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Messaggi pubblicato da TexFanatico

  1. Articolo scritto da Rocco Bianchi per il Corriere del Ticino, apparso sullo stesso di sabato 27 settembre 2008 come complemento all'intervista a Bonelli

     

     

    Tex è un mistero gaudioso della fede

     

    Il mercato dei fumetti è in calo. Alfredo Castelli è uno degli sceneggiatori di casa Bonelli. è in particolare noto per aver ideato, nel 1982, Martin Mystère, il detective dell'impossibile. Tuttora pubblicato anche se è "a rischio chiusura", che, come ci ha detto "ne vendiamo solo tra le 30.000 e le 35.000 copie a numero". Una cifra elevata all'apparenza, ma che in realtà "è poco sopra la soglia del pareggio finanziario". Una soglia elevatissima, e che per Castelli appunto nei prossimi anni dovrà "essere abbassata", pena appunto la scomparsa di parecchie testate. In caso contrario si andrà "sempre più verso un mercato di tipo francese, con il fumetto che non viene più vissuto come uno spazio ludico in sostituzione di qualcosa (radio, televisione, cinema...), ma che acquisisca sempre più una sua autonomia". E di conseguenza si apparenti al libro e alle sue tirature.L'esempio di storiche testate come L'intrepido o Il Monello può essere illuminante: "Vendevano milioni di copie. Poi le soap opera, un genere simile alle storie che pubblicavano, sono arrivate alla tv, e nel giro di pochi anni hanno chiuso".Il problema tuttavia per Bonelli è più vasto: tutto il mercato del fumetto è in calo ("Ogni anno assistiamo a una riduzione delle vendite"), non solo quello "popolare". Fanno eccezione solo alcune serie: "Tex naturalmente, assieme a Dylan Dog (Castelli aveva aggiunto anche Diabolik, ndr.). Sono dei miracoli, dei misteri gaudiosi della fede, anche se sono passati gli anni gloriosi". Tex oggi infatti vende "tra 230 e 250.000 copie a numero. Che potrebbe fare impressione a uno che non è del mestiere, ma che rispetto alle 600.000 di una decina di anni fa sono poche. Adesso quando un mio giornale arriva a 40/50.000 sono contento; negli anni d'oro mi è capitato di chiudere una serie con queste tirature...". Un esempio basta per far comprendere il tracollo: "Mi ricordo che nel mese di luglio del 1993 avevamo festeggiato i 3 milioni di copie vendute. In quel mese! Oggi, pur avendo più testate, raggiungiamo a mala pena il milione; allora il mio giornale più scalchignato ne vendeva 80.000; oggi siamo sulle 25.000". Serie queste ultime che, malgrado "io tenga sempre duro, e perchè mi affeziono e perchè voglio garantire il più possibile il lavoro ai miei collaboratori", sono come detto ad alto rischio.La contraddizione è flagrante: aumentano le manifestazioni ("Siamo disperati: dovessimo dare retta a tutti, dovremmo andare ogni giorno in un posto diverso"), aumentano le fumetterie, anche se Bonelli distribuisce solo attraverso le ben 37.000 edicole presenti in Italia, ciò che gli causa costi non indifferenti, ma le vendite, nella migliore delle ipotesi, stagnano. E gli editori boccheggiano. Anche se il rapporto qualità-prezzo per Castelli è più che ottimo: "Con meno di 3 euro Bonelli d' 80/90 pagine; i francesi, con 12, circa la metà. Patinate e a colori, ma pur sempre la metà".Una strada questa che Bonelli, malgrado il successo che sta riscontrando la ristampa a colori di Tex allegata a La Repubblica, non sembra aver intenzione di percorrere.

  2. Intervista a Sergio Bonelli.

    Articolo scritto da Rocco Bianchi per il Corriere del Ticino, apparso sullo stesso di sabato 27 settembre 2008:



    <h1>SessanTex</h1>
    <br/>
    <h4>Il celebre eroe dei fumetti festeggia i 60 anni</h4>
    <br/>
    <br/>
    <h6>L'intervista</h6>
    <br/>
    <b>CdT: è vero che Lei non sente particolarmente questo anniversario?</b>
    <br/>
    "Vero. Forse uno psichiatra direbbe che lo trascuro per vigliaccheria. Perchè non so cosa fare. Il pubblico, che è abituato ad altre manifestazioni, pretende cose che on riusciamo a dare".
    <br/>
    <b>In che senso?</b>
    <br/>
    "Quando abbiamo festeggiato il quarantennale della seria -una cosa unica al mondo!- abbiamo fatto una bella mostra, con ricostruzioni ambientali e altre cose per vivacizzarla un po'. Ma già per il cinquantesimo abbiamo regalato un libro, come quest'anno. Perchè fare libri è l'unica cosa che sappiamo fare. è molto difficile organizzare anche solo un mini-evento per una ricorrenza".
    <br/>
    <b>Al di l' delle vostre forze?</b>
    <br/>
    "Non abbiamo una grande struttura, lo può benissimo vedere dalla nostra sede. Per qualche anno abbiamo organizzato un festival del film dell'orrore per Dylan Dog. La testata stava andando alla grande, e io intendevo così contraccambiare l'entusiasmo del pubblico. Avevamo affittato il Palatrussardi e venivano tutti i giorni, per una decina di giorni, 6/7000 ragazzi. Era impressionante".
    <br/>
    <b>Impossibile continuare?</b>
    <br/>
    "Diciamo che le autorit? non ci hanno dato un grande aiuto. Ma soprattutto abbiamo passato mesi a faticare come dei matti e dieci giorni tremendi, sperando che tutto andasse bene. Non siamo una grande casa editrice con una sovrabbondanza di personale; qui siamo quelli che siamo".
    <br/>
    <b>In effetti qui più che una casa editrice sembra un appartamento...</b>
    <br/>
    "Io ci vivo quasi sempre. Pure il sabato e la domenica vengo qui. è chiaro che ci porto i miei quadri, ci lascio i miei juke-box, i giradischi... le mie cose. Se sono a Milano, proprio per un mio sistema di vita, sto meglio in ufficio che a vasa, e allora ha sempre preso più la faccia mia. E il mio disordine".
    <br/>
    <b>Torniamo a Tex: se potesse, come lo cambierebbe?</b>
    <br/>
    "Ma, rispetto agli esordi, è già cambiato! Avevo iniziato io, rendendolo più riflessivo, e poi hanno continuato, più o meno involontariamente, gli autori che sono venuti dopo di me. Ciò non toglie che, stando almeno a quanto mi scrivono ancora oggi i lettori, quello preferito era il primo, quello di mio pap?. Proprio perchè era fuori da ogni logica".
    <br/>
    <b>La totale sospensione dell'incredulità, è questo che affascina?</b>
    <br/>
    "Sembra proprio così. Anche se, a onor del vero, c'è anche chi mi scrive per chiedermi di farlo più moderno. Ma sono la minoranza".
    <br/>
    <b>Cosa le chiede questa?</b>
    <br/>
    "Una donna, soprattutto. Vorrebbero una maggiore presenza femminile; non dico una storia erotica, ma un eroe con a fianco la sua eroina, come oggi al cinema. Ma io ritengo che la maggioranza non sarebbe d'accordo, per cui...".
    <br/>
    <b>Nel numero per il sessantesimo però avete rispolverato la moglie morta.</b>
    <br/>
    "Si, e se non ricordo male a un certo punto c'è pure un casto bacio. Ma Bonelli-padre (lo chiama proprio così, ndr.) l'aveva fatta morire subito proprio perchè gli dava fastidio nello sviluppo dell'avventura, che era e doveva rimanere un mondo del tutto maschile".
    <br/>
    <b>Eppure il primo Tex ha avuto un'evoluzione: dapprima fuorilegge poi ranger; da giovane scapolone a uomo sposato con un figlio... Solo una volta morta la moglie e diventato adulto il figlio Kit tutto si è fermato. Come mai?</b>
    <br/>
    "Bisogna pensare ai tempi in cui Tex è nato, il 1948 (il matrimonio e il figlio sono di pochi anni dopo), e soprattutto al fatto che all'inizio il personaggio non aveva un grande successo. Altri erano le serie - <i>Il grande Blek, Capitan Miki, Il piccolo sceriffo...</i>- che incontravano i favori del pubblico. E lui, che era un grande professionista, se ne chiedeva i motivi".
    <br/>
    <b>E che conclusioni ha tratto?</b>
    <br/>
    "Bonelli padre scriveva per un pubblico semi-adulto o adulto, non per ragazzini di 8-12 anni, che quindi si immedesimavano poco con il suo personaggio. Ecco che allora gli ha fatto comodo costruirgli una famiglia, accalappiando in tal modo anche parte dei lettori che erano abituati agli eroi-bambini. Per di più gli scelse una moglie indiana: una grande intuizione, in anticipo rispetto alla rivisitazione del genere western attuata dal cinema".
    <br/>
    <b>Scelta però, come detto, abbandonata abbastanza velocemente...</b>
    <br/>
    "La cosa più importante da capire, e che io non riesco mai a spiegare bene, è che Tex nasce e va avanti, per lo meno nei primi tempi, in modo un po' casuale. Oggi invece è tutto diverso".
    <br/>
    <b>Diverso come?</b>
    <br/>
    "Le farà un esempio. Prima parlavo con Luca Enoch per una nuova serie sua. Mi ha mostrato tutto: le caratteristiche del personaggio e degli albi per i prossimi mesi, se non di più. Farei anch'io così se dovessi mettermi a scrivere ancora di fumetti".</b>
    <br/>
    <b>Tex nel 1948 invece?</b>
    <br/>
    "Nasce un po' a casaccio. Fin dal nome, con mia madre che aveva paura che con la parola Killer avremmo avuto problemi; per questo è stato cambiato in Willer. Del resto mio padre non se ne preoccupava troppo: pensava che, come quasi tutti i fumetti dell'epoca, anche questo sarebbe durato poco e poi sarebbe stato costretto a cambiare".
    <br/>
    <b>Mai profezia si è rivelata più errata...</b>
    <br/>
    "Evidentemente. Ma è per questo che il primo Tex è pieno di ripetizioni. E di contraddizioni".
    <br/>
    <b>Non ha mai pensato di far continuare la saga famigliare?</b>
    <br/>
    "Io no. Anzi, quando lo scrivevo io Tex lo mettevo o da solo o al massimo in due. Era mio padre che ha voluto che fossero quattro, perchè era un maniaco dei tre (che poi in realtà sono quattro) moschettieri. Uno per tutti tutti per uno e lui sembrava bello. In realtà non è così".
    <br/>
    "Anzitutto perchè disegnatori e sceneggiatori sono disperati, che i problemi da risolvere non sono indifferenti (parla uno ma nel contempo devono parlare gli altri tre...). E poi per i personaggi: il figlio è un doppione del pap?; Kit Carson è stato stravolto fin in maniera esagerata ed è diventato una macchietta, una spalla quasi comica con continui battibecchi con Tex; e Tiger Jack, che è quello che preferisco, interviene poco, è spesso in secondo piano".
    <br/>
    <b>Moltiplicare i personaggi quindi non se ne parla proprio?</b>
    <br/>
    "In realtà c'è stato un momento, negli anni '50, quando come detto impazzavano gli eroi-bambino, in cui mio padre mi aveva proposto una serie dove il protagonista era Kit Willer, il figlio di Tex. Ho ancora l' i soggetti, che non sono però mai stati disegnati".
    <br/>
    <b>Per quale motivo il progetto non è andato in porto?</b>
    <br/>
    "Ero giovane, ma già cominciavo ad avere la mia autorit? (già mi occupavo della casa editrice). Secondo me era passato il momento dell'eroe-bambino - Il <i>Piccolo ranger</i> e il <i>Ragazzo nel Far West</i>, che scrivevo io, andavano così così - per cui decisi di non farlo".
    <br/>
    <b>Quand'? che Tex ha iniziato a decollare?</b>
    <br/>
    "Con mia madre, che era bravissima a far di conto, avevamo intuito che i lettori avevano un po' più di soldi e volevano più pagine. Cosè siamo passati dal formato della striscia al quaderno, che ora chiamano appunto "formato Bonelli". è stata la decisione chiave, quella che ha cambiato tutto. Non un boom, ma un aumento costante di 10.000 copie al mese".
    <br/>
    <b>Questo le ha dato problemi?</b>
    <br/>
    "Più che altro ho dovuto aumentare il numero dei disegnatori, e non c'è nulla che faccia male a un giornale come cambiare il disegnatore. Per lo meno una volta, che adesso i lettori si sono abituati al cambio del segno grafico".
    <br/>
    <b>E allora che reazioni ebbero?</b>
    <br/>
    "Anche se ho cercato di scegliere disegnatori che si avvicinavano al segno di GAlleppini, all'inizio ho avuto un momento negativo. Per fortuna il personaggio è stato ed è talmente forte, che ha retto".
    <br/>
    <b>Aurelio Galleppini, detto Galep, è stato l'altro grande artefice del successo di Tex, nevvero?</b>
    <br/>
    "Il suo segno è piaciuto subito moltissimo. Ma a parte l'aspetto creativo, il suo grande merito è stato quello di aver sgobbato come un matto giorno e notte, di essersi sacrificato per il suo personaggio. Solo quando era malato qualcuno, seminascosto, gli dava una mano. Ma se ne sono accorti solo gli esperti".
    <br/>
    <b>Prima ha introdotto nuovi disegnatori, poi nuovi autori. Quale passaggio è stato più difficile?</b>
    <br/>
    "Bonelli padre era affezionatissimo al suo Tex, e non mollava; non si fidava di nessuno. Poi, con l'età, ha cominciato a fare un po' più di fatica a scrivere, e li ha iniziato a cedere. Il primo sceneggiatore diverso da lui sono stato io, che non avevo una grande esperienza (diceva che andavo bene per Paperino e Topolino perchè ero più bravo a scrivere scenette comiche che quelle drammatiche) ma ero pur sempre suo figlio. Gli ho comunque dovuto garantire che gliele avrei fatte rileggere, le mie storie. Poi lentamente sono arrivati pure degli estranei, anche se non è facile trovare qualcuno che scriva circa 100 pagine al mese".
    <br/>
    <b>E sempre sul vecchio west, per di più.</b>
    <br/>
    "Si, Tex è legato a questa atmosfera, che però è un periodo che dura poco, 50 anni al massimo. Ormai abbiamo sfruttato tutto, qualsiasi episodio (ed i vari passati??? -nota di Tex Fanatico). Tant'? che già mio padre ogni tanto immetteva elementi fantastici o soprannaturali, come il mago Mefisto. Chiaro che le storie alla fine sono sempre quelle, con solo qualche minima variazione. Tuttavia il lettore è contento, si accontenta di poco... (ma lo crede sul serio??? - sempre nota di Tex Fanatico)".
    <br/>
    <b>Quanto durer? ancora secondo Lei Tex?</b>
    <br/>
    "Non dovrei dirlo, perchè io meno gramo e faccio il gufo da parecchi anni. è da tempo che dico che tutti i fumetti, non solo Tex, finiranno presto. Ma sono sempre stato smentito, anche se il mercato è in deciso calo (<a href="http://texwiller.forumfree.org/index.php?&showtopic=1464" target="_blank">vedi articolo e discussione</a>). Io dico che, visto l'andazzo generale, regge ancora 5 anni".
    <br/>
    <div align="right"<h6>Rocco Bianchi</h6></div>

  3. Non ho ancora commentato quest'albo!Vergogna, e dire che me lo sono gustato sul serio! (sempre eufemisticamente parlando :D)La scena della "bagarre" è semplicemente stupenda, ed il fiuto di Carson mi ha riportato indietro nei tempi (Non c'è che dire, vedere il vecchio cammello tramutarsi e tornare ad essere un segugio è qualcosa che fa bene al cuore). Fine e, tranne mio errore, prima volta su Tex il dialogo con il capo malavitoso, giostrato molto bene da Boselli. Un fatto curioso che spero verr? ripreso ?, secondo me, il seguente:

    (click to show/hide)
  4. Magari a qualcuno è sfuggito un sondaggio che va più o meno in questo senso, se così fosse vi consiglio le love affairs di Tex ;)Per rispondere al topic, io mi ricordo di una contadina che è stata aiutata da Tex e, se la memoria non m'inganna, al momento della separazione lo bacia (sulla guancia sempre se i neuroni e compagnia bella lavorano come si deve). Sfortunatamente non ho in mente altri dettagli, ma preferirei vedere il ritorno di qualche miss "sconosciuta", almeno da una parte non si rischia di rovinare un buon personaggio femminile, e dall'altra dare comunque la possibilità di flash back (seppure brevi).

  5. 9, seppure un po' largo. Mi spiace per Nizzi che a disegnare questo Maxi sia stato Cossu, infatti è stato proprio il suo tratto che mi ha chiesto molto tempo ad abituarmi, anche se ad un certo punto è stato in grado di farmi dire "wow!" (parlo della scena dove si vede il campo Cheyenne -tra l'altro, bellissimo vedere nuovamente i Cheyenne! Grazie Nizzi :D-) Una storia interessante e che penso abbia dato anche molto piacere a Nizzi stesso in fase di stesura. Un bel albo "giallo" con tratti "noir" con un paio di belle sorprese. Ammetto di non aver letto niente prima (nemmeno la presentazione sul sito SBE) e quindi, malgrado il titolo dell'albo, non mi ero nemmeno sognato che tutta la guarnigione fosse quel che si è poi scoperto che fosse. Particolarmente apprezzato, almeno da parte mia, l'utilizzo dei Cheyenne e la sorpresa avuta dal gruppo composto da loro, Tex e lo sceriffo regionale. Una storia che rilegger? sicuramente e chissà che non mi arriver? in mente qualche ulteriore commento. In ogni caso devo dire che un Nizzi simile non mi dispiace affatto. :inch:(ps, il 9 è scaturito da un mezzo punto in più proprio come ringraziamento a Nizzi per avermi fatto leggere un bel Maxi!)

  6. Marco, confermo quanto detto già a Bellinzona: non lasciare Tex!(o egoisticamente non lasciare noi lettori :D)A Boselli ho chiesto se il Tex marinaio fosse già stato previsto in partenza o se è stato messo "per te" (c'era già in altre storie, è vero, ma sapendo come ti piace lavorare su muscoli e dinamismo...). Ora, dopo essermi gustato la prima scazzottata, non vedo l'ora dell'ultima!Peccato che al 31 non potr? esserci :(

  7. Domanda questa che non saprei a chi rivolgere tra te e Santucci. Nell'albo attualmente in edicola vediamo Tex vestito da marinaio. Ora, vedendo come tale abbigliamento metta in risalto l'aspetto muscoloso di Tex, mi sono chiesto se fosse un punto d'accordo tra te e Santucci dato che a quanto ho capito sin'ora esso si trova particolarmente a suo agio con muscoli e dinamismo. In ogni caso complimenti per la trama che, almeno da quanto letto sin'ora, m'intriga molto!

  8. FINALMENTE!!!!!!!!!Eccomi pure io a dire la mia su quest'albo, anche se molto, per non dire tutto, è già stato toccato. Iniziamo con il dire che il mio voto è stato un 8 pieno (e che sono rimasto scioccato dai due voti estremamente negativi ma va bh?, i gusti son gusti :D)Giudico una storia interessante sul punto di vista dell'idea. Il fumetto "Tex" deve rimanere "Tex" e non poteva diventare "Tex all'acqua di rose". In altre parole, seppure concordo con chi esprime un certo rammarico al non aver avuto una storia maggiormente sentimentale tra Lilyth ed il marito, reputo il tutto ben gestito da Nizzi (specialmente pensando al periodo attuale). Sono persino tornato a sorridere durante il primo scontro a fuoco, vedendo il numero di proiettili sparati da Tex con le pistole senza vedere una classica scena delle ultime storie per evitare il "commentino" -sto parlando della ricarica- :colt:Giunto al punto dove Tex inizia a raccontare (pg.8-9) ed all'ultima pagina, non sono riuscito a respingere la pelle d'oca. Sarà un animo facilmente emozionabile ma ricordare la cena con Civitelli durante la quale lui stesso ci ha letto quei passaggi me li ha resi unici, seppure rimango tutt'ora dell'opinione che al posto di scrivere:"Sai già che tua madre si offr? di sposarmi per salvarmi la vita,..." (pagina 8, ultima vignetta)sarebbe stato maggiormente corretto:"Sai già che tua madre si offr? di sposarmi per evitare una guerra,..."Personalmente spero che Monica Husler sarà ancora chiamata a colorare gli albi di "Tex" perchè -ma probabilmente la colpa è di Civitelli :P- ho trovato gradevole la colorazione, io che solitamente predico per un "Tex" in B/N. Un complimento a Civitelli inoltre per l'aver sempre riportato il buco nel cappello di Tex :indianovestito:

  9. Che dire... personalmente provo a prendere tutti quelli "regolari" (ragione per i buchi attuali nella collezione) solo perchè li trovo più uniformi tra loro. Poi è vero, il N° 1 praticamente non lo apro per paura di danneggiarlo, quindi a quel punto anche prendere una ristampa per leggerlo non sarebbe male. Di sicuro non posso definirmi un collezionista anche se ambisco ad aver la collezione. In altri termini, mi piacerebbe avere ogni singolo numero, ma non per questo conosco tutte le rarit? o l'eventuale costo (logicamente vedessi un numero basso chiederei aiuti alla valutazione qui sul nostro forum, bello quanto serio), ne tanto meno spendo i soldi che non ho nei vari gadget o nelle varie quanto variegate ristampe. Il mio voto quindi andrebbe principalmente sul leggere, e penso proprio che dopo la riflessione farà quella scelta

  10. Ero indeciso, lo ammetto. Poi gli irlandesi era un po' vago. Era rivolto solo al gruppo della bella storia che ho in mente, oppure anche Pat Mc Ryan° :DScherzi a parte, è vero che El Morisco è sicuro di passare, ma il mio voto va senza dubbio a lui dato che tra i presenti è quello maggiormente "legato" alla saga. A livello di storia vissuta direi altrimenti gli Irlandesi.

  11. Ma la colpa non va imputata a Nizzi

    Aspetta.... questo non è totalmente corretto. Voglio dire, personalmente non reputo Nizzi come il principale colpevole, ma nemmeno come innocente (ammazza, sembriamo un tribunale di cani arrabbiati). Voglio dire, se vedeva di star perdendo la verve creativa poteva anche ritirarsi o cercare un qualche aiuto; cosa magari anche tentata da parte sua a dire il vero, ma questo personalmente non lo so. A lui andrebbe riconosciuta la colpa d'aver perseverato in una direzione. Sprazzi di un Tex grintoso ci sono sempre stati, il problema recente è secondo me la concatenazione ed il poco mistero nelle storie (dato che comunque tende a creare storie con delle indagini come sfondo). Come detto, di sicuro è stato spremuto oltre il limite, ma al punto attuale la domanda ?: con maggior respiro come scriverebbe?
  12. Sicuramente arriveremo al 600 ed oltre. Probabilmente quella lista è a quel punto unicamente per "comodit?" del webmaster, anche se ammetto di non vederne una gran utilit? non avendo un link verso le singole storie... messe così si poteva benissimo riassumere con una frase del tipo: "i numeri attualmente sono 577 e non è prevista una fine."Logicamente questo è un punto di vista meramente tecnico da parte mia :indianovestito:

  13. Accidenti a te Ym che mi hai svelato una parte dell'ultimo maxi.... Per tornare subito in tema... a come ho interpretato il vero discorso di fondo, ossia perchè non ci sono nuovi autori, penso che sfortunatamente la colpa sia da imputare a Bonelli. Personalmente ho sentito già qualche volta commenti contro il suo essere lunatico, ed alcuni autori affermano pure loro che non sanno mai come le loro idee verranno accolte in sede decisionale. Tutto questo secondo me ha fatto si che si creasse un muro di diffidenza al lavorare in queste condizioni e quindi difficilmente qualcuno osa farsi avanti. Faraci, autore che stimo molto, ha forse un solo difetto: sta lavorando a troppe testate in contemporanea (non me ne voglia a male, anzi, beato lui che ha varie offerte di lavoro :D). Far conto unicamente su Boselli sarebbe nuovamente un errore, e non tanto per lo stile dello scrittore, bensì per la probabilità di "bruciarlo", come è stato fatto con Nizzi, autore al quale dico e dir? sempre grazie per quanto fatto inizialmente. Attualmente per quanto riguarda Nizzi ci troviamo -parere personale- in una situazione delicata. L'autore sta per concludere l'attività su Tex, ma penso che sappia benissimo che molti lettori giudicano le sue ultime storie "mosce". Probabilmente cerca di riprendere un certo Tex passato, e per sottolineare il fatto rischier? di eccedere (almeno da come interpreto dalle vostre parole una storia quale il Maxi attualmente in edicola che ancora non ho letto). Per concludere direi che Bonelli dovrebbe riuscire a dimostrarsi maggiormente lineare con le idee di base (parlo solo per impressioni ricavate da discussioni varie, quindi non me ne voglia a male :)) invogliando quindi l'avvicinarsi a Tex da parte di nuovi autori.

  14. Grazie mille per l'informazione (e dannazione al non avere i soldi. Già per il tuo disegno "di prova" con i volti di Tex ed Aquila della Notte, ma ora vedendo anche la terza tavola... :()In ogni caso grazie anche per le risposte precedenti e... bh?, da parte mia non posso che attendere di ricevere l'albo per leggerlo e gustarmi i disegni :D

  15. Ciao e benvenuto su questo forum ;)

    Se ho capito bene la tua domanda, vorresti sapere se ci sono storie inedite che continuano ad uscire.

    In questo caso... Tex continua ad essere mensilmente in edicola con degli inediti. Ad esempio da domani (in alcune regioni d'Italia potresti però già trovarlo in edicola) potrai trovare "Omicidio in Bourbon Street"

    Immagine postata

    Se sei interessato alla discussione potrai tranquillamente leggerla a quest'indirizzo:

    http://texwiller.forumfree.org/index.php?&showtopic=1345

  16. Penso che sia già stato detto tutto da parte vostra, anche se personalmente sono forse molto più "rigido", ma vi invito a prendere il tutto con le pinze dato che non riesco più a leggere un Tex da una vita (questione di assenza materia prima sotto gli occhi)

    Tra due bandiere (per me il top!)
    Sulle piste del Nord
    El Muerto

    Tra le storie degne di lettura:

    Chinatown
    Il giuramento
    San Francisco
    In nome della legge


    In ogni caso anche le altre sono da leggere, soprattutto se confrontate con quelle attuali. Era Tex!

  17. Mi sono permesso di legare assieme questa discussione con una che avevo aperto per le domande (infatti ora all'inizio ci sono due domande):Mia:

    Sicuramente sarà banale ma... A Bellinzona abbiamo discusso un po' e hai detto che non disegnerai più Tex. Al contempo hai detto che ti piace cambiare spesso e che per disegnare questa avventura ti è piaciuto il lavoro di documentazione che c'è stato dietro. Ora, è proprio da escludersi al 200% un tuo ritorno sia anche solo sporadico nella serie? La voglia di cambiamento, il piacere della ricerca non potrebbero farti ripensare alla posizione?Il motivo della domanda è semplicemente il fatto che dopo aver visto anche dal vero i tuoi disegni non posso che confermare la prima sensazione avuta vedendo le tavole. Belli e secondo me intrigantissimi per scene d'azione, e saresti in grado di dare un bello scossone rendendo nuovamente Tex uno tosto!

    TheLord:

    com'? iniziata la tua carriera professionale?? che studi hai svolto per arrivare ai tuoi alti livelli?? biggrin.gif

    Ringrazio il pard Zeca per averci, come sempre, resi partecipi alle interviste di:Versione italiana - http://texwiller. blog.com/3254027/Versione portoghese - http://texwiller. blog.com/3251249/:trapper:
  18. Il filmato linkato da Villa, per chi ancora non ne avesse preso visione:<object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/watch?v=a033p05Zzqs&hl=en&fs=1"></param><param'>http://www.youtube.com/watch?v=a033p05Zzqs&hl=en&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><embed src="http://www.youtube.com/watch?v=a033p05Zzqs&hl=en&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>

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