Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

lucaraffaelli

Autori TexWiller
  • Contatore Interventi Texiani

    4
  • Iscritto

  • Ultima attività

Tutto il contenuto pubblicato da lucaraffaelli

  1. lucaraffaelli

    Le domande a Luca Raffaelli

    Carissimi tutti, mi scuso con tutti voi per il ritardo con cui rispondo, ma le ultime settimane, successive a Romics (e poi c'è stata anche Lucca) sono state zeppe di cose da fare. Allora, innanzitutto un consiglio: le varie proposte bonelliane per Repubblica/L'espresso bisogna scrivere per lettera alla Bonelli e inviare per email a Repubblica/L'espresso utilizzando questo indirizzo: servizioclienti@repubblica. it. Io sono portavoce dei vostri suggerimenti, ma credetemi, è molto più efficace se voi mi date una mano. Grazie a tutti quelli che sono venuti a Romics e che hanno partecipato all'incontro con Claudio Villa. Se mi è mai venuto in mente di scrivere una storia di Tex? No, credo che questo compito se lo debba assumere uno sceneggiatore serio e pieno di esperienza. Io ho scritto qualche sceneggiatura per i fumetti ma come eccezione che rientra nella regola: preferisco rimanere dall'altra parte del fosso. Per quanto riguarda Bonelli, e se davvero in lui negli anni Cinquanta ci fosse l'idea di un Tex pessimista, direi che un conto è la nascita del personaggio, un conto la sua evoluzione. Quando Bonelli ha creato Tex i fumetti erano letti dagli adolescenti. E' stato col passare degli anni che il pubblico è diventato più adulto e quindi anche i temi di Tex hanno potuto toccare temi più drammatici come gli orrori della guerra, del razzismo, della discriminazione sociale. Quando dico che c'è anche un Tex pessimista mi riferisco alla storia globale del personaggio e non solo alla sua prima fase. E nella storia globale del personaggio, che è vincente, si insinuano dubbi e incertezze, come è giusto che sia in un ere classico e moderno insieme. Ma, ovviamente, questo è solo il mio punto di vista. Attendo risposte e commenti. Un abbraccio a tutti, Luca
  2. lucaraffaelli

    Le domande a Luca Raffaelli

    Carissimi, vi chiedo perdono ma sono stati giorni senza un momento di tranquillit?. Ecco, ora posso rispondere alle vostre domande, che ricapitolo. Anthony Steffen: Ti e' mai successo di rivalutare una storia che originariamente quando l'hai letta per la prima volta qualche anno (o decennio) fa non ti entusiasmo' piu' di tanto?o viceversa?Di sicuro ho avuto una conferma: che i bei libri, i bei fumetti, vanno letti attentamente, e più li si legge attentamente e più sono interessanti. Forzatamente questa mia attuale lettura è più attenta delle precedenti, e mi sto divertendo un mondo. Siccome devo rispondere però con precisione alla domanda ti farà un nome: Barbanera. Ecco, quel personaggio era scomparso dalla mia memoria di lettore di Tex e invece in questa occasione ho capito che si tratta di uno dei comprimari più appassionanti della lunga schiera bonelliana. capitano mendoza: Una domanda sul tuo lavoro su Tex: quanto tempo prima lavori alle prefazioni di Repubblica? Su quale prefazione stai lavorando ora?Sto scrivendo il volume 199. Terminer? il lavoro stanotte o domani mattina. Detto questo credo sia facile fare i conti. paco ordonez: La prima cosa che non mi convince: non credi che il parlare, riferendosi a Tex, di "sottofondo di disperazione sulle sorti della civilt? occidentale", oltre che un bel pensiero, sia anche un discorso che pecchi di eccessivo intellettualismo?No, non lo credo. Tex ha molte anime diverse, ma nelle sue storie sul destino degli indiani, e anche in altre in cui si parla di giustizia, di corruzione, c'è un tangibile senso di disperazione. Poi se vuoi in altre c'è anche il contrario di ciò, l'esaltazione nel pensare riuscire in tutto. Ma Tex sa di non poter cambiare il mondo e anche la Storia, e sa anche (in alcuni episodi lo dice chiaramente) che i suoi indiani non riusciranno a far valere le loro ragioni, e a far sopravvivere la loro cultura. Non ti pare un motivo sufficiente per avere un sottofondo di disperazione?Voglio dire: secondo te, davvero tra le intenzioni di Bonelli c'erano simili considerazioni? E davvero un personaggio come Tex, ottimista per natura, che vince (quasi) sempre, e che è sempre dalla parte della Verità e della Giustizia, e che crede nella vittoria della Verità e della Giustizia, abbia un sottofondo così nichilista e pessimista? Secondo me no:Tex non è il Batman post-Miller, e non è nemmeno Dylan Dog. Certo che non lo ?. E nichilista non lo definirei mai. Ma il pessimismo, come dicevo prima, lo esprime chiaramente in molti momenti della sua saga. Bonelli sapeva perfettamente come far convivere il lato drammatico e quello giocoso di Tex. E in quello drammatico il pessimismo c'è, eccome. West10: Ciao Luca, ho letto che Villa sarà presente a Romics 2010. Sarà presente in un determinato giorno o in tutti e 4 i giorni?Sicuramente ci sarà il sabato e la domenica (vero Claudio?). Ti/vi consiglio comunque di andare a visitare il sito www.romics. it. andromeda: perchè non fare alla fine della serie della "Repubblica" (220 o 200 che siano i numeri).... un numero finale extrabonus.... di circa 300 pagine con tutte le copertine dei Tex originali di Galep e Villa di tutta la serie???ymalpas: pensi che l'iniziativa potrebbe essere estesa anche ad altri personaggi come Zagor e ( soprattutto ) Mister No ?Sono entrambe delle ottime idee! Non posso fare altro che raccoglierle e proporle a mia volta... Per quanto riguarda la continuazione della collana oltre il 200 non so proprio nulla... Vi saluto calorosamente sperando di incontravi a Romics! CiaoLuca
  3. lucaraffaelli

    Le domande a Luca Raffaelli

    Per ora rispondo alla prima domanda del Capitano (così lascio un po' di suspense riguardo l'altra): ho cominciato a leggere Tex nel 1970, a undici anni. Nel 1972 cercavo di comprare quasi tutti i fumetti (riviste, albi, libri) che uscivano. Non ce n'erano poi così tanti, e con una serie di sacrifici (e anche con qualche trucco) ci si poteva riuscire. Le storie che mi sono più rimaste impresse sono state ""Sangue Navajo" e "Tra due bandiere". Ma sul podio metto anche la successiva Caccia all'uomo, la prima di Nolitta, che mi fece sobbalzare per l'approccio innovativo nei confronti dell'eroe. Credo peraltro che i miei gusti personali traspaiano nelle introduzioni, in cui cerco di trovare una via di mezzo tra la critica obiettiva e il giudizio appassionato. E per ora ciao!!!
  4. lucaraffaelli

    Le domande a Luca Raffaelli

    Ciao a tutti e grazie davvero per la vostra calorosa accoglienza!
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.