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  1. A me basta e avanza un Tex a colori all'anno semplicemente perchè penso che la maggior parte dei disegnatori ci perdano con il colore, piuttosto che con il bianco e nero. Ce ne sono altri al cui stile il colore si adatta, però secondo me sono comunque più gustosi in bianco e nero, trasmettono di più. Poi se decideranno di stampare Tex sulla carta rosa della gazzetta lo comprer? lo stesso, però io in generale sono contrario proprio per quello che ho scritto sopra: nessun disegnatore migliora il suo stile con il colore, o perlomeno nessuno di quelli che ho visto su Tex. Se poi ci aggiungiamo il fatto che abbiamo già visto come, grazie alla ristampa di Repubblica, certi disegni diventino abbastanza inguardabili (quelli di Buzzelli, per dirne una recente: in b/n sono splendidi, a colori non mi vanno proprio già), ecco di nuovo perchè, secondo me, le uscite a colori vadano limitate molto. Anche nel Color Tex Brindisi ha disegnato peggio del solito, e anche negli albi centenari ho la netta sensazione che gli artisti modifichino il proprio stile naturale per poter far sè che il colore non "stoni", cosa che a me assolutamente non va. Poi de gustibus!

  2. Letto questo primo albo, che devo dire non è male. In generale mi è sembrato scritto con un ritmo abbastanza basso, e alla fine di questa prima parte sono ancora tanti gli interrogativi a cui è difficile dare una risposta. Spero solo che tutte queste questioni ancora molto aperte non vengano risolte troppo in fretta nel prossimo albo!In questa prima parte non sono molte le cose che succedono, ma spiccano sicuramente i piccoli battibecchi tra tutti i pards, e si rivedono delle scene molto discorsive tra i Nostri, come ad esempio mentre sono a cavallo oppure mentre, più avanti, discutono durante bivacchi o in altre situazioni del genere. In sostanza c'è poco da dire, anche perchè credo che il grosso dell'azione verr? il prossimo mese, dato che tutte le domande senza risposta che ci si pone alla fine dell'albo, le risposte le dovranno trovare. Molto buoni i disegni. I paesaggi sono molto belli, a parte le sequenze in cui il guardaparco conduce il suo inseguimento sui nevai: io la neve non l'ho percepita, c'era solo del bianco che diceva poco... Per il resto niente da dire, in generale mi è piaciuto tutto, a parte Tiger che in poche occasioni sembrava un Tex con i capelli lunghi, ma si è trattato di rari casi.

  3. Ma sono tutte cose abbastanza vecchie (i 33 giri!), io ho iniziato a comprare l'inedito 10 anni fa e, a parte le statuette della Hachette, non mi pare che sia stato fatto altro. Ok, ho letto anche di quelle altre statuette che costavano parecchio qui in un topic, però non è una cosa che può essere considerata, visto che comunque è rivolta ad un pubblico molto di nicchia, n° ormai vanno più considerate le inziative di 20/30/40 anni fa. Quello che manca non è tanto l'allegato come omaggio verso i lettori (che comunque, in qualche caso, ci vorrebbe proprio), ma è l'iniziativa di merchandising in sè. Da questo punto di vista cos'ha avuto Tex? Qualche giocattolo decine e decine di anni fa? Qualche puzzle e qualche 33 giri? Onestamente mi pare del tutto insufficiente, ma d'altronde alla SBE pare che non gliene freghi assolutamente nulla.

  4. Verissimo! Ma purtroppo questo è il problema di un'azienda che bene o male è stata condotta sempre da una persona sola, un'azienda familiare, che mi pare non sappia neanche cosa sia il marketing... E da quando esiste ufficialmente un direttore marketing la situazione è rimasta la stessa, e cioè una situazione disastrosa, sotto questo punto di vista. Gli americani sanno come vendere un prodotto, c'è poco da fare, e visto che Tex le potenzialità per vendere ancora di più, creando prodotti collaterali agli albi, le ha, per me l'assenza di questo tipo di iniziative è totalmente inspiegabile.

  5. A me la vignetta di Kit mi sembra che invece perda qualcosa con il colore, la prima resta sostanzialmente invariata e l'ultima ci guadagna... Penso che sia un disegnatore che in generale si può ben adattare al colore, però, tutto sommato, credo che i suoi disegni in bianco e nero abbiano comunque qualcosa in più, come quelli di tutti.

  6. Anch'io ricordo che non mi era dispiaciuto, come albo. La storia non era male, tenendo conto che per forza di cose l'albo deve essere autoconclusivo, ci devono essere tutti e quattro i pards, e qui c'è anche Pat. E' estremamente difficile realizzare una storia per un albo centenario che sia un capolavoro: in generale tutti questi albi mi sono sempre sembrati delle buone storie, ma nulla di più, a parte il numero 600 che era sopra la media. E anche i disegni mi sono piaciuti. Ovviamente non era il Galep del periodo d'oro, però i suoi disegni non mi sembrano neanche così inguardabili, e tra l'altro, visto che altre sue tavole sono finite in quel cassetto di cui parlava Jason, secondo me l'insulto sarebbe stato non permettergli di disegnare questa sua ultima storia. Sono dei disegni sufficienti, da 6 al massimo, ma dire che la loro pubblicazione è un insulto è forse un p? eccessivo. Anzi, mi piacciono anche di più di quelli di altri disegnatori (a dire la verità di un solo altro disegnatore) che non sono a fine carriera!

  7. Ma solo io non faccio mai caso se i personaggi si danno del tu/del lei/del voi? Voglio dire: ma chissenefrega, per me è peggio che cercare il pelo nell'uovo! :D Giacomo, io di solito sono abbastanza d'accordo con quello che scrivi, ma questa faccenda del tu/lei/voi mi pare una puntigliosit? inutile che nulla d' e nulla toglie ad una qualsiasi storia! ;)

  8. Per inciso anche a me non piace eccessivamente Tiger, ma tutto sommato trovo che si comporti da vero indiano, nascondendo il suo dolore. E' stato così anche quando ha condotto Tex alla tomba di Lilyth

    Non mi riferivo a quella sequenza, ma alla presenza di Tiger in tutta la storia: praticamente non si vede quasi mai, il suo contributo non si percepisce!
  9. A me questa storia ha detto poco o niente. La finta morte di Carson era più che ovvia, ma non c'è stato neanche un minimo di suspance, n° quando Tex, Kit e Tiger ricevono la notizia n° quando si recano a Spokane Falls e vedono il "cadavere". I dialoghi e le espressioni che disegna Brindisi purtroppo non aiutano, sembra praticamente che stiano accertando la morte di una persona qualunque, non c'è un minimo di sentimento, la cosa è di una freddezza incredibile!Il momento del ritorno in scena di Carson è prevedibile e scontato, anche se le scene d'azione contribuiscono a rendere meno noioso tutto l'insieme. Un'altra cosa che non mi è piaciuta è il ruolo di Tiger, che praticamente è l' solo per far numero. Lo spunto per la storia è buono, il flashback e il ritorno del pazzo sono una bella idea, però è la finta morte di Carson che affossa tutto. Se fosse stata una trovata solo per confondere i cattivi, allora la gestione complessiva della storia sarebbe anche andata bene, ma visto che la morte è stata inscenata per creare sentimenti di angoscia e quant'altro nel lettore, credo che il risultato sotto questo punto di vista sia stato pessimo. Sono sicuro che la storia mi sarebbe piaciuta molto di più se ci fosse stata la classica caccia ai cattivi da parte di Tex e Carson. I disegni non sono male, però mi pare che Brindisi (ma in generale, negli albi a colori, ho sempre questa sensazione) si sia un p? annullato per adattarsi ai colori, spesso i suoi disegni sono delle semplici linee molto scarne, rende decisamente di più in bianco e nero. Sarei stato almeno soddisfatto se i colori fossero stati decenti, invece sono semplicemente disastrosi, considerando che la pubblicazione è nata per questo. Cosè come un fiasco totale è stata l'impaginazione della copertina, con caratteri che andavano bene forse per i titoli di coda dei telefilm western degli anni '60, ma che sulla copertina di questo albo sono inguardabili. L'unica cosa che si salva è il disegno di Claudio Villa, e devo ammettere che la colorazione è buona. Ultima cosa: ma il titolo che c'entra?? :D Nel senso che venne il giorno in cui Carson doveva uscire di scena?Mah!!Voto 5, secondo me non ci siamo proprio.

  10. L'ho appena preso e gli ho dato una rapida occhiata: la veste grafica mi pare a dir poco imbarazzante, i tipi di carattere usati sono troppi, anonimi e obsoleti, e la colorazione è davvero mediocre... Magari la storia sarà bella, però questi sono elementi fondamentali, perchè la collana è nata per questo, e in questi aspetti mi ha parecchio deluso.

  11. Ascolta Jason, te lo dico amichevolmente, però frasi del tipo

    Se vuoi sapere i nomi vai a vedere gli autori di Cassidy,Greystorm o quant'altro:ecco, loro sono questi fantomatici personaggi ai quali il capoccia si riferisce, personaggi che non lo comandano, questo no, ma che riescono a portare a termine gran parte delle loro idee senza resistenza alcuna.

    sono un p? senza senso. Già mi pare che tu prenda un p? troppo alla lettera le parole di Bonelli, ma dire (sulla base di che cosa non lo capisco bene) che questi autori (che comunque non mi sembrano giovanissimi, fumettisticamente parlando) riescono a far passare gran parte delle loro idee senza che Bonelli intervenga, mi pare eccessivo. Cioè, sembra che non gliene freghi niente e che faccia passare tutto! Ma per come lo conosciamo (grazie anche alle testimonianze di tutti gli autori che frequentano il forum), sento di poter affermare che questo non è di certo un comportamento da Sergio Bonelli!Comunque io finisco qua l'OT!
  12. L'"ostilit?" di Sergio Bonelli nei confronti delle miniserie non è mai stata un segreto, però non credo che siano tutt'altro che gradite! In qualche modo bisogner? pur tirare avanti, e quella delle miniserie mi pare una buonissima idea anche per sondare cosa piace e non piace. E' ovvio che nessuno può permettersi di pubblicare solo quello che piace, e visto che Bonelli gestisce la baracca da tempo immemorabile, sa benissimo che è fondamentale tenere conto di quello che il mercato chiede. Però scusami eh, ma se non fai nomi, allora si può dire tutto e il contrario di tutto!Se qualcosa viene pubblicato è perchè sotto sotto Sergio lo approva. Che poi non sia d'accordo sempre al 100% con tutto è normale, e per niente strano!

  13. I "personaggi influenti", per rispondere a paco, ci sono eccome, e riescono a dare in pasto ai lettori (e non mi riferisco adesso alla CSAC) pubblicazioni tutt'altro che gradite dal boss.

    Mah, io farei qualche nome. Mi ricordo che all'ultimo raduno fu proprio Mauro Boselli a raccontare alcuni aneddoti su come sia difficile vincere le resistenze del buon Sergio, e come sia riuscito (in un caso) ad "avere la meglio" soltanto riuscendo a far passare sotto silenzio alcuni passaggi in una certa storia di cui non ricordo adesso il titolo!
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