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  1. Ottima prima parte! L'ho letta un p? rapidamente ma mi ha lasciato una gran bella impressione. Soggetto molto classico, ma che si sviluppa bene, con Tex che scorta il prigioniero insieme con un gruppetto di improbabili personaggi che si ritrovano in qualche modo tutori della legge! Non abbiamo ancora avuto modo di testare l'effettiva capacità d'azione di questi comprimari, ma sono certo che nel prossimo albo ne vedremo delle belle! Mi incuriosisce la figura del dottore

    soprattutto a partire dal momento in cui Jack Torrent ha cercato di indurlo in tentazione promettendogli una ricompensa in cambio della sua liberazione, mi è sembrato che il dottore stesso vacillasse molto!
    Chissà se questa cosa avrà un seguito oppure no!Ben costruita anche la banda dei cattivi: sono credibili e agguerriti, anche senza bisogno di caratterizzarli particolarmente ad uno ad uno. Ben costruito anche Tex: molto imponente sia a livello di linguaggio che a livello di disegni, è reso davvero bene, e questa volta credo proprio che nessuno avrà qualche rimostranza da fare, sotto questo punto di vista!Molto belli anche i dialoghi in generale, e soprattutto la battuta nella prima vignetta di pag. 104: "gli altri erano tutti morti e rischiavodi finire anch'io a guardare l'erba dalla parte delle radici!". Menzione speciale per i disegni dei fratelli Cestaro, che mi sono sembrati davvero fenomenali. Bello stile, bella caratterizzazione dei personaggi e in particolare è da lodare la loro efficacia: supportano la sceneggiatura in maniera ineccepibile. Che altro dire? Non vedo l'ora che arrivi il mese prossimo! Già nella penultima pagina, quando si è presentato quel tenente che ha tutta l'aria di essere un giovincello, si capiva che al forte c'era qualcosa che avrebbe messo in qualche modo i nostri in difficolt?, e in effetti quel qualcosa è stato svelato nell'ultima pagina!
  2. Un p? Anthony ha ragione, però secondo questo ragionamento praticamente nessuna rivista avrebbe più senso di esistere! ;) E' comunque interessante leggerli, a me (nell'ultimo almanacco) è piaciuto molto quello su Bud Boetticher: non avevo mai guardato un suo film, però sapevo che era considerato un regista di B-Movies, ma l'ottimo articolo dell'almanacco mi ha spinto a cercare qualche suo film per vedere effettivamente se questa etichetta è meritata o meno! Ormai credo che gli articoli sul western in generale siano per forza di cose un p? ripetitivi, ma si può sempre venire a conoscenza di qualcosa (tipo quei due film citati quest'anno e che sono passati direttamente su dvd senza transitare per i cinema) che magari è difficile venire a sapere anche con internet. Oppure è bello anche leggere dossier su personaggi non famosissimi come questo Boetticher!Io li apprezzo!

  3. Mi dispiace molto: a me le sue storie sono sempre piaciute, almeno una volta l'anno secondo me faceva bene leggerlo sul Maxi... Ogni volta che un grande autore o disegnatore ci lascia è un grande dispiacere, lascia un vuoto percettibile: scusatemi se queste parole sono scontate, ma per me è sempre stato così, e la morte di Segura non fa differenza.

  4. Anche a me è piaciuta: è una storia buona, non certo un capolavoro, ma si legge in un modo molto scorrevole, e il compagno che il caso ha voluto affidare a Tex ha dato quel tocco di "particolarit?" alla storia. Come giustamente diceva Paco, questo è un personaggio diverso dal solito comprimario che si trova per caso a combattere con Tex, lo si capisce dalla sua determinazione e dal sacrificio finale che fa per salvare l'amico dottore. Nessuno dei personaggi ha uno spessore colossale, ma ce n'? davvero sempre bisogno?Spesso ci si lamenta che personaggi troppo caratterizzati oscurino Tex: ebbene qui è tutto il contrario! A parte questo c'è molta azione, un ottimo Tex, ed è molto divertente anche il siparietto finale con il cameo di Carson! Secondo me non avrebbe sfigurato sulla serie regolare, anche perchè non credo che l'almanacco debba ospitare (o abbia ospitato) delle storie che potenzialmente verrebbero scartate per la serie regolare. I disegni di Danubio non sono per niente male: effettivamente, come diceva Anthony, diverse espressioni facciali sono troppo ricorrenti su molti dei personaggi, ma tutto sommato direi che non c'è male.

  5. Sicuramente anche nel caso (ovviamente irrealizzabile) che le storie fossero sempre state scritte da Bonelli, quello che avremmo trovato in edicola negli anni recenti sarebbe stato diverso da quello dei primi numeri. E per quanto un nuovo autore possa sforzarsi di rendere il proprio Tex somigliante al modello "classico", è chiaro che ci metter? del suo cambiandolo, e d'altro canto mi sembrerebbe vagamente umiliante per un autore annullarsi per far sè che al lettore sembri che quella storia l'ha scritta un altro. Non capisco il fatto di continuare a comprare Tex solo perchè ormai è diventata un'abitudine: a che serve se poi ci si continua a lamentare? Se non ci si ritrova più in quello che si legge, non vedo dove sia il problema nello smettere di acquistarlo. Proprio non lo capisco. Snaturamento è una parola grossa: forse sono cambiati i modi di tradurre nella pratica il carattere di Tex, però di certo il modello di fondo non è che sia stato stravolto. C'è poi da dire, come giustamente diceva Paco nel suo esempio, che oggi i margini di azione degli autori sono più stretti di quanto alcuni possano pensare: bisogna stare molto attenti ad ogni comportamento "particolare" che si fa fare a Tex, a Carson, ai pards; a quante donne si mettono nelle storie, a come si disegnano; a quanto Tex sorride, a quante volte dice peste!, a quante volte sbaglia e fa la figura del piccione. Credo che a volte si abbia una visione un p? distorta del Tex di Bonelli a causa di tutto quello che gli gira intorno e che è in un certo senso "estraneo" al fumetto: erano i primi tempi, di sicuro Tex aveva un certo carattere ma alcune cose se le poteva permettere, erano i tempi in cui si stava creando il mito, quindi per forza di cose si è un p? "accecati" quando bisogna giudicare questo periodo della storia di Tex. E' come quando si valuta un western del periodo d'oro: chi riesce a trovare difetti particolari in film tipo "L' Dove Scende il Fiume"? Si è influenzati dal fatto che quello era il periodo d'oro del genere, dai nomi degli attori, del regista e dalla produzione hollywoodiana. E' chiaro che se poi si guarda un film come "Silverado" con impresso nella mente "L' Dove Scende il Fiume", non si può far altro che dire che il genere western è snaturato, che si rimpiangono i tempi d'oro e che si continua a guardare questo genere di film solo perchè ormai ci si è affezionati al genere. Bisogna guardare tutto con occhi diversi, con occhi moderni: non si può guardare un western degli anni '80 come lo si fa con uno degli anni '50, e lo stesso vale per Tex. LLe caratteristiche di Tex sono poche e poco equivocabili: sono sicuro che se le persone di cui parlava Anthony lo leggessero con più serenit? d'animo, gli piacerebbe moltissimo e sarebbero felicissimi di andare in edicola ogni mese a comprarlo.

  6. P. S.: siccome leggo parecchie altre serie Bonelli ( tra le quali Dylan Dog dove il sesso "esplicito" c'è eccome ) nessuno potr? accusarmi di essere "bacchettone"! _ahsisi Ma su Tex...... :old: -_nono

    Ah già, è vero, su Tex è dovremmo vedere sempre e solo rudi uomini della frontiera! :DNon capisco proprio il perchè di questa frase: "ma su Tex no". Perchè su Tex no? Per quale motivo?Nel west il sesso era ben presente, anche se c'erano poche donne! E sinceramente non vedo il motivo per cui ci si debba scandalizzare se si leggono queste cose su Tex e non su Dylan Dog... Mi risponderai: perchè Dylan Dog ci ha abituato fin dall'inizio a queste cose! E' vero, ma le scene su Tex sono infinitamente più pudiche, per non parlare della loro estrema rarit?! Mi ricordo di aver visto anch'io recentemente, per caso, quel programma su Rai Storia a proposito di Diabolik: è stato detto che negli anni '60, un avvocato di non so più quale paese, cerc? di vietare la diffusione di Diabolik perchè in un numero c'erano delle vignette in cui si vedevano un uomo e una donna in camera da letto che andavano insieme verso il letto, per l'appunto. Ed eravamo negli anni '60, non nel 2012. Con questo non voglio dire che tu sia bacchettone in generale: ma che tu lo sia su Tex sè! ;)Posso capire che cominci a dare fastidio se si leggessero scene esplicite con regolarit?, ma su Tex si vede una donna ogni morte di papa! Che almeno quella volta sia una bella donna che trasmetta anche la sua femminilit?, il che può anche comprendere il verificarsi di scene di questo tipo. Che c'è di male?
  7. Niente male come storia: non è brevissima, anche se dura meno degli ormai "soliti" due albi, però scorre veloce. Questa volta anche i Nostri faticano un pochino per capire da che parte sta la giustizia: la puzza di bruciato gli salta subito al naso, ma è l'incontro con lo sceriffo Price ad essere veramente chiarificatore!Lo stesso Mondego risulta essere un personaggio controverso: è un killer, in fondo uccide per soldi, però questa volta sta dalla parte dei deboli... E con la frase in cui afferma che si riserva la facolt? di scegliere i propri clienti, non fa altro che aggiungere un alone di incertezza riguardo la sua personalit?. Forse si poteva sviluppare un pochino di più, magari allungando un p? la storia. Credo che, con più spazio, il potenziale (dati anche i protagonisti) sarebbe stato ancora maggiore. Nota di merito per aver inserito una donna come co-protagonista della storia: è stato un personaggio azzeccato, ben tratteggiata e soprattutto di un certo spessore. Nonostante si circondi di guardie armate senza scrupoli, non è certo una smidollata, anzi! E' perfidamente determinata, un serpente che irretisce e colpisce alle spalle!Mentre ormai era chiaro che, sul finale, non avrebbe abbandonato il treno in corsa, già fantasticavo su un suo possibile ritorno: lo schianto in acqua è stato notevole, però chi ci dice che sia effettivamente morta? :trapper: Mondego invece credo abbia anche scelto volontariamente lo scontro, soprattutto perchè consapevole di non poterlo vincere: la perdita del suo pard e la sostanziale impossibilità di sfuggire alla giustizia lo hanno spinto a prendere questa decisione finale. A questo proposito non capisco proprio la scelta, per il soggetto della copertina, della scena del duello tra Tex e Mondego: che senso ha? Cosè a prima vista mi ha fatto pensare che Mondego avrebbe preso il sopravvento sugli altri co-protagonisti, mentre invece resta più o meno sul livello degli altri, e poi questo scontro è marginale rispetto a tutto lo svolgersi della vicenda... Mah!Buona la prova anche di Leomacs: a tratti mi piace molto, mentre a volte non troppo, credo che non riesca ancora ad esprimere il 100% del suo potenziale.

  8. Ho decisamente la sensazione che il ritmo della storia sia abbastanza lento! Anzi, lo è decisamente: c'è poca azione, molti dialoghi; mi pare che questa sorta di "fase preparatoria" alla resa dei conti (o comunque allo scontro tra tutti i protagonisti in gioco) sia stata un p? troppo lunga, anche se è una lentezza che in qualche modo non annoia. Comunque, a parte questo fatto, si tratta di una storia molto interessante, bello il colpo di scena e la "confusione" nel lettore generata dall'incontro tra i due pards e lo sceriffo Price, da cui si comincia a capire che c'è qualcosa che non torna, in questa faccenda... Ad aggiungere suspance è proprio la ghost-town di Green Plains verso cui Tex e Carson sono indirizzati proprio da Price: sembra proprio che quanto è successo in questa cittadina chiarir? molti dubbi. Mondego latita un p?, mi pareva che potesse essere un personaggio più decisivo fin da subito: per adesso sembra solo un killer di un certo spessore, ma ovviamente anche lui torner? protagonista nell'ultima parte della storia. Buoni anche i disegni di Leomacs: se devo essere onesto non mi entusiasma, ma di sicuro da 1 a 10 un 7,5 se lo merita tutto!

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