jim Davis
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"Tex" sopravvive.
Son parecchi anni che sopravvive, ormai.
Immagino che un buon 80% dei 210.000 lettori di "Tex" abbia superato i quaranta anni d'età: quindi un lettore adulto, maturo, che è legato in modo indissolubile a "Tex", visto che è cresciuto "a pannolini e tex";
un lettore che spera, forse inutilmente, ogni mese di rileggere un'avventura degna di "Tex".
"Tex" ringrazia e sopravvive.
Secondo me, non è questione di "modernit?": leggere nel fumetto frasi come "Mi ha fatto piacere CONDIVIDERE con te i ricordi..."(622, pag 12)
non è moderno, è ridicolo...
Quello che Tex ha bisogno è Sceneggiatori all'altezza di "Tex",
ecco tutto; per fortuna, di disegnatori degni ce ne sono tanti. -
Per Nizzi non è stata novità scrivere racconti brevi e divertenti: per anni ne ?Il giornalino? sceneggià, tra gli altri, "Piccolo Dente", le avventure/disavventure di un ragazzino indiano che Nizzi raccontava soltanto una tavola.
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Letto tutto d'un fiato: ultimamente, non mi accade spesso nel leggere Tex. Storia semplice, lineare, ma meglio di tante pubblicate di recente. La scena del cimitero mi ha fatto tornare alla mente una scena da "I quattro figli di Kate Elder";forse, soltanto Tiger nelle battute iniziali viene messo troppo agli "ordini" di Tex. Per i disegni, debbo affermare che questa volta ho apprezzato il tratto di Seijas, molto più convincente rispetto alle precedenti prove; solo in copertina il fazzoletto nero di tex sembra? una cravatta annodata male!voto:sceneggiatura: 6,5disegni: 7
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Voto la prima. Se non sbaglio, la seconda, quella con i colori invertiti si è vista in qualche stiscia.
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Ho saputo appena adesso questa triste notizia, sono davvero dispiaciuto. Un doveroso ultimo saluto al "sergione nazionale"
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Comprata, letta, archiviata.
Storia assolutamente senza pathos, la morte di Carson non riesce a conivolgere il lettore, che resta totalmente annoiato; dopo un centinaio di pagine si cominciano a saltare i "ballon" tanto sono stancanti, e l'ultima pagina è una liberazione. Per il formato, molto "giallo topolino", e i colori sempre GFB sono in linea con i tex centenari e quelli di repubblica. Si poteva aggiungere un foglio in più per la classica pagina "tre", o eliminare l'inutile sequenza di pagina 93/94... Consiglio di comperarla esclusivamente per rivedere Brindisi all'opera con Tex.
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Favolosa copertina, tra le più belle dell'intera collezione, senza dubbio!
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Direttamente dalla collezione dell' amico Franco, che ringrazio, l'unico albo disegnato da Galep per la COLLANA DEL TRIFOGLIO.
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Quest'immagine tratta dal 12° volume "scuola di fumetto" dedicato a Giovanni Ticci, è molto simile a quella postata precedentemente, ma qui lo "stile" Ticci è ben visibile!
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Bellissimo, questo disegno!Si, ha ragione Paco. Questo Tex e' stato copiato di pari passo da un disegno di Villa:
Anthony, possiedi per caso un'immagine più grande e maggior risoluzione di questo disegno?
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Tanti auguri, Claudio!
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Dici fusco?
Se ti riferisci ai due cattivi-quello colpito e quello a terra dietro Tex-effetivamente sembrano disegnati da Fusco.Uhm.
Siete sicuri che l'intero disegno sia di Ticciò
Non sono convinto che in certi punti il "tratto" sia il suo.A mio parer è più un'imitazione di un giolitti, che la mano di ticci...
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Uhm.Trovato sul web il disegno finito che inizialmente avevamo scelto per la rivista...
Siete sicuri che l'intero disegno sia di Ticciò
Non sono convinto che in certi punti il "tratto" sia il suo. -
Ho solo una cosa da dire:
FAVOLOSO!
Complimenti a tutti. -
E' vero, la colorazione , immagino sempre della GFB Comics, è un p? povera di sfumature, ma questo è sempre stato lo stile "Tex a colori".La colorazione degli interni è in linea con quella della collezione storica di Repubblica. Un po scolastica, ma non mi dispiace.
Certo, pensando ad alcuni recenti lavori sui Color Fest di Dylan Dog (o a quelli di questa straordinaria colorista italiana, Barbara Ciardo),Niente da ridire su ciò.
Eppure, mi piacerebbe vedere la Ciardo all'opera su qualche tavola di tex, chissà, potrebbe aprire gli occhi a quelli di casa bonelli, e magari tentare uno special a colori con questi effetti "più moderni". -
Bellissima copertina!!!!Tex alla "John Wayne" de Sentieri selvaggi!
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Ciao Claudio,
mia impressione oppure ti "si vede"
nella copertina de "La mano del morto"?
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Voce fuori dal coro, la mia.
L'unica cosa che ho gradito davvero è stata la copertina.
Bellissima, da incorniciare.
Non sono un grande fan dei disegni di Font,
e la storia, opinione strettamente personale, si trascina confusa in puro stile boselli, in un susseguirsi di azioni che non riescono a coinvolgere fino in fondo chi legge.
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Presto un nuovo volume de "I supermiti" sarà in libreria.
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Un disegno di Brindisi tratto dal volumetto "lezioni di Fumetto":
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Mi soffermo sui disegni di questa seconda parte de "L'uomo di Baltimora":
come per il numero precedente molte scene, soprattutto quelle che raccontano sparatorie, sono una versione di Bruzzo di disegni visti già per altra mano, si va da Ticci ("massacro", "assalto al treno") Monti, molte altre vignette sono vagamente ispirate nel tratto ad Ortiz e almeno una sembra ispirata al grande D'antonio da "storia del West" ; a ben pensare, anche Galep traeva ispirazione per i suoi disegni da altri autori.
Comunque Bruzzo si esprime al meglio nelle vignette che occupano un' intera striscia:
I paesaggi e la città stessa sono fantastici: pieni di particolari e ben definiti, tra tutte la prima di pagina 17, dove è il ferro di cavallo a fare da protagonista .
Poi, nelle striscie successive la rapina in banca, Bruzzo mette in risalto la sofferenza di coloro che hanno avuto qualche perdita, anche se poste in secondo piano.
Belle tutte, accurate, da gustare per la grande quantit? di particolari e per la precisione che esprimono.
Per i primi piani, soprattutto in Tex si legge ancora il tratto di Monti, Ortiz.
Mio giudizio personale finale: un ottimo esordio, un lavoro alla pari, e forse anche superiore, a tanti altri disegnatori di Tex.
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Se Alison fosse apparsa sul numero 10 di Tex, non penso avrebbe fatto tanto scalpore, anzi sarebbe stata accolta come degna compagna di Tex.
Ma dopo sessant'anni di avventure, è come riscrivere un'altro personaggio, non si tratta di "innovazioni" come dice il buon Wasted, ma cambiamenti radicali, impossibli da accettare in Tex. Più semplice e naturale che le "avventure amorose" coinvolgano i due Kit.
Concordo quanto su scritto da Paco, Cheyenne, Pard06 e tutti quelli che han detto che Alison è stato solo una parentesi aperta e chiusa immediatamente, un <<chissà cosa sarebbe successo se...>> Ma non è accaduto nulla e nulla poteva accadere.
Tex è stato scritto come idea della giustizia, del difensore delle leggi, e di quanti in pericolo e quindi che vada a far festini nei bordelli, con il figlio Kit, dopo la morte di Lilith, è inconcepibile: Tex è votato alla giustizia, all'onore e alla fedelt?, per sempre. -
Ciao Claudio,
trovo molto simili questa vignetta tratta dall'avventura de "la Tigre e Nera" e la copertina de "il passato di Carson", sono in qualche modo "legate" tra loro, oppure è una mia semplice impressione?
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Son d'accordo a quanto su postato da Anthony Steffen:
l'articolo di Raffaelli sul numero 155 della Collezione a Colori è a dir poco favoloso.
Riesce ad esprimere come la sofferenza, una tragica sofferenza dovuta ad un' "avvenimento scioccante" possa portare alla nascita dell' Eroe.
Da leggere assolutamente per intero.
Cartonati Di Tex
in "Fuori Serie"
Pubblicato
Si, la mia ha questa stessa dicitura:"PRIMA EDIZIONE SETTEMBRE 1975SECONDA EDIZIONE OTTOBRE 1992"