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Messaggi pubblicato da TexFanatico

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    Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci
    Disegni: Pasquale Del Vecchio
    Copertina: Claudio Villa

    Periodicità: Ottobre e Novembre 2012
     

     

     

     

    Tex si ritrova coinvolto in un sanguinoso conflitto a fuoco con un gruppo di banditi che ha appena compiuto un orrendo massacro. Ferito e sanguinante, il Ranger viene soccorso da un vecchio sergente in pensione e dal suo aiutante, il giovane Rufus. Il ragazzo si precipita immediatamente ad avvisare lo sceriffo Parker, non sapendo che proprio dietro la stella del rappresentante della Legge nella cittadina di Springville potrebbe nascondersi un insospettabile pericolo...

     

     

     

    © Sergio Bonelli Editore

  2. Ahhhh!Vigliaccheria mettermi a confronto queste due copertine legate ad una (se non ALLA) delle mie storie preferite. Seguo Don Fabio Esqueda (al quale faccio i miei complimenti per la motivazione al voto :) ), aggiungendo al suo commento anche una piccola riflessione sul titolo estremamente azzeccato (come l'altro, a dire il vero). Tra due bandiere = tra le due fazioni... una scelta arduaTramonto rosso = la fine di un sanguinoso scontro (ripreso anche dall'immagine: un Tex ferito, che regge l'arma in una posa di 'spossatezza - fine')

  3. Eccomi qui, con un paio di giorni di ritardo, ma non è facile digerire informazioni simili. Solitamente ci si sente toccati dalle perdite personali, e sentirsi così sottosopra per qualcuno che non si conosceva può sembrare strano. Eppure, forse, Sergio non era uno sconosciuto. Certo, non eravamo amici... anzi, non ho nemmeno avuto la fortuna d'incontrarlo personalmente e me ne spiace immensamente, però ero sempre attento a quanto girava attorno a lui (parlo specialmente delle interviste dove, malgrado le informazioni filtrate per forza di cosa, si poteva vedere il lato umano di Sergio Bonelli... in primis le ragioni legate ai suoi debutti sotto pseudonimo e quando parlava dei ricordi rimastogli dal padre) e, forse ingenuamente, anche tramite le sue storie. Penso che ogni scrittore ci lasci un po' di sè attraverso i suoi scritti e, paradossalmente, è anche questo che al tempo stesso mi rattrista... non potr? più avvicinarmi alla persona che era, sperare d'aver la possibilità d'incontrarlo e di ringraziarlo di persona per quanto ci ha offerto: la possibilità di librarci lontani dalle preoccupazioni di ogni giorno, tempo di un fumetto alla volta. Mancher?... ma sono sicuro che ad ogni nuovo albo di Tex che, si spera, la SBE pubblicher?, ci torner? un po' in mente, periodicamente. Ciao Sergio

  4. E per riportare il thread in auge... eccovi un link segnalatoci su facebook da Sergio Novi (mi scuso ma ammetto... non saprei dire il nick name sul forum):

    http://lucaboschi. nova100. ilsole24ore.com/...-tex-un-cd. html

    Un trafiletto della pagina?

    Al CD My Name Is Tex, caratterizzato dalle sonorit? country-folk del cantautore emiliano, si affianca un prezioso libro.

    Oltre a un'introduzione di Sergio Bonelli, vi troverete testi inediti ispirati dalle canzoni del disco, firmati Mauro Boselli, Moreno Burattini, Luca Boschi (già, bontà loro) e dallo stesso Romani.

    Completano il volume due storie praticamente introvabili e completamente ricolorate: "Un caldo pomeriggio" di Guido Nolitta e Giovanni Ticci (da L'Indipendente del 1992) e Morte nel deserto di Claudio Nizzi e ancora di Giovanni Ticci (stampato nello stesso anno su TV Sorrisi & Canzoni).


    Conclude il viaggio un piccolo inedito scritto dall'instancabile Graziano e illustrato proprio da Ticci, uno dei maestri indiscussi della serie.

  5. Concordo... assolutamente non facile."Canostega!" è un saggio titolo di suspance associato ad un Tex guardiano... (o cacciatore di pista?), ma la seconda copertina è un'autentica sfida:Tex in posizione di duelloil titolo promette uno scontro arduoLa prima ha un tratto che reputo (da totale ignorante in materia) più pulito, ma tutto sommato mi lascio trasportare verso "L'aquila e la folgore" per l'aspettativa globale che la copertina mi trasmette nel suo insieme.

  6. Vada per "Trapper" ;)Motivo?La copertina pare indicare una storia in un ambiente duro con persone tutt'altro che "facili" (i trapper, ossia i montanari/cacciatori) erano bestie solitarie che ogni tanto si ritrovavano in banda e... spesso si finiva con scontri anche piuttosto accesi ed il titolo "Trapper!" suona come un vero e proprio messaggio di messa in guardia.

  7. Tra due bandiere senz'ombra di dubbio!L'assonanza Nord/Sud con un Tex in mezzo la reputo estremamente raffigurativa di un periodo che ha scisso in due gli Stati Americani e quindi la storia di un popolo. Reputo quindi - come sempre è tutto un discorso personale - tale copertina come un'icona incredibilmente ben riuscita di un periodo assai movimentato (simboleggiato anche dalla polvere che si innalza sullo sfondo, legata a sua volta ai tiri d'artiglieria... ai cavalli.... al caos della guerra)

  8. Tengo a ringraziare Marco per i gentili inviti ad alcune manifestazioni alle quali sfortunatamente non potr? partecipare (un paio causa questioni in mimetica, un'altra causa altri impegni). In ogni caso se qualcuno è interessato ad aver l'ottima occasione per conoscere personalmente Marco (se siete fortunati ad avvicinarlo mentre non è completamente accerchiato da altre persone, avrete modo di farvi un'idea della persona e non solo dell'artista, occasione che ho avuto in Ticino e che mi è rimasta tutt'ora ben impressa... e non solo per la mitica tavola di Tex!), trover? le date nel calendario del forum!

  9. Ok, vogliamo parlare di moderazione?

    Siete tutti quanti off topic, creando una discussione all'interno della discussione relativa alle domande a Boselli.


    Battutacce a parte, così come assenza dallo scrivere in discussioni da ormai un po' (già già, anche per me alla base ci sono vecchie diatribe, quindi posso capire i sentimenti di un autore a me ben caro), vorrei invitare tutti/e alla calma ed alla riflessione.

    Un errore c'è stato, è stato evidenziato ed è anche stato ammesso.

    Andava data una motivazione.

    Ebbene si, non dico che il messaggio di un autore (ma nemmeno di un membro staff!) non possa esser cancellato.

    A tutti quanti ho sempre detto grazie.

    A voi lettori che avete voluto cercare qualcuno con la vostra stessa passione onde poter condividere i vostri pensieri.

    A voi autori che avete fatto quel che si potrebbe definire il passo più difficile e/o coraggioso che ci sia, ossia scender "nell'arena".

    A voi... va bh?, si potrebbero trovare motivi da render questo messaggio una zolfa (ancor più di quel che già ?).


    Diventando ancor più seri, esser membri staff è un po' -permettetemi la similitudine- come esser degli autori (o altro, ma vorrei tenervi incollati sul "caso") presenti su un forum, nel senso che ogni singola mossa o non mossa vien analizzata nella ricerca della critica. Come? Vi sembra che anche qualche analisi di storia sia così? Pu? darsi...

    A volte un lettore può aver da ridire su una storia, una vignetta, un dialogo,.... ed a volte un autore (parlo di post scritti su un forum) può aver da ridire su un atto di moderazione, un taglio, una sanzione,... In entrambi i casi -salvo casi estremi- però il lettore legger? la prossima storia (vuoi perchè non può farne a meno, vuoi perchè spera che sia migliore, vuoi perchè in fondo in fondo quella prima non era poi da buttar via) e l'utente torner? a dire la sua.

    Qui mi permetterei la frase fatta errare è umano, perseverare è diabolico.



    Per quanto concerne le accuse nell'atto del togliere un messaggio, posso dirvi che da quando il forum è stato creato -ossia quando molti di voi non lo conoscevano ancora e quando nessun autore (di Tex) era iscritto- di messaggi ne sono stati cancellati.

    Questo per quale motivo?

    Bhè, a lasciarmi andare ai ricordi direi che la scelta è stata quella d'offrire in maniera il più possibile totalitaria (uh che brutta frase, penso che farà annodare lo stomaco a molte persone... scusate) uno spazio dedicato a Tex Willer e, per quanto forse con una certa dose di supponenza, di "livello". Ciò ha quindi portato ad eliminare i messaggi di polemica (ma ciò non ha mai voluto esser e mai è stato un atto di dittatura, avendo sempre mantenuto il dialogo aperto) e/o inutili, spingendo al tempo stesso a postare messaggi "pensati" e non un semplice bello/brutto.

    La questione "bello/brutto" è pensata per gli ospiti che ci leggono per farsi un'idea (in ogni caso, leggete e pensate con la vostra testa!) valida -in relazione al titolo della discussione- ma, se penso alle valutazioni delle storie... perchè no, magari anche a dare una volta ogni tanto, quasi miracolosamente, un valido input agli autori. Un prodotto si vende se qualcuno lo acquista, e qualcuno lo acquista se ne è interessato e, spesso, si è interessati da ciò che piace (o si crede che piaccia).

    A questo punto vale la pena tornare su quanto sottolineato precedentemente, in quanto i "critici" potrebbero dirmi E allora perchè non avete avvisato?... il fatto di non avvisare non è prassi, anzi... ma è anche vero che ogni tanto un errore, od una dimenticanza capita a tutti, così com'? sempre vero che quando un utente ha chiesto chiarimenti su un atto di moderazione la risposta è sempre giunta (e, se la domanda è stata pubblica, anche la risposta che la seguiva lo era).


    Vi è gente che si lamenta di non aver potuto leggere gli interventi incriminati... da parte mia mi chiedo se sia realmente così tragica la situazione. Siamo per la più parte adulti in grado di pensare autonomamente, così come -se presenti sul forum da un po'- dovremmo esser in grado di farci un'idea della persona che si cela dall'altra parte di un nick name onde sapere se credergli o meno. Il forum è e deve restare uno spazio su e per Tex.

    Considerando che vi sarà sempre qualcuno con una parte (e per fortuna, mica siamo automi), lasciare dei messaggi di diatriba incrementerebbe unicamente la possibilità che tale diatriba continui, magari propagandosi sempre più.

    L'uomo è sempre pronto a cercar lo scontro, ed sul web è ancor più facile.





    Ok... prima o poi devo concludere questo mezzo monologo, ed allora lo faccio così.

    Egoisticamente mi spiacerebbe perdere la presenza di te, Mauro, su questo forum. Non perchè sei un "BIG" e che sicuramente il tuo nome -così come quello dei tuoi illustri colleghi- crea sicuramente un ulteriore incentivo per registrarsi sul forum ma bensì perchè perderemmo quel privilegio che pochissime persone hanno al mondo, ossia aver la possibilità di non farsi solo "monologhi a senso semi unico", ma aver la persona che può dar "certezza" (positiva o negativa) su aspetti legati ad una passione -per noi, e qui starebbe l'atto egoista- ma, come ho sempre detto, il forum deve esser un piacere, non un luogo di scontro o dove la sola idea d'andarci fa star male.

    Questo è un aspetto che si allarga a tutto campo... pensando agli utenti vorrei sottolineare che il forum non vuol nemmeno esser un posto dove cercare il pelo nell'uovo ad ogni costo, o pensare che la propria idea sia quella giusta e che chi non la pensi allo stesso modo sbaglia, od ancora dove ci si può permettere di criticare gratuitamente lavori altrui (sul forum, sul web in generale o altrove).

    In conclusione -finalmente- il forum deve esser e rimanere un piacere (nel rispetto reciproco e della buona creanza!) e, quindi...

    buona continuazione a chi pensa che sia possibile dialogare civilmente ed in amicizia su quel che a noi tutti piace... agli altri... bh?, sicuramente la vostra sarà la scelta migliore per voi, da parte mia, in ogni caso... un grazie ed un'ottima continuazione per tutto.

  10. Tutto dipende da com'? il contesto "storico". Tex legato a vicende di contorno della guerra di secessione ci sta tutto... Un Tex che combatte fianco a fianco con Custer per uscirne magari illeso non ci sta assolutamente. In altre parole, la storia, se usata bene, non diventa un limite castrante per l'autore, anzi! (ed al tempo stesso può dare ottimi spunti)Per quanto concerne il paesaggio ammetto di soffermarmi meno, e magari più che il paesaggio le finezze... quali le abitazioni dei nativi. Chiaramente c'è il rischio che la volta in cui dovessi andare finalmente in USA mi ritrover? ben altro che i paesaggi di Tex, ma reputo che la Storia meriti un'attenzione maggiore. Si, do sicuramente maggior peso alla storia, lasciando invece galoppare la fantasia con i panorami :)

  11. Bene, eccomi qui a provare di riportare un po' avanti il discorso di per se estremamente interessante. Quanto è stato detto sino ad ora avrà sempre qualcosa di corretto, fosse anche solo dal punto di vista di chi ha scritto il proprio parere. Personalmente penso d'aver già espresso la mia simpatia verso di lui in quanto autore. Se Tex alla base è stato frutto di fantasia, pian piano si è allontanato da questa sorgente indirizzandosi sempre più verso una rigorosit? storica. Civitelli stesso -se la memoria non m'inganna sul nome- ha detto che se prima disegnava la pistola del nostro amato ranger "come voleva", dopo un po' di tempo si è trovato a studiare foto/immagini/... delle armi storicamente esistite al fine da rendere quelle che lui disegnava il più fedele possibile simili a quelle reali. Il tutto però rimanendo in un concetto di fantasia. Tex infatti non è mai stato dipinto come un fumetto storico, diversamente da "Storia del West" ad esempio. Boselli in questo contesto ha, secondo me, il merito di attingere a contesti storici per creare le sue storie. Qualche persona critica potrebbe dire: "Bella roba... la trama di fondo così se la trova già fatta". Se anche fosse, chi pensando ad un'avventura western non finirebbe con il creare qualcosa di "già visto"? Per forza di cosa, dato che il West è ormai parte della Storia e che attorno ad esso vi sono libri, film, fumetti ed altri documenti. Ed ecco che, quindi, il riuscire a far passare anche qualcosa di storicamente esistito trova tutto il mio appoggio. L'utilizzo indicativo dell'episodio storico che Boselli ne fa riceve da parte mia un'ulteriore pollice in su. Mettendo in Tex riferimenti (che possano esser la trama, personaggi o situazioni) a fatti storici senza andar nel dettaglio non può che giovare alla curiosità del lettore. Sarà suo compito, se lo desidera (per criticit? o per curiosità che sia) ampliare il discorso cercando informazioni. Come forse avrete capito, reputo Mauro Boselli un buon incitatore alla scoperta del West, e penso sia proprio questa la ragione della mia simpatia nei suoi confronti (in quanto scrittore dato che personalmente non ci conosciamo se non tramite quanto eventualmente letto sul forum). Non è difficile capire che quest'aspetto è puramente un giudizio personale e quindi potr? esser condiviso o meno dagli altri lettori e magari da Boselli stesso :)Per quanto concerne lo sviluppo della storia in sè, riconosco a quest'autore una forte capacità nel definire i suoi personaggi. è realmente mirabile... a volte forse anche troppo. Ora forse rischio troppo perchè a memoria non rammento i nomi delle storie, però mi par di ricordarne dove inizialmente Borden si concentra sul definire i vari personaggi e poi vi è quasi una corsa al finale per stare nei limiti di pagine/albi dettati dalla casa editrice, facendo si che nel complesso le storie vengano quasi "liquidate" frettolosamente. Ad osare... direi "Terra di confine", "Colorado Belle" e "Terre maledette"Storie che mi sono rimaste particolarmente a cuore sono "Il passato di Carson", "Il prezzo della vittoria", "I sette assassini" ed una atipica come "Gli invincibili".

  12. Premetto che non ho ancora l'almanacco ma spero vivamente di colmare la lacuna a breve, specialmente perchè son sempre curioso di leggere le parti "storiche".

    Dato che sino ad ora sul forum ci siamo sempre fermati alla storia inedita presente nell'almanacco, quel che mi appresto a fare è una leggera digressione "pubblicitaria".

    Son venuto a conoscenza che l'almanacco presenta, al suo interno, il seguente libro:

    Immagine postata


    Che ha di speciale?

    Per chi legge ogni tanto la sezione western probabilmente tale copertina gli è già saltata all'occhio ma, per rispondere alla domanda posta precedentemente, la particolarit? del libro è quella d'esser stato redatto da un italiano che ha già dimostrato varie volte il suo valore attraverso gli articoli postati regolarmente su FarWest. it ed il suo forum.

    In poche parole, gettate un'occhiata anche al resto degli almanacchi, specialmente in questo caso e, se l'impressione sarà buona, chissà che non vi lascerete anche "convincere" a sovvenzionare il west.

    Dopo aver spezzato la lancia in favore del libro (ed invitarvi a commentarlo nell'apposita sezione qualora lo compraste -> io devo leggerlo ma ce l'ho <-) vi lascio tornare alla storia, sperando di poter poi dire la mia quando ricever? l'almanacco :)

  13. Riguardo Carta matite, pennelli pennini o penne a china, che materiali usi?Hai un tuo blog o un sito dove posti i tuoi "work in progress"?Più difficile disegnare Tex, "Mister No" o "Brad Barron" ?

    Jim Davis, la carta che uso è normalissimo F4 liscio. In quanto al resto uso china e pennello ma anche pennarelli brush, pennarelli vari. Ad alcuni modifico la punta con una lametta. Il pennino mi piace molto, però l'ho abbandonato parecchio tempo fa per una questione di comodit?. Ti posso dire inoltre che non ho un blog o roba del genere e per la verità preferisco non averlo. Infine, Tex è sicuramente più difficile di Mister No e Brad Barron. Prossimamente, in un'intervista che comparir? sul blog portoghese di Tex del nostro Zeca, spiegher? nel dettaglio proprio questo tipo di differenze.
    Premetto che non ho ancora l'albo (spesso mi arriva in ritardo...), ma in questa tua risposta c'è un punto che mi ha "sorpreso". Magari è un aspetto talmente usuale che la maggior parte degli artisti non lo dicono, ma sino ad ora ho sentito solo Civitelli parlare di modifiche ai pennarelli. La mia è quindi una curiosità legata a quest'aspetto. Come sei giunto alla modifica della punta dei pennelli? Parlando magari una volta con Civitelli stesso? Oppure a seguito di risultati "insoddisfacenti" ottenuti con i pennelli classiciòInoltre, come curiosità "personale", come hai scoperto il forum? Tramite Tito o lo conoscevi già?Detto ciò, rinnovo i ringraziamenti per la tua presenza/disponibilit? e ti auguro di trovarti bene tra noi.
  14. Immagine postata





    Nato il 26 maggio 1961 a Genova, Giovanni Bruzzo inizia la carriera di disegnatore all'età di diciassette anni presso lo studio di "Immagini e parole" di Torino, illustrando un album di figurine dedicato a Goldrake, il celebre cartoon giapponese.

    Continua a lavorare per lo staff di IF illustrando alcune storie d' "Oltretomba" e "Storie blu".

    Collabora poi con la rivista "La Bancarella" di Gualtiero Schiaffino, scrivendo e disegnando alcune storie, e con "1984" illustrando racconti fantascientifici.

    In seguito lavora per le edizioni italiane delle riviste "Mad" e "Creepy", realizzando copertine e illustrazioni.

    Per l'editore Adelfo disegna "Sumission" e "Violence".

    Nel 1984, inizia una collaborazione (durata fino al 1986) con Primo Carnera Editore, scrivendo e disegnando (in coppia con Ugo De Lucchi) una serie di storie brevi per le riviste "Frigidaire" e "Tempi supplementari".

    In seguito, si dedica esclusivamente, per un certo periodo, all'attività di illustratore pubblicitario, impegno che interrompe nel 1989 per una breve collaborazione con Renzo Barbieri Editore e con "Intrepido".

    Dopo aver realizzato quattro storie horror per la serie "Demon Story" (Fenix), mai pubblicate a causa della chiusura della testata, contatta la Sergio Bonelli Editore.

    Nel 1995, entra ufficialmente a far parte dello staff della serie intitolata all'anticonformista pilota amazzonico Mister No. La sua prima storia "Frontiera", viene pubblicata nel numero 250 della serie. Segue l'albo "New York City Blues" nel 1997 e l'albo " Serial killer" nel 2000. L'anno prima suo era stato l'acclamato maxi "C'era una volta a New York". Illustra quindi i due albi di " Morte a Manaus ", che figurano nelle edicole nel 2001.

    Dopo questalunga militanza tra le fila dei disegnatori di Mister No fa una puntatina tra le pagine di Dampyr, disegnando l'albo n° 42 intitolato "L'uomo di Belfast" del settembre 2003, su testi di Alberto Ostini.

    Torna quindi a Mister No, suo è infatti il n. 344 "Sotto il cielo di Manaus", del gennaio 2004.

    Il 2005 lo vede inserito nello staff della mini-serie Brad Barron, personaggio per il quale disegna tre storie, il n° 4 "I conquistatori" dell'agosto 2005, il n° 11 "Il culto del dolore" del marzo 2006 e il n° 18 "Vincitori e vinti" dell'ottobre dello stesso anno.

    Bruzzo si unice quindi allo staff di disegnatori di Tex Willer, dove realizza la storia "L'uomo di Baltimora, sempre su testi di Tito Faraci, nelle edicole nel gennaio e febbraio del 2010.

    E' attualmente al lavoro su una nuova sceneggiatura texiana di Tito Faraci.





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    Ecco lo spazio dove porre le vostre domande a Giovanni Bruzzo.

    Da parte mia rammento che la sua presenza sul forum, così come quella di tutti gli altri autori/disegnatori, è una disponibilit? nei confronti di tutti noi che non significa un obbligo da parte sua a rispondere.

    Tagliando corto, un "BENVENUTO!" a Giovanni Bruzzo ed un immenso grazie per l'onore che fa al forum.

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