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pard06

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Messaggi pubblicato da pard06

  1. Grande Kubert!!!Storia: 8Disegni: 8,5

    Non sono un moderatore tuttavia non posso fare a meno di notare la brevit? dei tuoi messaggi. Potresti spiegare cosa ti è piaciuto della storia e quali tratti dei disegni di Kubert ti hanno entusiasmato? Amichevolmente :indianovestito: pard06
  2. Mah, la storia sicuramente è esilarante per i siparietti comici fra Tex,Kit e Pat McRayan, ma a mio parere non è una voria storia western perchè priva proprio di quella texianit? che caratterizza invece tutte le storie di GLB. Infatti c'è il solito Carson brontolone e il solito Tex "qui comando io" BANG BANG e fine della storia che priva la storia stessa di una vera trama e soprattutto di una vera trama intrecciata a dovereche infatti risulta sfilacciata da morire. I disegni non sono più quelli del Ticci di una volta e, specialmente in questa storia, sono troppo ridotti all'essenziale. Voti:Soggetto:5Sceneggiatura:5,5Disegni:5,5

  3. Ciao Borden, pensi sia possibile realizzare alcune storie di Tex che trattino argomenti un tantino delicati? Non so, un esempio potrebbe essere che Tex si ritrova a difendere una o più prostitute accusate di aver commesso un crimine, in modo tale da descriverne le condizioni in cui esse vivevano in quel periodo.......... Qual'? il tuo parere? L'idea è fattibile oppure lo ritieni un argomento tab??

    Beh, un soggetto simile c'è in "Orrore" di M. Medda e personalmente spero di vederne il meno possibile di storie del genere...
  4. La prima: Kit Willer, così diverso da quello raccontato da Boselli in "Patagonia" e da Faraci in "L'uomo di Baltimora". Un ragazzotto che "spera" di cavarsela bene e che fa mille domande inutili non è lo stesso che attraversa le Ande innevate o che "punzecchia" il padre mentre, col sorriso sulle labbra, mette in fuga un gruppo di pellerossa. Il Kit di questo speciale fa, a volte, la figura del bamboccione, in particolare nell'assalto alla fattoria: quando il cane abbaia, Tex si sveglia subito, addirittura anche il padrone del cane è già sull'uscio fucile alla mano, si inizia addirittura a sparare, e Kit è ancora l' mezzo rimbambito dal sonno. Bah!

    Mah, io personalmente preferisco il Kit "bamboccione" al Kit-Carson. Il figlio di Tex che ci è stato presentato da Boselli e Faraci infatti è troppo "Carsonizzato": è un Kit che a volte supera addirittura il padre, quasi inconcepibile per me!Per quanto riguarda la storia nulla di che, un soggetto interessante ma nient'altro; capitolo a parte ovviamente per i disegni di Fusco che forse meritava un addio molto più in grande stile.
  5. Sicuramente la storia più geniale, complessa, divertente, appassionante e cruda mai realizzata da GLB.
    Tex è incastrato per omicidio senza fare però la figura del pollo, cosa che accade invece un po' ne "L'uomo con la frusta" e ogni pard è fondamentale allo svolgersi della storia:il carismatico Carson, l'abile Kit e l'astuto Tiger. Cosè come anche i personaggi meno importanti diventano un tassello inequivocabile ai fine della storia.
    Per quanto riguarda la sceneggiatura, western più classico non poteva esserci:sicuramente la storia più cinematografica di Tex e, oserei dire, del fumetto italiano.
    Incolore invece il finale:

    Non dico che il nemico n.1 doveva essere Yama o la Tigre Nera, tuttavia poteva essere almeno un personaggio già visto, come ad esempio lo sceriffo o il vice-sceriffo di Flagstaff, chi non ti aspetti!

    Rimane comunque un neo all'interno di un capolavoro coronato dagli splendidi e adattissimi disegni di Nicol', perfetti in tutto.
    Assolutamente una delle migliori dieci storie di sempre.

    Voti:
    G. L. Bonelli:9,5
    E. Nicol':10

  6. Assolutamente una grande storia! E' la storia che consiglierei a tutti per avvicinarsi alle storie di magia texiane. Gian Luigi Bonelli ha veramente una vena creativa impressionante in quel periodo e e ogni storia presenta davvero pochissimi difetti;in questa gli unici nei che ho trovato sono stati il finale affrettato e la fiacca dei nemici di Tex (compresi anche Yama e Loa, almeno in parte). La narrazione scorre veloce e ogni pard ha un ruolo fondamentale all'interno della storia; persino le figure dei negri son caratterizzate molto bene nonostante rappresentino un personaggio unico. I disegni di Galepsono in stile leggermente antiquato anche se comunque assai maturi rispetto ad alcuni precedenti. Storia che davvero non stufa mai e dalla dimensione epica. I voti si sprecano!

  7. Immagine postata

    Immagine postata

    Roma, 14 ago (Velino) - Nel giorno in cui padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, ?scomunica? Famiglia Cristiana, l'Osservatore Romano rende omaggio a Tex Willer, eroe del west made in Italy. Due intere pagine dedicate ai sessant?anni del personaggio nato dalla fantasia di Gian Luigi Bonelli e dalla matita di Aurelio Galleppini (Galep). ?Un eroe interclassista?, scrive l'Osservatore Romano, che riesce ?a restare sempre in sospeso sulla sottile e invisibile fune del politically correct grazie a una serie di tessere biografiche che ne fanno un personaggio rispettabile?. Arrivato nelle edicole alla fine della seconda guerra mondiale, Tex Willer, ?giustiziere americano dalle idee chiare, capace di distinguere, ?senza se e senza ma?, il buono dal cattivo, non giunse a sproposito - sottolinea il quotidiano d'Oltretevere - lungo il lento cammino della ripresa appena avviato dall'umile e afflitta Italia?. Willer conserva ?forte attualit? nella sue veste di perenne difensore della giustizia tra uomini diversi per razza cultura e costumi? pur avendo ?ucciso tremila ?persone?? in oltre 600 avventure.

    In realtà il compleanno del Ranger più famoso del West sarà il 9 settembre 2008, quando nelle edicole approder? l'albo numero 575 che gli permetter? di tagliare il tanto agognato traguardo dei sessant?anni. Un record prestigioso per l'editoria fumettistica italiana che in questi anni sta affrontando un momento difficile e che va festeggiato. La Bonelli ha deciso di fare le cose in grande regalando ai lettori un volume interamente ?technicolor? e la verità sulla storia d'amore tra l'eroe e la bella Lilyth. Un dono inaspettato dello sceneggiatore Claudio Nizzi che ci permette di esplorare gli angoli oscuri della vita di Tex Willer attraverso una passeggiata sul ?Sentiero dei ricordi?. è la prima volta che l'Osservatore Romano apre i battenti al fumetto e lo fa in grande stile ospitando uno speciale con interviste al disegnatore Claudio Villa e allo sceneggiatore Tito Faraci. Forse perchè anche il giornale della Santa Sede sente una certa affinit? con quel ranger dal ?dna positivo che lo fa agire sempre nel modo corretto?. Sarà perchè Tex Willer ?non spara mai alle spalle, non uccide se può permettersi di disarmare, non estrae mai la pistola per primo e, quando è costretto a sparare, lo fa senza compiacimenti?.

    Una affinit? sicuramente più grande se la sente Willer Bordon, nato nel gennaio del 1949, pochi mesi dopo la creatura di Gian Luigi Bonelli. Il suo nome non deriva dal ranger ma, spiega l'ex senatore al VELINO, ?dal protagonista di un non meglio identificato romanzo inglese?. Tuttavia per tutti, dai compagni di scuola ai colleghi di partito, è sempre stato sempre e solo ?Tex?. N° lui se ne dispiace: ?Sono un grandissimo estimatore del personaggio nato dalla matita di Galep?. A sessanta anni dalla nascita del fumetto Bordon commenta la scelta dell'Osservatore Romano. ?In quei racconti - spiega - per la prima volta abbiamo visto un bianco mettersi dalla parte dei nativi americani, mentre il cinema era ancora legato allo stereotipo del pellerossa cattivo e incivile. Erano tavole che veicolavano una straordinaria lezione di tolleranza, evitando atteggiamenti che oggi chiameremmo buonisti?. C'erano infatti ?villainsè da una parte e dall'altra, senza distinzione di razza, censo e ruolo sociale. ?La linea tra il buono e il cattivo, insomma, non passava attraverso il colore della pelle ma si determinava nella concretezza delle azioni dei personaggià. Un bel paradigma, valido ancora oggi. Anche sul piano politico. ?I ?cattivi? di oggi sono i cretini nella politica, che vengono prima di ogni colore e di ogni bandiera. Sono loro i miei nemiciò. E non c'è da essere manichei: ?Tra un cretino della mia parte politica e un esponente della parte opposta preferisco di gran lunga la compagnia del secondo?.

    Un compleanno dall'Osservatore dunque in grande stile per Tex Willer, ?il più longevo ranger? dei fumetti, proprio nel giorno in cui padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana prende le distanze da Famiglia Cristiana che ha paventato un ?rischio fascismo in Italia?. Secondo Lombardi, Famiglia Cristiana è una ?testata importante della realtà cattolica? ma ?non ha titolo per esprimere n° la linea della Santa Sede n° quella della Conferenza episcopale italiana?.

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