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TWF - Tex Willer Forum

Gabriele

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Messaggi pubblicato da Gabriele

  1. Strano che nessuno, nel parlare di questa bella storia di Nolitta, abbia evidenziato come Tex sia più che mai "fallibile" (rispetto al solito, ovviamente), e che si trovi in difficoltà più di una volta:

    Tex fallisce nella missione con cui la storia si apre, ed esplode in una francamente incomprensibile strigliata al tenente pur essendo anche lui ivi presente; 

    si trova con le spalle al muro sia con Negrito che riesce a mettere nel sacco sia Willer che Carson (andando anche a rincarare la dose, dicendo esplicitamente che Aquila della Notte non si sarebbe mai fatto sorprendere tanto "stupidamente")

    sia con l'ancor meno temibile, se non per una certa furbizia nello scegliere i tempi, Walter Kelly;

    non era previsto neppure che per qualche non ben precisato motivo una delle sentinelle si accorgesse della pistola puntata alle spalle di Don Navarrete

    ed alla fine, pur accorgendosi Tex del pericolo con un momento di anticipo, i due rangers vengono quasi messi nel sacco dai rurales. 

    Lascia perplessi infine sia il comportamento iniziale di Tex e Carson che rifiutano la missione per poi tornare bruscamente indietro al primo episodio di violenza che casualmente incrociano (e che era del tutto prevedibile) sia Tex che finisce, per chiudere il cerchio, sfogandosi sul medesimo tenente di cui sopra attendendosi addirittura che i soldati intervenendo non facessero alcun testimone fra i rurales, così da evitare facilmente problemi politici internazionali (quando il fine giustifica i mezzi, insomma, frase già altrove citata in questa stessa storia).

     

     

    • +1 1
  2. Un albo nel complesso sopra la media, ma che mi lascia qualche perplessità.

    Trovo inutilmente contorto il piano di rapinare la banca sfruttando il piccolo Apache bianco, così come Juliet mi sembra una storia un po' troppo piegata alle esigenze di un colpo di scena finale che la racchiude e la giustifica, lasciando ben poco altro ( la si ricorderà forse per la violenza sessuale, tematica evitata come la peste, che viene qui trattata però con grande delicatezza e misura)

    La breve col giovane Carson ha il suo centro nell'omaggio alla storia di Boselli e Marcello, ci presenta un flirt giovanile che però anche qui non basta a giustificare da solo la storia

    la caratterizzazione psicologica dei personaggi è molto scarsa, i nemici uccisi sono assolutamente inconsistenti e, pure se l'idea è buona, le poche pagine che la compongono non la aiutano a dipanarsi in maniera un po' più interessante.

    La storia della Contu è quella che ho gradito maggiormente

    anche qui si parte da un omaggio a una storia molto bella ma non tanto spesso citata, che appartiene ai primissimi numeri, per la rievocazione di un fatto risalente all'infanzia di Kit.

    La storia finisce per essere forse un filo troppo rapida ma rimane piacevole, scritta con misura, e con un certo impegno nel mutuare alcune tipiche espressioni del linguaggio texiano.

    L'ultima, con la rivolta a Vicksburg, rischiava di essere una buona storia ma si è dipanata nel modo peggiore, con la scazzottata e l'avvilente resa da una parte e la poco realistica fuga di Occhio di vetro (per tacere di come sono riusciti a fermarlo) dall'altra.

    Peccato perché c'era un buon vilain e una interessante idea di base.

    I disegni mi sono sembrati tutti sopra la media, mi è piaciuto molto soprattutto Venturi e,per quanto all'inizio "respingente", ho trovato interessante anche la coppia Piazzalunga/Santucci (meglio però in bianco e nero)

    di Atzori mi hanno convinto i volti di Tex (anche se talvolta un po' troppo giovane) e Carson, meno gli altri, ancora meno i paesaggi e gli sfondi

    I colori cone già detto forse non funzionavano sul tratto usato per disegnare l'ultima storia, e li ho trovati poco adatti anche al disegno di Filippucci, che ne usciva troppo piatto

    nel complesso un lavoro discreto

  3. Stefano Biglia non ha anche realizzato una storia per un Color Tex storie brevi?

     
    Ho corretto. Avevo indicato la storia "L'ultimo della lista" come se pubblicata su un almanacco, invece è quella del Color Tex storie brevi.
    Resta comunque a quota 2, anche se una era solo in collaborazione :)

    Pardon!
    Un disegnatore come Biglia mi auguro di vederlo sempre più spesso, sulla storia in collaborazione non mi pronuncio, ma sul Color ha davvero fatto una grande prova, un ottimo acquisto.

  4. Credo che come ha detto Carlo, questi dati vadano contestualizzati. Recchioni afferma che, in rapporto costi-prezzo di copertina- guadagno, Orfani è la terza serie SBE. Le Storie se la passano abbastanza bene (altrimenti non sarebbe in uscita il primo speciale, fra qualche giorno se non sbaglio) e Martin è una serie sana. Io più che altro mi preoccuperei per Saguaro e Brendon, le uniche due serie in perdita. Brendon finir? a breve con il 100, la creatura di Enna non so quanto ancora regger? (spero il più lungo possibile)...

  5. ma perchè questa storia viene presentata come l'ultima di Ortiz? Se ricordo bene quella che aveva terminato prima di entrare in ospedale era una breve per un Maxi. Non sarà più pubblicata?Se se ne è già parlato chiedo scusa, negli ultimi mesi sono stato parecchio assente dal forum, ho velocemente sfogliato alcune pagine e non mi sembra di aver trovato niente.

  6. Anche a me il Color Tex a storie brevi è piaciuto. L'uomo sbagliato:si inizia con la storia Faraci/Casertano. Storia gradevole e divertente, che mi ha ricordato una vecchia avventura di Lucky Luke in cui quest'ultimo doveva fare da guida ad una diligenza e alla fine si scopriva che il reverendo, uno dei passeggeri, era in realtà un bandito. L'inizio con Tex che chiede aiuto ad una diligenza di passaggio mi ha ricordato un po' Ombre Rosse. Vabb? che è una situazione tipica del Far West, ma io ci ho visto un sottile omaggio. Ma magari ho preso una cantonata. Il Tex di Casertano mi ha convinto a tratti, in alcune vignette di più in altre di meno, forse a volte sembra troppo giovane, il suo Carson è molto classico, quasi Galeppiniano. Comunque, in generale una buona prova. Mi è piaciuta la sua caratterizzazione dei vari personaggi. La colorazione di Oscar Celestini, sebbene molto meglio del Color Tex normale, non mi ha soddisfatto pienamente. Un covo di belve:La seconda storia, di Ruju/Scascitelli, è anch'essa molto buona, con una leggera venatura horror. Forse solo il finale mi è sembrato troppo affrettato. Il Tex di Scascitelli è granitico, un vero duro, mi è piaciuta molto la sua caratterizzazione. Indubbiamente è uno stile molto originale e personale, forse non molto realistico in alcune parti, ma è comunque più che apprezzabile. La colorazione, ad opera qui dell'Overdrive Studio che colora anche alcuni Color di Dylan, la trovo molto più azzeccata rispetto alla prima storia, e riesce a partecipare alle atmosfere della narrazione. L'ultimo della lista:Questa è la mia storia preferita. Manfredi, che è bravissimo nell'interpretazione di Tex, intesse una trama gialla e con un ritmo perfetto in cui c'è spazio anche per un breve flash back di un'avventura del ranger di vent'anni prima. Bella anche la figura del Blue Hotel, che a quanto pare è un omaggio a un racconto breve sulla Frontiera che non ho mai letto e che ora mi ha molto incuriosito. Biglia, che ha un grande affiatamento con Manfredi, tratteggia un ranger fantastico, la mia idea di Tex. Condivido anch'io come altri che si poteva provare però a renderlo più giovane, magari con la classica camicia a frange nel flash-back. Anche gli altri personaggi sono molto ben visualizzati con un tratto realista ma allo stesso tempo sintetico ed espressivo. I colori di Oscar Celestini qui rendono molto di più, forse aiutati dal tratto di Biglia. Ho visto sul sito della Sbe il suo Carson e mi piace molto anche quello! La valle sacra:In una mia personale classifica tra queste quattro, sarebbe al secondo posto. Boselli scrive una storia che inizia in medias res, con il bel personaggio del vecchio indiano tormentato. Qui vediamo un Tex più cupo, più adulto, che si trova in difficolt?, ferito da coloro che vogliono depredare il tesoro della valle sacra. In questa storia un ruolo importante è giocato dalle maledizioni indiane e dalle leggende, che trovano una "personificazione" nell'aquila e nello spirito del vecchio indiano che aiuta Tex nel finale. Anche qui, breve flash back per far vedere che l'indiano era stato un predone che Tex credeva di aver ucciso e che era "rinato" spiritualmente dopo essersi salvato per miracolo dalla morte nella valle sacra. Tex qui ha, diversamente dalla storia precedente, guanti e giacca con le frange. La scena in cui Tex emerge dall'acqua e uccide fulmineamente il bandito per poi riemergere facendosene scudo l'ho apprezzata, anche se l'ho trovata un po' alla Rambo. Molto bella la valle rappresentata da Genzianella nella vignetta inziale. Anche i vari personaggi sono disegnati molto bene, come le scene d'azione. Il suo Tex è duro, serio e cinquantenne. La ritengo una buona interpretazione, anche se uno forse ci deve fare l'occhio all'inizio. I cattivi sono molto ben caratterizzati nei particolari, così come Vento Nero. I colori, ancora dell'Overdrive Studio, sono qui ottimi, molto d'atmosfera, soprattutto nella già citata valle sacra, il cielo e il lago viola (!) :w00t: In conclusione, esperimento riuscito!

  7. Mauro, è una mia impressione o da un paio di mesi lo stile con cui Enea Riboldi disegna le copertine di Dampyr è cambiato?E' stato qualcosa voluto da te?Sinceramente, apprezzavo di più i colori tenui di prima, che quelli più "computerizzati" di adesso..

  8. Intervista di qualche settimana fa riguardo il suo incarico come curatore di Dylan Dog:http://www.mangaforever.net/103307/intervi... berto-recchioniTra i temi trattati, interessante il passaggio dedicato a Tex:"Hai spiegato che Tex e Dylan Dog sono le due facce della stessa medaglia, un po' come Superman e Batman. Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo Tex?Su Tex avevo appena iniziato. Ho realizzato due storie, una lunga e una breve, e contavo di continuare. Oggi mi è impossibile. Tra Dylan Dog, gli Orfani e tutto il resto, cercare di scrivere anche Tex con l'attenzione e l'impegno che richiede sarebbe al di l' delle mie forze. Ci torner? appena mi sarà possibile. Il mio Tex cerca di essere una storia con molta azione, molto giocata sul ritmo e sulla forza. Il bello di Tex è che puoi fargli fare cose che nessun altro personaggio può fare. Tex è il personaggio più politicamente scorretto, non della Bonelli, ma in genere. L'unico personaggio vicino a Tex è Jack Bauer. Però Jack Bauer si fa uno scrupolo morale di quello che fa. Tex no perchè ha sempre ragione e, se pensa che qualcuno sia colpevole, anche se non ha le prove, quel qualcuno sarà sicuramente colpevole. Tex è infallibile come Dio."

  9. Io preferisco la cover andata in edicola. E' IMHO più dinamica, più credibile, sembra una delle tantissime vignette in cui Tex fa volare qualcuno dalla finestra con un cazzotto. Quella scartata è troppo plastica, lo sceriffo sembra un rigido manichino e Tex un po' innaturale. Sto con Borden (e Marcheselli e Masiero) :DSui disegni di Acciarino, non mi pronuncio ancora.

  10. Che magnifiche tavole!Andrea Venturi uno dei fuoriclasse della "scuderia" dei disegnatori di Tex. Texone che attendo con impazienza anch'io, speriamo in una storia fresca e divertente con un tema classicamente western. :)

  11. Ho riletto questa storia pochi giorni fa. Mi ha stupito. E' qualcosa di eccezionale e che su Tex non avevo mai visto. E' la prima storia di Tex a non essere scritta da GLBonelli, e si vede, altroch? se si vede. Ma è fantastica nella sua unicit?. Già con El Muerto, Nolitta rientra di molto nello stile del padre, a mio parere. Invece questa storia lo vedi subito che è "diversa". Partendo dal ritmo narrativo, la regia, le inquadrature, i dialoghi, questo Tex solitario, così Nolittiano, assolutamente unico. E poi Andy Wilson, personaggio caratterizzato meravigliosamente, e gli splendidi disegni di un Fusco ancora agli esordi, che rendono questa storia ancora più particolare. Il finale commuove. Questi giorni sto leggendo molti Ken Parker, che mi stanno piacendo un sacco. Ecco, il Giudice Maddox è per me il più "kenparkeriano" degli albi di Tex. Questa storia non la leggevo da anni e la prima volta che l'ho letta non so come diavolo abbia fatto a non piacermi. E' diventata una delle mie preferite in assoluto. Penso proprio che domani la rilegger?. Voto: 9,5

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