha scritto ancora poco per Tex, ma IMHO ha già dimostrato di saper ben fondere lo stile narrativo di GLB (del tutto estraneo a Boselli) con una certa innovazione nei temi (di cui Nizzi non è stato capace negli ultimi dieci anni). Una buona sintesi, a parer mio. Non so tuttavia quali siano gli attuali impegni del "pap?" di "Magico Vento".
  12. Sinceramente qui non ho mai avvertito astio preconcetto nei confronti di Nizzi, come avviene in altri lidi. Il primo Nizzi secondo me è ai livelli di GLB: molte storie di grande livello, almeno due capolavori assoluti ("Fuga da Anderville" e "Furia rossa") e una grande fedelt? al modello del creatore di Tex. E' tuttavia vero che, dopo la crisi creativa del 1992, la qualità delle sue storie è andata progressivamente in calo: in modo poco marcato nel quinto centinaio, che ha visto comunque delle ottime storie, ma ben più sensibile nella fascia successiva. Fino a giungere a storie onestamente indifendibili come "Oltre il fiume", "La banda dei messicani", "I fratelli Donegan" o "Attacco alla diligenza". Secondo me Nizzi -di cui sono un ammiratore- ha sbagliato a non fermarsi prima. L' ipotesi di una sua investitura come curatore, a 73 anni e nell' apice del suo declino texiano, mi sembra del tutto improbabile e illogica. Penso che sarebbe il primo a non essere interessato. Sull'ipotesi-Boselli, io, che sono da sempre molto critico su molte sue scelte di sceneggiatura, non escludo che possa far bene in un ruolo di curatore. Resta in ogni caso il problema dei suoi molteplici impegni, mentre penso che il curatore di Tex dovrebbe occuparsi esclusivamente di Tex. Una figura esterna? Conosco troppo poco la redazione per poter indicare un nome adatto.
  13. Tre cose, brevemente.1) Sul punto stilistico, io non sono per nulla un conservatore stolido. E lo dimostro ogni volta argomentando punto per punto le mie opinioni, cosa che, per definizione, uno stolido non fa. Penso che le innovazioni siano non solo necessarie ma anche auspicabili: che siano innovazioni, però. Lo stravolgimento è altra cosa. Qui, è chiaro, si ripete la solita diatriba se stravolgimento v'? stato. In ogni caso, mi sembra un discorso molto prematuro.2) Sull'intervento del sito di manga, sinceramente penso che ci sia una cosa da chiarire. Non è pensabile che si confonda la critica dura -quale è stata in questo caso- con l'offesa. E lo dico non condividendo per nulla la tesi esposta. 3) La mia preoccupazione principale riguarda proprio la possibilità di una cessione a un colosso editoriale. Mi auguro che le ragioni che spingono Carlo a scongiurare queste ipotesi siano ben fondate.
  14. Don Fabio Esqueda

    L'anaconda

    Perchè no? :blink:E' la domanda di un lettore, mi pare Scusate, pensavo esistesse una sezione apposita per le domande!
  15. Don Fabio Esqueda

    L'anaconda

    Emiliano, non credo proprio sia la sezione adatta per le domande... Ad ogni modo, la storia cui fai riferimento è contenuta negli albi n.26 e n.27 della serie regolare!
  16. Capelli d'Argento, mi sei molto simpatico e tutto, ma sinceramente queste parole mi offendono. Come se, ripeto, lo scambiarsi idee sul futuro della casa editrice significasse disinteresse nei confronti del lutto della famiglia. Queste parole mi offendono a livello umano. Detto questo, mi autosospendo per qualche giorno, onde creare ulteriori polemiche (che sarebbero, queste sè, di poco gusto).
  17. ahhaha .. ahha ma guarda che io se leggi 2 pagine indietro l ho detta la mia e di sicuro non è che mi connetto sui forum per discutere o litigare con utenti.. anzi per fare amicizie con persone che hanno la mia stessa passione... quindi lascio stare e ti do ragione.. ma ti dico un ultima cosa non ho detto che non bisogna parlarne ognuno è libero di dire quello che vuore... ed io la mia sull argomento di questo topic l ho detta... saluti Ok, Jamiro, facciam pace e, seguendo l'esempio di Ymalpas, torniamo in topic ! Una cosa: cerca di utilizzare un italiano corretto (dai, mettere gli apostrofi o scrivere "comunque" non è una grande fatica!). Il forum altrimenti ne risente!
  18. QUOTO QUOTO QUOTO... questa frase.... Jamiro, se quoti con tanta enfasi questa frase non capisco perchè tu abbia scritto venti volte invitando al silenzio. Che poi, come detto giustamente da Roger, chi veramente vuole il silenzio tiene il becco (in questo caso la tastiera) chiuso. Penso che ogni mio intervento sia stato molto rispettoso nei confronti di Nolitta: anzi, l'esprimere preoccupazione per il futuro della casa editrice è proprio un attestato di stima implicito per il suo lavoro. Punto. Se qualcuno avesse ancora voglia di farmi le pulci, continui pure. Non ho il potere di impedirglielo.
  19. Pallino, ovviamente ogni opinione ha tutto il diritto di essere espressa. Quel che non mi piace è l'intervenire per ostentare uno spirito di compassione, che ho trovato finto e innaturale negli interventi di molti, e l'offrire lezioni di dignit? (per citare Zoff) al sottoscritto e ad altri, quando il sottoscritto è una persona correttissima e molto attenta alla sensibilit? altrui. Nel pacchetto è stato inclusa anche una sorta di diktat del silenzio, che io non accetto. Come se il discutere sulle sorti della casa editrice significasse fregarsene di una persona che non c'è più. Quanto alle meteore che han scritto in questi giorni, auguro loro di aver trovato pace con la coscienza dopo la loro buona azione.
  20. Gabriele, io invece condivido in buonissima sostanza quanto detto da Anthony. Sono una persona estremamente pudica: non mi è mai piaciuto chi mette in bella piazza i sentimenti. Ho avuto la sensazione che molti utenti siano intervenuti solo per fare "la buona azione di pietà cristiana", invitando a una assurda riflessione (su cosa, se non sul fatto che purtroppo non viviamo in eterno?) e bollando come irrispettoso (chissà che avrei detto di irrispettoso) chi non ha aspettato il funerale per parlare del futuro della casa editrice. E non parlo di Zed, che si è scusato e al quale son dispiaciuto di aver risposto in modo ruvido. Ancora ieri c'è stato chi ha scritto in shoutbox delle sue lacrime e quant'altro. Ora, il tutto mi sembra falso e ostentato, il che non significa che io non sia dispiaciuto della scomparsa di Sergio Bonelli!E di sicuro, come detto da Anthony, molti di questi utenti, rinfrancati nella loro fede, scompariranno dalla sera allla mattina dal forum!
  21. presumo tu ti riferisca a me, e non posso che darti ragione. Seguo questo forum con molta passione, ma non intervengo praticamente mai per svariati motivi che non sto qui a elencare. E hai ragione: anche a me avrebbe dato fastidio un esterno al forum (e alla fine questo sono) che si intromette con veemenza nelle discussioni, permettendosi addirittura di giudicare gli altri. E di questo ti chiedo scusa, perchè ho scritto senza pensare. Perdonatemi, ma sono molto dispiaciuto per la morte di Sergio Bonelli. Chiamatela convenzione, chiamatela falsit?, chiamatela come diavolo volete, ma sono davvero molto dispiaciuto. E vedere che su questo forum, probabilmente il primo forum per importanza che tratta di un fumetto Bonelli nel web (a cui partecipano fior fior di autori quali mostri sacri come Boselli o Villa), già si parlava di chi potesse sostituire Sergio Bonelli a neanche 48 ore dalla morte mi ha irretito. Ribadisco le mie scuse per la mia sparata a te come agli altri, e faccio mio il parere di Paco: detto questo chiudo anche il mio OT Figurati, Zed, nessun problema!
  22. Paco, non mi riferivo certo a te!Son sincero: non mi è piaciuto il fatto che alcune persone siano intervenute sul forum solo in questa occasione venendomi a insegnare cos'è il rispetto, senza minimamente conoscere me (e Cheyenne, AtTheRocks e chi è intervenuto). Mi sfugge davvero quale sarebbe stata la mancanza di sensibilit?. Son dispiaciuto sia da un lato umano (per quanto non abbia mai conosciuto Sergio dal vivo, mi ha sempre dato l'aria di una persona umile e amante del suo lavoro), sia da un lato di lettore, che ama Tex e la genuinit? di un fumetto nato in famiglia, con Sergio che guardava Galep disegnare Tex di notte nell'altra stanza. E mi sembra anzi -ripeto- un segno di gratitudine e un riconoscimento del valore dell'opera del nostro editore lo scambiare opinioni, idee e preoccupazioni per il futuro della Bonelli. Tutto qui.
  23. Senza voler entrare in polemica, continuo a non capire questi richiami al silenzio, alla riflessione (su cosa? Sul fatto che purtroppo non si vive in eterno? Io ci penso da 28 anni!), che mi sembrano anche piuttosto finti. Spiace molto anche a me la perdita di Sergio, e sono convinto che si sia chiusa un' epoca. Scambiarsi idee su quale sarà il futuro di quei personaggi che con Sergio son cresciuti mi sembra un modo di onorarne la memoria, riconoscere il valore del suo lavoro. Sinceramente, non mi piacciono le lezioni di dignit? che mi son state rivolte, accusando me e altri di essere irrispettosi. In che modo lo sarei stato? E poi: di sicuro detesto le convenzioni, ma potete spiegarmi perchè venerdì si dovrebbe parlare e oggi no? Mah. Detto questo, rinnovo il mio invito a tutti (e soprattutto ai nuovi lettori) a leggere e conoscere le storie che Guido Nolitta ci ha regalato: significa mantenere in vita i suoi pensieri e le sue idee. Credo davvero che questo desiderasse!
  24. Ma sè, Cheyenne, nessuno ha mai pensato una cosa del genere :generaleN: !
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