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TWF - Tex Willer Forum

TexFanatico

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Messaggi pubblicato da TexFanatico

  1. Mhhh, non so a voi, ma personalmente la copertina mi da l'impressione che Tex sia visibilmente battuto nell'estrazione della propria colt dalla fondina. Il fatto che si volti a guardare dove arriva il colpo sparato dalla figura che gli sta di fronte è abbastanza preoccupante. Sembra che l'uomo abbia individuato il nativo alle spalle di Tex ed abbia estratto per far fuori il primo. Tex, vedendo i movimenti cerca d'estrarre ma, come detto... battuto alla grande!Se così fosse, non ho difficolt? a credere alle parole di Tito, quando la definisce particolare... sino ad ora l'unico ad aver 'fregato' Tex è stato il meticcio con la fondina "Swivel Holster" (e, a dir il vero, non è una reale vittoria dato che l'arma non fu estratta)

  2. L'Artiglio della Tigre, per l'atmosfera piena di pericoli, degna di una storia sulla quale vi sono molte aspettative ('parlo come lettore in libreria il mese ove vede la copertina') dato l'avversario, che raggiunge pienamente l'obiettivo di farmi prendere l'albo al fine da scoprire i pericoli che la Tigre scatener? contro i rangers...

  3. Premessa:

    per vedere la gazzetta del TWF, occorrerà esser utenti registrati e convalidati (ossia abilitare l'account tramite il link che riceverete per email dopo la registrazione e scrivere che accettate il regolamento)


    Per Ottobre, ecco alcuni titoli di ciò che gli utenti potranno leggere:

      [*]Secondo noi: Patagonia, di Boselli e Frisenda

      [*]Zagor... by Giovanni Luigi Bonelli

      [*]Tex e la musica

      [*]Intervista a Gianfranco Manfredi (Esclusiva del TWF!

      [*]Once upon a time in the West: L'uomo con la frusta

      [*]Dossier: La Tigre Nera

      [*]Intervista a Zeca (n. d. r.: probabilmente il fan N°1 del mondo! Conosciamolo assieme!)

      [*]Un'avventura lunga una vita

    Ricordate, da domani solo su TWF!

  4. Il tutto parte da uno "scambio di battute" nella discussione l' Artiglio Della Tigre

    Riprendo un intervento al quale, la mia risposta seguirò (e, come capirete, porter? fuori dal discorso relativo alla storia discussa nell'apposita discussione).

    La lettura però non ne risente e fila liscia (tranne per un particolare che mi ha bloccato di netto e che, per quanto incredibile, è quel che maggiormente mi disturba: pagina 14, 3a vignetta, Tom Devlin dice "Il sindaco l'ha presa malissimo e mi ha dato un mese di tempo...." e subito dopo, nella 4a vignetta "... e se allo scadere dei due mesi..."), lasciandomi con la voglia di scoprire il seguito e con dei momenti di simpatia che mi portano alla mente le battute tra i due pards dell'epoca iniziale.

    Ti disturba ( a me non tanto, perchè la considero una svista " veniale " ) e va bene ma non vorrai mica dirmi che è solo colpa di Nizzi?

    Lo rimarco ancora ( per l' ultima volta :trapper: ): ma la Redazione l'ha letta la storia ( prima s' intende ) o no è E non è nei suoi compiti è Certo che se sono gli stessi che hanno " cassato " altre nefandezze ben peggiori scritte da Nizzi nel suo periodo piu' buio allora......... :bandito:
    Fine ( piccola ) polemica ! :angry:;)
    Hasta lu?go, amigo. :indianovestito:

    Caro "capelli d'argento", non era assolutamente mia intenzione dare la colpa a qualcuno per tale errore.


    In ogni caso, se qualcuno cercasse il colpevole, esso troverebbe due nominativi:

    Nizzi

    Redazione

    Il primo perchè, comunque, è lui ad aver scritto la storia, il secondo in quanto spettava a loro una rilettura in quanto "controllo". Tengo a precisare che ho sempre difeso l'operato di quest'ultimo (anche se riconosco un lento declino nell'ultimo periodo, anche se ultimamente sembra ritrovare qualche parvenza di quel che fu)

    Ripeto, è una piccolezza ma, se l'ho citata, era per sottolineare l'aspetto "tragicomico" che a volte si vede sui forum:

    la ricerca delle minime increspature.

    Questo nasce dall'approccio all'albo:

    personalmente le prime due volte lo leggo come lettore, ossia tutto di fila. In quel caso, se trovo un problema, sarà un "problema in quanto lettore".

    Dopo, invece, lo riprendo e divento "critico", analizzando a fondo.

    Il "problema" nostro è sostanzialmente uno: siamo fan sfegatati.

    Perchè sfegatati?

    Perchè cerchiamo gente con la quale discutere attivamente su Tex, e quindi non diventiamo più solo lettori.

    Niente di male, per carit?, però è altrettanto vero che ci si dimentica sempre più che c'è gente che lo prende, lo legge d'un fiato e poi lo mette con gli altri.

    Ora, tante piccolezze verrebbero viste e criticate con una lettura "d'un fiato"?

    Come ho detto nella discussione sull'albo attualmente in edicola, molti interventi letti mi hanno fatto riprendere la storia e rileggerla con senso maggiormente "certosino", trovando a volte concordanza con quanto letto sul forum (altre no).




    La domanda quindi, per questa discussione, potrebbe diventare:

    voi come leggete Tex?

    Da semplici lettori o da "certosini"?

    Motivate pure liberamente :)

  5. Ragazzi... per la prima volta non sono riuscito a leggere tutta una discussione. Motivo? Mi sono "rotto" leggendo i vari "rimbrotti" lanciati verso una certa ottica di un certo sito o forum. Vi rendete conto che, così facendo, finite con il cadere nella loro stessa situazione? Semplicemente, piuttosto che partire con un partito preso contro un autore, l'avrete con un forum. Giusto o sbagliato che sia non m'interessa. Quel che mi interessa è un clima famigliare tra di noi... cosa che si stava anche un po' "guastando". Aver opinioni contrastanti è umano, ma se ad uno non piace una data storia non per questo ha torto. L'importante è capire che ci sono opinioni "ragionate" e quelle no.


    Proprio partendo da questo punto di vista, devo dire che mi è piaciuto l'intervento iniziale di Tahzay che mi ha portato a riflettere su alcune situazioni, trovandomi a dar ragione a quell'ottica, almeno per certi punti.

    In ogni caso, la mia impressione sulla storia per il momento è buona e fiduciosa, anche se qualche aspetto lascia forse un po' di strane sensazioni.


    Il poliziotto che origlia: se lo spione ci st? benissimo quando Tex e Carson si trovano in una catapecchia abbandonata a discutere con qualcuno, un po' meno in una centrale di polizia. Personalmente m'immagino la scena: Uno con l'orecchio attaccato alla porta del capo. Possibile che non ci siano colleghi per i corridoi?

    Il cinese che li pedina all'uscita dell'Alameda Hotel: ci può stare, il "problema", se così volessimo definirlo, è che siamo stati abituati ad un Tex con il sesto senso o, per lo meno, sempre prudente e sospettoso di natura. Un cinese in mezzo ai "bianchi" si nota. Che poi, invece, lo perda tra la folla (carro o non carro) mi sta benissimo, non mi piacerebbe nemmeno un Tex infallibile al 100%.


    La lettura però non ne risente e fila liscia (tranne per un particolare che mi ha bloccato di netto e che, per quanto incredibile, è quel che maggiormente mi disturba: pagina 14, 3a vignetta, Tom Devlin dice "Il sindaco l'ha presa malissimo e mi ha dato un mese di tempo...." e subito dopo, nella 4a vignetta "... e se allo scadere dei due mesi..."), lasciandomi con la voglia di scoprire il seguito e con dei momenti di simpatia che mi portano alla mente le battute tra i due pards dell'epoca iniziale.

    Una piccola nota personale: l'inizio dell'albo ha avuto il potere di evocarmi il texone N°9 La valle del terrore.

  6. Da parte mia, oltre che a rinnovare il benvenuto, pongo una mia domanda che definirei quasi "di rito" quando incontro un "neo" disegnatore di Tex. Come sappiamo, Tex ha la sua immagine, il suo portamento,... insomma, Tex nell'ottica dei lettori è una data figura in un dato ambiente. Come hai affrontato l'approccio al personaggio a livello professionale? Hai fatto una "scorpacciata" dei Tex di vari colleghi e, se si, a chi ti senti più "vicino" nel disegnare Tex?

  7. Alessandro, se non sbaglio hai la possibilità di modificare i messaggi altrui, quindi se tu reputassi che il disegno oggetto della discussione sia da rimuovere procedi pure personalmente. (se non funziona o preferisci sia io ad operare comunicamelo tranquillamente. Data la tua esplicita richiesta, in questo caso agisco io)

    Da parte mia voglio ricordare agli utenti, in quanto amministratore, che tutti noi abbiamo le nostre opinioni, condivisibili o meno. Il "problema" però è quando si crea una discussione all'infuori della discussione.

    Ora, se volete continuare a discutere del simbolismo della bandiera italiana in un immagine di Tex, fatelo in una discussione apposita, ricordandovi comunque di rispettare sempre l'opinione altrui.

    Per quanto mi concerne, da utente del forum e lettore/appassionato di Tex, dico che continuo ad apprezzare enormemente il tratto di Piccinelli.

    "Sam Stone" non esagera definendo l'ultima immagine di Tex "stupenda". Ad Uchronia sarà sicuramente entusiasmante sfogliare il tuo porfolio Alessandro e penso che mi soffermer? a lungo su quest'immagine assolutamente spettacolare.

  8. Splendida notizia!Speriamo allora che quest'anno nulla impedisca la pizzata mancata dell'anno scorso :generaleS: Da quanto esposto sul sito noto, con piacere, che vi sarà anche Piccinelli, ma rivedere anche qualche faccia dell'anno scorso non sarà certamente un dispiacere!Da parte mia, appena ho un banner te lo mando e, per una tua tavola originale... mi sa che il sogno verr? nuovamente rinviato.... disoccupato senza soldi, i miei non "approvano" l'aiuto economico per tale cosa. Chissà, magari a Lugano avrà la somma necessaria :)Per il resto... hai ricevuto qualche richiesta ufficiale per tornare alla Bonelli?Se si (e, personalmente, lo spero vivamente dato che gli albi della storia "Omicidio in Bourbon Street" son stati realmente apprezzati), hai dato una risposta positiva?Sai, si dice che la speranza è l'ultima a morire :D

  9. Ciao Marco, come sempre è un piacere leggerti :)E rimane un piacere vedere i tuoi lavori (anzi, se non sbaglio sarai nuovamente ad UCHRONIA, chissà se questa volta riusciremo a mangiarci una pizza ;)). Se ti mandassi un bannerino con le dimensioni degli altri accetteresti di metterlo sul tuo sito? :trapper: Dal canto mio spero ancora di trovare un'entrata monetaria per potermi permettere una pagina da inquadrare :inch:

  10. Riporto le mie impressioni dette in un'altra discussione (click)

    Che Nizzi sia stato utilizzato in modo quasi "da abusarne" è limpidissimo, specialmente guardando questa pagina: http://sergiobonellieditore.it/auto/compon... atori?id_pers=1.

    Nizzi ha sempre avuto in lui quella vena creativa indissolubilmente legata a Nick Raider, e lo si vedeva benissimo in quelle storie ove si nascondevano intrighi, colpi di scena ed un Tex comunque già investigatore.

    Queste storie erano però ancora ben legate allo spirito iniziale che Bonelli Padre aveva dato al suo personaggio, e credo che Wasted si commuove pensando all'uso che Tex, in "La leggenda della vecchia missione" (almeno, penso si riferisse a questa storia), f? della dinamite.

    Nizzi ha anche osato portare Tex in ambienti a lui poco abitudinari... prendiamo in considerazione ad esempio la storia "Fiamme sul Mississippi", dove Tex si trova su una barca e poi in una palude. E la barca è presente subito dopo in "La Congiura", una storia tutto pepe a quanto mi ricordo, con Tex che si trova tra città, barche e territori sconosciuti, senza dimenticarci d'un, a mio parere, bel personaggio quale Barbanera.

    Suo è anche il merito d'averci offerto ad esempio "La Tigre Nera", storia che miscela a mio parere molto bene investigazione ed azione alla "Tex", storia che è subito seguita da un'altra storia destinata a lasciare per uno o più motivi la sua impronta nella saga. Per qualcuno si tratta di un'ottima storia, per altri d'una buona storia, ma di sicuro "Furia Rossa" è LA storia che ci svela qualcosa del personaggio forse più misterioso di tutta la saga... Tiger Jack, oltre che ad un pezzo del passato di Tex.


    Se gli venisse offerto maggior tempo potrebbe ancora offrirci storie degne di Tex.








    Per quanto riguarda la discussione UBC, devo dire che non lo leggo. Ho tentato, varie volte, ma giudico che valutano partendo dall'idea che sia impossibile fare un'ottima storia e, quindi, diventano pelouovisti all'estremo

  11. Malgrado un po' di tempo ritrovato per affacciarmi sul forum (non sono ancora al mio ritorno :)), non ho preso parte ad una discussione da un bel po', troppo a dire il vero.

    Discussione certamente interessante e che, causa eccessiva assenza di lettura degli albi non posso sicuramente commentare come si deve.

    Che dire, molti punti di vista sono già stati espressi.

    Personalmente reputo che Boselli abbia un unico vero e grande impaccio: il numero di pagine.

    Tale numero ne è un nemico.

    Mi spiego... di Boselli si apprezza moltissimo la capacità di caratterizzare le persone e, tale procedimento, vien compiuto nel primo albo, lasciando per certi versi -ed in ogni caso per un punto di vista puramente personale!- languire un po' la storia vera e propria, sino al raggiungimento del secondo e, ahimè, ultimo albo. Qui, dato che deve giungere alla fine, sembra che il tutto venga accellerato, lasciando in giro qualche "boccone amaro" come ad esempio morti 'premature'. Una che mi è rimasta particolarmente indigesta è stata quella di Yaqui in Spedizione in Messico dove pregustavo uno scontro epico tra lui e Tiger Jack.

    Sono sempre stato convinto che, con più di due albi, Boselli sia in grado di offrire storie splendide (penso che, dalle voci che ho sentito, ciò possa trovar conferma anche tramite Patagonia, albo che comunque legger? -spero- a breve).

    ? vero, a volte Tex finisce in una situazione che noi lettori definiamo "dietro le quinte" o, per lo meno "in disparte". Qualche situazione simile, in meno, potrebbe risultare forse maggiormente apprezzata.

    In ogni caso, da appassionato del west, devo dire un gran grazie a Mauro per le storie che scrive basandosi su storie vere. Prima tra tutte, "Il passato di Carson". Sembrava un preludio a tutte le altre.

    In questa prima conclusione, posso dire che -sebbene qualche piccolezza a volte mi disturba-, son ben felice d'avere Boselli come autore principale di Tex in questo momento.

  12. Intervista al disegnatore... fatta dalla SBE


    L'Estate si avvicina ed è di nuovo tempo di Texone. Un duo inedito ci presenta l'avventura di quest?anno, la ventitreesima, in edicola dal 20 Giugno: se Mauro Boselli non è certo la prima volta che calpesta i polverosi territori del West texiano, per Pasquale Frisenda si tratta di un esordio. Per l'occasione, Boselli ha confezionato una storia davvero speciale, con il Ranger impegnato in una missione che lo porta piuttosto lontano dalla sua amata riserva navajo? in Patagonia! Ce ne parla il disegnatore che, negli ultimi tre anni, ha sudato sulle oltre duecento tavole di cui è composta l'avventura?

    Immagine postata

    Una sfida di fronte a cui si trovano i disegnatori che si avvicinano a Tex per la prima volta riguarda la definizione grafica di Aquila della Notte e dei suoi pards. Come si è svolta la tua ricerca? Da che modello sei partito?


    Ho cercato di tenere presente vari modelli e i riferimenti che i tanti disegnatori che si sono alternati sulla serie possono offrire, ma l'idea del personaggio che volevo comunicare (quella di un uomo consapevole e saggio, ma anche deciso e grintoso, e con con cui è meglio non scherzare troppo) l'ho presa in particolare dai lavori di Giovanni Ticci e Claudio Villa. Ma senza tralasciare alcuni elementi del modello di Galep, che per me sono importantissimi per definire graficamente Tex.

    Da Ken Parker a Magico Vento fino a Tex: qual è stato il tuo approccio a questi western così diversi tra loro?

    L'approccio è stato sempre quello di disponibilit? verso i personaggi e le loro caratteristiche specifiche. Appartengono tutti e tre, è vero, al genere western, ma sono universi a se stanti e con differenze sostanziali, che bisogna capire e imparare a gestire bene per arrivare a lavorarci con efficacia, mettendoci possibilmente qualcosa di personale.

    Immagine postata

    La storia scritta da Mauro Boselli porta il Ranger nella lontana Patagonia. Immaginiamo che questa scelta insolita ti abbia costretto a lavorare con un'ampia documentazione riguardante la terra dei gauchos...

    S?, e anche parecchio! E non sempre è stato materiale di facile reperibilit?. In parte mi è stato fornito da Mauro Boselli (che, a sua volta, aveva ricevuto non poco aiuto dalla passione per l'Argentina che nutriva Mario Faggella), e anche da Sergio Bonelli in persona, ma sono abituato a metterci del mio e lavorare molto sotto questo aspetto: l'ambientazione in cui colloco personaggi e situazioni, per me, è molto importante da definire graficamente, "come se fosse un personaggio anch'essa", citando un famoso regista... La ricerca dura fino alla fine del progetto, c'è sempre modo di correggere o migliorare il proprio lavoro.

    Immagine postata

    Raccontaci il tuo metodo di lavoro. Da quali elementi parti nel definire una tavola? e quante volte ritorni indietro per aggiungere dettagli o aggiustare il tiro?


    Procedo sempre in ordine cronologico, e dopo aver letto le pagine di sceneggiatura di una sequenza, ad esempio, procedo con il cercare l'adeguata documentazione (costumi, oggetti di vario genere, ambientazioni, armi eccetera) e poi comincio a disegnare. Mi capita spesso di ritornare sul già fatto, sempre comunque se a mio parere il lavoro può essere perfezionato, oppure per eliminare un'eventuale svista... Il lavoro non arriver? mai in edicola come uno lo immagina nella propria testa in partenza? un disegnatore con un minimo di senso critico ci vedrà sempre dei difetti, ma ci si può comunque impegnare per avvicinarsi a quell'obbiettivo e, male che vada, è un esercizio che porta quasi sempre a un risultato migliore nel lavoro successivo...

    E dopo il Texone, uno sforzo che ti ha impegnato per diversi anni, ora a cosa stai lavorando?

    Ora sto realizzando una breve storia di Dylan Dog. Variare personaggi e generi è da sempre un mio preciso interesse. Passare tra le varie interpretazioni del west, dalla sua visione più crepuscolare a un'idea di avventura invece più classica (anche se la storia del texone è piuttosto anomala) è già un bella sfida, ora con Dylan ci sarà una piccola incursione nel suo mondo, ma mi piacerebbe confrontarmi, prima o poi, anche con il noir e la fantascienza, quest'ultima vera passione del sottoscritto.




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  13. Claro "El Muerto". Ma il discorso qui era puramente ipotetico, legato ad un'evenutale impossibilità di Tex d'agire, fosse anche solo per un albo (e non storia completa). Sicuramente lui darebbe le direttive generali, ma poi sul terreno o di fronte alla data situazione, spetterebbe a qualcun'altro prendere la decisione. Prendiamo in considerazione un'indagine che si divide in due tracce da seguire. Tex va solo da una parte e gli altri tre dall'altra. In tal caso, Tex non comanda :)

  14. Dipende se dalla parte nativa, bianca o generale. Nativa:senz'ombra di dubbio sarà Tiger a tenere tutto sott'occhio. Tex stesso gli ha già assegnato tali missioni, anche se a memoria non rammento i numeri. Tiger ha un carisma particolarmente forte e, nel campo Navajo, è l'unico al quale vien mostrato vero rispetto. Piccolo Falco è circondato d'amicizia, niente di più ed il vecchio cammello non conosce abbastanza la realtà. Bianca - generale:qui è Tiger che non conosce a sufficienza l'aspetto generale, ma è un acuto osservatore e riflette sempre con estrema lucidit? (tranne in Furia Rossa :P). Carson si dimostra pragmatico e pianificatore e potrebbe essere un elemento sul quale contare. In questa circostanza, lo ammetto, non saprei dare un voto certo. Direi Tiger, ma forse è dettato unicamente dal fatto che lo preferisco a Carson e, tutto sommato, per carattere, lo giudico maggiormente vicino a Tex rispetto al pard brizzolato. Kit Willer? Sinceramente non lo vedo come leader. Una volta, se ricordo bene, avevo detto che al massimo avrebbe potuto guidare gente della sua età, non gente più vecchia, e mantengo tale opinione.... sarà che questo personaggio, secondo me, non è ancora stato veramente presentato?

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