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MST

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Messaggi pubblicato da MST

  1. Ciao Corrado, ho letto in una tua intervista dei dubbi che alcune volte hai avuto nel vedere le anteprime o il risultato finale della colorazione dei tuoi disegni destinati alle storie pubblicate a colori e del fatto che in linea generale sulla colorazione sei molto pignolo. Ma tu preferisci le storie a colori o in b/n°

    se non le coloro io quelle in bianco e nero sono più fedeli al materiale realizzato da me. In passato alcune storie sono state completamente stravolte dal colore. In" Paperino e il sinistro dottor Murdy", Topolino n.2252 (1999), la palette di colori fu erroneamente scelta fra tonalit? sature e scurissime, senza sottolineare la differenza dei piani, rendendo le mie tavole già ricche, confuse, fastidiose e illeggibili. Ultimamente si è aggiustato il tiro e certi grossolani errori è rarissimo che si incontrino. Anche col materiale francese ho avuto qualche problema ma almeno l' sono potuto intervenire. Diciamo che col fumetto popolare, ritmi frenetici e tempi angusti, mi trovo molto più a mio agio col bianco e nero.
  2. ho apprezzato moltissimo il fatto che pur passando a disegnare un personaggio come Tex, tu sia rimasto fedele al tuo stile, non prendendo a modello nessuno dei disegnatori storici di questo personaggio, come invece hanno fatto quasi tutti gli altri, ispirandosi in gran parte a Ticci.

    la verità è che non sono capace di appoggiarmi a modelli. :)Sarebbe stato tutto molto più semplice e indolore. So di uscire dal seminato ma le importanti novità degli ultimi decenni in questa serie sono proprio di chi non ha seguito la scia. A volte si sbaglia, a volte l'intervento risulta infelice, ma è da questo continuo e inevitabile movimento che la serie esce dai suoi clch? narrativi e grafici. Tornando al "mio" Tex, sè, è diverso, ma se vuoi trova un ragionevole compromesso tra le rotondit? di Galep e le spigolosit? di Ticci, cerca di volergli bene comunque :)
  3. Non avevo dubbi sul fatto che ti avrei fatto i complimenti per questo albo,Corrado!E infatti eccomi qui:disegni superbi, complimentoni!!Tra le altre cose, mi è piaciuto molto il lavoro sul volto di Kit, che mi è sembrato evolversi in direzione di una maggiore durezza e maturit?;nonchè il lavoro sul volto di Carson:forse è una mia impressione, ma rispetto alle storie precedenti anche il vecchio cammello mi sembra (molto leggermente) cambiato, e migliorato. In ogni caso, ancora complimenti! -ave_

    la riverenza te la faccio io. :)javascript:emoticon('-ave_')
  4. Ciao Corrado, prima di tutto i complimenti per la storia di Tex in edicola, il tuo tratto a mio parere si sposa bene con il genere western. Ho trovato anch'io i personaggi e soprattutto i primi piani dei personaggi meglio riusciti che non nella storia precedente. Ora una domanda nella fisionomia di hoodoo il sindaco della citta ti sei rifatto a Norman Osborn il nemico di Spider Man°

    per la capigliatura? :)comunque no, la richiesta era di un personaggio elegante, sicuro e calmo con un'espressione paciosa e rassicurante ma anche ferma. Ecco allora gli occhi distanti, le sopracciglia ben separate e alte e l'occhio "rilassato". Rispetto a Norman Osborn il suo volto è più spigoloso e allungato e il fisico più snello e slanciato.
  5. Ciao Corrado, volevo soltanto farti i complimenti per i disegni de "I Giustizieri di Vegas": io ero fra quelli a cui il tuo tratto non piaceva molto, però in questa tua ultima storia l'ho visto molto cambiato rispetto a quelle precedenti: ho visto tutti i pards caratterizzati in modo molto personale, mi sono piaciute molto anche le scene in cui hai disegnato i paesaggi cittadini (e non), e anche tutti i comprimari hanno una fisionomia particolare e ben distinguibile!Complimenti!

    grazie. Immagino quanto sia ostico per lettori fedeli e abituati al meglio come quelli di Tex confrontarsi con disegnatori non perfettamente in linea. E' però difficilissimo entrare a far parte di un team tanto rodato e il pericolo di far storcere la bocca a qualcuno è inevitabile. Io da par mio cerco sempre di dare il meglio, cercando di seguire per quanto possibile la tradizione ma senza snaturarmi del tutto. Se un po' di questo ti è arrivato sono sinceramente soddisfatto.
  6. Ciao Corrado, innanzitutto ti faccio i miei complimenti per le tue storie texiane, disegnate magistralmente!Volevo chiederti:alla tua terza storia di Tex, dobbiamo aspettarci qualche modifica nelle fisionomie dei pards, o credi di aver raggiunto una caratterizzazione definitiva?

    come avrai notato, sono già cambiati e ritengo inevitabile che cambino ancora. Alcune variazioni avvengono spontaneamente, altre sono invece una lunga e estenuante ricerca per raggiungere quella che, nel momento in cui si realizza, sembra il meglio. Tex è quello che ha più subito rimaneggiamenti. Non sono mai soddisfatto di come viene e a volte pecco di generosit? tornando più volte sui suoi lineamenti che tolgono spontaneit? al tratto e rendendolo più rigido rispetto ad altri personaggi. E' ovvio che avere già alle spalle quasi 700 tavole del nostro ranger mi aiuta e quello che ricerco ora sono le sfumature, i piccoli dettagli.
  7. Ciao, Corrado. A proposito del tratto sintetico, avrei una domanda su un autore che hai menzionato prima: Ticci. Nel corso degli anni, il suo stile è cambiato radicalmente: infatti, ai tempi di "Sulle Piste del Nord", tanto per dirne una, aveva uno stile più dettagliato. Invece, in quest'ultimo periodo, i suoi disegni sono sempre più sintetici. Basta guardare le tavole del 600, o della sua ultima storia in b/n, "Buffalo Soldiers". Tu come vedi questo cambiamento? E' un'evoluzione del tratto, o è più un'involuzione?E quale Ticci preferisci di più? Il primo, o quello recente?

    Il discorso di Ticci non si allontana dal percorso che hanno intrapreso tanti prima di lui. Col tempo credo che sia normale semplificare e rendere ogni atmosfera, ambiente, corpo con pochi, sapienti, colpi di pennello. L'ultimo lavoro lo ritengo fortemente espressivo, soprattutto nei campi medi e lunghi, dove riesce a calibrare la composizione in un alternarsi suggestivo di bianchi e neri. Questa sintesi, a volte estrema, può a volte risultare imperfetta ma mai algida o retorica. Personalmente preferisco questa interpretazione del fumetto dal segno vibrante che non stilemi più decorativi e pieni di compiacimenti grafici. Iil mondo di Tex è comunque talmente variegato e ricco che credo possa abbracciare anche disegnatori molto diversi tra loro.
  8. Osservo per esempio questa bella copertina di "Magico Vento" e mi sembra di notare una certa distanza con lo stile attuale che stai usando per Tex. Se la mia impressione è corretta, puoi illustrarci i motivi di questa scelta ?Grazie!

    Il paragone sarebbe meglio farlo non tra una copertina e una tavola ma semmai fra tavola e tavola di diversi personaggi in diversi periodi. Però è vero che anche dalla redazione mi hanno sottolineato come piano piano stessi diventando troppo sintetico nella scelta dei bianchi e neri e la richiesta di uno sforzo per riallinearmi nei parametri abituali. Il motivo per cui avvengano certi cambiamenti non è sempre facile da stabilire. Ci sono i condizionamenti e le contaminazioni di altri autori che stimi per alcune loro peculiarit? e c'è un fisiologico cambiamento nello stile che matura. Nel mio caso c'è anche un isterico continuo cambiamento di generi e stili che a volte non possono lasciare il segno. Ora è di prossima uscita il Tex n. 601, dove in collaborazione con Boselli mi cimento in una classicissima storia Texiana. Spero di aver ripagato la fiducia dell'editore mettendo in campo un disegno evocativo e coinvolgente. sappiatemi dire.
  9. Ciao, Corrado. Mi prendo l'onore di farti la prima domanda: qual è stato il personaggio (parlo dei 4 pards) più difficile da disegnare? E a quale autore ti sei ispirato per dar loro la fisionomia?

    sicuramente Tex. Il suo volto, anche a distanza di sei anni, è ancora il più difficile da gestire. Basta poco per stravolgerlo o dargli un'aria poco consona alla storia del personaggio. Soprattutto agli inizi ho cercato di guardare due delle colonne della serie: Ticci e Villa ma il loro stile troppo personale e connotato mi portava a ripetere dei volti incoerenti col resto. Appena ho potuto ho cercato di maturare una fisionomia più personale, senza tradire la tradizione.
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